Liber XV
Liber XV
Liber XV
Ad Est, cioè nella direzione di Boleskine, che sorge sulla riva a sud-est di Loch Ness, in
Scozia, due miglia ad est di Foyers, vi è un sacrario o Altare Maggiore. Le sue misure
dovrebbero essere 7 piedi di lunghezza, 3 piedi di larghezza, 44 pollici di altezza. Esso
dovrebbe essere coperto da un drappo cremisi, sul quale possono essere ricamati fiordalisi
d'oro, o un sole, o altri simboli pertinenti.
Ad ogni lato si erge un pilastro od Obelisco, con alternanze in bianco e nero.
Sotto vi dovrebbe essere un palco a tre gradini a quadrati bianchi e neri.
Sopra di esso è l’altare superiore, sulla cui sommità vi è la riproduzione della Stele della
Rivelazione, con quattro candele per ogni lato. Sotto la Stele vi è lo spazio per Il Libro della
Legge, con sei candele per lato. Sotto di esso vi è il Santo Graal, con rose su ogni lato. Davanti
alla Coppa vi è lo spazio per la Patena. Ai lati oltre alle rose vi sono due grandi candele.
Il tutto è nascosto da un grande Velo.
All’apice di un triangolo equilatero, la cui base è una linea tracciata tra i pilastri, vi è un
altare minore nero, quadrato, formato da due cubi sovrapposti.
Considerando quest’altare quale centro della base di un triangolo simile ed eguale, al
vertice di questo secondo triangolo si trova un piccolo fonte circolare.
Ripetendo, al vertice di un terzo triangolo vi è una Tomba eretta.
II
CIRCA GLI OFFICIANTI DELLA MESSA
Il SACERDOTE. Porta la Sacra Lancia, e all'inizio indossa una semplice veste bianca.
La SACERDOTESSA. Dovrebbe essere una Virgo Intacta o particolarmente votata al
Servizio del Grande Ordine. E' vestita di bianco, blu ed oro. Porta la Spada appesa ad una
cintura rossa, la Patena e le Ostie, o Pani di Luce.
Il DIACONO. E’ vestito di bianco e giallo. Porta Il Libro della Legge.
Due BAMBINI. Sono vestiti di bianco e nero. Uno porta una brocca d'acqua e una saliera,
l'altro un turibolo con il fuoco ed un cofanetto di profumi.
III
CIRCA LA CERIMONIA DELL’INTROITO
IL DIACONO prende posto tra l'altare dell'incenso ed il fonte, il viso rivolto ad Est, fa il
Passo ed il Segno di un Uomo ed un Fratello. Tutti lo imitano.
Viene ora suonata della musica. Entra il bambino con la brocca ed il sale. La VERGINE
entra con la Spada e la Patena. Entra il bambino con il turibolo ed il profumo.
Prendono posto di fronte al DIACONO in fila, nello spazio tra i due altari.
LA SACERDOTESSA. Per il potere del Ferro, io ti dico, Alzati. In nome del nostro Signore il
Sole e del nostro Signore … affinché tu possa dispensare le virtù ai Fratelli.
Rinfodera la Spada.
Il SACERDOTE uscendo dalla Tomba e tenendo la Lancia eretta contro il petto con
* In senso orario attorno all'altare, in senso antiorario attorno al fonte, in senso orario attorno all'altare e al fonte, in senso antiorario attorno
all'altare, e poi verso la Tomba ad Ovest.
3
entrambe le mani, la destra sopra la sinistra, muove i primi tre passi regolari.
Quindi dà la Lancia alla SACERDOTESSA e dà i tre segni penali.
Poi si inginocchia e adora la Lancia con entrambe le mani.
Musica penitenziale.
La SACERDOTESSA prende dalle mani del bambino l'acqua ed il sale e li mescola nel
fonte.
LA SACERDOTESSA. Il sale della Terra ammonisca l'Acqua di portare la virtù del Grande
Mare.
Si genuflette.
Ritorna ad Ovest. Ella traccia sul SACERDOTE con la mano aperta, sulla fronte, sul
petto, e sul corpo.
Si genuflette.
Ritorna a Ovest, fa con il Turibolo davanti al SACERDOTE, per tre volte come prima.
I bambini riprendono le loro armi, via via che son state utilizzate.
Il DIACONO prende ora la Veste consacrata dall'Altare Maggiore e la porta alla
SACERDOTESSA. Questa paluda il SACERDOTE con la Veste scarlatta e oro.
4
Il DIACONO prende dall'Altare Maggiore la corona.*
IV
CIRCA LA CERIMONIA DELL’APERTURA DEL VELO
IL SACERDOTE. Perciò noi invochiamo Te che adoriamo. Per il potere della Lancia levata!
* Essa può essere fatta d'oro o platino, o di Electrum Magicum; ma senza altri metalli, se si eccettua le piccole percentuali indispensabili per la lega.
Può essere ornata di quante gemme si voglia. Ma ad essa deve essere attorcigliato il serpente Uraeus, e il copricapo deve essere uguale per sfumatura al
rosso della veste. Il suo tessuto dovrebbe essere velluto.
† Il Sacerdote tiene sempre il pollice tra indice e medio, quando non impugna la Lancia.
5
Il SACERDOTE prende la Lancia dalle mani del DIACONO e la tiene come prima, nella
posa di Osiride o Pthah. Fa per tre volte il giro del Tempio, seguito come prima dal
DIACONO e dai bambini. †
All'ultimo giro lo lasciano e si pongono tra il fonte e l'altare minore, dove si
inginocchiano in adorazione, con le mani giunte palmo a palmo e sollevate sopra la testa.
Tutti imitano questo movimento.
Il SACERDOTE ritorna ad Est e sale il primo gradino dell'Altare.
IL SACERDOTE. O cerchio di Stelle di cui nostro Padre è solo il fratello più giovane, meraviglia
al di là dell’immaginazione, spirito dello spazio infinito, davanti al quale il Tempo si
vergogna, la mente è sbigottita, e la comprensione oscura, a Te non possiamo giungere,
se la Tua immagine non è Amore. Perciò per il seme e per la radice e lo stelo, per la
gemma e la foglia, per il fiore ed il frutto, noi Ti invochiamo.
"Allora il sacerdote rispose & disse alla Regina dello Spazio, baciando le sue
amabili ciglia, e la rugiada della sua luce bagnandogli tutto il corpo d’un dolce profumo
di sudore: O Nuit, unica continua del Cielo, fai che sia sempre così; che gli uomini non
parlino di Te come Una, ma come Nessuna; e fai che non parlino di te affatto, poiché tu
sei continua!" ‡
IL SACERDOTE. O segreto dei segreti che sei nascosto nell'essenza di tutto ciò che vive, non è
Te che adoriamo, perché chi adora è egualmente Te. Tu sei Quello, e Quello sono Io.
"Io sono la fiamma che brucia in ogni cuore di uomo, e nel nucleo di ogni stella.
Io sono Vita, e il datore di Vita, eppure perciò la conoscenza di me è la conoscenza di
morte." "Io sono solo: non c’è Dio dove io sono."
* Compiendo il Dieu Garde, che é: piedi ad angolo, mani stese con i pollici intrecciati. Questa é la posizione universale quando si sta in piedi, a
meno che non siano date istruzioni diverse.
† Essi, quando hanno le mani libere, tengono le braccia incrociate sul petto.
‡ Durante questo discorso la Sacerdotessa deve essersi spogliata completamente della sua veste. Vedi Liber CCXX cap.I, 62.
6
Il DIACONO e tutti si alzano in piedi facendo il Segno del Saluto.
IL SACERDOTE. Tu che sei Uno, nostro Signore nell'Universo, Sole, nostro Signore in noi stessi
il cui nome è Mistero del Mistero, essere supremo il cui splendore illuminante i mondi è
anche il respiro che fa tremare dinanzi a Te persino ogni Dio e la Morte – Per il Segno della
Luce appari glorioso sul trono del Sole.
Rendi aperta la via della creazione e dell'intelligenza tra noi e le nostre menti.
Illumina la nostra comprensione.
Incoraggia i nostri cuori. Che la Tua luce si cristallizzi nel nostro sangue,
inondandoci di Resurrezione.
A ka dua
Tuf ur biu
Bi a'a chefu
Dudu nur af an nuteru.
LA SACERDOTESSA. "Non c’è altra legge oltre Fai ciò che vuoi."
La SACERDOTESSA è seduta con la Patena nella mano destra e la Coppa nella mano
sinistra.
Il SACERDOTE presenta la Lancia che ella bacia per undici volte. Lei la tiene poi contro il
* Nel corso delle precedenti orazioni la Sacerdotessa, se necessario come nei paesi selvaggi, si é rivestita.
† [Greco, "Iò Iò Iò IAO Sabao Signore Abrasax Signore Meithras Signore Phallos. Iò Pan Iò Pan Pan Iò Possente, Iò Imperituro, Iò Immortale, Io
IAO. Salute Fallo, Salute Divoratore-di-Tutto, Salute Generatore-di-Tutto. Santo, Santo, Santo IAO."]
7
petto, mentre il SACERDOTE, cadendo alle sue ginocchia, gliele bacia, tenendo le
braccia protese lungo le sue cosce. Egli rimane in questa posizione adorante mentre
il DIACONO intona le Collette.
[Tutti in piedi sull’attenti.]
V
CIRCA L’UFFICIO DELLE COLLETTE
CHE SONO UNDICI IN NUMERO
(IL SOLE)
IL DIACONO. Signore visibile e percettibile, del quale questa terra è solo una scintilla
raggelata che ruota attorno a te in rivoluzione e rotazione, sorgente di luce, sorgente di
vita, il tuo eterno splendore ci stimoli al continuo lavoro e al godimento; così che noi,
essendo costantemente partecipi della tua bontà, si possa nella nostra particolare orbita
irradiare luce e vita, sostegno e gioia a coloro che gravitano attorno a noi senza essere
impoveriti nella sostanza e nel fulgore per sempre.
(IL SIGNORE)
IL DIACONO. Signore segreto e santissimo, sorgente di luce, sorgente di vita, sorgente
d'amore, sorgente di libertà, sii sempre in noi costante e possente, forza di energia, fuoco di
movimento; che si possa operare sempre con te con diligenza, per rimanere nella tua gioia
abbondante.
(I SANTI) *
IL DIACONO. Signore della Vita e della Gioia, che sei la potenza dell'uomo, che sei
l'essenza di ogni vero dio che è sulla superficie della terra, perpetuando la conoscenza
di generazione in generazione, tu adorato da noi nelle brughiere e nei boschi, sulle
montagne e nelle grotte, apertamente nelle piazze del mercato e segretamente nelle
* Ad ogni nome il Diacono traccia il segno con il pollice tra indice e medio. Nella messa ordinaria é sufficiente commemorare coloro i cui nomi sono
in corsivo, con le parole indicate.
8
stanze delle nostre case, in templi d'oro e di avorio e di marmo, così come nei templi dei
nostri corpi, noi commemoriamo degnamente quei degni che un tempo ti adorarono e
manifestarono la tua gloria agli uomini, Lao Tzu e Siddartha e Krishna e Tahuti,
Mosheh, Dionisus, Maometto, To Mega Therion, e inoltre con Hermes, Pan, Priapus,
Osiris, Melchizedek, Khem e Amoun, Mentu e Heracles, Orpheus e Odysseus; con
Vergilius, Catullus, Martialis, Rabelais, Swinburne, e molti santi cantori; Apollonius
Tianaeus, Simon Magus, Manes, Pythagoras, Basilides, Valentinus, Bardesanes e
Ippolitus, che trasmisero la luce della Gnosi a noi, loro successori ed eredi; con Merlin,
Arthur, Kamuret, Parzival, e molti altri, profeti, sacerdoti e re, che portarono la Lancia
e la Coppa, la Spada e il Disco contro gli Empii; e inoltre con Carolus Magnus e i suoi
paladini, con William di Schyren, Frederick di Hohenstaufen, Roger Bacon, Jacobus
Burgundus Molensis Martire, Christian Rosencreutz, Ulrich von Hutten, Paracelsus,
Michael Maier, Roderic Borgia Papa Alessandro VI, Jacob Boehme, Francis Bacon Lord
Verulam, Andrea, Robertus de Fluctibus, Giordano Bruno, Johannes Dee, Sir Edward
Kelly, Thomas Vaughan, Elias Ashmole, Molinos, Adam Weishaupt, Wolfgang von
Goethe, William Blake, Ludovicus Rex Bavariae, Richard Wagner, Alphonse Louis
Constant, Friedrich Nietzsche, Sir Richard Payne Knight, Hargrave Jennings, Forlong
Dux, Sir Richard Burton, Paul Gauguin, Docteur Gérard Encausse, Carl Kellner, Doctor
Theodor Reuss e Sir Aleister Crowley, Karl Johannes Germer, e Major Grady Louis
McMurtry - O Figli del Leone e del Serpente! con tutti i Tuoi santi noi commemoriamo
degnamente quei degni che furono, sono e saranno.
Possa la loro Essenza essere qui presente, potente, possente e paterna a rendere
perfetta questa festa!
(LA TERRA)
IL DIACONO. Madre della fertilità, sul cui petto giace l'acqua, la cui guancia è carezzata
dall'aria e nel cui cuore è il fuoco del Sole, grembo di tutta la vita, grazia ricorrente delle
stagioni, rispondi benevola alla preghiera del lavoro, sii propizia ai pastori e agli
agricoltori.
(I PRINCIPI)
IL DIACONO. Misteriosa Energia, triforme, misteriosa Materia, nella quadruplice e settuplice
divisione, l'interazione dei cui elementi intesse la danza del Velo della Vita sul Volto
dello Spirito, vi sia Armonia e Bellezza nei vostri amori mistici, affinché in noi vi sia
salute e ricchezza e forza e piacere divino secondo la Legge della Libertà; ognuno segua
la sua Volontà come un uomo forte che si rallegra nel suo cammino, come il corso di
una Stella che arde eternamente nella gioiosa compagnia del Cielo.
(NASCITA)
IL DIACONO. Sia propizia l'ora e la porta della vita aperta nella pace e nel benessere, così che
colei che partorisce figli possa gioire, e il bambino afferri la vita con tutte e due le mani.
9
LA GENTE. Così sia.
(MATRIMONIO)
IL DIACONO. A tutti coloro che in questo giorno si uniscono con amore sotto la volontà,
arrida il successo; possano la forza e l'abilità unirsi per dare l'estasi, e la bellezza
risponda alla bellezza.
(MORTE)
Tutti in piedi, Capo eretto, Occhi aperti.
IL DIACONO. Termine di tutto ciò che vive, il cui nome è inscrutabile, sii propizia a noi nella
tua ora.
(LA FINE)
IL DIACONO. A coloro dai cui occhi è caduto il velo della vita, sia concesso il compiersi della
loro Vera Volontà; sia che essi desiderino essere assorbiti nell'Infinito o essere uniti con i
loro prescelti e prediletti, o essere in contemplazione, o essere nella pace, o conseguire il
lavoro e l'eroismo dell'incarnazione su questo pianeta o su altri, o in qualunque Stella, o
qualsiasi altra cosa essi desiderino, sia loro concesso il compiersi delle loro Volontà; si, il
compiersi delle loro Volontà. ΑΥΜΓΝ. ΑΥΜΓΝ. ΑΥΜΓΝ.
Tutti siedono.
Il DIACONO e i bambini assistono il SACERDOTE e la SACERDOTESSA, pronti a
tenere ogni arma appropriata quando è necessario.
VI
CIRCA LA CONSACRAZIONE DEGLI ELEMENTI
1
Il SACERDOTE traccia cinque croci. 3 2 sulla Patena e sulla Coppa;
4 solo sulla Patena; 5 solo sulla Coppa. [Egli prende la Patena.]
IL SACERDOTE. Vita dell'uomo sulla Terra, frutto del lavoro, sostegno dell’impegno, sii tu
perciò nutrimento dello Spirito!
Veicolo della gioia dell'Uomo sulla Terra, consolazione del lavoro, ispirazione
dell’impegno, sii tu perciò l'estasi dello Spirito!
Prende la Coppa
Accetta, O SIGNORE, questo sacrificio di vita e di gioia, veri pegni del Patto di
Resurrezione.
Il SACERDOTE offre la Lancia alla SACERDOTESSA, che la bacia; poi la tocca tra i
seni e sul corpo. Poi leva le braccia come per abbracciare tutto il sacrario.
Questa offerta sia portata sulle onde dell'Æthyr al nostro Signore e Padre il
Sole, che viaggia nei Cieli nel suo nome ON.
Chiude le mani, bacia la SACERDOTESSA tra i seni e traccia tre grandi croci sulla
Patena, sulla Coppa e su se stesso.
Egli si batte il petto. Tutti ripetono questo gesto.
Ascoltate voi tutti, santi della vera chiesa del tempo antico ora presenti in
essenza, che ci rivendichiamo vostri eredi, rivendichiamo la comunione con voi,
rivendichiamo la vostra benedizione nel nome di ΙΑΩ.
VII
CIRCA L’UFFICIO DELL’INNO †
[Tutti si alzano.]
DONNE. Gloria a Te, Tu padre e madre e me che sono ciò che sono!
[Tutti si siedono.]
VIII
CIRCA LE NOZZE MISTICHE E LA CONSUMAZIONE DEGLI ELEMENTI
IL SACERDOTE. Signore segretissimo, benedici questo cibo spirituale per i nostri corpi,
concedendoci salute e ricchezza e forza e gioia e pace, e la realizzazione della volontà
e dell'amore sotto la volontà che è felicità perpetua.
13
ΤΟΥΤΟ ΕΣΤΙ ΤΟ ΣΠΕΡΜΑ ΜΟΥ. Ο ΠΑΤΕΡ ΕΣΤΙΝ Ο ΥΙΟΣ ∆ΙΑ ΤΟ ΠΝΕΥΜΑ ΑΓΙΟΝ.
ΑΥΜΓΝ. ΑΥΜΓΝ. ΑΥΜΓΝ. *
IL SACERDOTE. O Leone e O Serpente che distruggi il distruttore, sii possente tra noi.
O Leone e O Serpente che distruggi il distruttore, sii possente tra noi.
O Leone e O Serpente che distruggi il distruttore, sii possente tra noi.
IL SACERDOTE. Nella mia bocca sia l'essenza della vita del Sole!
Prende l'Ostia con la mano destra, traccia con essa sulla Patena e la
consuma.
Silenzio.
La SACERDOTESSA prende la Coppa, la scopre e l'offre, come prima.
IL SACERDOTE. Nella mia bocca sia l'essenza della gioia della Terra!
* [Greco, "Questo è il mio seme. Il Padre è il Figlio per mezzo dello Spirito Santo. AUMGN, AUMGN, AUMGN."]
14
IL SACERDOTE. Non vi è parte di me che non sia degli Dei.*
Coloro tra la GENTE che intendono comunicarsi, e non dovrebbe essere presente nessun
altro, hanno espresso in precedenza la propria intenzione; per ognuno sono stati
preparati un intero Pane di Luce e un intero calice di vino.
Il DIACONO li guida; essi avanzano ad uno ad uno verso l'Altare.
I bambini prendono gli Elementi e li offrono.
La GENTE si comunica come ha fatto il SACERDOTE, proferendo,nell'atteggiamento della
Resurrezione, le stesse parole: "Non vi è parte di me che non sia gli Dei".†
Il SACERDOTE racchiude tutto nel Velo. Con la Lancia traccia tre sulla GENTE, così:
* La Sacerdotessa e gli altri officianti non partecipano mai del Sacramento, come se fossero parte del Sacerdote stesso.
† Le uniche eccezioni a questa parte della cerimonia si verificano quando essa ha carattere di celebrazione, nel qual caso si comunica solo il Sacerdote; o
parte di una cerimonia di matrimonio, nel quale caso non si comunica nessuno se non i due sposi; parte della cerimonia del Battesimo, nel qual caso si
comunica solo il bambino battezzato; della Conferma al raggiungimento della pubertà, nel qual caso si comunicano solo le persone confermate. Il
Sacramento può essere serbato dal Sacerdote per somministrarlo ai malati nelle loro case.
‡ Certe Formule segrete di questa Messa vengono insegnate al Sacerdote e alla Sacerdotessa al momento della loro Ordinazione.
15