Libia | |
Localizzazione | |
Stemma e Bandiera | |
Capitale | Tripoli |
---|---|
Governo | Repubblica parlamentare provvisoria |
Valuta | Dinaro libico (LYD) |
Superficie | 1.759.541 km² |
Abitanti | 6.120.585 (stima 2008) 5.670.688 (censimento 2006) |
Lingua | Arabo |
Religione | Islam (97%) Cristianesimo (3%) |
Elettricità | 230V/50Hz (presa britannica) |
Prefisso | +218 |
TLD | .ly |
Fuso orario | UTC+1 |
ATTENZIONE: Viaggiare in Libia rimane pericoloso nonostante il cessate il fuoco entrato in vigore il 23 ottobre 2020 e un governo di unità nazionale che ha preso il potere nel marzo 2021. Il controllo del paese rimane diviso tra fazioni rivali e signori della guerra. Molti governi sconsigliano ogni viaggio in Libia.
La Farnesina ribadisce l’invito ai connazionali a non recarsi in Libia e, a quelli presenti, a lasciare temporaneamente il Paese. |
|
Avvisi turistici governativi
| |
(Ultimo aggiornamento: ottobre 2021) |
Libia (in arabo: ليبيا Lībiyā) è una nazione del Nordafrica che si affaccia sul Mar Mediterraneo e confina a nord-ovest con la Tunisia, a ovest con l'Algeria, a sud con il Niger e il Ciad, a sud-est con il Sudan e a est con l'Egitto.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaLa Libia è dotata di una lunga costa mediterranea ed è prevalentemente piatta. A ovest, l'altopiano raggiunge il mare, creando scogliere e insenature profonde. Spostandosi a est, la costa torna bassa e ornata da dune, fino al golfo di un'insenatura ampia e profonda, oltre la quale ricominciano le scogliere a picco. È dotata di una pianura costiera abbastanza estesa, che si rialza man mano che ci si inoltra verso il Fezzan. Questa pianura corrisponde al bacino della Sirte, caratterizzato in alcuni punti, da altitudini anche inferiori al livello del mare. Al contrario, la Cirenaica conosce un altopiano già in vicinanza del mare. L'interno è basso, fino ai 250 metri, con l'eccezione del massiccio del Tibesti, e caratterizzato da deserto roccioso e sabbioso, punteggiato di oasi. Il rilievo maggiore è di 2.267 metri.
La Libia ha principalmente uadi sahariani che canalizzano l'acqua della stagione delle piogge. Gli unici fiumi perenni sono il Ki'am e il Ramla in Tripolitania e il Derna in Cirenaica. La falda acquifera, poco profonda in vicinanza del mare (appena 3 metri nell'oasi di Tripoli e 30-35 metri nella piana della Gefara), diventa più profonda inoltrandosi nel Fezzan. L'altopiano della Cirenaica è dotato di una rete di acque sotterranee che riaffiorano in sorgenti carsiche. Le depressioni del deserto (Giarabub, Cufra, solchi del Fezzan) danno luogo a piccoli laghi, spesso salati.
Quando andare
modificaPer scegliere quando visitare il paese è opportuno tenere presente che il clima della Libia è fortemente influenzato dal deserto a sud e dal Mediterraneo a nord. Nella regione costiera la temperatura è piuttosto mite: a Tripoli la media è di circa 26 °C d'estate e 14 °C d'inverno, mentre le precipitazioni sono concentrate soprattutto nei mesi invernali. In estate, occasionalmente, in presenza di venti provenienti dal deserto, la temperatura nella capitale può raggiungere o superare i 45 °C. Nelle pianure centrali domina un clima semiarido, mentre il deserto a sud è soggetto a lunghi periodi di siccità. Sulla fascia costiera, generalmente più umida, soffia a volte in primavera e in autunno il ghibli, un vento secco, caldo e carico di sabbia.
Cenni storici
modificaL'odierna Libia era abitata sin dal periodo neolitico da popolazioni indigene, antenate dei berberi odierni. Successivamente i territori libici sono passati nell'ordine sotto il dominio: egizio, greco-fenicio (dal 332 a.C.), romano (dal 146 a.C.), vandalo (dal 430 d.C.), bizantino (dal 533 d.C.), arabo e ottomano. Ognuno di questi popoli ha lasciato il proprio segno, più o meno evidente ai giorni nostri, creando una cultura eterogenea.
L'ultimo stato ad usurpare il territorio libico fu proprio l'Italia quando nel 1911 la colonizzo fino al 1943. Con il trattato di Pace del 1947, la Gran Bretagna amministrava Tripolitania e Cirenaica, e la Francia la Fasania (antica regione compresa nel Sahara libico), in gestione fiduciaria delle Nazioni Unite, mentre la Striscia di Aozou (ottenuta da Mussolini nel 1935) fu riconsegnata alla colonia francese del Ciad.
Col favore dell'ONU, il 24 dicembre 1951 la Libia dichiara l'indipendenza come Regno Unito di Libia, monarchia ereditaria e costituzionale sotto re Idris al-Sanusi. Il 1º settembre 1969 re Idris è deposto da un gruppo di ufficiali nasseriani. Il paese fu ribattezzato Repubblica araba di Libia e Muʿammar al-Qadhdhāfī presiedette il governo provvisorio, che avviò un programma di nazionalizzazioni delle grandi imprese e dei possedimenti italiani, chiudendo inoltre le basi militari statunitensi e britanniche. Nel febbraio del 2011 scoppia la prima guerra civile in Libia che terminerà formalmente il 20 ottobre 2011, data in cui viene catturato e ucciso nella sua città natale di Sirte, Mu'ammar Gheddafi. Nel 2014 scoppia la seconda guerra civile in Libia, un conflitto armato in corso in Libia tra due governi e due coalizioni rivali: da una parte il governo internazionalmente riconosciuto, basato nella città orientale di Tobruk; dall'altra parte il governo basato nella capitale Tripoli.
Lingue parlate
modificaOltre alla lingua ufficiale è piuttosto diffusa nel paese anche la lingua berbera soprattutto nel Gebel Nefusa ("nefusi"), a Zuara sulla costa e in vari centri dell'interno come Gat, Gadames, Sokna e Augila; mentre le lingue italiana e inglese sono utilizzate meramente a livello economico-commerciale.
Letture suggerite
modificaNella letteratura libica contemporanea, i generi prevalenti sono la poesia e il racconto breve. Fuad Kaabazi e Khalifa Tillisi sono tra i letterati che maggiormente si sono spesi per la traduzione e l'interscambio tra la letteratura italiana e la letteratura libica.
Inoltre:
- Nora Lafi, Une ville du Maghreb entre ancien régime et réformes ottomanes. Genèse des institutions municipales à Tripoli de Barbarie (1795-1911), Paris, L'Harmattan, 2002, 305 p.
- Giovanni Buccianti, Libia: petrolio ed indipendenza, Giuffrè, 1999
- Stucchi, Quaderni di archeologia della Libia, Volume 7.
- Anthony Ham, Libia, 2007
Film suggeriti
modifica- L'ordine delle cose di Andrea Segre (2017) — Il film affronta il problema dell'emigrazione dalla Libia verso l'Italia e dei "campi di prigionia libici".
Territori e mete turistiche
modificaCentri urbani
modifica- Tripoli — La capitale.
- Bengasi — Città portuale della Libia.
- Garian — Città della Libia settentrionale, capoluogo della Municipalità di Gebel Garbi.
- Gadames — Città-oasi nella Libia occidentale, situata nei pressi del confine con l'Algeria e la Tunisia a circa 550 km a sudovest di Tripoli.
- Misurata — Città della Libia sul golfo della Sirte e capoluogo della municipalità omonima.
- Sebha — Importante città della Libia centro-meridionale; un tempo la capitale della storica regione del Fezzan.
- Shahhat — Vicino all'antica città di Cyrene, un patrimonio dell'UNESCO.
- Sirte — Sirte è un importante porto libico, situato al centro del golfo della Sirte.
- Tobruch (o Tobruk) — Città portuale libica e capoluogo della municipalità di Al Butnan.
- Zuara — Capoluogo della Municipalità di Al Nuqat al Khams.
Altre destinazioni
modifica- Gat (o Ghat) — Un antico insediamento nel sudovest con graffiti preistorici e trekking impegnativi nel deserto.
- Green Mountains
- Leptis Magna — Antica e influente città della Libia. Oggi le sue estese rovine romane sono protette dall'UNESCO.
Come arrivare
modificaRequisiti d'ingresso
modificaRestrizioni sui visti: A causa del boicottaggio di Israele da parte della Lega araba, l'ingresso viene rifiutato ai cittadini israeliani e a tutti coloro che hanno nel passaporto un visto per Israele. |
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi con timbro con la traduzione dei dati in lingua araba e visto d'ingresso. In mancanza della traduzione in lingua araba del passaporto si rischia di non essere ammessi nel paese (anche in presenza del visto). A volte alla richiesta del visto viene richiesto anche il certificato medico che prova la sieronegatività al virus dell'AIDS. L'ambasciata italiana[link non funzionante] si trova a Tripoli.
In aereo
modificaL'aeroporto principale della Libia è il Tripoli International a 25 km dalla capitale.
In treno
modificaNon esistono connessioni internazionali e non possiede infrastrutture ferroviarie domestiche.
Come spostarsi
modificaIn treno
modificaNel 1965 sono state dismesse le linee ferroviarie.
Cosa vedere
modificaPer approfondire, vedi: Patrimoni mondiali dell'umanità in Libia. |
- Siti archeologici di Leptis Magna, Cirene e Sabratha
- Incisioni rupestri di Tadrart Acacus
- Città vecchia di Gadames
Cosa fare
modificaValuta e acquisti
modificaLa valuta nazionale è il Dinaro libico (LYD).
Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:
(EN) Con Google Finance: | AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD |
Con Yahoo! Finance: | AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD |
(EN) Con XE.com: | AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD |
(EN) Con OANDA.com: | AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD |
A tavola
modificaLa cucina libica presenta elementi misti di cultura araba e mediterranea, con forti influssi italiani che risalgono al passato coloniale. La popolazione libica predilige mangiare in casa, tranne al venerdì, quando vengono preparati picnic sulla costa, in cui i commensali si servono, usando mani e pane come posate, da un grande piatto comune. I pastori nomadi berberi hanno lasciato la consuetudine della cottura a fuoco lento di zuppe e carni in pentole di terracotta (tajine), oltre al couscous, tradizionalmente di miglio, oggi di grano, condito con carne (principalmente montone), pesce o verdure.
La shorba è invece una zuppa di verdure speziata al peperoncino e condita con pezzi di pollo, tacchino o montone.
La pasta al pomodoro è un lascito della cucina italiana, reinterpretata con l'uso delle spezie.
La tradizione ebraica ha lasciato in eredità l'uso di frattaglie e la marinatura di carne e pesce.
Le principali spezie utilizzate sono coriandolo, cumino e cannella, ai quali si aggiungono per dare colore zafferano e cardamomo. Orzo e frumento sono i principali cereali coltivati. Pomodori e patate sono le verdure più apprezzate; datteri, banane, cocco, arance e fichi identificano la frutta.
Bevande
modificaIl tè alla menta, servito in piccoli bicchieri, è la principale bevanda. Gli alcolici sono banditi per motivi religiosi.
Infrastrutture turistiche
modificaEventi e feste
modificaFestività nazionali
modificaData | Festività | Note | |
---|---|---|---|
febbraio | Festa della rivoluzione | Memoriale dell'inizio della rivoluzione (2011) | |
marzo | Festa della vittoria | Memoriale dell'inizio dell'intervento militare dell'ONU contro il regime (2011) | |
maggio | Festa dei lavoratori | Festività internazionale | |
settembre | Giorno dei martiri | Memoriale dell'impiccagione del capo dei partigiani libici, Omar al-Mukthar, da parte dei fascisti (1931) | |
ottobre | Festa della liberazione | Memoriale della liberazione dal regime di Gheddafi (2011) | |
dicembre | Festa dell'indipendenza | Indipendenza dalla Francia e dal Regno Unito (1951) | |
muharram | Ras as-Sana | Festività musulmana che segna l'inizio del nuovo anno islamico | |
muharram | Ashura | Festività musulmana in memoria del martirio di Husayn | |
rabi' al-awwal | Mawlid | Festività musulmana che segna la nascita del profeta Maometto | |
shawwal | Id al-fitr | Festività musulmana che segna la fine del Ramadan. Ha una durata di 3 giorni. | |
dhul-hijja | Festa di Arafat | Festività musulmana associata al sacrificio di Abramo e di suo figlio | |
dhul-hijja | Id Al Adha | Festività musulmana del sacrificio o del montone detta anche Id El Kabir (grande festa). Ha una durata di 3 giorni. |
La Libia segue il calendario islamico lunare, e ne celebra le principali festività.
In passato esistevano altre festività che successivamente furono soppresse, tra le quali:
- 28 marzo, Giornata del ritiro dei britannici
- 11 giugno, Evacuazione delle basi militari straniere
- 7 ottobre, Giorno dell'Amicizia (fino al 2008: "Giorno della Vendetta", in ricordo dell'espulsione dei fascisti nel 1970)
- 26 ottobre, Giornata del Ricordo delle deportazioni del 1911
Sicurezza
modificaPrima di intraprendere il viaggio consultare il sito Viaggiare sicuri della Farnesina.
La situazione in Libia è migliorata in modo significativo. Tuttavia, si raccomanda ancora cautela e di considerare alcune zone come off-limits per i visitatori. I viaggi in Libia non indispensabili, soprattutto al di fuori di Tripoli, sono ancora da evitare. Turisti gay e lesbiche devono stare attenti e consapevoli, perché l'omosessualità è un crimine.
Dal 2014 è in corso una guerra civile tra milizie rivali.
Situazione sanitaria
modificaRispettare le usanze
modificaIl Ramadan è il nono e il più sacro mese del calendario islamico e dura 29-30 giorni. I musulmani digiunano ogni giorno per tutta la sua durata e la maggior parte dei ristoranti resterà chiusa fino al crepuscolo. Niente (compresa l'acqua e sigarette) dovrebbe passare attraverso le labbra dall'alba al tramonto. Gli stranieri e i viaggiatori sono esentati, ma dovrebbero comunque astenersi dal mangiare o bere in pubblico in quanto considerato maleducato. Le ore di lavoro diminuiscono anche nel mondo aziendale. Le date esatte del Ramadan dipendono da osservazioni astronomiche locali e possono variare da Paese a Paese. Il Ramadan si conclude con la festa di Eid al-Fitr, che può durare diversi giorni, di solito tre nella maggior parte dei Paesi.
- 11 marzo – 9 aprile 2024 (1445 AH)
- 1 marzo – 29 marzo 2025 (1446 AH)
- 18 febbraio – 19 marzo 2026 (1447 AH)
- 8 febbraio – 8 marzo 2027 (1448 AH)
Se avete in programma di viaggiare in Libia durante il Ramadan, prendere in considerazione la lettura dell'articolo Viaggiare durante il Ramadan.
Come restare in contatto
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Libia
- Wikiquote contiene citazioni di o su Libia
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Libia
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Libia
Algeria · Angola · Benin · Botswana · Burkina Faso · Burundi · Camerun · Capo Verde · Ciad · Comore · Costa d'Avorio · Egitto · Eritrea · eSwatini · Etiopia · Gabon · Gambia · Ghana · Gibuti · Guinea · Guinea-Bissau · Guinea Equatoriale · Kenya · Lesotho · Liberia · Libia · Madagascar · Malawi · Mali · Marocco · Mauritania · Mauritius · Mozambico · Namibia · Niger · Nigeria · Repubblica Centrafricana · Repubblica del Congo · Repubblica Democratica del Congo · Ruanda · São Tomé e Príncipe · Senegal · Seychelles · Sierra Leone · Somalia · Sudafrica · Sudan · Sudan del Sud · Tanzania · Togo · Tunisia · Uganda · Zambia · Zimbabwe
Stati de facto indipendenti: Somaliland
Territori con status indefinito: Sahara Occidentale
Dipendenze francesi: Mayotte · La Riunione · Isole Sparse dell'oceano Indiano
Dipendenze britanniche: Sant'Elena, Ascensione e Tristan da Cunha
Territori africani italiani: Lampedusa · Lampione
Territori africani portoghesi: Madera ( Isole Selvagge)
Territori africani spagnoli: Ceuta · Isole Canarie · Melilla · Plazas de soberanía (Chafarinas · Peñón de Alhucemas · Peñón de Vélez de la Gomera · Perejil)