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La dérivée de sigillée paléochrétienne

2020, INSTRUMENTUM DOMESTICUM Archeologia cristiana, temi, metodologie e cultura materiale della tarda antichità e dell’alto medioevo, a cura di G. Castiglia, Ph. Pergola

SUSSIDI ALLO STUDIO DELLE ANTICHITÀ CRISTIANE PUBBLICATI A CURA DEL PONTIFICIO ISTITUTO DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA XXIX INSTRUMENTUM DOMESTICUM Archeologia cristiana, temi, metodologie e cultura materiale della tarda antichità e dell’alto medioevo a cura di Gabriele Castiglia e Philippe Pergola Volume II 2020 Città del Vaticano Pontificio Istituto di Archeologia cristiana Redazione editoriale: Elena Turchi ISBN 978-88-85991-67-5 © Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana 2020 I-00185 Roma, Via Napoleone III, 1 Tel. 064465574 - Fax 064469197 E-mail: piac@piac.it Web: www.piac.it INDICE Le produzioni Lucia Saguì I vetri 7 Tommaso Bertoldi Le anfore tardo antiche tra V e VII secolo 39 Enrico Cirelli La sigillata africana 79 Gianfranco De Rossi Le lucerne fittili 117 Fulvio Coletti Il vasellame da mensa e dispensa a vernice rossa di Roma e del Lazio in epoca medio e tardo imperiale Nuove considerazioni 137 Alessandro Bona La Dérivée de Sigillée Paléochrétienne 171 Eliana Sedini (con appendice di Giovanna Ganzarolli) Le ceramiche comuni dall’età romana all’alto medioevo 191 Fulvio Coletti, Ilaria De Luca Ceramica invetriata tardoantica e altomedievale di Roma e del Lazio 225 Enrico Giannichedda, Laura Vaschetti, Mauro Cortelazzo I recipienti in pietra ollare 293 Vasco La Salvia La metallurgia in età tardo antica e alto medievale Siti produttivi, tecnologie e materiali 319 5 Instrumentum domesticum Alessia Rovelli Appunti di storia monetaria tra tarda antichità e alto medioevo 343 Matteo Braconi Arti minori tardoantiche, protobizantine e altomedievali Il caso degli argenti tra committenza imperiale, aristocratica ed ecclesiastica 365 Eva Margareta Steinby I bolli laterizi tardoantichi 399 Helga Di Giuseppe La produzione tessile e i suoi strumenti 427 Gabriele Castiglia Residualitá ed intrusione dei materiali Contesto, dinamiche deposizionali, cronologia e la longue durée frammentata 453 6 Alessandro Bona LA DÉRIVÉE DE SIGILLÉE PALÉOCHRÉTIENNE Introduzione e definizione della classe La cosiddetta dérivée de sigillée paléochrétienne costituisce uno dei fenomeni più rappresentativi nel panorama della produzione ceramica sud gallica in età tardoantica. Si tratta di un gruppo costituito prevalentemente da vasellame fine da mensa di cui fanno parte, soprattutto, ciotole, coppe e piatti e, più sporadicamente, oggetti più tipicamente funzionali come mortai e coperchi, e forme chiuse, quali olle o brocche I recipienti pertinenti a tale classe hanno caratteristiche ricorrenti: il corpo ceramico è mediamente depurato e povero di inclusi, per lo più di natura calcarea, con caratteristiche lievemente differenti a seconda della zona di produzione; è presente un rivestimento abbastanza uniforme di colore grigio o in alcuni casi arancione, derivante pertanto da una cottura rispettivamente in ambiente riducente o ossidante; spesso ci sono decorazioni realizzate attraverso diversi procedimenti: rotellature, à la barbotine ma, soprattutto, stampigliature attraverso punzoni Da quest’ultima tecnica, unitamente ai tipici colori del rivestimento, deriva un nome alternativo con cui ci si può riferire a tale classe, nomenclatura che ha avuto meno fortuna nella storia degli studi ma che si può forse ritenere preferibile rispetto a quella che ha avuto maggior impiego: céramique estampée grise et orangée Il repertorio formale, tecnico e decorativo si inserisce piuttosto bene nella produzione di area sud gallica, erede in età tardoantica di una tradizione artigianale plurisecolare Gli studiosi hanno pertanto potuto riconoscere legami con altre classi di materiali, prodotte localmente ovvero importate da altre regioni. Per quanto concerne il vasellame fine da mensa, i piatti sembrano dipendere da diversi punti di vista dalla ceramica africana e, in misura minore, dalle produzioni locali; per le coppe e le ciotole, invece, sono evidenti le analogie con la cosiddetta sigillata chiara B e con la ceramica lucente 1 Le 1 A titolo esemplificativo, le tangenze con la sigillata africana sono evidenti nei tipi 1, 3, 6, 8, 9 etc. I legami con la chiara B e con la lucente sono ravvisabili, ad esempio, nei tipi 2, 3, 4 e molti altri Interessante infine notare come siano ancora rintracciabili influenze del patrimonio formale della più remota produzione 171