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Pietro II di Sicilia

re di Trinacria (Sicilia) (r. 1337-1342)

Pietro II di Sicilia (Parco, 1305[2]Calascibetta, 15 agosto 1342) fu re di Trinacria affiancato al padre, Federico III d'Aragona, dal 1321 al 1337, poi da solo sino alla morte.

Pietro II di Sicilia
Ritratto di Pietro II nell'abside della Cattedrale di Messina
Re di Sicilia
Stemma
Stemma
In carica25 giugno 1337[1]-
15 agosto 1342
PredecessoreFederico III
SuccessoreLudovico
Nome completoPietro d'Aragona
NascitaParco[2], 1305
MorteCalascibetta, 15 agosto 1342
Luogo di sepolturaCattedrale di Santa Maria Assunta, Palermo
Casa realeAragona di Sicilia
PadreFederico III
MadreEleonora d'Angiò
ConsorteElisabetta di Carinzia
FigliCostanza
Leonora
Beatrice
Eufemia
Violante
Ludovico
Giovanni
Federico
Bianca
ReligioneCattolicesimo

Origini familiari

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Era il figlio primogenito del re di Sicilia, Federico III d'Aragona (figlio maschio terzogenito del re d'Aragona, di Valencia e conte di Barcellona e altre contee catalane, poi anche re di Sicilia, Pietro III il Grande e di Costanza di Sicilia[3], che era figlia del re di Sicilia Manfredi (figlio illegittimo dell'imperatore Federico II di Svevia) quindi pretendente al trono di Sicilia) e di Eleonora d'Angiò, figlia del re di Napoli, Carlo II d'Angiò e di Maria d'Ungheria.[4][5][6][7]

Biografia

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Secondo la Cronaca piniatense[8], Pietro era il figlio primogenito dei tre figli maschi ancora in vita (gli altri due erano Giovanni e Guglielmo) di Federico III e di Eleonora (el primero…Don Pedro…et el otro Don Johan…el tercero Guillem)[4].

Durante la discesa (1310-1312) in Italia, dell'imperatore, Arrigo VII, suo padre intavolò con l'imperatore una trattativa per il fidanzamento di Pietro con la figlia ultimogenita di Arrigo, Beatrice; ma la trattativa, nel 1312, sfumò per la scelta di Arrigo di imparentarsi con gli Angiò.

Il parlamento siciliano, il 12 giugno 1314, disattendendo l'accordo[9] siglato con la Pace di Caltabellotta, confermava Federico re di Sicilia e riconosceva Pietro come erede al trono, e quindi successore di Federico, alla sua morte[4].

Ovviamente da quello stesso anno riprese la guerra tra Angioini e Aragonesi per il possesso della Sicilia che era iniziata con la rivolta del Vespro, e, nel 1321, il padre Federico, con l'approvazione del parlamento siciliano, associandolo al trono, gli assegnò la corona del regno di Sicilia[4], confermando con questo atto che l'accordo di Caltabellotta, che prevedeva il ritorno della corona agli Angioini, era definitivamente naufragato. Dopo questo atto, la guerra riprese vigore (le flotte dei due schieramenti si affrontarono, nell'assedio di Genova) e il papa Giovanni XXII scagliò l'interdetto sulla Sicilia (Giovanni XXII lo tolse solo nel 1334, poco prima di morire).
Che Pietro era stato associato al trono lo troviamo confermato in una lettera del 20 maggio 1326, inviata al nipote, futuro re d'Aragona, Alfonso IV (domino infanti Alfonos…domini regis Aragonum primogenitor…comiti Urgellensi) da Federico III (Fredericus…rex Trinacrie…cum…domina Elyonora…regina Trinacrie…consorte nostra…[et] rege Petro secundo primogenitor cum consorte eius).

Pietro, il 23 aprile 1322, a Catania, si era unito in matrimonio con Elisabetta di Carinzia, figlia di Ottone III del Tirolo e di Eufemia di Slesia-Liegnitz[4].

Comunque Pietro, in realtà, cominciò a regnare effettivamente sulla Sicilia, solo dopo la morte del padre, avvenuta il 25 giugno 1337[4]. Il regno di Pietro II fu segnato dai forti contrasti tra la corona ed i nobili: fra tutte, si ricordino le potenti famiglie dei Ventimiglia, dei Palizzi, dei Chiaramonte e degli Antiochia. In alcuni casi il re non riuscì a fronteggiare queste famiglie e fu costretto a concedere loro maggiori poteri ed alcune proprietà demaniali.

Pietro morì improvvisamente il 15 agosto 1342, a Calascibetta (EN)[4], e fu sepolto nella Cattedrale di Palermo.
Sul trono gli successe il figlio maschio primogenito, Ludovico, che era ancora un bambino di circa sei anni, sotto la tutela della madre, Elisabetta di Carinzia, e dello zio, Giovanni, che divenne reggente.

Secondo la Nuova Cronica di Villani [Libro XII, Capitolo CXXVIII] il re morì prima del 15 settembre 1341 nel corso di una campagna militare per soccorrere la città di Milazzo, assediata dal re di Napoli: Fallendo la vettuaglia alla terra per lo lungo assedio e per l’affanno del detto osteggiare, don Piero, che·ssi facea re di Cicilia, amalò e morìo. Per la qual cosa Melazzo s’arrendé all'amiraglio del re Ruberto a dì XV di settembre MCCCXLI.

Discendenza

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Pietro ebbe nove figli da Elisabetta:[4][5][6][10]

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giacomo I d'Aragona Pietro II di Aragona  
 
Maria di Montpellier  
Pietro III di Aragona  
Iolanda d'Ungheria Andrea II d'Ungheria  
 
Iolanda di Courtenay  
Federico III di Sicilia  
Manfredi di Sicilia Federico II di Svevia  
 
Bianca Lancia  
Costanza II di Sicilia  
Beatrice di Savoia Amedeo IV di Savoia  
 
Margherita di Borgogna  
Pietro II di Sicilia  
Carlo I d'Angiò Luigi VIII di Francia  
 
Bianca di Castiglia  
Carlo II di Napoli  
Beatrice di Provenza Raimondo Berengario IV di Provenza  
 
Beatrice di Savoia  
Eleonora d'Angiò  
Stefano V d'Ungheria Béla IV d'Ungheria  
 
Maria Lascaris di Nicea  
Maria Arpad d'Ungheria  
Elisabetta dei Cumani  
 
 
 
  1. ^ Dal 1321 fu coregnante del padre
  2. ^ a b (EN) [1]
  3. ^ Costanza di Hohenstaufen anche detta di Sicilia, non deve essere confusa con Costanza d'Altavilla, anch'essa detta di Sicilia, bisnonna di Costanza di Hohenstaufen.
  4. ^ a b c d e f g h (EN) Reali di Sicilia
  5. ^ a b (EN) Casa di Barcellona- genealogy Archiviato il 3 maggio 2011 in Internet Archive.
  6. ^ a b (EN) Pietro di Sicilia- Pedigree
  7. ^ (DE) Federico III di Sicilia genealogie mittelalter Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive.
  8. ^ La Cronaca piniatense è una cronaca storiografica, voluta dal re d'Aragona, Pietro IV, del regno di Aragona, dalle sue origini comitali sino alla Corona d'Aragona (1336, morte di Alfonso IV di Aragona)
  9. ^ Federico III d'Aragona era riconosciuto re di Trinacria e, alla sua morte l'isola doveva tornare parte del regno di Sicilia, sul cui trono sedevano gli angioini.
  10. ^ (DE) Pietro II di Sicilia genealogie mittelalter Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive.

Bibliografia

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  • Edward Armstrong, L'Italia ai tempi di Dante, in Storia del mondo medievale, vol. VI, 1999, pp. 235–296.
  • Romolo Caggese, Italia, 1313-1414, in Storia del mondo medievale, vol. VI, 1999, pp. 297–331.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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