Piero Alfredo Gianfrotta

Si prendono in esame iscrizioni apposte su un ceppo d'ancora di piombo, su anfore vinarie e sui loro copritappi che riconducono ad attività e ad interessi economici di personaggi della vasta e articolata gens Lucceia tra il II sec. a.C. ed il II sec. d.C. 1. Prima di presentare la documentazione si ritiene utile ricordare che in linea di massima le iscrizioni sulle ancore con nomi di persona si riferiscono quasi sempre a naviculari (raramente ad officinatori), i bolli sulle anfore alla loro produzione, i copritappi alla commercializzazione con il loro contenuto 2. Va inoltre tenuto presente che l'abbinamento su uno stesso relitto del nome di un medesimo personaggio su ancore, su copritappi di anfore o su altre merci, ha evidenziato casi in cui lo svolgimento contemporaneo delle funzioni di navicularius e di mercator fu svolto da una stessa persona 3. DOCUMENTAZIONE ARCHEOLOGICA Una prima testimonianza si legge su un ceppo d'ancora, di tipo fisso con perno nella scatola d'innesto, che fu recuperato nello Stretto di Messina al largo di Villa San Giovanni (figg. 1-2) negli anni '60 del secolo scorso 4. Sulla faccia laterale di un braccio mostra in rilievo le lettere Q. C. LVC e su quella opposta una G; su una faccia dell'altro braccio le lettere SNO e sull'altra una G 5. La restituzione è Q(uinti). (et) C(ai). Luc(ceiorum). Le tre lettere SNO sulla faccia contrapposta dell'altro braccio potrebbero rappresentare le iniziali dei tria no

... la stesura di questa nota Sulla pirateria oltre alle opere insieme di Sestier La piraterie dans Antiquité Parigi 1880 di HAOrmerod Piracy the ancient ... le nocciole délia Tradelière, dell'île Maire 4 ecc.) o le carni testimoniate da resti ossei di maiale, di montone, di pecora (rinvenuti a. ...