Lucio Felici
Lucio Felici (Roma 1935) ha lavorato per più di quarant’anni nell’editoria, come direttore delle Redazioni Garzanti e poi come direttore editoriale della Giunti e della Newton Compton. Contemporaneamente ha tenuto corsi e seminari di letteratura italiana in diverse università. Dal 2007 al 2014 ha presieduto il Comitato scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati.
A Leopardi ha dedicato la maggior parte dei suoi studi, curando, fra l’altro, un’edizione commentata dei "Canti" (Roma, Newton Compton, 1974; nuova ed. rifatta 1996 e 2014) e una raccolta di "Tutte le opere", sia in due volumi (con Emanuele Trevi, Roma, Newton Compton, 1997; nuova ed. in vol. unico, comprensivo dello "Zibaldone", 2010 e 2013) sia in cd-rom (Roma, Lexis Progetti Editoriali, 1998).
I suoi saggi leopardiani sono in parte riuniti in tre libri:" L’Olimpo abbandonato. Leopardi tra «favole antiche» e «disperati affetti»", Venezia, Marsilio, 2005; "La luna nel cortile. Capitoli leopardiani2, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2006; "L’italianità di Leopardi e altre pagine leopardiane", Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 2015 (con una presentazione di Luigi Blasucci).
Altri suoi contributi (edizioni e saggi) vertono su autori e opere di epoche diverse, dal Trecento al Novecento, con un particolare interesse per la letteratura romanesca (la "Cronica" trecentesca dell’Anonimo Romano, il "Meo Patacca" di Giuseppe Berneri, Belli, Pascarella, Trilussa, Dell’Arco), ma anche con incursioni in altre aree regionali (un’edizione dei "Sonetti in vernacolo pisano" di Renato Fucini, Roma, Newton Compton, 1977; articoli su Ernesto Calzavara e Andrea Zanzotto).
Per la Garzanti ha curato le "Ultime lettere di Jacopo Ortis" (1974, con introduzione di Walter Binni) e un’antologia della "Poesia italiana del Seicento" (1977), e ha diretto, con Nino Borsellino, "Scenari di fine secolo" (2001), continuazione in due tomi della "Storia della letteratura italiana" fondata da Emilio Cecchi e Natalino Sapegno, per la quale (nel vol. VII, L’Ottocento, 1967) ha scritto il capitolo "La satira il Giusti2.
Per i «Meridiani» di Mondadori ha curato, con Claudio Costa, "Tutte le poesie di Trilussa" (2004, 20052).
È vincitore del Premio “La Ginestra” (Torre del Greco, 2009) e del Premio “Giacomo Leopardi” (Recanati, 2012).
Lucio Felici (Roma 1935) ha lavorato per più di quarant’anni nell’editoria, come direttore delle Redazioni Garzanti e poi come direttore editoriale della Giunti e della Newton Compton. Contemporaneamente ha tenuto corsi e seminari di letteratura italiana in diverse università. Dal 2007 al 2014 ha presieduto il Comitato scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati.
A Leopardi ha dedicato la maggior parte dei suoi studi, curando, fra l’altro, un’edizione commentata dei Canti (Roma, Newton Compton, 1974; nuova ed. rifatta 1996 e 2014) e una raccolta di Tutte le opere, sia in due volumi (con Emanuele Trevi, Roma, Newton Compton, 1997; nuova ed. in vol. unico, comprensivo dello Zibaldone, 2010 e 2013) sia in cd-rom (Roma, Lexis Progetti Editoriali, 1998).
I suoi saggi leopardiani sono in parte riuniti in tre libri: L’Olimpo abbandonato. Leopardi tra «favole antiche» e «disperati affetti», Venezia, Marsilio, 2005; La luna nel cortile. Capitoli leopardiani, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2006; L’italianità di Leopardi e altre pagine leopardiane, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 2015 (con una presentazione di Luigi Blasucci).
Altri suoi contributi (edizioni e saggi) vertono su autori e opere di epoche diverse, dal Trecento al Novecento, con un particolare interesse per la letteratura romanesca (la Cronica trecentesca dell’Anonimo Romano, il Meo Patacca di Giuseppe Berneri, Belli, Pascarella, Trilussa, Dell’Arco), ma anche con incursioni in altre aree regionali (un’edizione dei Sonetti in vernacolo pisano di Renato Fucini, Roma, Newton Compton, 1977; articoli su Ernesto Calzavara e Andrea Zanzotto).
Per la Garzanti ha curato le Ultime lettere di Jacopo Ortis (1974, con introduzione di Walter Binni) e un’antologia della Poesia italiana del Seicento (1977), e ha diretto, con Nino Borsellino, Scenari di fine secolo (2001), continuazione in due tomi della Storia della letteratura italiana fondata da Emilio Cecchi e Natalino Sapegno, per la quale (nel vol. VII, L’Ottocento, 1967) ha scritto il capitolo La satira il Giusti.
Per i «Meridiani» di Mondadori ha curato, con Claudio Costa, Tutte le poesie di Trilussa (2004, 20052).
È vincitore del Premio “La Ginestra” (Torre del Greco, 2009) e del Premio “Giacomo Leopardi” (Recanati, 2012).
Address: Via Alessandro Volta 7 20121 Milano
A Leopardi ha dedicato la maggior parte dei suoi studi, curando, fra l’altro, un’edizione commentata dei "Canti" (Roma, Newton Compton, 1974; nuova ed. rifatta 1996 e 2014) e una raccolta di "Tutte le opere", sia in due volumi (con Emanuele Trevi, Roma, Newton Compton, 1997; nuova ed. in vol. unico, comprensivo dello "Zibaldone", 2010 e 2013) sia in cd-rom (Roma, Lexis Progetti Editoriali, 1998).
I suoi saggi leopardiani sono in parte riuniti in tre libri:" L’Olimpo abbandonato. Leopardi tra «favole antiche» e «disperati affetti»", Venezia, Marsilio, 2005; "La luna nel cortile. Capitoli leopardiani2, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2006; "L’italianità di Leopardi e altre pagine leopardiane", Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 2015 (con una presentazione di Luigi Blasucci).
Altri suoi contributi (edizioni e saggi) vertono su autori e opere di epoche diverse, dal Trecento al Novecento, con un particolare interesse per la letteratura romanesca (la "Cronica" trecentesca dell’Anonimo Romano, il "Meo Patacca" di Giuseppe Berneri, Belli, Pascarella, Trilussa, Dell’Arco), ma anche con incursioni in altre aree regionali (un’edizione dei "Sonetti in vernacolo pisano" di Renato Fucini, Roma, Newton Compton, 1977; articoli su Ernesto Calzavara e Andrea Zanzotto).
Per la Garzanti ha curato le "Ultime lettere di Jacopo Ortis" (1974, con introduzione di Walter Binni) e un’antologia della "Poesia italiana del Seicento" (1977), e ha diretto, con Nino Borsellino, "Scenari di fine secolo" (2001), continuazione in due tomi della "Storia della letteratura italiana" fondata da Emilio Cecchi e Natalino Sapegno, per la quale (nel vol. VII, L’Ottocento, 1967) ha scritto il capitolo "La satira il Giusti2.
Per i «Meridiani» di Mondadori ha curato, con Claudio Costa, "Tutte le poesie di Trilussa" (2004, 20052).
È vincitore del Premio “La Ginestra” (Torre del Greco, 2009) e del Premio “Giacomo Leopardi” (Recanati, 2012).
Lucio Felici (Roma 1935) ha lavorato per più di quarant’anni nell’editoria, come direttore delle Redazioni Garzanti e poi come direttore editoriale della Giunti e della Newton Compton. Contemporaneamente ha tenuto corsi e seminari di letteratura italiana in diverse università. Dal 2007 al 2014 ha presieduto il Comitato scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati.
A Leopardi ha dedicato la maggior parte dei suoi studi, curando, fra l’altro, un’edizione commentata dei Canti (Roma, Newton Compton, 1974; nuova ed. rifatta 1996 e 2014) e una raccolta di Tutte le opere, sia in due volumi (con Emanuele Trevi, Roma, Newton Compton, 1997; nuova ed. in vol. unico, comprensivo dello Zibaldone, 2010 e 2013) sia in cd-rom (Roma, Lexis Progetti Editoriali, 1998).
I suoi saggi leopardiani sono in parte riuniti in tre libri: L’Olimpo abbandonato. Leopardi tra «favole antiche» e «disperati affetti», Venezia, Marsilio, 2005; La luna nel cortile. Capitoli leopardiani, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2006; L’italianità di Leopardi e altre pagine leopardiane, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 2015 (con una presentazione di Luigi Blasucci).
Altri suoi contributi (edizioni e saggi) vertono su autori e opere di epoche diverse, dal Trecento al Novecento, con un particolare interesse per la letteratura romanesca (la Cronica trecentesca dell’Anonimo Romano, il Meo Patacca di Giuseppe Berneri, Belli, Pascarella, Trilussa, Dell’Arco), ma anche con incursioni in altre aree regionali (un’edizione dei Sonetti in vernacolo pisano di Renato Fucini, Roma, Newton Compton, 1977; articoli su Ernesto Calzavara e Andrea Zanzotto).
Per la Garzanti ha curato le Ultime lettere di Jacopo Ortis (1974, con introduzione di Walter Binni) e un’antologia della Poesia italiana del Seicento (1977), e ha diretto, con Nino Borsellino, Scenari di fine secolo (2001), continuazione in due tomi della Storia della letteratura italiana fondata da Emilio Cecchi e Natalino Sapegno, per la quale (nel vol. VII, L’Ottocento, 1967) ha scritto il capitolo La satira il Giusti.
Per i «Meridiani» di Mondadori ha curato, con Claudio Costa, Tutte le poesie di Trilussa (2004, 20052).
È vincitore del Premio “La Ginestra” (Torre del Greco, 2009) e del Premio “Giacomo Leopardi” (Recanati, 2012).
Address: Via Alessandro Volta 7 20121 Milano
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Books by Lucio Felici
Presentazione di Luigi Blasucci - Notizia sui testi e avvertenze bibliografiche.
PARTE PRIMA
L'italianità di Leopardi - Una falsa attribuzione: gli sciolti "L'Italia agl'Italiani".
PARTE SECONDA
La metamorfosi di Amore e Piche dalla favola antica ad "Amore e Morte" - Parole e immagini poetiche nello "Zibaldone" - Paesaggi visti in carrozza
PARTE TERZA
Le lezioni leopardiane di Natalino Sapegno - Uno studio pionieristico su Leopardi e Madame de Stael - Intervista su Leopardi (a cura di Roberto Lauro)
La luna nel cortile. Trame di poesia nello "Zibaldone" - Ridere del nulla - Meridionali, meridionalità, meriggio.
PARTE SECONDA
In viaggio attraverso l'Umbria - Lettere da Roma - "Mi saluti... il Sig. Belli" - Paolana e Matilde "viaggiatrici immobili".
PARTE TERZA
Schopenhauer lettore di Leopardi - Leopardismo di Calvino - Le peripezie dello "Zibaldone". Testimonianza per Giuseppe Pacella - L'editoria leopardiana alla svolta del Duemila.
L'Olimpo abbandonato - Una canzone per nozze senza Venere e senza Imene - Le favole antiche della primavera - La canzone dei disperati affetti - La poesia senza nome e gli apologhi del borgo.
PARTE SECONDA
Il teatro della mente. Il "Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie" - La voce dell'Origine. Il "Cantico del gallo silvestre" - Una biblioteca portatile. La "Crestomazia italiana" della prosa - Arimane, il dio del male.
L'opera venne presentata in numerose sedi universitarie e recensita sulle principali testate culturali. Nella Sala Conferenze del Centro Nazionale di Studi Leopardiani (Recanati, 7 febbraio 1998) fu oggetto di un incontro di studi alla presenza della contessa Anna Leopardi: il direttore del Centro Studi Franco Foschi introdusse gli interventi di Giulio Ferroni e Gennaro Savarese, oltre che dei curatori.
Dopo varie ristampe, nel 2010 l’intera raccolta è stata riproposta, con un aggiornamento bibliografico e con emendamenti ai testi e agli apparati, in un volume unico di 2656 pagine della rinnovata collana “I Mammut” della Newton Compton. La copertina cartonata reca un’immagine del poeta nell’interpretazione fantasiosa, stile cartoon, del pittore e illustratore spagnolo Mikel Casal.
Nel 2016, dopo una seconda edizione del vol. unico (2013), la raccolta è tornata a scindersi in due volumi della collana "I Mammut Gold".
Introduzione di Lucio Felici
Nota biobibliografica
Nota al testo
SONETTI IN VERNACOLO PISANO
Prefazione di Edmondo De Amicis
CENTO SONETTI
CINQUANTA NUOVI SONETTI
Book Reviews by Lucio Felici
In "Studi e problemi di critica testuale", 85, ottobre 2012.
Papers by Lucio Felici
Vol. 33 (2014) di "Studi (e testi) italiani", semestrale del Dipartimento di Studi Greco-Latini, Italiani, Scenico-Musicali della Sapienza Università di Roma.
Lettura del sonetto di Belli "La Compaggnia de Santi-petti", che è corredato, nell'annotazione dell'autore, da una prosa illustrativa includente un sonetto italiano, formando così un ipertesto dal quale si generano altri due sonetti sul medesimo argomento, il Natale di Roma: "Er pranzo a Ssant'Alèsio" e "La nasscita de Roma".
Poi confluito in Lucio Felici, "L'italianità di Leopardi e altre pagine leopardiane", Lucca, Maria Paciini Fazzi, 2015, pp. 19-50.
Poi in Lucio Felici, "L'italianità di Leopardi e altre pagine leopardiane", Lucca, Maria Pacini Fazzi, 2015, pp. 69-85.
Il volume raccoglie le relazioni di due convegni sul medesimo argomento: il primo si è svolto a Roma, presso la Fondazione Primoli, il 5 dicembre 2006; il secondo a Milano, presso il Centro Nazionale di Studi Manzoniani, il 27 settembre 2007.
Volume lussuoso in carta patinata, dedicato da Ines Spogli alla memoria e all’opera del marito Aldo Ajò, celebre ceramista eugubino (1901-1982) perseguitato dalle leggi razziali.
Non c’è parentela con l’avvocato Ugo Ajò di Trilussa, ma, per l’omonimia e per le comuni disgrazie dei due personaggi, piacque aprire il libro con la poesia trilussiana, e me ne fu chiesta una presentazione.
Presentazione di Luigi Blasucci - Notizia sui testi e avvertenze bibliografiche.
PARTE PRIMA
L'italianità di Leopardi - Una falsa attribuzione: gli sciolti "L'Italia agl'Italiani".
PARTE SECONDA
La metamorfosi di Amore e Piche dalla favola antica ad "Amore e Morte" - Parole e immagini poetiche nello "Zibaldone" - Paesaggi visti in carrozza
PARTE TERZA
Le lezioni leopardiane di Natalino Sapegno - Uno studio pionieristico su Leopardi e Madame de Stael - Intervista su Leopardi (a cura di Roberto Lauro)
La luna nel cortile. Trame di poesia nello "Zibaldone" - Ridere del nulla - Meridionali, meridionalità, meriggio.
PARTE SECONDA
In viaggio attraverso l'Umbria - Lettere da Roma - "Mi saluti... il Sig. Belli" - Paolana e Matilde "viaggiatrici immobili".
PARTE TERZA
Schopenhauer lettore di Leopardi - Leopardismo di Calvino - Le peripezie dello "Zibaldone". Testimonianza per Giuseppe Pacella - L'editoria leopardiana alla svolta del Duemila.
L'Olimpo abbandonato - Una canzone per nozze senza Venere e senza Imene - Le favole antiche della primavera - La canzone dei disperati affetti - La poesia senza nome e gli apologhi del borgo.
PARTE SECONDA
Il teatro della mente. Il "Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie" - La voce dell'Origine. Il "Cantico del gallo silvestre" - Una biblioteca portatile. La "Crestomazia italiana" della prosa - Arimane, il dio del male.
L'opera venne presentata in numerose sedi universitarie e recensita sulle principali testate culturali. Nella Sala Conferenze del Centro Nazionale di Studi Leopardiani (Recanati, 7 febbraio 1998) fu oggetto di un incontro di studi alla presenza della contessa Anna Leopardi: il direttore del Centro Studi Franco Foschi introdusse gli interventi di Giulio Ferroni e Gennaro Savarese, oltre che dei curatori.
Dopo varie ristampe, nel 2010 l’intera raccolta è stata riproposta, con un aggiornamento bibliografico e con emendamenti ai testi e agli apparati, in un volume unico di 2656 pagine della rinnovata collana “I Mammut” della Newton Compton. La copertina cartonata reca un’immagine del poeta nell’interpretazione fantasiosa, stile cartoon, del pittore e illustratore spagnolo Mikel Casal.
Nel 2016, dopo una seconda edizione del vol. unico (2013), la raccolta è tornata a scindersi in due volumi della collana "I Mammut Gold".
Introduzione di Lucio Felici
Nota biobibliografica
Nota al testo
SONETTI IN VERNACOLO PISANO
Prefazione di Edmondo De Amicis
CENTO SONETTI
CINQUANTA NUOVI SONETTI
In "Studi e problemi di critica testuale", 85, ottobre 2012.
Vol. 33 (2014) di "Studi (e testi) italiani", semestrale del Dipartimento di Studi Greco-Latini, Italiani, Scenico-Musicali della Sapienza Università di Roma.
Lettura del sonetto di Belli "La Compaggnia de Santi-petti", che è corredato, nell'annotazione dell'autore, da una prosa illustrativa includente un sonetto italiano, formando così un ipertesto dal quale si generano altri due sonetti sul medesimo argomento, il Natale di Roma: "Er pranzo a Ssant'Alèsio" e "La nasscita de Roma".
Poi confluito in Lucio Felici, "L'italianità di Leopardi e altre pagine leopardiane", Lucca, Maria Paciini Fazzi, 2015, pp. 19-50.
Poi in Lucio Felici, "L'italianità di Leopardi e altre pagine leopardiane", Lucca, Maria Pacini Fazzi, 2015, pp. 69-85.
Il volume raccoglie le relazioni di due convegni sul medesimo argomento: il primo si è svolto a Roma, presso la Fondazione Primoli, il 5 dicembre 2006; il secondo a Milano, presso il Centro Nazionale di Studi Manzoniani, il 27 settembre 2007.
Volume lussuoso in carta patinata, dedicato da Ines Spogli alla memoria e all’opera del marito Aldo Ajò, celebre ceramista eugubino (1901-1982) perseguitato dalle leggi razziali.
Non c’è parentela con l’avvocato Ugo Ajò di Trilussa, ma, per l’omonimia e per le comuni disgrazie dei due personaggi, piacque aprire il libro con la poesia trilussiana, e me ne fu chiesta una presentazione.