A proposito della doppia titolarietà patronale fossaltese ss. Ermacora e Fortunato e s. Zenone, a cura di A. Battiston, Fossalta di Portogruaro, Parrocchia di San Zenone, s.i.p., 2024
Montreâl, a cura di A. Colonnello, A. Fadelli, P. Tomasella, Udine, Società Filologica Friulana, 2023, pp. 355-365, 2023
Nell'antica pieve di Montereale Valcellina, oggi declassata a chiesa cimiteriale, si conserva un ... more Nell'antica pieve di Montereale Valcellina, oggi declassata a chiesa cimiteriale, si conserva un ciclo di affreschi realizzato poco dopo la metà del Cinquecento dal pittore pordenonese Giovanni Maria Zaffoni detto il Calderari. Nuove scoperte d'archivio hanno permesso di datare con maggiore precisione le pitture, anticipare di almeno 5 anni la morte dell'artista e dare un nome certo al pievano il cui ritratto compare nel ciclo di affreschi.
I figli al fronte e i nemici in casa. Teglio Veneto e la Grande Guerra: 1915-1918, con scritti di Andrea Falcomer, Massimo Falcomer, Vincenzo Gobbo, Eugenio Marin, Luca Vendrame, presentazione di Paolo Gaspari, Teglio Veneto, Comune, pp. 144-209, 2020
In questo saggio si parla dei caduti nella Grande Guerra del piccolo comune di Teglio Veneto nell... more In questo saggio si parla dei caduti nella Grande Guerra del piccolo comune di Teglio Veneto nella città metropolitana di Venezia. Il loro numero, ufficialmente fissato a 63, nel corso delle ricerche è aumentato con l'aggiunta di alcuni soldati che erano stati dimenticati o di altri che, pur non essendo residenti nel comune al momento della morte, vi avevano abitato in precedenza. Sono stati individuati i luoghi di morte e (dove possibile) di sepoltura dei caduti. In appendice le schede biografiche dei caduti.
Dall'aquila patriarcale al leone marciano. La Bassa friulana tra tardo Medioevo e prima età moderna, a cura di F. Rossi e R. Tirelli, Latisana-San Michele al Tagliamento, La bassa, pp. 79-100, 2021
Lignan, a cura di M. Bortolotti, Udine, Società filologica friulana, 2014, pp. 269-304, 2014
Il saggio prende in esame due edifici sacri di Lignano Sabbiadoro, la località balneare friulana ... more Il saggio prende in esame due edifici sacri di Lignano Sabbiadoro, la località balneare friulana nata ufficialmente nel 1903, ma nel cui territorio la presenza umana è attestata fin dai primi secoli dell'era cristiana. Si tratta di Santa Maria del Mare, oratorio del XV secolo con importanti affreschi, in origine situato a Bevazzana di Latisana e qui trasferito negli anni '60. La chiesa, sorta sul luogo di un sacello paleocristiano, fu sede di un piccolo insediamento agostiniano legato in origine alla congregazione di Monteortone. L'altro oratorio è San Zaccaria, voluto dalla famiglia Vendramin, proprietaria della giurisdizione di Latisana, nella seconda metà del Cinquecento, a vantaggio dei pochi abitanti del territorio di Lignano, un tempo denominato "La Pineda".
Atti dell’Accademia "San Marco" di Pordenone, 2016
This work was inspired by the finding of a file containing officers’ names working for Portogruar... more This work was inspired by the finding of a file containing officers’ names working for Portogruaro Municipality, elected every six months from April 1382 to 1393. From the lists, an attempt to describe the functioning of the political-administrative structure of the town at the end of the 14th century. The same source would also be likely to serve as work basis for future studies upon society of Portogruaro in the 14th century.
Savorgnano. Un paese, la sua storia, la sua gente, a cura di A. Fadelli, Savorgnano, Parrocchia di San Giacomo, 2016, pp. 487-552, 2016
Le origini della parrocchia di Savorgnano (San Vito al Tagliamento), i primi cappellani (secoli ... more Le origini della parrocchia di Savorgnano (San Vito al Tagliamento), i primi cappellani (secoli XIV-XV), fino ai giorni nostri.
Il breve contributo prende spunto dal ritrovamento dell'atto istitutivo della fraterna dei Santi ... more Il breve contributo prende spunto dal ritrovamento dell'atto istitutivo della fraterna dei Santi Rocco e Valentino, risalente al 1645, e si sofferma su alcuni documenti inediti legati al culto di San Valentino a Zoppola tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento.
A proposito della doppia titolarietà patronale fossaltese ss. Ermacora e Fortunato e s. Zenone, a cura di A. Battiston, Fossalta di Portogruaro, Parrocchia di San Zenone, s.i.p., 2024
Montreâl, a cura di A. Colonnello, A. Fadelli, P. Tomasella, Udine, Società Filologica Friulana, 2023, pp. 355-365, 2023
Nell'antica pieve di Montereale Valcellina, oggi declassata a chiesa cimiteriale, si conserva un ... more Nell'antica pieve di Montereale Valcellina, oggi declassata a chiesa cimiteriale, si conserva un ciclo di affreschi realizzato poco dopo la metà del Cinquecento dal pittore pordenonese Giovanni Maria Zaffoni detto il Calderari. Nuove scoperte d'archivio hanno permesso di datare con maggiore precisione le pitture, anticipare di almeno 5 anni la morte dell'artista e dare un nome certo al pievano il cui ritratto compare nel ciclo di affreschi.
I figli al fronte e i nemici in casa. Teglio Veneto e la Grande Guerra: 1915-1918, con scritti di Andrea Falcomer, Massimo Falcomer, Vincenzo Gobbo, Eugenio Marin, Luca Vendrame, presentazione di Paolo Gaspari, Teglio Veneto, Comune, pp. 144-209, 2020
In questo saggio si parla dei caduti nella Grande Guerra del piccolo comune di Teglio Veneto nell... more In questo saggio si parla dei caduti nella Grande Guerra del piccolo comune di Teglio Veneto nella città metropolitana di Venezia. Il loro numero, ufficialmente fissato a 63, nel corso delle ricerche è aumentato con l'aggiunta di alcuni soldati che erano stati dimenticati o di altri che, pur non essendo residenti nel comune al momento della morte, vi avevano abitato in precedenza. Sono stati individuati i luoghi di morte e (dove possibile) di sepoltura dei caduti. In appendice le schede biografiche dei caduti.
Dall'aquila patriarcale al leone marciano. La Bassa friulana tra tardo Medioevo e prima età moderna, a cura di F. Rossi e R. Tirelli, Latisana-San Michele al Tagliamento, La bassa, pp. 79-100, 2021
Lignan, a cura di M. Bortolotti, Udine, Società filologica friulana, 2014, pp. 269-304, 2014
Il saggio prende in esame due edifici sacri di Lignano Sabbiadoro, la località balneare friulana ... more Il saggio prende in esame due edifici sacri di Lignano Sabbiadoro, la località balneare friulana nata ufficialmente nel 1903, ma nel cui territorio la presenza umana è attestata fin dai primi secoli dell'era cristiana. Si tratta di Santa Maria del Mare, oratorio del XV secolo con importanti affreschi, in origine situato a Bevazzana di Latisana e qui trasferito negli anni '60. La chiesa, sorta sul luogo di un sacello paleocristiano, fu sede di un piccolo insediamento agostiniano legato in origine alla congregazione di Monteortone. L'altro oratorio è San Zaccaria, voluto dalla famiglia Vendramin, proprietaria della giurisdizione di Latisana, nella seconda metà del Cinquecento, a vantaggio dei pochi abitanti del territorio di Lignano, un tempo denominato "La Pineda".
Atti dell’Accademia "San Marco" di Pordenone, 2016
This work was inspired by the finding of a file containing officers’ names working for Portogruar... more This work was inspired by the finding of a file containing officers’ names working for Portogruaro Municipality, elected every six months from April 1382 to 1393. From the lists, an attempt to describe the functioning of the political-administrative structure of the town at the end of the 14th century. The same source would also be likely to serve as work basis for future studies upon society of Portogruaro in the 14th century.
Savorgnano. Un paese, la sua storia, la sua gente, a cura di A. Fadelli, Savorgnano, Parrocchia di San Giacomo, 2016, pp. 487-552, 2016
Le origini della parrocchia di Savorgnano (San Vito al Tagliamento), i primi cappellani (secoli ... more Le origini della parrocchia di Savorgnano (San Vito al Tagliamento), i primi cappellani (secoli XIV-XV), fino ai giorni nostri.
Il breve contributo prende spunto dal ritrovamento dell'atto istitutivo della fraterna dei Santi ... more Il breve contributo prende spunto dal ritrovamento dell'atto istitutivo della fraterna dei Santi Rocco e Valentino, risalente al 1645, e si sofferma su alcuni documenti inediti legati al culto di San Valentino a Zoppola tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento.
La chiesa di San Zaccaria, costruita nel XVI secolo per volontà della famiglia Vendramin, si trov... more La chiesa di San Zaccaria, costruita nel XVI secolo per volontà della famiglia Vendramin, si trova in una posizione tranquilla, lontana dal frenetico movimento della città turistica, immersa in un ambiente che conserva ancora il fascino dell’antica Pineda, antenata della moderna Lignano Sabbiadoro. Fino alla prima metà del XX secolo l’oratorio rappresentava il centro della vita spirituale e sociale per la comunità locale, servendo come punto di riferimento religioso per i pochi abitanti della zona. La pubblicazione nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di creare una guida agile, ma allo stesso tempo attenta alle fonti storiche, permettendo ai visitatori di apprezzare appieno il significato culturale e spirituale di questo luogo.
Una guida per conoscere la chiesa di Santa Maria del Mare di Lignano Sabbiadoro e i suoi tesori. ... more Una guida per conoscere la chiesa di Santa Maria del Mare di Lignano Sabbiadoro e i suoi tesori. Traslata tra il 1965 e il 1967 da Bevazzana di Latisana, per preservarla dalle inondazioni del fiume Tagliamento, conserva un ciclo di affreschi di grande importanza databile alla seconda metà del XV secolo ed assegnato all'anonima mano del cosiddetto "Maestro di Bevazzana".
Il volume I figli al fronte e i nemici in casa. Teglio Veneto e la Grande Guerra: 1915-1918 ha ra... more Il volume I figli al fronte e i nemici in casa. Teglio Veneto e la Grande Guerra: 1915-1918 ha raggiunto lo scopo di esplorare nel contempo le piccole e le grandi epopee ‘locali’ e spiegare l’incrocio dei sentimenti vissuti sia dagli italiani che dai molteplici popoli che componevano il mosaico dell’Imperial Regio Esercito. Si è sempre detto, semplificando, conflitto ‘italo-austriaco’ ma in realtà la guerra ha coinvolto sì italiani e austriaci, ma anche polacchi, sloveni, croati, bosniaci, ungheresi… e poi cattolici, protestanti, mussulmani, ebrei… contadini, operai, borghesi e studenti… da una parte e dall’altra; basterebbe questa elencazione per spiegare la complessità della vicenda. Per un anno, quello dell’occupazione dopo Caporetto, il microcosmo rappresentato dal piccolo comune di Teglio Veneto ha ospitato la convivenza delle mille contraddizioni che la guerra mette sempre in luce e capita che non sempre il malvagio profittatore parla una lingua diversa dalla tua. Gli autori hanno cercato di usare il loro paese e le avventure dei loro compaesani di un secolo fa come un prisma e la luce si è scomposta nei colori dell’arcobaleno. Il lettore ha quindi l’opportunità di cogliere i diversi livelli del racconto: c’è quello familiare (cosa ha vissuto quel prozio mia più tornato ‘dalla fronte’ ma che è stato per decenni incombente sulla vita di casa dalla sua foto posata in bianco e nero sbiadito, appesa sul muro del soggiorno), c’è i livello nazionale quando si scopre che il luogo dell’estremo sacrificio è sui libri di storia e insieme a lui c’erano altri giovani italiani o ‘nemici’ poi diventati famosi. C’è il momento delle commemorazioni e anche qui borgo, nazione, mondo si intersecano. Nessuno muore davvero se qualcuno perpetuerà per sempre il suo ricordo e ogni paese d’Europa ha il monumento ai suoi caduti e il suo Bosco degli Eroi. Il libro si pone anche come esempio metodologico di ricerca. Le famiglie hanno fornito lettere personali nonché l’amplissimo, commovente e stupefacente per varietà, materiale iconografico. La ricca bibliografia, non solo italiana, permette di ampliare gli orizzonti dell’esplorazione storica, come anche la precisa segnalazione delle fonti d’archivio utilizzate consentirà, a chi vorrà, di iniziare un percorso personale bussando ad indirizzi sicuri. Le commemorazioni del centenario hanno provocato un incremento notevole delle notizie disponibili in internet; anche queste nuove opportunità di ricerca sono state sfruttate e segnalate: si sono dimostrate fondamentali per reperire notizie soprattutto per i caduti durante la prigionia nei campi che ora la geografia europea distribuisce in molteplici nazioni. Ecco, è bello concludere pensando ad un nuovo umanesimo, aiutato dalle tecnologie, reso solido da una coscienza unitaria dei giovani europei, fondato sul sacrificio dei loro bisavoli, reso consapevole da ricerche come questa.
Il Capitolo cattedrale di Concordia nella prima età moderna, 2005
Nella diocesi friulana di Concordia, tra la fine del Medioevo e la prima età moderna, il Capitolo... more Nella diocesi friulana di Concordia, tra la fine del Medioevo e la prima età moderna, il Capitolo cattedrale deteneva un ruolo di primo piano nel panorama istituzionale dei poteri. Un lento processo evolutivo durato secoli, lo portò ad acquisire diritti sia in campo spirituale sia temporale. Grazie ad un’indagine condotta sui fondi dell’archivio capitolare, si è potuto ricostruire il quadro generale relativo ai doveri religiosi, alla gestione dei beni e all’esercizio dei diritti giurisdizionali di questa istituzione. L’analisi ha raggiunto la sua massima profondità per il XVI secolo: in particolare lo studio della visita apostolica del 1584, ha messo in luce aspetti finora poco approfonditi riguardo la struttura, l’organizzazione e la vita quotidiana del Capitolo, i rapporti sociali tra i canonici e la comunità esterna. Anche lo sguardo d’insieme sulla composizione del collegio canonicale esteso a tutto il ‘500, ha fornito molti dati significativi. Il confronto con altre realtà analoghe, ha consentito inoltre di collocare il Capitolo di Concordia nello scenario dello Stato da Terra, verificando le particolarità della situazione concordiese nel contesto della politica beneficiaria veneziana.
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Papers by Eugenio Marin
From the lists, an attempt to describe the functioning of the political-administrative structure of the town at the end of the 14th century.
The same source would also be likely to serve as work basis for future studies upon society of Portogruaro in the 14th century.
From the lists, an attempt to describe the functioning of the political-administrative structure of the town at the end of the 14th century.
The same source would also be likely to serve as work basis for future studies upon society of Portogruaro in the 14th century.
La pubblicazione nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di creare una guida agile, ma allo stesso tempo attenta alle fonti storiche, permettendo ai visitatori di apprezzare appieno il significato culturale e spirituale di questo luogo.
Si è sempre detto, semplificando, conflitto ‘italo-austriaco’ ma in realtà la guerra ha coinvolto sì italiani e austriaci, ma anche polacchi, sloveni, croati, bosniaci, ungheresi… e poi cattolici, protestanti, mussulmani, ebrei… contadini, operai, borghesi e studenti… da una parte e dall’altra; basterebbe questa elencazione per spiegare la complessità della vicenda.
Per un anno, quello dell’occupazione dopo Caporetto, il microcosmo rappresentato dal piccolo comune di Teglio Veneto ha ospitato la convivenza delle mille contraddizioni che la guerra mette sempre in luce e capita che non sempre il malvagio profittatore parla una lingua diversa dalla tua.
Gli autori hanno cercato di usare il loro paese e le avventure dei loro compaesani di un secolo fa come un prisma e la luce si è scomposta nei colori dell’arcobaleno. Il lettore ha quindi l’opportunità di cogliere i diversi livelli del racconto: c’è quello familiare (cosa ha vissuto quel prozio mia più tornato ‘dalla fronte’ ma che è stato per decenni incombente sulla vita di casa dalla sua foto posata in bianco e nero sbiadito, appesa sul muro del soggiorno), c’è i livello nazionale quando si scopre che il luogo dell’estremo sacrificio è sui libri di storia e insieme a lui c’erano altri giovani italiani o ‘nemici’ poi diventati famosi. C’è il momento delle commemorazioni e anche qui borgo, nazione, mondo si intersecano. Nessuno muore davvero se qualcuno perpetuerà per sempre il suo ricordo e ogni paese d’Europa ha il monumento ai suoi caduti e il suo Bosco degli Eroi.
Il libro si pone anche come esempio metodologico di ricerca.
Le famiglie hanno fornito lettere personali nonché l’amplissimo, commovente e stupefacente per varietà, materiale iconografico. La ricca bibliografia, non solo italiana, permette di ampliare gli orizzonti dell’esplorazione storica, come anche la precisa segnalazione delle fonti d’archivio utilizzate consentirà, a chi vorrà, di iniziare un percorso personale bussando ad indirizzi sicuri. Le commemorazioni del centenario hanno provocato un incremento notevole delle notizie disponibili in internet; anche queste nuove opportunità di ricerca sono state sfruttate e segnalate: si sono dimostrate fondamentali per reperire notizie soprattutto per i caduti durante la prigionia nei campi che ora la geografia europea distribuisce in molteplici nazioni. Ecco, è bello concludere pensando ad un nuovo umanesimo, aiutato dalle tecnologie, reso solido da una coscienza unitaria dei giovani europei, fondato sul sacrificio dei loro bisavoli, reso consapevole da ricerche come questa.