Macchine Sonore
Macchine Sonore
Macchine Sonore
Immagine di copertina:
Sfera di Osaka, Stockhausen, Bornemann. Expo di Osaka, 1970.
Politecnico di Milano
Scuola di Architettura e Societ
Tesi di Laurea in Scienze dellArchitettura
macchine sonore
Studenti:
Luca Gallizioli
Mattia Inselvini
Relatore:
Prof. Massimiliano Nastri
Indice
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Riferimenti Bibliografici
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Sitografia
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Discografia
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macchina mcchina
Complesso di organi collegati in modo che determinate forze applicate, dette forze motrici, compiano lavoro in vista di un determinato scopo, vincendo certe forze resistenti [...]. Gi nellantichit, la parola macchina fu usata non solo per indicare congegni
atti a produrre lavoro, ad esempio per sollevare carichi o esplicare sforzi, ma anche per indicare dispositivi della pi varia specie,
come impalcature, mezzi di difesa e di offesa bellica o strumenti
di misurazione, atti a svolgere determinate funzioni non sempre
implicanti un lavoro.
suono suno
La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo pi aria,
ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale
sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantesi in un
mezzo, anche se non udibili per frequenza o intensit. Le vibrazioni possono essere eccitate nel mezzo o a esso trasmesse dalle
vibrazioni di un corpo (sorgente sonora) e a loro volta eccitano
lorecchio (generalmente per azione diretta sul timpano).
macchine sonore
Dispositivi architettonici dagli articolati ingranaggi, indecifrabili depositari di meccanismi segreti o eloquenti contenitori di
attivit brulicanti. Attrattori di eventi e di pubblico, di musicisti
e musicofili, di professionisti e amatori; ma anche di gente comune, di passanti, di turisti.
Macchine urbane, quindi. Disponibili a innescare dinamiche
metropolitane, a intercettare flussi, a codificare luoghi, alternativi ai non luoghi di recente memoria. Macchine sonore: ancora e
soprattutto macchine musicali. Strumenti vibratili che si modellano al loro interno assumendo assetti virtuosamente variabili al
variare delle esigenze acustiche delle diverse forme espressive ma
anche delle modalit esecutive (Lucente, 2007).
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Scopo della tesi la ricerca di linee guida destinate alla progettazione di nuovi spazi per lascolto di musica contemporanea. Attraverso un processo di analisi dello sviluppo
della musica e dellarchitettura ad essa dedicata, si ricercano
punti saldi e possibilit di azione per il concepimento e la
messa in opera di macchine sonore contemporanee.
La ricerca condotta attraverso losservazione di innovazioni, potenzialit, criticit, del panorama musicale e del
panorama architettonico (sia dal punto di vista costruttivo
che estetico-funzionale) dalla met del XX secolo ad oggi.
Con un processo dal particolare al generale, si analizza il
rapporto tra suono, spazio e individuo per comprendere
quello tra musica, architettura e societ:
rapporto psicologico, grazie agli spunti di architetti e
artisti che, attraverso le loro esperienze personali, hanno fornito risposte razionali sul tema;
rapporto fisico, partendo dai principi della scienza acustica e da progetti di architetti e compositori.
La macchina sonora risulta come spazio pensato per la musica contemporanea che non coincida n con la sala concerti tradizionale, nata per le esigenze della musica classica,
n con lo stadio per i concerti di massa della musica pop,
ma come oggetto architettonico e dispositivo innovativo di
legame tra spazio, suono ed individuo.
L elaborazione progettuale di una macchina sonora delinea
lintervento a livello architettonico, proiettandosi verso la
possibilit di definire una costruzione aperta alle situazioni
mutevoli della realt sociale e culturale. Essa si inquadra
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