SCAM-tr 07B
SCAM-tr 07B
SCAM-tr 07B
(b1 , b2 )
(a1 , a2 )
(b 1 , 0) (a1 , 0)
Figura 7.6. L’area del parallelogramma costruito su due vettori è esprimibile sotto forma di determinante.
Dunque l’ultimo determinante scritto rappresenta l’area del parallelogramma costruito sui due vettori
a e b. Si osservi che è del tutto indifferente scrivere i vettori a1 e b2 come righe oppure come colonne del
determinante considerato.
Nelle ipotesi ammesse il determinante è un numero positivo; in ogni caso il segno del determinante è
positivo se la terna (0, 0), (a1 , a2 ), (b1 , b2 ) è orientata positivamente, negativo in caso contrario.
Analogamente, dati i tre vettori a := (a1 , a2 , a3 ), b := (b1 , b2 , b3 ), c := (c1 , c2 , c3 ) di R3 , il determinante
a1 a2 a3
b1 b2 b3 = a • (b × c)
c1 c2 c3
fornisce (a meno del segno) il volume del parallelepipedo costruito sui vettori a, b e c. Il segno è positivo se
la terna dei vettori è orientata coma la terna dei versori degli assi (1, 0, 0), (0, 1, 0), (0, 0, 1), negativo in caso
contrario.
La derivata x (t) può essere interpretata come il fattore di proporzionalità tra una “piccola variazione” della
nuova variabile t e la corrispondente variazione della variabile originaria x. Diciamo che essa rappresenta il
coefficiente di proporzionalità tra le lunghezze nel passaggio dalla variabile t alla x.
Analogamente, supponiamo di effettuare un cambiamento di variabili del tipo
x = x(u, v), y = v(u, v);
poiché i differenziali di x e y si scrivono
dx = xu (u, v) du + xv (u, v) dv, dy = yu (u, v) du + yv (u, v) dv,
all’incremento vettoriale (du, 0) corrisponde (trascurando infinitesimi di ordine superiore agli incrementi
stessi) l’incremento
(xu (u, v) du, yu (u, v) du),
mentre all’incremento (0, dv) corrisponde l’incremento
(xv (u, v) dv, yv (u, v) dv).
Il parallelogramma (nel piano xy) costruito sui due vettori appena considerati ha come area
xu du xv dv xu xv
=
yu du yv dv yu yv du dv.
Dunque il determinante
xu xv
yu y v
rappresenta il coefficiente di proporzionalità tra l’area di un parallelogramma (di fatto un rettangolo) nel piano uv e
l’area del corrispondente parallelogramma nel piano xy.
La matrice
∂x ∂x
∂(x, y) ∂u ∂v
:=
∂(u, v) ∂y ∂y
∂u ∂v
è nota come matrice jacobiana delle variabili x, y rispetto alla variabili u, v, dal nome del matematico tedesco C.G.J. Ja-
cobi (1804-1851).
In pratica si considerano combiamenti di variabili a cui corrispondono matrici jacobiane con determinante posi-
tivo; ciò non è restrittivo, perché, in caso contrario, basterebbe cambiare u in −u (oppure v in −v) per ottenere il
risultato desiderato.
Se abbiamo un dominio D nel piano xy, ed esso è rappresentato nel piano uv da un opportuno dominio Duv ,
allora avremo
∂(x, y)
area(D) = dx dy = det du dv. (7.6.1)
D Duv
∂(u, v)
Analogamente, se f (x, y) è una funzione definita su un insieme contenente D, avremo
7. Integrazione delle funzioni di più variabili 9
∂(x, y)
f (x, y) dx dy = f x(u, v), y(u, v) det du dv. (7.6.2)
D Duv
∂(u, v)
(x, y)
ρ
i2
i1
e2
e1
ρ dϕ
dρ
ρ
ϕ
7. Integrazione delle funzioni di più variabili 10
A titolo di esercizio, calcoliamo nuovamente l’area del semicerchio di raggio r ed il suo baricentro. Abbiamo per
l’area
r π r
ρ2 r2
ρ dρ dϕ = π =π ;
0 0
2 0 2
per ottenere l’ordinata del baricentro dobbiamo calcolare
r π r π r π
2 2 r3
ρ sin ϕ · ρ dρ dϕ = ρ sin ϕ dρ dϕ = ρ dρ · sin ϕ dϕ = · 2,
0 0 0 0 0 0
3
da cui infine per l’ordinata stessa il valore
4
y= r ≈ 0.424 r.
3π
z z
θ
z
ρ
y y
x ϕ ρ x ϕ
dρ
ρ sin θ dϕ
ρ dθ
z
θ
y
dθ
ρ dϕ
ϕ
dϕ x
A titolo di esercizio, ricalcoliamo il volume della semisfera di raggio r e la quota del relativo baricentro. Abbiamo
r π/2 2π r π/2 2π
2 2 r3 2
ρ sin θ dρ dθ dϕ = ρ dρ · sin θ dθ · dϕ = · 1 · 2π = π r3 .
0 0 0 0 0 0
3 3
Si deve poi calcolare
r π/2 2π
1
ρ cos θ ρ2 sin θ dρ dθ dϕ = π r4 ,
0 0 0
4
da cui infine si ha la quota del baricentro:
3
z= r.
8