Relazione PDF
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PARAMETRIZZATO
® paulzediu@yahoo.com
INDICE
Obiettivo: .................................................................................................... 3
Motivazioni e utenza prevista: .................................................................... 3
Caratteristiche costruttive : ......................................................................... 3
Modalità di elaborazione: ........................................................................... 4
Sviluppo del progetto :................................................................................ 5
Parametri calcolati ...................................................................................... 7
Passaggio dati ........................................................................................... 10
Allegati...................................................................................................... 12
Obiettivo:
Parametrizzazione di un modello CAD di riduttore ad assi paralleli con dentatura elicoidale.
Caratteristiche costruttive :
Il modello di riduttore destinato allo studio e’ caratterizzato da una configurazione a due alberi
paralleli con ruote dentate elicoidali esterne e con profilo dei denti ad evolvente di cerchio. La
scelta delle ruote dentate elicoidali è stata fatta in funzione della maggiore regolarità del moto,
durata e silenziosità rispetto a quelle a denti diritti.
Il dimensionamento delle ruote dentate è stato fatto seguendo le linee guida date dalla norma UNI
8862 e dalle dispense del corso “Progettazione e costruzione dei sistemi meccanici”. Per il
dimensionamento degli alberi e dei cuscinetti si è fatta l’ipotesi di reversibilità del senso di
rotazione del moto.
Per la valutazione dei parametri e dei coefficienti di cui non si avevano specifiche ci si è riferiti a
normali condizioni di funzionamento e alle usuali pratiche della meccanica.
Range di funzionamento :
Potenze: 9-90 kW
Rapporto riduzione: 10-30
Numero giri: 500-1400 rpm
L’ intenzione iniziale era di ampliare il range supportato da un solo modello CAD. A causa dei vari
problemi che sono stati incontrati durante il sviluppo del programma ci si è dovuti limitare a un
range meno ampio come mostra il grafico seguente :
Potenza
100 kW
10 kW
3
10 500 rpm
3000 rpm N° giri
R. riduzione
Tali limiti sono funzionali, ma nello stesso tempo alcune imprevedibili combinazioni causano
risultati parzialmente errati che il programma segnala all’utente.
Fuori dal range previsto l’errore non è scontato in quanto il legame molto stretto tra i parametri
permette ad alcune combinazioni di produrre un modello accettabile.
Modalità di elaborazione:
A causa della complessità del problema ci siamo limitati ad accettare come dati in ingresso le
seguenti grandezze:
Gli stessi motivi di complessità ci hanno indirizzato anche su scelta standard per quanto riguarda i
materiali e i parametri di calcolo fissati inizialmente.
Le ipotesi di partenza sono state fatte su materiali e angoli caratteristici, parametri che non sono
più stati modificati, il valore dell’angolo β di inclinazione dell’elica è di solito compreso tra i 15° e
30°, si è scelto β = 15° in modo da limitare le spinte assiali, mentre per l’angolo αn si è adottato il
valore classico di 20°. Come materiale è stato scelto un acciaio legato e bonificato con le seguenti
caratteristiche meccaniche rilevate dalla norma UNI 8862/1:
Un futuro sviluppo del programma potrebbe prevedere la scelta dei materiali e degli altri parametri
numerici, si potrebbero aggiungere cataloghi di materiali lasciando all’ utente la scelta.
Altro punto possibile di evoluzioni successive è l’interfaccia del programma in modo da renderla
maggiormente user-friendly.
La base di partenza del lavoro è stato un foglio di calcolo per la risoluzione iterativa delle ruote
dentate realizzato per un corso precedente.
Tutte le dimensioni dei componenti del riduttore sono infatti legate agli ingombri degli ingranaggi.
Partendo dai dati iniziali ( potenza, rapporto di trasmissione, numero di giri al minuto) si calcolano i
diametri dei alberi attraverso la formula del diametro di primo tentativo :
1
⎛ M ⎞3
d 0 = 1.72⎜ t ⎟
⎝τ*⎠
I risultati sono poi stati ritoccati tenendo presenti i dati forniti dai cataloghi dei cuscinetti SKF. Si e
scelto il prossimo diametro più grande compatibile con un cuscinetto SKF. (Allegato 1 :
Diagramma – diametri normalizzati)
A causa delle variazioni del diametro lungo l’albero e i conseguenti effetti di intaglio si è scelto di
non automatizzare le verifiche di resistenza degli alberi. Tali verifiche sono state fatte solo per
alcuni casi rappresentativi usando un altro foglio Excel creato in precedenza.
I due diametri calcolati hanno delle ripercussioni dirette sugli elementi meccanici normati.
In funzione dei primi due valori il programma trova le caratteristiche dei rispettivi cuscinetti, dei
rispettivi anelli di tenuta olio Angst Pfister e delle linguette. ( Allegato 2, Allegato 3, Allegato 4)
I nuovi parametri calcolati hanno però delle ripercussioni su altri caratterizzanti la carcassa, i
coperchi di tenuta e altre dimensioni minori del riduttore.
Potenza
Velocità
Rapporto di trasmissione
Dimensionamento cuscinetti
Dimensionamento carcassa
Dimensionamento linguette
Il programma calcola da subito anche altri parametri molto importanti come il modulo. (Allegato 5
– moduli consigliati dalle norme)
Modulo di
primo tentativo
Serie UNI
moduli normati
Modulo
adottato
Interasse
teorico
Diametri ruote
Larghezza di
ascia
ffa
Per la larghezza di fascia il programma fa le due verifiche di resistenza : a pitting (1.33) e a fatica
(1.34)
T'
b≥ 2
= 43, 70 [ mm]
d1
Resistenza a T"
fatica e pitting b≥ = 24,33 [mm]
d1 ⋅ mN
Il numero dei denti è calcolato tenendo conto della serie di numeri primi ed evitando che per
rapporti di trasmissioni pari a numeri interi i numeri di denti risultino multipli fra loro.
(Allegato 6)
Z2 = Z1*n + 1
Z1 = numero primo
Dai numero di denti si ricavano anche i diametri delle ruote dentate. Parametri molto importanti in
quanto essi regolano le dimensioni di massimo ingombro del riduttore.
Parametri calcolati
I parametri del secondo gruppo assicurano le verifiche di resistenza dei vari pezzi. Il programma
sceglie da solo le condizioni meno favorevoli e ci offre in output delle dimensioni tenendo conto
anche dei coefficienti di sicurezza. Il continuo feed-back del programma fa in modo che i risultati
finali siano molto accurati e molto utili per l’analisi finale.
Per esemplificare spiegheremo in seguito la l’algoritmo della scelta della lunghezza della linguetta
che collega l’albero condotto con la ruota dentata. Le condizioni che ci limitano la scelta sono 4 :
- 2 condizioni di resistenza
- 1 condizione collegata alla larghezza di fascia
- 1 condizione collegata alle lunghezze UNI
In questo modo il programma trova le due possibili lunghezze L1 e L2. In seguito il valore
maggiore è moltiplicato per un fattore di sicurezza è si arriva al valore della lunghezza che soddisfa
le condizioni di resistenza.
L’utilizzo della linguetta collegata alla ruota dentata ci provoca un nuovo limite di dimensione
massima a causa del fatto che sarebbe inutile avere una linguette più lunga della ruota dentata. Il
nuovo valore di lunghezza è paragonato al primo e il risultato viene confrontato in seguito con la
serie di lunghezze normalizzate.
A causa delle varie condizioni restrittive è possibile avere in output un coefficiente di sicurezza non
soddisfacente. In questo caso è necessaria la valutazione dell’ utilizzo di un profilo scanalato per il
collegamento. Il programma non fa tale analisi e si limita soltanto a informare l’utente sul
problema.
Se per il secondo gruppo la scelta si limita alle varie formule e alle tabelle a disposizione per il terzo
gruppo le equazioni che regolano l’equilibrio delle dimensioni aumentano di numero e i parametri
variabili altrettanto.
La novità in questo gruppo è quella non ci troviamo più di fronte a delle dimensioni indipendenti,
ma a un numero molto elevato di caratteristiche molto collegate fra loro. Cambiando solo di poco
un solo parametro tutti gli altri subiscono degli cambiamenti che possono essere anche notevoli.
Se il secondo gruppo era affidato al foglio Excel che dalle 3 variabili in ingressi calcola una trentina
di variabili di progetto il terzo gruppo e gestito non soltanto dal foglio di calcolo ma nello stesso
tempo anche da SolidWorks che per questo fa uso di 47 equazioni parametriche.
Passaggio dati
Il foglio Excel comunica a SolidWorks i risultati di calcolo mediante 11 tabelle divise per parti :
»ruota dentata
»alberi
»linguette
»coperchi cuscinetti
»distanziale
»carcassa
»codici cuscinetti e anelli di tenuta
A questo livello la propagazione delle modifiche di una parte si ripercuote subito su tutte le altre. Il
diagramma seguente mostra l’influenza della scelta dei cuscinetti sul dimensionamento della
carcassa.
Dimensioni cuscinetti
Dimensionamento carcassa
Sedi cuscinetti
Diametro fori
Non è possibile automatizzare tutto il processo di dimensionamento, nel corso dello sviluppo il
numero di equazioni e variabili aumentava esponenzialmente all’ aumentare dei parametri
controllati. Per questo si è scelto di fissare dei parametri costanti nelle equazioni di SolidWorks. In
questo modo si facilita l’esecuzione del programma ma allo stesso tempo si cresce la probabilità che
i risultati siano approssimativi.
Parametri variabili :
Potenza
Numero giri Diametro di
Rapporto primo tentativo
trasmissione
Tabella cuscinetti
SKF
Diametro normato
Serie moduli
consigliati
Modulo di Modulo
primo normale
tentativo
Diametro 1 Diametro 2
Tabella cuscinetti
SKF
Cuscinetti Cuscinetti
compatibili con compatibili con
diametro 1 : diametro 2 :
C1 C4
C2 C5
C3 C6
Diametro 1 Diametro 2
Catalogo anelli di
tenuta
Diametro 1 Diametro 2
Catalogo linguette
Ruota dentata –
Dimensioni sede
linguetta nel mozzo