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La Monachella di San Bruno, 2017
Una vita singolare nel contesto storico, sociale, religioso e antropologico della Calabria Jonica Unica foto della Monachella di San Bruno vivente, fatta intorno al 1950. Sempre sulla schiena e con le gambe bloccate in quella posizione, visse per sessanta anni, dal 1893 fino alla sua morte nel 1953.
La Voce di Hora, 2007
The paper describes a 14C astronomical clock originally made for the Cistercian Abbey of Chiaravalle Milanese, attributed in the past to Leonardo da Vinci and now disappeared. The analysis of a 16C manuscript, rediscovered and fully transcribed by the author, reveals that the clock was alread old in Leonardo's times and that Da Vinci's sketches perfectly match with the textual description of the clock given in the manuscript. An analysis based on Codex Atlanticus drawings as well as Codices Madrid I and II is provided.
Quaderns d’Italià, 2002
G. Colantoni, Impasto Rosso Bruno, in L. Ambrosini et alii, Il contributo degli scavi di Piano di Comunità alla conoscenza dell’abitato di Veio: materiali del riempimento di un pozzo sul pianoro sommitale, 2009
Contenuto in: in G. Bartoloni (a cura di), L’abitato etrusco di Veio. Ricerche dell’Università di Roma “La Sapienza”. I. Cisterne, Pozzi e Fosse, Roma 2009
Materiali di Estetica. Terza serie
This article aims at reflecting on the political significance of distinct conceptions of temporality and their symbolic representation in the work of Walter Benjamin. In particular, the “clock” and the “calendar” will be addressed as symbols of, respectively, a linear and homogeneous conception of time and of a cyclical, uneven – and potentially revolutionary – temporality. The conception of time symbolized by clocks is criticized by Benjamin as a bourgeois understanding of progress, which inhibits revolutionary tensions in society by shifting the political focus on future, on the inevitability of progress and growth; on the other hand, calendars’ and ancient cyclical festivals’ temporality constantly looks at the past, celebrating and re-actualizing the memory of previous revolutionary attempts. In the last section, the article will consider the role of symbols and allegories in Benjamin’s philosophical writing, casting new light on the previous discussion.
Gli orologi solari portatili di Teofilo Bruni e le "ore Aquilonari" www.nicolaseverino.it-Novembre 2007 Omnis doctrina, et disciplina discursiva ex praexistentis sit cognitione, Mathematicae enim scientiae sic perficientur Aristotele Due linee ad angoli retti, in cose di poca importanza, possono collocarsi con una squadra, ma negli orologi solari si devon collocar con l'arte…" Teofilo Bruni L'opera di Teofilo Bruni si colloca tra le prime grandi imprese gnomoniche stampate in Italia nel XVII secolo. Essa risente sicuramente dell'universale influsso del primo grande trattato di gnomonica italiano ed in volgare del '600 che è quello di Oddi Muzio, nella sua prima edizione del 1614. Kircher pubblicherà la sua monumentale Ars Magna, ma in latino, solo nel 1646. Francesco Turco è colui che presenta il libro di Teofilo Bruni, scrivendone la dedica, all'illustrissimo ed eccellentissimo Benedetto Taiapera, Senatore, e Provveditore Generale per la Serenissima Repubblica di Venezia. Il titolo è pomposo e recita: Armonia astronomica & geometrica di Theofilo Bruni ... : diuisa in quatro trattati, ne' quali s'insegna la ragione e formatione di tutti gli horologi stabili e mobili ad ogni clima & vso del mondo per nuoui & breui computi astronomici per via geometrica & anco per pratica con istromenti eccellentissimi et nel trattato quarto, belle e nuoue forme de horologi portatili diurni e notturni dall'autore scolpite in rame per il clima di Verona & Lombardia & computate le tauole per l'uso di tutta Italia et nel fin dell'opera la duplicatione, dimidiatione e trasmutatione del corpo cubo & sferico, palle & bocche di artiglieria & dipendenti da loro. In Venetia presso Giouanni & Varisco Varischi, 1622 A prima vista sembrerebbe più un libro di astronomia e matematica, ma si tratta invece di un'opera essenzialmente gnomonica, formata da quattro trattati "ne' quali con somma eruditione, et non più pensate considerationi, s'insegna in più brevii, e facil vie delle antiche, la formatione degli Horologi solari, et altre cose ingegnose, anche alla Serenissima republica Utili". La dedica prosegue con l'elogio di Pacifico Diacono Veronese, riconosciuto come l'inventore dell'orologio a pesi e a ruote e sul fatto che, diversamente dagli autori precedenti i quali presentavano l'argomento con troppe "considerazioni" teoriche, qui per la prima volta si espone un modo pratico per costruire orologi solari: "Hanno scritto anche dai tal materia antichi, e più moderni scrittori, ma con la brevità de' computi Astronomici tanto bramata, solo il presente nostro Autore…", sottolineando che Bruni, a perfezionamento del suo lavoro, ha inciso personalmente le figure testandole con esperimenti pratici affinché ne verificasse il perfetto funzionamento! Inoltre egli scrisse questo libro per rompere la noia una lunga infermità fisica e avendolo poi dato in lettura a Luciano Turco, questi pensò che meritava presentarlo al suo Signore e quindi alle stampe. Ma siccome il libro in origine era scritto in latino, egli pensò bene di farlo tradurre in volgare perché un pubblico più vasto potesse conoscerne l'interessante contenuto e le utili pratiche. Sembra che una edizione postuma dovesse essere stampata anche in latino e contenere tutti gli ampliamenti che erano stati scartati con la prima edizione per alleggerirla, ma non si ha notizia di una seconda edizione in latino. 1 Ritorniamo al nostro libro principale che è l'Armonia Astronomica nell'edizione del 1622. Di Teofilo Bruni non sappiamo praticamente nulla, almeno stando a quanto si trova normalmente in libri facilmente reperibili. La sua vita può essere riassunta brevemente così: "monaco cappuccino di l 1 Nel fondo Ashburnham della Biblioteca Medicea Laurenziana, esiste un manoscritto cartaceo autografo di questo libro di Teofilo Bruni. Secondo il catalogo ICCU, la prima edizione fu stampata nel 1621, quindi seguì quella del 1622 in esame e pare anche nel 1631. Tra i suoi libri pare ve ne fosse un primo e specifico di gnomonica dal titolo Trattato di fare gli oro ogi ed altri Istrumenti matematici (Venezia, 1617); anche la Biblioteca Italiana di libri rari stilata da Niccola Francesco Haym nel 1803, riporta questo libro con il titolo Trattato di fare gli orologi, e altri istromenti matematici di Teofilo Bruni Cappuccino, Venetia, pel Misserino, 1617, in 4°. La notizia è confermata anche da Scipione Maffei in Verona Illustrata del 1825; Armonia astronomica e geometrica dove s'insegna la ragione di tutti gli orologi (Venezia, 1621 et 1622, in-4), dalla stessa Biblioteca Italiana precitata, apprendiamo l'esistenza di un'edivione vicentina stampata da Grossi nel 1625; Frutti singolari della geometria (Venezia, 1623, in-4); Novum planisphaerium seu universale Astrolabium (Venezia, 1625).
On the particular time division explained in Pisa by Francesco da Buti commenting Dante Alighieri at the end of the 14th cent.
Il seguente saggio vuole mettere in rilievo alcuni aspetti della filosofia italiana contemporanea, la differenza italiana; riprendendo un intervento di Remo Bodei, e un definizione di Antonio Negri, che così riassume gli aspetti ‘comunicativi’ e la vocazione civile (pragmatica-politica) dei filosofi italiani, con un autore della sua tradizione, il filosofo Giordano Bruno. La centralità di alcune tematiche che sanciscono questa differenza, come vita, politica (teologia-politica), esilio, conflitto, comunicatività, sono tutte presenti nel pensiero del filosofo di Nola. Questa ‘differenza della filosofia italiana’ è stata più precisamente definita Italian Theory da Dario Gentili e Pensiero vivente da Roberto Esposito, alcuni di questi protagonisti come, Franco Rella, Mario Perniola, Paolo Rossi, e gli stessi Remo Bodei e Roberto Esposito si sono occupati del pensiero del Nolano, per non parlare delle nuove edizioni in francese e in tedesco delle opere bruniane. L’edizione bilingue dell’Oeuvres complètes della casa editrice francese Les belles letteres e nel 2011 esce Giordano Bruno Werke curata da Thomas Leinkauf, a testimonianza dell’importanza europea di Bruno e della conseguente ‘differenza italiana’. Paradossalmente i dialoghi in lingua volgare di Giordano Bruno finisco per valicare i ‘confini’ linguistici in cui vennero scritti, resistendo a quella uniformità che la filosofia analitica statunitense si sta velocemente conquistando.
https://mayadecipherment.com/2024/08/11/citational-rise-and-fall-in-maya-studies/, 2024
Revista Gobierno y Políticas Públicas, 2023
Conferința Ştiințifică Internațională "Promovarea valorilor social-economice în contextul integrării europene", Ediţia a 6-a, 1-2 decembrie 2023, 2023
Zenodo (CERN European Organization for Nuclear Research), 2023
IL CAPITALE CULTURALE Studies on the Value of Cultural Heritage, 2023
In: Táj, társadalom, kultúra. Tiszteletkötet Frisnyák Sándor kilencvenedik születésnapjára. Szerk. Kókai Sándor - Csüllög Gábor. Nyíregyháza, 2024. 231-252., 2024
University of Regina Press eBooks, 2018
Logotherapy and Existential Analysis: Proceedings of the Viktor Frankl Institute Vienna, 2016
Paleontologia Mexicana, 2012
Journal of Molecular and Cellular Cardiology, 2007
Journal of the American Chemical Society, 2009
Metafísica y persona, 2018
Revista Boletín Redipe, 2021
International Journal of Comparative Labour Law and Industrial Relations
Chemical Communications, 2009