Narni
Narni è un comune italiano di 17 826 abitanti della provincia di Terni in Umbria.
Narni comune | |
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Narni vista dall'alto. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Provincia | Terni |
Amministrazione | |
Sindaco | Lorenzo Lucarelli (PD) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 42°31′N 12°31′E |
Altitudine | 240 m s.l.m. |
Superficie | 197,99 km² |
Abitanti | 17 826[1] (31-8-2023) |
Densità | 90,03 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Amelia, Calvi dell'Umbria, Montecastrilli, Orte (VT), Otricoli, San Gemini, Stroncone, Terni |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 05035 - 05036 |
Prefisso | 0744 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 055022 |
Cod. catastale | F844 |
Targa | TR |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 802 GG[3] |
Nome abitanti | narnesi |
Patrono | san Giovenale e san Cassio |
Giorno festivo | 3 maggio, 4 luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Narni all'interno della provincia di Terni | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaLa zona intorno a Narni era già abitata nel Paleolitico, come attestano i ritrovamenti in alcune delle grotte di cui è composto il territorio. Intorno all'inizio del primo millennio a.c. popolazioni di cultura appenninica di origine indeoeuropea gli Osco-Umbri si stabilirono nella zona chiamando Nequinum il loro insediamento.
Nel 300 a.C. la cittadella rientrò negli interessi di Roma, che la fece assediare con il console Quinto Appuleio Pansa ottenendo tuttavia risultati infruttuosi vista la sua impervia posizione[4]. Ci volle oltre un anno per compiere l'impresa, avvenuta nel 299 a.C. grazie al tradimento di due persone locali che permisero ai Romani l'ingresso tra le mura. Divenne così colonia romana, e centro strategico lungo la via Flaminia. Per punire il sostegno dato ai Galli, e considerando Nequinum di cattivo auspicio (in latino, nequeo significa "non posso", e nequitia significa "inutilità".), i romani cambiarono il nome della città in latino di Narnia[5][6][7], dal nome del vicino fiume Nar, l'attuale Nera.
Non si hanno molte notizie relative a quel periodo, si pensa[8] però che la città potesse aver avuto un ruolo di una certa importanza durante il corso delle prime due guerre puniche. Lungo il fiume Nera, nei pressi della frazione di Stifone, dove anticamente si trovava il porto della città romana, è stato infatti recentemente individuato il sito archeologico di quello che appare come un cantiere navale romano.[9]. Dell'antica navigabilità del fiume Nera si hanno peraltro notizie su Strabone[10] e Tacito[11]. Noto il passo in cui il console Gneo Calpurnio Pisone, nel 19, decise di imbarcarsi a Narni con la moglie Plancina al fine di raggiungere Roma senza destare sospetti. Divenne Municipium nel 90 a.C. Nell'anno 30 d.C. vi nacque Nerva, imperatore romano. Di epoca paleocristiana è la citazione di Narnia ad opera di Tertulliano, nell'Apologeticum, in un elenco di "falsi dei" redatto nel primo secolo, in quanto la città era antica dimora del dio Visidianus (Narnensium Visidianus).
Non si conosce con certezza quando la città di Narnia cambiò il suo nome in Narni, ma probabilmente questo avvenne gradualmente nel tempo a partire dal XIII secolo[senza fonte] per poi divenire effettivo dopo la rivoluzione francese[senza fonte], anche se fino alla fine del XIX secolo si trovavano ancora nelle lapidi e negli scritti ufficiali iscrizioni con l'antico nome di Narnia[senza fonte].
Lo scrittore Walter Hooper, che fu tra l'altro segretario e biografo di C.S. Lewis, autore de Le cronache di Narnia, ha anche trattato diverse volte nei suoi libri le origini del nome "Narnia" come si nota ad esempio a pagina 306 del suo libro scritto a quattro mani con Roger Lancelyn Green: C.S. Lewis: A Biography, pubblicato nel 2002. Di seguito un estratto che riporta quanto detto da Lewis a Hooper:
«Quando Walter Hooper chiese a C.S. Lewis dove aveva trovato la parola Narnia, Lewis gli mostrò il suo atlante Murray's Small Classical Atlas, ed. G.B. Grundy (1904), che aveva comprato quando stava leggendo i classici con il suo istitutore Kirkpatrick presso Great Bookham [1914-1917]. A pagina 8 di questo atlante c'è una mappa dell'Italia con le iscrizioni in lingua latina. Lewis aveva sottolineato il nome di una piccola città chiamata Narnia, semplicemente perché amava il suono di questa parola. Narnia - o "Narni" in italiano - si trova in Umbria, a metà strada tra Roma ed Assisi.»
Simboli
modificaUna leggenda narnese vuole che, in epoca medievale, nel territorio tra Narni e Perugia ci fosse un grifone, contro il quale le due città, tra loro in guerra, si erano coalizzate. Una volta ucciso, come trofeo Perugia si tenne le ossa del grifone (bianche) e Narni la pelle (rossa). Per questo il grifone di Perugia è bianco e quello di Narni è rosso.
Stemma
modificaLo stemma della città di Narni, concesso con D.P.R. del 12 ottobre 1951, ha la seguente blasonatura:
Gonfalone
modificaIl gonfalone, concesso con DPR del 26 giugno 1955, è un drappo di azzurro.[12]
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture civili
modifica- Ponte di Augusto
- Palazzo dei Priori
- Palazzo Comunale
- Rocca di Albornoz
- Il Museo Eroli conserva una pala del Ghirlandaio ed un'Annunciazione di Benozzo Gozzoli
- Teatro comunale Giuseppe Manini
- Acquedotto romano della Formina
- Fonte di Feronia
- Cantiere navale romano di Stifone
- Castello di San Girolamo
- Narni sotterranea, sito ipogeo
- Ponte Cardona
- Porta Romana, lungo la via Flaminia, che entrando a Narni da sud, diviene via Vittorio Emanuele.
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La fontana di piazza Garibaldi e il duomo in secondo piano
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La rocca albornoziana
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Uno scorcio di piazza Garibaldi
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Palazzo comunale
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Via del Campanile
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Pozzo medioevale di Narni
-
Porta della Fiera
Architetture religiose
modifica- Cattedrale, dedicata al suo primo vescovo san Giovenale
- Chiesa di San Domenico (ex chiesa di Santa Maria Maggiore)
- Chiesa di Santa Maria Impensole
- Chiesa di San Francesco
- Chiesa di Sant'Agostino
- Abbazia di San Cassiano
- Abbazia di Sant'Angelo in Massa
- Chiesa di Santa Margherita
- Chiesa di Santa Restituta
- Chiesa di Sant'Agnese
- Santuario della Madonna del Ponte
- Santuario di San Michele Arcangelo, nella frazione di Schifanoia
- Speco di San Francesco
- Chiesa romanica di Santa Pudenziana (poco fuori dalla città)
- Chiesa di Santa Maria della Serqua, nella quale è una tela con l'Allegoria della regola francescana di Michelangelo Braidi, proveniente dall'altare della Confraternita del Cordone di San Francesco della chiesa dedicata al santo di Assisi, che presenta lo stemma dei Cesi e degli Eroli e l'effigie dei due donatori.[13]
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Esterno della Cattedrale di San Giovenale
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Cattedrale di San Giovenale
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Chiesa di San Francesco
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Abbazia di San Cassiano
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[14]
Etnie e minoranze straniere
modificaSecondo i dati ISTAT[15] al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera residente era di 1 332 persone, pari al 7,83% della popolazione.[16]
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Cultura
modificaUniversità
modificaDa ottobre 2006 risiede presso Palazzo Sacripanti, in piazza Galeotto Marzio, il corso di laurea in scienze per l'investigazione e la sicurezza, facente parte della facoltà di scienze della formazione dell'Università degli Studi di Perugia.
Biblioteca
Biblioteca comunale
Biblioteca diocesana
Musei
Museo della città e del territorio[17]
Museo multimedievale della corsa all' anello[18]
Museo della Street Art[21]
Eventi
modifica- Corsa all'anello
- Festival del film restaurato[22]
- Fiere del fumetto:
Geografia antropica
modificaFrazioni
modificaBorgaria, Capitone, Cigliano, Guadamello, Gualdo, Itieli, La Quercia, Montoro, Nera Montoro, Narni Scalo, Ponte San Lorenzo, San Faustino, San Liberato, Santa Lucia, Sant'Urbano, San Vito, Schifanoia, Stifone, Taizzano, Testaccio, Vigne, loc. Tre ponti
Narni Scalo
modificaNarni Scalo è una frazione del comune di Narni, popolata da 5.086 abitanti, un centinaio in più rispetto allo stesso capoluogo (dati Istat, 2001[26]). Il paese si trova all'estremità occidentale della Conca ternana, ad un'altezza di 93 m s.l.m..
Nelle vicinanze della stazione ferroviaria si trovano i resti del ponte di Augusto, di epoca romana, lungo quasi 130 m ed alto 30 m (prima che cadesse in rovina nel 1855). Invece, in direzione di Sangemini, si trova il ponte Caldaro, anch'esso di origine romana.[senza fonte]
L'area occupata dal paese era utilizzata dagli stabilimenti industriali della chimica (Linoleum): dopo la seconda guerra mondiale si cominciarono a costruire le prime case per gli operai, che costituiscono il nucleo primigenio del borgo. La presenza concomitante della stazione ferroviaria ne aumentò il tasso di crescita negli anni sessanta, rendendolo di fatto il principale quartiere periferico della città Narni News[27].
A Narni Scalo trovano posto parecchi uffici pubblici ed anche le scuole superiori del comune. Nel palazzetto dello sport Pala Gandhi gioca la squadra locale della A.S. Pallavolo Narni[28].
Ponte San Lorenzo
modificaPonte San Lorenzo è una frazione del comune di Narni, popolata da 656 abitanti[29] e localizzata in pianura a 158 m s.l.m.; l'incremento demografico è stato notevole a partire dagli anni ottanta ed un decreto del sindaco, nei primi anni novanta, la eleva a frazione.
A parte l'incremento della popolazione, anche l'aspetto urbanistico è notevolmente aumentato assieme a quello delle attività praticabili nel centro sportivo.
Vigne
modificaVigne è una frazione del comune di Narni, popolata da 359 abitanti[30] e posta a 261 m s.l.m.[31]
Le origini di Vigne risalgono all'epoca romana: lungo la strada che porta a Taizzano furono rinvenuti resti di abitazioni romane. Dagli Statuti comunali narnesi risulta che Vigne è sempre stata posta sotto la giurisdizione del capoluogo.
Nel seguito dei secoli, vi si trovò un fermo posta, lungo il passaggio per coloro che dallo Stato Pontificio si dirigevano verso il Granducato di Spoleto.
L'aspetto attuale è quello di un paese moderno, senza particolari resti antichi. Da riportare la presenza della chiesa di Sant'Egidio e della cappella di San Giuseppe.
Durante il mese di ottobre si tiene la Festa della Castagna e del Vino Novello.
Il patrono del paese è San Lino.
La Quercia
modificaLa Quercia, o La Cerqua è una frazione che conta circa 200 abitanti, è conosciuta per via del santuario dedicato alla Madonna della Quercia.
Infrastrutture e trasporti
modificaAscensori
modificaPer raggiungere il centro della città ci sono diversi ascensori, di cui uno, il più alto costruito come una funicolare.
Ferrovie
modificaNel territorio di Narni si trovano due stazioni ferroviarie, tutte sulla ferrovia Roma-Ancona:
- Stazione di Narni è la più importante, si trova nella frazione di Narni Scalo ed è collegata con Narni con delle navette gestite da Busitalia.[32]
- Stazione di Nera Montoro si trova nella frazione di Nera Montoro.
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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12 giugno 1994 | 24 maggio 1998 | Luigi Annesi | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [33] |
24 maggio 1998 | 26 maggio 2002 | Luigi Annesi | Democratici di Sinistra | Sindaco | [33] |
26 maggio 2002 | 27 maggio 2007 | Stefano Bigaroni | Democratici di Sinistra | Sindaco | [33] |
27 maggio 2007 | 6 maggio 2012 | Stefano Bigaroni | Partito Democratico | Sindaco | [33] |
6 maggio 2012 | 12 giugno 2017 | Francesco De Rebotti | Partito Democratico | Sindaco | [33] |
12 giugno 2017 | 13 giugno 2022 | Francesco De Rebotti | Partito Democratico | Sindaco | [33] |
13 giugno 2022 | in carica | Lorenzo Lucarelli | Partito Democratico | Sindaco | [33] |
Gemellaggi
modificaNote
modifica- ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Livio, Ab Urbe condita libri, X, 9.
- ^ Spazi geografici della Storia Romana: Umbria Archiviato il 17 giugno 2009 in Internet Archive.
- ^ dettagli ricerca in db
- ^ San Gemini Arte, su sangeminiarte.it. URL consultato il 10 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2008).
- ^ Christian Armadori, Il Porto di Narnia e il Cantiere Navale Romano sul Fiume Nera, Ed. Quasar, 2012. Alvaro Caponi, I segreti del porto etrusco e il cantiere navale di Narnia: ritrovamenti unici al mondo: Villa Pompeia Celerina, Ricerca obiettivo, 2006.
- ^ Giuseppe Fortunati, Narnia e Narni. Dalla storia al fantastico, Heos Editrice; Corriere dell'Umbria, 27 novembre 2005.
- ^ Geographia, Libro V, 2,10.
- ^ Annales, Libro III, 9.
- ^ Bozzetto del gonfalone del Comune di Narni, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 5 ottobre 2024.
- ^ Giordana Benazzi e Lucilla Vignoli, A favore dell'attribuzione di quest'opera a Michelangelo Braidi (? 1569 -Narni 1599), in Simone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco, catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2007, p. 266.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 2-03-2014.
- ^ Dato ISTAT popolazione straniera residente al 31 dicembre 2010
- ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it .
- ^ Museo della città e del territorio in Palazzo Eroli a Narni, su umbriatourism.it.
- ^ Museo Multimedievale della Corsa all’Anello, su museionline.info.
- ^ Collezione Filippetti Narni, su asimusei.it.
- ^ Collezione Filippetti, su asimusei.it.
- ^ A Narni apre il museo della street art e intanto è ‘Pronti, Corsa, via’: osterie aperte, su umbria24.it.
- ^ Le vie del cinema, su leviedelcinema.it.
- ^ Addio “Narnia Fumetto” / L’ultima edizione ‘fantasma’ in beneficenza, su tuttoggi.info, 3 aprile 2015. URL consultato il 10 giugno 2024.
- ^ Voglia di fumetti? Arriva il 'Narni Comics & Games', su ternitoday.it, 6 settembre 2018. URL consultato il 10 giugno 2024.
- ^ Narniopoly Comics: 22 e 23 giugno 2024, su corrierenerd.it, marzo 2024. URL consultato il 10 giugno 2024.
- ^ dawinciMD - Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, su dawinci.istat.it. URL consultato l'8 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
- ^ NarniNews
- ^ Pallavolonarni.it Archiviato il 21 giugno 2009 in Internet Archive.
- ^ Dati Istat, 2001 dawinciMD - Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive.
- ^ Dati Istat, 2001 dawinciMD - Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive.
- ^ Copia archiviata, su dawinci.istat.it. URL consultato l'8 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
- ^ Servizi urbani, su fsbusitalia.it. URL consultato il 10 giugno 2024.
- ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Narni
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Narni
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.narni.tr.it.
- Narni, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Narni, su sapere.it, De Agostini.
- D. Monacchi, NARNI, in Enciclopedia dell'Arte Antica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1995.
- U. Ciotti, NARNI, in Enciclopedia dell'Arte Antica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1963.
- (EN) Narni, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Sito Istituzionale, su comune.narni.tr.it.
- Biblioteca Comunale Giovanni Eroli, su bcn.comune.narni.tr.it. URL consultato il 30 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 151342134 · SBN RLZL002405 · LCCN (EN) n85257648 · GND (DE) 4288080-4 · BNF (FR) cb15607018n (data) · J9U (EN, HE) 987007564722005171 |
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