Exercises of Construction of Machines
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La Fig. 1.1 mostra una vibrodina elettromeccanica in grado di erogare forze dinamiche sinusoidali
unidirezionali per prove di caratterizzazione dinamica al fine di determinare le frequenze naturali di
una struttura.
Essa consiste in due masse solidali a due dischi calettati su alberi controrotanti, mossi da un motore
elettrico. Le due masse controrotanti sono causa di due forze centrifughe: le componenti orizzontali
delle due forze si elidono a vicenda, mentre le componenti verticali si sommano dando origine ad
una forza sinusoidale unidirezionale, lungo la perpendicolare allasse dei due alberi su cui sono
calettate le masse.
1 - Un motore M aziona con una trasmissione a cinghie trapezoidali E-F un albero AB su cui
montata una ruota 1 a denti elicoidali, accoppiata ad un'altra ruota 2 calettata su un secondo
albero CD che porta all'utilizzatore U (Fig. 1). Nota la potenza motrice, determinare il tiro della
cinghia e il fattore di sicurezza dell'albero AB.
a
b
1
B
A
U
F
z
y
2
Fig. 1
d1
T1
T2
d2
Fig. 2
Dal sistema:
T1 - T2 = Mm 2 dm
T1 = T2 e m b
si trovano: T1 = 5763.9, T2 = 3535.8 N
Pretensionamento delle cinghie: T0 = 0.5 HT1 + T2 ) = 4649.8 N
Forze applicate all'albero AB (Fig. 3)
Calcoliamo le azioni che la cinghia scarica su AB nella sezione E:
Ft
Mt
Fa
x
Mf
Mt
Fy
Fr
y
Fig. 3
Fz
Fz
Fr
Fig. 4
Piano xz (Fig. 4)
L'inclinazione dei denti del pignone sono orientati in modo che la forza assiale sia tale da provocare
un momento flettente orario.
Mf = Fa dp1 2 = 117 866 Nmm
ZA =
Fz Ha + 2 bL - Fr b - Mf
= 9750.6 N
2b
ZB = -Fz + Fr + ZA = 5877.7 N
MHNmL
2000
1500
1000
500
xHmmL
200
400
600
800
Piano xy (Fig. 5)
A
Fy
B
Ft
Fig. 5
YA =
Ft b - Fy Ha + 2 bL
= 5503.3 N
2b
YB = Ft - Fy - YA = 6900.5 N
MHNmL
2000
1500
1000
500
200
400
600
800
xHmmL
Fz 2 + Fy2
HFz x - ZA Hx - aLL2 + IFy x + YA Hx - aLM
M2 = 0.001
Meq HNmL
3000
2500
2000
1500
1000
500
200
400
600
800
xHmmL
Meq =
smax =
32 Meq
p d3
16 M1
p d3
= 6.6 MPa
slim
tlim
= 0.34
seq =
2 - Si deve dimensionare l'albero di Fig. 1 rotante alla velocit di 150 giri/min e appoggiato in A e
B, che porta in C la ruota condotta e in D quella motrice elicoidali, essendo la potenza trasmessa di
40 kW.
C
z
x
Ft1
z
Fa1
x
Fr1
Fr2
Fa2
Fig. 1
Ft2
w = 2 p n 60 = 15.7 rad s
coppia trasmessa : Mt = 1000 Nw w = 2.546 106 Nmm
Mt HNmL
2500
2000
1500
1000
500
100 200 300 400 500 600 700
xHmmL
p Ss
= 77.3 mm @ 80 mm
Piano x - z (Fig. 2)
Ft1
A
z
D
Fa2
ZA
Fr2
Fa1
C
Mf2
Fig. 2
ZB
NHkNL
THkNL
4
D
20
B
xHmmL
100
200
300
400
500
600
700
10
-2
-4
100
-6
200
300
400
500
600
700
xHmmL
-10
MHNmL
100
200
300
400
500
600
700
xHmmL
-500
-1000
-1500
-2000
-2500
-3000
Mf1
C
Ft2
x
YA
Fig. 3
YB
MHNmL
10
2000
D
B
1500
D
1000
100
200
300
400
500
600
700
xHmmL
500
-5
xHmmL
100
200
300
400
500
600
700
-500
-10
TD =
MB =
MD =
f1 L
4 Fa1
pd
= 1.4 MPa, sf =
32 MD
p d3
= 104.3 MPa
seq,a
Sf
seq,m
Su
FS = 1.55
FS
Ft
1 pedale destro
2 pedivella destra
3 pedale sinistro
4 pedivella sinistra
5 mozzo
6 ruota
1
a
Fr
2
5
4
L
3
a
Fig. 1
La ruota di diametro D sollecitata dal tiro T posizionata sul mozzo come mostra la Fig. 2.
s
particolare
del mozzo
b
c
b
pedivella
Fig. 2
e
Determinare il fattore di sicurezza supponendo che la forza radiale sia di 100 N e quella tangenziale
400 N, pulsanti dallo zero.
Dati : a = 65, b = 42.5, c = 60, e = 46.5, L = 170 mm, Fr = 100 N, Ft = 4 Fr
diametro della ruota con 52 denti : D = 210 mm
sezione rettangolare della pedivella : h = 25, s = 12.5 mm
acciaio 35 CrMo4 bonificato : Su = 900 MPa
tiro nella catena: T = Ft L 2/D = 647.6 N
Reazioni vincolari (Fig. 3)
Ft
Fr
T
HA
Sezione pi sollecitata
da flessione e torsione
HB
VA
VB
Fig. 3
Dal sistema:
HA - HB - Fr + T = 0
-VA + VB - Ft = 0
Ft Ha + bL - VA c = 0
Fr Ha + bL - T Hb + c 2 - eL + HA c = 0
si trovano : HA = 101.5, HB = 649.1, VA = 716.7, VB = 1116.7 N
maxMt = Ft L = 68 000 Nmm
minMt = Ft a = 26 000 Nmm
Flessione e torsione pulsante dallo zero
Jp = 1 3 Hh - 0.6 sL s3 = 11 393.2 mm4
tmax =
maxMt s
Jp
6 maxMt
s h2
= 52.2 MPa
sm 2 + 3 tm 2 = 69.7 MPa
Posto k1 = 0.9, k2 = 1, kf = 2, si ha
Se = 0.5 Su k1 k2 kf = 202.5 MPa
FS =
seq,a
Se
seq,m
-1
=2
Su
4 - La Fig. 1 rappresenta un albero che trasmette la potenza di 100 kW alla velocit n=1450
giri/min.
Fig. 1
La ruota dentata calettata su di esso per mezzo del profilo scanalato a profili cilindrici (UNI
8953-8x46x54 T) ha le seguenti caratteristiche:
numero di denti Z=17
modulo m=5 mm
angolo di pressione f=20
larghezza della fascia dentata b=50 mm
L'albero alla sua estremit ha un altro profilo scanalato (UNI 8953-84248 T) che accoglie la
flangia del giunto.
Determinare il fattore di sicurezza dell'albero, della ruota dentata e dei cuscinetti per 8000 ore di
vita.
Momento trasmesso : Mt =
60 1000 P
2pn
Mt
Mt
Fig. 2
60 n t
106
= 696
103
L10 = 88 120 N
Dal manuale SKF cuscinetto a rulli NU 310 EC: carico dinamico = 110000 N
diametro interno : di = 50 mm, diametro esterno : de = 110 mm, larghezza : B = 27 mm
Sezione B con cuscinetto a sfere su cui agisce la reazione VB:
3
carico dinamico : CB = VB
L10 = 36 535 N
w dp
2 1000
= 6.5 m s, kv = 1 +
= 1.71
3.6
Y = 0.3, l = b/m = 10; per Z = 17 e carico applicato alla estremit del dente: J = 0.23
s=
Ft kv
bmJ
5 - La Fig. 1 mostra uno schema di trasmissione che permette di trasferire potenza a due diversi
utilizzatori. Il motore 1 trasmette per mezzo del pignone 6 una potenza di 3 kW alla ruota 5 che
trascina in rotazione l'albero 8 appoggiato in 2, su cui sono calettate le pulegge 3 e 4. Le due
pulegge lavorano alla massima potenza, con la puleggia 4 che assorbe il 30% della potenza totale e
la puleggia 5 la quota restante.
T3
z
2
T4
4
5
T1
2
3
T2
Fig. 1
1 motore
2 cuscinetti
3,4 pulegge
5 ruota
6 pignone
7 albero
La Fig. 2 mostra la disposizione delle cinghie nelle pulegge. Verificare l'albero di trasmissione.
Dati : Nw = 3000 W, a = 150, b = 170, D = 25, d = 22, r = 0.3 mm, f = 20
diametro primitivo del pignone : d1 = 150 mm
diametro primitivo della ruota : d2 = 360 mm
velocit dell' albero motore : n1 = 1200 giri min
diametri delle pulegge : d3 = 280 mm, d4 = d3
m = 0.4, r = 3.5 kg m, a3 = 30 , a4 = 45
angoli di avvolgimento : b3 = 180 , b4 = 135
acciaio C45 bonificato : Su = 700, Sy = 460 MPa
z
5
a
z
T3
4
T1
y
Fig. 2
T2
Sys = Sy
T4
3 = 265.6 MPa
L = b + 3 a = 620 mm
Calcolo dei tiri
n = n1 d1 d2 = 500 giri min, w = p n 30 = 52.4 rad s
velocit dell' albero : v = 0.001 w d3 2 = 7.3 m s
Dal sistema:
0.3 Nw = HT1 - T2 L v
T1 - T2 =
e m b3 - 1
e
m b3
IT1 - r v2 M
e m b4 - 1
e m b4
IT3 - r v2 M
60 1000 Nw
2pn
Ft = 2 Mt d2 = 318.3 N
Fr = Ft tang f = 115.9 N
T3z
T3y
= 57 295.8 Nmm
Ft
T4y
Fr
momento torcente
T4z
Fig. 3
T3 z L + Ftt Ha + bL - T4 z a
2a+b
RAy =
T3 y L + Fr Ha + bL + T4 y a
2a+b
kt = 2.5
rr
1+
32 MeqA
= 85.6 MPa
p d3
16 0.3 Mt
=
= 8.2 MPa
p d3
6 - La Fig. 1 mostra una trasmissione ad ingranaggi formata da una coppia di ruote cilindriche a
denti elicoidali (3,4) ed una coppia di ruote coniche (1,2).
Momento
resistente
c
nm
Fig. 1
Motore
elettrico
Essendo nota la velocit dell'albero motore e la coppia resistente, determinare la potenza richiesta e il
Z3 Z1
= 0.126
Z4 Z2
velocit in uscita : wu = t wm
Nw = Mt wu = 12 503.4 W
2 p nm
= 99.5 rad s
60
= 12.5 rad s
1000 2 Mt
d4
= 5471.2 N
x
Fa2
z
Ft2
Fr4
Fig. 2
Fa4
Ft4
x
z
Fr2
A
B
Fr4
Fig. 3
Fa4
THNL
50
xHmmL
100
100
200
300
200
xHmmL -500
400
-1000
-50
-1500
-100
-2000
Ft4
y
A
B
Fig. 4
300
400
400
300
100
200
300
400
xHmmL
-2000
200
-4000
100
xHmmL
100
200
300
400
Lo sforzo normale viene assorbito dalla struttura di contenimento, mentre il momento torcente
costante lungo l'albero. La sezione A quella pi sollecitata. Applichiamo il criterio di GoughPollard per la verifica a fatica illimitata.
MAxz2 + MAyz2 = 563 432 Nmm
MeqA =
sa =
32 MeqA
p d3
= 89.7 MPa, tm =
r = 1 mm, kt = 1.5, q =
16 Ca 1000
p d3
1
1 + 0.0634 r
= 30.5 MPa
sa
FS =
Se
tm
= 1.39
Sys
7 - Una frizione a disco trasmette un momento torcente utilizzando come pattini un materiale
sinterizzato a secco (Fig. 1). Determinare il massimo momento torcente secondo l'ipotesi di usura
uniforme e pressione uniforme.
Mm
Mu
Frizione
m
Motore
Utilizzatore
b
a
Fig. 1
Nota la forza normale, calcolare la massima pressione e il momento torcente per usura uniforme e
la pressione e il massimo momento torcente nel caso di pressione uniforme.
La frizione collega un motore ad un utilizzatore e sono noti i momenti di inerzia, la coppia motrice
ed il relativo numero di giri quando inserita la frizione. Se la frizione viene disinserita e dopo un
dato tempo si procede al suo reinserimento, trovare il tempo di slittamento e l'energia dispersa
dalla frizione.
Usura uniforme
Dati : a = 25, b = 90 mm, pmax = 0.7, m = 0.1
b
F1 = 2 p pmax a dr = 7147.1 N
a
Pressione uniforme
b
F2 = 2 p pmax r dr = 16 438.4 N
a
F0 = 22 500 N, F = 2 p p a dr = F0
p = 2.2 MPa
F = 2 p p r dr = F0
p = 0.96 MPa
Transitorio
Consideriamo la coppia di attrito minima tra quelle calcolate. Siano Ju e Jm i momenti di inerzia
dell'utilizzatore e del motore e Mu e Mm i momenti resistente e motore. Il momento motore ha una
caratteristica decrescente con w in modo da essere stabile. Supponiamo costanti i due momenti, che
debbono essere minori del momento M d'attrito.
Dati : Ju = 2.6, Jm = 1.3 kg m2 , n = 600 giri min, w = 2 p n 60 = 62.8 rad s
coppia frenante : M = 0.001 M1 = 41.1 Nm
coppia motrice : Mm = 20 Nm
Mu = Mm = 20 Nm
tempo disinserimento : t = 4 s
M - Mu = Ju au
Per integrazione temporale si ottiene un coppia di equazioni che permette di determinare la fine del
transitorio ed il tempo di slittamento:
wm -
M - Mm
Jm
t = wu +
M - Mu
Ju
t = t0 = 3.8 s
1
2
Rotazioni : q1 = wm t0 -
Jm wm 2 +
1
2
1 M - Mm
2
Jm
Ju wu 2 = 11 390.6 J, T2 =
t0 2 = 355 rad, q2 = wu t0 +
1
2
HJm + Ju L w2 = 7698.3 J
1 M - Mu
2
Ju
t0 2 = 179.9 rad
60 Nw
2 p ng
La forza statica va incrementata per ottenere quella dinamica con una relazione empirica:
Fd = (1 + 0.165 vg) Ft = 765.3 N
La forza dinamica minore di quella di usura, quindi consideriamo quest'ultima come forza di
riferimento.
Verifichiamo se il raffreddamento sufficiente. Il calore che si sviluppa nella trasmissione dipende
dalla efficienza e dell'ingranaggio.
forza normale al dente : Fn =
Ft
cos fn sen l
= 3360.5 N
0.45
+ 0.012 = 0.055
cos fn - m tang l
cos fn + m cotg l
= 0.8
H2 A DT
60
N i2
N i1
N u2
M t2
2
N u1
N u1
Ni
M t1
Schema funzionale
N i1
Ni
trasformazione
N i 1
ripartizione
N i2
=1
N u2
N u1
trasformazione
3
trasformazione
N u2
Fig. 1
Fig. 3
Fig. 2
Caso di Fig. 1
Nu1 = Mt1 w1 , Nu2 = Mt2 w2
Nu1 = Ni1 h2
Ni1 =
Mt1 w1
h2
Fig. 4
Nu2 = Ni2 h3
Ni2 =
Mt2 w2
h3
Mt1 w1
h2
Mt2 w2
h3
= Ni h1
2 Ni hg
2 w1 + 3 w2
, Mt2 =
3 Ni hg
2 w1 + 3 w2
, h1 = h2 = h3 =
hg
0.3375 Ni
w2
Caso di Fig. 3
Si ricade nel caso di Fig. 1.
, Mt1 =
0.225 Ni
w2
, h = 0.927
Caso di Fig. 4
In questo caso presente una ruota oziosa. Nelle ipotesi del caso di Fig. 2 si ha:
Mt1 w1 + Mt2 w2 = hg Ni
Mt2 = 1.5 Mt1 ,
Mt1 w1
h
Mt2 w2
h3
0.3375 Ni
w2
= Ni
, Mt1 =
0.225 Ni
w2
, h = 0.942
10 - L'albero di trasmissione di Fig. 1 riceve il moto da una ruota dentata cilindrica a denti diritti e
trasmette il moto alternato ad una puleggia.
c
a
b
r1
r2
r1
r3
b
r2
r1
d2
d1
d3
d5
d4
d6
a1
a2
a3
y
z
Ft
2
Fr
Fig. 1
T1
T2
60 1000 Nw
2pn
Mt HkNmL
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
100
200
300
400
xHmmL
T1 = 3819.7 N
HT1 + T2 L a3 + Fr Ha3 - a2 L
a3 - a1
= 16 113, V2 =
HT1 + T2 L a1 - Fr Ha2 - a1 L
a3 - a1
Mx HkNmL
1.0
0.8
0.6
0.4
0.2
100
200
300
400
zHmmL
Ft Ha3 - a2 L
a3 - a1
= 2291.8, H2 =
Ft Ha2 - a1 L
a3 - a1
= 2291.8 N
= 2985.6 N
M y HkNmL
0.35
0.30
0.25
0.20
0.15
0.10
0.05
100
200
300
400
zHmmL
p di 3
32
WHmm L
30 000
3
25 000
20 000
15 000
10 000
5000
0
100
200
300
400
zHmmL
Sezione 1: M1 = 0
Sezione 2
M2 = (T1 + T2 ) a/2 = 229183 Nmm
s21 = M2 W1 = 33.9, s22 = M2 W2 = 10.8 MPa
Sezione 3
M3 = (T1 + T2 ) a1 = 1.146 106 Nmm
s3 = M3 /W2 = 54.0 MPa
Sezione 4
M4 AA = HT1 + T2 L Ha1 + b 2L - V1 b 2 = 1.099 106 Nmm
M4 BB = H1 b 2 = 22 918.3 Nmm
M4 eq =
s6 = M6 eq W4 = 59.1 MPa
Sezione 7
M7 BB = V2 Ha6 + b 2L = 373 195 Nmm
M7 AA = H2 Ha6 + b 2L = 286 479 Nmm
M7 eq =
Sezione 2 : t21 =
Mt
= 42.3 MPa
2 W1
Mt
2 W1
Mt
2 W2
= 13.5 MPa
Sezione 6 : t6 =
Mt
Mt
= 30.0 MPa
2 W4
= 30.0 MPa
2 W4
Sezione 3 : seq3 =
s3 2 + 4 t3 2 = 64.4 MPa
Sezione 4 : seq41 =
Sezione 5 : seq51 =
Sezione 6 : seq6 =
s6 2 + 4 t6 2 = 84.2 MPa
200
300
400
seq,a2 =
kfM
k1 k2
s21
+3
kfT
k1 k2
t21
= 136.4 MPa
1 + 0.0634 r2
= 0.940
kfM
k1 k2
s41
+3
kfT
k1 k2
t41
= 176.3 MPa
1 + 0.0634 r1
= 0.987
seq,a5 =
kfM
k1 k2
s52
kfT
+3
k1 k2
t52
= 177.6 MPa
kfM
k1 k2
1 + 0.0634 r3
k1 k2
ktM = 2.06
seq,a8 =
ktM = 2.4
1
1 + 0.0634 r2
D1
d2
d1
FrB
d1
D3
FcB
D2
FrC
ruota motrice
FcC
b
B
A
D
x
Fig. 1
ruota resistente
momento equivalente in C : MC =
32 MB
p d1
= 0.000804 Mm , seq,m =
16 Mt
p di 3
= 0.000262 Mm
Dal sistema:
Se ' = A 106 b
Su = A 1000b
si trovano A = 3094.2 MPa, b = -0.140.
numero di giri: ng = t n 60 = 450000 cicli
limite di fatica : Sa = A ngb = 503.0 MPa
Poniamo k1 = 0.83, k2 = 0.87 ed applichiamo l' equazione di Goodman
seq,a
k1 k2 Sa
seq,m
Su
FS
32 MC
p d1 3
seq,m
Su
1
FS
16 Mt
p d1 3
= 61.5 MPa
Ss = 458.8 MPa
Ss = A ng2 b
= 172 ore
12 - La trasmissione di Fig. 1 costituita da una coppia di ruote 2 e 3 collegate alle ruote 4 e 5 per
mezzo dell'albero 1. Nota la potenza trasmessa, si vuole determinare il diametro dell'albero.
5
Fr4
2
Ft4
Fr3
4
Ft3
Fig. 1
velocit ruota 4 : v4 =
2 p w2 d2
60
2 p w5 d5
60
= 6126.1 mm s
= 1246.2 mm s
Fr4
d2
z
Ft4
Ft3
d2
d1
Fig. 2
S4
S1
S2 S3
400
300
200
100
xHmmL
50
100
150
200
250
Piano x-y
THkNL
MHNmmL
2
1
250
50
-1
-2
-3
-4
-5
100
150
200
250
xHmmL
200
150
100
50
xHmmL
50
100
150
200
250
Piano x-z
MHNmL
THNL
50
100
150
600
500
xHmmL 400
250
300
200
100
200
-5000
-10 000
xHmmL
50
100
150
200
250
Ma = Meq , Mtm = Mt
k1 = 4.51 Su -0.265 = 0.832, k3 = 1, assumiamo k2 = 0.9.
Se = 0.5 Su k1 k2 k3 = 220.8 MPa
Spallamento con ampio raggio di raccordo : kf = 1.7
d=
32 FS
kf Ma
Se
3 Mtm
4
= 41.6 mm
Su
k2 = 1.24 d
= 0.825
Se = 0.5 Su k1 k2 k3 = 202.4 MPa
seq,a =
32 kf Ma
p d3
16 Mtm
p d3
= 44.2 MPa
Sy
FS = 1.76
= 3.4
seq,a + seq,m
Ma = Meq , Mtm = Mt
Per il fondo della cava si assume un rapporto r/d = 0.02, quindi r = 0.02 d=0.9 mm.
kt = 2, q = 0.66, kf = 1 + q Hkt - 1L = 1.66
seq,a =
32 kff Ma
p d3
16 Mtm
p d3
Sy
seq,a + seq,m
= 44.2 MPa
FS = 1.49
= 2.95
32 kf Ma
p d3
= 141.5 MPa
FS = Se sa = 1.43
condizione di snervamento : FS = Sy sa = 3.46
Verifica a fatica della sezione S4
Verifichiamo la sezione S4 dove posizionata l'estremit della seconda linguetta. Anche in questo
caso abbiamo solo momento flettente ed un fattore di concentrazione elevato. Per essere conservativi
consideriamo il momento nella sezione intermedia.
MS4y = RAy a = 110 759 Nmm, MS4z = RAz a = 41 851.2 Nmm
Meq =
sa = 32 kf Ma Ip d3 M = 93.7 MPa
FS = Se sa = 2.16
I diametri calcolati, d = 45 mm, D = 54 mm, sono soddisfacenti. A questo punto si possono fissare i
diametri dei tratti di albero che sostengono i cuscinetti.
13 - Un albero rotante a 1500 giri/min deve essere collegato con una puleggia di 250 mm di
diametro ad un altro albero con rapporto di trasmissione 2:1 mediante una cinghia trapezoidale
(Fig. 1). La potenza trasmessa di 60 kW e la distanza tra i due alberi di 1.5 m. Determinare il
numero di cinghie necessario se il precarico per cinghia vale 800 N.
Fig. 1
Mt
giunto
a
b
RA
Fig. 2
RB
b = 20 , T0 = 800 N, m = 0.12 kg m
acciaio 35 CrMo4 : Su = 980, Sy = 785 MPa
tempo di vita : t = 10 000 ore
Calcolo del numero di cinghie
diametro ruota condotta : d2 = n1 n2 d1 = 500 mm
2 p n1
w1 =
, v = 0.001 w1 d1 2 = 19.6 m s
60
forza centrifuga : q = m v2 = 46.3 N
f = arcsen
d2 - d1
2i
= 4.8 , q = p - 2 f = 170.4
Dal sistema:
T1 = T2 e m qsen Ha2L
T1 + T2
T0 =
+q
2
si trovano : T2 = 19.2 N, T1 = 1488.2 N
Nw' = 0.001 HT1 - T2 L v = 28.8 kW
Nw
numero di cinghie :
= 2.1 3
Nw '
Dimensionamento dell'albero
momento torcente : Mt = 106 Nw w1 = 381 972 Nmm
forza radiale applicata alla puleggia : Fr = 3 T0 = 2400 N
Dal sistema:
-RA + RB - Fr = 0
-RA b + Fr c = 0
si trovano le reazioni vincolari : RA = 900, RB = 3300 N
momento flettente massimo in B : Mmax = Fr c = 360 000 Nmm
tensione alternata : smax =
32 Mmax
p d3
3.667 106
d3
16 Mt
p d3
1.945 106
d3
3 = 453.2 MPa
smax 2 + H2 tmax 2 =
FS = Se seq
3.908 106
d3
d = 26.5 mm
60 n1 t
106
L = 8690 N
L = 31 861 N
cuscinetto
6207
puleggia
giunto
44.5
150
17
364
19
50
100
30
774.5
Fig. 3
14 - Un pignone di rinvio per una catena tripla (Fig. 1) collegato al proprio mozzo con quattro viti
passanti M10 a passo grosso, disposte a 90 lungo la circonferenza di raggio Ri=90 mm, con
accoppiamento senza gioco, mentre la zona di appoggio tra le flange limitata esternamente dal
L'asse della catena dista La=200 mm dal piano di appoggio delle due flange. Sia il pignone che il
mozzo sono in acciaio e lo spessore di ciascuna flangia di 15 mm. L'angolo di avvolgimento della
catena sul pignone di 150 e la tensione su ciascun ramo della catena pari a 14 kN.
Il mozzo supportato con una coppia di cuscinetti a rotolamento da un perno a sua volta fissato al
telaio con una flangia di appoggio di raggio Rf=70 mm. Il centraggio avviene con un perno centrale
di diametro 30 mm che termina con una filettatura a passo fine M272 tagliata di macchina
utensile.
Lo spessore del telaio in acciaio di 28 mm.
La distanza tra piano di appoggio sul telaio ed asse della catena Lb=300 mm.
Si domanda:
a - sapendo che si impiegano viti M10 rullate in acciaio di classe 5.8 con Su=520, Sy=450, S=380
MPa, verificare che il collegamento tra il pignone e il mozzo resista per almeno 1000 ore di funzionamento, assumendo che ogni vite sia soggetta ad un precarico pari a 9 kN e che l'insieme mozzopignone ruoti a 100 giri/min.
b - sapendo che anche il perno costruito in acciaio di classe 5.8, verificare la vite M27 e trovare
valore massimo di precarico pu essere applicato senza indurre in alcuna sezione del perno situazioni critiche ai fini della resistenza, scegliendo a piacere eventuali parametri geometrici non
indicati.
a - Il tiro nei due rami della catena d origine ad una risultante agente sul pignone. Dalla Fig. 2 si
vede che la risultante R delle due forze uguali T dirette secondo la tangente alla circonferenza
primitiva deve passare per il punto di incontro delle tangenti e per il centro della circonferenza:
90
T
90/2
/2
/2
Asse di istantanea
rotazione
Fig. 2
Fig. 3
T
Questo carico applicato ad una distanza La dal piano della flangia e quindi genera su tale piano un
momento:
M = R La = 5.409 106 Nmm
Sollecitazione della sezione di collegamento
- la forza R di direzione e intensit costante agisce sul piano di separazione, tendendo a provocare lo
scorrimento relativo delle flangie. Tale scorrimento impedito dal fatto che esiste un centraggio con
gioco nullo sul raggio Ri, per cui la forza R si scarica direttamente sul contatto tra superfici cilindriche, quella interna del pignone e quella esterna del mozzo senza caricare il collegamento a viti.
- Un momento M che tende a separare la flangia del pignone da quella del mozzo, con un moto
relativo di rotazione attorno ad una retta tangente al bordo esterno della piastra di appoggio, in
corrispondenza del raggio Re. Tale retta ha direzione normale al piano su cui agisce il momento M. Il
piano di azione di M fisso, mentre le flange e le viti sono in rotazione. La posizione del centro di
istantanea rotazione nel moto relativo delle flange risulta fissato (Fig. 3).
3
2
d3
M
d5
d2
V4
1
d1
Fig. 4
d4
Asse di istantanea
rotazione
Fig. 5
Ad ogni giro ciascuna delle quattro viti soggetta ad un tiro variabile, che dipende dalla sua distanza
= re - Rv = 20 mm, d2 = re
= r - e + Rv = 240 mm
= re - Rv cos 45 = 52.2 mm
= re + Rv cos 45 = 207.8 mm
Dal sistema:
F 1 d1 = F 2 d2
F 1 d1 = F 3 d3
F 1 d1 + 2 F 2 d2 + F 3 d3 = M
F 5 d5 = F 4 d4
2 F 4 d4 + 2 F 5 d5 = M
si trovano : F1 , 1178.5, F2 = 7660.1, F3 = 14 141.7, F4 = 3076.9, F5 = 12 243.2 N
Immaginando che la stessa vite passi da una posizione all'altra per la rotazione della flangia, essa
assume di volta in volta il carico esterno che corrisponde a tale posizione. La forza agente su ogni
porzione singola circostante la vite varia con legge periodica:
FHNL
14 000
12 000
10 000
8000
6000
4000
2000
50
100
150
200
250
300
350
aHL
Se applichiamo un precarico alle viti, ad esso si sovrappone la forza F dovuta al momento. La forza
F variabile con la posizione angolare, generando due situazioni estreme, F1 e F3. Se consideriamo il
carico effettivo agente sulla vite, risulta:
Fbmin = Fi +
kb
kb + kc
F1 , Fbmax = Fi +
kb
kb + kc
F3
Vite e flangia sono dello stesso materiale, hanno la stessa lunghezza Lb = Lc, quindi il rapporto tra le
rigidezze diventa posto d = 10, g = 30 mm:
Ac = d2 + 0.68 d g + 0.065 g2 = 362.5 mm2
Ab
Ab + Ac
= 0.138
Fbmax
Ab
kt = 415.4, smin =
Fbmin
Ab
kt = 347.5 MPa
100
200
300
400
500
600
sm HMPaL 300
350
400
450
500
550
600
sm HMPaL
b - La risultante R produce un momento M5 = R Lb che contrastato dal tiro V della vite M24
V = R Lb Rf = 115 911. N
La sezione in corrispondenza del piano di appoggio caratterizzata da una taglio pari a R e da un
tiro pari a V e la vite non viene precaricata e un tiro pari a
T = Fi + V
kb
kb + kc
Se invece non precaricata. Si tratta di sollecitazioni statiche. La tensione tangenziale vale posto
d=30 mm:
t=
4 4R
3 p d2
= 51 MPa
4V
p d2
= 164 MPa
In prossimit della zona con variazione di sezione si ha un effetto di intaglio che poniamo uguale a
2.5, assunto r/d = 3/30 = 0.1 e D/d > 2:
kt = 2.5, smax = kt snom = 410 MPa
che minore di Sy e quindi la sezione rimane in campo elastico. Consideriamo ora la filettatura
M272: At = 496 mm2
snom = V At = 233.7 MPa
In prossimit del fondo del filetto il fattore di concentrazione maggiore di 2, quindi abiamo una
piccola zona snervata. La sezione della vite sarebbe tutta snervata se:
Vy = Sy At = 223 200 N
Rispetto allo snervamento il coefficiente di sicurezza vale : FS = Vy V = 1.93
Se applichiamo un precarico Fi, l'applicazione successiva del tiro V genera nel bullone un carico
complessivo di lavoro:
Fb = Fi +
kb
kb + kc
kb
kb + kc
d2
g
30
Fig. 6
d3
Ab
Ab + Ac
Questo valore del precarico porta la sezione della vite in condizioni critiche, mentre non porta a
snervamento completo la sezione di appoggio:
snom = At Sy Ab = 315.8 MPa
Se al centro ipotizziamo la presenza della t = 51 MPa si trova:
seq =
Si ha snervamento per effetto di intaglio nei raccordi, mentre il resto della sezione rimane elastica.
15 - In genere le frequenze proprie longitudinali di un albero sono cos alte da risultare lontane da
quelle di eccitazione, il che non porta a problemi di risonanza. Una eccezione costituita dall'albero di trasmissione di una nave che porta una girante all'estremit libera (Fig. 1). Calcolare le
frequenze supponendo che l'albero sia costituito da due campate, la prima con una sezione piena e
la seconda con una sezione cava.
x
Fig. 1
L1
L2
c=
E r
a = wc
Nel problema proposto, essendo per x = 0 lo spostamento assiale nullo, per le due sezioni abbiamo:
sezione piena : u1 Hx, tL = C1 sen Ha xL cos Hw tL
sezione cava : u2 Hx, tL = HB2 cos Ha xL + C2 sen Ha xLL cos Hw tL
Le tre condizioni sono:
uguaglianza degli spostamenti : u1 HL1 , tL = u2 HL1 , tL
uguaglianza dello sforzo normale : E A1 x u1 Hx, tLx=L1 = E A2 x u2 Hx, tLx=L1
uguaglianza dello sforzo normale e forza d' inerzia : E A2 x u2 Hx, tLx=L + m t,t u2 Hx, tLx=L = 0
Dalle tre equazione si ricava un sistema di equazioni omogeneo, il cui determinante mostrato nella
seguente figura:
det
4 107
3 107
2 107
1 107
200
-1 10
400
600
800
1000
wHradsL
-2 107
La prima pulsazione vale 122.5 rad/s, che corrisponde a 1170 giri/min. Se la girante ha tre pale, essa
tender a generare tre impulsi per giro, quindi la velocit critica diventa 1170/3=390 giri/min.
16 - L' albero di Fig. 1 porta due ruote dentate i cui diametri primitivi sono D1 = 550 mm e D2 =
180 mm.Le azioni sulle due ruote sono date dalle forze F1 e F2 . Il momento torcente Mt vale 2 kN
m. Assegnate le distanze e i diametri D e d, determinare il diametro d1 con FS=1.5.
F1
1
2
F2
d1
z
y
Fig. 1
Poich nel tratto A - B il momento flettente assume un valore inferiore ci si limita a calcolare solo i
due valori MA e MB.
Per le due ruote le componenti tangenziali delle forze di ingranamento sono
Dati : D1 = 550, D2 = 180, a = 110 , b = 190 , c = 140, D = 90 , d = 60 mm
FS = 1.5, f = 20 , Mt = 2 106 Nmm
raggi di curvatura : r = 4 mm
acciaio 16 NiCrMo2 : Su = 900, Sy = 500 MPa
Ft1
Fr2
A
x
z
Fig. 2
Fr1
A
Ft2
B
MB =
sA = 32 MA Ip d1 3 M = 8.672 106 d1 3
sB = 32 MB Ip d1 3 M = 3.372 107 d1 3
Analogamente:
F1 = Ft1 cos f = 7739.5 N
F2 = Ft2 cos f = 23 648.4 N
MA = F1 a = 851 342 Nmm
MB = F2 c = 3.311 106 Nmm
3 tm = 2.602 107 d1 3
FS =
FS =
smeq
sa
Su
Se
smeq
sa
Sy
Sy
-1
d1 = 70 mm
-1
d1 = 63.5 mm
Il sostegno a sua volta fissato all'altra estremit ad un telaio con quattro viti poste sul diametro d
ed equidistanti. La massa M=30 kg del rotore presenta una eccentricit e=150 mm rispetto all'asse
di rotazione. Gli altri dati sono i seguenti: s=50, a=150, b=250, D=250 mm, w=30 rad/s. Si
domanda:
a - adottando come materiale per le quattro viti commerciali rullate un acciaio di classe 5.8 ed un
coefficiente di sicurezza pari a 4 per una vita infinita, calcolare il diametro nominale delle quattro
viti di collegamento col telaio, assumendo la rigidezza a compressione risultante di flangia e telaio
pari a sei volte quella della vite con coefficiente di attrito tra i due di 0.3 e la flangia infinitamente
rigida
b - si esegua il dimensionamento dell'albero di sostegno in corrispondenza del passaggio tra il
tratto cilindrico e conico, assumendo un fattore di concentrazione delle tensioni 1.5 e con un acciaio
bonificato lavorato di macchina utensile con un coefficiente di sicurezza pari a 3 per una vita infinita
c - si esegua il disegno costruttivo di un possibile montaggio di cuscinetti a rotolamento per collegare il rotore all'albero fisso.
Fc
We
We
z
Fig. 2
We il momento di trasporto della forza peso W. Poich la massa eccentrica rotante, anche il
piano di azione della forza centrifuga e del momento rotante, mentre l'albero fisso. In pratica
albero e flangia di collegamento sono fissi rispetto al sistema di riferimento, mentre ruota il piano di
sollecitazione su cui agisce il momento flettente che vale:
Mf = Fc Hs + a + bL + W e = 1.867 106 Nmm
sul piano di appoggio, mentre nella sezione di raccordo tra tratto cilindrico e conico:
MfA = Fc Hs + aL + W e = 854 145 Nmm
Esaminiamo la situazione alla flangia di fissaggio (Fig. 2).
Fig. 2
laterale tra flangia e telaio di supporto, lo sforzo normale W che preme la flangia contro il piano,
azione che in prima approssimazione possiamo trascurare. Il procedimento di calcolo il seguente:
1 - formulazione di ipotesi sul precarico delle viti
2 - dimensionamento delle viti per resistere a Mf
3- verifica contro lo scivolamento laterale.
1 - Dobbiamo decidere qualitativamente se il precarico tale da raggiungere condizioni di snervamento nella gola del filetto per il carico di progetto, oppure no. Tale scelta influenza il valore della
tensione alternata ammissibile al limite di fatica. Conviene scegliere un precarico elevato. Qualunque
sia la dimensione finale della vite, si pu ipotizzare un grado di precarico uguale a 0.9:
Fi = 0.9 At Sy HAt = area del noccioloL
2 - Ipotizzando che la flangia sia infinitamente rigida a flessione, la distribuzione dei carichi con cui
le viti reagiscono al momento flettente si calcola osservando che la deformazione di ogni vite e
quindi il suo stato di sollecitazione proporzionale alla distanza dal centro di rotazione virtuale della
flangia, che si trova sul bordo esterno (Fig. 3).
Fig. 3
(1)
V5
Mf
V3
V4
V2
Mf
V5
V2
V4
d3
d5
V1
d2
(2)
d4
Fig. 4
d1
Nel caso di Fig. 4.1 il centro di rotazione virtuale nel punto A. Le viti V4 e V5 hanno reazioni R4 e
R5 .
Dati : d1 = 25, d2 = 125, d3 = 225 mm,
d4 = 125 - 100
2 = 195.7 mm
Dal sistema:
M f = 2 R4 d 4 + 2 R5 d 5
R4 d 5 = R5 d 4
si trovano : R4 = 1228.4, R5 = 4428.2 N
Nel caso di Fig. 4.2 il centro di rotazione virtuale nel punto A'.
Le viti V1 , V2 , V3 hanno reazioni R1 , R2 , R3 . Dal sistema
M f = R1 d 1 + 2 R2 d 2 + R3 d 3
R1 d 2 = R2 d 1
R1 d 3 = R3 d 1
si trovano : R1 = 565.7, R2 = 2828.3, R3 = 5090.9 N
La rotazione del piano di azione del momento fa s che ogni vite per ogni giro si viene a trovare
sollecitata in sequenza secondo i valori di carico assiale:
R1 , R4 , R2 , R5 , R3 , R5 , R2 , R4 , R1, ... ..
RHNL
5000
4000
3000
2000
1000
qHradL
1
kc
7 kb + kc
6
7
kb
2 kb + kc
Rmax - Rmin
At
kf
Per la verifica a fatica applichiamo il criterio di Goodman. Il punto A di incontro della retta di
Goodman e la retta di snervamento si trova imponendo
200
150
100
50
100
200
300
400
500
sm HMPaL
Ipotizziamo una tensione di precarico pari a 0.9 S = 342 MPa. In questo caso lo snervamento
parziale alla gola del filetto diventa possibile sotto carico. Posto FS=4 si trova:
At =
FS
Rmax - Rmin
kb
2 kb + kc
Sa
kf = 34.8 mm2 ,
1 Rmax - Rmin
2
At
kf = 143.2, sm =
1 Rmax + Rmin
2
At
kb
kb + kc
maxFe
mentre lo stato di compressione tra flangia e supporto varia per ogni vite secondo la relazione:
minFF = Fi -
kc
kb + kc
maxFe
k
FFi l' azione di compressione tra telaio e flangia valutata nell ' intorno di ciascuna vite.
Se ci mettiamo nel caso pi critico, le forze FFi sono tutte uguali al valore minimo, caso che non si
presenta ma cautelativo. In realt abbiamo:
FL = 4 m Fi - m
kc
kb + kc
HR1 + 2 R2 + R3 L Fc
X = 0.42
b - Trascuriamo nella sezione considerata lo sforzo normale che oltre ad essere di piccola entit di
compressione, e lo sforzo di taglio, in cui le massime t sono posizionate dove risultano minime le
tensioni normali, e viceversa. L'albero fisso col piano di flessione rotante. Si tratta di una sollecitazione ciclica all'inversione.
Dati : q = 0.75 HC40 bonificato, diametro > 40 mmL, kt = 1.5, FS = 3, Su = 700, Sy = 380 MPa
kf = 1 + Hkt - 1L q = 1.375, k1 = 0.75, k2 = 0.8, Se = 0.5 Su k1 k2 = 210 MPa
smax = -smin
sm = 0, sa =
32 MfA
kf
p d3
sa = Se FS, si ha d = 55.5 mm
c - E' opportuno controllare i giochi, essendo in presenza di una forte eccentricit con elevata
sollecitazione dinamica. La scelta di un montaggio registrabile da preferire, quindi cuscinetti
obliqui, a sfere o rulli conici. Importanti sono le protezioni. La Fig. 5 mostra lo schema richiesto.
Fig. 5
18 - Un motore elettrico della potenza di 4 kW, il cui albero A ruota a 750 giri/min, trasmette
potenza a due alberi di uscita C e D attraverso un albero di trasmissione intermedio B (Fig. 1).
La trasmissione tra gli alberi A e B, tra loro ortogonali, avviene mediante una coppia di ruote
coniche a denti diritti, con rapporto di trasmissione 1/3. Il raggio primitivo medio della ruota
condotta 1 Rp1=70 mm.
Assumendo un sistema di assi di riferimento x,y,z con asse x coincidente con l'asse di rotazione
dell'albero B e l'asse z parallelo all'asse dell'albero A, l'asse dell'albero C giace sul piano xz,
mentre quello dell'albero D giace sul piano xy.
Tra l'albero B e l'albero C la trasmissione avviene con ruote dentate cilindriche a denti diritti, 2 e
2bis: la potenza trasmessa in tale ingranaggio pari al 40% di quella totale erogata dal motore,
mentre il raggio primitivo della ruota 2 vale Rp2=38 mm.
Analogamente, tra l'albero B e l'albero D la trasmissione avviene con ruote dentate cilindriche a
denti diritti, 3 e 3bis: la potenza trasmessa in tale ingranaggio pari al 60% di quella totale
erogata dal motore, mentre il raggio primitivo della ruota 3 vale Rp3=42 mm.
a - Disegnare i diagrammi delle azioni interne agenti lungo l'albero B
b - Se il materiale acciaio da bonifica normalizzato, Su = 690 MPa, Sy = 400 MPa, lavorato a
macchina utensile e rettificato solo in corrispondenza delle sedi dei cuscinetti, verificare l'albero.
Dati : a = 65, b = 80, c = 92, d = 68, j1 = 38, j2 = 46, j4 = 38, j3 = 42 mm
Rp1 = 70, Rp2 = 38, Rp3 = 42 mm
2 p nB
= 26.2 rad s
60
1000 W
= 152.789 Nm
MB =
wB
wB =
Ft1 =
1000 MB
= 2182.7 N
Rp1
Per determinare le forze agenti nel punto 1 di contatto, in direzione assiale e radiale, in una ruota
conica a denti diritti si ha:
Fa = Ft tang f sen g, Fr = Ft tang f cos g
g l'angolo di semiapertura del cono primitivo, che si trova conoscendo il rapporto di trasmissione
tra le due ruote dentate.
Da semplici considerazioni cinematiche essendo uguale la velocit periferica nel punto di contatto si
trova:
wA RpA = wB RpB
wA
wB
RpB
RpA
tang g =
RpB
RpA
r
=
1
r
da cui ricaviamo:
tang g = 1 r, g = 71.6
Fa1 = Ft1 tang f sen g = 753.7 N, Fr1 = Ft1 tang f cos g = 251.2 N
Calcoliamo ora le forze trasmesse negli ingranaggi che trasmettono potenza agli alberi C e D:
WBC = f1 W = 1.6 kW, WBD = f2 W = 2.4 kW
Poich le tre ruote hanno la stessa velocit, avremo:
M2 = f1 MB = 61.1 Nm, M3 = f2 MB = 91.7 Nm
Ft2 =
1000 M2
Rp2
= 1608.3 N, Ft3 =
1000 M3
= 2182.7 N
Rp3
Fr1
Rp3
Fa1
Ft3
C
z
Rp2
B
x
Ft1
Rp1
Fr3
Fig. 2
Ft2
Fr2
Trasportiamo le forze sull'asse dell'albero, aggiungendo i relativi momenti di trasporto (Fig. 3).
Fr3
Forze applicate allalbero B
Ft3
z
Fr2
Mt3
Mt2
x
y
P
MtB
B
Ft2
Fa1
Fig. 3
Ft1
Fr1
Mf1
NHNL
150
140
130
120
110
xHmmL
50
100
150
200
250
700
600
500
400
300
200
100
300
50
100
150
200
250
300
xHmmL
Per il calcolo del momento flettente consideriamo separatamente i due piani xz e xy.
Mf1
Piano xz
Q
P
Fr1
Fr2
V P1
V Q1
Fr3
Fig. 4
Piano xz (Fig. 4)
Condizione di equilibrio attorno a Q:
-Fr1 Ha + b + cL + Fa1 Rp1 + VP1 Hb + cL + Fr2 c - Ft3 d = 0
da cui si ricava : VP1 = 589.3, VQ1 = Ft3 + Fr2 + VP1 - Fr1 = 3106.1 N
MHNmL
140
120
100
Piano xz
80
60
40
20
xHmmL
50
100
150
200
250
300
Piano xy (Fig. 5)
Piano xy
Ft3
P
Ft2
V Q2
V P2
Ft1
Fig. 5
100
Piano xy
50
xHmmL
50
100
150
200
250
300
-50
x = a + b : Meq3 = 0.001
x = a + b + c = L:
Meq4 = 0.001 - IIFa1 Rp1 - Fr1 L + VP1 Hb + cL + Fr2 cM + HFt1 L - VP2 Hb + cL + Ft2 cL2 M = 157.9 Nm
2
Mt HNmL
150
100
50
xHmmL
50
100
150
200
250
300
32 Meq2
p j1 3
16 MtB
p j1 3
1000 kfT
FS = Sa seq,a = 4.18
sa HMPaL
300
250
200
1
150
100
50
0
100
200
300
400
500
600
700
sm HMPaL
19 - Una bussola flangiata sostiene un albero di rinvio, montato su cuscinetti a sfere (Fig. 1).
Ad una estremit calettato un pignone per catena a rulli, di raggio primitivo Rpc=100 mm. Su un
ramo della catena presente un tiro T=1.6 kN agente in direzione verticale, mentre l'altro ramo
scarico. Dalla parte opposta calettata una ruota dentata conica con angolo di spinta f=20,
angolo di semiapertura g=45 e raggio primitivo Rpr=45 mm. Il punto P di ingranamento di questa
ruota conica con la ruota coniugata indicata in figura con linea tratteggiata, giace sul piano di
sezione del disegno. L'albero in acciaio da bonifica (Sy=700, Su=850 MPa) ed lavorata a
macchina utensile. La flangia ha diametro esterno De=120 mm, spessore 12 mm ed in acciaio,
cos come la piastra di appoggio, che ha spessore 20 mm. Le quattro viti M10 in acciaio di classe
5.8 (Sy=450, Su=520, S=380 MPa) sono disposte su un diametro Dv=100 mm.
Si domanda:
a - tracciare i diagrammi delle azioni interne (momento flettente e torcente) relativi all'albero
b - determinare il coefficiente di sicurezza dell'albero nei confronti della rottura per fatica
c - determinare le condizioni in cui lavorano le viti di fissaggio della flangia
R pc
Ft
z
y
Fig. 3
Mt
Fa
Fr
Ft
Mt
Fig. 2
Fr
Il momento equilibrato dal momento trasmesso dalla ruota conica. Sia Ft la forza tangenziale sulla
ruota:
Ft = Mt Rpr = 3555.6 N
In una ruota dentata conica a denti diritti:
Fa = Ft tang f sen g = 915.1 N
Fr = Ft tang f cosg = 915.1 N
Trasportiamo le forze all'asse dell'albero aggiungendo i relativi momenti di trasporto, come mostra la
Fig. 3 delle forze applicate all'albero:
M' = Fa Rpr = 41 178.5 Nmm
Calcoliamo le reazioni vincolari nel piano xz. Dal sistema:
RA1 + RB1 = T + Fr
T a + RB1 b = Fr Hb + cL - M'
si trovano : RA1 = 2468.2, RB2 = 46.9 N
MHNmL
MHNmL
300
100
250
200
50
Piano xy
150
Piano xz
50
100
150
200
250
100
xHmmL 50
xHmmL
50
100
150
200
250
-RA2 + RB2 = Ft
RA2 b = Ft c
si trovano : RA2 = 3200, RB2 = 6755.6 N
MfeqA = T a = 128 000, MfeqB =
sa =
tm =
32 MfeqB
p D1 3
kfM -
smax - smin
2
16 Mt
p D1 3
4 Fa
p D1 2
= 174, sm =
smax + smin
32 MfeqB
p D1 3
kfM -
4 Fa
p D1 2
= -2.3 MPa
sa 2 + 3 ta 2 = 174, seq,m =
sm
2
200
150
100
50
200
400
600
sa HMPaL
800
FS = Sa seq,a = 1.53
c - Le reazioni vincolari in A e B sono state calcolate nella prima parte e possono essere rappresentate come mostra la Fig. 4: i vettori a tratto continuo rappresentano le azioni che la bussola applica
all'albero (reazioni vincolari), mentre i vettori a linea tratteggiata sono le azioni uguali e contrarie
esercitate sulla bussola.
RB2
RB1
RA1
Fa
RA2
Fig. 4
Se consideriamo la Fig. 5 con l'albero e la flangia, il baricentro che ha per vertici i punti in cui gli
assi delle viti incontrano il piano di appoggio della bussola flangiata il punto G.
2
3
s
RA1
RB1
Fa
RB2
Fig. 5
RA2
Riportiamo il sistema di forze nel punto G aggiungendo le coppie di trasporto (Fig. 6).
2
3
z
RA2+ RB2
Fa
Mxy
Mxz
RA1+ RB1
Fig. 6
Mxy = -RB2 s + RA2 Hb + sL = 248 889, Mxz = RA1 Hb + sL + RB1 s = 297 123 Nmm
Calcoliamo le azioni sulle viti sovrapponendo gli effetti.
- Contributo di Fa : F1 ' = Fa 4 = 228.8 N
- Contributo delle forze che agiscono sul piano di contatto
HRB2 - RA2 L2 + HRB1 + RA1 L2 = 4355.2 N
R=
3
1
1
Mxy
Mxz
P1
4
4
(1)
(2)
P2
Fig. 7
De - Dv
2
= 10, d2 =
Dal sistema:
R 1 d 1 = R2 d 2
R1 d 1 = R4 d 2
R1 d 1 = R3 d 3
De
2
= 60, d3 = Dv +
De - Dv
2
= 110 mm
R1 d1 + R2 d2 + R4 d2 + R3 d3 = Mxy
si trovano : R1 = 128.3, R2 = 769.8, R3 = 1411.2, R4 = 769.8 N
- Contributo dovuto a Mxz
Siano R '1 , R '2 , R '3 , R '4 le reazioni nelle viti e P2 il centro di istantanea rotazione HFig. 7.2L.
Dal sistema:
R '4 d1 = R '1 d2
R '4 d1 = R '3 d2
R '4 d1 = R '2 d3
R '4 d1 + R '1 d2 + R '3 d2 + R '2 d3 = Mxz
si trovano : R '1 = 918.9, R '2 = 1684.7, R '3 = 918.9, R '4 = 153.2 N
Per le viti 1,2,3,4 abbiamo:
F1
F2
F1
F4
= F1 ' + R1 + R '1
= F1 ' + R2 + R '2
= F1 ' + R3 + R '3
= F1 ' + R4 + R '4
= 1276 N
= 2683.3 N
= 2558.9 N
= 1151.7 N
La vite 2 quella pi sollecitata. Si tratta di uno sforzo statico a cui corrisponde una tensione
massima minore di quella ammissibile.
Dati : At = 58 mm2 , kt = 2.2, S = 380 MPa
F2
s=
kt = 101.8 MPa
At
Questa vite pu essere precaricata fino al valore massimo:
Fi = 0.9 At S = 19 836 N
Con un coefficiente di attrito di m=0.15 lo slittamento tra flangia e supporto non avviene sotto il
valore limite:
F = m Fi = 2975.4 N, mentre in questo caso si ha R ' = 1088.8 N.
20 - Un albero di rinvio (Fig. 1) viene messo in rotazione con una cinghia dentata precaricata che
agisce sulla puleggia Pa di raggio primitivo Ra, generando a regime di rotazione costante w due
forze tangenziali parallele y, T1 e T2. Una analoga puleggia Pb di raggio primitivo Rb, ritrasmette il
moto ad un utilizzatore, generando due azioni tangenziali T3 e T4 parallele all'asse z. Nella sezione
C dell'albero calettata una massa eccentrica M=8 kg (e=20 mm) posta a distanza e dall'asse di
rotazione.
Sia il calettamento delle pulegge che quello della massa avvengono con linguette incassate, con
spigoli di fondo raccordati di r=0.2 mm.
L'albero di Fig. 2 costruito in acciaio bonificato con Su=1000 MPa, Sy=850 MPa, lavorato a
macchina utensile e rettificato con grado di finitura medio.
Fig. 2
Si richiede:
a - tracciare i diagrammi delle azioni interne (momento flettente e torcente) relative alle varie sezioni
dell'albero (a) trascurando il peso proprio.
b - disegnare l'andamento nel tempo delle tensioni normali e tangenziali nel punto pi sollecitato
della sezione B e si disegni il relativo circolo di Mohr nell'istante in cui massima la tensione
normale a trazione.
c - determinare il coefficiente di sicurezza dell'albero nei confronti della rottura a fatica.
Dati : a = 150, b = 200, c = 100, D = 35, RA = 45, RB = 58 mm, e = 0.02 m, M = 8 kg
w = 120 rad s, T1 = 3200, T2 = 450, T3 = 2600 N, Su = 1000, Sy = 850 MPa
a - Calcoliamo il valore di T4 da considerazioni di equilibrio alla rotazione attorno all'asse dell'albero:
T4 = T3 - HT1 - T2 L RA RB = 466.4 N
(T3-T4) Rb
Fc
T1+T2
T3+T4
Fig. 3
Le forze ed i momenti risultanti hanno direzione fissa, ad eccezione della forza centrifuga che ruota
insieme all'albero.
Nel piano xy agisce la forza Fy = T1 + T2 . Posto L = b + c + b + a si trova la reazione in A
Fy L
VA =
b+c+b
= 4745 N
MfxyHNmL
500
-50
400
-100
300
-150
-200
200
Piano xy
100
100
200
300
400
500
600
100
200
300
400
500
600
xHmmL
Piano xz
-250
-300
xHmmL -350
Fz Hb + cL
= 1839.8 N
b+c+b
= HA b = 367 966 Nmm
= HA Hb + cL - Fz c = 245 310 Nmm
Componiamo i momenti flettenti. I momenti risultanti agiscono secondo piani di flessione con
giacitura costante nel tempo.
MRC =
La forza centrifuga rotante insieme all'albero, quindi saranno tali anche le reazioni vincolari: il
piano di flessione ha una giacitura variabile nel tempo. Troviamo su tale piano il diagramma del
momento.
Fc Hc + bL
2b+c
= Rs Hb + cL - Fc c = 184 320 Nmm
= Rs b = 276 480 Nmm
M f HNmL
= 1382.4 N
Mt HNmL
120
250
100
200
80
150
60
100
40
20
50
100
200
300
400
500
xHmmL
100
200
300
400
500
600
xHmmL
Il momento torcente agisce tra le sezioni di calettamento delle due pulegge, ovvero sulle sezioni A e
B e non nella C:
Mt = HT1 - T2 L RA = 123 750 Nmm
b - Componendo i vettori momento della forza centrifuga e dei momenti stazionari il valore massimo
della risultante si avr quando i vettori momento sono allineati con la stessa direzione. Viceversa i
valori minimi si hanno quando i vettori momento sono allineati e di segno discorde. I valori massimi
di tensione con cui calcolare il circolo di Mohr nella sezione B in condizioni di massima sollecitazione sono:
per cava di linguetta incassata con r = 0.2 mm si assume kf = 2.4, kt = 1.8.
Mftot = MfcB + MRB = 677 586. Nmm
sx =
32 Mftot
p D3
kf = 386.3, txy =
16 Mt
p D3
kt = 26.5 MPa, sy = 0
s1 =
s2 =
sx + sy
2
sx + sy
2
tmax =
sx - sy
2
sx - sy
s1 - s2
= 195 MPa
tHMPaL
200
100
s2
s3
100
200
300
s1400
sHMPaL
-100
-200
c - Ai fini del calcolo della resistenza a fatica occorre trovare la legge di variazione nel tempo delle
tensioni normali e tangenziali. Per quanto riguarda le tensioni tangenziali il momento torcente si
mantiene costante nel tempo e la tensione tangenziale massima si trova in corrispondenza del raggio
esterno D/2
tmax =
16 Mt
p D3
P1
Fc
Fc
A2
A4
P2
Rotazione del pedale
Fig. 4
A1
MR
A3
Piano di
azione di Mc
Per quanto riguarda l'andamento delle tensioni normali in una generica sezione dell'albero occorre
considerare la sovrapposizione di due contributi: il primo dovuto alla azione del momento
stazionario che agisce sull'albero rotante. Si tratta di un caso in cui un osservatore fisso rispetto ad
un punto A della sezione vede la tensione normale in tale punto variare ciclicamente tra un massimo
32 MR
p D3
32 Mc
p D3
kfF
kfF
Per trovare in quali condizioni di sicurezza lavora l'albero relativamente alla fatica, si considerano le
tre sezioni A, B, C. E' difficile stabilire a priori in quale sezione si verifica la condizione pi critica.
Possiamo osservare che il diametro dell'albero lo stesso, ma nelle sezioni B e C c' l'effetto di
intaglio per la linguetta, nella sezione C non agisce il momento torcente e nella sezione A nullo il
momento Mc. Pertanto la sezione pi sospetta la B, ma doveroso un controllo anche in A e C.
Per il materiale dato con r=0.2 mm si trova ktM = 2.4, ktT = 1.8, qf = 0.72, qt = 0.75.
kfM = 1 + HktM - 1L qf = 2, kfT = 1 + HktT - 1L qt = 1.6
Verifica a fatica col criterio di Goodman
k1 = 0.7, k2 = 0.9, Se = 0.5 Su k1 k2 = 315 MPa
Sezione A
saA1 =
32 MRA
p D3
taA1 = 0, tmA1 =
seq,a
= 14.7 MPa
p D3
= saA1 , seq,m = tmA1
FS = Sa seq,a = 2.34
Sezione B
saB =
32 MRB
pD
taB = 0, tmB =
32 MfcB
p D3
seq,a =
seq,m = smB 2 +
FS = Sa seq,a = 1.19
Sezione C
saC =
taB
32 MRC
32 MfcC
p D3
p D3
= 0, tmB = 0, seq,a = saC , seq,m = smC
FS = Sa seq,a = 1.59
sa HMPaL
350
300
250
200
150
100
50
0
200
400
600
800
1000
sm HMPaL
21 - Si consideri un carro ferroviario con due assi (Fig. 1). Durante il moto rettilineo il peso P della
vettura si scarica in parti uguali su ciascuno di essi ed i due perni di ogni asse portano un uguale
carico pari ad 1/4 del carico totale concentrato nelle sezioni A e B. Nei punti di contatto C e D delle
ruote con le rotaie si hanno reazioni uguali. Durante il percorso di una curva interviene la forza
centrifuga che altera la simmetria nel valore e nella disposizione dei carichi.
Determinare in questa ipotesi il valore dei diametri dell'albero AB nelle sezioni A,C,E.
Fc
G
h-r
a
A
D
B
L2
Fig. 1
L1
L
Perno A'
momento in A' : MA = FA a 2 = 5.825 106 Nmm
dA =
32 MA Hp SL = 125.5 mm
Sezione C'
Momento in C' : MC = FA a + Fc r = 2.498 107 Nmm
dC =
32 MC Hp SL = 203.9 mm
Sezione E
Momento in E : ME = FA L 2 + Fc r - FC L2 2 = 1.467 107 Nmm
dE =
32 ME Hp SL = 170.8 mm
Pertanto gli assi ferroviari si possono costruire con una piccola doppia conicit che presenta il
diametro minore nella mezzeria.
La spinta sull'asse AB viene sopportata dai risalti che si praticano alle estremit dei perni, circa
uguali a 1/61/7 del diametro del perno.
22 - Si consideri il sistema tecnico bicicletta+ciclista e si faccia una analisi delle funzioni che entro
tale sistema debbono essere svolte per ottenere la funzione globale di movimento guidato del
veicolo.
Si concentri l'attenzione sul sistema di propulsione a mezzo di pedali (Fig. 1) e si analizzi lo stato di
sollecitazione nella sezione pi critica dell'albero che collega i due pedali al pignone.
Si verifichi il coefficiente di sicurezza effettivo in due condizioni: la prima prevede che con uno
sforzo normale medio esercitato sui pedali pari a 200 N sia garantita una vita infinita, la seconda
che si possa sopportare senza danno o rottura l'applicazione di un carico statico di 1200 N sul
singolo pedale a ruota bloccata. Si suppone che l'albero sia costruito in acciaio con Su=950 MPa,
Sy=720 MPa.
Per la soluzione si osservi che la ruota dentata per la catena solidale alla manovella del pedale; le
manovelle dei pedali sono collegate all'albero con chiavette trasversali passanti in un apposito foro
della manovella ed operanti su una spianatura dell'albero, che introducono un fattore di concentrazione delle tensioni pari a 2.2 sia per la flessione che per la torsione.
La bicicletta senza ciclista un sistema che non in grado di svolgere la propria funzione. Si pu
analizzare il sistema tecnico bicicletta+ciclista partendo dalla rappresentazione della funzione
globale:
Energia
Materia
Informazioni
Energia
Materia
Informazioni
Trasporto
controllato di un
essere umano
La quantit di energia che entra direttamente nel sistema di importanza marginale (spinta del vento,
variazioni di energia potenziale). L'ingresso di materia costituito dagli alimenti, poi trasformata in
energia ad opera del ciclista. Le informazioni in ingresso sono legate alla percezione di segnali e
della realt sempre da parte del ciclista.
Espandiamo lo schema in sottofunzioni:
Materia
(deiezioni)
Materia
(alimenti)
Generare lenergia
meccanica per
azionare il veicolo
Informazioni elaborate
Informazioni
En. Mecc.
Funzioni di
propulsione
Energia
connessa al
moto
Funzioni di
controllo
Guidare il veicolo
Funzioni di
segnalazione
Segnali
Sottosistema
ciclista
Sottosistema
bicicletta
Materia
Modifica di
materia
Mat.
Apparato digerente
Informazioni
Trasformazione
materia/energia
En.mecc.
En.mecc.
Regolazione e modifica
parametri energia meccanica
Apparato muscolare
Acquisizioni di
informazioni
Elaborazione di
informazioni
Vista, udito
Cervello
P
D
S
Stimoli di controllo
dellapparato
muscolare
P
En.mecc.
Trasmettere
energia
Modificare
energia
Catena
Gruppo pedali
Modificare
energia
Coppia ruotapignone
Coppia strada-gomma
trasforma un moto rotatorio
in traslatorio per laderenza
Modificare
energia
Moti lineari delle mani
trasformati in rotazione dello
sterzo
S
En.mecc.
Energia cinetica
in moto traslatorio
controllato del
veicolo
Modificare
energia
D
En.mecc.
Modificare
energia
Trasf.en. mecc in
en. elett.
Modificare
energia
Dinamo
Trasf.en. elett. in
en. luminosa
Modificare
energia
Segnali
luminosi
Inserimento/disinserimento
dinamo
Modificare
energia
Trasf.en. mecc.
in en. acustica
Segnali
sonori
Suonare il
campanello
Il ciclista spinge sui pedali alternativamente, ogni pedale subisce una spinta attiva nel moto verso il
basso, mentre praticamente scarico durante la corsa di ritorno verso l'alto. Poich i due pedali
sono collegati all'albero con uno sfasamento angolare relativo di 180, uno solo dei due pedali in
fase di spinta, mentre l'altro in fase di ritorno. La sollecitazione applicata a ciascun pedale varia
quindi ciclicamente secondo lo schema qualitativo di figura:
10
12
E' una ipotesi semplificativa che comunque mette in evidenza il fatto che si pu manifestare il
problema della rottura per fatica. Ipotizzando che una bicicletta percorra mediamente 1000 km/anno
per 20 anni, ne segue che per un diametro della ruota di 0.75 m i cicli a pedalata sono:
n=
20 1000 1000
0.75 p
= 8.5 106
Il dimensionamento a fatica a vita infinita plausibile, anche se le ipotesi di carico sono piuttosto
rozze. Infatti occorrerebbe tenere conto della differenziazione dello sforzo di pedalata, ad esempio il
60 % minore di 100 N, il 30 % minore di 200 N e maggiore di 100 N, il 10 % maggiore di 200 N).
Siccome la corona dentata solidale alla manovella di uno dei due pedali, quando si spinge su tale
pedale il momento torcente non interessa l'albero che collega le due manovelle, ma solo la
manovella stessa. Invece, quando viene spinto il pedale opposto, c' una trasmissione di coppia
attraverso l'albero, con conseguente sollecitazione di torsione. In entrambi i casi di Fig. 2 ci dobbiamo ricondurre allo studio dell'albero di collegamento.
Azionamento pedale sinistro
P
P
T
Azionamento del pedale
Fig. 2
B
B
Mf
z
Mf
T
Mt
Fig. 3
Il momento torcente non interessa l'albero nell'azionamento del pedale sinistro, mentre con l'azionamento del pedale destro il momento torcente interessa il tratto centrale dell'albero (Fig. 3). I valori
dei carichi sono gli stessi nei due casi, quindi la situazione pi gravosa quella di destra, in cui
esiste una sollecitazione di flesso-torsione ciclica. Il fatto che nel caso di sinistra la P sia applicata a
25 mm dall'appoggio anzich a 20 mm non altera sostanzialmente lo stato tensionale. Analogo
discorso vale se applichiamo il carico statico.
Assunto il sistema di riferimento di figura, nel piano xy abbiamo T = P b R = 400 N.
MHNmL
14
12
10
Piano xz
8
6
4
2
MHNmL
4000
3000
Piano xy
2000
1000
xHmmL
20
40
20
40
60
80
100
xHmmL
20
40
60
80
100
Mt HNmL
60
50
40
30
20
10
60
80
100
xHmmL
32 Meq2
p d2 3
16 Mt
p d2 3
32 Mf
p d3 3
kf = 51.7, tmaxC =
16 Mt
kf = 87.9 MPa
p d3 3
La sezione C presenta tensioni effettive superiori alla sezione B. Per applicazione di un carico statico
si deve considerare sempre in C:
Ps = 1200 N, Mt ' = Ps b=204000, Mf ' = Ps a/2=60000 Nmm
smaxC' =
seq =
32 Mf '
p d3 3
kt = 328.3, tmaxC' =
16 Mt '
p d3 3
kt = 558 MPa
Questo valore supera quello di rottura del materiale, quindi il perno arriva a rottura prima di raggiungere il valore massimo di 1200 N applicati al pedale. Invece nel caso di carico ciclico si ha:
smax = smaxC , sminC = 0, sa = smaxC 2 = 25.9 MPa, sm = sa
tmax = tmaxC , tminC = 0, ta = tmaxC 2 = 44 MPa, tm = ta
Verifica a fatica secondo Juvinal
seq,a =
sa 2 + 3 ta 2 = 80.4, seq,m =
sm
sm
+ tm 2 = 58.8 MPa
200
150
100
50
200
400
600
Pi semplicemente : FS =
sm HMPaL
800
seq,a
Se
sseq,m
-1
= 1.61
Su
23 - Una trasmissione ha una coppia di ruote collegata al motore e all'utente (Fig. 1). Calcolare la
massima tensione tangenziale in funzione della velocit dell'albero.
Iu
utente
I2
I1
1
motore
Im
Fig. 1
w0 =
J1 + J2
J1 J2
, Q2 = -
956 744
2876.5 n2 - 0.416 n4
Tensione massima:
t = 10-6
HMm + Mt L
Jp
d2 =
tHMPaL
800
600
400
200
nHgiriminL
0
50
100
150
200
250
300