10.ungaretti (Sintesi) I
10.ungaretti (Sintesi) I
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europeo; trovando un punto dincontro tra avanguardia e tradizione. Nato ad Alessandria dEgitto, nel 1888 egli apparteneva a una famiglia emigrata dalla zona di Lucca. Nel 1912 Si trasfer a Parigi dove frequent vari artisti davanguardia. Trasferitosi a Milano, fu acceso interventista e allentrata in guerra parti come soldato semplice: combatt sul Carso e durante questa dura esperienza compose le poesie apparse nel suo primo libretto Il Porto Sepolto. Nel 1921 Si trasferiva a Roma, per lavorare presso il Ministero degli Esteri. Ritorno Dopo la vita giovanile irregolare e avventurosa gli anni Venti rappresentarono allordine per lui un ritorno allordine, sia dal punto di vista privato che da quello culturale: alla sua piena adesione al fascismo si accompagn intorno al 1928 una vera e propria conversione religiosa. Nel 1936, durante un viaggio nel Sud America, chiamato a insegnare letteratura italiana alluniversit di San Paolo del Brasile, decise di trasferirsi l con la famiglia, rimanendovi poi fino al 1942: questi anni furono amareggiati dalla perdita del fratello e da quella del figlio Antonietto. Con il crollo del fascismo, seppe adattarsi al nuovo clima del dopoguerra, ponendosi come grande vecchio della letteratura italiana, rispettato e stimato da tutti, poeta ufficiale ma pronto a prestare attenzione e simpatia alla nuova letteratura e a ripercorrere con sapienza le forme pi diverse della tradizione poetica. Mor a Milano nel 1971. Poetica e cultura di Ungaretti Egli cerca una poesia sottile e ricca di sfumature che rechi le tracce di unesistenza concreta, che sia anche immagine della vita dun uomo. Questa immagine di umanit deve per emergere dal silenzio e dal vuoto, in un grido, che afferri il senso profondo, segreto, non definibile in termini razionali, della condizione naturale. Per Ungaretti la poesia testimonianza assoluta delluomo, ha in s qualcosa di sacro che resiste a tutte le distruzioni e violenze delle storia: in questa sacralit, lindividuo si fa voce di tutto un popolo (anche nella tragica condizione della guerra), cercando per di ridurre la parola allessenziale, trovando, per s e per quel popolo, un nuovo linguaggio scarnificato ed essenziale. Tutta lesperienza di Ungaretti dominata da una poetica dellanalogia, che non subisce reali modificazioni ma si definisce in due momenti e modi molto diversi. Un primo momento (che quello dellAllegria) caratterizzato da unassoluta concentrazione linguistica, che riduce al minimo la parola e spezza allestremo il ritmo del verso, fino a una insistente sillabazione: si hanno componimenti brevissimi, versi
essenziali. Sparisce la punteggiatura e la parola lirica si isola nel suo nucleo primigenio. Un secondo momento (che si svolge negli anni Venti, approdando a Sentimento del tempo) caratterizzato da unespressione pi ampia e distesa, che recupera le forme pi eleganti, preziose, oscure della tradizione, ritorna in parte alla metrica tradizionale. Questo secondo momento porta Ungaretti alla scoperta del Barocco e a un uso barocco della tradizione e del linguaggio. La parola recupera cos in pieno il suo originario senso religioso, ritrova, aldil della consunzione dei linguaggi contemporanei, la continuit dei valori eterni delluomo. Il primo Ungaretti: LAllegria La raccolta LAllegria, che costituisce il primo momento della poesia di Ungaretti, si articola in cinque parti (Ultime, Il Porto Sepolto, Naufragi, Girovago, Prime). La raccolta ebbe una serie di correzioni, rifacimenti ed edizioni diverse. E la guerra mondiale a spingere il poeta a un confronto lacerante tra il proprio io di uomo e di combattente e una realt esterna ostile e minacciosa, in cui la distruzione bellica sembra identificarsi con lestranea indifferenza della natura. La poesia allora un modo per affermare comunque, nel vuoto minaccioso in cui si presentano le cose e il mondo, la dignit tragica di un destino umano e collettivo, come per riconoscere se stessi dopo il diluvio, dopo lesaurimento di ogni norma e di ogni esperienza. La guerra appare qui qualcosa di assoluto, una necessit ineluttabile. Nel paesaggio percorso dalle macchine belliche, nella violenza insieme biologica e artificiale che in esso si scatena, lessere si ritrova allo stato nudo, dellessere ridotto alla sua essenza, al grado zero della vita che coincide con quello delle aride pietre del Carso. In questo azzeramento dellessere, lio riafferma tragicamente la propria vitalit, insiste a cercarsi e a cercare valori segreti e inafferrabili. Lo stesso titolo Il Porto Sepolto (ricavato da una leggenda diffusa ad Alessandria su di un antico porto sepolto dalla sabbia) vuole alludere a ci che di segreto rimane in noi indecifrabile, alla funzione della poesia come scavo alla ricerca di un nulla / dinesauribile segreto. Il titolo Allegria allude a sua volta alla paradossale vitalit che si afferma in mezzo alla morte e alla distruzione, alla forza allegra della sopravvivenza nel vuoto e nel naufragio. Veglia (dal LAllegria) poesia
E la prima poesia che parla esplicitamente di guerra nella raccolta. Vi si evoca la scena atroce di una notte in trincea passata accanto al cadavere di un commilitone. Ma il poeta conserva la capacit di scrivere lettere piene damore. La scrittura e la poesia hanno, dunque, una capacit salvifica. I fiumi (da LAllegria) poesia Questa poesia segna il raggiungimento di una consapevolezza da parte del poeta. I nodi biografici dellesistenza del poeta, simbolicamente rappresentati dai luoghi e dai fiumi che li bagnano (il
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Nilo, lIsonzo, ecc.) coincidono con le tappe successive della conquista della parola poetica. Commiato (da LAllegria) poesia Questa breve lirica fissa la concezione della poesia di Ungaretti, centrata sulla parole come aspirazione alla totalit dellessere e del sentire. Dolina notturna (da LAllegria) poesia Nella poesia c il ricordo della guerra, con il riferimento alla dolina (cavit rocciosa tipica delle zone carsiche). Sentimento del tempo e lultimo Ungaretti Nei componimenti successivi alla guerra Ungaretti usa forme meno scarnificate, pi distese e composte. Egli si riallaccia di proposito alle varie tendenze per un ritorno allordine che dominano la cultura europea alluscita dalla guerra: abbandona le soluzioni pi audaci e appariscenti dellAllegria (restaurando parzialmente versi tradizionali, come lendecasillabo, e tornando anche alla punteggiatura); si immerge nellimmenso repertorio di forme e di immagini della poesia del passato. La sua nuova poesia si sviluppa nei testi che confluiscono poi nella raccolta Sentimento del tempo, articolata in sette parti (Prime, La fine di Crono, Sogni e Accordi, Leggende, Inni, La morte meditata, Lamore). La sua parola mira ora a muoversi verso verit e profondit assenti dalla percezione della vita comune. Due sono le esperienze di base a cui essa si riferisce: in un primo momento il fascino del Barocco e di Roma, citt barocca per eccellenza, in cui il poeta sperimenta lorrore del vuoto e il ricostituirsi vertiginoso dello spazio; in un secondo momento lesperienza religiosa, legata alla conversione, che lo mette pi direttamente in rapporto con la suggestione della poesia religiosa medievale e barocca, per compiere un percorso di iniziazione, come in una pratica cerimoniale e rituale. I componimenti migliori sono in realt quelli in cui, pur nelle nuove forme pi ampie e distese, la parola di Ungaretti si delluomo libera del peso di eccessivi riflessi e analogie, evita di muovere intorno a inafferrabili segreti, si interroga sulla nuda solitudine delluomo di fronte al male e alla morte, sulla vanit della propria voce e del proprio stesso esistere: si hanno cos risultati assai alti, radicati nella nuda sofferenza di un uomo ferito. Lago luna alba notte (da Sentimento del tempo) poesia
Sono appena undici versi. Gli elementi paesaggistici evocati nel titolo servono ad inscenare un dramma metafisico simbolicamente racchiuso nello spazio di una giornata. Ognuna delle microsezioni della poesia corrisponde ad uno stato danimo del soggetto e al suo rapportarsi allo scorrere del tempo.
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La successiva poesia di Ungaretti approfondisce alcuni caratteri di Sentimento. La Terra promessa, senza aspetti di grande novit, in forme di perfezione assoluta, segue lo schema del viaggio verso la terra promessa, che per Ungaretti viaggio insieme verso la fine (la morte e laldil) e lorigine (il mondo dellinfanzia). La poesia di Ungaretti ritrova una vera forza quando affonda pi direttamente nellesperienza personale: dalla sventura e dalla desolazione nasce la raccolta Il Dolore, con poesie composte per la morte del fratello e soprattutto per quella del figlio, e con altre composte a Roma nel 44 durante i giorni delloccupazione nazista.
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