Analisi Little Concert Suite
Analisi Little Concert Suite
Analisi Little Concert Suite
2016/2017
Docente M° Stefano Gatta
Massimo Sgargi
Questa suite, scritta da Alfred Reed nel 1983, è uno splendido esempio della maestria di
un grande compositore applicata a un brano volutamente semplice e di facile esecuzione. La
suite si colloca in un grado intorno al 2.5 ed è quindi adatta a una formazione giovanile o
amatoriale. L’intento didattico è evidente e l’importante risultato è quello di fornire a
musicisti e formazioni in crescita una composizione che comunque non sacrifica la
raffinatezza e l’alto livello di scrittura.
La Little Concert Suite è composta da quattro movimenti:
INTRADA
SICILIANA
SCHERZO
GIGUE
La scelta dei tempi, dei caratteri e dei titoli dei movimenti è già originale ed eterogenea.
Un misto di epoche, stili e perfino lingue diverse.
Intrada, di origine spagnola, è una composizione che nasce tra il 500 e il 600 e consiste
solitamente in una marcia in movimento moderato, scritta per un organico di fiati e
percussioni (cioè…una banda) e utilizzata come introduzione a cortei e processioni.
La Sicilana, italiana, e la Gigue, francese, appartengono invece maggiormente al
mondo della suite settecentesca. La Siciliana tuttavia si colloca normalmente in contesti
diversi. L’esempio più famoso, e probabilmente ispiratore di questo brano, è quella della
sonata BWV 1031 per flauto di J.S. Bach.
Lo Scherzo, invece, appare quasi come un salto stilistico e temporale, portandoci di
colpo nel mondo della sonata e della sinfonia ottocentesca, tolto il fatto che J.S. Bach aveva
intitolato Scherzo il penultimo movimento della Partita in Lam per clavicembalo.
INTRADA
Intrada è un brano di 48 battute con andamento di larga marcia moderata (Broadly, but
with motion) con le tipiche figure ritmiche puntate della marcia militare.
La struttura generale è la seguente:
Batt. 1 Introduzione
Batt. 5 Tema A
Batt. 13 Tema B
Batt. 21 Tema A
Batt. 29 Ponte
Batt. 37 Tema A
Batt. 45 Coda
Introduzione
Su un pedale di dominante squilli in terzine degli ottoni e trilli dei legni preludono al
tema. Interessante la discesa del basso verso la tonica, con il conclusivo raffinato cromatismo
sul bIII dim, contrapposta alla salita in moto contrario della parte superiore.
Tema A
Il Tema principale è composto da quattro semifrasi di due battute, identiche nella prima
battuta, caratterizzata dall’inciso Mib-Sib-Do, e con piccole variazioni nella seconda a ritmo
puntato.
La sezione B parte armonicamente dal IV grado ma poi non si discosta dalla tonalità
d’impianto con alcune piccole digressioni di dominanti secondarie a batt. 17 (III grado) e 20
(II grado). Le semifrasi cadenzano alternativamente al I grado in primo rivolto e alla
dominante.
Dopo una pausa di sette battute delle percussioni, il Tema B termina con un rullo in
crescendo sulla dominante che porta alla ripresa
Tema A
Il Tema A viene riproposto identico a battuta 21.
Ponte
Il Ponte (non modulante) è costruito sulla reiterazione alternata dell’inciso puntato tra le
sezioni: quattro battute ottoni e quattro legni con una punteggiatura del tutti alla seconda
battuta e nella conclusione.
SICILIANA
Tema A
Il Tema A è formato da quattro semifrasi di due battute che partono dalla stessa nota
Sol4. Il motivo discendente si differenzia nelle prime due, eseguite dal flauto, solo per la
conclusione, la prima alla tonica e la seconda alla dominante. La terza, affidata ai clarinetti, è
identica alla prima mentre la quarta conclude il tema con un movimento dapprima
ascendente per poi terminare sulla tonica. Caratteristico di questo primo tema è l’attacco in
levare delle prime frasi e il semplice tappeto degli ottoni e dei bassi arricchito timbricamente
dal vibrafono.
Si tratta però solo di una variazione passeggera e l’armonia rientra subito all’interno
della tonalità di Dom. Il motivo è basato su una progressione con una melodia in scala
ascendente di una sesta ripetuta due volte un tono sotto. Il levare del Tema A viene
trasformato in un ribattuto e entrambe le frasi terminano alla dominante. L’ultimo accordo
viene dilatato creando con una battuta di 9/8 un effetto di sospensione.
Tema A
A battuta l8 il Tema A viene ripreso in pp con un’orchestrazione più scarna e senza la
scansione ritmica dei corni dell’inizio. L’ultima frase ascendente viene dapprima ripetuta e
poi sviluppata in crescendo, rinforzata dai corni, con un estensione al Sib. A questa segue una
ripresa della frase iniziale con il Sol in levare che conclude infine sulla tonica e sulla Coda.
SCHERZO
Le prime due frasi restano sul pedale di dominante con differenti conclusioni, la
seconda su un accordo di settima sul I grado che porta al B’’, uno sviluppo della frase in
progressione prima sul IV grado e poi sul V, eseguito dai clarinetti, e che sfocia direttamente
nella Codetta.
Codetta
La Codetta sviluppa per quattro battute le triadi del Tema B, con sax e oboe, dapprima
a valori raddoppiati, poi di nuovo in ottavi, su un pedale sul II grado. Successivamente
conclude con uno sviluppo del trillo di semicrome del Tema A iniziale, sul pedale di
dominante, in progressione ascendente, e arriva a una interessante cadenza di dominanti
successive (V - V del II - V del V - V) che prepara la ripresa con l’inciso conclusivo di
semicrome del Tema A e una dominante alterata (#5) in levare.
La Gigue è il brano più lungo e articolato della Suite (116 battute). Il classico
andamento ternario della Giga è sviluppato con un 6/8 Allegro (non troppo) abbastanza
tranquillo. Sembra quasi più una marcia terzinata che una giga. La Little Concert Suite non
ha volutamente intenzioni virtuosistiche e sembra chiaramente voler rivolgere i suoi obiettivi
di crescita degli ensemble e degli esecutori verso altri aspetti più basilari della prassi musicale,
come l’equilibrio e la qualità del suono, il fraseggio e la precisione dinamica e ritmica. La
tonalità ritorna al Mib del primo brano.
La struttura generale è la seguente:
Batt. 1 Introduzione
Batt. 9 Tema A
Batt. 26 Codetta
Batt. 34 Tema B
Batt. 82 Codetta
Batt. 86 (ripresa di batt.9 D.S.) Tema A
Batt. 109 Coda
Introduzione
L’introduzione inizia con un tutti f. Il basso discendente dalla tonica alla dominante
sostiene una frase in terzine dei legni che si muove per note di volta per terminare in
progressione discendente verso il II grado. La progressione viene poi imitata dai bassi a
partite dal IV grado e la sezione termina con una scansione di accordi ascendenti, verso la
dominante, che troveremo anche nelle altre sezioni del brano.
Tema A
Il Tema A è formato da due incisi contrastanti. Uno squillo in arpeggio ascendente degli
ottoni al quale risponde una figura in terzine a gradi congiunti dei legni.
CONCLUSIONI