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Dinamiche geopolitiche contemporanee. Ce.St.In.Geo. geopolitical outlook 2023, a cura di Andrea Plebani, CRiSSMA Working Paper n°29, (solo pp. 189-202)
Hormuz e Bab el-Mandeb: sicurezza marittima e deterrenza nell'era della connettività2023 •
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il Golfo Persico e la Penisola arabica, ovvero il quadrante dell’Oceano Indiano occidentale, sono divenuti ancora più centrali per gli equilibri energetici globali, soprattutto per l’Europa che ha incrementato l’importazione di idrocarburi dall’area. La navigabilità delle vie marittime, a cominciare dagli stretti (choke-points), è dunque fondamentale per la sicurezza nazionale dei paesi europei, nonché delle potenze asiatiche. Tuttavia, la stabilità delle vie marittime che si snodano fra il Mar Rosso meridionale, il Mar Arabico e il Golfo Persico è crescentemente sfidata da nuove forme di warfare irregolare (droni; missili; WBIED; mine marittime). Sullo sfondo, vi è l’irrisolta questione dei missili e dei droni armati impiegati dall’Iran e dalla costellazione di gruppi armati regionali a esso variamente legati, nonché il ′conflitto ombra` tra Iran e Israele, spesso giocato in chiave marittima. Partendo dalla consapevolezza che la sfida alla sicurezza marittima –nonché le risposte- sono sempre più di natura multi-dominio, il contributo si propone di individuare gli attuali equilibri e squilibri di potere intorno agli stretti di Hormuz e del Bab el-Mandeb, delineando così i principali attori coinvolti (statuali e non) e fattori di rischio. Inoltre, i piani di trasformazione economico-sociale “oltre gli idrocarburi” delle monarchie del Golfo (le “Vision”) promuovono fortemente lo sviluppo infrastrutturale e marittimo dei paesi del CCG, rimodulando così gli investimenti di difesa e delineando nuove priorità di sicurezza. In conclusione, il capitolo si interroga altresì su come il concetto di deterrenza -qui in chiave marittima- venga oggi reinterpretato, anche dalle potenze del Golfo, in termini di policies, nel quadro più ampio della deterrenza integrata promossa dagli Stati Uniti con gli alleati regionali, specie dopo gli Accordi di Abramo. Formulare risposte di difesa efficaci diventa, nell’era della connettività, sempre più arduo.
ASE Annuali di Storia dell'Esegesi
«Gesù e la chiesa delle origini alla ricerca di certezze. Confronto tra la Vita di Alessandro di Plutarco e alcuni testi dei vangeli», Annali di Storia dell’Esegesi 20182018 •
In the present paper we start from a research by Mauro Pesce published in 2017 on Jesus and his ways to reach certainties, and we provide further elements to this reflection. While Pesce’s paper is based primarily on the Jewish background, our focus will be an ancient biography of Hellenistic origin, Plutarch’s Life of Alexander of Plutarch (which has already been widely considered as a useful comparison with the Gospel of Luke and the Acts of the Apostles). While Alexander comes to his certainties through different mediations (oracles, signs, omens), for Jesus the situation is more complex: he is attentive to the manifestations of the divine, too, but has no recourse oneiromancy (which is attested in the Gospel of Matthew or in the Acts) or other forms of divinations. Our research try also to find other differences between the narrative of Acts (where, e.g., cleromancy or visions are attested) and the one of Gospels. Nel presente contributo prendiamo l’avvio da una ricerca di Mauro Pesce ha pubblicato nel 2017 sul modo in cui Gesù fondava le sue certezze, e desideriamo fornire ulteriori elementi a tale riflessione. Mentre Pesce si basa soprattutto sullo sfondo giudaico, il nostro punto di partenza sarà una biografia antica di origine ellenistica, la Vita di Alessandro di Plutarco, che è già stata presa largamente in considerazione come confronto con il vangelo di Luca e gli Atti degli apostoli. Mentre Alessandro giunge alle sue certezze attraverso alcune mediazioni (oracoli, segni, presagi), per Gesù la situazione è più complessa: anche lui è attento alle manifestazioni del divino, che non avvengono però tramite forme di oniromanzia ma hanno una mediazione umana.
Israel/Palestine in World Religions; Whose Promised Land?
Preface to Troen "Israel:Palestine in World Religions"2024 •
Israel Studies. Middle East Studies. Israel-Arab Conflict Religious Studies
Este libro escrito por la princesa bizantina Ana Comneno, hija del emperador Alejo Comneno (1081-1118) es fundamental para entender cómo veían los bizantinos a los primeros cruzados, y muy especialmente para comprender la difícil situación del imperio durante todo el gobierno de Alejo, que se vio obligado a batallar permanentemente hasta poder controlar la situación y pasar a ser uno de los más valiosos emperadores bizantinos, estableciendo una dinastía de corta duración (apenas un poco más de un siglo) pero de una enorme importancia en la historia mundial de los siglos XI y XII. Este libro, por dichas razones, es primordial para quien desee estudiar este periodo tan atrayente de la historia. La traducción del mismo fue efectuada de manera magistral por Emilio Díaz Rolando, y fue subvencionada por el Ministerio de Cultura de España en la convocatoria de 1986. Su obra se llevó el Premio Nacional de Traducción de 1990. Fue editada por Editorial Universidad de Sevilla en su colección Clásicos Universales.
Norfolk, NATO, May 2024, 113 p., ISBN 978-1-954445-02-4
Space: Exploring NATO’s Final FrontierSpace has become increasingly vital to the security of the Euro-Atlantic region, as acknowledged by 2022 NATO Strategic Concept, presenting the international community with new challenges as it grows more contested, congested and competitive. Allies must enhance cooperation to address these evolving challenges, particularly those arising from potential military activities in space. A cooperation to focus on three critical areas: the multi-purpose applications of space, the increasing number of actors and systems, and the increasingly rapid technological advancements. NATO must strategically evaluate how to sustain its advantage in space, paralleling its strengths in other operational domains. A more united approach would help to deter adversaries, protect allied space assets, and secure an operational edge. This publication explores three key issues: the global space environment and NATO’s strategic posture, the Alliance’s space capabilities and decision-making processes, and the implications of space threats for NATO’s deterrence and defence.
Journal of philosophical Investigations
What a World! The Pluralistic Universe of Innocent Realism2020 •
Sultan Qaboos University Medical Journal [SQUMJ]
First Report of a Derivative Chromosome 13 with a Duplicated 11p15 Locus Associated with Silver-Russell syndrome2024 •