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Governo Badoglio I

60º esecutivo del Regno d'Italia

Il Governo Badoglio I fu in carica dal 25 luglio 1943 al 17 aprile 1944 per un totale di 267 giorni, ovvero 8 mesi e 23 giorni. Composizione del governo: esecutivo tecnico-militare. Il Consiglio dei ministri era composto da sei generali, due prefetti, sei funzionari e due consiglieri di stato.

Governo Badoglio I
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioPietro Badoglio
(militare)
Coalizionemilitari
Giuramento25 luglio 1943
Dimissioni17 aprile 1944
Governo successivoBadoglio II
24 aprile 1944

Tre giorni dopo l'8 settembre 1943 le forze armate tedesche occuparono Roma. I principali membri del governo lasciarono la capitale al seguito di Vittorio Emanuele III. Non poterono seguire il re: Raffaele Guariglia, ministro degli Esteri, Umberto Ricci, ministro dell'Interno, Leonardo Severi, ministro dell'Educazione nazionale, Giovanni Acanfora, ministro degli Scambi e Valute, e Domenico Bartolini, ministro delle Finanze. A parte Guariglia, che si rifugiò nell'ambasciata di Spagna, gli altri ministri trovarono ospitalità presso il Palazzo del Laterano della Santa Sede.
Il Re e il Presidente del Consiglio si insediarono a Brindisi. Il governo provvisorio, sotto la tutela dell'Amministrazione Militare anglo-americana, ebbe giurisdizione sulle provincie di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto.

Badoglio diede incarico al ministro dell'Interno Umberto Ricci di coordinare l'attività dei ministri rimasti a Roma. Ricci convocò una riunione del consiglio dei ministri, che si concluse con l'autoscioglimento dell'organismo[1].

Da Brindisi, in novembre, il Re nominò alcuni Sottosegretari facenti funzione di Ministri, in sostituzione di quelli rimasti nella Capitale. Nel febbraio 1944 il governo si stabilì a Salerno, ricevette dagli alleati il controllo di tutta l'Italia meridionale. Il presidente del consiglio Badoglio, con un rimpasto, procedette alla sostituzione dei ministri assenti.

Il primo governo Badoglio cessò di esistere nell'aprile dello stesso anno.

Pietro Badoglio dal 25 luglio 1943 al 17 aprile 1944

Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministri

Pietro Baratono dal 27 luglio 1943 al 17 aprile 1944
Dino Philipson dal 1º febbraio 1944 al 17 aprile 1944

Ministeri

Affari Esteri

Ministro Raffaele Guariglia dal 28 luglio 1943 all'11 febbraio 1944
Pietro Badoglio dall'11 febbraio 1944 al 17 aprile 1944, ad interim

Africa Italiana

Ministro Melchiade Gabba dal 27 luglio 1943 al 24 febbraio 1944
Pietro Badoglio dal 24 febbraio 1944 al 17 aprile 1944, ad interim

Interno

Ministro Umberto Ricci dal 28 luglio 1943 all'11 febbraio 1944
Vito Reale dall'11 febbraio 1944 al 17 aprile 1944
Sottosegretari Vito Reale dal 16 novembre 1943 all'11 febbraio 1944
Pietro Capasso dal 24 febbraio 1944 al 17 aprile 1944

Grazia e Giustizia

Ministro Gaetano Azzariti dal 26 luglio 1943 al 15 febbraio 1944
Ettore Casati dal 15 febbraio 1944 al 17 aprile 1944
Sottosegretari Giuseppe Salvatore De Santis[2] dal 16 novembre 1943 al 15 febbraio 1944

Finanze

Ministro Domenico Bartolini dal 27 luglio 1943 all'11 febbraio 1944
Guido Jung dall'11 febbraio 1944 al 17 aprile 1944
Sottosegretari Guido Jung dal 16 novembre 1943 all'11 febbraio 1944

Scambi e Valute

Dicastero soppresso con Regio Decreto n° 150 del 2 giugno 1944; le relative attribuzioni furono ripartite fra i ministeri delle Finanze e dell' Industria, Commercio e Lavoro.

Ministro Giovanni Acanfora dal 26 luglio 1943 al 24 febbraio 1944
Guido Jung dal 24 febbraio 1944 al 2 giugno 1944, ad interim

Guerra

Ministro Antonio Sorice dal 26 luglio 1943 all'11 febbraio 1944
Taddeo Orlando dall'11 febbraio 1944 al 17 aprile 1944
Sottosegretari Taddeo Orlando dal 15 novembre 1943 all'11 febbraio 1944

Aeronautica

Ministro Renato Sandalli dal 27 luglio 1943 al 17 aprile 1944

Marina

Ministro Raffaele de Courten dal 27 luglio 1943 al 17 aprile 1944
Sottosegretari Pietro Barone dal 16 novembre 1943 al 17 aprile 1944, con delega per la Marina Mercantile

Produzione Bellica

Dicastero soppresso il 27 gennaio 1944.

Ministro Carlo Favagrossa dal 27 luglio 1943 al 27 gennaio 1944

Agricoltura e Foreste

Ministro Alessandro Brizzi dal 27 luglio 1943 all'11 febbraio 1944
Falcone Lucifero dall'11 febbraio 1944 al 17 aprile 1944
Sottosegretari Tommaso Siciliani dal 16 novembre 1943 all'11 febbraio 1944

Commercio e Industria

Denominazione modificata in Commercio, Industria e Lavoro nell'agosto 1943.

Ministro Leopoldo Piccardi dal 26 luglio 1943 al 16 novembre 1943
Epicarmo Corbino dall'11 febbraio 1944 al 17 aprile 1944
Sottosegretari Epicarmo Corbino dal 16 novembre 1943 all'11 febbraio 1944

Lavori Pubblici

Ministro Domenico Romano dal 27 luglio 1943 all'11 febbraio 1944
Raffaele De Caro dall'11 febbraio 1944 al 17 aprile 1944
Sottosegretari Raffaele De Caro dal 16 novembre 1943 all'11 febbraio 1944

Comunicazioni

Ministro Federico Amoroso dal 27 luglio 1943 all'11 febbraio 1944
Tommaso Siciliani dall'11 febbraio 1944 al 17 aprile 1944
Sottosegretari Giovanni Di Raimondo dal 16 novembre 1943 al 17 aprile 1944, con delega per le Ferrovie
Mario Fano dal 16 novembre 1943 al 17 aprile 1944, con delega per le Poste e Telegrafi

Cultura di massa

Ministro Guido Rocco dal 27 luglio 1943 al 15 agosto 1943
Carlo Galli dal 15 agosto 1943 al 24 febbraio 1944
Giovanni Cuomo dal 24 febbraio 1944 al 17 aprile 1944, ad interim

Educazione Nazionale

Ministro Leonardo Severi dal 27 luglio 1943 all'11 febbraio 1944
Giovanni Cuomo dall'11 febbraio 1944 al 17 aprile 1944
Sottosegretari Giovanni Cuomo dal 16 novembre 1943 all'11 febbraio 1944

Note

  1. ^ Enzo Forcella, La resistenza in convento, Einaudi, 1999, p. 65.
  2. ^ Documento pdf dell'Amministrazione dell'Interno

Voci correlate

Collegamenti esterni

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