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- La Calandria ist eine Komödie in fünf Akten von Bernardo Dovizi da Bibbiena, die am 6. Februar 1513 am Hof von Urbino uraufgeführt wurde. Sie zählt zu den bedeutendsten Komödien des 16. Jahrhunderts. (de)
- La Calandria is a comedy of the Italian Renaissance in five acts written by Cardinal Bernardo Dovizi da Bibbiena in 1513. The plot is based on Plautus' Menaechmi and one of the central character's, Calandro, was borrowed from Giovanni Boccaccio's, Decameron. It premiered in 1513 at the Court of Urbino. (en)
- La Calandria est une comédie humaniste écrite par le cardinal Bernardo Dovizi da Bibbiena vers 1513. (fr)
- La Calandria è una commedia in cinque atti del cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena. Reputata la prima commedia italiana in prosa, questa opera rivoluzionò i canoni della scrittura teatrale del '500, lo stesso Baldassarre Castiglione, che ne scrisse il Prologo (recenti studi però l'attribuiscono allo stesso Bibbiena) denuncia subito la novità di una commedia scritta «in prosa, non in versi; moderna, non antiqua; vulgare, non latina». Una commedia che superava la tradizionale ispirazione plautina o terenziana che sino a quel momento era stata la norma degli umanisti che si erano dedicati al recupero degli antichi testi drammatici greco-romani modernizzandoli ma lasciando inalterato il contenuto e le trame. Sin dal titolo il Bibbiena si distacca dalla tradizione classica avvicinandosi invece alla novellistica medievale: il nome del protagonista richiama, sia per il nome che per la beffa che viene perpetrata ai suoi danni, il personaggio boccaccesco di Calandrino che compare più di una volta nel Decameron. La stessa messinscena, in collaborazione con il più celebre scenografo del suo secolo Girolamo Genga, introduce la cosiddetta scena di città con una scenografia prospettica e dove appaiono, per la prima volta, quinte praticabili con vedute della città di Roma dove la commedia è ambientata. Sino alla Calandria la scenografia dei testi drammatici si risolveva in una serie di edicole d'ispirazione medievale ancora molto simili a quelle del , ossia le sacre rappresentazioni con gli ambienti divisi da tende. La storia di Calandro ricalca i temi della beffa amorosa che sarà un archetipo della commedia cinquecentesca da quelle di Ariosto a quelle di Niccolò Machiavelli: travestimenti, agnizioni, ambigui giochi di parole dei servi che anticipano di qualche anno l'apparizione degli zanni della Commedia dell'Arte. Un'altra novità fu anche l'introduzione di intermezzi, che in seguito contribuiranno alla nascita del melodramma: tra un cambio di scena e l'altro gli spettatori assistono a effetti speciali, carri trionfali e balli. Un poeta padovano in servizio presso la Corte di Dresda, Stefano Benedetto Pallavicino, scrisse un libretto basato sulla stessa storia per l'opera buffa Calandro di Giovanni Alberto Ristori. Quest'opera fu allestita per la prima volta nel 1726 nel castello di vicino a Dresda e, successivamente, nel 1731 a Mosca (fu la prima opera a essere rappresentata in Russia). Sempre traendo spunto da questa commedia, successivamente andarono in scena altre opere:
* Antonio Sacchini, L'avaro deluso, o Don Calandrino (24 novembre 1778, Londra)
* , Calandro (20 gennaio 1748, Dresda)
* Giuseppe Gazzaniga, Il Calandrino (1771, Venezia) (it)
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- La Calandria ist eine Komödie in fünf Akten von Bernardo Dovizi da Bibbiena, die am 6. Februar 1513 am Hof von Urbino uraufgeführt wurde. Sie zählt zu den bedeutendsten Komödien des 16. Jahrhunderts. (de)
- La Calandria is a comedy of the Italian Renaissance in five acts written by Cardinal Bernardo Dovizi da Bibbiena in 1513. The plot is based on Plautus' Menaechmi and one of the central character's, Calandro, was borrowed from Giovanni Boccaccio's, Decameron. It premiered in 1513 at the Court of Urbino. (en)
- La Calandria est une comédie humaniste écrite par le cardinal Bernardo Dovizi da Bibbiena vers 1513. (fr)
- La Calandria è una commedia in cinque atti del cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena. Reputata la prima commedia italiana in prosa, questa opera rivoluzionò i canoni della scrittura teatrale del '500, lo stesso Baldassarre Castiglione, che ne scrisse il Prologo (recenti studi però l'attribuiscono allo stesso Bibbiena) denuncia subito la novità di una commedia scritta «in prosa, non in versi; moderna, non antiqua; vulgare, non latina». Sempre traendo spunto da questa commedia, successivamente andarono in scena altre opere: (it)
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