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Racconti Delicati
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Racconti Delicati
E-book188 pagine1 ora

Racconti Delicati

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Info su questo ebook

Una raccolta di racconti che spazia attraverso una vasta gamma di temi e generi, offrendo ai lettori una varietà di esperienze narrative. Da "Il villaggio stregato" a "La fine dell’umanità", ogni storia è un viaggio unico nel mondo dell'immaginazione.
Alcuni racconti immergono il lettore in atmosfere incantate, altri esplorano il tema della sopravvivenza e della speranza in situazioni estreme, altri ancora aiutano a riflettere sulla ricerca di significato e felicità. Il tema dell'eternità è toccato in "La tristezza dell’immortalità ".
La narrativa si spinge verso l'ignoto con "E se in fondo ci provassi?" e "L’ultima chance".
"Spettri in fuga" e "Uno spettro in camera da letto" aggiungono una componente spettrale, mentre "Angeli e Demoni" e "Un impossibile amore" affrontano temi più metafisici.
"La casa che veniva dal futuro" e "L’incredibile invenzione" portano il lettore nel regno della fantascienza, mentre "A spasso nel tempo" e "Un meraviglioso viaggio nel mondo dei Quanti" giocano con concetti scientifici.
Un libro che offre un affascinante mosaico di storie promettendo una coinvolgente esperienza di lettura.
LinguaItaliano
Data di uscita22 lug 2024
ISBN9788869633850
Racconti Delicati

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    Anteprima del libro

    Racconti Delicati - Fulvio Gagliardi

    Il sogno di una notte

    C’era una volta, in un piccolo villaggio circondato da boschi misteriosi e colline verdi, una giovane ragazza di nome Elvira. Elvira amava trascorrere le sue giornate a esplorare la natura e a sognare ad occhi aperti.

    Ma vi fu una notte in particolare, una notte magica, in cui il confine tra la realtà e i sogni si dissolse.

    Quella notte, la luna splendeva nel cielo come un faro argentato, illuminando il cammino di Elvira mentre lei si addentrava nel cuore della foresta.

    Mentre passeggiava tra gli alberi secolari, Elvira sentiva il leggero fruscio delle foglie sotto i suoi piedi e il canto notturno degli uccelli che risuonava nell’aria fresca.

    Ad un tratto, Elvira notò un bagliore sottile tra gli alberi. Avvicinandosi con curiosità, scoprì una radura illuminata da una luce dorata, emanata da una strana pianta al centro.

    La giovane si avvicinò lentamente, e quando pose la mano sulla pianta, un vortice di luci avvolse la radura.

    In un istante, Elvira si ritrovò in un mondo fantastico e surreale. Creature fatate danzavano nell’aria, spruzzando polveri magiche che facevano brillare tutto intorno a lei. Alberi incantati sussurravano segreti millenari e fiumi luminosi attraversavano paesaggi di cristallo.

    Elvira camminò senza paura attraverso questo regno incantato, guidata da una melodia magica che fluttuava nell’aria. Lungo il percorso, incontrò una farfalla multicolore che le svelò il motivo del suo viaggio: trovare il Cuore dei Sogni, la sorgente di ogni sogno e desiderio nel mondo.

    Attraverso foreste incantate e campi di fiori incandescenti, Elvira affrontò sfide e superò prove magiche. Ogni passo la avvicinava sempre di più al Cuore dei Sogni, anche se lei non sapeva dove questo fosse davvero.

    Durante il viaggio, incontrò personaggi straordinari che le offrirono saggezza e incoraggiamento.

    Finalmente, raggiunse un luogo sacro, dove il Cuore dei Sogni pulsava con una luce potente.

    Elvira, con il cuore colmo di speranza, toccò il cuore radiante, e un raggio di luce avvolse il suo corpo.

    Quando si risvegliò da quel sogno, Elvira si trovò di nuovo nella radura della foresta, sotto la luna splendente. La pianta magica era scomparsa, ma la giovane ragazza sentiva di aver vissuto un’avventura straordinaria, forse in un improvviso, meraviglioso sogno.

    Da quel giorno, Elvira portò con sé il ricordo di quella notte magica e del suo viaggio nel mondo dei sogni.

    Ogni volta che chiudeva gli occhi, le pareva di rivivere quelle esperienze incredibili e trarne ispirazione per affrontare le sfide della vita reale con coraggio e magia nel cuore.

    E così, il sogno di una notte cambiò per sempre il destino di Elvira, trasformando la sua vita in un’avventura incantata.

    Il villaggio stregato

    In un piccolo villaggio circondato da foreste oscure e avvolto da un’atmosfera misteriosa, viveva un giovane di nome Matteo.

    La leggenda narra che quel villaggio fosse stregato da un’antica presenza, da un’ombra che si muoveva tra gli alberi durante le notti senza luna.

    Le persone del villaggio parlavano sottovoce di voci udite nel vento, di risate spettrali che echeggiavano tra le case diroccate e di luci danzanti che illuminavano il cielo senza alcuna spiegazione apparente.

    Matteo, tuttavia, non credeva a queste storie. Egli era un giovane coraggioso e scettico e rideva delle paure degli abitanti del villaggio.

    Un giorno, mentre passeggiava nei boschi, decise di dimostrare a tutti che quelle storie erano solo frutto dell’immaginazione.

    Così, col calare del sole, Matteo si avventurò nella foresta oscura. I rami degli alberi sembravano artigli spettrali che si protendevano verso di lui e il vento sussurrava parole incomprensibili. Tuttavia, Matteo procedeva con determinazione, cercando di ignorare le sue crescenti paure.

    Camminando più in fondo nella foresta, egli sentì un suono strano, una melodia lenta e malinconica suonata da uno strumento invisibile. La musica sembrava provenire da un antico albero, il cui tronco era ricoperto da muschi e licheni.

    Incuriosito, Matteo si avvicinò e notò che l’albero era scolpito con strani simboli incisi nel legno.

    Mentre lui scrutava gli strani segni, la melodia raggiunse il suo culmine e l’atmosfera intorno a lui si fece più densa. Improvvisamente, l’ombra di un’antica figura apparve dietro l’albero. Era uno spirito antico, una presenza eterea che emanava saggezza e tristezza. Lo spirito raccontò a Matteo la vera storia del villaggio stregato. Un tempo, il villaggio era prospero e felice, fino a quando una terribile malattia si diffuse, mietendo vite e portando dolore. Gli abitanti, disperati, si rivolsero a uno stregone che promise di liberare il villaggio dalla malattia in cambio di un sacrificio. Gli abitanti accettarono e lo stregone sigillò la malattia dentro gli alberi della foresta, trasformando il loro dolore in una melodia che avrebbe suonato per l’eternità. Matteo comprese che la presenza che infestava il villaggio non era malvagia, ma piuttosto un custode del dolore passato. Tornò al villaggio con una nuova consapevolezza, raccontando a tutti la sua incredibile scoperta.

    Gli abitanti, toccati dalla storia, cominciarono a onorare la memoria dei loro antenati e a vivere in armonia con la presenza che vegliava sulla loro terra.

    Da quel giorno, la foresta non fu più temuta e il villaggio prosperò. La melodia degli alberi continuò a suonare, ma ora portava con sé un senso di pace e ricordo.

    Matteo, con il suo coraggio e la sua curiosità, aveva svelato il mistero che avvolgeva il suo villaggio, portando la luce nelle ombre del passato.

    La fine dell’umanità

    Nel crepuscolo dell’umanità, il silenzio gravava pesantemente nell’aria. Le città erano deserte, le strade abbandonate e le luci che un tempo brillavano con la vita ora giacevano spente. Un’oscurità incolmabile avvolgeva la Terra, mentre la fine si materializzava in forme insidiose.

    Tutto ebbe inizio quando una misteriosa malattia, una pestilenza implacabile, si diffuse rapidamente attraverso le nazioni. Le speranze di trovare una cura svanirono una dopo l’altra, mentre gli scienziati lottavano contro il tempo, impotenti di fronte a una forza oscura che sembrava resistere a ogni sforzo umano.

    Poi, i cambiamenti climatici accelerarono oltre ogni previsione. Le temperature aumentarono a ritmo allarmante e le calamità naturali si scatenarono con una furia mai vista prima.

    Oceani tumultuosi divoravano le coste, incendi divoravano le foreste e il suolo si apriva in voragini sempre più profonde.

    La Terra stessa sembrava ribellarsi contro l’umanità, come se avesse deciso di spegnere la fiamma della vita presente in essa sin da tempo immemorabile.

    In mezzo al caos, i conflitti che avevano caratterizzato la storia umana raggiunsero il loro apice. Le risorse scarseggiavano, le nazioni lottavano per la sopravvivenza e le armi distruttive si riversavano sulla terra come un fiume in piena. La guerra, ormai senza scopo, accelerò la caduta dell’umanità.

    Infine, il mondo fu avvolto da un silenzio irreversibile. Gli ultimi bastioni della civiltà caddero e l’umanità scomparve dalla faccia della Terra.

    Ciò che rimaneva erano città fantasma e paesaggi devastati, testimonianza di un’epoca in cui l’arroganza e la cecità avevano portato alla fine dell’umanità.

    Il vento ululava tra le rovine, portando con sé il ricordo di ciò che fu un giorno la grande storia dell’umanità.

    Dopo tanta distruzione, la Terra iniziò a rinnovarsi lentamente, rigenerando le ferite inflitte dalla breve ma intensa presenza umana.

    Lasciando alle sue spalle un mondo desolato, il pianeta continuava il suo viaggio nell’Universo, privo della voce che una volta lo animava.

    La scialuppa di salvataggio

    Il capitano Murer fissava il cielo stellato attraverso l’ampia vetrata della sua nave, la Galaxy.

    Era un esploratore intraprendente, sempre alla ricerca di nuovi

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