Amanita caesarea
L'Amanita cæsarea (Scop.) Pers., 1801, volgarmente conosciuta come ovolo buono oppure ovolo reale, è uno dei più apprezzati e ricercati funghi commestibili, da molti consumato anche crudo con insalata. Al contrario di molte specie fungine che necessitano di umidità elevata, questa specie predilige un clima secco.
La sua prelibatezza indusse gli antichi Romani a definirlo "cibo degli dèi" e a tutelare i boschi in cui si riproduceva.
Amanita caesarea | |
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Amanita caesarea | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Amanitaceae |
Genere | Amanita |
Specie | A. caesarea |
Nomenclatura binomiale | |
Amanita caesarea (Scop.) Persoon, 1801 | |
Sinonimi | |
Agaricus aurantiacus | |
Nomi comuni | |
Ovolo, Voita, Vrigliuocciudu |
Amanita caesarea Caratteristiche morfologiche | |
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Cappello | |
Imenio | |
Lamelle | |
Sporata | |
Velo | |
Carne | |
Ecologia | |
Commestibilità | |
Descrizione della specie
modificaCappello
modificaColore decisamente arancione, inizialmente racchiuso nel velo primordiale bianco, simile ad un uovo, con la crescita assume la forma sferoidale, quindi piana, di dimensioni fino a 20 cm di diametro; orlo segnato da solchi nel senso delle lamelle.
Lamelle
modificaFitte, di colore giallo, libere al gambo; presenti numerose lamellule.
Gambo
modificaCilindrico, e di colore giallo, alto 9–15 cm.
Anello
modificaMembranaceo, giallo.
Volva
modificaBianca, persistente, liscia, carnosa e libera al gambo.
Carne
modificaBianca, tenera e fragile, immutabile al taglio.
Spore
modificaOvali, bianche volgenti al giallino in massa, non amiloidi, 10-12 × 6-7 µm.
Habitat
modificaProlifera con preferenza nelle radure leggermente secche e ventose dei boschi ben soleggiati, ma è possibile trovare esemplari isolati anche nel bosco fitto e in anfratti più scuri.
È un fungo raro[senza fonte] che cresce soprattutto nei boschi di castagni, querce e più raramente sotto pini, ad una altitudine solitamente non superiore ai 1000 metri. Sopporta solo temperature miti. Diffuso al sud della penisola italiana, si va rarefacendo man mano che si sale verso settentrione.
Commestibilità
modificaEccellente sia cotto che crudo.
ATTENZIONE: si raccomanda di non raccogliere MAI esemplari allo stato di ovolo o non dischiusi, sia perché le spore non possono disperdersi nell'ambiente e sia perché è più facile confonderli con altre specie velenoso-mortali.
Anche il taglio in sezione longitudinale del fungo chiuso ad ovolo non basta a distinguere l'Amanita caesarea da altre amanite ed anche quando è dischiusa può essere confusa a prima vista con l'Amanita aureola (velenosa), anch'essa con il cappello arancione. Si rammenta a questo proposito che il maggior numero di decessi per intossicazione fungina in Italia è dovuta al consumo di "ovoli" ancora chiusi, facilmente confusi con giovani esemplari di Amanita phalloides, Amanita virosa o Amanita verna (mortali).
Conservazione
modificaL'Amanita caesarea è diventata una specie rara in alcune zone e lo sta diventando in altre; questo a causa, non tanto della raccolta intensiva, quanto dell'abitudine deleteria, oltre che illegale, di molti cercatori di raccoglierla allo stato di ovolo, oppure quando il cappello non si è ancora dischiuso: questo comporta l'impossibilità per le spore di liberarsi e completare la riproduzione della specie.
Particolarità
modificaEtimologia
modificaDal latino caesareus, dei Cesari, per la sua ottima commestibilità.
Taxa inferiori di Amanita caesarea
modifica- Amanita caesarea var. lutea
- Amanita caesarea f. alba
Specie simili
modifica-
Ovuli di A. phalloides e di A. caesarea
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Ovuli di A. phalloides e di A. caesarea sezionati
- Amanita crocea (velenoso da crudo), appartenente al gruppo delle "Vaginate", che però ha il cappello di un arancio più sbiadito, il gambo cosparso di piccole squame bianche e manca di un anello evidente.
- Amanita muscaria e la sua variante aureola (velenoso) le cui lamelle sono però bianche anziché gialle.
- Amanita phalloides (mortale) se raccolto allo stadio di ovulo, anche se l'ovulo della A. caesarea (contrariamente alla A. phalloides) è assottigliato alla base ed ingrossato all'apice, e, se sezionato, presenta l'embrione aranciato del fungo (che nella A. phalloides è bianco o verdognolo). Vedi foto sopra.
- Amanita jacksonii, diffusa principalmente in Nord America
Galleria d'immagini
modifica-
Due esemplari in coppia
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Amanita caesarea in maturità
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Amanita caesarea allo stato di ovulo
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Amanita caesarea in maturità
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Amanita caesarea allo stato di ovulo
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Esemplari lussureggianti di Amanita caesarea
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Esemplare gigante di Amanita caesarea
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Esemplare di Amanita caesarea allo stato di ovolo, trovato nel Gargano
Note
modifica- ^ (EN) Gonçalves, S.C. 2019, Amanita caesarea, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato l'8 gennaio 2023.
Bibliografia
modifica- (EN) Amanita caesarea, in Index Fungorum, CABI Bioscience.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Amanita caesarea
- Wikispecies contiene informazioni su Amanita caesarea
Collegamenti esterni
modifica- Galleria fotografica di A. caesarea, su pluto.njcc.com. URL consultato il 31 agosto 2005 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2005).
- Amanita caesaria presentata dal Gruppo A.M.B. di Messina, su xoomer.alice.it. URL consultato il 2 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2007).
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