Hdi 1.4-Delphi
Hdi 1.4-Delphi
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formazione per
Autoriparatori
10/04 099990001094 - Copyright RGZ Magneti Marelli After Market S.p.A. 2004 - Stampa: Grafiche Venturati srl
Motopropulsione
Sistema Controllo Motore
Delphi C6
Motore: DV4TED4 - 8HY
Citroën: C3 1.4 16V HDI - 90CV
Indice
5. Circuito elettronico 30
Relè doppio di iniezione - Sensore pedale acceleratore - Sensore di giri / PMS -
Sensore di fase - Sensore pressione nel collettore di aspirazione - Sensore della
temperatura del liquido di raffreddamento - Sensore della temperatura combustibile -
Sensore della pressione combustibile - Sensore accelerometrico del rumore di
combustione - Sensore velocità veicolo - Interruttore pedale freno - Interruttore frizione
Legenda
INGRESSI USCITE
3.1 Funzionamento circuito alimentazione terno del corpo pompa, le tubazioni di collega-
mento, la tubazione di ritorno al serbatoio, le
Nel circuito di alimentazione combustibile si pos- tubazioni di ritorno dagli iniettori e il sensore di
sono individuare due sezioni: temperatura del gasolio.
Legenda
Legenda
1 Filtro combustibile
2 Riscaldatore elettrico del combustibile
3 Ingresso gasolio
4 Uscita gasolio
Connettore riscaldatore:
Pin 1 Alimentazione 12 V
Pin 2 Massa
Legenda
Fig. 15 - Gruppo pompa
1 Pompa di trasferimento
2 Pompa di alta pressione
Legenda 3 Valvola di mandata alta pressione
4 Valvola di aspirazione alta pressione
1 Pompa di alta pressione
2 Attuatore di flusso (IMV)
La pompa trascinata dalla cinghia della distribu-
zione, integra la pompa di trasferimento che
aspira il combustibile dal serbatoio (circuito
bassa pressione) e lo invia al circuito di alta
pressione che alimenta il rail (rampa iniettori)
con pressioni dai 220 bar sino a raggiungere il
valore massimo di 1600 bar. Il valore dell’alta
pressione è controllato dal regolatore (o attuato-
re) di flusso.
La figura schematizza il circuito idraulico all’in- della pompa. Queste individuano quattro came-
terno della pompa meccanica composto da: re dal volume variabile grazie all’eccentricità del
rotore.
1 Pompa di trasferta
2 Regolatore di pressione mandata pompa di Caratteristiche:
trasferta Volume in movimento 5,6 cm3 / giro
3 Attutore di flusso (IMV) Portata 90 l/h a 300 giri/min
4 Valvola di lubrificazione (lascia circolare del Portata 650 l/h a 2500 giri/min
gasolio all’interno del corpo pompa anche
quando l’attuatore di flusso è chiuso, per favo-
rire il raffreddamento e la lubrificazione delle
parti in movimento)
5 Stadio alta pressione
6 Valvola di sicurezza (scarica il gasolio nel
corpo pompa se l’alta pressione aumenta
eccessivamente)
7 Venturi per aspirare il gasolio spillato dagli
iniettori
Legenda
1 Albero di trascinamento
2 Corpo pompa
3 Rotore
4 Paletta
5 Molla
6 Condotto con camera di aIta pressione
7 Condotto con camera di mandata
8 Cilindretto “con feritoie”
9 Pistoncino di regolazione Fig. 21 - Diagramma pressione/rpm
10 Molla tarata
11 Entrata gasolio
Andamento della pressione di trasferta in fun-
zione del regime della pompa. Come si nota
superato un regime iniziale, la pressione di tra-
sferta rimane pressoché costante al valore di 6
bar.
La domanda di pressione nel rail considera mento che consente l’immediata messa in moto
anche la temperatura dell’aria, la temperatura del del motore. Inoltre si tiene conto anche della
liquido di raffreddamento e la pressione atmosfe- temperatura del combustibile per non ricircolare
rica (correzione altimetrica). Uno specifico valore nel serbatoio un flusso di gasolio troppo caldo.
di pressione viene elaborato per la fase di avvia-
Questo diagramma a blocchi riassume le strate- L’attuatore di flusso IMV è comandato con un
gie di controllo della IMV attuate della centralina segnale in duty cycle di massa, il periodo del
controllo motore. segnale è costante, varia invece nel tempo la
sua frazione relativa al livello di massa. Se la
frazione di massa è elevata, il flusso di combu-
stibile diretto allo stadio ad alta pressione è mini-
mo; viceversa se la frazione di massa è piccola
il flusso di combustibile diretto allo stadio ad alta
pressione è massimo.
Con una regolazione ad anello aperto viene
determinata la corrente di attuazione in base al
regime motore e alla portata di combustibile che
deve essere assicurata. Un controllo in anello
chiuso monitorizza la pressione presente nel rail
confrontandola con quella obiettivo che deve
Fig. 25 - Caratteristica dell’attuatore di flusso essere raggiunta.
3.8 Rail
Fig. 29 - Rail
Legenda
A causa delle alte pressioni nel circuito idraulico Per la chiusura dell’iniettore la centralina inter-
(1600 bar) sarebbe impossibile spostare veloce- rompe il comando dell’elettrovalvola, la pressio-
mente lo spillo del polverizzatore mediante ne nel volume di controllo si ristabilisce e la
campo magnetico con bobine e correnti compati- forza da essa generata bilancia quella dovuta
bili per queste applicazioni. Il rapido spostamento alla pressione del volume di comando. La forza
dello spillo viene realizzato ricorrendo a uno sbi- dovuta alla molla assicura la chiusura dello spil-
lanciamento delle pressioni all’interno di due lo interrompendo l’erogazione del combustibile.
camere (camera (13) di controllo e camera (22)
di comando) del corpo dell’iniettore che generano Questa soluzione richiede una forza generata
due forze opposte che agiscono sull’elemento dall’elettrovalvola contenuta dato che lo spillo
mobile di comando dello spillo di chiusura. parte da una situazione di equilibrio idraulico e
unitamente a un corpo mobile dell’iniettore leg-
gero permette di attuare sequenze di apertura
dell’iniettore rapide e ravvicinate.
Legenda
7 Valvola
20 Battuta di tenuta
Fig. 31 - Sezione particolare elettroiniettore 21 Passaggio di scarico
22 Camera di comando in pressione
23 Volume in depressione
Quando lo spillo deve sollevarsi, la centralina
pilota l’elettrovalvola dell’iniettore in modo da L’immagine mostra l’otturatore (7) della elettro-
scaricare la pressione del gasolio presente nel valvola: l’orifizio di scarico comunica con la
volume di controllo. Il combustibile in pressione camera di controllo sopra la testa dello spillo, il
agendo sulla punta dello spillo lo solleva e viene volume attorno all’otturatore si trova alla stessa
nebulizzato attraverso i fori del polverizzatore. pressione di quello di controllo.
Legenda
Fig. 34 - Diagramma corrente di comando elerroiniettore
13 Camera di controllo
17 Passaggio alimentazione iniettore
18 Passaggio di scarico Il diagramma mostra l’andamento della corrente
19 Passaggio di riempimento di comando dell’iniettore:
- nella prima fase richiamo (la bobina viene cari-
cata per il sollevamento dell’otturatore),
L’immagine mostra la camera di controllo: l’orifi- - nella seconda fase la corrente raggiunge il
zio di riempimento è quello che alimenta il volu- valore detto di tenuta e mantiene in posizione
me di controllo, l’orifizio di alimentazione dell’i- l’otturatore.
niettore porta il gasolio in pressione sulla base Con questo particolare pilotaggio viene limitato il
dello spillo. consumo di energia e la potenza dissipata in
calore dagli avvolgimenti elettrici.
Prima fase:
l’elettrovalvola non è eccitata, il gasolio nel volu-
me di controllo e sulla base dello spillo agisce L’attuatore di flusso IMV non è in grado di rego-
con la medesima pressione, la forza dovuta alla lare con una dinamica velocissima la pressione
molla presente nel volume di controllo assicura all’interno del rail necessaria in caso di rapido
la chiusura dello spillo. rilascio del pedale acceleratore o di avarie che
richiedono il repentino abbassamento della
Seconda e terza fase: pressione. In questi casi gli iniettori vengono
si apre l’elettrovalvola e il gasolio nel volume di comandati con impulsi veloci che permettono di
controllo comincia a fluire verso il volume in scaricare verso il serbatoio il gasolio presente
depressione ed inviato al circuito di ritorno dell’i- nel rail. Con questo particolare comando le iner-
niettore. La pressione nella camera di controllo zie in gioco non permettono l’apertura del polve-
è minore di quella presente alla base dello spil- rizzatore impedendo così l’iniezione nella came-
lo causando il suo spostamento e liberando così ra di combustione.
i fori del polverizzatore.
Gli iniettori necessitano di una calibrazione indi- 3.10 Raffreddamento del combustibile
viduale con un codice detto C2I. Infatti anche se
sono realizzati con lavorazioni meccaniche Anche se questo sistema evita di reintrodurre
estremamente precise (dell’ordine di pochi milio- consistenti quantità di combustibile trattato dalla
nesimi di millimetro) è impossibile eliminare le pompa di alta pressione per il suo raffredda-
tolleranze di funzionamento tra le diverse unità, mento è comunque previsto l’utilizzo di una ser-
vengono così compensate tramite una particola- pentina metallica inserita nel circuito di ritorno
re programmazione del software. entro la quale scorre il combustibile diretto verso
il serbatoio.
4.1 Sensore di pressione barometrica Infatti l’aria che viene aspirata sottrae calore e la
temperatura del sensore tende a scendere, la
Alloggiato all’interno della centralina del control- corrente che lo attraversa assicura il manteni-
lo motore è un sensore di tipo piezoelettrico. Il mento costante della temperatura ed è rilevata
suo segnale viene utilizzato per correggere i dalla resistenza di misurazione (di tipo NTC).
tempi di iniezione in funzione dell’altitudine alla Il segnale fornito, proporzionale alla quantità di
quale viaggia il veicolo e di escludere l’attivazio- aria aspirata, è utilizzato per stabilire la quantità di
ne della valvola EGR in caso di guida ad alta gas di scarico che deve essere ricircolato nel col-
quota. In montagna l’aria è più rarefatta con con- lettore di aspirazione (funzione EGR).
seguente riduzione della presenza di ossigeno, Il debimetro è inoltre in grado di discriminare la
per garantire sempre una perfetta combustione direzione del flusso d’aria, pertanto l’informazio-
e un ottimo rendimento termico non è possibile ne è relativa all’effettiva quantità d’aria aspirata
introdurre gas di scarico in camera di combu- dal motore e non è influenzata dalla presenza di
stione che causerebbe fumosità allo scarico. eventuali turbolenze. La misura della massa e
non del volume di aria elimina i problemi causa-
ti dalle variazioni delle condizioni ambientali:
4.2 Misuratore portata aria (debimetro) con temperatura, altitudine e pressione. Sul corpo
integrato sensore temperatura aria esterno del misuratore è riportata una freccia
che indica il senso del flusso dell’aria.
Il misuratore di quantità d’aria, posizionato sul
manicotto di aspirazione aria, è del tipo a “film
riscaldato”, è costituito da una resistenza di riscal-
damento e da una resistenza di misurazione. Il
calcolatore fornisce corrente alla resistenza di
riscaldamento in modo da mantenere costante la
temperatura del sensore e la corrente assorbita
varia in funzione del flusso d’aria che attraversa il
sensore.
Connettore:
Legenda
4.4 Elettrovalvola di comando geometria Con una ampia frazione di massa sul segnale di
turbocompressore comando la depressione inviata all’attuatore
pneumatico è massima e le alette della turbina
Questa elettrovalvola permette il passaggio sono chiuse, con una piccola frazione di massa
della depressione generata dalla pompa del sul segnale di comando la depressione inviata è
vuoto all’attuatore pneumatico della regolazione minima e le alette della turbina vengono posizio-
della geometria del turbocompressore. nate alla massima apertura.
Il calcolatore controllo motore invia un segnale L’avvolgimento interno della elettrovalvola ha
duty cycle massa (periodo del segnale costante, una resistenza di circa 25 Ohm.
frazione relativa al livello di massa variabile nel
tempo).
4.5 Intercooler
Fig. 47 - Intercooler
4.7 Elettrovalvola comando EGR inviato dal calcolatore controllo motore a questa
elettrovalvola è un segnale duty cycle di massa
(il periodo del segnale è costante, cambia inve-
ce nel tempo la sua frazione relativa al livello di
massa). L’avvolgimento interno della elettroval-
vola ha una resistenza di circa 25 Ohm.
Legenda
Fig. 51 - Valvola EGR
1 Entrata pressione atmosferica
2 Uscita verso l’attuatore della valvola EGR
3 Entrata depressione dalla pompa a vuoto Legenda
4 Connessione elettrica
1 Corpo valvola EGR
2 Capsula di comando pneumatica
Permette il passaggio della depressione all’at- 3 Entrata depressione dalla pompa a vuoto attraver-
tuatore pneumatico dell’EGR che aperto con- so la elettrovalvola EGR
sente il passaggio dei gas di scarico nel collet-
tore di aspirazione, la depressione è generata
dalla pompa del vuoto calettata alla estremità In assenza di depressione sulla capsula la val-
lato cambio dell’albero a camme. Il comando vola EGR rimane chiusa.
5. Circuito elettronico
Pedale rilasciato 0,4 V 0,2 V Il cablaggio del sensore deve essere sempre
fatto passare negli alloggiamenti previsti per evi-
Pedale a fondo corsa 3,75 V 1,87 V tare che il segnale possa essere investito da
interferenze elettromagnetiche.
Connettore:
pin 1 Alimentazione 5 V
pin 2 Segnale uscita
pin 3 Massa
Connettore:
pin 1 Alimentazione 5 V
pin 2 Segnale uscita
pin 3 Massa
5.6 Sensore della temperatura del liquido di Il segnale in uscita dal sensore, tramite rete
raffreddamento CAN, fornisce l’informazione per il comando del
logometro segnale temperatura e per la spia di
Posizionato sul gruppo di raccordo sulla testata allarme presente nel quadro strumenti.
dell’impianto di raffreddamento, è un sensore
con resistenza di tipo NTC, vale a dire coeffi-
ciente di resistenza negativo, quindi la sua resi- Connettore:
stenza elettrica diminuisce con l’aumentare
della temperatura rilevata. A 20°C la sua resi- pin 1 Segnale uscita
stenza è pari a 6250 Ohm. pin 2 Massa
Connettore:
Connettore:
pin 1 Segnale uscita (0 - 5 V) pin 1 Segnale
pin 2 Massa pin 2 Segnale
pin 3 Alimentazione +5 V pin 3 Schermatura
Il sensore velocità veicolo è ad effetto Hall, mon- Ubicato sul pedale del freno è costituito da due
tato sul cambio (differenziale). interruttori che vengono comandati quando
Nellle versioni provviste di sistema ABS questo viene premuto il pedale freno. Un interruttore
sensore non è presente, in questo caso l’infor- “luci stop” che si chiude con l’azionamento del
mazione sulla velocità del veicolo viene fornita pedale, e da un interruttore “freno” che con-
alla centralina del controllo motore dall’ABS temporaneamente viene aperto, quest’ultimo
stesso tramite la rete CAN. con funzione ridondante se il veicolo è provvi-
sto del sistema di controllo della velocità
“RVV”.
• Iniettori
Il software di controllo motore è memorizzato • Attuatore del flusso combustibile
nella memoria Flash EPROM che permette di
essere telecaricata per gli eventuali aggiorna- • Comando geometria variabile turbocompres-
menti. Il suo collegamento all’impianto è assicu- sore
rato da tre connettori che devono essere monta- • Elettrovalvola EGR
ti nella seguente sequenza:
• Modulo di pre e post riscaldamento.
connettore CME a 32 vie Grigio
connettore CMI a 48 vie Marrone
connettore CH a 32 vie Nero Rende disponibile sulla rete Multiplex le seguen-
ti informazioni:
• Regime motore
• Consumo istantaneo per il computer di bordo
• Interruzione dell’impianto di climatizzazione.
• Temperatura del liquido di raffreddamento
motore e allarme motore.
Fig. 71 - Connettori centralina controllo motore
I diagrammi mostrano come varia il segnale • della pressione imposta nel rail;
generato dall’accelerometro opportunamente fil- • del regime motore.
trato “Segnale accelerometrico filtrato” modifi-
cando l’iniezione pilota da 200 microsecondi a
I segnali che utilizza la centralina sono:
260 microsecondi. Il “comando iniettore” visua-
lizza il segnale di comando dell’iniezione pilota e • il sensore di fase per individuare la posizione
dell’iniezione principale. Le curve superiori ripor- di PMS di ogni singolo cilindro;
tano l’andamento della pressione nel cilindro, in • il sensore di giri per determinare il regime
basso senza iniezione pilota, quella al centro con motore e per calcolare il segnale di riferimen-
l’iniezione pilota da 200 microsecondi, la supe- to corrispondente al PMS (il sensore è infatti
riore con l’iniezione pilota da 260 microsecondi. traslato rispetto al PMS stesso), è sufficiente
Con una iniezione pilota breve la vibrazione conoscere quanti gradi separano questo rife-
dovuta al processo di combustione diminuisce. rimento dal PMS per l’individuazione di que-
st’ultimo.
Al minimo la regolarità del regime motore viene
migliorata agendo sulla pre iniezione e sulla In questo modo la centralina ha il tempo neces-
iniezione principale di ciascun cilindro. Il sistema sario per elaborate i dati e impostare:
analizza la regolarità del regime motore verifi- • Il “T disattivato”, che intercorre tra il segnale di
cando la dinamica del segnale giri fornito dal- riferimento e l’inizio dell’impulso di comando
l’apposito sensore. di iniezione, in modo da ottenere l’apertura
dell’iniettore con il corretto anticipo.
• Il tempo “T on”, durata dell’impulso di coman-
6.3.4 Determinazione del tempo di iniezione do, in base alla portata di gasolio che deve
essere attuata e alla pressione presente nel
La durata dell’iniezione viene determinata in fun- rail. Il “T on” viene corretto per compensare le
zione: caratteristiche di funzionamento dell’iniettore
• della quantità di combustibile che deve esse- individuate dalla codifica C2I.
re iniettata;
6.9 Raffreddamento motore e richiesta inse- il raffreddamento del refrigerante del circuito
rimento climatizzatore di climatizzazione
• Gestione tramite variatore della velocità di
La centralina di controllo motore gestisce il raf- rotazione dell’elettroventola
freddamento del radiatore motore e del conden- • Controllo della postventilazione
satore del circuito della climatizzazione assicu- • Invio al quadro strumenti tramite rete CAN
rando le seguenti funzioni: dell’indicazione della temperatura del liquido
di raffreddamento motore e del comando per
• Acquisizione della temperatura del liquido di la spia di allarme
raffreddamento motore • Diagnosi del funzionamento dell’elettroventola
• Controllo dell’azionamento e dell’arresto del- • Gestione delle modalità di recovery in caso di
l’elettroventola per il raffreddamento motore e anomalie.
Legenda
1 ECU 5 Gruppo motoventilatore
2 BSI 6 Quadro strumenti
3 Sonda temperatura liquido motore 7 Schermo multifunzione
4 Sensore pressione lineare
Collegamenti
Segnale trasmesso Tipo segnale
A Pressione circuito refrigerazione Analogico
B Informazione temperatura liquido motore CAN
Informazione allarme temperatura liquido motore
C Diffusione messaggio allarme temperatura liquido motore VAN confort
D Informazione temperatura liquido motore VAN confort
Informazione allarme temperatura liquido motore
E Comando elettroventilatore Duty Cycle
F Informazione rotazione elettroventola ON / OFF
G Informazione temperatura liquido motore Analogico
Il ventilatore è comandato con velocità variabile cità con cui deve essere azionata l’elettrovento-
e viene anche attivato con motore spento quan- la per il raffreddamento del condensatore. Se il
do la temperatura del liquido di raffreddamento sensore di pressione del fluido refrigerante nel
raggiunge un valore di 105°C (post ventilazione circuito clima si guasta, il calcolatore registra l’a-
per un massimo di sei minuti). Tramite linea nomalia e inibisce il funzionamento del com-
CAN gestisce l’indicazione della temperatura sul pressore clima.
cruscotto e l’accensione della spia di allarme,
che viene attivata quando la temperatura rag-
giunge il valore di 118°C, effettua inoltre la dia-
gnosi sul funzionamento del ventilatore ed adot-
ta strategie di recovery.
L’elettroventilatore viene attivato quando la tem-
peratura del liquido di raffreddamento raggiunge
i 96°C, la centralina incrementa la sua velocità
proporzionalmente alla temperatura tramite un Fig. 77 - Sensore di pressione lineare
segnale negativo del tipo duty cycle.
Connettore:
6.9.1 Post ventilazione
Pin 1 Alimentazione 5V
Dopo alcuni secondi che seguono l’interruzione Pin 2 Segnale variabile tra 0V e 5V
del contatto a chiave durante i quali la centralina Pin 3 Massa
controllo motore esegue il power latch, se la
temperatura del liquido di raffreddamento è
superiore al valore di soglia, viene attivata la
postventilazione a bassa velocità per una dura-
ta massima di sei minuti.
47
MOTOPROPULSIONE
MOTOPROPULSIONE HDI Delphi C6
Legenda
Note
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Note
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Note
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