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Gian Franco Bono

    Gian Franco Bono

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    • I am a member of the Società Italiana di Archeoastronomia (SIA) and the Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici (ALSSA). My main interests are in megalithic and ancient buildings and their astronomical character... moreedit
    The Temple of Hibis stands out as one of the best-preserved ancient Egyptian temples from the Saite-Persian period. Attributed to Darius I, some archeological expeditions gathered significant data on it and the rest of the complex and a... more
    The Temple of Hibis stands out as one of the best-preserved ancient Egyptian temples from the Saite-Persian period. Attributed to Darius I, some archeological expeditions gathered significant data on it and the rest of the complex and a first archeoastronomical research, focused on solar events, was led. In this study, a new perspective on the astronomical significance of the complex will be pursued. Given that in the temple the Theban Triad, led by the god Amun-Ra, was mainly revered, it will be shown how this influenced its astronomical orientation, taking into account the dual nature of the god as both a ram and the sun. The former is symbolised by the heliacal rising of Aries constellation, while the latter in the subsequent rising of the sun. The archeoastronomical analysis will help to reconsider the current dating of the complex or to reinterpret some archeological evidence. Furthermore, the orientation of the complex could not solely have been influenced by astronomical purposes, but also by the aim to establish a connection with the Temple of Luxor, as the main centre of worship of the Theban Triad.
    La piccola ma caratteristica emergenza rocciosa, denominata Truchet, si trova a Biò a Borgofranco d’Ivrea all’interno di una proprietà privata. La roccia è stata inglobata in terrazzamenti disposti su tre livelli collegati da passaggi... more
    La piccola ma caratteristica emergenza rocciosa, denominata Truchet, si trova a Biò a Borgofranco d’Ivrea all’interno di una proprietà privata. La roccia è stata inglobata in terrazzamenti disposti su tre livelli collegati da passaggi abbastanza ristretti e con gradini. La sommità rocciosa è in buona parte ancora coperta da vegetazione, mentre la parte esposta a sud – est mostra, oltre a numerose coppelle, anche le tracce dell’esarazione glaciale. Il petroglifo fu segnalato nel 1994, e, dopo la parziale pulizia della roccia, fu realizzato un rilievo nylografico dettagliato delle incisioni e furono effettuati dei sondaggi non profondi in alcuni punti di raccolta detritici. Le ricerche però non diedero un esito positivo perché, a parte alcuni piccoli frammenti di cristallo di quarzo, non venne recuperato nessun reperto ceramico e organico riferibile ad una qualsiasi cultura preistorica, lasciando così le incisioni non databili perché isolate da qualsiasi contesto archeologico. Un affioramento di quarzo, con cristalli di buona purezza, è presente alla base della collina. Il rilievo della superficie incisa liberata dallo strato di terra soprastante mostra la presenza di circa 60 coppelle, disposte tendenzialmente sul bordo a sud del Truchet e che ne seguono approssimativamente il profilo, mentre buona parte di quelle più interne sembrano allineate in file, che, in almeno un caso, risultano parallele. La sezione delle coppelle indica una lavorazione litica, pertanto anteriore all’età dei metalli, ma come detto sopra, senza un riscontro archeologico non è possibile indicare nessuna datazione cronologica, ma solo un confronto con gli altri massi coppellati presenti sul territorio. Le coppelle sono tutte rotonde ed emisferiche tranne sei caratterizzate da un profilo ellittico e queste ultime sembrano formare 6 gruppi distinti tra loro. La forma ellittica delle coppelle si presta all’individuazione di una direzione rispetto a quelle circolari e proprio durante l’osservazione del sorgere del sole al solstizio d’estate una di esse è risultata orientata verso quella direzione. A questo punto sono stati misurati gli orientamenti delle restanti coppelle ellittiche. Un’altra coppella ellittica che segnava sempre la direzione verso il sorgere del sole al solstizio d’estate ha aperto la strada all’individuazione di corridoi solari, delimitati da due coppelle ellittiche orientate entrambe verso lo stesso fenomeno astronomico. Altri due corridoi sono stati poi identificati rispettivamente orientati verso il tramonto del sole sempre al solstizio d’estate (verificato sperimentalmente) e verso il sorgere del sole al solstizio d’inverno (ipotizzato, ma da verificare sperimentalmente al prossimo solstizio d’inverno). Non è stato individuato finora un corridoio solare o altre coppelle ellittiche orientati verso il tramonto del sole al solstizio d’inverno. Di particolare interesse sono anche le strutture antropogeniche costruite intorno alla roccia. Tre lati della terrazza inferiore ad esempio presentano un orientamento molto simile con uno scarto massimo di un paio di gradi. La casualità di tali orientamenti viene ulteriormente messa in discussione dal fatto che nelle immediate vicinanze è presente una strada con il medesimo orientamento. Sulla struttura antropogenica del Truchet i rilievi sono appena iniziati e sarà necessario effettuare delle misurazioni sugli orientamenti dei lati rimanenti di tutte e tre i terrazzamenti, ma, in base a quanto emerso finora, le prospettive sono incoraggianti. Infine, un’ulteriore dimensione di analisi è stata presa in considerazione ossia quella che riguarda l’analisi del Truchet all’interno di un contesto geografico più ampio, in cui far rientrare altri siti della zona come ad esempio la Paraj Auta o il Bech Renòn, allo scopo di verificare eventuali allineamenti tra gli stessi.
    Knowlton church and earthworks is a well-preserved example of English henge and some archeological studies have been conducted to date the two main structures. The former refers to the earthworks that date back to approximately 2.500... more
    Knowlton church and earthworks is a well-preserved example of English henge and some archeological studies have been conducted to date the two main structures. The former refers to the earthworks that date back to approximately 2.500 B.C., while the latter is a Norman church. The decision to build the church at this location is significant, as it involves repurposing a previous sacred place, and its presence has contributed to the preservation of this beautiful site. This paper will focus on the astronomical alignments of the site, where at least five important solar and lunar events were tracked by the ancient builders of the earthworks. Additionally, the church exhibits an interesting plan that will also be investigated.
    La piccola ma caratteristica emergenza rocciosa, denominata Truchet, si trova a Biò a Borgofranco d'Ivrea all'interno di una proprietà privata. La roccia è stata inglobata in terrazzamenti disposti su tre livelli collegati da passaggi... more
    La piccola ma caratteristica emergenza rocciosa, denominata Truchet, si trova a Biò a Borgofranco d'Ivrea all'interno di una proprietà privata. La roccia è stata inglobata in terrazzamenti disposti su tre livelli collegati da passaggi abbastanza ristretti e con gradini. La sommità rocciosa è in buona parte ancora coperta da vegetazione, mentre la parte esposta a sud-est mostra, oltre a numerose coppelle, anche le tracce dell'esarazione glaciale. Il petroglifo fu segnalato nel 1994, e, dopo la parziale pulizia della roccia, fu realizzato un rilievo nylografico dettagliato delle incisioni e furono effettuati dei sondaggi non profondi in alcuni punti di raccolta detritici. Le ricerche però non diedero un esito positivo perché, a parte alcuni piccoli frammenti di cristallo di quarzo, non venne recuperato nessun reperto ceramico e organico riferibile ad una qualsiasi cultura preistorica, lasciando così le incisioni non databili perché isolate da qualsiasi contesto archeologico. Un affioramento di quarzo, con cristalli di buona purezza, è presente alla base della collina. Il rilievo della superficie incisa liberata dallo strato di terra soprastante mostra la presenza di circa 60 coppelle, disposte tendenzialmente sul bordo a sud del Truchet e che ne seguono approssimativamente il profilo, mentre buona parte di quelle più interne sembrano allineate in file, che, in almeno un caso, risultano parallele. La sezione delle coppelle indica una lavorazione litica, pertanto anteriore all'età dei metalli, ma come detto sopra, senza un riscontro archeologico non è possibile indicare nessuna datazione cronologica, ma solo un confronto con gli altri massi coppellati presenti sul territorio. Le coppelle sono tutte rotonde ed emisferiche tranne sei caratterizzate da un profilo ellittico e queste ultime sembrano formare 6 gruppi distinti tra loro. La forma ellittica delle coppelle si presta all'individuazione di una direzione rispetto a quelle circolari e proprio durante l'osservazione del sorgere del sole al solstizio d'estate una di esse è risultata orientata verso quella direzione. A questo punto sono stati misurati gli orientamenti delle restanti coppelle ellittiche. Un'altra coppella ellittica che segnava sempre la direzione verso il sorgere del sole al solstizio d'estate ha aperto la strada all'individuazione di corridoi solari, delimitati da due coppelle ellittiche orientate entrambe verso lo stesso fenomeno astronomico. Altri due corridoi sono stati poi identificati rispettivamente orientati verso il tramonto del sole sempre al solstizio d'estate (verificato sperimentalmente) e verso il sorgere del sole al solstizio d'inverno (ipotizzato, ma da verificare sperimentalmente al prossimo solstizio d'inverno). Non è stato individuato finora un corridoio solare o altre coppelle ellittiche orientati verso il tramonto del sole al solstizio d'inverno. Di particolare interesse sono anche le strutture antropogeniche costruite intorno alla roccia.
    Near Borgofranco d'Ivrea in Northwestern Italy there is a peculiar structure called Truchet where, around a rock formation, some anthropogenic terraces have been built. On the top of the rock ledge there are some cupules (little... more
    Near Borgofranco d'Ivrea in Northwestern Italy there is a peculiar structure called Truchet where, around a rock formation, some anthropogenic terraces have been built. On the top of the rock ledge there are some cupules (little artificial hollows) and six of them have an elliptical shape while the others are circular. The six elliptical cupules seem to have an astronomical meaning, being oriented towards some solar events. Also the anthropogenic structure seems to have an astronomical meaning. Investigating its orientation, it is possible to identify an asterism whose the Truchet is a replica on earth.
    In northwestern Italy there are many examples of megalithic structures and in this study it will be proposed a new structure never mentioned before, as I can know, that could contribute to the general knowledge of a culture who spread its... more
    In northwestern Italy there are many examples of megalithic structures and in this study it will be proposed a new structure never mentioned before, as I can know, that could contribute to the general knowledge of a culture who spread its monuments in different countries, all characterized by the use of stones of several tonnes. In particular, the hypothesis is that this new structure is a boulder altar, built on a huge stone over which other stones were piled up. The presence of an entrance and its symmetry, a carved step and some cup marks may point to a man-made monument and its megalithic structure could date it back to the first millennia BC or more back in time.