Formule Nello Spazio
Formule Nello Spazio
Formule Nello Spazio
1. Piani e rette nello spazio. Abbiamo a suo tempo ricavato lequazione di un generico piano nello spazio, perpendicolare a un vettore asse` bene ribadire che un piano `e univocamente definito
gnato ~u = (, , ). E
dati tre punti appartenenti ad esso. Lequazione cartesiana di un piano in
un riferimento ortonormale di versori ~i, ~j, ~k `e unequazione del tipo
ax + by + cz + d = 0
(1)
ax + by + cz + d = 0
(2)
a0 x + b0 y + c0 z + d0 = 0
oppure sotto forma parametrica come esposto a pag. 71. Notiamo che alla
stessa forma parametrica si pu`o arrivare eguagliando a t i tre rapporti
x x0
y y0
z z0
=
=
l
m
n
(3)
dove P0 (x0 , y0 , z0 ) `e un punto appartenente alla retta e l, m, n sono i parametri direttori della retta. Tali parametri direttori sono definiti a meno di
un fattore di proporzionalit`a e coincidono con le componenti di un vettore
parallelo alla retta. (vedi pag. 43). Se la retta `e data sotto la forma (2)
i parametri direttori si ottengono estraendo i determinanti, presi a segno
alterno, dalla matrice dei coefficienti della (2) e precisamente:
b c
a c
a b
l = 0 0 , m = 0 0 , n = 0 0
(4)
b c
a c
a b
(Suggerimento: Dimostrare questa propriet`a. Basta considerare il prodotto
vettoriale tra ..... ??)
1
(5)
(6)
(7)
|al + bm + cn|
.
a2 + b2 + c2 l2 + m2 + n2
(8)
(ax + by + c)2
a2 + b2
(10)
La (10) dimostra che una conica `e una curva algebrica del secondo ordine.
Naturalmente `e possibile studiare le coniche tramite equazioni pi`
u semplici
con unopportuna scelta del sistema di riferimento. Escludiamo da questo
breve studio le coniche degeneri che si ottengono dalla (10) quando F appartiene a d. In questo caso, difatti, scelta la retta d coincidente con lasse
delle y(x = 0) e posta lorigine in F (0, 0), la (10) diventa
(1 e2 )x2 + y 2 = 0
(11)
(12)
Lequazione (12) da origine alle equazioni ben note dei tre tipi di coniche che
si ottengono a seconda che leccentricit`
a e sia maggiore, uguale o inferiore
a 1. Se e 6= 1 si sfruttano i due punti in cui A ed A0 in cui lasse x interseca
la conica. Le prime coordinate sono soluzioni dellequazione in x
(1 e2 )x2 2(c e2 h)x + c2 e2 h2 = 0.
(13)
Una volta scelta lorigine del riferimento nel punto medio tra A ed A0 ,
le soluzioni x1 , x2 della (13) sono tali che x1 + x2 = 0. Se si indicano con
(a, 0), (a, 0) le coordinate di A, A0 rispettivamente, si hanno dallequazione
(di secondo grado in x) le relazioni
c e2 h = 0,
e2 h2 c2 = a2 (1 e2 )
(14)
c2
e = 2.
a
2
(15)
(16)
=1
a2
b2
iperbole
(18)
(19)
parabola
(20)
Le equazioni ricavate, per la scelta del riferimento e le semplificazioni conseguenti, si dicono equazioni delle coniche in forma canonica. Dallequazione dellellisse, nel caso in cui a = b si ottiene immediatamente lequazione
della circonferenza con centro nellorigine. Nel caso a = b = 1 si ha
x2 + y 2 = 1
circonf erenza
(21)
(23)
Fig. 1. Ellisse.
Propriet`
a dellellisse. Lellisse cos` ottenuta possiede le seguenti propriet`a.
` simmetrica rispetto a entrambi gli assi x e y e allorigine O.
1) E
` tutta contenuta nel rettangolo di lati 2a e 2b paralleli agli assi e
2) E
passanti per i quattro vertici. (vedi prop. seg.).
3) Interseca gli assi coordinati in quattro punti detti vertici: lasse x
in A(a, 0) e A0 (a, 0) e lasse y nei punti B(0, b) e B 0 (0, b). Le quantit`a a
e b sono detti semiassi dellellisse.
4) Leccentricit`
a e dellellisse `e definita dal rapporto ac = e. Si nota
subito che se a = b si ha c = 0 e anche e = 0. In questo caso lellisse si
riduce alla circonferenza di centro O e raggio a2 .
` il luogo dei punti del piano per cui `e costante la
8. Iperbole. E
differenza tra le distanze da due punti fissi detti fuochi. Scelto un sistema
6
F 0 (c, 0)
P F P F 0 = 2a
(a > 0)
oppure:
P F 0 P F = 2a
Si tratta quindi di tradurre le condizioni scritte in relazioni tra le coordinate
x, y del generico punto P e le quantit`a a e b che sono definite allo stesso
modo che nellellisse. Si giunge allequazione
x2
y2
2 =1
a2
b
(24)
1
a
(25)
(26)
b
b
<m<
a
a
(27)
(29)
In questo caso la curva sta nel primo e terzo quadrante o nel secondo e
quarto quadrante a seconda che si abbia K > 0 o K < 0
9. Parabola. Si definisce parabola il luogo dei punti equidistanti da un
punto fisso F e da una retta d. Scelto il sistema di riferimento ponendo
la retta d orizzontale, il punto F sullasse y perpendicolare per Q a d e
lorigine nel punto medio O del segmento F Q = 2p, si ha naturalmente
QF = 2p,
F (0, p),
d:
y = p.
(30)
La condizione da imporre `e
P F = P H.
(31)
1
4p
1 2
x
4p
(33)
= a diventa
y = ax2
parabola
(34)
La (34) appena ricavata `e stata ricavata con una particolare scelta del sistema di riferimento e pertanto riferiamo solo a questa parabola le seguenti
propriet`a .
Fig. 2. Parabola.
Propriet`
a della parabola.
1) La parabola (34) ha lasse y come
asse di simmetria.
1
2) Il fuoco ha coordinate F 0, 4a .
1
3) La direttrice ha equazione y = 4a
.
4) Il vertice `e in O, equidistante da F e d.
Concludiamo queste brevi nozioni sulla parabola ricordando quello che
dovrebbe essere gi`a noto dalla scuola media superiore. Ogni equazione
algebrica di secondo grado
y = ax2 + bx + c
(35)
, 4a
2a
b
x = 2a
asse simm:
= b2 4ac
(// asse y)
fuoco:
b 1
2a , 4a
4a
dirett:
1
y = 4a
4a
(//asse x)
(36)
(37)
(38)
con
xx
y2
con
yy
2x
con
(x + x)
2y
con
(y + y)
11.
(39)
Il problema dello studio delle coniche si riconduce quindi allo studio delle
` quindi agevole la determinazione degli elepropriet`a dellequazione (39). E
menti di simmetria che in un nuovo sistema di riferimento ci permetteranno
di scrivere la stessa conica, inizialmente rappresentata dalla (39), tramite
unequazione canonica del tipo di quelle studiate in precedenza.
12. Invarianti di una conica. Se dal vecchio sistema di riferimento
R(O, x, y) si effettua un cambiamento di riferimento ortogonale passando a
un nuovo sistema R0 (O0 , x0 , y 0 ), la conica C `e rappresentata da un equazione
del tipo
2
(40)
a
= 11
a12
a12
a22
T = a11 + a22
(42)
(43)