Il Politecnico di Torino si colloca in uno scenario nel quale la ricerca assume connotazioni sempre più globali e complesse, indirizzate a rispondere alle questioni socio-economiche che interessano l’umanità, quali i Mega-Trend riportati dall’OCSE: i cambiamenti climatici, l’invecchiamento della popolazione, i nuovi paradigmi in campo medico, la digitalizzazione, il ruolo delle tecnologie nella gestione di cambiamenti geopolitici quali le migrazioni e la sicurezza. In modo simile, l’ONU ha raccomandato i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, ai quali sono peraltro connessi i cinque cluster prioritari di Horizon Europe, il IX Programma Quadro di Ricerca, Sviluppo e Innovazione dell’Unione Europea. Sfide di questa portata comportano il contributo multidisciplinare di diversi rami della scienza e della tecnica e in questo contesto le discipline sono sempre più da considerarsi nella loro duplice valenza, ovvero come ambiti di ricerca a sé stanti, e come trasversali e abilitanti per gli altri.
Per rispondere alle sfide del futuro, emerge con chiarezza che la scienza e l’innovazione dovranno saper affrontare una profonda trasformazione. In particolare per quanto concerne la ricerca fondamentale, sarà necessario imboccare la via dell’Open Science, per una condivisione estesa della conoscenza e un riutilizzo ampio dei dati di ricerca. Inoltre, sarà necessario integrare nelle proprie attività considerazioni di ordine etico e sociale, così da giungere alla maturazione di una ricerca e innovazione pienamente responsabili (Responsible Research and Innovation).
La strategia della ricerca del Politecnico mira a fare dell’Ateneo un attore di riferimento a livello nazionale e internazionale, soprattutto in relazione alla rilevanza e all’impatto della propria attività di ricerca sull’economia e sulla società. Questo obiettivo strategico porta ad alcune scelte di fondo. In primo luogo, l’attività di ricerca è indirizzata in modo da assicurare coerenza verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e le priorità di Horizon Europe, che peraltro ben si adattano alle competenze dell’Ateneo.
Il Politecnico supporta poi le attività di ricerca multidisciplinari, in particolare curando le sinergie tra le discipline “digitali” e gli altri settori dell’ingegneria, dell’architettura, della pianificazione e del design. Un impegno che si esplica nei Centri Interdipartimentali, istituiti negli ultimi anni per favorire la nascita di nuove iniziative in aree culturali trasversali e nelle Piattaforme, strumenti di coordinamento per comunicare, promuovere e valorizzare le competenze, i servizi, i prodotti e le infrastrutture disponibili all’interno dell’Ateneo e del suo ecosistema su grandi tematiche di attualità della ricerca internazionale.