L’analisi della “Democrazia sospesa”, di una città della Calabria, comparata con la crisi della D... more L’analisi della “Democrazia sospesa”, di una città della Calabria, comparata con la crisi della Democrazia liberale italiana, porta alla consapevolezza che occorre salvare ambedue dal progressivo scivolamento verso l’oligarchia che le destre politiche stanno attuando.
La principale negatività è la “piramide di comando”, dell’uomo solo al potere, questa è deleteria per la collettività che è gradualmente abituata a chiedere favori e non diritti.
TRE SFIDE. Il saggio sostiene che salvare la Democrazia significa vincere le tre sfide della contemporaneità:
- sicurezza urbana,
- cambiamento climatico e patrimonio green,
- lavoro e immigrazione.,
Tali sfide si misurano con lo sviluppo delle nuove tecnologie che stanno velocemente modificando gli scenari urbani, si pensi alle auto a guida autonoma e all’intelligenza artificiale.
In questo quadro occorre ripensare le strategie urbanistiche del territorio innescando una rigenerazione, che compensi le problematiche ambientali.
CITTADINO. Per far ciò occorre essere dalla parte del “cittadino”, non degli imprenditori (libero mercato) e non dei lavoratori, per cui fa assumere una visione della società del tutto diversa per come espressa dal M5S, che soppianta la contrapposizione destra / sinistra del ‘900.
Pertanto la proposta è di “Aumentare la Democrazia” attraverso una compresenza tra forma di governo diretta e indiretta. La prima formata dalla partecipazione dei cittadini ai Dibattiti pubblici terziari consultivi, estesi alle principali decisioni comunali e regionali. La seconda, indiretta, dei rappresentanti politici attuali, che si confrontano continuamente con le consultazioni pubbliche e registrate.
GIOVANI. Questa forma di gestione pubblica non allunga o complica i tempi progettuali, ma anzi li accorcia se per attrarre i giovani si utilizzano sia assemblee in sala che online. Inoltre, è ormai chiaro che il progetto precedente così partecipato, solitamente non ha interruzioni, ma anzi ha cittadini controllanti tutte le varie fasi.
E finanche i costi dei Dibattiti Terziari non devono spaventare, poiché nella nostra legislazione vi è già la previsione normativa di accantonamento di tali investimenti (vedi lo sviluppo degli Urban Center).
PERICOLI. Il ricorso alla democrazia diretta non è certamente scevro dai pericoli di comunicazione errata o dell’improvvisazione organizzativa, per cui il saggio analizza tali pericoli.
La struttura del dibattito pubblico, gestito da una figura terziaria, rispetto all’Ente in oggetto, dovrebbe chiamare i seguenti soggetti:
• Provincie e Comuni: cittadini, associazioni, Sindaci;
• Regione: associazioni, Sindaci;
• Nazione: Sindaci, presidenti Regione e Provincie, associazioni;
ARTE. I capitoli del saggio sono illustrati con le opere artistiche, della nostra storia millenaria quelle di Michelangelo, la città ideale, il Laocoonte, Picasso, il teatro greco, ecc, che continuano a segnare la nostra cultura odierna.
Le tecniche della grafica pubblicitaria per orientarsi nel mondo della comunicazione pubblicitari... more Le tecniche della grafica pubblicitaria per orientarsi nel mondo della comunicazione pubblicitaria le sue regole e le normative. I Corsi di autoapprendimento di ben 17 software utilizzati per fare grafica pubblicitaria digitale. Lezioni di 1° soglia. Citare l’autore in caso di utilizzo scritto.
1°/3 Libro sulla legge urbanistica della Calabria
L'approvazione della prima legge urbanistica pe... more 1°/3 Libro sulla legge urbanistica della Calabria L'approvazione della prima legge urbanistica per la Calabria è un fatto di grande importanza da sottolineare anche con la realizzazione di un libro che aiuti la comprensione della nuova normativa. La lettura della legge con la sua complessità, per i continui rimandi legislativi e il riferimento a nuove procedure obbliga ad un approfondimento della normativa abbastanza difficile, da questo è scaturita una pubblicazione che possa essere esplicativa delle novità tecniche, ed anche di racco lta di tutta la llormil ti va da applicare oggi in Calabria.
2°/3 libro sulla legge urbanistica della Calabria
Nel leggere questo libro qualcuno cercherà cert... more 2°/3 libro sulla legge urbanistica della Calabria Nel leggere questo libro qualcuno cercherà certezze giuridiche, che solitamente un pianificatore non può dare, qualche altro cercherà errori che sicuramente troverà, ma ambedue, con l’interesse dimostrato verso la materia, dimostreranno che la legge funziona e che dopo quattro anni, dalla sua nascita, l’urbanistica riformista avrà iniziato la sua strada. La speranza è che in entrambe le precedenti categorie dei lettori non vi siano solo addetti ai lavori (tecnici e politici), ma che anzi la maggioranza siano gli “attori deboli” della pianificazione (cittadini e associazioni), poiché sono loro che funzioneranno da sentinella dell’applicazione della normativa. Per loro occorre un linguaggio non accademico e che spieghi le questioni tecniche quasi con il linguaggio della comunicazione pubblicitaria. Altra caratteristica di questa pubblicazione è la possibilità di una lettura flessibile e non cronologica, dall’inizio alla fine, perciò si troveranno molte parti con ripetizioni che aiutano ad una comprensione del tema specifico nella sua complessità. Per rendere più facili, sintetiche e comprensibili, ci si permette qui di estrapolare alcuni passi delle Linee Guida che, comunque, hanno bisogno di una lettura e di uno studio in forma integrale che risulta essere essenziale per gli addetti ai lavori. Questo libro è connesso al DvD “biblioteca urbanistica”3 che raccoglie i file dei piani, nel panorama Nazionale, che rappresentano un’innovazione nel campo urbanistico e dimostra che la sfida dell’applicazione della riforma urbanistica si può vincere anche in Calabria. L’obiettivo politico è di formare una sorta di “club” dei sostenitori della riforma urbanistica in Calabria, perché la regione ha bisogno, dopo quaranta anni di scempi, di una speranza. Sarà durissimo, sarà una guerra non una battaglia, quindi essere uniti contro il partito “era meglio prima” sarà strategico; tutti quelli che scriveranno, parleranno, applicheranno la legge 19/02 saranno miei amici, anche se non sono d’accordo con le tesi qui esposte, anzi darò loro spazio ovunque potrò (libri, internet, ecc).
2012 - Terzo libro sull'urbanistica Calabrese.
Dopo dieci anni di riforma urbanistica molto trava... more 2012 - Terzo libro sull'urbanistica Calabrese. Dopo dieci anni di riforma urbanistica molto travagliata, anche da scontri istituzionali molto duri tra Provincie e Regione, il saggio analizza i PSC già presentati e ne riporta molti esempi sui temi più pregnanti come: la premialità sugli incentivi, la perequazione, i bandi di interesse diffuso, ecc. Vengono anche analizzate le modifiche alla normativa dell’agosto 2012 che cambiano le fasi di approvazione ma, soprattutto, inseriscono alcune modalità di gestione dei piani approvati, come gli uffici del piano e gli sportelli unici ambedue associati. Nonostante che il giudizio sulla LUR sia sempre positivo vengono esposte alcune “questioni aperte” che rappresentano dei punti critici da tenere presente: la questione del dimenticato POT e quindi della impossibile flessibilità del PSC; la questione dei controlli amministrativi divenuti labili e lasciati all’informazione dell’opinione pubblica e delle opposizioni politiche, gli aspetti conformativi del PSC, il problema del dimensionamento, ecc.
Il saggio, formato da otto racconti e una parte tecnica, partendo dalla gestione del territorio, ... more Il saggio, formato da otto racconti e una parte tecnica, partendo dalla gestione del territorio, tende a far diventare tutti i cittadini politici con i social network partecipativi. I racconti della Partecipazione Otto racconti di Democrazia Partecipata per capire perché sia indispensabile fare Partecipazione. Attraverso i racconti sono esplicitati tutte le problematiche e le qualità delle varie tecniche di Partecipazione. Le Regole del fare Partecipazione Nelle pratiche partecipative, l’adozione del “set minimo di regole” rappresenta uno strumento “autoinstallante”. Il Manifesto, riferito direttamente ai principi del Libro Bianco sulla Governance Europea, è proposto per la sottoscrizione volontaria come elemento regolativo delle assemblee che anche i singoli cittadini potranno organizzare.
Conoscere il sistema per ridurre i fattori di rischio urbano e rurale. Rinnovare l’urbanistica ch... more Conoscere il sistema per ridurre i fattori di rischio urbano e rurale. Rinnovare l’urbanistica che, attraverso i principi europei del “Crime Prevention Environmental Design” e le nuove tecnologie, modifica le forme e gli usi dello spazio pubblico. Una risposta al fallimento della repressione militare, come unica risposta al bisogno di sicurezza dei cittadini, poiché questa azione, sia pur necessaria, non rassicura la popolazione, ma ne accresce il sentimento di accerchiamento. Affrontare la Sicurezza urbana al Sud (in Calabria) significa capire l’occupazione del territorio da parte della ‘ndrangheta, i suoi segni paesaggistici spia (fuoco, commercianti ambulanti, altarini dei morti, ecc) e come poter immettere segni positivi, landmark, anche tecnologici. Il saggio tende a far conoscere i criteri della Sicurezza Urbana per applicarli al Paesaggio anche delle regioni del Sud, ammonendo gli altri territori regionali a scongiurare l’occupazione territoriale da parte della criminalità organizzata. Per il “Caso Calabria” si riprende il concetto di Paesaggio come bene comune primario e irrinunciabile dei cittadini, l’unico elemento che può salvare i territori dalla perdita di identità.
LandMark positivi per la gestione del Territorio nelle regioni della criminalità mafiosa. Per non... more LandMark positivi per la gestione del Territorio nelle regioni della criminalità mafiosa. Per non ripetere il caso Calabria.
Il saggio, tende a far conoscere il sistema per ridurre i fattori di rischio urbano e rurale ed i possibili interventi urbanistici (LandMark positivi), tecnologici, amministrativi e di controllo del territorio.
In particolare, nel libro, si affronta il tema di come applicare il tema della Sicurezza urbana nelle regioni a forte presenza della criminalità organizzata (LandMark negativi), ammonendo gli altri territori regionali a scongiurare l'occupazione territoriale da parte della mafia.
Per il "Caso Calabria" si riprende il concetto di Paesaggio, come bene comune primario e irrinunciabile dei cittadini, l'unico elemento che può salvare i territori dalla perdita di identità.
Innovazioni editoriali:
Traduzione in Cinese e Inglese, formato quadrato, libro illustrato (160 pag a colore, 200 foto), sintesi iniziale ai capitoli, approfondimenti free in Internet (QR code);
L’analisi della “Democrazia sospesa”, di una città della Calabria, comparata con la crisi della D... more L’analisi della “Democrazia sospesa”, di una città della Calabria, comparata con la crisi della Democrazia liberale italiana, porta alla consapevolezza che occorre salvare ambedue dal progressivo scivolamento verso l’oligarchia che le destre politiche stanno attuando.
La principale negatività è la “piramide di comando”, dell’uomo solo al potere, questa è deleteria per la collettività che è gradualmente abituata a chiedere favori e non diritti.
TRE SFIDE. Il saggio sostiene che salvare la Democrazia significa vincere le tre sfide della contemporaneità:
- sicurezza urbana,
- cambiamento climatico e patrimonio green,
- lavoro e immigrazione.,
Tali sfide si misurano con lo sviluppo delle nuove tecnologie che stanno velocemente modificando gli scenari urbani, si pensi alle auto a guida autonoma e all’intelligenza artificiale.
In questo quadro occorre ripensare le strategie urbanistiche del territorio innescando una rigenerazione, che compensi le problematiche ambientali.
CITTADINO. Per far ciò occorre essere dalla parte del “cittadino”, non degli imprenditori (libero mercato) e non dei lavoratori, per cui fa assumere una visione della società del tutto diversa per come espressa dal M5S, che soppianta la contrapposizione destra / sinistra del ‘900.
Pertanto la proposta è di “Aumentare la Democrazia” attraverso una compresenza tra forma di governo diretta e indiretta. La prima formata dalla partecipazione dei cittadini ai Dibattiti pubblici terziari consultivi, estesi alle principali decisioni comunali e regionali. La seconda, indiretta, dei rappresentanti politici attuali, che si confrontano continuamente con le consultazioni pubbliche e registrate.
GIOVANI. Questa forma di gestione pubblica non allunga o complica i tempi progettuali, ma anzi li accorcia se per attrarre i giovani si utilizzano sia assemblee in sala che online. Inoltre, è ormai chiaro che il progetto precedente così partecipato, solitamente non ha interruzioni, ma anzi ha cittadini controllanti tutte le varie fasi.
E finanche i costi dei Dibattiti Terziari non devono spaventare, poiché nella nostra legislazione vi è già la previsione normativa di accantonamento di tali investimenti (vedi lo sviluppo degli Urban Center).
PERICOLI. Il ricorso alla democrazia diretta non è certamente scevro dai pericoli di comunicazione errata o dell’improvvisazione organizzativa, per cui il saggio analizza tali pericoli.
La struttura del dibattito pubblico, gestito da una figura terziaria, rispetto all’Ente in oggetto, dovrebbe chiamare i seguenti soggetti:
• Provincie e Comuni: cittadini, associazioni, Sindaci;
• Regione: associazioni, Sindaci;
• Nazione: Sindaci, presidenti Regione e Provincie, associazioni;
ARTE. I capitoli del saggio sono illustrati con le opere artistiche, della nostra storia millenaria quelle di Michelangelo, la città ideale, il Laocoonte, Picasso, il teatro greco, ecc, che continuano a segnare la nostra cultura odierna.
Le tecniche della grafica pubblicitaria per orientarsi nel mondo della comunicazione pubblicitari... more Le tecniche della grafica pubblicitaria per orientarsi nel mondo della comunicazione pubblicitaria le sue regole e le normative. I Corsi di autoapprendimento di ben 17 software utilizzati per fare grafica pubblicitaria digitale. Lezioni di 1° soglia. Citare l’autore in caso di utilizzo scritto.
1°/3 Libro sulla legge urbanistica della Calabria
L'approvazione della prima legge urbanistica pe... more 1°/3 Libro sulla legge urbanistica della Calabria L'approvazione della prima legge urbanistica per la Calabria è un fatto di grande importanza da sottolineare anche con la realizzazione di un libro che aiuti la comprensione della nuova normativa. La lettura della legge con la sua complessità, per i continui rimandi legislativi e il riferimento a nuove procedure obbliga ad un approfondimento della normativa abbastanza difficile, da questo è scaturita una pubblicazione che possa essere esplicativa delle novità tecniche, ed anche di racco lta di tutta la llormil ti va da applicare oggi in Calabria.
2°/3 libro sulla legge urbanistica della Calabria
Nel leggere questo libro qualcuno cercherà cert... more 2°/3 libro sulla legge urbanistica della Calabria Nel leggere questo libro qualcuno cercherà certezze giuridiche, che solitamente un pianificatore non può dare, qualche altro cercherà errori che sicuramente troverà, ma ambedue, con l’interesse dimostrato verso la materia, dimostreranno che la legge funziona e che dopo quattro anni, dalla sua nascita, l’urbanistica riformista avrà iniziato la sua strada. La speranza è che in entrambe le precedenti categorie dei lettori non vi siano solo addetti ai lavori (tecnici e politici), ma che anzi la maggioranza siano gli “attori deboli” della pianificazione (cittadini e associazioni), poiché sono loro che funzioneranno da sentinella dell’applicazione della normativa. Per loro occorre un linguaggio non accademico e che spieghi le questioni tecniche quasi con il linguaggio della comunicazione pubblicitaria. Altra caratteristica di questa pubblicazione è la possibilità di una lettura flessibile e non cronologica, dall’inizio alla fine, perciò si troveranno molte parti con ripetizioni che aiutano ad una comprensione del tema specifico nella sua complessità. Per rendere più facili, sintetiche e comprensibili, ci si permette qui di estrapolare alcuni passi delle Linee Guida che, comunque, hanno bisogno di una lettura e di uno studio in forma integrale che risulta essere essenziale per gli addetti ai lavori. Questo libro è connesso al DvD “biblioteca urbanistica”3 che raccoglie i file dei piani, nel panorama Nazionale, che rappresentano un’innovazione nel campo urbanistico e dimostra che la sfida dell’applicazione della riforma urbanistica si può vincere anche in Calabria. L’obiettivo politico è di formare una sorta di “club” dei sostenitori della riforma urbanistica in Calabria, perché la regione ha bisogno, dopo quaranta anni di scempi, di una speranza. Sarà durissimo, sarà una guerra non una battaglia, quindi essere uniti contro il partito “era meglio prima” sarà strategico; tutti quelli che scriveranno, parleranno, applicheranno la legge 19/02 saranno miei amici, anche se non sono d’accordo con le tesi qui esposte, anzi darò loro spazio ovunque potrò (libri, internet, ecc).
2012 - Terzo libro sull'urbanistica Calabrese.
Dopo dieci anni di riforma urbanistica molto trava... more 2012 - Terzo libro sull'urbanistica Calabrese. Dopo dieci anni di riforma urbanistica molto travagliata, anche da scontri istituzionali molto duri tra Provincie e Regione, il saggio analizza i PSC già presentati e ne riporta molti esempi sui temi più pregnanti come: la premialità sugli incentivi, la perequazione, i bandi di interesse diffuso, ecc. Vengono anche analizzate le modifiche alla normativa dell’agosto 2012 che cambiano le fasi di approvazione ma, soprattutto, inseriscono alcune modalità di gestione dei piani approvati, come gli uffici del piano e gli sportelli unici ambedue associati. Nonostante che il giudizio sulla LUR sia sempre positivo vengono esposte alcune “questioni aperte” che rappresentano dei punti critici da tenere presente: la questione del dimenticato POT e quindi della impossibile flessibilità del PSC; la questione dei controlli amministrativi divenuti labili e lasciati all’informazione dell’opinione pubblica e delle opposizioni politiche, gli aspetti conformativi del PSC, il problema del dimensionamento, ecc.
Il saggio, formato da otto racconti e una parte tecnica, partendo dalla gestione del territorio, ... more Il saggio, formato da otto racconti e una parte tecnica, partendo dalla gestione del territorio, tende a far diventare tutti i cittadini politici con i social network partecipativi. I racconti della Partecipazione Otto racconti di Democrazia Partecipata per capire perché sia indispensabile fare Partecipazione. Attraverso i racconti sono esplicitati tutte le problematiche e le qualità delle varie tecniche di Partecipazione. Le Regole del fare Partecipazione Nelle pratiche partecipative, l’adozione del “set minimo di regole” rappresenta uno strumento “autoinstallante”. Il Manifesto, riferito direttamente ai principi del Libro Bianco sulla Governance Europea, è proposto per la sottoscrizione volontaria come elemento regolativo delle assemblee che anche i singoli cittadini potranno organizzare.
Conoscere il sistema per ridurre i fattori di rischio urbano e rurale. Rinnovare l’urbanistica ch... more Conoscere il sistema per ridurre i fattori di rischio urbano e rurale. Rinnovare l’urbanistica che, attraverso i principi europei del “Crime Prevention Environmental Design” e le nuove tecnologie, modifica le forme e gli usi dello spazio pubblico. Una risposta al fallimento della repressione militare, come unica risposta al bisogno di sicurezza dei cittadini, poiché questa azione, sia pur necessaria, non rassicura la popolazione, ma ne accresce il sentimento di accerchiamento. Affrontare la Sicurezza urbana al Sud (in Calabria) significa capire l’occupazione del territorio da parte della ‘ndrangheta, i suoi segni paesaggistici spia (fuoco, commercianti ambulanti, altarini dei morti, ecc) e come poter immettere segni positivi, landmark, anche tecnologici. Il saggio tende a far conoscere i criteri della Sicurezza Urbana per applicarli al Paesaggio anche delle regioni del Sud, ammonendo gli altri territori regionali a scongiurare l’occupazione territoriale da parte della criminalità organizzata. Per il “Caso Calabria” si riprende il concetto di Paesaggio come bene comune primario e irrinunciabile dei cittadini, l’unico elemento che può salvare i territori dalla perdita di identità.
LandMark positivi per la gestione del Territorio nelle regioni della criminalità mafiosa. Per non... more LandMark positivi per la gestione del Territorio nelle regioni della criminalità mafiosa. Per non ripetere il caso Calabria.
Il saggio, tende a far conoscere il sistema per ridurre i fattori di rischio urbano e rurale ed i possibili interventi urbanistici (LandMark positivi), tecnologici, amministrativi e di controllo del territorio.
In particolare, nel libro, si affronta il tema di come applicare il tema della Sicurezza urbana nelle regioni a forte presenza della criminalità organizzata (LandMark negativi), ammonendo gli altri territori regionali a scongiurare l'occupazione territoriale da parte della mafia.
Per il "Caso Calabria" si riprende il concetto di Paesaggio, come bene comune primario e irrinunciabile dei cittadini, l'unico elemento che può salvare i territori dalla perdita di identità.
Innovazioni editoriali:
Traduzione in Cinese e Inglese, formato quadrato, libro illustrato (160 pag a colore, 200 foto), sintesi iniziale ai capitoli, approfondimenti free in Internet (QR code);
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La principale negatività è la “piramide di comando”, dell’uomo solo al potere, questa è deleteria per la collettività che è gradualmente abituata a chiedere favori e non diritti.
TRE SFIDE. Il saggio sostiene che salvare la Democrazia significa vincere le tre sfide della contemporaneità:
- sicurezza urbana,
- cambiamento climatico e patrimonio green,
- lavoro e immigrazione.,
Tali sfide si misurano con lo sviluppo delle nuove tecnologie che stanno velocemente modificando gli scenari urbani, si pensi alle auto a guida autonoma e all’intelligenza artificiale.
In questo quadro occorre ripensare le strategie urbanistiche del territorio innescando una rigenerazione, che compensi le problematiche ambientali.
CITTADINO. Per far ciò occorre essere dalla parte del “cittadino”, non degli imprenditori (libero mercato) e non dei lavoratori, per cui fa assumere una visione della società del tutto diversa per come espressa dal M5S, che soppianta la contrapposizione destra / sinistra del ‘900.
Pertanto la proposta è di “Aumentare la Democrazia” attraverso una compresenza tra forma di governo diretta e indiretta. La prima formata dalla partecipazione dei cittadini ai Dibattiti pubblici terziari consultivi, estesi alle principali decisioni comunali e regionali. La seconda, indiretta, dei rappresentanti politici attuali, che si confrontano continuamente con le consultazioni pubbliche e registrate.
GIOVANI. Questa forma di gestione pubblica non allunga o complica i tempi progettuali, ma anzi li accorcia se per attrarre i giovani si utilizzano sia assemblee in sala che online. Inoltre, è ormai chiaro che il progetto precedente così partecipato, solitamente non ha interruzioni, ma anzi ha cittadini controllanti tutte le varie fasi.
E finanche i costi dei Dibattiti Terziari non devono spaventare, poiché nella nostra legislazione vi è già la previsione normativa di accantonamento di tali investimenti (vedi lo sviluppo degli Urban Center).
PERICOLI. Il ricorso alla democrazia diretta non è certamente scevro dai pericoli di comunicazione errata o dell’improvvisazione organizzativa, per cui il saggio analizza tali pericoli.
La struttura del dibattito pubblico, gestito da una figura terziaria, rispetto all’Ente in oggetto, dovrebbe chiamare i seguenti soggetti:
• Provincie e Comuni: cittadini, associazioni, Sindaci;
• Regione: associazioni, Sindaci;
• Nazione: Sindaci, presidenti Regione e Provincie, associazioni;
ARTE. I capitoli del saggio sono illustrati con le opere artistiche, della nostra storia millenaria quelle di Michelangelo, la città ideale, il Laocoonte, Picasso, il teatro greco, ecc, che continuano a segnare la nostra cultura odierna.
I Corsi di autoapprendimento di ben 17 software utilizzati per fare grafica pubblicitaria digitale. Lezioni di 1° soglia.
Citare l’autore in caso di utilizzo scritto.
L'approvazione della prima legge urbanistica per la Calabria è un fatto di grande importanza da sottolineare anche con la realizzazione di un libro che
aiuti la comprensione della nuova normativa.
La lettura della legge con la sua complessità, per i continui rimandi legislativi e il riferimento a nuove procedure obbliga ad un approfondimento della normativa abbastanza difficile, da questo è
scaturita una pubblicazione che possa essere esplicativa delle novità tecniche,
ed anche di racco lta di tutta la llormil ti va da applicare oggi in Calabria.
Nel leggere questo libro qualcuno cercherà certezze giuridiche, che solitamente un
pianificatore non può dare, qualche altro cercherà errori che sicuramente troverà, ma
ambedue, con l’interesse dimostrato verso la materia, dimostreranno che la legge funziona e
che dopo quattro anni, dalla sua nascita, l’urbanistica riformista avrà iniziato la sua strada.
La speranza è che in entrambe le precedenti categorie dei lettori non vi siano solo
addetti ai lavori (tecnici e politici), ma che anzi la maggioranza siano gli “attori deboli” della
pianificazione (cittadini e associazioni), poiché sono loro che funzioneranno da sentinella
dell’applicazione della normativa. Per loro occorre un linguaggio non accademico e che spieghi
le questioni tecniche quasi con il linguaggio della comunicazione pubblicitaria.
Altra caratteristica di questa pubblicazione è la possibilità di una lettura flessibile e
non cronologica, dall’inizio alla fine, perciò si troveranno molte parti con ripetizioni che aiutano
ad una comprensione del tema specifico nella sua complessità.
Per rendere più facili, sintetiche e comprensibili, ci si permette qui di estrapolare
alcuni passi delle Linee Guida che, comunque, hanno bisogno di una lettura e di uno studio in
forma integrale che risulta essere essenziale per gli addetti ai lavori.
Questo libro è connesso al DvD “biblioteca urbanistica”3 che raccoglie i file dei piani,
nel panorama Nazionale, che rappresentano un’innovazione nel campo urbanistico e dimostra
che la sfida dell’applicazione della riforma urbanistica si può vincere anche in Calabria.
L’obiettivo politico è di formare una sorta di “club” dei sostenitori della riforma
urbanistica in Calabria, perché la regione ha bisogno, dopo quaranta anni di scempi, di una
speranza. Sarà durissimo, sarà una guerra non una battaglia, quindi essere uniti contro il
partito “era meglio prima” sarà strategico; tutti quelli che scriveranno, parleranno,
applicheranno la legge 19/02 saranno miei amici, anche se non sono d’accordo con le tesi qui
esposte, anzi darò loro spazio ovunque potrò (libri, internet, ecc).
Dopo dieci anni di riforma urbanistica molto travagliata, anche da scontri istituzionali molto duri
tra Provincie e Regione, il saggio analizza i PSC già presentati e ne riporta molti esempi sui temi più
pregnanti come: la premialità sugli incentivi, la perequazione, i bandi di interesse diffuso, ecc. Vengono
anche analizzate le modifiche alla normativa dell’agosto 2012 che cambiano le fasi di approvazione ma,
soprattutto, inseriscono alcune modalità di gestione dei piani approvati, come gli uffici del piano e gli
sportelli unici ambedue associati.
Nonostante che il giudizio sulla LUR sia sempre positivo vengono esposte alcune “questioni
aperte” che rappresentano dei punti critici da tenere presente: la questione del dimenticato POT e quindi
della impossibile flessibilità del PSC; la questione dei controlli amministrativi divenuti labili e lasciati
all’informazione dell’opinione pubblica e delle opposizioni politiche, gli aspetti conformativi del PSC, il
problema del dimensionamento, ecc.
Le Regole del fare Partecipazione Nelle pratiche partecipative, l’adozione del “set minimo di regole” rappresenta uno strumento “autoinstallante”. Il Manifesto, riferito direttamente ai principi del Libro Bianco sulla Governance Europea, è proposto per la sottoscrizione volontaria come elemento regolativo delle assemblee che anche i singoli cittadini potranno organizzare.
Il saggio, tende a far conoscere il sistema per ridurre i fattori di rischio urbano e rurale ed i possibili interventi urbanistici (LandMark positivi), tecnologici, amministrativi e di controllo del territorio.
In particolare, nel libro, si affronta il tema di come applicare il tema della Sicurezza urbana nelle regioni a forte presenza della criminalità organizzata (LandMark negativi), ammonendo gli altri territori regionali a scongiurare l'occupazione territoriale da parte della mafia.
Per il "Caso Calabria" si riprende il concetto di Paesaggio, come bene comune primario e irrinunciabile dei cittadini, l'unico elemento che può salvare i territori dalla perdita di identità.
Innovazioni editoriali:
Traduzione in Cinese e Inglese, formato quadrato, libro illustrato (160 pag a colore, 200 foto), sintesi iniziale ai capitoli, approfondimenti free in Internet (QR code);
La principale negatività è la “piramide di comando”, dell’uomo solo al potere, questa è deleteria per la collettività che è gradualmente abituata a chiedere favori e non diritti.
TRE SFIDE. Il saggio sostiene che salvare la Democrazia significa vincere le tre sfide della contemporaneità:
- sicurezza urbana,
- cambiamento climatico e patrimonio green,
- lavoro e immigrazione.,
Tali sfide si misurano con lo sviluppo delle nuove tecnologie che stanno velocemente modificando gli scenari urbani, si pensi alle auto a guida autonoma e all’intelligenza artificiale.
In questo quadro occorre ripensare le strategie urbanistiche del territorio innescando una rigenerazione, che compensi le problematiche ambientali.
CITTADINO. Per far ciò occorre essere dalla parte del “cittadino”, non degli imprenditori (libero mercato) e non dei lavoratori, per cui fa assumere una visione della società del tutto diversa per come espressa dal M5S, che soppianta la contrapposizione destra / sinistra del ‘900.
Pertanto la proposta è di “Aumentare la Democrazia” attraverso una compresenza tra forma di governo diretta e indiretta. La prima formata dalla partecipazione dei cittadini ai Dibattiti pubblici terziari consultivi, estesi alle principali decisioni comunali e regionali. La seconda, indiretta, dei rappresentanti politici attuali, che si confrontano continuamente con le consultazioni pubbliche e registrate.
GIOVANI. Questa forma di gestione pubblica non allunga o complica i tempi progettuali, ma anzi li accorcia se per attrarre i giovani si utilizzano sia assemblee in sala che online. Inoltre, è ormai chiaro che il progetto precedente così partecipato, solitamente non ha interruzioni, ma anzi ha cittadini controllanti tutte le varie fasi.
E finanche i costi dei Dibattiti Terziari non devono spaventare, poiché nella nostra legislazione vi è già la previsione normativa di accantonamento di tali investimenti (vedi lo sviluppo degli Urban Center).
PERICOLI. Il ricorso alla democrazia diretta non è certamente scevro dai pericoli di comunicazione errata o dell’improvvisazione organizzativa, per cui il saggio analizza tali pericoli.
La struttura del dibattito pubblico, gestito da una figura terziaria, rispetto all’Ente in oggetto, dovrebbe chiamare i seguenti soggetti:
• Provincie e Comuni: cittadini, associazioni, Sindaci;
• Regione: associazioni, Sindaci;
• Nazione: Sindaci, presidenti Regione e Provincie, associazioni;
ARTE. I capitoli del saggio sono illustrati con le opere artistiche, della nostra storia millenaria quelle di Michelangelo, la città ideale, il Laocoonte, Picasso, il teatro greco, ecc, che continuano a segnare la nostra cultura odierna.
I Corsi di autoapprendimento di ben 17 software utilizzati per fare grafica pubblicitaria digitale. Lezioni di 1° soglia.
Citare l’autore in caso di utilizzo scritto.
L'approvazione della prima legge urbanistica per la Calabria è un fatto di grande importanza da sottolineare anche con la realizzazione di un libro che
aiuti la comprensione della nuova normativa.
La lettura della legge con la sua complessità, per i continui rimandi legislativi e il riferimento a nuove procedure obbliga ad un approfondimento della normativa abbastanza difficile, da questo è
scaturita una pubblicazione che possa essere esplicativa delle novità tecniche,
ed anche di racco lta di tutta la llormil ti va da applicare oggi in Calabria.
Nel leggere questo libro qualcuno cercherà certezze giuridiche, che solitamente un
pianificatore non può dare, qualche altro cercherà errori che sicuramente troverà, ma
ambedue, con l’interesse dimostrato verso la materia, dimostreranno che la legge funziona e
che dopo quattro anni, dalla sua nascita, l’urbanistica riformista avrà iniziato la sua strada.
La speranza è che in entrambe le precedenti categorie dei lettori non vi siano solo
addetti ai lavori (tecnici e politici), ma che anzi la maggioranza siano gli “attori deboli” della
pianificazione (cittadini e associazioni), poiché sono loro che funzioneranno da sentinella
dell’applicazione della normativa. Per loro occorre un linguaggio non accademico e che spieghi
le questioni tecniche quasi con il linguaggio della comunicazione pubblicitaria.
Altra caratteristica di questa pubblicazione è la possibilità di una lettura flessibile e
non cronologica, dall’inizio alla fine, perciò si troveranno molte parti con ripetizioni che aiutano
ad una comprensione del tema specifico nella sua complessità.
Per rendere più facili, sintetiche e comprensibili, ci si permette qui di estrapolare
alcuni passi delle Linee Guida che, comunque, hanno bisogno di una lettura e di uno studio in
forma integrale che risulta essere essenziale per gli addetti ai lavori.
Questo libro è connesso al DvD “biblioteca urbanistica”3 che raccoglie i file dei piani,
nel panorama Nazionale, che rappresentano un’innovazione nel campo urbanistico e dimostra
che la sfida dell’applicazione della riforma urbanistica si può vincere anche in Calabria.
L’obiettivo politico è di formare una sorta di “club” dei sostenitori della riforma
urbanistica in Calabria, perché la regione ha bisogno, dopo quaranta anni di scempi, di una
speranza. Sarà durissimo, sarà una guerra non una battaglia, quindi essere uniti contro il
partito “era meglio prima” sarà strategico; tutti quelli che scriveranno, parleranno,
applicheranno la legge 19/02 saranno miei amici, anche se non sono d’accordo con le tesi qui
esposte, anzi darò loro spazio ovunque potrò (libri, internet, ecc).
Dopo dieci anni di riforma urbanistica molto travagliata, anche da scontri istituzionali molto duri
tra Provincie e Regione, il saggio analizza i PSC già presentati e ne riporta molti esempi sui temi più
pregnanti come: la premialità sugli incentivi, la perequazione, i bandi di interesse diffuso, ecc. Vengono
anche analizzate le modifiche alla normativa dell’agosto 2012 che cambiano le fasi di approvazione ma,
soprattutto, inseriscono alcune modalità di gestione dei piani approvati, come gli uffici del piano e gli
sportelli unici ambedue associati.
Nonostante che il giudizio sulla LUR sia sempre positivo vengono esposte alcune “questioni
aperte” che rappresentano dei punti critici da tenere presente: la questione del dimenticato POT e quindi
della impossibile flessibilità del PSC; la questione dei controlli amministrativi divenuti labili e lasciati
all’informazione dell’opinione pubblica e delle opposizioni politiche, gli aspetti conformativi del PSC, il
problema del dimensionamento, ecc.
Le Regole del fare Partecipazione Nelle pratiche partecipative, l’adozione del “set minimo di regole” rappresenta uno strumento “autoinstallante”. Il Manifesto, riferito direttamente ai principi del Libro Bianco sulla Governance Europea, è proposto per la sottoscrizione volontaria come elemento regolativo delle assemblee che anche i singoli cittadini potranno organizzare.
Il saggio, tende a far conoscere il sistema per ridurre i fattori di rischio urbano e rurale ed i possibili interventi urbanistici (LandMark positivi), tecnologici, amministrativi e di controllo del territorio.
In particolare, nel libro, si affronta il tema di come applicare il tema della Sicurezza urbana nelle regioni a forte presenza della criminalità organizzata (LandMark negativi), ammonendo gli altri territori regionali a scongiurare l'occupazione territoriale da parte della mafia.
Per il "Caso Calabria" si riprende il concetto di Paesaggio, come bene comune primario e irrinunciabile dei cittadini, l'unico elemento che può salvare i territori dalla perdita di identità.
Innovazioni editoriali:
Traduzione in Cinese e Inglese, formato quadrato, libro illustrato (160 pag a colore, 200 foto), sintesi iniziale ai capitoli, approfondimenti free in Internet (QR code);