Olivo
Olivo
Olivo
1^ parte
Proverbi
La canzone dell’olivo
Tradizioni 2^ parte
Un po’ di storia La pianta dell’ulivo
Come nacque l’ulivo? Forme di allevamento
Fumetti:l’ulivo magico L’oliva
Fantasia sulle origini Dalle olive all’olio
La leggenda di S. Bonda L’olio d’oliva
L’albero della preghiera L’olio in cosmetica
I poteri dell’olio L’importanza dell’olivo
Ricette…tra i banchi Gli anellini bianchi delle fate
Il cigno, il bambino e l’olivo Lavori in mostra
magico Due righe di commiato
Fumetti: l’ulivo maestoso Gli autori
Ringraziamenti
SULLA
COLTIVAZIONE
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L’olio era indispensabile anche nel rituale per individuare il malocchio:
si sistemavano su di un tavolo due candele e in un piatto pieno
d’acqua si versava dell’ olio, pronunciando la formula di scongiuro
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Molte sono le tradizioni che attribuiscono proprietà prodigiose all’ulivo
e al suo frutto:
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• Deriva dal latino òlea europea che
aveva lo stesso significato del termine in
uso. Infatti indicava l’olio che gli antichi
usavano come combustibile per illuminare
le case. L’olio veniva messo all’interno
delle lampade e delle lucerne .
PETROLIERA
OLIERA
PETROLIO OLEOSO
OLIO
OLIVICOLTORE
GASOLIO
OLIVETO OLIARE
OLEODOTTO OLEIFICIO
COSI’ NACQUE L’ ULIVO
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Un giorno Poseidone arrivò con il carro veloce sul punto
più alto di Atene, l’Acropoli e, battendo sulla roccia con
il tridente, fece sgorgare una fonte d’acqua marina.
-Ecco la prova che Atene è mia- gridò Poseidone -Qui
sgorga acqua di mare, e io sono il dio del mare …
La dea Atena protestò facendosi avanti, però Poseidone
la sfidò:
“Ah, sì, questa città è tua? Te la ridarò se sarai capace
di sfidarmi in un duello.”
Atena scosse la testa: “Facciamo una gara pacifica dove
vincerà chi regalerà agli abitanti la cosa più utile“
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-Io dono il cavallo – gridò Poseidone. Atena piantò in
terra la sua lancia e subito, in quel punto, spuntò una
piantina dalle foglie argentate: era l’ulivo.
Poseidone chiese aiuto a Zeus, il quale riunì subito una
giuria di dei e di dee, in numero uguale. A quel punto
chiese loro di dare un voto: era più utile il cavallo o
l’ulivo?
Difficile prendere una decisione.
Dopo tante discussioni, per giorni e giorni, la giuria non
potè emettere un giudizio: gli dei erano a favore di
Poseidone e tutte le dee a favore di Atena.
Vinsero però le donne, perché il padre Zeus, come
giudice, non votò, dando così maggioranza alle dee.
Da allora l’ulivo divenne simbolo di pace e questo
messaggio è rimasto immutato fino ai giorni nostri.
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Un ulivo era
abbandonato in
una selva o
precisamente in
una campagna
incolta e deserta.
Fu incendiato, fu
maltrattato,…ma
un contadino
generoso lo curò e
l’olivo gli donò il
suo olio pregiato.
Storia fantastica sulle origini
Dio creò la Terra, poi l’erba e i fiori profumati. Creò
anche gli animali, sia quelli feroci che quelli docili.
Alla fine creò anche gli uomini.
Si accorse che mancava una cosa importante: gli
alberi. Ne creò di tutti i tipi: alti, bassi, ricchi di frutti
succosi, pieni di foglie e di fiori profumati.
Ad un certo punto, stanco, creò
con il tronco storto, la corteccia rugosa e i frutti scuri,
piccoli e amari: l’ulivo.
Nessuno sulla terra voleva quest’albero, perché non
era bello e non produceva frutti dolci. Solo un uomo
accettò di piantare nel proprio giardino l’ulivo…
Questo fu un uomo fortunato, perché
quell’albero gli faceva ombra, gli dava frutti
sani e olio genuino!!!!!!
Van Gogh
LA LEGGENDA
DI SANTA
BONDA
Bonda era una di quelle monachine magre e curve che sembrano
un bozzolo di bachi da seta apparentemente prive di vita, ma in
realtà pronte, dopo giorni e giorni di attività segreta, a lasciar
fuoriuscire una candida farfalla.
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Nel chiostro dove Bonda viveva, entravano con il venticello di
primavera grida di rondini e profumi di giardino.
Gli alberi, con l’arrivo della primavera, sembravano ringiovanire,
baciati dai tiepidi raggi del sole e lasciavano cadere poi a terra
una nevicata di petali.
I contadini però non partecipaVAno a questa festa gioiosa, erano
aridi e tristi.
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Allora Bonda prese un ramoscello d’ ulivo, lo lasciò cadere su un
cerchio di sassi e disse:
“Sono sicura che non andrò in paradiso, come sono sicura che
questo ramoscello non germoglierà.”
Il giorno dopo vide le tendine della cella muoversi.
Entrò un raggio di luce e Bonda corse ad aprire: con suo stupore
vide che il ramoscello era germogliato ed era diventato una
pianta prodigiosa.
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L’olivo è un albero luminoso. E’ una pianta non tanto
grande, ma può vivere anni, anche secoli. Questo albero
chiede poca acqua per crescere, infatti ha radici che
riescono a bere ogni goccia nel terreno.
Ha bisogno di molto sole per far maturare le olive. Le
sue foglie sono verde-argento e, quando vengono
illuminate dal sole, diventano lucenti e brillanti.
Anche noi siamo come degli olivi verdeggianti:
aspettiamo che i raggi del Signore facciano brillare le
nostre anime.
Le olive sono molto preziose,
infatti esse servono per
produrre olio, sia quello che
utilizziamo per insaporire il
cibo, sia quello che idrata e
protegge la pelle dagli sbalzi di
temperatura, sia quello che
brucia nella lampada del
tempio, segno della preghiera
incessante della Chiesa.
L’ OLIVO
NELLA BIBBIA
DELL’OLI
O
L’olivo è sempre stato il simbolo della pace e della
fraternità.
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Nella liturgia cristiana l’olio è presente in numerosi
riti religiosi che accompagnano il fedele dalla nascita
fino alla morte.
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Nelle famiglie contadine più tradizionali, specialmente
in passato, venivano scelte delle ciocche adatte per
costruire le “palme” che, dopo essere state
benedette, si mettevano in camera o in cucina,
sull’altarino della Madonna o dietro la porta
d’ingresso.
TRA I
BANCHI
Cremina di olive
Ingredienti:
• 23 crostini
• 12 olive nere
• 8 capperi
• 6 rotoli di acciughe sott’olio
• 2 scatolette di tonno sott’olio
Impasto:
Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola.
Frullare il tutto.
Ottenere una cremina marroncina.
Spalmarla in modo uniforme sui crostini.
Infine gustarla e… mmh “squisita”
Tartine alle olive
Ingredienti
• 2 cucchiaiate di “Filadelfia”
• 6/7 pizzichi di prezzemolo
• 12 olive nere tagliuzzate
• 23 crostini
Preparazione
Spalmare la “Filadelfia” sui crostini
Tagliare le olive nere e metterle sopra
la crema di formaggio
Tagliuzzare il prezzemolo e metterne
un pizzico come decoro
Infine il piatto è servito!!!
INGREDIENTI:
Pasta per pizza
Farina doppio zero
Fettine di pomodoro fresco
Un vasetto di olive snocciolate
Un grappolo di peperoncino PREPARAZIONE:
Un pennello da cucina per spalmare Impastare l’ acqua con farina doppio zero
l’ olio nella teglia Far lievitare la pasta per almeno 15’
Lievito di birra e sale Spianare la pasta con il matterello
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Il cigno per ringraziarlo della sua dolcezza
voleva riportarlo a casa ma non ci riuscì
perciò chiese aiuto all’olivo.
L’olivo lo aiutò così…
Il bambino salì insieme al cigno sull’olivo.
L’OLIVO tolse dalla terra le proprie radici
fatate e si diresse proprio verso la
casetta del bambino che aveva un
grandissimo prato.
Il bambino per ringraziare i suoi due
amici, volle che stessero con lui quindi
l’olivo lo piantò sull’ immenso prato mentre
il cigno fece conoscenza con il piccolo
cagnolino e si misero nella stessa
gabbia vicino al ruscello.
L’olivo e il cigno vissero per sempre
“DA RE”. Infatti sono entrambi eleganti,
importanti e preziosi.
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Un maestoso ulivo era
abbandonato in una
selva e precisamente
in una campagna
incolta e deserta…
…se io tagliassi
l’edera mi daresti i
tuoi frutti ?
…e il contadino
diventò ricco.
L’OLIVO
• L’olivo è una pianta che vive per vari secoli e
cresce molto lentamente.
• Ha foglie lanceolate, lunghe in media da 5 a 8
cm, verdi nella parte superiore , grigio-
argento in quella inferiore. Numerosi peli le
proteggono e permettono loro una durata di
circa 2 anni.
• L’apparato radicale è esteso ma non è molto
profondo.
• Il tronco è grigio-verde e
liscio fino al 10° anno circa;
poi diventa nodoso, contorto
e scuro. Alcune piante
ultrasecolari possono
raggiungere dimensioni
ragguardevoli, sia in altezza
che in larghezza.
• I germogli che nascono sul
dorso dei rami crescono
rapidi, vigorosi e sono detti
succhivi.
FASE
FENOLOGICA PERIODO MANIFESTAZIONE
(STAGIONALE)
RIPOSO VEGETATIVO Dicembre-Gennaio Attività dei germogli rallentata
ILLUMINAZIONE e MECCANIZZAZIONE.
PETTINATURA:
si staccano le
olive con
particolari
pettini.
BACCHIATURA: si percuotono i
rami con lunghi bastoni fino a far
cadere i frutti su teli o reti di
nylon. A volte si usano macchine
scuotitrici che però danneggiano
la pianta.
DALLE OLIVE ALL’OLIO
ABBACCHIATURA E RACCOLTA
DELLE OLIVE
A volte si
Si percuotono i usano
rami con lunghi macchine
bastoni fino a scuotitrici
far cadere i che però
frutti su teli o danneggiano
reti di nylon. la pianta.
LAVAGGIO
Dopo la raccolta,
un nastro
trasportatore
riversa le olive
nella “ lavatrice”.
Questo strumento
si occupa dell’
eliminazione di:
residui di terra,
polvere, foglie…
con acqua pulita e
corrente.
FRANGITURA
Le olive lavate
vengono
trasportate in
un frangitore a
martelli, il cui
compito è di
sbriciolare le
olive,
compreso il
nocciolo. Si ottiene così la
“ pasta di olive”
che viene
racchiusa
ermeticamente
in vasche di
acciaio.
GRAMOLATURA
L’olio d’oliva va
depositato in contenitori
che vengono sistemati
in stanze buie e
fresche, lontano da fonti
di calore e luce per la
decantazione naturale.
Dopo due mesi l’olio
viene imbottigliato e
commercializzato.
L’OLIO DI OLIVA
• E’ opportuno conservarlo
al riparo dalla luce e
L’olio d’oliva è un
lontano da fonti di calore.
grasso vegetale ;
ritarda • In caso contrario, si creano
l’invecchiamento le condizioni ottimali per
delle cellule l’irrancidimento, favorito
umane, riduce il dalla luce e dall’ossigeno.
rischio dell’infarto
e apporta sapore
ai cibi.
Esistono vari tipi di olio:
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
OLIO DI OLIVA VERGINE
OLIO DI OLIVA
OLIO DI SANSA DI OLIVA
UTILIZZO DELL’OLIO
D’OLIVA IN COSMETICA
• L’ olio d’oliva è molto meglio che le cremine
industriali per curare la nostra pelle.
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- Beh, io…- cercò di rispondere l’olivo.
- Che sciocca domanda lepre, si vede nettamente che è una quercia!-
rispose con sicurezza castoro- Ma, dove sono le tue ghiande?-
- Ma, io veramente…- balbetto’ incerto l’olivo.
- Secondo me è un nocciolo contorto- disse lo scoiattolo.
- Silenzio!- tubò il gufo- Che cosa sta succedendo qui?-
- Abbiamo un ospite- disse la lepre- Ma non sappiamo che vegetale sia!-
Il gufo gli girò intorno perplesso ed infine disse: - Io non ho mai visto
nulla di simile!- . - Io sono un olivo! Sono un albero che produce le olive
che servono all’uomo per produrre l’olio- cominciò prontamente lui.
- Ma allora, se sei così utile all’uomo, perché sei venuto qui dove l’uomo
non c’è?- chiese il castoro. -Sognavo un’avventura, ma se io qui sono di
troppo, me ne vado- dichiarò l’olivo.
Si stava già incamminando dalla parte opposta del bosco, quando sentì una
voce: - Ehi, aspetta potresti farci compagnia, anche se siamo già in tanti!-
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- Sì, è una splendida idea!- esortò un’altra voce misteriosa.
A quel punto l’olivo si girò e vide altri alberi che gli sorridevano
felicemente e che lo invitavano a posizionarsi in fianco ad un faggio
robusto.
L’olivo, allora, si avvicinò al faggio, si presentò e cominciarono a
chiacchierare fino alla sera. Si raccontarono la loro vita e le loro abitudini
quotidiane fino allo sfinimento.
La mattina seguente tutti gli animali attorniavano l’olivo nell’attesa del suo
risveglio: volevano mostrargli tutto il bosco, ma tutti volevano fargli da
guida e cominciarono a discutere. L’olivo, svegliato dal chiasso intorno a
sé, capì subito cosa stava succedendo e propose: - Che ne dite se mi fate
tutti quanti da guida?-
- Sì, sì, mi sembra un’ottima idea- borbottarono tutti.
Gli mostrarono tutto il bosco e passarono alcuni anni prima che l’olivo ne
facesse crescere altri, per far aumentare la sua magnifica stirpe. E così
l’olivo rimase per sempre una pianta sacra e
piena di storia.
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Gli anellini bianchi delle fate
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Ogni fata aveva anche un anellino bianco da
togliere e posare accanto ad un fiore mentre
ballava.
Tutto il bosco sembrava incantato e nel profondo
del cuore ogni fatina sperava che la festa non
avesse mai fine; invece sapeva che allo spuntar
del giorno doveva fuggir via perché se l’avesse
vista anche un solo sguardo di un essere umano
sarebbe stata condannata a scomparire per
sempre.
Le fatine, per sapere quando ritornare nelle loro
casette, ascoltavano il fischio lungo e acuto del
loro amico gnomo.
Così, a quel suono, le fate spaventate scapparono
disordinatamente nelle loro dimore.
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Nella fuga, però, dimenticarono di raccogliere i
loro anellini bianchi.
Allora lo gnomo li raccolse tutti e li appese
garbatamente sui rami dell’albero che si trovava
al centro della campagna, cosicché da farli
sembrare fiorellini.
L’anno dopo, quando ritornarono le fate, videro un
nuovo albero ricco di fiorellini bianchi e poi di
frutti pregiati verdissimi che anche oggi noi
possiamo mangiare dall’olivo.
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Un albero sradicato
durante un temporale è
risorto a nuova vita dalle
mani dei bambini…
E per finire…
due rime
di commiato
Albina
Claudia
CLASSE 4°
Scuola Primaria Serena
Irene
Daniele di Jessica
Jacopo
Samuele Anzano Jennifer
Riccardo
Zaccaria Linda Andrea
Lorenzo Geordy
Sara Enrico
Marco Alessandro
Beatrice D.N. Cecilia
Kristian Ilenia
Beatrice G. Sara
Giovanni Loris
Jamie Eleonora
Angela Marco
Laura Patrick
Giacomo Giada
Thomas Michael
Elena
CLASSE QUARTA
Nicole
Nicola
Valentina
Marco
Manuela
Simone CLASSE QUINTA
Antonio Giulia
Alberto Vanessa
Mariaelena Agnese
Debora Scuola Primaria Lisa
Chiara Chiara
Gaia
di Nicolas
Davide Cappella Maggiore Stefano
Daniele Alessio
Alessandra Sarah
Samuel Eleonora
Dana Angela
Diana
Alice
Anna
Vittorio
Alex
Ilaria
Gli insegnanti e gli alunni delle scuole elementari
di Anzano e di Cappella Maggiore
RINGRAZIANO
gli organizzatori della festa “L’olivo e il suo olio” per le opportunità offerte
di arricchimento culturale e personale attraverso
l’evento nel suo complesso
e in particolare
il Sig. Adriano Frescura e il Dr. Angelo Costacurta
per gli stimolanti interventi con gli alunni di tutte le classi
Questa presentazione è frutto di un lavoro di ricerca sull’olivo e sull’olio svolto dagli alunni dei due
plessi, selezionando materiali da essi prodotti e consultando i testi e i siti Internet sotto elencati:
Il bosco saggio, un percorso per l’Avvento e il Natale - Testi di Laura Salvi - Edizioni San Paolo
Dei ed eroi dell’Olimpo - Dami Editore
http://www.comune.san-piero-a-sieve.fi.it/memoria/Londa/indiceLonda.htm
Enciclopedia libera Wikipedia http://it.wikipedia.org
Composizione elettronica finale a cura delle insegnanti De Zan Milena e Gallonetto Anna