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Albert Camus e l'amicizia Albert Camus fu prima di tutto un filosofo e un attento osservatore dei fenomeni politici e sociali. Era un intellettuale impegnato, sensibile alle problematiche del popolo. Di origine francese ma nato in Algeria, fin da giovane Camus provò sulla propria pelle cosa fossero la povertà e il razzismo. L'amore per la propria terra -del mare mediterraneo, dei suoi colori, luci e odori -non abbandonò mai la sfera intellettuale arricchendola e suggerendo pensieri filosofici estremamente importanti. Non solo il sentimento nostalgico della infanzia
Nessun Dogma, 2020
Sessant’anni dopo la sua scomparsa, il pensiero dello scrittore e filosofo francese continua a rappresentare un potente esempio di etica non religiosa.
In this article, I put forward a particular reading of the chapter "De l'a-mitié" from Montaigne's Essais, which also draws upon other chapters with which it can be compared. Having dealt with the well-known question of the relationship between Montaigne and La Boétie, I go on to highlight those aspects which characterize the Montaignian model of perfect friendship compared with the paradigms of the ancient world, particularly that of Aristotle. I draw particular attention to the features of autonomy (as opposed to " heteronomous " friendships, the purpose of which is not to be found in the relationship of friendship itself, but elsewhere, in other matters), of mixing (the confusion of wills) and the abolition of the set of attitudes, practices and expectations (such as obligation, gratitude, prayer, thank-sgiving) which imply a dividing and hierarchical temporality: a clear division at the heart of the relationship of friendship, which the perfect friendship counters with a synchronic temporality and symmetrical motion. Finally, I will explore a political reading of the chapter by means of the concept of brotherhood, as a possible expansion of the model embodied by the relationship of friendship between Montaigne and La Boétie.
Philosophical Inquiry, 2013
1 C. Natali L'amicizia secondo Aristotele. 1 I -Come è possibile formulare una teoria etica dell'amicizia? Philia ed amicizia sono la stessa cosa? A differenza dalla filosofia contemporanea, la filosofia antica ha sempre considerato l'amicizia come uno dei temi tipici della ricerca morale. 2 Il pensiero antico partiva dall'idea, generalmente condivisa, che la philia fosse un bene, e che dovesse essere studiata appunto perché uno dei compiti della filosofia morale è quello di stabilire quali siano i veri beni per l'uomo, e di definirne la natura. Noi quindi potremmo dire che l'amicizia è un oggetto di studio tale da poter essere affrontato sensatamente nel quadro di una concezione morale eudemonistica, categoria in cui si può far rientrare gran parte delle etiche filosofiche antiche, mentre le etiche di tipo deontologico trovano maggiore difficoltà 1 Una versione italiana di questo testo è stata pubblicata nel "Bollettino della Società filosofica italiana", n. 195 (2008), pp. 13-28. 2 A partire dal Liside di Platone, a vari filosofi sono attribuiti dei trattati peri philias, sull'amicizia; tra i discepoli diretti di Platone: Speusippo, Senocrate, Filippo di Opunte ed Aristotele. Per la scuola peripatetica abbiamo la Grande etica, attribuita ad Aristotele ma molto probabilmente successiva, che esamina il tema dell'amicizia (II, 11-17), con una trattazione molto vicina a quella dell'Etica Eudemia. A Teofrasto è attribuito un trattato peri philias in tre libri, di cui Gellio riporta ampi estratti (I 3, 8-14 e 21-29). Un compendio di etica peripatetica tramandatoci sotto il nome di Ario Didimo (I sec. a. C.) presenta un breve riassunto anche della teoria dell'amicizia (Stobeo, p. 143, 1-16, ed. Wachsmuth). Trattarono dell'amicizia gli Stoici Cleante e Crisippo (cfr. Diogene Laerzio IV 4 e 12; VII 174; Suid. S.v. Philosophos; Plutarco De stoic. Rep. 1039b). Per le teorie epicuree, cfr. Kuriai doxai 27; Sentenze vaticane 23, 52, 78; Cic. De fin. I, 66-7. Abbiamo frammenti di una Lettera sull'amicizia scritta da Plutarco (fr. 167 Sandbach). In latino ci resta il trattato di Cicerone Laelius de amicitia, molto influenzato nelle sue dottrine dall'ambiente politico e nobiliare romano.
Meursault é un giovane estraneo al mondo e a sé stesso: così si è abituati a disinnescare la potente carica sovversiva di un personaggio tutt'altro che folle. Camus, trattando con lucidità il problema dei rapporti interpersonali, porta in superficie verità inquietanti, che si ricollegano ai grandi temi del romanzo francese dei primi anni '30.
«Chacun des grains de cette pierre, chaque éclat minéral de cette montagne pleine de nuit, à lui seul forme un monde. La lutte elle-même vers les sommets suffit à remplir un coeur d'homme. Il faut imaginer Sisyphe heureux» (A. Camus, Le Mythe de Sisyphe)
2021
S'Amistade (L'Amicizia) è un termine sardo che deriva da due sostantivi femminili: Gama e Istade. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi e riguardano il branco o gregge e l'estate o solstizio d'estate.
Presentazione al Circolo dei Lettori, via Bogino 9, Torino
La teologa Filomena Piccolantonio il 28 aprile 2018 a Trieste
Revista Ideação, 2018
O objetivo deste artigo é retomar e reinterpretar, à luz das mais recentes contribuições dos comentadores, os dois principais problemas no que diz respeito à concepção aristotélica de amizade: a relação entre as três espécies de amizade e a necessária inclusão da amizade como componete da vida feliz.