Arconte
Arconte
Arconte
), sono quelle figure che nella teogonia e cosmog onia gnostica svolgono il ruolo di giudici e controllori del mondo materiale. Nella visione gnostica il mondo materiale diviso sia ontologicamente che fenomen ologicamente dalla sfera divina (Pleroma), un luogo atemporale ed adimensionale preesistente ad ogni cosa. Questa divisione si origin da un "peccato iniziale", a ttraverso il quale una emanazione divina si frappose tra il mondo materiale da e ssa generato, dove l'uomo si trova imprigionato, ed un Dio superiore ed occulto. Nello gnosticismo di origine iranica, dove il dualismo raggiunge l'apice, si as siste allo scontro eterno e titanico tra due divinit, mentre in quello ellenizzan te e giudaizzante, opposta al Dio occulto si erge la figura di un "dio minore", il Demiurgo, che viene coadiuvato da una serie di emanazioni generate da lui ste sso, gli Arconti. Il mondo materiale, quindi, non altro che un incidente di perc orso, una creazione degli Arconti, che, ricordandosi della perfezione del Plerom a, cercano di riprodurla attraverso l'imposizione di regole e l'applicazione di leggi che, per quanto in difetto, tendono a riprodurne la realt: l'universo il ri cordo di ci che un tempo essi conobbero. Il primo arconte nell'apocrifo di Giovanni Secondo l'apocrifo di Giovanni il primo arconte nacque da Sophia, un eone emanat o dal Pleroma, che, anzich congiungersi con un altro eone, si congiunse al suo de siderio per il Dio occulto. Da questa unione nacque un essere bestiale con la fa ccia di leone, Jaldaboth. L'amore di Sophia per il Pleroma si trasform in desider io e quindi in brama, pertanto l'emanazione di Sophia fu stravolta nella forma e nel contenuto, ma una scintilla della sua natura divina vi si rivers comunque. S ophia, vergognandosi di suo figlio, nato dalla trasgressione e dalla violazione delle regole divine, lo nascose lontano dagli altri eoni, in una sorta di zona b uia. Qui Jaldaboth, essere indipendente dal Pleroma, inizi la creazione del mondo materiale e diede vita ad altri arconti, ognuno di loro in forma animalesca, ne ppure lontanamente simili agli eoni che vivevano nel Pleroma stesso. Ognuno dei suoi discendenti, come lui, aveva la capacit di creare, anche se la non discenden za diretta dal Dio occulto limitava questa capacit. Jadalbaoth regnava supremo su l cosmo, mentre i suoi figli regnavano su ognuno dei cieli. Durante la creazione del mondo materiale, per, giunse il Metropator, una emanazione del Dio occulto c he intendeva raggiungere Sophia. Gli arconti, allora, stupiti da tale potenza de cisero di catturare il Dio occulto tramite una sua manifestazione, cos, ad immagi ne del Metropator, crearono l'Adamo terrestre. Questi tuttavia giaceva inerte ne l Paradiso Terrestre finch il Padre, mosso a piet non gli infuse il soffio di vita . Funzione degli arconti Gli arconti sono quindi le potenze responsabili della creazione dell'uomo e del mondo materiale, ma anche le potenze che, grazie al loro ricordo dell'armonia e dell'ordine del Pleroma, danno le regole del Cosmo e del Tempo. Ma la loro funzi one non si limita a questo. Essi sono anche il maggiore ostacolo al ritorno dell 'uomo verso il Dio occulto. La loro opera si esplicita proprio nel soggiogare l' uomo con le loro regole.