IL GIOCO DELL'OCA
Premessa Un eminente egittologo ha scritto : "Nell'antico Regno il gioco di Meh... more IL GIOCO DELL'OCA Premessa Un eminente egittologo ha scritto : "Nell'antico Regno il gioco di Mehen, una sorta di antenato del nostro gioco dell'oca...." Questa affermazione è comune a tutti coloro che citano il nostro moderno gioco dell'oca, ma a mia conoscenza, nessuno ha cercato di verificare quanto può essere vera o falsa l'associazione tra l'antico gioco egizio mehen e il gioco dell'oca. Lo scopo di questo mio scritto è di sondare il significato degli oggetti e dei testi egizi e poi le tavole del gioco dell'oca per giungere, per quanto possibile, a una conclusione.
Gardiner called the object representing the hieroglyphic sign ankh (= life) 'sandal straps'. As t... more Gardiner called the object representing the hieroglyphic sign ankh (= life) 'sandal straps'. As there is no connection between the object and its meaning, Gardiner's interpretation raises doubts. The article proposes a hypothesis that could confirm that the sign ankh (life) does indeed represent sandal straps.
Riassunto: A suo tempo il Gardiner ha definito "cinghie di sandali" (sandal strap) l'oggetto che ... more Riassunto: A suo tempo il Gardiner ha definito "cinghie di sandali" (sandal strap) l'oggetto che rappresenta il segno geroglifico ankh (= vita). Poiché non si vede un nesso tra l'oggetto e il suo significato, l'interpretazione di Gardiner suscita dubbi. L'articolo propone un'ipotesi che potrebbe confermare che il segno ankh (vita) rappresenta davvero cinghie di sandali.
Abstract: Gardiner called the object representing the hieroglyphic sign
ankh (= life) 'sandal straps'. As there is no connection between the object
and its meaning, Gardiner's interpretation raises doubts. The article
proposes a hypothesis that could confirm that the sign ankh (life) does
indeed represent sandal straps.
Although the Egyptian divinities were impersonal entities, they actively intervened in the affair... more Although the Egyptian divinities were impersonal entities, they actively intervened in the affairs of our world, both to assist the King in the exercise of his role and in the religious practices addressed to the living and the dead. The article provides an overview of well-known and common cases decrypted in order to facilitate the interpretation of Egyptian documentation. Resumé Bien que les divinités égyptiennes étaient des entités impersonnelles, elles sont intervenues activement dans les affaires de notre monde, à la fois pour aider le Roi dans l'exercice de son rôle et dans les pratiques religieuses abordées aux vivants et aux morts. L'article donne un aperçu des cas bien connus et courants décryptés afin de faciliter l'interprétation de la documentation égyptienne.
I riti a carattere iniziatico hanno lo scopo di introdurre determinati individui di un gruppo soc... more I riti a carattere iniziatico hanno lo scopo di introdurre determinati individui di un gruppo sociale in un nuovo periodo di esistenza1. Si passa da una fase di vita ad un’altra fase ritenuta oscura e incerta. I “riti di passaggio” consentono di fare superare ai soggetti interessati le fasi di transizione: l’individuo viene preparato ad affrontare l’ignoto e gli ostacoli che si presenteranno. Il passaggio dalla vita terrena alla vita ultraterrena è stato avvertito dagli egizi come un problema cruciale e ad esso si sono applicati definendo un complesso di liturgie di varia natura, ma complementari allo scopo di raggiungere l’aldilà, di superare il giudizio morale sui loro comportamenti in vita e di essere ammessi come beati nei Campi di Ialu, il paradiso egizio2. I testi che ci sono pervenuti sono difformi ed eterogenei a causa della loro continua elaborazione e accumulazione dovuta al lungo processo storico e ai diversi apporti delle tradizioni locali. E non va trascurata anche la “logica” delle concezioni magiche, per cui approcci differenziati che individuano la casistica possibile rendono più certo il risultato. Nell’ampia panoramica di conoscenze iniziatiche che l’Egitto antico ci ha lasciato ci limiteremo qui ad analizzare una minima sequenza di testi: quelli che si riferiscono alle prove richieste al defunto per traghettare il “fiume delle curve” e così trasferirsi dalla terra dei vivi al mondo dei defunti, il primo passo verso la beatitudine.
Nei primi secoli della nostra era la religione e i culti di alcune divinità egizie ebbero larga d... more Nei primi secoli della nostra era la religione e i culti di alcune divinità egizie ebbero larga diffusione a Roma anche grazie al favore di alcuni imperatori. “Roma diviene così un forziere di monumenti egiziani”. Nella prima età imperiale si diffuse a Roma e in Campania il gusto per le decorazioni esotiche egittizzanti con pitture, mosaici e rilievi.
L'interesse pratico e religioso degli egizi per la flora si manifesta
ampiamente nella gran parte... more L'interesse pratico e religioso degli egizi per la flora si manifesta ampiamente nella gran parte delle rappresentazioni che ci sono pervenute. Fiori, ghirlande e alberi assumono nelle rappresentazioni importanti significati simbolici che sono in genere differenziati in base ai miti e ai culti locali. Il testo di questa conferenza, che ha scopi divulgativi, intende dare un'evidenza di sintesi alle concezioni sulla flora e alle credenze religiose più significative degli egizi con riguardo alle abitazioni civili, ai giardini regali e templari, ai culti funerari e agli alberi sacri.
Alcune tombe di Deir el-Medina mostrano in certe scene le nere immagini del profilo di un corpo ... more Alcune tombe di Deir el-Medina mostrano in certe scene le nere immagini del profilo di un corpo umano interpretate come “ombra” dei defunti, una parte costitutiva della loro persona secondo la concezione antropologica egizia. Alcuni consistenti indizi possono orientare l'interpretazione di queste nere figure umane come un processo di sintesi che accorpa in tali immagini l' “ombra”, il ka e il corpo del defunto e più tardi anche il ba.
Anubi, l'antica divinità egizia a spiccato carattere funerario, nel corso della
sua lunga storia,... more Anubi, l'antica divinità egizia a spiccato carattere funerario, nel corso della sua lunga storia, che si protrae con significative presenze anche nei periodi greco e romano, si arricchisce nel tempo di ruoli molto differenziati e particolari. Alcuni aspetti caratteristici di Anubi si ritrovano anche nell'iconografia dei santi martiri cristiani e sembra di potere riconoscere alcuni tratti del suo mito nella figura di S. Cristoforo
La religione egizia si basa sul conflitto permanente tra ordine e caos. L’ippopotamo e
altri ani... more La religione egizia si basa sul conflitto permanente tra ordine e caos. L’ippopotamo e
altri animali, assimilati al mortifero dio Seth, una delle metafore del disordine, oltre a essere cacciati
erano i protagonisti negativi delle liturgie che avevano lo scopo magico di assicurare la vittoria
dell’ordine sui fattori del caos. Durante l’occupazione greca e romana le immagini egizie si sono
aggiornate rappresentando un cavaliere che con la lancia colpisce un nemico. Le immagini dei
dipinti medievali e rinascimentali di San Giorgio che colpisce il drago sono figurativamente così
simili alle immagini tolemaiche e romane da fare ritenere che dall’Egitto esse si siano trasferite
nell’immaginario europeo durante le Crociate, assumendo il valore cristiano dell’eterno conflitto tra
il bene e il male.
Dopo la sua prima comparsa nella tomba di Khnumhotep III a Beni Hasan, l’attività
del gatto è ben... more Dopo la sua prima comparsa nella tomba di Khnumhotep III a Beni Hasan, l’attività del gatto è ben documentata da rappresentazioni e testi. Esso compare come animale domestico in tombe private e come divinità nel pantheon egizio. Il gatto maschio è l’ipostasi del dio sole Ra, che combatte quotidianamente il mostruoso serpente Apopi, manifestazione del caos; la gatta si identifica con l’amorevole e materna dea Bastet, pronta però a trasformarsi in una feroce leonessa quando il caso lo richiede. Il gatto ha un ruolo fondamentale in alcuni miti, nel culto, in determinate feste popolari e perfino nelle fiabe.
Le teogamie del periodo storico vengono adattate in epoca greco-romana per adattarle ai nuovi
sov... more Le teogamie del periodo storico vengono adattate in epoca greco-romana per adattarle ai nuovi sovrani stranieri. Nei mammisi vengono rappresentati drammi liturgici che si riferiscono alla nascita di infanti divini che si identificano con il sovrano del momento. Lungo tutta la sequenza di fasi della liturgia, che inizia con l’annuncio di Amon-Ra di creare un figlio come suo successore sulla terra fino all’intronizzazione del fanciullo divino e del suo ba, sono documentati significativi aspetti rituali.
Conosciuto fin dal periodo predinastico, il toro Api ebbe sempre un enorme seguito religioso
popo... more Conosciuto fin dal periodo predinastico, il toro Api ebbe sempre un enorme seguito religioso popolare lungo tutta la vicenda storica dell’antico Egitto. Api era il ba vivente del dio Ptah di Menfi. I resti dei corpi degli Api sepolti nelle loro tombe singole durante il Nuovo Regno si prestano a curiose e ambigue interpretazioni. Nel Periodo Tardo gli Api defunti vengono sepolti nel Serapeum di Saqqara con funerali analoghi a quelli regali.
The Egyptians have developed the belief in regeneration of the deceased based on references to gr... more The Egyptians have developed the belief in regeneration of the deceased based on references to great magical natural cycles and other factors considered important due to their symbolic purpose. The flood of waters of the Nile and wine have been assimilated to the blood of the god Osiris in virtue of their red color. The vintage, the pressing and the transformation of the must in wine making together reproduce the phases of the passion, death and resurrection of Osiris.
With regards to wine, such a conception is also later stated in the images and rituals in the Christian religion: the wine is the blood of Christ shed for the salvation of humanity.
IL GIOCO DELL'OCA
Premessa Un eminente egittologo ha scritto : "Nell'antico Regno il gioco di Meh... more IL GIOCO DELL'OCA Premessa Un eminente egittologo ha scritto : "Nell'antico Regno il gioco di Mehen, una sorta di antenato del nostro gioco dell'oca...." Questa affermazione è comune a tutti coloro che citano il nostro moderno gioco dell'oca, ma a mia conoscenza, nessuno ha cercato di verificare quanto può essere vera o falsa l'associazione tra l'antico gioco egizio mehen e il gioco dell'oca. Lo scopo di questo mio scritto è di sondare il significato degli oggetti e dei testi egizi e poi le tavole del gioco dell'oca per giungere, per quanto possibile, a una conclusione.
Gardiner called the object representing the hieroglyphic sign ankh (= life) 'sandal straps'. As t... more Gardiner called the object representing the hieroglyphic sign ankh (= life) 'sandal straps'. As there is no connection between the object and its meaning, Gardiner's interpretation raises doubts. The article proposes a hypothesis that could confirm that the sign ankh (life) does indeed represent sandal straps.
Riassunto: A suo tempo il Gardiner ha definito "cinghie di sandali" (sandal strap) l'oggetto che ... more Riassunto: A suo tempo il Gardiner ha definito "cinghie di sandali" (sandal strap) l'oggetto che rappresenta il segno geroglifico ankh (= vita). Poiché non si vede un nesso tra l'oggetto e il suo significato, l'interpretazione di Gardiner suscita dubbi. L'articolo propone un'ipotesi che potrebbe confermare che il segno ankh (vita) rappresenta davvero cinghie di sandali.
Abstract: Gardiner called the object representing the hieroglyphic sign
ankh (= life) 'sandal straps'. As there is no connection between the object
and its meaning, Gardiner's interpretation raises doubts. The article
proposes a hypothesis that could confirm that the sign ankh (life) does
indeed represent sandal straps.
Although the Egyptian divinities were impersonal entities, they actively intervened in the affair... more Although the Egyptian divinities were impersonal entities, they actively intervened in the affairs of our world, both to assist the King in the exercise of his role and in the religious practices addressed to the living and the dead. The article provides an overview of well-known and common cases decrypted in order to facilitate the interpretation of Egyptian documentation. Resumé Bien que les divinités égyptiennes étaient des entités impersonnelles, elles sont intervenues activement dans les affaires de notre monde, à la fois pour aider le Roi dans l'exercice de son rôle et dans les pratiques religieuses abordées aux vivants et aux morts. L'article donne un aperçu des cas bien connus et courants décryptés afin de faciliter l'interprétation de la documentation égyptienne.
I riti a carattere iniziatico hanno lo scopo di introdurre determinati individui di un gruppo soc... more I riti a carattere iniziatico hanno lo scopo di introdurre determinati individui di un gruppo sociale in un nuovo periodo di esistenza1. Si passa da una fase di vita ad un’altra fase ritenuta oscura e incerta. I “riti di passaggio” consentono di fare superare ai soggetti interessati le fasi di transizione: l’individuo viene preparato ad affrontare l’ignoto e gli ostacoli che si presenteranno. Il passaggio dalla vita terrena alla vita ultraterrena è stato avvertito dagli egizi come un problema cruciale e ad esso si sono applicati definendo un complesso di liturgie di varia natura, ma complementari allo scopo di raggiungere l’aldilà, di superare il giudizio morale sui loro comportamenti in vita e di essere ammessi come beati nei Campi di Ialu, il paradiso egizio2. I testi che ci sono pervenuti sono difformi ed eterogenei a causa della loro continua elaborazione e accumulazione dovuta al lungo processo storico e ai diversi apporti delle tradizioni locali. E non va trascurata anche la “logica” delle concezioni magiche, per cui approcci differenziati che individuano la casistica possibile rendono più certo il risultato. Nell’ampia panoramica di conoscenze iniziatiche che l’Egitto antico ci ha lasciato ci limiteremo qui ad analizzare una minima sequenza di testi: quelli che si riferiscono alle prove richieste al defunto per traghettare il “fiume delle curve” e così trasferirsi dalla terra dei vivi al mondo dei defunti, il primo passo verso la beatitudine.
Nei primi secoli della nostra era la religione e i culti di alcune divinità egizie ebbero larga d... more Nei primi secoli della nostra era la religione e i culti di alcune divinità egizie ebbero larga diffusione a Roma anche grazie al favore di alcuni imperatori. “Roma diviene così un forziere di monumenti egiziani”. Nella prima età imperiale si diffuse a Roma e in Campania il gusto per le decorazioni esotiche egittizzanti con pitture, mosaici e rilievi.
L'interesse pratico e religioso degli egizi per la flora si manifesta
ampiamente nella gran parte... more L'interesse pratico e religioso degli egizi per la flora si manifesta ampiamente nella gran parte delle rappresentazioni che ci sono pervenute. Fiori, ghirlande e alberi assumono nelle rappresentazioni importanti significati simbolici che sono in genere differenziati in base ai miti e ai culti locali. Il testo di questa conferenza, che ha scopi divulgativi, intende dare un'evidenza di sintesi alle concezioni sulla flora e alle credenze religiose più significative degli egizi con riguardo alle abitazioni civili, ai giardini regali e templari, ai culti funerari e agli alberi sacri.
Alcune tombe di Deir el-Medina mostrano in certe scene le nere immagini del profilo di un corpo ... more Alcune tombe di Deir el-Medina mostrano in certe scene le nere immagini del profilo di un corpo umano interpretate come “ombra” dei defunti, una parte costitutiva della loro persona secondo la concezione antropologica egizia. Alcuni consistenti indizi possono orientare l'interpretazione di queste nere figure umane come un processo di sintesi che accorpa in tali immagini l' “ombra”, il ka e il corpo del defunto e più tardi anche il ba.
Anubi, l'antica divinità egizia a spiccato carattere funerario, nel corso della
sua lunga storia,... more Anubi, l'antica divinità egizia a spiccato carattere funerario, nel corso della sua lunga storia, che si protrae con significative presenze anche nei periodi greco e romano, si arricchisce nel tempo di ruoli molto differenziati e particolari. Alcuni aspetti caratteristici di Anubi si ritrovano anche nell'iconografia dei santi martiri cristiani e sembra di potere riconoscere alcuni tratti del suo mito nella figura di S. Cristoforo
La religione egizia si basa sul conflitto permanente tra ordine e caos. L’ippopotamo e
altri ani... more La religione egizia si basa sul conflitto permanente tra ordine e caos. L’ippopotamo e
altri animali, assimilati al mortifero dio Seth, una delle metafore del disordine, oltre a essere cacciati
erano i protagonisti negativi delle liturgie che avevano lo scopo magico di assicurare la vittoria
dell’ordine sui fattori del caos. Durante l’occupazione greca e romana le immagini egizie si sono
aggiornate rappresentando un cavaliere che con la lancia colpisce un nemico. Le immagini dei
dipinti medievali e rinascimentali di San Giorgio che colpisce il drago sono figurativamente così
simili alle immagini tolemaiche e romane da fare ritenere che dall’Egitto esse si siano trasferite
nell’immaginario europeo durante le Crociate, assumendo il valore cristiano dell’eterno conflitto tra
il bene e il male.
Dopo la sua prima comparsa nella tomba di Khnumhotep III a Beni Hasan, l’attività
del gatto è ben... more Dopo la sua prima comparsa nella tomba di Khnumhotep III a Beni Hasan, l’attività del gatto è ben documentata da rappresentazioni e testi. Esso compare come animale domestico in tombe private e come divinità nel pantheon egizio. Il gatto maschio è l’ipostasi del dio sole Ra, che combatte quotidianamente il mostruoso serpente Apopi, manifestazione del caos; la gatta si identifica con l’amorevole e materna dea Bastet, pronta però a trasformarsi in una feroce leonessa quando il caso lo richiede. Il gatto ha un ruolo fondamentale in alcuni miti, nel culto, in determinate feste popolari e perfino nelle fiabe.
Le teogamie del periodo storico vengono adattate in epoca greco-romana per adattarle ai nuovi
sov... more Le teogamie del periodo storico vengono adattate in epoca greco-romana per adattarle ai nuovi sovrani stranieri. Nei mammisi vengono rappresentati drammi liturgici che si riferiscono alla nascita di infanti divini che si identificano con il sovrano del momento. Lungo tutta la sequenza di fasi della liturgia, che inizia con l’annuncio di Amon-Ra di creare un figlio come suo successore sulla terra fino all’intronizzazione del fanciullo divino e del suo ba, sono documentati significativi aspetti rituali.
Conosciuto fin dal periodo predinastico, il toro Api ebbe sempre un enorme seguito religioso
popo... more Conosciuto fin dal periodo predinastico, il toro Api ebbe sempre un enorme seguito religioso popolare lungo tutta la vicenda storica dell’antico Egitto. Api era il ba vivente del dio Ptah di Menfi. I resti dei corpi degli Api sepolti nelle loro tombe singole durante il Nuovo Regno si prestano a curiose e ambigue interpretazioni. Nel Periodo Tardo gli Api defunti vengono sepolti nel Serapeum di Saqqara con funerali analoghi a quelli regali.
The Egyptians have developed the belief in regeneration of the deceased based on references to gr... more The Egyptians have developed the belief in regeneration of the deceased based on references to great magical natural cycles and other factors considered important due to their symbolic purpose. The flood of waters of the Nile and wine have been assimilated to the blood of the god Osiris in virtue of their red color. The vintage, the pressing and the transformation of the must in wine making together reproduce the phases of the passion, death and resurrection of Osiris.
With regards to wine, such a conception is also later stated in the images and rituals in the Christian religion: the wine is the blood of Christ shed for the salvation of humanity.
“All'ombra del divino. Il significato dei ventagli nelle rappresentazioni dell'antico Egitto”
Nel... more “All'ombra del divino. Il significato dei ventagli nelle rappresentazioni dell'antico Egitto” Nelle rappresentazioni egizie compaiono abbastanza spesso dei ventagli che ci mostrano usi differenziati: stendardi militari, ventagli per rinfrescarsi e per rinfocolare bracieri, ventagli che evidenziano significati simbolici. Le rappresentazioni, come i fumetti, sono una forma arcaica di comunicazione in apparenza di facile e immediata lettura. In realtà questo tipo di comunicazione, quando è simbolica, presenta difficoltà interpretative anche perché tali rappresentazioni sono il lascito di un mondo lontano e ben diverso dai nostri schemi culturali. Nel corso del tempo ho raccolto una serie di rappresentazioni in cui compaiono ventagli dal significato criptico, tanto da costituire una sorta di repertorio di immagini in cui la presenza del ventaglio è simbolica. Questo repertorio mi ha consentito di formulare ipotesi interpretative delle differenti scene in cui compaiono i ventagli anche alla luce della concezione antropologica egizia in cui i ventagli-ombra sono strettamente associati all' “anima”-ba.
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Premessa Un eminente egittologo ha scritto : "Nell'antico Regno il gioco di Mehen, una sorta di antenato del nostro gioco dell'oca...."
Questa affermazione è comune a tutti coloro che citano il nostro moderno gioco dell'oca, ma a mia conoscenza, nessuno ha cercato di verificare quanto può essere vera o falsa l'associazione tra l'antico gioco egizio mehen e il gioco dell'oca. Lo scopo di questo mio scritto è di sondare il significato degli oggetti e dei testi egizi e poi le tavole del gioco dell'oca per giungere, per quanto possibile, a una conclusione.
Abstract: Gardiner called the object representing the hieroglyphic sign
ankh (= life) 'sandal straps'. As there is no connection between the object
and its meaning, Gardiner's interpretation raises doubts. The article
proposes a hypothesis that could confirm that the sign ankh (life) does
indeed represent sandal straps.
Resumé
Bien que les divinités égyptiennes étaient des entités impersonnelles, elles sont intervenues activement dans les affaires de notre monde, à la fois pour aider le Roi dans l'exercice de son rôle et dans les pratiques religieuses abordées aux vivants et aux morts. L'article donne un aperçu des cas bien connus et courants décryptés afin de faciliter l'interprétation de la documentation égyptienne.
I testi che ci sono pervenuti sono difformi ed eterogenei a causa della loro continua elaborazione e accumulazione dovuta al lungo processo storico e ai diversi apporti delle tradizioni locali. E non va trascurata anche la “logica” delle concezioni magiche, per cui approcci differenziati che individuano la casistica possibile rendono più certo il risultato.
Nell’ampia panoramica di conoscenze iniziatiche che l’Egitto antico ci ha lasciato ci limiteremo qui ad analizzare una minima sequenza di testi: quelli che si riferiscono alle prove richieste al defunto per traghettare il “fiume delle curve” e così trasferirsi dalla terra dei vivi al mondo dei defunti, il primo passo verso la beatitudine.
ampiamente nella gran parte delle rappresentazioni che ci sono pervenute.
Fiori, ghirlande e alberi assumono nelle rappresentazioni importanti significati
simbolici che sono in genere differenziati in base ai miti e ai culti locali.
Il testo di questa conferenza, che ha scopi divulgativi, intende dare un'evidenza
di sintesi alle concezioni sulla flora e alle credenze religiose più significative
degli egizi con riguardo alle abitazioni civili, ai giardini regali e templari, ai
culti funerari e agli alberi sacri.
sua lunga storia, che si protrae con significative presenze anche nei periodi
greco e romano, si arricchisce nel tempo di ruoli molto differenziati e
particolari. Alcuni aspetti caratteristici di Anubi si ritrovano anche
nell'iconografia dei santi martiri cristiani e sembra di potere riconoscere
alcuni tratti del suo mito nella figura di S. Cristoforo
altri animali, assimilati al mortifero dio Seth, una delle metafore del disordine, oltre a essere cacciati
erano i protagonisti negativi delle liturgie che avevano lo scopo magico di assicurare la vittoria
dell’ordine sui fattori del caos. Durante l’occupazione greca e romana le immagini egizie si sono
aggiornate rappresentando un cavaliere che con la lancia colpisce un nemico. Le immagini dei
dipinti medievali e rinascimentali di San Giorgio che colpisce il drago sono figurativamente così
simili alle immagini tolemaiche e romane da fare ritenere che dall’Egitto esse si siano trasferite
nell’immaginario europeo durante le Crociate, assumendo il valore cristiano dell’eterno conflitto tra
il bene e il male.
del gatto è ben documentata da rappresentazioni e testi. Esso compare come animale
domestico in tombe private e come divinità nel pantheon egizio. Il gatto maschio è
l’ipostasi del dio sole Ra, che combatte quotidianamente il mostruoso serpente
Apopi, manifestazione del caos; la gatta si identifica con l’amorevole e materna dea
Bastet, pronta però a trasformarsi in una feroce leonessa quando il caso lo richiede.
Il gatto ha un ruolo fondamentale in alcuni miti, nel culto, in determinate feste
popolari e perfino nelle fiabe.
sovrani stranieri. Nei mammisi vengono rappresentati drammi liturgici che si riferiscono alla
nascita di infanti divini che si identificano con il sovrano del momento. Lungo tutta la sequenza di
fasi della liturgia, che inizia con l’annuncio di Amon-Ra di creare un figlio come suo successore
sulla terra fino all’intronizzazione del fanciullo divino e del suo ba, sono documentati significativi
aspetti rituali.
popolare lungo tutta la vicenda storica dell’antico Egitto. Api era il ba vivente del dio Ptah di
Menfi. I resti dei corpi degli Api sepolti nelle loro tombe singole durante il Nuovo Regno si
prestano a curiose e ambigue interpretazioni. Nel Periodo Tardo gli Api defunti vengono sepolti
nel Serapeum di Saqqara con funerali analoghi a quelli regali.
With regards to wine, such a conception is also later stated in the images and rituals in the Christian religion: the wine is the blood of Christ shed for the salvation of humanity.
Premessa Un eminente egittologo ha scritto : "Nell'antico Regno il gioco di Mehen, una sorta di antenato del nostro gioco dell'oca...."
Questa affermazione è comune a tutti coloro che citano il nostro moderno gioco dell'oca, ma a mia conoscenza, nessuno ha cercato di verificare quanto può essere vera o falsa l'associazione tra l'antico gioco egizio mehen e il gioco dell'oca. Lo scopo di questo mio scritto è di sondare il significato degli oggetti e dei testi egizi e poi le tavole del gioco dell'oca per giungere, per quanto possibile, a una conclusione.
Abstract: Gardiner called the object representing the hieroglyphic sign
ankh (= life) 'sandal straps'. As there is no connection between the object
and its meaning, Gardiner's interpretation raises doubts. The article
proposes a hypothesis that could confirm that the sign ankh (life) does
indeed represent sandal straps.
Resumé
Bien que les divinités égyptiennes étaient des entités impersonnelles, elles sont intervenues activement dans les affaires de notre monde, à la fois pour aider le Roi dans l'exercice de son rôle et dans les pratiques religieuses abordées aux vivants et aux morts. L'article donne un aperçu des cas bien connus et courants décryptés afin de faciliter l'interprétation de la documentation égyptienne.
I testi che ci sono pervenuti sono difformi ed eterogenei a causa della loro continua elaborazione e accumulazione dovuta al lungo processo storico e ai diversi apporti delle tradizioni locali. E non va trascurata anche la “logica” delle concezioni magiche, per cui approcci differenziati che individuano la casistica possibile rendono più certo il risultato.
Nell’ampia panoramica di conoscenze iniziatiche che l’Egitto antico ci ha lasciato ci limiteremo qui ad analizzare una minima sequenza di testi: quelli che si riferiscono alle prove richieste al defunto per traghettare il “fiume delle curve” e così trasferirsi dalla terra dei vivi al mondo dei defunti, il primo passo verso la beatitudine.
ampiamente nella gran parte delle rappresentazioni che ci sono pervenute.
Fiori, ghirlande e alberi assumono nelle rappresentazioni importanti significati
simbolici che sono in genere differenziati in base ai miti e ai culti locali.
Il testo di questa conferenza, che ha scopi divulgativi, intende dare un'evidenza
di sintesi alle concezioni sulla flora e alle credenze religiose più significative
degli egizi con riguardo alle abitazioni civili, ai giardini regali e templari, ai
culti funerari e agli alberi sacri.
sua lunga storia, che si protrae con significative presenze anche nei periodi
greco e romano, si arricchisce nel tempo di ruoli molto differenziati e
particolari. Alcuni aspetti caratteristici di Anubi si ritrovano anche
nell'iconografia dei santi martiri cristiani e sembra di potere riconoscere
alcuni tratti del suo mito nella figura di S. Cristoforo
altri animali, assimilati al mortifero dio Seth, una delle metafore del disordine, oltre a essere cacciati
erano i protagonisti negativi delle liturgie che avevano lo scopo magico di assicurare la vittoria
dell’ordine sui fattori del caos. Durante l’occupazione greca e romana le immagini egizie si sono
aggiornate rappresentando un cavaliere che con la lancia colpisce un nemico. Le immagini dei
dipinti medievali e rinascimentali di San Giorgio che colpisce il drago sono figurativamente così
simili alle immagini tolemaiche e romane da fare ritenere che dall’Egitto esse si siano trasferite
nell’immaginario europeo durante le Crociate, assumendo il valore cristiano dell’eterno conflitto tra
il bene e il male.
del gatto è ben documentata da rappresentazioni e testi. Esso compare come animale
domestico in tombe private e come divinità nel pantheon egizio. Il gatto maschio è
l’ipostasi del dio sole Ra, che combatte quotidianamente il mostruoso serpente
Apopi, manifestazione del caos; la gatta si identifica con l’amorevole e materna dea
Bastet, pronta però a trasformarsi in una feroce leonessa quando il caso lo richiede.
Il gatto ha un ruolo fondamentale in alcuni miti, nel culto, in determinate feste
popolari e perfino nelle fiabe.
sovrani stranieri. Nei mammisi vengono rappresentati drammi liturgici che si riferiscono alla
nascita di infanti divini che si identificano con il sovrano del momento. Lungo tutta la sequenza di
fasi della liturgia, che inizia con l’annuncio di Amon-Ra di creare un figlio come suo successore
sulla terra fino all’intronizzazione del fanciullo divino e del suo ba, sono documentati significativi
aspetti rituali.
popolare lungo tutta la vicenda storica dell’antico Egitto. Api era il ba vivente del dio Ptah di
Menfi. I resti dei corpi degli Api sepolti nelle loro tombe singole durante il Nuovo Regno si
prestano a curiose e ambigue interpretazioni. Nel Periodo Tardo gli Api defunti vengono sepolti
nel Serapeum di Saqqara con funerali analoghi a quelli regali.
With regards to wine, such a conception is also later stated in the images and rituals in the Christian religion: the wine is the blood of Christ shed for the salvation of humanity.
Nelle rappresentazioni egizie compaiono abbastanza spesso dei ventagli che ci mostrano usi differenziati: stendardi militari, ventagli per rinfrescarsi e per rinfocolare bracieri, ventagli che evidenziano significati simbolici.
Le rappresentazioni, come i fumetti, sono una forma arcaica di comunicazione in apparenza di facile e immediata lettura. In realtà questo tipo di comunicazione, quando è simbolica, presenta difficoltà interpretative anche perché tali rappresentazioni sono il lascito di un mondo lontano e ben diverso dai nostri schemi culturali. Nel corso del tempo ho raccolto una serie di rappresentazioni in cui compaiono ventagli dal significato criptico, tanto da costituire una sorta di repertorio di immagini in cui la presenza del ventaglio è simbolica. Questo repertorio mi ha consentito di formulare ipotesi interpretative delle differenti scene in cui compaiono i ventagli anche alla luce della concezione antropologica egizia in cui i ventagli-ombra sono strettamente associati all' “anima”-ba.