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Asia > Estremo Oriente > Mongolia

Mongolia
Gher (tenda tradizionale mongola) nel deserto del Gobi sullo sfondo dei monti Gurvan Saikhan
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Mongolia (in cirillico: Монгол улс, Mongol uls) è uno Stato dell'Estremo Oriente, privo di sbocco sul mare che confina a nord con la Russia e a sud con la Cina.

Da sapere

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Il turismo in Mongolia era pressoché inesistente al tempo della Repubblica Popolare Mongola e praticamente è nato dopo la rivoluzione democratica del 1990 e lo scioglimento dell'Unione Sovietica del 25 dicembre 1991. Ancora oggi la Mongolia costituisce una destinazione singolare se non proprio esotica e relativamente inesplorata, nonostante la varietà dei paesaggi e la possibilità di venire a contatto con stili di vita e culture in gran parte ancora nomadi.

Le organizzazioni di viaggio in Mongolia risalgono a mezzo secolo fa, ma il turismo basato sul settore privato ha poco più di venti anni. Il paese è membro dell'organizzazione mondiale del turismo e al 2010 vantava 403 agenzie di viaggio, 320 hotel, 647 tra complessi turistici e campeggi. Questi risultati sono stati possibili grazie a una politica di esenzione fiscale adottata dal governo nei confronti delle imprese straniere che hanno manifestato la volontà di investire i loro capitali nel settore turistico. Grazie anche all'aumento delle infrastrutture il numero dei visitatori è progressivamente aumentato fino a raggiungere le 450.000 presenze nel 2010.

I paesaggi della Mongolia sono dominati da sconfinate praterie quasi prive di insediamenti umani, essendo la densità di abitanti per km² una delle più basse al mondo. A sud le praterie si trasformano in deserti, mentre il nord è il regno della taiga con monti, fiumi e laghi alpini al confine occidentale con Cina e Russia. Sebbene sempre più visitatori, soprattutto giovani, viaggino da soli per il paese, la maggior parte dei turisti si affida ancora a tour operator locali, almeno per le mete più remote o impervie.

Lo slogan ufficiale adottato nel 2013 dal Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo della Mongolia "Go Nomadic, Experience Mongolia" ha richiamato parecchi visitatori indipendenti.

Il turismo in Mongolia include tutta una serie di attività da praticare all'aria aperta, dal trekking, all'arrampicata, dall'equitazione alle escursioni a dorso di cammello. Molti tour operator di Ulan Bator propongono osservazioni della fauna selvatica come il bird watching e quasi tutti includono il deserto del Gobi nelle loro destinazioni, mentre per i turisti più infaticabili alcuni tour operator locali propongono vere e proprie spedizioni in carovana e a dorso di yak (bovini a pelo lungo tipici dell'Asia).

I laghi alpini e del fondovalle rappresentano un'altra destinazione molto richiesta, così come le Quattro Cime Sacre intorno a Ulan Bator.

Cenni geografici

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Il paesaggio della Mongolia è molto variegato, con il deserto del Gobi a sud e con le regioni fredde e montuose a nord e ovest. Gran parte della Mongolia è costituito da steppe. Il punto più alto in Mongolia è il picco Hùjtnij nel massiccio Tavan Bogd a 4.374 m. Il bacino del lago Uvs Nuur, condivisa con la Repubblica di Tuva in Russia, è uno dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Gran parte del territorio è coperto da steppe, con montagne a nord e ad ovest e il deserto del Gobi a sud. Circa il 30% della popolazione è nomade, dedita prevalentemente all'allevamento di montoni, giumente e cammelli. La religione predominante in Mongolia è il buddismo tibetano, e la maggioranza dei cittadini dello Stato sono di etnia mongola; sono tuttavia presenti etnie minoritarie tra cui kazaki, tuvani e turchi, soprattutto nella parte occidentale del Paese.

Quando andare

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Il clima estivo è mite, mentre in inverno le temperature scendono fino a -40 °C e a –60 °C nella taiga. Ulan Bator ha una temperatura media tra le più basse a confronto con le maggiori città al mondo.

Ha un clima continentale, con inverni lunghi, freddi, rigidi, mentre nei mesi estivi il clima asciutto e salubre raggiunge i 25-30 °C. In estate si concentra la maggior parte delle precipitazioni annuali. In questa breve stagione il vento è protagonista: quello fresco del nord, quello tiepido dal Gobi.

Cenni storici

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L'area di ciò che è oggi la Mongolia è stata governata da vari imperi nomadi, tra cui Xiongnu, Xianbei, Rouran, e il Gokturk, e altri. L'Impero Mongolo fu fondato da Gengis Khan nel 1206. Dopo il crollo della dinastia Yuan, i Mongoli ritornano alle origini. Verso il XVII secolo, la Mongolia subisce l'influenza del buddismo tibetano. Alla fine del XVII secolo, la maggior parte della Mongolia era stata incorporata nella zona governata dalla dinastia Qing. Durante il crollo della dinastia Qing il 29 dicembre 1911, dichiarò l'indipendenza, ma dovette lottare fino al 1921 per rendere effettiva l'indipendenza dalla Repubblica di Cina, e fino al 1945 per ottenere il riconoscimento internazionale.

Successivamente subì l'influenza russa e sovietica: nel 1924, venne instaurata la Repubblica Popolare Mongola di stampo sovietico, che fu alleata leale dell'Unione Sovietica per tutta la sua storia. Dopo il crollo dei regimi comunisti in Europa orientale alla fine del 1989, la Mongolia intraprese una lenta e tortuosa transizione verso la democrazia, venne concessa la costituzione nel 1992 e il pluralismo partitico, tuttora la Mongolia cerca di intraprendere una politica economica verso un'economia di mercato.

Lingue parlate

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Oltre alla lingua nazionale esiste una grande varietà di dialetti oirati e buriati parlati in tutto il Paese. Nella parte occidentale del Paese, le lingue turche tra cui la lingua kazaka e lingua tuvana sono molto diffuse.

Il russo è la lingua straniera più parlata in Mongolia, seguita dall'inglese, recentemente molto diffuso in Mongolia.

Per motivi storici diversi, sono parlate, seppur in forma più ristretta, anche le seguenti lingue: coreano, cinese, giapponese e tedesco.

Cultura e tradizioni

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La cultura mongola è diretta discendente dalle tradizioni pastorizie dei nomadi che risiedevano nella prateria, sebbene la globalizzazione e l'influsso dei cinesi abbiano portato alla scomparsa quasi definitiva della pastorizia e dunque del grande patrimonio culturale mongolo.

I mongoli usavano (e la maggior parte usa ancora) abitare in grandi tende, chiamate yurte (ger in lingua mongola), e avevano l'abitudine di cacciare a cavallo utilizzando dei particolarissimi strumenti chiamati uurga, lunghi bastoni a cui veniva legato un cappio, nell'uso dei quali i mongoli erano formidabili.

Un altro aspetto caratterizzante dei mongoli è l'utilizzo dell'olio di marmotta, che veniva impiegato per diversi scopi: restando liquido fino a bassissime temperature, poteva essere utilizzato dai guardiani di cavalli per non congelarsi il volto d'inverno, ma anche per lavorare le pelli (le rendeva infatti più resistenti) e poteva anche essere impiegato in cucina. In caso di necessità era pure un buon rimedio contro le scottature.

Letture suggerite

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  • "Gengis Khan il conquistatore" di Paul Ratchnevsky
  • "Alle porte della Mongolia" di Leonard Clark
  • "Mongolia Itinerari ai confini del nulla" di Roberto Ive (2005)
  • "Mongolia" di Davide Pianezze (2008)
  • "Mongolia L'ultimo paradiso dei nomadi guerrieri" di Federico Pistone (2008)


Territori e mete turistiche

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La Mongolia è divisa in 21 province (ajmag), Ulan Bator è una municipalità con lo status di provincia. Le ajmag sono a loro volta divise in distretti (sum); i sum sono suddivisi in bag.

Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Mongolia centrale Include Ulan Bator e la popolare regione turistica di Arhangaj.
      Mongolia occidentale Contiene il lago Uvs e il massiccio Tavan Bogd. È anche la regione più variegata con una dozzina di tribù diverse inclusi i kazaki.
      Mongolia orientale Luogo di nascita di Genghis Khan e il cuore delle steppe mongole.
      Mongolia settentrionale Regione di vaste foreste e grandi laghi dei qualiil maggiore è il lago Hôvsgôl (2.760 km² di superficie).
      Regione del Gobi Una regione inospitale occupata in gran parte dal deserto omonimo. L'attrazione maggiore è il "Khongoryn Els", un complesso di dune imponenti dalle forme mutevoli, forgiate da forti venti.

Centri urbani

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  • 49.468889105.95751 Darhan (Дархан) Terza città del paese per popolazione, Darhan è una città industriale, fondata il 17 ottobre 1961 con l'aiuto economico dell'Unione Sovietica.
  • 49.027778104.0444442 Erdenet (Эрдэнэт) Città del nord, fondata nel 1975 per sfruttare i giacimenti di rame dell'Asia e infatti sorge nei pressi della quarta miniera di rame del mondo per dimensioni.
  • 47.9166106.91663 Ulan Bator (Улаанбаатар) Capitale del Paese e sede delle maggiori attività commerciali, manifatturiere e del settore terziario. Una città caotica, affollata ed eccessivamente trafficata, dotata di caffetterie notturne e sfreccianti SUV Le maggiori attrattive locali, oltre alla mastodontica scultura di Gengis Khan, sita nell'omonima piazza, sono la ruota di preghiera di Gandan Khiid e la collina Zaisan.

Altre destinazioni

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  • 51.1100.51 Hôvsgôl Nuur (Хөвсгөл нуур) Un lago con una lunghezza di ben 136 chilometri sito al margine meridionale della Siberia. Per le genti mongole è di fondamentale significato spirituale, in quanto dimora di spiriti acquatici (naga), fonte d'ispirazione per gli sciamani. È possibile intrattenersi con gite a cavallo, pesca, kayak, escursionismo e mountain bike. I più intrepidi possono svolgere un cammino di 15 giorni lungo il periplo dell'omonimo lago.
  • 48.5588.6166672 Parco nazionale Altai Tavan Bogd Situato nell'angolo nord-occidentale del paese, al confine con Russia e Cina, il parco comprende le vette più alte della Mongolia e una serie di laghi immersi in magnifici paesaggi alpini.
  • 43.802778101.5897223 Parco nazionale Gobi Gurvan Saikhan
  • 48.150278107.5761114 Parco nazionale Gorkhi-Terelj (Горхи Тэрэлжийн байгалийн цогцолборт газар) Un parco con una serie di "accampamenti turistici" (juulchny baaz) e anche ristoranti e qualche negozio nell'insediamento di Terelj, collegato con Ulan Bator da una strada asfaltata di 37 km (strada A0501 in direzione Baganuur-Öndörkhaan).
  • 47.7105.95 Parco nazionale di Khustain Nuruu Noto anche come "parco nazionale Khustai", il parco è stato dichiarato riserva della biosfera nel 2002 ed è famoso perché al suo interno vive il cavallo della Mongolia (Equus przewalskii), un animale simbolo del paese, ma a rischio estinzione, per il quale nel 1977 è stato creata la "Fondazione per la preservazione e la protezione del cavallo di Przewalski".
  • 48.17083399.7222226 Terhijn Cagaan nuur (Grande lago bianco) Il lago è situato sui monti Hangaj, nella parte occidentale della provincia provincia dell'Arhangaj e fa attualmente parte del "Parco Nazionale Horgo-Tėrhijn Cagaan Nuur", una destinazione turistica proposta da agenzie e tour operator di Ulan Bator.
  • 50.392.757 Uvs Nuur (Увс Нуур) Lago protetto dall'UNESCO ubicato nel nordovest del Paese.
  • 47.556667102.8313898 Valle dell'Orkhon Inserita nella lista UNESCO dei patrimoni dell'umanità, quale esempio di evoluzione delle tradizioni pastorali nomadi nell'arco di due millenni (Paesaggio culturale della valle dell'Orkhon).


Come arrivare

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Requisiti d'ingresso

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I cittadini dei seguenti Stati possono entrare in Mongolia senza visto:

A partire dal gennaio 2023 e fino a dicembre 2025 i cittadini di 34 Paesi, tra cui l'Italia, sono esentati dal visto per viaggi turistici inferiori a 30 giorni.

Il visto all'arrivo (un solo ingresso) è ottenibile solo all'Aeroporto di Ulan Bator-Gengis Khan da chi ha la conferma di un visto prestabilito, ha un passaporto che scade almeno un anno dopo l'ingresso in Mongolia, arriva da stati senza rappresentanze diplomatiche mongole e ha uno sponsor locale che inoltra la richiesta alle autorità migratorie mongole (quest'ultimo requisito non serve per i cittadini di Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna); il costo è 108.000 tögrög e 30 dollari statunitensi.

Tutti gli altri, oltre a chi volesse permanere più tempo rispetto a quanto permesso, dovranno ottenere il visto prima della partenza rivolgendosi alla rete consolare.

In aereo

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L'unico aeroporto internazionale è quello di Ulan Bator, con voli diretti dalla Federazione Russa, Cina, Giappone, Corea del Sud ed Europa continentale.

In nave

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Non vi sono collegamenti marittimi e fluviali.

In treno

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Si può entrare dalla Mongolia tramite il collegamento Mosca - Pechino, sia dalla Cina sia dalla Russia, o tramite altri collegamenti della linea transiberiana; i tempi di attesa da e verso la Cina sono lunghi a causa della sostituzione delle ruote, dovuta ai diversi scartamenti in uso tra i due Stati. La Mongolia adotta infatti lo scartamento largo russo.

In autobus

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È possibile accedere con autolinee a cadenza giornaliera dalle città transfrontaliere della Federazione Russa e Cina.

Come spostarsi

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In aereo

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Aeroporti che ospitano voli interni sono presenti ad Altaj, Arvajhėėr, Bajanhongor, Bulgan, Choibalsan, Dalanzadgad, Uliastaj, Hovd, Mandalgov', Môrôn, complesso minerario di Nariin Sukhait, Ojuu Tolgoj, Tavan Tolgoi, Ulaangom ed Ôlgij, più altri che non effettuano voli commerciali.

In auto

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È possibile circolare con la sola patente internazionale, conforme agli accordi di Vienna del 1968. Sono presenti circa 2.000 chilometri di strade asfaltate, particolarmente pericolose in caso di precipitazioni nevose. Si raccomanda quindi di prestare attenzione al di fuori dei maggiori centri urbani, data la scarsa cautela alla guida degli automobilisti locali.

In treno

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Il Paese possiede circa 1.800 chilometri di strade ferrate, appartenenti per lo più al collegamento transmongolico sito tra la Federazione Russa e la Cina. I convogli sono risalenti agli anni '80 e spesso molto lenti, data l'obsolescenza infrastrutturale, ma spesso convenienti e più frequenti dei mini-van.

In autobus

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Le principali linee autobus effettuano una singola corsa giornaliera da Ulan Bator verso le altre grandi città. Le località site nell'estremo ovest (Khovs, Uvs) sono servite da mini-van che partono ogni due giorni.

Cosa vedere

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Monastero di Erdene Zuu
Statua equestre di Gengis Khan
Per approfondire, vedi: Patrimoni mondiali dell'umanità in Mongolia.
  • 47.201667102.8433331 Erdene Zuu (Эрдэнэ Зуу). Antico monastero buddista situato non lontano dalle rovine di Karakorum e parte del paesaggio culturale della Valle dell'Orhon. "Erdene Zuu" significa "100 tesori" ed è meta di frequenti pellegrinaggi. Erdene Zuu su Wikipedia Erdene Zuu (Q1058965) su Wikidata
  • 47.808083107.5298062 Statua equestre di Gengis Khan (54 km a est dal centro, in località Tsonjin Boldog, sulle rive del fiume Tuul Gol). Monumento colossale alto 30 metri e poggiante su un edificio di forma circolare alto 10 m. Attualmente è la statua più alta del mondo, ma sarà superata da quella di Shiv Smarak, in costruzione al largo della costa di Mumbai.
    Il monumento è stato inaugurato nel settembre 2008 ed è opera dello scultore D. Erdenebileg e dell'architetto J. Enkhjargal. È costruito in acciaio ed ha un peso di circa 250 tonnellate. I visitatori possono raggiungere, attraverso una scala interna, la testa del cavallo, da dove si può ammirare il panorama circostante. La statua è orientata verso est, in direzione del luogo di nascita di Gengis Khan.
    L'edificio su cui poggia, di forma circolare, è delimitato da 36 colonne, ciascuna simboleggiante i 36 Khan mongoli succedutisi a partire da Gengis Khan. Il costo totale del monumento è stato stimato in 4,1 milioni di dollari. Nelle vicinanze si trova un museo dedicato alle varie culture succedutesi in Mongolia dall'età del bronzo e un'area ricreativa per visitatori.
    Statua equestre di Gengis Khan su Wikipedia Statua equestre di Genghis Khan (Q1165021) su Wikidata


Cosa fare

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  • Soggiornare in una gher Si trattano delle tradizionali yurte di feltro, ove accedendo al loro interno ci si immedesima nello stile di vita di una famiglia nomade, tra cani che abbaiano e focolari fumanti. Sono particolarmente ricercate nella zona di Terelj, a circa 1600 metri di altitudine, avvolte in uno scenario montano magnifico;
  • Percorrere la Transmongolica Una linea ferroviaria fantastica, specie per i ferroamatori. Prima di salire in treno, attrezzarsi con insaccati, pane e sottaceti, nonché un mazzo di carte o una scacchiera, rigorosamente mongola. Non dimenticare un frasario, per comunicare con i locali!


Valuta e acquisti

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La valuta nazionale è il Tugrik mongolo (MNT). Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:

(EN) Con Google Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
Con Yahoo! Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con XE.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con OANDA.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD


A tavola

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La "dieta" dei mongoli era costituita da pecore, cavalli, gazzelle, marmotte, e non prevedeva assolutamente volatili, verso i quali essi portavano grande rispetto, in quanto volavano alti verso il Tengger (Cielo, divinizzato). Inoltre, il popolo mongolo porta tuttora un grande rispetto nei confronti del lupo, totem mongolo per generazioni e figura mitica, vista come la più amata dal Cielo e presa a modello di coraggio, forza d'animo, rispetto per la natura, coesione sociale, irremovibilità. In particolare si segnalano le seguenti pietanze:

  • Buuz Ravioli al vapore con carne di montone.
  • Khorkhog Spezzatino di carne cucinato con pietre roventi per una cottura uniforme.
  • Makh Consiste in vari frammenti di carne di pecora bolliti con patate a listarelle.
  • Sholte khool Zuppa bollente con tagliolini di pasta, carne di montone e patate.
  • Tsangaan idee Yogurt, latte di giumenta fermentato o non, deliziosa pana fresca, noti come "alimenti bianchi".

Bevande

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Il tè è una bevanda storicamente diffusa e molto bevuta anche dalle popolazioni nomadi grazie alle importazioni dalla Cina. Si possono trovare anche bevande di diffusione recente e di stampo occidentale (come la Cola) e bevande alcoliche (come la birra e il vino, spesso importati). Frequente il suutel tsai, un tè salato servito, in alcune aree, con un po' di burro.

Infrastrutture turistiche

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A Ulan Bator si può pernottare comodamente in un albergo a 3 stelle. I viaggiatori dotati di un piccolo budget possono alloggiare in bed & breakfast o presso famiglie organizzate per l'accoglimento dei turisti. In alternativa è possibile soggiornare nelle tipiche yurte di feltro (gher), site in tutte le aree rurali del Paese. È consigliabile accordarsi con un tour operator specializzato in questa tipologia di soggiorni, che spesso includono il trasporto da/per Ulan Bator.

Eventi e feste

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  • Festa del Naadam Sono gare di lotta libera, avvincenti corse a cavallo e tiro con l'arco. Il termine "naadam" indica "giochi", ma si tratta di una fondamentale occasione per intrattenersi con amici e parenti in una grandiosa festa popolare, tra frittelle di montone e casse di vodka locale;


Sicurezza

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Difficilmente ai delinquenti interessa un turista dal budget medio, ma è sempre bene fare attenzione agli scippatori, che qui sono disposti ad attaccarti per pochi spiccioli. Non si segnalano particolari criticità dell'ordine pubblico, anche se la predisposizione ai scippi nella capitale è in sensibile aumento. Lungo la linea transmongolica, specie in prossimità con la frontiera cinese, sono divenuti frequenti furti ed aggressioni da specifici gruppi di contrabbandieri. L'alcolismo è notevolmente diffuso tra gli uomini, e sta divenendo una sofferta piaga sociale. Sono segnalate aggressioni verbali a coppie omosessuali e miste. La Mongolia è un Paese caratterizzato da forte attività sismica, soprattutto nelle regioni occidentali.

Situazione sanitaria

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La Mongolia ha il peggior inquinamento atmosferico mondiale, con la media annuale di 279 microgrammi di particolato "PM10" per metro cubo, pertanto chi soffre d'asma o altri problemi respiratori è bene che eviti lo Stato da ottobre ad aprile, anche a causa della scarsa disponibilità di cure mediche specialistiche. Le strutture sanitarie sono particolarmente carenti, specie nelle località distanti dai maggiori centri. I medici, di spiccata formazione russa, non sono in grado di parlare alcuna lingua occidentale. In caso di urgenti cure è possibile rivolgersi alla Clinica SOS-Medica, presso Ulan-Bator, con pagamento immediato delle prestazioni. Sono stati inoltre registrati focolai di influenza A H1N1 nelle province di Umnugovi, Bayan-Ulgii, Govi-Altai, Dundgovi e nella capitale Ulaanbaatar.

I cani dei nomadi potrebbero aver contratto la rabbia, quindi il relativo vaccino è consigliato, mentre è sconsigliato mangiare carne di marmotta in alcuni periodi dell'anno, in quanto si potrebbe contrarre la peste bubbonica (non è comunque un piatto diffuso nello Stato).

L'epatite e la tubercolosi sono endemiche, inoltre l'acqua di rubinetto non è potabile.

Rispettare le usanze

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Il Paese professa lo sciamanesimo, buddismo e fedi minori, di spiritualità delicata e sorprendente. Il rispetto dell'ambiente si evince da gesta quotidiane visibili nelle aree rurali. V'è l'usanza di ringraziare la natura porgendole una cucchiaiata di cibo prima di iniziare un pasto o non attribuire nomi alla montagne, dato che il relativo spirito potrebbe risentirne.

Come restare in contatto

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Altri progetti

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  1. Stati generalmente considerati europei sotto il profilo antropico
  2. 1 2 3 4 Stato considerato fisicamente interamente asiatico solo da alcune convenzioni geografiche
  3. Stato o dipendenza fisicamente asiatico ma generalmente considerato europeo sotto il profilo antropico
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