Francis Beaufort
Francis Beaufort (Navan, 27 maggio 1774 – Hove, 17 dicembre 1857) è stato un ammiraglio, cartografo ed esploratore britannico, direttore dell'Ufficio idrogafico della Royal Navy e inventore dell'omonima scala per la misurazione del vento.
Biografia
modificaPreferì il mare alla scuola, tanto che, dodicenne, s'imbarcò come marinaio. Durante le guerre napoleoniche, e in particolare dal 1796, comandò le imbarcazioni mercantili della Compagnia britannica delle Indie orientali. Nel 1805 gli venne assegnato il compito di delineare l'idrografia del Río de la Plata, in America Meridionale.
È a questo periodo che rimonta la prima versione della sua scala dei venti: suddivisa in dodici gradi d'intensità, essa descriveva la velocità del vento in base agli effetti che lo stesso produceva sia sulla superficie del mare, sia sui corpi natanti. Al rientro, nel 1808, il direttore del servizio idrografico, il noto cartografo Alexander Dalrymple, ne inviò un encomio all'Ammiragliato della marina militare britannica, e nel 1810 ricevette il grado di capitano.
Compì in seguito numerose esplorazioni, fra le quali, tra il 1811 e il 1812, quelle nelle coste dell'Anatolia, dove individuò importanti siti archeologici [1]. Ma il suo lavoro fu interrotto vicino Adana da un attacco dei turchi. Tornato in Inghilterra, pubblicò, nel 1817, il volume dal titolo Karamania, in cui diede la descrizione dei suoi viaggi del Vicino Oriente e dei ritrovamenti [2].
Nel 1829 divenne il capo dell'Ufficio idrografico dell'Ammiragliato britannico, rimanendovi per 25 anni. In corrispondenza con Charles Darwin, gli permise di effettuare il viaggio con l'HMS Beagle, da cui sarebbe scaturita la teoria dell'evoluzione. Le osservazioni astronomiche condotte a Greenwich e al Capo di Buona Speranza furono poste sotto la sua amministrazione.
Diresse anche numerose esplorazioni. Fra queste, le più importanti furono quella di John Franklin, nel continente artico, alla ricerca del leggendario Passaggio a nord-ovest[3], e quella di James Clark Ross per la misurazione del campo geomagnetico. Il suo nome, non a caso, è stato dato a diversi luoghi, come il Mare di Beaufort nel Mar Glaciale Artico e all'Isola di Beaufort nei mari antartici.
Tra i fondatori della Royal Geographical Society e socio della Royal Society di Londra, Beaufort si ritirò dal servizio nell'ottobre 1846, all'età di 72 anni, con il grado di contrammiraglio.
Note
modifica- ^ Cfr. Captain Francis Beaufort, Royal Navy, surveys the coastal lands of Asia Minor, in «The Collector's Voice», vol. II, p. 236
- ^ Cfr. F. Beaufort, Karamania, or a brief description of the south coast of Asia-Minor and of the remains of antiquity, II ed., Hunter, London 1818
- ^ Cfr. J. Franklin, The North-West Passage and the plans for the search, a cura di J. Brown, II ed., Stanford, London 1860, p. 103
Bibliografia
modifica- A. Friendly, Beaufort of the Admiralty, Random House, New York 1973.
- Il necrologio di Beaufort sugli Atti della Royal Society.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a Francis Beaufort
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francis Beaufort
Collegamenti esterni
modifica- Beaufort, Sir Francis, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- BEAUFORT, sir Francis, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Beaufort, sir Francis, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Sir Francis Beaufort, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Francis Beaufort, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Francis Beaufort, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere riguardanti Francis Beaufort, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Scheda biografica sul sito delle Irish Universities, su universityscience.ie. URL consultato il 1º febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2010).
- I cartografi britannici sul sito «Sulla cresta dell'onda», su sullacrestadellonda.it. URL consultato il 1º febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 42580519 · ISNI (EN) 0000 0001 0892 2227 · SBN BCTV014562 · BAV 495/89829 · CERL cnp00385083 · LCCN (EN) no2002095335 · GND (DE) 116098120 · BNE (ES) XX5286820 (data) · BNF (FR) cb10426504g (data) · J9U (EN, HE) 987007281939905171 |
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