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Lee Marvin

attore statunitense

Lamont Waltman Marvin Jr., detto Lee (New York, 19 febbraio 1924Tucson, 29 agosto 1987) è stato un attore e militare statunitense.

Lee Marvin nel 1971
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore 1966

Vinse il premio Oscar per il miglior attore protagonista nel 1966 per l'interpretazione in Cat Ballou.

Biografia

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Nacque a New York il 19 febbraio del 1924, secondo e ultimogenito dopo il fratello Robert, da Lamont Waltman Marvin, detto Monte, un pubblicitario ex capitano decorato della Prima guerra mondiale, e da Courtenay Washington Davidge, giornalista di moda, e riuscì a terminare i suoi studi in Florida prima dell'arrivo del conflitto. Allo scoppio della seconda guerra mondiale lasciò la scuola e si arruolò volontario nel Corpo dei Marines nell'agosto 1942. Assegnato alla 4ª Divisione Marine, partecipò a diverse azioni durante la guerra del Pacifico contro l'Esercito Imperiale Giapponese. Rimase ferito alle natiche da colpi di mitragliatrice durante la cruenta battaglia di Saipan nel 1944: i dottori raccontano che quando si svegliò sulla nave ospedale pianse per non aver potuto essere a fianco dei suoi commilitoni. La ferita comunque gli procurò problemi al nervo sciatico e per questo venne congedato dai Marines, pur decorato con la Purple Heart.

Carriera cinematografica

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Classico attore con la gavetta alle spalle, debuttò nel cinema nel 1951 e si mise in luce con il film Il grande caldo (1953) di Fritz Lang, dove interpretò la parte di un brutale sicario. Avendo dato una prova convincente, continuò a rafforzare la sua immagine di attore adatto alla parte del "cattivo" con personaggi violenti, sgradevoli o semplicemente antipatici. Giunse al culmine di questo filone con il ruolo del violento bandito Liberty Valance ne L'uomo che uccise Liberty Valance (1962), film diretto da John Ford.

Successivamente cominciò a diversificare i ruoli interpretati, accostandosi anche ai film comici. Ed è appunto con il western comico Cat Ballou che Lee Marvin vinse l'Oscar nel 1966 nella parte del cowboy beone. Nel discorso pronunciato alla premiazione, il suo ringraziamento andò anche al cavallo appoggiato al muro presente nella pellicola. Nella moltitudine dei ruoli interpretati, ebbe però più riscontro nei ritratti di uomini di azione, buoni o cattivi che fossero. In questo genere ebbe la definitiva consacrazione ne Quella sporca dozzina (1967) di Robert Aldrich. Nel 1969 recitò nel film La ballata della città senza nome, dove si cimentò come cantante interpretando il brano Wand'rin' Star, che riscosse un notevole successo di vendite, soprattutto grazie alla sua voce, considerata fra le più gravi del XX secolo.[1]

Vita privata

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Nel febbraio 1951 sposò Betty Ebeling, da cui divorziò nel 1967 e dalla quale ebbe quattro figli: Christopher, Courtenay, Cynthia e Claudia. Nel 1970 sposò Pamela Feeley, con cui si trasferì in un ranch a Tucson. Dopo il congedo dai Marines iniziò a bere e il problema divenne con il passare del tempo sempre più pressante. Nell'ambiente di Hollywood erano famose le sue colossali sbornie.

Nonostante sia stato protagonista di film di stampo conservatore, Marvin si dichiarava un sostenitore del Partito Democratico e si oppose alla guerra del Vietnam. Appoggiò pubblicamente John Fitzgerald Kennedy nelle elezioni presidenziali statunitensi del 1960, nonostante l'escalation di Kennedy nel coinvolgimento americano.

Nel dicembre 1986 riportò dei forti dolori addominali, tali da dover essere ricoverato al Tucson Medical Center, dove per un'infiammazione intestinale si rese necessario procedere con una colectomia. Giovedì 13 agosto 1987, a 63 anni, a causa di una persistente influenza dovette essere nuovamente ricoverato. Sabato 29, con la moglie al suo fianco, ebbe un infarto che, pur trovandosi in ospedale, non si riuscì ad arginare. Il corpo venne portato a Washington con onori militari, e dopo un funerale privato venne sepolto nel cimitero nazionale di Arlington, dove è inumato anche il corpo di John Fitzgerald Kennedy[2].

Onorificenze

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Filmografia parziale

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Televisione

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Riconoscimenti

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Doppiatori italiani

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  • Renato Turi in Nessuno resta solo, I pilastri del cielo, Supplizio, L'albero della vita, Contratto per uccidere, Quella sporca dozzina, Senza un attimo di tregua, Il sergente Ryker, Duello nel Pacifico, La ballata della città senza nome, L'imperatore del Nord, Avalanche Express, Delta Force
  • Bruno Persa in Il comandante Johnny, Brigata di fuoco, Gorilla in fuga, Giorno maledetto, Tutto finì alle sei
  • Giorgio Capecchi in Il selvaggio, L'ammutinamento del Caine, La spia dei ribelli, Sabato tragico, I comanceros
  • Mario Pisu in Lo straniero ha sempre una pistola, Prima linea, Cat Ballou, La nave dei folli, I professionisti
  • Glauco Onorato in L'uomo che uccise Liberty Valance, I tre della croce del Sud, Ci rivedremo all'inferno, Il grande uno rosso (versione cinematografica)
  • Vittorio Di Prima in Il grande scout, Il grande uno rosso (versione Reconstruction), Gorky Park
  • Pino Locchi in Corriere diplomatico, Arma da taglio
  • Lauro Gazzolo in Duello al Rio d'argento, Seminole
  • Nino Pavese in Il grande caldo, Il suo onore gridava vendetta
  • Gualtiero De Angelis in Tempo di furore
  • Renzo Palmer in La banda di Harry Spikes
  • Emilio Cigoli in Quel dannato pugno di uomini
  • Lino Troisi in Caccia selvaggia

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Edward Marvin Seth Marvin  
 
Lydia McConnell  
Henry Marvin  
Mary McCann  
 
 
Lamont Waltman Marvin  
Thomas Nicholas Hollingsworth  
 
 
Elizabeth Ann Hollingsworth  
Ann Maria Lavin  
 
 
Lee Marvin  
Walter Dorsey Davidge Francis Hathorn Davidge  
 
Anna Maria Dorsey  
William Fendall Davidge  
Anna Louise Washington Bailey Washington  
 
Ann Matilda Lee  
Courtenay Washington Davidge  
Malcom Baylor Washington Temple Mason Washington  
 
Georgianna Langhorne Baylor  
Estelle Courtenay Washington  
Fannie Walker Hunton Charles Henry Hunton  
 
Eleanor B. T. McNeale  
 
  1. ^ (EN) Lee Marvin, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ (EN) L. A. Times Archives, Lee Marvin Is Buried With Military Honors, su Los Angeles Times, 8 ottobre 1987. URL consultato il 28 settembre 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN14958999 · ISNI (EN0000 0001 2121 7645 · LCCN (ENn80102290 · GND (DE12213558X · BNE (ESXX1492404 (data) · BNF (FRcb13897169r (data) · J9U (ENHE987007426096105171 · CONOR.SI (SL39874147