Tutto Toro 1974-75
Di Marco Sforzi
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Tutto Toro 1974-75 - Marco Sforzi
PROLOGO
Il 1973-74 inizia nel migliore dei modi in casa granata, la campagna acquisti è sontuosa, arrivano giovani già affermati come Graziani dall’Arezzo, Salvadori dall’Alessandria e Vernacchia dall’Atalanta e giocatori d’esperienza come Mascetti dal Verona, Giagnoni è entusiasta e si fa fatica a non pronunciare la parola scudetto per una squadra che, salvo infortuni, sembra fortissima. Purtroppo l’estate dei sogni per il Toro finisce ben presto, Agroppi si frattura il perone, Sala è fin da subito alle prese con problemi muscolari, arriva l’eliminazione da entrambe le coppe, in Uefa per mano dei tedesco orientali del Lokomotiv Lipsia e in quella nazionale per l’inopinata sconfitta di Catanzaro, insomma si inizia a parlare di fallimento a stagione quasi non iniziata. Inizia il campionato tra luci ed ombre, Giagnoni sembra fin da subito un tecnico in bilico con Fabbri pronto alla sostituzione e serpeggia molto nervosismo che il tecnico sfoga prendendo a cazzotti Causio dopo la sconfitta nel derby d’andata. A cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio del 1975 arriva l’unico momento positivo della gestione Giagnoni, giungono le vittorie esterne con Lazio e Verona e sembra che la stagione possa cambiare, poi arriva una pesante sconfitta casalinga con un Cagliari privo del suo totem Riva, giungono a Torino le voci non smentite di un accordo di Giagnoni con il Milan per l’anno successivo e il gioco è fatto, i granata, dilaniati da una contestazione che stordisce e svuota di ogni forza, cadono senza lottare a San Siro contro l’Inter e Fabbri sostituisce il tecnico sardo in panchina. Un pari casalingo con la Samp e una sconfitta a Firenze e poi il Toro di Mondino schierato in avanti con la forbice
, schema che prevede Sala come centravanti arretrato con Pulici e Graziani schierati alle sue ali inizia ad ingranare, non arrivano più sconfitte, Graziani e Pulici sono superlativi, si pareggia un derby con rimpianto, si battono il Milan e soprattutto la Lazio in testa al campionato con due incredibili prodezze di Pulici, si raggiunge un insperato quinto posto che garantisce l’accesso in Europa nella stagione successiva. Il 1974-75 nasce quindi sotto i migliori auspici, Fabbri ha già preso in mano il Toro, la forbice
granata con tre elementi da Nazionale come Sala, Graziani e Pulici è temuta da tutti, la difesa sembra essere tornata quella di un tempo, con pochi ritocchi insomma si potrà, questa volta finalmente a pieno titolo, pronunciare senza timori la parola scudetto.
GIUGNO
Il calciomercato granata è più che soddisfacente, arrivano il terzino Callioni dal Como, il forte ed esperto Santin dalla Sampdoria, il giovane e promettente fantasista Roccotelli dall’Avellino e i fine prestito Ferdinando Rossi dalla Ternana e soprattutto Renato Zaccarelli, interno di centrocampo reduce da una grande stagione al Verona. Lasciano però il granata alcune bandiere, Bui e Zecchini raggiungono Giagnoni al Milan e Rampanti va in comproprietà al Napoli. Intanto nel tenebroso mondiale tedesco degli azzurri Castellini e Pulici non giocano neanche un minuto e visto il rendimento dei titolari…
6 giugno
Il mercato del Toro è in pieno fermento, acquisiti con grande anticipo Callioni dal Como e Roccotelli dall’Avellino i granata sembra abbia abbiano chiuso per Santin della Sampdoria, per acquistare il difensore, oltre a un conguaglio da definirsi, via Ternana arriverà in blucerchiato Prunecchi mentre agli umbri andrà Vernacchia. Si parla poi in uscita di Fossati forse al Genoa e di Bui al Milan voluto personalmente da Giagnoni. Per quanto riguarda il centrocampo Fabbri vuole Merlo della Fiorentina ed è pronto a questo scopo a sacrificare Agroppi.
7 giugno
Battuta d’arresto per il passaggio di Bui al Milan, i rossoneri offrono 100 milioni a fronte di una richiesta granata di 160. Intanto, oltre a un cauto interesse per Clerici, il Toro ne avrebbe uno ben più consistente per l’altro partenopeo Orlandini, è lui la prima scelta nel caso non andasse in porto lo scambio Merlo-Agroppi con la Fiorentina.
8 giugno
Il Mondiale si avvicina e nell’amichevole di Vienna contro l’Austria e terminata a reti bianche deludono le punte titolari Chinaglia, Anastasi e Boninsegna, le quotazioni di Pulici tra tecnici e stampa seppur non sia stato impiegato sembrano aumentare.
10 giugno
Un referendum tenutosi tra i tifosi del Toro testimonia che gli stessi sono molto soddisfatti al momento della campagna acquisti, in attesa dell’atteso inserimento di peso a centrocampo gli stessi danno molto credito a Zaccarelli, giovane che peraltro molti hanno in passato già ammirato al Filadelfia.
11 giugno
Si avvicina l’inaugurazione del Mondiale e si gioca un’amichevole tra riserve azzurre e i giovani dello V.F.B Stuttgard, Pulici se la cava, Castellini impressiona per alcune parate spettacolari, per la cronaca la partita finisce 3 a 0 con Anastasi in crescita di condizione e autore di una doppietta.
12 giugno
Radio mercato: il Toro sarebbe vicinissimo all’accordo con la Fiorentina per Merlo, ai viola andrebbero Bui e Rampanti e in più i granata rinuncerebbero all’opzione che hanno sul giovane ternano Garritano per dar via libera ai toscani che lo userebbero come parziale contropartita per arrivare all’ambitissimo Savoldi del Bologna.
13 giugno
Conferme per lo scambio tra Fiorentina e Torino, Merlo in cambio di Rampanti e Bui, il nodo da sciogliere è quello di Garritano, il giocatore interessa fortemente ai granata ma i viola lo vogliono altrettanto fortemente per arrivare a Savoldi. Il giovane effettivamente non ha ancora firmato per il Toro ma è anche vero che lo stesso Callioni non ha ancora firmato ma è da considerarsi in toto agli ordini di Fabbri per cui…
14 giugno
Sembra che non ci sarà neanche spazio in panchina per Castellini e Pulici contro Haiti nell’esordio mondiale e se per un terzo portiere questo era scontato per Pulici sembrava si fosse aperto uno spiraglio per le imperfette condizioni di Riva.
15 giugno
L’Italia esordisce battendo faticosamente Haiti per 3 a 1, Chinaglia si mette di fatto fuori dal Mondiale con un gesto polemico nel momento della sua sostituzione, si aprono quindi promettenti spiragli nel prosieguo del torneo per Pulici.
17 giugno
Chinaglia al 90% sarà rimandato in Italia, Anastasi è quindi promosso a titolare mentre Boninsegna e Pulici saranno le prime alternativa allo juventino e all’intoccabile Riva.
18 giugno
La Fiorentina annuncia di non voler più vendere Merlo e il Toro si butta a corpo morto sul contesissimo Garritano, i granata offrono di lasciare per un anno in prestito il giocatore alla Ternana cedendo oltre a ciò agli umbri Prunecchi e Rossi, si attende una risposta definitiva dal presidente rossoverde Taddei.
19 giugno
Mentre l’Italia pareggia fortunosamente per 1 a 1 con l’Argentina a Stoccarda sembra fatta per Garritano al Toro con il giocatore che resterà in prestito a Terni ancora per un anno, intanto i granata cedono in prestito al Livorno i giovani Martin e Torresani. Fabbri poi rientra a Torino, domani ci sarà la presentazione di Roccotelli, Santin, Rossi, Zaccarelli e Callioni.
20 giugno
Pianelli alla presentazione dei suoi nuovi gioielli
è raggiante, è convinto che di meglio non avrebbe potuto acquistare e che la sua squadra, guidata da un uomo saggio come Fabbri, non potrà che puntare in alto. Santin concorda con il presidente e si presenta, può giocare come terzino, stopper o libero ed è pertanto a completa disposizione del mister, molto loquace anche Roccotelli, si definisce come caratteristiche simile a Causio e spera di ripetere a Torino la brillante stagione di Avellino.
21 giugno
All’antivigilia della sfida degli azzurri alla Polonia Fabbri fa un’interessante considerazione sulla forte squadra dell’Est, mister Gorski ha adottato la forbice
che lui ha tentato di impostare al Toro, Gadocha gioca da centravanti arretrato come Sala mentre Szarmach e Lato giostrano sulle ali come i loro corrispettivi granata Pulici e Graziani.
22 giugno
Pulici non andrà in panchina contro la Polonia, Chinaglia è stato reintegrato e, nonostante l’assenza di Riva, Anastasi scenderà in campo con Boninsegna pronto a subentrare, se le cose non cambieranno nella seconda fase del torneo i due granata continueranno a fare un Mondiale da spettatori.
23 giugno
L’Italia è battuta dalla Polonia per 2 a 1 ed esce malissimo dal Mondiale, non un minuto in campo per Castellini e Pulici, lapidario Fabbri che interpellato sul disastro tedesco ha dichiarato che gli azzurri sono stati eliminati per la loro troppa presunzione.
24 giugno
Fulmine a ciel sereno, conclusa la cessione in comproprietà di Rampanti al Napoli, il giocatore valutato mezzo miliardo è stato quindi ceduto ai partenopei per 250 milioni.
25 giugno
Un altro pezzo di Toro se ne va, lascia il granata per seguire Giagnoni in rossonero la Torre
Gianni Bui, lo stagionato centravanti è stato acquistato dalla società di Buticchi per 140 milioni, Fabbri ha quindi deciso di puntare per l’attacco sui giovani, d’altronde con Sala, Pulici e Graziani il reparto sembra ampiamente coperto.
26 giugno
Vycpalek ormai ex allenatore della Juventus per descrivere il gioco della spettacolare Olanda chiama in causa il Grande Torino
, secondo lui i meccanismi delle due squadre sono analoghi e Cruijff è il Valentino Mazzola degli indimenticati granata.
27 giugno
Muore ad Albenga all’età di 85 anni Antonio Cargnelli, allenatore del Torino in tre occasioni, nel 1927, dal 1934 al 1937 e nel 1940.
28 giugno
Sembra che Pianelli sia tornato alla carica con il presidente della Fiorentina Ugolini per avere Merlo, il numero uno granata a sentire chi gli sta vicino vuole a tutti i costi la squadra-scudetto e soprattutto non vuole avere rimpianti, nel caso arrivasse il viola Mascetti sarà ceduto alla Ternana.
30 giugno
Fabbri ragionando sulla disfatta azzurra afferma di cercare di mettere a frutto l’insegnamento del Mondiale e, citando il coraggio dell’allenatore argentino Cap nella sfida con gli azzurri, dichiara che anche il suo Toro cercherà di correre più rischi per raggiungere il risultato, se non si fa così si ottengono frutti immediati ma non duraturi, scritti sulla fugace sabbia del tempo.
LUGLIO
Termina il calciomercato senza il grande colpo a centrocampo, Merlo sfuma e Brignani del Cesena non convince fino in fondo, in uscita invece un movimento importante c’è, per la decisione di Fabbri di utilizzare Santin come terzino e non come libero lascia il Toro per passare alla Sampdoria Natalino Fossati granata dal 1962. Fabbri è soddisfattissimo della campagna acquisti, è convinto che quest’anno i suoi lotteranno per le primissime posizioni e conta molto sul rapido inserimento di Zaccarelli giocatore per cui stravede. Intanto i sorteggi di Uefa e Serie A sono discordanti, in Europa la dea bendata sceglie gli ostici tedesco occidentali del Fortuna Dusseldorf, in campionato, si parte con l’ambiziosa Roma, ma poi si giocherà con Ascoli, Cesena, Vicenza e Ternana, sarà quindi necessaria una partenza sprint per sfruttare al meglio il calendario.
1 luglio
E’ sfumato Merlo, la Fiorentina ha deciso di non venderlo, il Toro quindi scandaglia il mercato in cerca di un'altra mezzala, per ora non si fanno nuovi nomi.
3 luglio
Bonetto, d’accordo con Pianelli e Fabbri annuncia che, persa la possibilità di arrivare a Merlo, non si cercheranno altre alternative per il centrocampo, si proverà a valorizzare al meglio il giovane Zaccarelli, elemento duttile e intelligente.
4 luglio
Sembra definito l’assetto difensivo del nuovo Toro, Cereser sarà ancora il libero titolare con Santin utilizzato come terzino, questo ovviamente apre un portone per la cessione di una bandiera come Fossati che difficilmente accetterà di restare a fare il rincalzo.
5 luglio
Il Torino perde un pezzo, lo storico vice allenatore Cancian (in panchina nella vittoriosa finale di Coppa Italia del 1971) sembra vicino al Clodiasottomarina del facoltoso imprenditore del gelato Teofilo Sanson. Intanto Fabbri confessa che se fossero riaperte le frontiere il giocatore che desidererebbe di più sarebbe il centrocampista polacco Deyna.
7 luglio
Il c.t. della Nazionale Valcareggi presente in tribuna per la finale di Coppa del Mondo vinta dalla Germania Ovest che batte per 2