Neuroanatomia - Riassunto Del Cattaneo
Neuroanatomia - Riassunto Del Cattaneo
Neuroanatomia - Riassunto Del Cattaneo
periferico dell'uomo''
Luigi Cattaneo
Il Midollo Spinale
-Anatomia e suddivisione del midollo
-Nervi spinali
-Costituzione interna
-Sostanza grigia
-Lamine di Rexed
-Sostanza bianca
-Riflessi spinali
Tronco Cerebrale
-Midollo allungato
Il midollo allungato, chiamato anche Bulbo, compreso tra il midollo
spinale (dal quale separato dal colletto del bulbo) e il ponte (separato
dal solco bulbo-pontino). E' per la maggior parte contenuto nel cranio,
trann un brevissimo tratto dentro il canale vertebrale, ed in
connessione con il cervelletto (Archicerebello) che si trova
posteriormente, tramite i peduncoli cerebellari inferiori.
Il midollo allungato ha la forma di un cono tronco capovolto di 3 cm di
lunghezza per 2 di larghezza, e presenta una faccia anteriore, due
laterali e una posteriore.
Faccia anteriore:
Faccia laterale:
Faccia posteriore:
laterale che scende nel corno anteriore del midollo spinale, recando
impulsi inibitori dell'attivit motrice.
Zona laterale: con funzione sensitiva, riceve come afferenze fibre
nervose dai fasci sensitivi ascendenti del midollo spinale.
Nella parte posteriore di questa zona, lungo il pavimento del IV
ventricolo, contiene la sostanza grigia centrale, entro la quale si
trovano i nuclei di alcuni nervi encefalici:
-nucleo del nervo ipoglosso (emette fibre motrici per il n. ipoglosso)
-nucleo intercalato (sensitivo)
-nucleo motore dorsale del vago (da origine alle fibre effettrici
viscerali del n. vago. Deputate all'innervazione di cuore e muscolatura
liscia)
-nucleo del fascicolo solitario (riceve fibre sensitive del gusto ed
emette fibre bulbo-talamiche)
-nucleo vestibolare inferiore (riceve impulsi dai recettori del senso
statico)
-nucleo ambiguo (nucleo somatomotore dei nervi vago e glossofaringeo, deputato all'innervazione di faringe e laringe)
-nucleo salivatorio inferiore (nucleo visceroeffettore del nervo glossofaringeo, innerva le ghiandole).
5) In una sezione trasversale della sua parte pi alta, poco sotto al
ponte, presenta una struttura simile a quella della precedente sezione.
L'unica differenza che posteriormente il pavimento del IV ventricolo
pi esteso e la sostanza grigia accoglie altri nuclei di nervi encefalici:
-nucleo dell'ala cinerea ( la prosecuzione verso l'alto del fascicolo
solitario. E' il nucleo viscerosensitivo dei nervi vago e glosso-faringeo)
-complesso dei nuclei vestibolari (ricevono fibre dal nervo vestibolare
che recano impulsi provenienti dai recettori senso statico. Danno
origine al fasco vestibolo-cerebellare e vestibolo-spinale anteriore e
laterale)
-nuclei cocleari (nuclei sensitivi deputati all'udito. Ricevono fibre dal
nervo cocleare dell'acustico)
-Ponte
Compreso tra il midollo allungato, dal quale diviso tramite il solco
bulbo-pontino, e i peduncoli cerebellari del mesencefalo (superiori). Il
ponte collegato al cervelletto tramite i peduncoli cerebellari medi.
Ha una forma cubica e presenta due facce libere: anteriore e posteriore.
chiamata piede del ponte e una posteriore chiamata calotta del ponte.
Il piede del ponte presenta i fasci piramidali, destro e sinistro,
circondati da molti nuclei sparsi: i nuclei basilari del ponte, e da un
gran numero di fibre, dette fibre trasverse del ponte, che sono le fibre
ponto-cerebellari originate dai nuclei basilari. I nuclei basilari del ponte
ricevono il fascio cortico-pontino frontale e cortico-pontino temporale.
Essi danno poi origine alle fibre ponto-cerebellari, le quali si
incrociano lungo la linea mediana del piede del ponte formando il rafe
del ponte e giungono poi nel neocerebello. Questo sistema fa parte
della via cortico-ponto-cerebello-rubro-spinale.
La calotta del ponte percorsa, lungo la linea mediana, dal rafe del
ponte. Da ciascun lato del rafe del ponte decorre il lemninisco
mediale. Dietro ai lemnischi mediali c' una zona occupata dalla
formazione reticolare del ponte, che presenta:
-una zona mediale (a grandi cellule, con funzione motrice, da origine a
fibre nervose che passano nel fascio reticolo-spinale anteriore e
mettono capo al corno anteriore del midollo spinale).
-una zona laterale (a piccole cellule, con funzione sensitiva).
Posteriormente alla formazione reticolare si estende la sostanza grigia
centrale del pavimento del IV ventricolo, mentre nella sua parte
laterale sono presenti i nuclei vestibolari mediale e laterale, mentre in
quella mediale c' il nucleo del nervo abducente (innerva il muscolo
retto laterale dell'occhio).
In profondit alla sostanza grigia si trovano:
-nucleo del nervo faciale (somatomotore,innerva i muscoli mimici
della faccia)
-il nucleo lacrimatorio (nucleo visceroeffettore nervo faciale)
-nucleo salivatorio superiore.
Sono infine presenti nella calotta del ponte il nucleo cocleare ventrale
e dorsale, le cui fibre costituiscono il corpo trapeziode, che
rappresenta l'incrociamento delle vie acustiche. Esso si continua con un
fascio di fibre, originato assieme al nucleo olivare superiore e nucleo
trapezoide, che si dirige verso l'alto: il lemnisco laterale.
In una sezione pi alta della calotta del ponte troviamo:
-nucleo motore del nervo trigemino (deputato all'innervazione
muscoli masticatori)
-nucleo sensitivo principale n. trigemino (dal quale originano la
radice orizzontale, radice mesencefalica e radice discendente del n.
trigemino)
-nucleo del lemnisco laterale (pertinente alla via acustica)
Nella parte laterale della calotta del ponte si trovano: fascio spinocerebellare ventrale, tetto-spinale laterale, rubro spinale, ed il lemnisco
spinale.
-Mesencefalo
motrice secondaria.
-fibre pallido-rubre: nascono dal globus pallidus e si portano al nucleo
rosso
-fascio cerebello-rubro: entra nel mesencefalo tramite i peduncoli
cerebellari sup. e raggiunge il nucleo rosso
Presenta, come sistemi efferenti:
-fascio rubro-spinale: nasce dalla parte magnicellulare del nucleo rosso,
attraversa ponte e midollo allungato, cede fibre ai nuclei somatomotori.
-fibre rubro-reticolari: originano dalla parte parvicellulare,
costituiscono il primo tratto della via rubro-reticolo-spinale.
-fibre rubro-olivari: si portano al nucleo olivare inferiore del bulbo.
-fascio rubro talamico.
Nella calotta del mesencefalo presente la formazione reticolare del
mesencefalo, distinta in una zona mediana, centrale, e da ciascun lato
da una zona mediale (dalla quale ha inizio il fascio reticolo-spinale
anteriore)
2) La lamina quadrigemina situata tra calotta e cervelletto, confina
inferiormente con i due peduncoli cerebellari superiori, dai quali
separata da un solco che da origine al nervo trocleare.
La lamina quadrigemina presenta quattro rilievi, disposti in due coppie,
una inferiore e una superiore: sono chiamati tubercoli quadrigemini
superiori e tubercoli quadrigemini inferiori. Essi si continuano
lateralmente con il braccio quadrigemino superiore e braccio
quadrigemino inferiore, che mettono capo ai rispettivi corpi genicolati
(protuberanze di sostanza grigia che fanno seguito alla parte posteriore
del talamo, nel diencefalo)
Internamente, ciascun tubercolo inferiore costituito da sostanza
grigia: il nucleo centrale del tubercolo inferiore. Ad esso giunge parte
del lemnisco laterale della via acustica.
Giungono altri sistemi afferenti quali:
-le fibre cortico-tettali: provengono dall'area acustica del lobo
temporale
-il fascio tetto-spinale: sale dal midollo spinale, recando impulsi di
sensibilit esterocettiva
Dal nucleo centrale del tubercolo quadigemino superiore partono questi
sistemi sistemi efferenti:
-fibre tetto-genicolate: tramite il braccio quadrigemino inferiore si
recano al corpo genicolato mediale, il quale le proietta nell'area
acustica primaria.
-via acustica riflessa (composta da fibre tetto-spinali, tetto-bulbari e
tetto-pontine): via capace di determinare movimenti riflessi in segito a
stimoli acustici.
-fibre tetto-cerebellari: seguono il peduncolo portandosi alla corteccia
cerebellare, mettendo sotto controllo del cervelletto le attivit riflesse in
seguito a stimoli acustici.
Ciascun tubercolo quadrigemino superiore costituito da una serie di
strati di sostanza bianca e sostanza grigia. Si collega alle vie della
vista.
I sistemi afferenti sono:
-fibre ottiche: provengono dalla retina, seguendo il tratto ottico e il
Cervelletto
Il cervelletto situato posteriormente al midollo allungato ed al ponte,
dai quali separato per l'interposizione della cavit del IV ventricolo.
E' costituito da due parti laterali molto sviluppate dette emisferi
cerebellari, unite tra di loro da una striscia centrale molto sottile detta
verme. Presenta infine due piccole formazioni, una per lato,
denominate flocculi.
Il cervelletto presenta una faccia superiore ed una faccia inferiore,
separate tra loro da una circonferenza.
La faccia superiore leggermente convessa e percorsa centralmente
dal verme superiore, ai lati del quale si trovano le facce superiori dei
due emisferi cerebellari.
La faccia inferiore percorsa centralmente da una depressione detta
vallecula, nella cui profondita si trova il verme inferiore. Ai lati di esso
si trovano le facce inferiori dei due emisferi cerebellari.
La circonferenza del cervelletto mostra anteriormente una depressione
che l'ilo, dal quale fanno emergenza i peduncoli cerebellari
(superiori collegano il cervelletto al mesencefalo, medi collegano il
cerveletto al ponte, inferiori collegano il cervelletto al midollo
allungato).
I flocculi del cervelletto, sono due piccoli ciuffi indipendenti dagli
emisferi cerebellari. Si trovano lateralmente al verme inferiore.
Scolchi cerebellari: i meno profondi separano tra di loro le lamelle
cerebellari, altri un po' pi profondi cicoscrivono gruppi di lamelle
cerebellari che prendono il nome di lamine cerebellari, altri molto
profondi dividono i lobuli del cervelletto.
verso lo strato molecolare, e dai neuriti delle cellule del Purkinje che
scendono verso il corpo midollare del cervelletto
Il Cervello
-Diencefalo
Ipotalamo:
Talamo:
E' la parte del diencefalo che occupa lo spazio al di sopra del solco
ipotalamico. Presenta 4 facce:
-faccia superiore: compresa tra la stria midollare del talamo e il solco
opto-striato, che lo delimitano nel nucleo caudato.
-faccia mediale: attaccata alla cavit del III ventricolo, compresa tra
la stria midollare del talamo e il solco ipotalamico
-faccia inferiore: in rapporto con l'ipotalamo
Epitalamo:
E' formato da: stria midollare del talamo, trigono dell'abenula, epifisi,
abenule, commessura posteriore.
Stria midollare: costituita da fibre nervose della via olfattiva che
provengono dai nuclei del setto.
Trigono dell'abenula: un triangolo tra talamo e lamina quadrigemina,
accoglie il nucleo dell' abenula, da qui nasce il fascio abenulo
interpeduncolare che va al nucleo interpeduncolare, che d fibre per la
formazione reticolare del mesencefalo. Dal nucleo dell abenula
nascono, inoltre, fibre abenulo tegmentali per la formazione reticolare
del mesencefalo dal quale partono fibre per il fascio longitudinale
dorsale.
Epifisi: situata sotto lo splenio del corpo calloso con la base rivolta
verso il terzo ventricolo, ha la commessura abenulare. Formato dalle
cellule della nevroglia, dopo il ventesimo anno di vita si formano
concrezioni calcaree che costituiscono la sabbia cerebrale.
Commessura posteriore: un cordone bianco posto sotto l'epifisi, da
qui nascono fibre che si portano nel fascio longitudinale mediale.
-Telencefalo
E' costituito dai due emisferi cerebrali (separati tra loro dalla fessura
interemisferica) e dalle formazioni interemisferiche, che sono: corpo
calloso, fornice, commessura anteriore e setto pellucido.
Ciascun emisfero cerebrale presenta 3 facce: laterale, mediale ed
inferiore
-FACCIA LATERALE DELL'EMISFERO CEREBRALE:
E' percorsa da 3 scissure:
scissura laterale
scissura centrale
scissura perpendicolare esterna
Tali scissure delimitano 4 lobi:
Lobo Frontale:
si estende al davanti della scissura centrale ed delimitato
inferiormente dalla scissura laterale. E' percorso da due solchi
orizzontali tra loro che sono:
-solco frontale superiore
-solco frontale inferiore. E' percorso inoltre da un solco verticale che
prende il nome di:
-solco precentrale.
Aree corticali:
IPPOCAMPO (Archipallio):
RINENCEFALO (Paleopallio):
FORMAZIONI INTEREMISFERICHE:
VENTRICOLI CEREBRALI:
-Via spino-talamo-corticale:
-Via vestibolare:
fibre nervose:
Fascio vestibolo-cerebellare: percorre il peduncolo cerebellare e mette
capo all'archicerebello, centro dell'equilibrio, e in parte anche al nucleo
del tetto.
Fasci vestibolo-spinali anteriore e laterale: discendono rispettivamente
nel cordone anteriore e nel cordone laterale del midollo spinale
proiettando impulsi per ai muscoli del tronco e degli arti, per mantenere
l'equilibrio.
Fibre nervose per la formazione reticolare di ponte e bulbo: tramite le
quali stimoli vestibolari raggiungono i nuclei visceroeffettori dei nervi
encefalici, in particolare il nucleo motore dorsale del vago.
Fibre nervose che entrano nel fascicolo longitudinale mediale: provoca
movimenti riflessi del collo e dell'occhio (riflessi vestibolooculomotori).
-Via acustica:
-Via Ottica:
temporali dirette.
Il tratto ottico si dirige posteriormente e mette capo al corpo genicolato
laterale del talamo, da cui partono le fibre talamo-corticali, che
formano la radiazione ottica. Quest'ultima decorre nell'emisfro
cerebrale con direzione posteriore, raggiungendo il lobo occipitale
dell'emisfero cerebrale, pi precisamente la scissura calcarina, sede
dell'area ottica primaria (area 17).
Sulla parte posteriore dell'area ottica primaria sono rappresentate le
zone retiniche maculari: sede dunque della visione distinta e precisa.
Nella parte anteriore si proiettano invece le parti nasali e temporali,
cio della visione periferica e poco precisa.
-Via ottica riflessa:
Una parte delle fibre decorrenti nel tratto ottico, non si interrompe nel
corpo genicolato laterale, ma giunge alla lamina quadrigemina del
mesencefalo, dove va a terminare nel tubercolo quadrigemino superiore
e nel nucleo pretettale.
Da tali due centri nervosi prosegue la via ottica riflessa. In particolare
dal tubercolo quadrigemino superiore nascono le fibre tetto-pontine,
tetto-bulbari e tetto-spinali che determinano movimenti riflessi del
tronco e degli arti in risposta a stimoli luminosi. Dal nucleo pretettale
del mesencefalo partono fibre nervose responsabili delle risposte
riflesse dei tre muscoli involontari dell'occhio: muscolo sfintere della
pupilla, dilatatore della pupilla e muscolo ciliare.
-Via olfattiva:
-Vie motrici
-Via piramidale:
-Via cortico-strio-pallido-rubro-(reticolo)-spinale
(extrapiramidale).
-Via cortico-strio-pallido-ipotalamo-olivo-spinale
(extrapiramidale):
-Via cortico-ponto-cerebello-rubro-reticolo-spinale
(extrapiramidale):
Detta anche via motrice indiretta, origina dalla corteccia cerebrale con
due distinti fasci: il fascio cortico pontino frontale e il fascio cortico
pontino temporale.
Il primo proviene dall'area motoria secondaria (area 6, il secondo trae
origine da diverse zone del lobo temporale. Entrambi mettono capo ai
nuclei basilari del ponte.
Dai nuclei basilari del ponte prendono origine le fibre pontocerebellari. Esse percorrono il peduncolo cerebellare medio e giungono
alla corteccia cerebellare appartenente al neocerebello. Dal nucleo
dentato del neocerebello nascono le fibre cerebello-rubre che mettono
capo al nucleo rosso, il quale tramite le fibre rubro-reticolari mette
capo alle formazioni reticolari di mesencefalo, ponte e bulbo. Le prime
due danno origine al fascio reticolo-spinale anteriore e l'altro al fascio
reticolo spinale laterale, che decorrono rispettivamente nel cordone
anteriore e laterale del midollo spinale.
Meningi
L'encefalo una parte del SNC completamente contenuto nella scatola
cranica, avvolto dalle meningi, che sono:
Dura Madre: la parte pi esterna e pi spessa delle meningi, forma
alcuni depimenti che suddividono parzialmente la cavit durale. Nello
spessore della dura madre sono scavati alcuni canali in cui circola
sangue venoso, chiamati seni della dura madre.
Aracnoide: sottile membrana connettivale applicata alla superficie i
nterna della dura madre dalla quale separata tramite lo spazio
sottodurale. Accompagna i sepimenti che la dura madre emette entro la
cavit durale. Tra araconide e pia madre si forma uno spazio che
contiene liquido cefalo-rachidiano. Tale liquido non ha uno spessore
omogeneo, dovuto al fatto che la pia madre essendo applicata
all'encefalo segue la forma dell'encefalo, mentre l'aracnoide segue la
forma della dura madre. Si formano quindi delle cisterne (o laghi) che
contengono molto liquido cefalo-rachidiano.
Pia Madre: Avvolge interamente l'encefalo, affondandosi in tutti i
solchi e scissure.
L'encefalo pesa mediamente 1300 grammi nell'uomo e 1150 nella
donna. Viene suddiviso macroscopicamente in tre parti: tronco
cerebrale, cervello e cervelletto, i quali sono ulteriormente suddivisi in
altre zone con funzioni diverse.
Tronco cerebrale: la continuazione del midollo spinale e comprende il
-Plesso cervicale
E' formato dai rami anteriori del I, II, III, IV nervo cervicale. La
costituzione del plesso cervicale consiste nella presenza di tre aree
anastomotiche: una superiore, una media e una inferiore.
Il plesso cervicale si forma nel collo entro la loggia carotica, ed in
rapporto con il muscolo sternocleidomastoideo e col fascio vascolonervoso del collo.
I rami terminali che traggono origine dal plesso cervicale sono distinti
in cutanei e muscolari.
-Rami cutanei:
-Rami muscolari:
-Plesso brachiale
E' formato dai rami anteriori del V, VI, VII, VIII nervo cervicale e I
nervo toracico. Il plesso brachiale deputato all'innervazione dell'arto
superiore.
L'unione dei rami anteriori dei nervi cervicali porta alla formazione dei
tronchi primari, che sono:
-Tronco primario superiore: V cervicale + VI cervicale
-Tronco primario medio: VII nervo cervicale
-Tronco primario inferiore: VIII cervicale + I toracico
I tre tronchi primari si trovano alla base del collo entro la loggia
sopraclavicolare maggiore.
I tre tronchi primari superiori passano poi dietro alla clavicola e si
portano nella cavit ascellare, dove ciascun tronco primario si divide in
due rami: uno anteriore e uno posteriore, dando origine ai tronchi
secondari, i quali si dividono a loro volta dando origine ai nervi del
plesso brachiale:
-Tronco secondario posteriore: formato dall'unione dei rami posteriori
dei tronchi primari. Si biforca in nervo ascellare e nervo radiale.
-Tronco secondario laterale: ramo anteriore del tronco primario
superiore + ramo anteriore del tronco primario medio. Da origine al
nervo muscolo-cutaneo e si congiunge al tronco secondario mediale
per formare il nervo mediano.
-Tronco secondario mediale: ramo anteriore del tronco secondario
mediale. Forma il nervo mediano assieme al tronco secondario
laterale. Forma inoltre il nervo ulnare, nervo mediale
dell'avambraccio e nervo mediale del braccio
Dai tronchi primari del plesso brachiale originano dei rami che
innervano muscoli che non fanno parte degli arti superiori, ma che sono
muscoli importanti del tronco:
-Nervo dorsale della scapola
-Nervo toracico lungo
-Nervo del muscolo grande pettorale e piccolo pettorale
-Nervo succlavio
-Nervo soprascapolare e sottoscapolare
-nervo toraco-dorsale
-Plesso lombare
Il plesso lombare formato dai rami anteriori del I, del II, del III, del
IV nervo lombare e da tre anse anastomotiche che collegano i primi 4
nervi lombari.
Il ramo anteriore del I nervo lombare si divide in 3 rami che sono: il
-Nervo ileo-ipogastrico:
-Nervo ileo-inguinale:
-Nervo otturatore:
-Nervo femorale:
-Plesso sacrale
-Plesso pudendo
-Plesso coccigeo
Nervi Encefalici
Sono 12 paia ed hanno la loro origine apparente in corrispondenza del
tronco cerebrale (il quale ne contiene i nuclei), ad eccezione del I e II
paio che sono annessi al cervello.
I nervi encefalici possono essere motori, sensitivi o misti (cio sia
motori che sensitivi).
I paio
II paio
III paio
IV paio
V paio
VI paio
VII paio
VIII paio
IX paio
X paio
XI paio
XII paio
OLFATTIVO
OTTICO
OCULOMOTORE
TROCLEARE
TRIGEMINO
ABDUCENTE
FACCIALE
ACUSTICO
GLOSSOFARINGEO
VAGO
ACCESSORIO
IPOGLOSSO
sensoriale
sensoriale
motorio
motorio
misto
motorio
misto
sensoriale
misto
misto
motorio
motorio
Telencefalo
Diencefalo
Mesencefalo
Mesencefalo
Ponte
Ponte
Ponte
Ponte
Midollo allungato
Midollo allungato
Midollo allungato
Midollo allungato
Nervo motorio.
Fibre motrici somatiche: innervazione muscoli retto superiore, retto
inferiore e retto mediale dell'occhio, obliquo e elevatore pupilla
Fibre pregangliari: innervazione muscoli involontari dell'occhio: ciliare
e sfintere della pupilla.
Origine reale: Calotta del mesencefalo (Nervi somatomotori e
visceroeffettori dell'oculomotore)
Origine apparente: Peduncoli del mesencefalo, presso il solco
dell'oculomotore.
IV paio -Trocleare:
Nervo motorio.
Fibre motrici somatiche: innervazione del muscolo obliquo superiore
occhio.
Origine apparente: calotta del mesencefalo
Origine reale: lamina quadrigemina.
V paio -Trigemino:
Nervo misto.
Fibre motrici somatiche: muscoli masticatori (temporale massettere,
ecc..)
Origine reale fibre motrici: nucleo motore del nervo trigemino
(ponte)
Fibre sensitive: innervano gran parte della testa
Origine reale fibre sensitive: ganglio semilunare, i cui neuroni a T
mettono capo al nucleo della radice discendente del nervo trigemino
(situato nel ponte, trasmette sensibilit tattile protopatica, termica e
dolorifica), nucleo sensitivo principale del nervo trigemino (situato
nel ponte, trasmette sensibilit tattile epicritica della testa), nucleo
della radice mesencefalica del nervo trigemino (posto nella calotta
del mesencefalo, trasmette sensibilit propriocettiva muscoli occhio)
Origine apparente del nervo trigemino: parte laterale della faccia
anteriore del ponte.
VI paio -Abducente:
Nervo misto.
Fibre motrici somatiche: innervazione muscoli mimici della testa e
collo
Origine reale fibre motrici: nucleo del nervo faciale (calotta del ponte
Fibre pregangliari parasimpatiche: innervazione ghiandole lacrimali e
palatine
Origine reale fibre pregangliari: nucleo salivatorio superiore
Fibre sensitive: innervano la cute dell'orecchio esterno, trasmettono il
senso del gusto.
Origine reale fibre sensitive: ganglio genicolato, i cui neuroni a T
mettono capo alla radice discendente del nervo trigemino e nucleo
del fascicolo solitario (midollo allungato).
Origine apparente Nervo Faciale: fossetta retrolivare midollo
allungato.
-Ortosimpatico
SIMPATICO
Dilatazione pupilla
Riduzione salivazione
Aumento battiti
Rilassamento bronchi
Riduzione motilit
Riduzione peristalsi
Aumento gluconeogenesi
Diminuizione diuresi
Rilassamento parete
Secrezione adrenalina
PARASIMPATICO
Costrizione pupilla
Aumento salivazione
Diminuizione battiti
Contrazione bronchi
Aumento motilit
Aumento peristalsi
Aumento diuresi
Costrizione parete
-Parasimpatico
-Parasimpatico encefalico:
Vago
Il parasimpatico del nervo vago rappresenta il settore pi esteso del
parasimpatico encefalico: esso provvede infatti all'innervazione motrice
della muscolatura involontaria del cuore, trachea, polmoni, esofago,
stomaco, intestino, milza. Presiede inoltre all'attivit eccitosecretrice
del fegato, pancreas, rene e delle ghiandole distribuite lungo il tratto
digerente.
Ha come suo nucleo visceroeffettore il nucleo motore dorsale del vago,
posto nel midollo allungato, le cui fibre pregangliari passano nel nervo
vago e seguono i vari rami che tale nervo emette per i diversi organi,
dove sono presenti i gangli parasimpatici da cui originano poi le fibre
pregangliari che si distribuiscono ai vari organi.
-Parasimpatico Sacrale: