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Bernstein G. - Trasforma La Paura in Potere

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#1 New York Times Bestseller

GABRIELLE BERNSTEIN

trasforma l a paura
in potere
L’universo è dalla tua parte
Per la mia carissima amica Micaela,
grazie perché mi sei accanto
nel cammino spirituale
INDICE

Introduzione................................................................................4

Capitolo 1. Hai un potere nascosto...................................... 10


Capitolo 2. Sei tu a sognare i tuoi sogni.............................. 26
Capitolo 3. C’è sempre una mano a guidarti,
anche quando non te ne accorgi........................ 43
Capitolo 4. Le vibrazioni sono più eloquenti delle parole.... 56
Capitolo 5. L’universo agisce alla svelta
quando ti diverti................................................ 73
Capitolo 6. Gli ostacoli sono deviazioni
nella direzione giusta ........................................ 86
Capitolo 7. La certezza apre la via verso i tuoi desideri....... 98
Capitolo 8. L’universo si esprime in modi misteriosi.......... 112
Capitolo 9. L’unità ti rende libero...................................... 127
Capitolo 10. L’universo sei tu............................................... 143
Capitolo 11. Quando pensi di esserti arreso,
arrenditi di più................................................ 156
Capitolo 12. Diventa uno strumento d’amore...................... 167

Ringraziamenti....................................................................... 177
L’autrice................................................................................... 178
INTRODUZIONE

Nella primavera del 2015, durante una lezione di yoga, ebbi


una crisi. All’improvviso, nel bel mezzo di un saluto al sole, fui
sopraffatta dal terrore e dall’ansia. Mi sedetti sul materassino
per calmarmi. Ma a quel punto iniziai ad avvertire un dolore
lancinante al collo, mentre il braccio sinistro e la parte sinistra
del mio viso diventarono insensibili. Cominciai ad agitarmi.
Lasciai la lezione, chiamai mio marito e fissai subito una visita
d’urgenza dal medico.
Nell’arco di ventiquattr’ore feci diverse risonanze magnetiche
e analisi del sangue. L’attesa dei risultati fu uno dei momenti più
angoscianti della mia vita. Quando arrivarono, rimasi sconcer-
tata. Non trovando una causa per i miei sintomi fisici, il medico
diagnosticò l’episodio come un attacco di panico. A me sembra-
va assurdo. In quella fase della mia vita avevo il supporto di un
marito meraviglioso, una professione appagante, un corpo sano
e una famiglia che mi amava. In effetti la mia vita era più bella
di quanto avessi mai sognato. Da una decina d’anni mi dedicavo
alla crescita spirituale, guarivo vecchie ferite e consolidavo la
mia fiducia. E finalmente ero libera, o almeno così pensavo.
Nelle settimane seguenti riuscii a rimettermi in sesto, ma
continuai a interrogarmi sulle possibili cause di quel malessere
ed ero profondamente inquieta. La mente razionale non riusciva
a capire quale fosse il problema, così mi sedetti sul cuscino da
meditazione per connettermi alla mia saggezza interiore e cer-
care una guida. Dopo quell’intenso periodo di silenzio, iniziai
a scrivere sul mio diario: “Dipende tutto dalla tua resistenza

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all’amore e alla libertà. Il buio che persiste dentro di te si oppone
alla felicità.”
La frase che avevo scritto mi colse di sorpresa. Davvero tutto
quel dolore fisico poteva essere il risultato della mia resistenza
all’amore? Per anni avevo pensato che, una volta guarite le ferite
del passato, sarei stata libera e felice. Una volta conquistato un
senso di sicurezza, sarei stata libera e felice. Una volta coltivata
la mia spiritualità, sarei stata libera e felice. Grazie al mio impe-
gno nella crescita personale e nel cammino spirituale, la libertà e
la felicità erano arrivate davvero. Il mondo esterno aveva iniziato
a rispecchiare la positività del mio stato d’animo e la vita aveva
cominciato a scorrere splendidamente. E poi, puntuale come un
orologio, la presenza della paura dentro di me ha fatto tutto ciò
che era in suo potere per resistere all’amore e alla luce su cui
avevo imparato a fare affidamento.
Osservai da vicino questa resistenza per comprenderne e ri-
conoscerne la presenza. Dopo averla esplorata a fondo, sono ri-
uscita a capire che è la nostra resistenza all’amore che ci tiene
bloccati nell’oscurità, inchiodati a schemi che c’impediscono di
prosperare. Probabilmente è capitato anche a te di provare sol-
lievo con la meditazione, la preghiera, le affermazioni positive,
la terapia e altre forme di crescita personale, per poi sabotare
quella sensazione di sollievo con una convinzione limitante, un
commento negativo o uno schema da cui sei dipendente. Questa
esperienza continua a ripetersi perché, nel momento in cui ci
lasciamo andare verso la luce, l’oscurità dentro di noi oppone
resistenza.
Anche quando c’impegniamo ad amare e a essere felici, spes-
so è difficile tagliare i ponti con la paura, perché ormai abbiamo
sviluppato un rapporto di dipendenza. Diamo un senso al nostro
dolore convincendoci che i tormenti e gli sforzi siano necessari

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per conquistare una gioia durevole o una vita ricca di significato,
e ci sentiamo al sicuro in uno stato di conflitto e controllo. Den-
tro di noi agisce la convinzione che per sopravvivere dobbiamo
affidarci ai nostri meccanismi di difesa, a prescindere da quanto
sia grande l’amore che sentiamo.
Puoi fare il possibile per crearti una condizione di libertà,
connetterti al flusso, rilasciare le vecchie abitudini basate sulla
paura, ma proprio nel momento in cui provi un senso di sollie-
vo, l’ombra della paura che si annida sotto la superficie emerge
per impedirti di vedere la luce. Forse non hai mai riconosciuto
questo schema, ma quando impari a individuarlo, hai la possi-
bilità di iniziare il tuo viaggio verso la libertà. Perché la causa
principale della nostra infelicità è incredibilmente semplice: noi
opponiamo resistenza alla felicità.
Sigmund Freud individuò il fenomeno della resistenza in
molti pazienti che non presentavano segnali di guarigione. Una
notte, in sogno, intuì che un paziente non migliorava perché
non voleva farlo. Quel sogno lo portò a dedicare gran parte della
propria attività all’analisi della resistenza, che divenne una pie-
tra miliare della sua terapia.
A differenza del paziente di Freud, tu hai preso un impegno
nel momento stesso in cui hai aperto questo libro: vuoi risvegliar-
ti dalla paura e connetterti all’amore. È un impegno enorme.
Ma la paura che è in te farà di tutto per tenerti inchiodato
al dolore e all’oscurità. La paura è la causa radicale di tutti i
nostri problemi e del senso di isolamento che proviamo. Per
connetterti veramente all’amore dell’Universo, devi affrontare la
resistenza e abbandonare quello schema mentale che interpreti
erroneamente come sicurezza, protezione e fondamento della
tua vita.

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LEZIONE UNIVERSALE: PER ESSERE LIBERI DOBBIAMO
RICONOSCERE LA NOSTRA RESISTENZA
Dobbiamo riconoscere che, anche se il nostro modo di pen-
sare è orientato verso l’amore, i miracoli e la pace, abbiamo an-
che una mentalità sbagliata che dice: “Non voglio essere libero.
Non voglio lasciar andare i giudizi. Non voglio rinunciare al
controllo.”
Il modo più radicale per rilasciare la resistenza è renderci
conto che non vogliamo farlo.
Se accettiamo di dipendere dalla paura, ci giustifichiamo per
tutto ciò che è accaduto in passato e per tutte le deviazioni verso
la paura che continueremo a compiere sul nostro cammino spi-
rituale. Possiamo perdonarci per la nostra imperfezione e perché
restiamo aggrappati a vecchi schemi. Onorare questo lato oscu-
ro è il primo passo per guarire la resistenza. Il testo spirituale
Un corso in miracoli insegna: “Non dobbiamo cercare il significato
dell’amore; dobbiamo rimuovere le barriere che impediscono la
presenza dell’amore.”
Nel mio caso, nell’istante in cui ho accettato la mia paura, il
panico si è placato. Quando ho accolto la paura e ho allentato la
presa sul desiderio di essere libera, si è aperta davanti a me una
strada più agevole verso la libertà. Oggi non oppongo più resi-
stenza all’amore e confido che l’energia amorevole dell’Universo
è disponibile per me in ogni momento.
Anche tu puoi conquistare la stessa libertà. Mentre svolgi gli
esercizi, le preghiere e le meditazioni proposte in questo libro, la
cosa più utile che puoi fare è guardare alla tua paura con amore e
decidere di lasciar andare lo schema mentale che ne deriva. Così
ti aprirai la strada verso la felicità.

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Per rilasciare i vecchi schemi mentali e accogliere un nuovo
modo di pensare ci vuole pratica, ma è un “lavoro” meno impe-
gnativo di quanto credi. La tecnica migliore è la resa all’amore
dell’Universo. In ogni capitolo di questo libro troverai semplici
preghiere, affermazioni ed esercizi che ti aiuteranno a rilasciare
l’energia e i pensieri legati alla paura e ad affidarli alla grazia di
una mentalità giusta. Non analizzare eccessivamente ogni tecni-
ca. Semplicemente eseguila. Forse con qualcuna ti sentirai più in
sintonia e vorrai ripeterla spesso. Vedrai che il percorso perfetto
gradualmente si delineerà con chiarezza e così potrai tracciare la
mappa del tuo viaggio. Invece di proporti un programma speci-
fico o di caricarti di strumenti, ho scelto di presentarti una gui-
da che ti ricorda semplicemente la meta che vuoi raggiungere: la
libertà dalla paura per ritrovare la pace. Più ti ricordi di questo
tuo desiderio, più accoglierai la capacità di esaudirlo.
Seguire un cammino spirituale non significa essere la per-
sona più brava a meditare o la persona più gentile del mondo
o la più illuminata. Significa arrendersi all’amore, il più spesso
possibile. È questo l’obiettivo del libro che stai leggendo.
Nei capitoli seguenti trovi molti esercizi. Puoi scegliere di
svolgerli tutti o di concentrarti su quelli che accendono in te
una particolare scintilla. Non c’è un modo giusto o sbagliato di
praticarli. Mantieniti aperto e ripeti gli esercizi che t’ispirano
di più. Può bastare una sola lezione o preghiera o meditazione
su base quotidiana per sperimentare una profonda connessione
con l’Universo, che a sua volta produrrà un cambiamento mira-
coloso. Quindi scegli la semplicità e sappi che più t’impegni più
migliori. Come dicono nei programmi in dodici passi: “Funzio-
na se ci lavori.”
Quindi oggi ti chiedo di accogliere la tua resistenza, perdo-
narti per non essere coerente con la tua pratica spirituale (o per

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non averla coltivata affatto) e arrenderti alla guida che hai da-
vanti. Inizia ogni capitolo con la mente aperta e riceverai ciò di
cui hai bisogno. Non devi fare altro che essere disposto a lasciar
andare qualunque cosa t’impedisca di vivere in armonia con l’e-
nergia dell’amore. Mentre volti pagina, ricordati di mantenerti
aperto a nuove idee, di essere paziente e di confidare nel fatto
che l’Universo è dalla tua parte.

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capitolo 1

HAI UN POTERE NASCOSTO

All’età di sedici anni soffrivo di depressione. A quel tempo


non sapevo perché ero depressa, ma le sensazioni di paura, an-
goscia e tristezza che provavo erano innegabili. Inoltre la mia
depressione era insidiosa: si faceva sentire senza preavviso e sen-
za un motivo evidente. Siccome non riuscivo a liberarmene, mi
rivolsi a mia madre – una hippy che pratica yoga e meditazione
– per avere una guida e lei mi consegnò lo strumento in cui cre-
deva di più: la meditazione. Mi fece sedere su un cuscino e disse:
“Questa è la via d’uscita.”
Poi m’insegnò il suo mantra, So-Ham, So-Ham, e mi consi-
gliò di meditare almeno cinque minuti al giorno per alleviare la
depressione. Ero così oppressa dalla tristezza che avrei provato
qualunque cosa, quindi cominciai a praticare la meditazione.
Con mia sorpresa, notai subito un senso di sollievo. Il beneficio
immediato m’incoraggiò a tornare sul cuscino da meditazione
per altre sedute.
Dopo due settimane, passai un weekend con il mio fidan-
zato in una casa in riva al mare. Appena arrivammo, le vecchie
sensazioni di paura e depressione iniziano a riaffiorare dentro
di me. Mi voltai verso il mio fidanzato e dissi: “Scusami, devo
appartarmi per meditare.” Poi salii al piano superiore di quella
casa in cui non ero mai stata ed entrai in una piccola stanza. Mi

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sedetti al buio sul letto ben fatto e iniziai a recitare il mio man-
tra: So-Ham, So-Ham. Ignoravo cosa significasse quel mantra,
ma sapevo che mi faceva stare meglio. All’improvviso mi sen-
tii avvolgere da una coperta calda. Le estremità del mio corpo
iniziarono a formicolare e la depressione si dileguò. Provai un
senso di pace che non avevo mai sperimentato prima. Ero in
armonia con una presenza molto più grande di tutto ciò che
conoscevo. Avevo scoperto il mio potere nascosto.
Ricordo quest’esperienza come fosse accaduta ieri. In quel
momento capii che avevo il potere di entrare in connessione con
una forza energetica d’amore che trascendeva la mia mente ra-
zionale e il mio corpo fisico. Per la prima volta nella vita, mi
sentii veramente al sicuro.
Uscii dalla stanza degli ospiti e scesi le scale per raggiungere
il mio fidanzato. La mia energia era leggera, il mio sguardo si
era addolcito e il mio spirito era rinvigorito. Lui mi guardò e
disse: “Che cosa ti è successo? Sembri così radiosa.” “Ho medi-
tato” risposi.
Per diversi mesi praticai la meditazione con costanza. Ma
quando mi sentii meglio, iniziai ad allentare il ritmo. Mi lasciai
irretire dalla sicurezza, dal potere e dall’esaltazione dei miei suc-
cessi esteriori e dalle forme di felicità terrena. Per trovare amore
e sicurezza, mi affidavo al rapporto di coppia. Per trovare grati-
ficazione e appagamento, mi affidavo alla carriera. E per ritro-
vare quella sensazione inebriante che avevo provato sul cuscino
da meditazione, mi affidavo alle droghe. Scelsi il mondo esterno
come fonte d’amore e voltai le spalle all’energia dell’Universo.
Dopo una serie di decisioni sbagliate, dettate dal bisogno di
cercare la mia sicurezza al di fuori, ripiombai nel baratro oscuro.
Mi ritrovai in una depressione profonda, questa volta aggravata
dalla dipendenza e dal senso di vergogna. Allora, un mattino,

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mentre svanivano gli effetti della droga e dell’alcol, mi sedetti
sul pavimento del mio appartamento, invocai quella connessio-
ne energetica che avevo sperimentato tempo prima, feci appello
al mantra di mia madre e iniziai a recitare: So- Ham, So-Ham.
Come se non fosse passato neanche un giorno dall’ultima
volta, ritrovai all’istante quella sensazione d’amore. Era come se
le ali di un angelo invisibile mi sollevassero dal pavimento per
accompagnarmi verso una vita nuova, oltre la porta della paura
che avevo scelto fino ad allora. Ancora una volta, trovai la mia
via d’uscita.
Quel giorno presi un impegno solenne: promisi che non avrei
più voltato le spalle alla vera fonte d’amore. Sono passati dieci
anni ormai e da allora ho proseguito il mio cammino spirituale
consolidando sempre più il mio rapporto con quell’amore che
viene chiamato in modi diversi: alcuni lo chiamano Dio, spiri-
to, verità o coscienza. Nel linguaggio moderno, molti lo defini-
scono “Universo”. Nel libro che stai leggendo queste espressioni
sono interscambiabili.
Il rapporto con questa energia è la cosa più importante della
mia vita. Senza di esso perdo il mio potere personale, il mio sco-
po, il mio contatto con l’amore. Ogni giorno cerco di entrare in
sintonia con questa presenza d’amore attraverso la preghiera, la
meditazione, gli esercizi di consapevolezza, i contatti amorevoli
con me stessa e con gli altri. Mi assumo la responsabilità del
mondo che creo coltivando l’amore come un’abitudine, e alimen-
to il rapporto su base quotidiana. Per questo motivo, anche dopo
anni di ricerca spirituale, devo ancora scegliere l’amore ogni gior-
no. È un impegno che dura una vita. E la buona notizia è che
con l’andar del tempo diventa molto più facile. Come ogni nuova
abitudine, più la pratichi, più è piacevole. Oggi ho un rapporto
straordinario con l’Universo, che a sua volta non mi delude mai.

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LEZIONE UNIVERSALE: POSSIAMO MISURARE LA FELICITÀ,
IL SUCCESSO E LA SICUREZZA IN BASE ALLA NOSTRA AUTENTICA
CAPACITÀ DI ENTRARE IN SINTONIA CON LA VIBRAZIONE
AMOREVOLE DELL’UNIVERSO
Il motivo per cui molte persone si sentono infelici, fallite e
insicure è che dimenticano la fonte della loro vera felicità, del
vero successo e della vera sicurezza. Se ricordi qual è la fonte del
tuo autentico potere personale, puoi entrare in connessione con
l’Universo e godere appieno dei miracoli della vita. E soprattut-
to, la tua felicità può essere un’espressione di gioia che risolleva
il mondo intero.
Provare gioia è un nostro diritto naturale e ciò che c’impedi-
sce di farlo è la separazione dall’amore. Il percorso per tornare
all’amore parte dalla comprensione di questo distacco: siamo
tutti disconnessi, ciascuno a modo proprio. Neghiamo l’amore
dell’Universo e scegliamo la paura del mondo terreno. Sceglia-
mo di lasciarci irretire dalla paura delle notizie che sentiamo in
televisione, dalla paura in classe, dalla paura a casa. Ci separia-
mo dall’amore dell’Universo dando un senso al dolore e pen-
sando che il nostro potere provenga dall’esterno. Neghiamo il
potere dell’amore e sacrifichiamo la fiducia in nome della paura.
Dimentichiamo completamente l’amore.
Il testo spirituale Un corso in miracoli insegna: “La presenza
della paura è indice inequivocabile del fatto che ti basi solo sulle
tue forze.” È un messaggio profondo e ricordo di aver sussultato
la prima volta che l’ho letto. Separarsi dall’amore significa nega-
re la presenza di un potere superiore (la presenza dell’Universo)
e imparare a contare solo sulle proprie forze per sentirsi al sicu-
ro. Nel momento in cui scegli di disconnetterti dalla presenza
amorevole dell’Universo, perdi il contatto con la sicurezza, la

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protezione e la guida chiara che altrimenti sarebbero disponibili
per te. Nel momento in cui ti riallinei con l’amore e smetti di
fare affidamento sulle tue sole forze, vedrai davanti a te una di-
rezione chiara. La presenza dell’amore dissolve sempre la paura.
La connessione con l’energia dell’Universo è come una dan-
za: un meraviglioso passo a due in cui ti fidi del tuo compagno
tanto da arrenderti al ritmo della musica. Quando inizi a danza-
re con l’energia dell’Universo, la vita scorre naturalmente, si ve-
rificano sincronicità incredibili, abbondano le soluzioni creative
e tu sperimenti un’autentica libertà.
La mia amica Carla è un ottimo esempio di ciò che accade
quando ci riallineiamo alla presenza dell’Universo. Carla è cre-
sciuta in una famiglia che assegnava un’importanza assoluta al
successo esteriore e credeva che si dovesse fare qualunque cosa
per affermarsi. Di conseguenza, Carla era profondamente con-
vinta che fatica, stress e competizione continua fossero sinonimi
di successo. Per dieci anni avanzò nella carriera fino ai massimi
livelli, sgomitando, controllando e forzando il corso degli even-
ti. Credeva che spingendo al massimo avrebbe ottenuto il mas-
simo del successo, della felicità e della sicurezza. La sua energia
adrenalinica la portò a conquistare una posizione professionale
che, vista dall’esterno, era stupefacente. Ma un giorno, arrivata
in cima, Carla ebbe un crollo nervoso e tutto cadde a pezzi. La
portarono al pronto soccorso e fu costretta a prendere un con-
gedo dal lavoro per curarsi. Il mondo che conosceva era finito.
Durante la convalescenza, accadde qualcosa che le cambiò la
vita per sempre. Un mattino si svegliò e rimase a letto. In quel
momento di calma le tornò in mente una preghiera che le aveva
insegnato la nonna quand’era bambina. Era la preghiera di San
Francesco d’Assisi:

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Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa’ ch’io porti amore,
dove è offesa, ch’io porti il perdono,
dove è discordia, ch’io porti la fede,
dove è l’errore, ch’io porti la verità,
dove è disperazione, ch’io porti la speranza.
Dove è tristezza, ch’io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.
Maestro, fa’ che io non cerchi tanto
di essere compreso, quanto di comprendere.
Non di essere amato, quanto di amare.
Poiché è dando che si riceve,
è perdonando che si è perdonati,
è morendo che si risuscita a vita eterna.
Amen.

Senza sapere perché, Carla si sentì guidata a pronunciare


questa preghiera ad alta voce. Poi si alzò dal letto e affrontò il
nuovo giorno. Anche se iniziò in modo normale, con il passare
delle ore la giornata prese una strana piega. Carla si sedette al
computer e ricevette la notifica di un’email con un link a un mio
blog; gliel’aveva inoltrata un’amica con cui Carla non parlava da
anni. L’oggetto dell’email era “Il successo è un lavoro interiore”
e catturò subito la sua attenzione. Carla aprì la mail e cliccò sul
link, visualizzando un videoblog in cui offrivo consigli per rag-
giungere il successo grazie alle pratiche spirituali. Carla non sa-
peva perché avesse ricevuto l’email, non sapeva chi fossi e nem-
meno perché fosse arrivata al mio sito. Sapeva solo che una voce
inconfutabile dentro di lei stava urlando: “Guarda quel video!”.
Carla seguì la propria intuizione ed ebbe l’impressione che
il filmato parlasse direttamente al suo cuore. Il giorno seguente

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andò in libreria perché voleva comprare un romanzo e all’im-
provviso un libro di crescita personale cadde a terra di fronte a
lei. Era il mio May Cause Miracles [Può causare miracoli]. Carla
riconobbe il mio volto in copertina e rise per la sincronicità. Non
poteva negare la coincidenza, così comprò il libro e iniziò subito
il programma di quaranta giorni proposto.
Dopo trenta giorni, Carla stava navigando su Facebook,
quando le apparve sullo schermo un mio post che diceva che da
lì a una decina di giorni avrei tenuto una conferenza nella sua
città. Comprò immediatamente il biglietto.
Partecipò alla conferenza e, quando arrivò il momento del-
le domande del pubblico, rimase in silenzio. Non le interessava
farsi notare, specialmente a un evento di crescita personale, un
mondo del tutto nuovo per lei. Poi chiesi: “Qualcuno tra il pub-
blico ha completato il programma di quaranta giorni di May
Cause Miracles?”. Carla si rese conto che quello era proprio il
suo quarantesimo giorno. Istintivamente alzò la mano e a quel
punto la invitai ad alzarsi e a condividere la sua esperienza. Car-
la iniziò a spiegare che non aveva idea di come le fosse arrivata
l’email, di come le fosse caduto davanti quel libro o di come
il post su Facebook le fosse apparso sullo schermo dieci gior-
ni prima del mio arrivo in città. Poi raccontò che nel percorso
spirituale, che aveva seguito grazie al libro, era stata guidata ad
accettare che il suo vecchio stile di vita non funzionava più. Era
stata guidata a compiere scelte nuove. Così, in una sala piena di
sconosciuti, annunciò che avrebbe lasciato il suo lavoro stres-
sante per rimettersi a studiare e specializzarsi in scienza della
nutrizione, materia che da tempo desiderava approfondire. Dis-
se: “Quaranta giorni fa ero profondamente depressa, ma oggi so
che, come dici tu, l’Universo è dalla mia parte.”

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La storia di Carla ci ricorda che, quando ci arrendiamo al
potere dell’Universo, siamo sempre guidati verso ciò di cui ab-
biamo bisogno. Nel momento in cui pronunciò la preghiera di
San Francesco, Carla smise di contare solo sulle proprie forze e
inconsciamente chiese aiuto all’Universo.
Sincronicità, guida, guarigione e abbondanza sono a nostra
disposizione in ogni momento. Dobbiamo semplicemente sinto-
nizzarci con l’energia dell’Universo per entrare nel flusso dell’a-
more e del supporto che quell’energia ha in sé. Quando siamo
allineati a questa energia, la vita diventa un sogno di felicità.

LEZIONE UNIVERSALE: SE CI AFFIDIAMO AL POTERE


DELL’UNIVERSO, RICEVIAMO MIRACOLI
Un altro modo per affidarci al potere dell’Universo è vedere
chiaramente come le storie e le convinzioni che portiamo dentro
di noi condizionano le nostre esperienze.
Un corso in miracoli c’insegna che la proiezione è percezione.
Ciò significa che tutte le storie che proietti nella tua mente si ri-
flettono su come percepisci tua vita. Grazie a un grande maestro
del Corso, Gary Renard, ho imparato una bellissima metafora
che spiega questo principio. Immagina di essere al cinema men-
tre guardi un film dell’orrore. Sei arrivato al punto del film in
cui sta per accadere qualcosa di terribile. Sai che se la protagoni-
sta volta l’angolo, s’infilerà in una situazione che metterà in pe-
ricolo la sua vita. Getti i popcorn verso lo schermo e urli: “Non
farlo! Non voltare l’angolo!”. Gary suggerisce che noi viviamo
così la nostra vita. Guardiamo lo schermo su cui è proiettata e
urliamo: “Non ricacciarti in quella relazione! Non accettare quel
pessimo lavoro! Non bere quel drink!”. Ma troppe volte restiamo

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intrappolati nella stessa scena dell’orrore. La nostra proiezione è
la nostra percezione.
Ecco un esempio lampante di come una storia terribile del
passato, da cui pensavo di essere guarita, è tornata a insinuarsi
nella mia vita a distanza di decenni.
Alle superiori non frequentavo nessun giro d’amicizie. Avevo
molti amici maschi piuttosto eccentrici, che suonavano in grup-
pi musicali e fumavano spinelli nelle taverne dei genitori. Mi
piacevano quei ragazzi, ma mi sentivo sempre un’emarginata
perché non avevo amiche femmine. Quell’esperienza mi portò a
scrivere una storia dentro di me che poi ho proiettato sulla mia
vita: cominciai a pensare di essere un’emarginata e che non avrei
mai fatto parte di un gruppo di amiche. Questa proiezione è
stata la mia percezione per molti anni.
Poi, intorno ai venticinque anni, iniziai a tenere conferenze
e seminari per gruppi frequentati da numerose donne, che nel
tempo diventarono centinaia. La storia che mi ero raccontata
fino a quel momento cominciò a risolversi e io accettai di far
parte di una banda di donne affini a me che condividevano il
mio approccio da “Spirit Junkie” [fanatica della spiritualità], che
è poi diventato il mio motto e la mia firma.
Proprio quando ero sicura di aver guarito la mia percezione
basata su quell’antica paura, capii in verità che non me n’ero li-
berata del tutto, perché le storie che affondano nella paura sono
insidiose. Si annidano nella mente e persino nelle cellule; si na-
scondono nel subconscio. Proprio quando pensiamo di essere
guariti da una falsa percezione, BAM! Un semplice evento fa
scattare una molla dentro di noi e ci fa ripiombare nella vecchia
paura. A quel punto della mia vita avevo molte amiche e mi
sentivo sicura nelle relazioni. Ma nella mia cerchia c’era un’a-
mica con cui non avevo mai legato davvero. Era sempre gentile

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con me, ma mai particolarmente affettuosa o autentica. Nel-
la sua personalità c’era qualcosa che fece scattare la molla della
mia vecchia paura. Ogni anno c’invitava a una grande festa. Un
mese prima che partissero gli inviti, la storia della mia vecchia
paura si ripresentò. Iniziai a pensare che non sarei stata invitata.
Lo dissi a mio marito, agli amici e a chiunque fosse disposto ad
ascoltarmi. Il mio monologo interiore era: “Gli inviti stanno per
essere spediti e io non sarò invitata.” Poi, proprio come avevo
previsto, gli inviti furono spediti via email e a me non arrivò
niente! Ero profondamente triste. Il senso di emarginazione che
avevo provato nell’adolescenza affiorò in superficie. Ero arrab-
biata e sconvolta.
Queste emozioni mi trascinarono in un circolo vizioso. Dice-
vo a tutte le mie amiche quanto fossi turbata per il fatto di non
essere stata invitata alla festa. Ero un’adulta che si comportava
come una bambina. Un mattino mi svegliai molto depressa. Il
mio primo pensiero fu: “Non valgo abbastanza. Sono un’emar-
ginata.” Ma, grazie al cielo, avevo raggiunto una discreta con-
sapevolezza spirituale a quel punto della mia vita, quindi scelsi
di vedere la cosa in modo diverso. Dissi ad alta voce: “Grazie
Universo perché mi aiuti a guarire le mie emozioni. Perdono
questo pensiero e scelgo di vedere l’amore.” Poi continuai la mia
giornata.
Qualche ora dopo pranzai con un amico. Accennai al fatto
che non ero stata invitata alla festa. Lui rise di gusto e disse:
“Ma cosa stai dicendo? È ovvio che sei invitata! Scrivile un mes-
saggio e cerca di capire cos’è successo.” Siccome avevo pronun-
ciato la preghiera quel mattino, adesso ero abbastanza umile da
accogliere il suo suggerimento. La risposta mi uscì spontane-
amente: “Va bene, le mando un messaggio.” Presi il telefono e
digitai: “Come stai? Non ho ricevuto l’invito alla festa. Spero

19
che sia tutto a posto tra di noi.” Dopo pochi secondi lei rispose:
“Cosa?! Certo che ti ho invitata! Ho mandato l’email da un nuo-
vo account, quindi controlla la cartella spam.” Controllai e…
ovviamente l’invito era lì.
Questa vicenda dimostra chiaramente come le proiezioni de-
terminino le percezioni. Siccome ero ancora condizionata dalla
storia della mia emarginazione adolescenziale, ero convinta di
non essere stata invitata e non avevo neanche preso in conside-
razione la possibilità che l’invito fosse finito nella cartella spam.
Era un’eventualità più che ovvia, visto come tutte le email ven-
gono filtrate oggi. Ma ero così ancorata alla vecchia storia che
mi ero disconnessa dalle possibilità dell’amore ed ero rimasta
inchiodata alla paura.
L’energia fluisce dove dirigi l’attenzione. Io avevo concentrato
la mia attenzione sulla negatività tanto da precludermi la possi-
bilità dell’amore. Ma nel momento in cui avevo pronunciato la
preghiera, avevo aperto la coscienza a ricevere informazioni nuo-
ve. Così trovai la via d’uscita dalla proiezione basata sulla paura.
La buona notizia è che la via d’uscita dalle nostre proiezioni
negative è semplice. Gary, il maestro del Corso in miracoli che mi
ha insegnato l’illuminante metafora cinematografica, suggerisce
di considerare che cosa accadrebbe se entrassimo nella cabina di
proiezione e cambiassimo la bobina.
Che cosa accadrebbe se cambiassimo le nostre proiezioni?
Che cosa percepiremmo?

LEZIONE UNIVERSALE: OSSERVI IL MONDO MA,


NON PENSI DI ESSERNE IL CREATORE
Ci sono alcuni passi che devi compiere per ricordarti del tuo
potere nascosto.

20
Passo 1: Qual è il film dell’orrore che stai proiettando?
Seguendo la metafora di Gary, prenditi un momento e im-
magina di essere il regista del film che racconta la tua vita. Pensa
al film che stai proiettando e rifletti su queste domande:
• Quali storie passate o proiezioni future basate sulla paura
stai proiettando sul tuo schermo interiore?
• Come queste storie t’impediscono di sentirti supportato
e felice?

Passo 2: Qual è il film positivo che stai proiettando?


Così come le storie basate sulla paura t’impediscono di ac-
cedere al flusso dell’Universo, quelle positive potenziano la tua
vita. Consideriamo attentamente le storie potenzianti che pro-
ietti sul tuo schermo interiore. (Nota: forse in questo momen-
to sei bloccato dalla paura e ti è difficile pensare a qualcosa di
potenziante. Pensa a piccole storie semplici, per esempio: “Mi
sento felice e connesso quando cucino.”)
• Quali storie basate sull’amore stai proiettando ora nella
tua mente?
• Come queste storie ti fanno sentire supportato e felice?
Questo esercizio ti aiuta a comprendere come le proiezioni
positive in cui credi favoriscono la connessione con l’Universo e
come le proiezioni negative ti bloccano. Uno degli obiettivi prin-
cipali di questo libro è dirigere la tua energia sulle storie positive
e usare le tecniche che seguono per guarire quelle negative.

21
LEZIONE UNIVERSALE: CERCA L’AMORE NEI POSTI GIUSTI

Passo 3: Riconnettiti al tuo potere personale


Se ti concentri sulle storie positive, rinvigorisci l’energia, in-
tensifichi la tua presenza e aiuti anche il sistema immunitario a
farti sentire fisicamente forte. Le storie positive ti fanno sentire
bene. E quando ti senti bene, sei potente. La presenza è il tuo
potere personale. Quando sul tuo schermo interiore viene pro-
iettata una storia potenziante, anche la percezione che hai della
vita si rafforza. Se sei immerso nell’energia della positività e del
potere personale, diventi una calamita che attrae miracoli.
Posso descriverti come mi sento io quando sono connessa e
allineata al potere della mia presenza: la respirazione è armonio-
sa, le parole mi vengono in mente senza pensarci troppo, sento
una genuina fiducia in me stessa e le persone entrano in riso-
nanza con la mia energia. Mi sento sicura, calma e in sintonia
con tutto ciò che accade intorno a me. Quando non sono alli-
neata al potere della presenza, mi sento bloccata, debole, stanca,
ansiosa e irritata. Nessuno vuole starmi accanto e io mi sento
disconnessa da tutti. È fondamentale per me riconoscere come
mi sento quando sono allineata alla mia presenza e come mi
sento se invece non lo sono, così posso decidere di riallinearmi
in un istante.
In questo libro ti guiderò a sintonizzarti con la tua presenza
grazie a una moltitudine di strumenti poderosi che ti aiuteranno
a sentirti connesso. Cominciamo ad affinare la tua consapevo-
lezza di come ti senti quando sei immerso in quell’energia e di
come il mondo esterno risponde al tuo potere interiore.
Prenditi un momento per rispondere a queste domande.

22
Come mi sento quando sono connesso al mio potere per-
sonale?
Come mi sento quando sono disconnesso dal mio potere per-
sonale?
Impara a riconoscere la differenza tra i due stati: questa con-
sapevolezza è il passo più importante per riconnetterti al tuo
potere nascosto.
La via per riprenderti il tuo potere è semplice. Quando noti
che sei disconnesso dalla presenza dell’amore, pronuncia sem-
plicemente questa preghiera per ritornare a uno stato di pace:
“Mi accorgo che non sono allineato al mio potere. Scelgo di
vedere la pace invece di questo stato d’animo.”
La preghiera ti riconnetterà al tuo desiderio di essere in sin-
tonia con il tuo potere creativo: e questo passo, già di per sé, ti
aiuterà ad avviare il processo di riconnessione. Appena prendi
l’impegno consapevole di riallinearti al tuo potere, inizi a senti-
re il cambiamento dentro di te.

LEZIONE UNIVERSALE: LA PRESENZA È IL TUO POTERE


Un giorno, dopo una conferenza, una persona tra il pubblico
mi chiese: “Sei connessa alla presenza del tuo potere in ogni
momento?”. Risposi subito: “Purtroppo no! Perdo spesso questa
connessione. Ma so come ritrovarla rapidamente.” Ripristinare
la tua energia e la presenza del tuo potere è facile come la meta-
fora di Gary: nel momento in cui noti che sei disconnesso dalla
sensazione del tuo potere, puoi cambiare la bobina del film. Con
il potere dell’intenzione hai la possibilità di riorganizzare la tua
energia in un istante. Ricorda che le intenzioni creano la realtà.
Il potere risiede nella consapevolezza della tua presenza po-
sitiva e della sua capacità di espandere il mondo esteriore. Con

23
questa nuova consapevolezza, puoi vedere facilmente quando sei
allineato al tuo potere e quando no. Se sei disconnesso, puoi
recitare la preghiera e rientrare nel flusso.

“Mi accorgo che non sono allineato al mio potere.


Scelgo di vedere la pace invece di questo stato d’animo.”

Questa preghiera ti riallineerà sempre con il tuo potere di


tornare all’amore e puoi scegliere di farlo in qualsiasi momento.
La scelta reiterata di tornare all’amore ti aiuta a restare connesso
all’Universo. La sola intenzione di farlo stana il tuo potere dal
suo nascondiglio e ripristina la presenza.
I cambiamenti più semplici possono riconnetterti in un
istante. Quando ti abitui a compierli con consapevolezza, inizi
a sperimentare l’amore, il flusso, la sincronicità e una guida ine-
sauribile. Se prendi seriamente queste lezioni universali, le tue
vibrazioni energetiche elevate ti apriranno la via verso una vita
che non avresti mai nemmeno sognato di vivere.
• La meditazione e la preghiera ti aprono al potere dell’U-
niverso.
• La presenza della paura si manifesta quando non ti affidi
all’Universo.
• La tua proiezione è la tua percezione. Diventa consape-
vole delle storie basate sulla paura che stai proiettando sul
tuo schermo interiore.
• La tua presenza è il tuo potere. Nota come i tuoi pensieri,
le tue parole e la tua energia ti disconnettono dall’Univer-
so. E impara a riconoscere la differenza tra le sensazioni
che provi quando sei connesso alla presenza del tuo potere
e le sensazioni che provi quando non lo sei.

24
• Se noti di essere disconnesso dalla presenza dell’amore,
pronuncia questa preghiera per tornare a uno stato di pace:
“Mi accorgo che non sono allineato al mio potere. Scelgo
di vedere la pace invece di questo stato d’animo.”
Nel capitolo successivo analizzeremo a fondo il potere dei
pensieri e della tua energia. Ti aiuterò a comprendere come le
intenzioni creano la realtà. All’inizio questo lavoro potrà sem-
brare un po’ impegnativo. L’idea di assumerci la responsabilità
del mondo che abbiamo creato può intimorirci. Ma ricorda: puoi
scegliere come vuoi percepire ogni situazione della vita, compre-
so il tuo processo di guarigione. Allora stabilisci l’intenzione
di affrontare il prossimo capitolo con entusiasmo per il viaggio
che ti aspetta e con il desiderio di espandere la consapevolezza
interiore con pazienza e con grazia. È un processo gioioso. Al-
lora mettiti in cammino e affidati alla guida che riceverai. Buon
divertimento!

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capitolo 2

SEI TU A SOGNARE
I TUOI SOGNI

Noi creiamo la realtà di ciò su cui puntiamo l’attenzione, bel-


la o brutta che sia. Come abbiamo appreso nel Capitolo 1, le
storie che proiettiamo sul nostro schermo interiore diventano le
esperienze che percepiamo e che crediamo essere la nostra real-
tà. Passiamo le giornate a raccogliere informazioni e immagini
che confermano il nostro film interiore. Siamo sempre intenti a
concentrarci su certe immagini e a filtrarne altre. Così facendo,
scegliamo attivamente il mondo che percepiamo. Più puntiamo
l’attenzione su certe immagini, più ne escludiamo altre.
La Lezione 21 di Un corso in miracoli insegna: “Sono respon-
sabile di ciò che vedo.” Questa lezione rafforza l’idea che la
nostra proiezione sia la nostra percezione. Il Corso sottolinea
che la realtà che percepiamo si basa unicamente sulla nostra in-
terpretazione. Per esempio, possiamo interpretare una lite con
nostro marito come una valida ragione per chiedere il divorzio
o possiamo scegliere di considerarla una preziosa opportunità
per imparare e crescere come coppia. Possiamo accogliere una
diagnosi negativa con terrore o come un’occasione per rallentare
il ritmo e iniziare a godere di ogni momento con gratitudine.
Possiamo scegliere di percepire ogni circostanza, anche la più

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difficile, con amore o con paura. La nostra interpretazione de-
termina la percezione della realtà che sperimentiamo.
Forse stai pensando: tutto questo va bene per noi che vivia-
mo nei Paesi sviluppati e stabili, in cui abbiamo cibo, sicurezza
e altri beni primari (per non parlare dei beni di lusso). Ma come
può valere per chi lotta contro la povertà o in altre situazioni
estreme? Come fa questa persona a percepire il proprio mondo
con amore? Se è vero che le circostanze individuali possono
incidere sul grado di difficoltà nella pratica di questi esercizi, è
altrettanto vero che il genere umano ha offerto numerosi esem-
pi di perseveranza anche in situazioni terribili. Pensiamo a Elie
Wiesel, che ha trasformato la propria esperienza della Shoah in
un percorso esistenziale che lo ha reso uno dei più grandi autori
e maestri spirituali del nostro tempo. O al Mahatma Gandhi,
che ha scelto la protesta non violenta quando guidava il mo-
vimento per l’indipendenza del popolo indiano. O a Leymah
Gbowee, che ha assistito alle atrocità di cui sono capaci gli uo-
mini e ha condotto la Liberia fuori da una devastante guerra
civile grazie alla sua leadership femminile. L’elemento che ac-
comuna questi eroi è la volontà di percepire le circostanze con
amore. La paura li avrebbe condotti alla violenza e alla morte.
L’amore li ha portati a elevarsi oltre la percezione dell’oscurità,
guidandoli verso la luce.

LEZIONE UNIVERSALE: NON SIAMO RESPONSABILI DI CIÒ CHE I NOSTRI


OCCHI VEDONO. SIAMO RESPONSABILI DEL MODO IN CUI PERCEPIAMO
CIÒ CHE VEDIAMO
Non devi necessariamente essere un leader mondiale per at-
tivare un cambiamento radicale nella tua percezione. A volte
bastano cose semplici, come scegliere di vivere il tuo lavoro con

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maggior gratitudine o la tua famiglia con più amore. Un piccolo
cambiamento può trasformarti per sempre. Nella mia vita, per
anni ho percepito il mio corpo come debole, perché mi amma-
lavo facilmente. Quando parlavo di me, dicevo di avere una co-
stituzione cagionevole e nella storia che avevo creato ero gracile.
Questa percezione del mio corpo mi portò a essere ancora più
vulnerabile alle malattie.
Poi, intorno ai trentacinque anni, iniziai a fare progetti per
mettere su famiglia. A quel punto sapevo di dover attuare un
cambiamento. Volevo un corpo sano per concepire un figlio e li-
berarmi da tutto ciò che ostacolava la mia capacità di procreare.
Inoltre non ne potevo più della percezione del mio corpo basata
sulla paura. Ero pronta a cambiare il film che proiettavo sul mio
schermo interiore. Confidavo che, modificando la mia storia in-
teriore, sarei stata guidata verso nuove percezioni.
Quindi m’inginocchiai e pregai per avere una nuova visione
del mio corpo. Pregai per ricevere una guida, in qualunque for-
ma. Qualche giorno dopo mi telefonò il mio amico Michael e
disse: “Ti ho preso un appuntamento con la mia naturopata, la
dottoressa Linda. È quasi impossibile ottenere un appuntamen-
to con lei, ma ho avuto la netta sensazione che ti servisse il suo
supporto, quindi le ho telefonato.” Continuò: “Non ero sicuro
di riuscire a fissarti l’appuntamento, ma poi è successa una cosa
straordinaria. Quando ho fatto il tuo nome alla sua assistente,
lei è stata felice di aiutarti. Segue il tuo lavoro da anni.”
Ero commossa dalla generosità di Michael e dalla divina sin-
cronicità che si era verificata, così accettai di buon grado. La
guida che ricevetti mi sbalordì. Devi sapere che pochi mesi pri-
ma dell’intervento di Michael (e pochi mesi prima della deci-
sione di cambiare la percezione della mia salute), avevo sentito
parlare della dottoressa Linda da un’altra amica e avevo provato

28
a chiedere un appuntamento. Ricorda che a quel tempo ave-
vo ancora qualche resistenza circa l’idea di poter migliorare la
mia salute. Ogni volta che telefonavo allo studio, lasciavo un
messaggio ma non venivo mai richiamata. I miei amici mi ave-
vano detto che era difficile ottenere un appuntamento con lei, e
mi ero convinta anch’io. Quindi rinunciai all’idea di vedere la
dottoressa Linda, presumendo che fosse troppo impegnata per
ricevere nuovi pazienti. In realtà era l’apatia verso la mia salute
a impedirmi di ottenere un appuntamento. Ma nel momento in
cui fui pronta a cambiare la percezione del mio corpo, Michael
ricevette la comunicazione dall’Universo e intervenne.

LEZIONE UNIVERSALE: L’UNIVERSO COSPIRA SEMPRE PER GUIDARTI VERSO


LE SOLUZIONI OTTIMALI, QUANDO SEI APERTO A RICEVERLE
La chiave per ottenere una guida spirituale è essere aperto a
riceverla. Il cambiamento nella percezione del mio corpo mi ha
portato ad attrarre esattamente l’aiuto di cui avevo bisogno per
intraprendere un percorso di guarigione radicale. Con la consu-
lenza della dottoressa Linda, ho migliorato la dieta, eliminando
zuccheri, lieviti, latticini e glutine. Cominciai ad assumere inte-
gratori e a depurare l’organismo. Compresi che l’alimentazione,
i viaggi e lo stress stavano danneggiando il mio corpo e questa
consapevolezza mi diede potere. Iniziai a pregare su tutti i ri-
medi omeopatici e gli integratori che prendevo, infondendo in
quelle sostanze il potere dell’energia positiva per amplificarne
gli effetti sul corpo. E m’impegnai a proiettare una nuova storia
interiore: “Sto guarendo il mio corpo proattivamente. Sono sana
e libera.”
Il processo di guarigione non è stato privo di ostacoli, ma io
avvertivo un potere nuovo dentro di me. Ero stata indirizzata

29
verso una guarigione ottimale ed ero orgogliosa di me perché
stavo seguendo quella guida. Il corpo non è guarito dall’oggi al
domani, ma la mia percezione del corpo è cambiata in un istante
ed è stato questo a darmi l’energia e la determinazione per pro-
seguire nella direzione giusta. La mia nuova storia mi ha libera-
to dalla paura e mi ha aperto a infinite possibilità di guarigione.
Oggi ho una fiducia assoluta nel modo in cui tratto il mio
corpo e so che divento più forte ogni momento. Ora considero
i miei vecchi problemi come grandi maestri di vita. Ho trasfor-
mato la percezione del mio corpo e ho imparato che il corpo
è un recipiente da cui spargo amore intorno a me. E mi sento
magnificamente.

LEZIONE UNIVERSALE: L’UNIVERSO È LA NOSTRA SCUOLA E, SE


ACCETTIAMO IL RUOLO DI ALLIEVI FELICI DI APPRENDERE, LA VITA
DIVENTA SPLENDIDA
Nel momento in cui ho scelto di vedere i miei problemi di
salute in una prospettiva d’amore, sono riuscita a ricevere il sup-
porto dell’Universo. Il modo in cui percepiamo le circostanze
della nostra vita determina come reagiamo alle difficoltà. Se
consideriamo i problemi nell’ottica della mancanza, del giudizio
e della paura, reagiremo in un’ottica di mancanza, giudizio e
paura, bloccando qualsiasi guida e consiglio potrebbero giun-
gerci dall’Universo. Ma quando scegliamo di vedere gli stessi
problemi con amore, creiamo spazio per i miracoli.
In qualunque situazione possiamo scegliere di ascoltare il ma-
estro della paura o di seguire la guida amorevole dell’Universo.

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LEZIONE UNIVERSALE: SE SCEGLIAMO L’UNIVERSO COME MAESTRO,
POSSIAMO GUARDARE LA VITA CON GLI OCCHI DELL’AMORE
Di solito non viene spontaneo scegliere la guida amorevo-
le dell’Universo. Viviamo in un mondo basato sulla paura e la
tendenza abituale è propendere per quest’ultima. E così, come
manifestiamo l’amore allineandoci all’Universo, manifestiamo
il caos allineandoci alla paura. Tutte le nostre manifestazioni
si fondano sull’amore o sulla paura. Spetta a noi decidere come
creare la nostra realtà.
Porre fine al circolo vizioso delle manifestazioni dettate dalla
paura è molto più semplice di quanto pensi. Un corso in miracoli
insegna:

“Non preoccuparti di come riuscire a imparare una le-


zione completamente diversa da tutto ciò che finora hai
appreso da solo. Come puoi fare? La tua parte è molto
semplice. Devi solo ammettere che tutto ciò che hai im-
parato finora non lo vuoi. Chiedi di ricevere un insegna-
mento e non usare le tue esperienze per confermare ciò
che hai già imparato.”

I passi che seguono ti mostreranno come dialogare con l’U-


niverso e diventeranno l’impalcatura della tua pratica spirituale.
In tutto il libro t’incoraggerò a ripercorrerli.

Passo 1: Chiedi una guida


Nel momento in cui preghi per ricevere una guida, ti ricon-
netti alla saggezza interiore: la voce dell’amore. In un istante
puoi lasciar andare il maestro della paura e scegliere il maestro
dell’amore, accettandone la guida. Considera questa connessio-

31
ne spirituale come un amico affettuoso, un intermediario che
sposta i tuoi pensieri dalla paura all’amore.
Come vedi, è semplicissimo. Basta chiedere aiuto.
Provaci subito.
Scegli un’area della tua vita in cui ti senti bloccato.
Ora chiedi una guida: “Grazie Universo perché mi guidi a
percepire questa paura attraverso il maestro dell’amore.”
Nota come ti senti dopo aver pronunciato questa preghiera.
Probabilmente proverai un sollievo immediato. Continua a ri-
petere la preghiera nell’arco della giornata e presta attenzione a
ogni momento di sollievo e a ogni guida che ricevi. Spero che ti
aiuti a vedere quanto è facile riallinearti all’energia dell’Univer-
so e a scegliere la percezione dell’amore. In ogni istante, anche
se da tempo percorri il cammino della paura, puoi scegliere l’a-
more. Hai sempre la possibilità di scegliere l’amore.

Passo 2: Pratica il “Sacro Istante”


Quando preghi per imparare dal maestro dell’amore e smetti
di ascoltare il maestro della paura, sperimenti quello che Un cor-
so in miracoli definisce il Sacro Istante, ovvero quel momento in
cui affidi la tua paura alle cure dell’Universo e accetti la prospet-
tiva dell’amore. Non è un istante temporale, perché non si basa
sul tempo oggettivo. È un istante fuori dal tempo e dallo spazio,
in cui la nostra mente decisionale si accorge di aver commesso
un errore (“l’istante profano”) e invita la percezione amorevole
dell’Universo a reinterpretare la situazione. Il cambiamento di
percezione ci consente di comprendere che il mondo esterno è
una proiezione del mondo che abbiamo creato a livello mentale;
che il problema non è fuori ma dentro di noi. Allora ci ricordiamo
che c’è un’amorevole presenza spirituale che può ripristinare il

32
nostro buon senso: è il Sacro Istante. Quando viviamo il Sacro
Istante, sperimentiamo un miracolo.
Con la nuova preghiera, puoi praticarlo continuamente. Più
cambiamenti crei nella tua percezione, più ti senti connesso al
flusso dell’Universo. Questa pratica è cruciale per i passi succes-
sivi che troverai nel libro.
Di recente ho assistito a un bellissimo esempio degli effetti
che il Sacro Istante produce. Un mio amico si lamentava del
pessimo comportamento del capo. Diceva che comandava con
il pugno di ferro, che sminuiva tutti i collaboratori, che creava
un ambiente negativo al lavoro. Il mio amico era arrabbiato e
preoccupato per la situazione, ma (e questo è l’elemento cruciale)
era disposto a vedere le cose in modo diverso. La sua volontà lo
portò a pronunciare davanti a me le parole magiche: “Ho biso-
gno d’aiuto. Voglio vedere questa cosa in modo diverso.” La sua
richiesta d’aiuto aprì la porta invisibile che dà l’accesso al regno
universale della guida spirituale.
Lo spirito opera attraverso le persone, e quel giorno lo fece
attraverso me. Infatti parlai al mio amico proprio del Sacro
Istante, gli spiegai che passando dalla paura all’amore possiamo
trasformare la percezione di un nemico nella percezione di un
fratello. Infine pronunciammo insieme una preghiera: “Grazie
spirito per la tua guida. Affidiamo a te questo rancore e acco-
gliamo la tua guida per riorganizzare tutte le convinzioni limi-
tanti e riportarle all’amore.”
Il mio amico si sentì subito meglio. Vidi chiaramente il sol-
lievo sul suo volto. Ci salutammo accettando il miracolo del Sa-
cro Istante. Poi, un’ora dopo, mi telefonò e disse: “È successa
una cosa straordinaria. Appena entrato in casa, mi sono fermato
nell’atrio e ho ricordato le tue parole. Ho sentito la tua voce che
diceva: ‘Scegli di vederlo come un fratello.’ Poi ho guardato la

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posta che avevo appena ritirato e in cima al mucchio di buste
c’era un biglietto d’auguri di Natale inviato dal mio capo. In
quell’istante ho sentito un’ondata d’amore dentro di me, e sono
riuscito a vederlo come un fratello. Mi sono sentito connesso a
lui in un modo diverso. L’ho perdonato e ho pregato perché sia
felice in queste feste. Incredibile!”. Risposi: “Questo è il Sacro
Istante, amico mio. È accessibile per te in ogni momento.”

Passo 3: Un rapido ritorno


Tutti noi possiamo accedere al Sacro Istante. Dobbiamo solo
scegliere di farlo. Più lo pratichiamo, più rapido sarà il nostro
ritorno all’amore.

LEZIONE UNIVERSALE: LA FELICITÀ È UN RIFLESSO DIRETTO DELLA


RAPIDITÀ CON CUI PASSIAMO DALLA PAURA ALL’AMORE
Questo è il concetto che definisco “rapidità di ritorno”.
Quanto rapidamente riesci a tornare all’amore? Il mondo che
percepiamo ci offre innumerevoli occasioni di disconnetterci
dall’amore. Basta guardare il telegiornale, entrare in un vagone
affollato della metropolitana o restare intrappolati nel traffico,
per sentirsi risucchiare dalla negatività e dalla paura. Il miracolo
non è quanto riusciamo a evitare la paura; il miracolo è quanto
rapidamente riusciamo a tornare all’amore.
Ricorda: l’obiettivo non è evitare la paura. La paura non sva-
nirà mai del tutto, e se investi energia nel tentativo di evitar-
la, perdi l’opportunità di sperimentare il Sacro Istante. Tutte
le volte che noti di essere intrappolato in una storia basata sulla
paura, pronuncia la preghiera: “Grazie Universo perché mi guidi
a percepire questa paura attraverso il maestro dell’amore.”

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Se allineiamo i nostri pensieri all’amore, possiamo realmente
sentire la presenza dell’Universo dalla nostra parte. Quando ini-
zi a modificare le tue percezioni basate sulla paura, è importante
che tu abbia chiaro in mente il mondo che vuoi vedere. Mol-
te persone si arenano quando arrivano a questo punto perché,
anche se vogliono abbandonare la paura, dentro di sé sentono
ancora profondamente di non meritare l’amore. Questo schema
mentale blocca la loro capacità di entrare nel flusso.
In ogni situazione avrai due scelte: imparerai dall’amore o
imparerai dalla paura?

LEZIONE UNIVERSALE: L’UNIVERSO RISPONDE SEMPRE ALL’ENERGIA


CHE STA DIETRO LE TUE CONVINZIONI

Passo 4: Dai quello che vuoi ricevere


La nostra energia trasmette un messaggio e quel messaggio
avrà sempre un riscontro. Se sei allineato a un sistema di con-
vinzioni basato sulla paura, le tue esperienze saranno dominate
dalla paura. Se invece ti alleni a scegliere l’amore, sperimenterai
la vita attraverso questo filtro positivo. Non saranno le tue espe-
rienze a cambiare, ma cambierà il tuo modo di viverle.
Un efficace esempio di questo cambiamento è la vicenda di
Samantha, una donna che collabora con me da cinque anni. Sa-
mantha è un’eccellente editor ed è una delle persone più straor-
dinarie con cui abbia mai lavorato. Non solo svolge un lavoro
fantastico ma è anche una persona meravigliosa con cui intera-
gire. In questi anni siamo diventate molto amiche. L’anno scorso
le ho mandato una tonnellata di lavoro da fare e lei l’ha sempre
svolto nel migliore dei modi, consegnando puntualmente. Non
ha mai perso un colpo. Stranamente, però, Samantha non mi

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inviava le fatture per il suo lavoro. Mese dopo mese, le chiedevo
di inviarmi i documenti per il pagamento, ma lei ignorava le mie
email o rispondeva: “Lo farò quando sarò un po’ più tranquilla.”
La cosa mi metteva a disagio. A livello energetico sentivo la
sua apatia nel farsi pagare e la paura di accettare l’abbondanza.
Inoltre volevo onorare il suo splendido lavoro, ma lei bloccava il
flusso dell’abbondanza. Tenni questo pensiero per me e confidai
che l’Universo l’avrebbe guidata ad apprendere una lezione mol-
to importante.
Poi arrivò dicembre e ci avvicinavamo all’anno nuovo. Con-
trollai la mia contabilità e mi accorsi di non averla pagata nean-
che di un centesimo in tutto l’anno. Le mandai immediatamen-
te un’email scrivendo: “Sorella, ti prego, fatti pagare!”. Nell’arco
di pochi minuti rispose: “Preparo la fattura questa settimana,
VERAMENTE. L’Universo mi ha dato una bella scrollata
sull’importanza del farsi pagare. Diversi clienti se la sono presa
COMODA, MOLTO COMODA con i pagamenti (dopo mesi
che avevo inviato le fatture), costringendomi a mandare solleciti
quasi aggressivi. L’ho preso come un segno. Ti mando la fattura
questa settimana. xx”
Risposi: “Sì, è un segno. Se non prendi il denaro dai clienti
che vogliono pagarti, comunichi all’Universo che non vuoi es-
sere pagata. Allora i clienti meno corretti che ricevono questo
stesso messaggio NON TI PAGANO. È tempo di cambiare
musica e recitare questo mantra: “VENGO PAGATA PER IL
MIO SPLENDIDO LAVORO. E VENGO PAGATA PUN-
TUALMENTE!”.
Nella risposta conclusiva diceva: “Amen, Gabby. Dovevo
proprio ricevere una scrollata per capire la lezione.”
La storia di Samantha ci ricorda che ciò che riceviamo corri-
sponde all’energia che trasmettiamo.

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Spero che questa lezione ti aiuti ad acquisire consapevolez-
za dei messaggi che invii all’Universo prima che diventino un
problema. Immagina che cosa accadrebbe se cambiassi i tuoi
schemi prima che l’Universo ti dia una “scrollata” per farti ca-
pire la lezione. Che cosa accadrebbe se cambiassi energia prima
di finire i soldi o prima di arrivare al divorzio o prima che una
dipendenza ti rovini? Perché non cominciare prima? Se sceglia-
mo di percepire il mondo con amore, possiamo riorganizzare
completamente la nostra esperienza della vita. L’accettazione di
questa verità può risparmiarti anni di pene e tormenti. Quindi,
comincia adesso. Vuoi imparare attraverso l’amore o vuoi im-
parare attraverso la paura? Nella prossima lezione t’impegnerai
a entrare in sintonia con l’amore dell’Universo esprimendo una
vera e propria dichiarazione d’intenti.

Passo 5: La tua dichiarazione d’intenti


La dichiarazione che rivolgi all’Universo è un contratto sa-
cro, un messaggio potente con cui comunichi che sei pronto ad
abbandonare la paura e a lasciarti guidare dall’amore. Scrivila
nero su bianco: è un passo enorme verso la resa all’Universo.
Non possiamo fermare il processo di apprendimento, ma pos-
siamo allinearci all’energia dell’amore per renderlo più diverten-
te. Il tuo scopo è imparare attraverso l’amore.
Se vuoi impegnarti a imparare attraverso l’amore e ti senti
pronto, allora dichiara la tua intenzione all’Universo. Scrivila
su un foglio o sul tuo diario: “Sono pronto a imparare attraverso
l’amore.”
Mentre formuli un impegno di questo tipo con l’Universo, è
importante prestare attenzione a una storia insidiosa basata sulla
paura che potrebbe frenare il tuo cammino, secondo la quale il

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dolore ha uno scopo. Viviamo in un mondo che asseconda i dram-
mi, il terrore, la separazione e le difficoltà. Ci hanno indotto a
credere che senza dolore non riusciremo a realizzare o a conqui-
stare nulla. Io sono qui per sfatare questa leggenda. Dolore non
significa scopo. Il tuo scopo è affidarti all’amore dell’Universo
per vivere una vita felice. Quando accetti lo scopo dell’amore, la
tua vita cambia radicalmente, in un istante.
Usa la tua dichiarazione d’intenti ogni giorno. Quando ti
alzi al mattino, di’: “Sono pronto a imparare attraverso l’amo-
re.” Quando ti trovi in una situazione difficile o sei colto da un
pensiero negativo, di’ semplicemente: “Sono pronto a imparare
attraverso l’amore.” Trasforma questa frase nel tuo mantra.
Ogni volta in cui inviti l’Universo a reinterpretare la paura e
a trasformarla in amore, sperimenti il Sacro Istante. Continua
a praticarlo, così le tue percezioni inizieranno a propendere na-
turalmente verso l’amore. Ogni parola che pronunciamo e ogni
immagine che vediamo simboleggia l’amore o la paura. Quando
i simboli che scegliamo iniziano a vibrare in sintonia con l’amo-
re, ci sentiamo molto più supportati dalla vita. Assumiti tutta la
responsabilità dei simboli che scegli, dichiarando a te stesso che
cosa vuoi vedere.

Passo 6: Sei tu a sognare i tuoi sogni


Sei tu a sognare il sogno della tua vita. A volte quel sogno
può sembrare un incubo, se ti sei disconnesso dall’amore dell’U-
niverso e t’identifichi con la paura del mondo terreno. Quando
ti affidi alla guida spirituale dell’Universo, esci dall’incubo ed
entri in un sogno felice, con una percezione nuova che somiglia
alla verità della tua essenza: l’amore.

38
Per arrivare a questo momento sacro, prova a fare un eser-
cizio di visualizzazione in cui sei tu a creare le immagini che
compongono il sogno della tua vita. È fondamentale per sentire
che l’Universo è dalla tua parte.

LEZIONE UNIVERSALE: CREA VISIONI DEL MONDO CHE VUOI VEDERE


Un corso in miracoli insegna: “La mente è molto potente
e non perde mai la propria forza creativa. Non dorme mai.
Crea in ogni istante. È difficile riconoscere che il pensiero
e la convinzione si fondono generando una forza che può
letteralmente spostare le montagne.”

Dobbiamo imparare ad allenare la mente a creare con amore


invece che con paura e questo è un ottimo esercizio per comin-
ciare a renderti conto del potere delle tue creazioni.
Inizia a praticare la creazione di immagini rispondendo a
questa semplice domanda: che cosa vuoi vedere? Sii ambizio-
so nella risposta. Magari vuoi vedere un mondo senza guerra.
Magari vuoi vederti in una relazione romantica e appassionata.
Magari vuoi vederti procedere nella vita senza paura. Crea le
immagini che desideri di più.
Adesso scrivi la tua risposta. Che cosa vuoi vedere?
Poi rileggi quel che hai scritto, chiudi gli occhi e resta in uno
stato di quiete per cinque minuti. Puoi svolgere la meditazione
che propongo qui sotto.

Meditazione per la creazione di immagini


Siediti con il busto eretto, posa le mani sulle cosce con i palmi
rivolti verso l’alto. Quando siedi con il busto eretto in un allinea-

39
mento corretto e naturale (non rigido), diventi un canale aperto
a ricevere energia positiva.
Chiudi gli occhi e porta l’attenzione dentro di te.
Lascia che il tuo spirito interiore (l’ispirazione) si faccia avanti
e si arrenda alle immagini che vuoi vedere.
Lascia che la saggezza interiore crei le immagini nell’occhio
della mente.
Ora arrenditi a questa saggezza.
Inspira profondamente dal naso ed espira a lungo dalla bocca.
A ogni inspirazione ed espirazione, arrenditi sempre di più alle
visioni che vuoi vedere.
Concentra consapevolmente l’attenzione su di esse.
Lascia che le visioni che vuoi vedere ti guidino in un percorso
di nuove percezioni.
Resta seduto finché lo desideri.

Quando sei pronto, esci lentamente dalla meditazione e de-


dica qualche istante ad annotare le immagini che sono affiorate
dentro di te. Forse vuoi vedere un bambino appena nato, e nella
meditazione ti sono apparsi i suoi occhi. O forse vuoi una re-
lazione romantica e nella quiete della meditazione ti sei visto
stretto dall’abbraccio del tuo nuovo amore. È probabile che tu
abbia visto immagini meno esplicite di queste e che solo con
l’andare del tempo ne comprenderai il messaggio.

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LEZIONE UNIVERSALE: LE VISIONI CHE TI APPAIONO NELLA QUIETE
DELLA MEDITAZIONE TI OFFRONO UNA GUIDA PREZIOSA E TI ASSICURANO
CHE SEI SUPPORTATO
Se non hai visto nessuna immagine, magari hai avuto una
reazione emotiva o hai sentito un cambiamento nell’energia.
Prendi nota di tutto.
Con questo esercizio cominci ad aprire la porta a una colla-
borazione con l’energia dell’Universo. Quando ti arrendi umil-
mente, attraverso la preghiera e la meditazione, inizi a ricevere
una guida che va ben oltre il corpo fisico. Spesso senti una pre-
senza dentro e intorno a te, che guida i tuoi pensieri e le tue
emozioni. Non avere timore d’immergerti a fondo nelle acque
sconfinate della saggezza interiore a cui puoi accedere. Apri il
cuore e la mente a nuove percezioni. Concediti di arrenderti al
flusso dell’amore che ti guida in ogni momento. E soprattutto,
accetta il tuo diritto alla felicità. Tu hai il diritto di prosperare,
splendere e realizzarti. Concediti di aprire la mente a un mondo
che trascende tutto ciò che ti hanno indotto a credere. Un mon-
do di infinite possibilità. Un mondo d’amore.
In questo momento hai l’opportunità di scegliere di lasciar
andare tutte le meschinità, di scegliere il maestro dell’amore, di
scegliere di vedere ciò che desideri. In questo istante puoi speri-
mentare il cambiamento a cui aspiri.
Fa’ che l’amore sia, a ogni minuto, la tua scelta privilegiata.
So che forse stai pensando: “Be’, è tutto molto bello, ma come
faccio quando il capo mi dà il tormento o quando sono terro-
rizzato dalle notizie dei telegiornali?”. La mia risposta è questa:
Nell’oscurità più profonda, aggrappati a un raggio di luce.
I passi esposti in questo capitolo sono i tuoi raggi di luce.

41
Puoi accedere alla luce in ogni momento. Devi solo accen-
derla sintonizzandoti su di lei.
Ricapitoliamo i passi fondamentali:
• Chiedi una guida e scegli il maestro dell’amore. Accetta
di imparare attraverso l’amore.
• Pratica il Sacro Istante e prega per imparare dal maestro
dell’amore invece che dal maestro della paura.
• Un rapido ritorno. Ricorda che la felicità è una diretta
conseguenza della tua rapidità nel tornare all’amore.
• Dai quello che vuoi ricevere e allineati all’amore. L’U-
niverso risponde sempre all’energia che sta dietro le tue
convinzioni.
• Attieniti alla tua dichiarazione d’intenti: “Sono pronto a
imparare attraverso l’amore.”
• Sei tu a sognare i tuoi sogni. Crea le visioni del mondo
che vuoi vedere.
Segui questi passi man mano che procediamo nel nostro
viaggio insieme. Ogni capitolo pone le basi di quello seguente;
ogni lezione che apprendi supporta gli insegnamenti successivi.
Più ti impegni, più il tuo viaggio sarà divertente. Ora puoi sce-
gliere di imparare con gioia. Mettiamoci in cammino!
Nel Capitolo 3 ti aiuterò a comprendere che l’Universo ti
guida verso la guarigione delle immagini e dei pensieri basati
sulla paura, assegnandoti dei compiti divini. Spetta a te scegliere
se vuoi accettarli. Sappi che se lo fai, sperimenterai una guari-
gione straordinaria.

42
capitolo 3

C’È SEMPRE UNA MANO


A GUIDARTI, ANCHE QUANDO
NON TE NE ACCORGI

Mentre ti addentri nelle lezioni esposte nel libro, è utile te-


nere a mente che il mondo è come una scuola e le altre persone
sono i tuoi compiti. Ogni esperienza percepita sullo schermo
interiore che è la tua vita ti porta a scegliere tra due alternati-
ve: imparare attraverso la percezione dell’amore o imparare at-
traverso la percezione della paura. Ogni istante è un incontro
sacro con l’Universo che ti assegna un compito spirituale in cui
puoi scegliere di guarire o di restare agganciato alle catene del
passato. Se scegli di affrontare questi compiti universali con la
volontà di guarire, allora sul tuo cammino si presenteranno in-
numerevoli miracoli. Ma se non sei disposto ad affrontare questi
compiti, rimani incatenato alle storie e alle esperienze che non
ti servono più.
La vicenda del mio amico Lance ne è un esempio efficace.
Crescendo, Lance aveva sviluppato una storia basata sulla paura
secondo la quale non era abbastanza intelligente. Nella sua vita
cercava di controllare questa paura anestetizzando il disagio con
l’alcol, le relazioni, il lavoro e ogni sorta di dipendenza. Ma la

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ricerca del torpore non lo portava da nessuna parte. Superati i
trent’anni, Lance capì che stava solo cercando di mettere a ta-
cere il proprio disagio e prese la potente decisione di ripulirsi e
iniziare un cammino di guarigione.
Incontrai Lance al principio del suo percorso e diventammo
ottimi amici. A quel punto io ero pulita da dieci anni e sapevo
bene che all’inizio la paura può giocare brutti scherzi. Perciò
potevo capire quello che stava vivendo e guidarlo a vedere le
lezioni universali racchiuse nel suo disagio.
Due anni dopo l’inizio del percorso, Lance intraprese una
relazione con una donna stupenda che lo trattava bene e ne ri-
spettava le opinioni. La cosa più straordinaria – anche se lui
inizialmente non se ne rendeva conto – era che lei punzecchiava
tutte le insicurezze di Lance con il senso dell’umorismo. Spesso
scherzava sul fatto che lui non era mai aggiornato sulle ultime
notizie o che non riusciva nemmeno a seguire una semplice ri-
cetta. Ma quel semplice punzecchiamento tra innamorati toc-
cava un tasto dolente nell’animo di Lance. Anche se lei diceva
quelle cose con leggerezza e ironia, le sue battute riportarono a
galla la storia che Lance proiettava dentro di sé e la convinzio-
ne di non essere abbastanza intelligente. Lance riflesse quella
vecchia storia sulla sua nuova esperienza, scegliendo di vederla
attraverso le lenti della paura invece che con quelle dell’amore.
Profondamente ferito e irrequieto, Lance venne a chiedermi
un consiglio. Disse: “Mi sa che devo chiudere questa relazione.
È chiaro che non valgo abbastanza per lei. Ha bisogno di una
persona più intelligente di me.” Risposi con una stoccata spi-
rituale: “Aspetta un attimo! Questo è il tuo assurdo monologo
interiore. Stai proiettando la tua vecchia paura su una situazione
che non c’entra niente.” Nell’arco di pochi minuti, Lance riuscì a

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riconoscere chiaramente che aveva proiettato la percezione della
paura sulla sua nuova relazione.
Poi gli spiegai che la nuova fidanzata era un compito perfetto
assegnato dall’Universo per indurlo ad affrontare la paura. Quel-
la donna non era arrivata per caso: era stata inviata per volontà
divina nell’esatto momento in cui lui era pronto a guarire una
volta per tutte, ad attuare un grande cambiamento e a ritrovare
fiducia nell’amore. Aggiunsi che inconsciamente aveva chiesto
una guarigione più ampia e l’Universo gliel’aveva fornita sotto
forma di una donna amorevole che avrebbe toccato i suoi tasti
più dolenti per costringerlo ad affrontare finalmente la paura.
In un primo momento, Lance oppose resistenza: “È troppo
doloroso. Non ce la faccio. Lei merita un uomo migliore di me”
disse. “Vuoi essere libero e felice?” gli chiesi. Lui rispose: “Certo
che sì.” “Allora farai meglio ad affrontare subito questo compito,
altrimenti si ripresenterà di continuo in tutte le tue relazioni fu-
ture.” Lance accettò il consiglio e seguì i passi che gli suggerii per
svolgere al meglio il compito che l’Universo gli aveva affidato.
Probabilmente anche tu hai un compito universale che ti at-
tende. Forse è una storia basata sulla paura che ha avuto origine
nel passato e che ora stai proiettando sul presente. O forse, come
Lance, non ti accorgi nemmeno di avere un compito da affron-
tare. Magari pensi di essere vittima del mondo che vedi e ti
convinci di non poter fare nulla al riguardo. Be’, io sono qui per
sfatare questa leggenda. Tu non sei una vittima e puoi essere libero
e felice. Se sei pronto a intraprendere il viaggio verso la libertà, allora
è tempo di affrontare il tuo compito universale.

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LEZIONE UNIVERSALE: IL MONDO È UNA SCUOLA
E LE PERSONE SONO I TUOI COMPITI
Qui sotto trovi i passi che ho spiegato a Lance. Seguili per
cominciare ad affrontare i tuoi compiti universali.

Passo 1: Riconosci il compito e chiamalo per nome


Il primo passo è ammettere che quella che sembra una situa-
zione terribilmente spiacevole in realtà è un compito universale. In
altre parole, ammetti la tua assurdità e chiamala per nome: paura.
Poi accetta l’idea che la paura si è manifestata in questo modo
perché è un compito divino che ti consente di guarire e crescere.
Analizza a fondo e onestamente la situazione problematica
e identifica tutte le modalità in cui una persona o una circo-
stanza sta facendo scattare la molla delle tue convinzioni basate
sulla paura. Onora te stesso perché hai la forza di riconoscere
e affrontare questo problema invece di scappare. Sii fiero di te
perché lo vedi come un compito.
Stai pur certo che se non fossi pronto ad accettarlo non avre-
sti neanche aperto questo libro! Scegliendo di leggere un libro
come il mio hai firmato inconsciamente un contratto sacro in
cui dichiari di essere pronto per grandi cambiamenti: sei pronto
a guarire e a essere libero.

Passo 2: Accetta l’ineluttabilità del compito


Il secondo passo ti porta ad accettare che non puoi evitare
questo compito: puoi solo rimandarlo. Se oggi scegli di non ac-
cettarlo, continuerà a ripresentarsi nelle nuove relazioni e nelle
nuove esperienze. Se non lo affronti, continuerà a riproporsi nel-
la tua vita.

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Hai due alternative: la prima è seguire la paura, mandare tut-
to all’aria e scappare. A volte questa può sembrare l’opzione più
sicura. Ma, fidati, non lo è. Scappare per paura è come scappa-
re in una pista circolare. Inevitabilmente ti ritrovi al punto di
partenza finché non riesci ad accettare fino in fondo il compi-
to. Perciò, invece di seguire la paura, ti consiglio di accettare il
compito con grazia. Sii pronto ad affrontarlo una volta per tutte.
E abbi fiducia nell’Universo, perché non ti darà mai un compito
che non sei in grado di gestire.

Passo 3: Rispetta le tue emozioni


Quando affronti il tuo compito universale, è indispensabile
che tu sia disposto a sentire il dolore che esso risveglia in te; solo
così potrai guarire dal passato. Molte persone che seguono un
percorso spirituale saltano questo passo, che invece è incredi-
bilmente importante. È facile pronunciare un’affermazione per
coprire la paura o cercare di cacciarla via. Ma sotto tutte le no-
stre esperienze difficili si celano emozioni represse, come rabbia,
rancore e paura.
Il processo di guarigione da una sofferenza che ti porti dietro
da tempo comincia nel momento in cui la riconosci. Concediti
di ammettere la rabbia, la collera e i rancori repressi. Nel Capi-
tolo 2 abbiamo parlato delle storie che stai proiettando sulla tua
vita. Ora prendiamoci del tempo per onorare le emozioni che si
annidano sotto quelle storie. Sotto tutte le proiezioni basate sul-
la paura ci sono ferite profonde e nascoste che finora hai igno-
rato per paura di sentire quell’antico dolore. Invece di lasciar
emergere il dolore, lo proietti su altre persone, sulle circostanze
della vita o persino sul tuo corpo fisico. La parte della tua mente
ancorata alla paura farà di tutto per distrarti dal dolore, perché

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nel momento in cui inizi a sentirlo cominci a guarirlo. Noi re-
stiamo ancorati alla paura per abitudine. Siamo convinti che sia
più sicuro negare le emozioni spiacevoli. Ma le emozioni che
reprimiamo persistono, anche se abbiamo imparato a evitarle.
L’idea di affrontare le nostre ferite più profonde ci terrorizza, ma
è solo alla fine di questo viaggio che ci attende la libertà.
Quando inizi a rallentare il ritmo e ad aprirti spiritualmen-
te, diventi ancora più consapevole delle strategie che adotti per
opporre resistenza a una vera guarigione. Capisci che gli schemi
di dipendenza hanno soffocato le tue emozioni, o che la tua
energia adrenalinica ti fa vivere così velocemente da impedirti
di fermarti un attimo ad ascoltare le tue emozioni. Questi com-
portamenti sono forme inconsce di resistenza.
La vera guarigione avviene quando ti concedi di sentire tutte
le emozioni che si annidano sotto quei tasti dolenti. Invece di
porre fine alla relazione, lasciare il lavoro o evitare in altro modo
i compiti che ti sono stati assegnati, accettali completamente e
accoglili in profondità, concedendoti di sentire tutto il dolore e
la collera che risvegliano in te.
Quando noti che il tuo compito universale tocca tasti dolen-
ti, respira in quel dolore e lascialo scorrere dentro di te fino a
renderlo inerme. Se ti concedi di sentirlo, rilasci la paura a esso
legata. Invece di reagire con comportamenti lesivi o investire
tutta la tua energia nel tentativo di evitare il dolore, puoi sempli-
cemente sentirlo. E quando lo fai, riesci veramente ad accogliere
il compito universale e a guarire il tuo schema per sempre.
È importante notare che, mentre ti addentri in questo lavoro,
può capitare che si risveglino emozioni o ricordi che ti disorien-
tano. Sii consapevole di questo effetto e, se a un certo punto
ti senti sopraffatto dalle emozioni che affiorano, non esitare a
cercare il supporto di un terapeuta.

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Se sei pronto a rispettare le tue emozioni, puoi cominciare il
lavoro con questa semplice meditazione.

Siediti in uno spazio sicuro e confortevole che sia al riparo da


possibili distrazioni.
Inspira e identifica l’area del corpo in cui si annidano il dolore,
la rabbia, il rancore e la paura. Ora posa le mani su quest’area,
concentrando la tua energia e l’attenzione in quel punto.
Respira lentamente e a fondo in quest’area del corpo, conce-
dendoti di sentire il dolore fisico ed emotivo che si annida al
suo interno.
Continua a respirare a fondo nel dolore e nel disagio. Sii amo-
revole e gentile con te stesso mentre esplori le profondità di
queste emozioni.
A ogni espirazione, rilasci il dolore.
Man mano che il respiro penetra a fondo nelle emozioni spia-
cevoli, senti che il disagio si dissolve. La tensione nel corpo si
allenta e tu cominci a rilassarti.
Continua questa pratica per tutto il tempo necessario finché
avverti un senso di sollievo.
Appena senti che la tensione si allenta, inspira a fondo e lascia
andare un sospiro di sollievo. Continua questa respirazione per
un minuto.
Ora fai un respiro profondo nel punto del corpo in cui sentivi
dolore. Trattieni il respiro per un momento mentre premi deli-
catamente le mani su quel punto. Visualizza una sfera di luce
dorata che si riversa in quest’area del corpo. Quando espiri,
lascia andare.
Fai un ultimo respiro profondo e lascia andare.
Quando sei pronto, apri gli occhi.

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Questa meditazione può infonderti un nuovo senso di libertà
e aiutarti ad affrontare agevolmente il compito che l’Universo
ti ha assegnato. Praticala su base quotidiana, anche più volte
al giorno, concedendoti di accogliere tutto il tuo dolore e il tuo
disagio. Forse diventerai così bravo che ti basteranno un paio di
minuti di quiete per sentire le tue emozioni e per arrivare a quel
senso di sollievo dalla rabbia, dalla collera e dal dolore che si
annidano dentro di te.

Passo 4: Sii comprensivo con te stesso


Probabilmente noterai che, quando inizi a percepire vera-
mente le tue emozioni, avverti un senso di pace che ti libera
dalla paura. Il passo successivo è essere comprensivo nei tuoi
confronti. Per arrivare a guarire le vecchie ferite, devi onorare
te stesso per tutto ciò che hai vissuto, riconoscere i condiziona-
menti che ti hanno frenato e mostrare amore e comprensione
per te stesso, mentre ritorni alla pace. La comprensione è l’an-
tidoto alla rabbia, al rancore e alla paura; ti permette di lasciar
andare e di guarire a un livello profondo.
La comprensione parte dal tuo monologo interiore. Come
parleresti a un bambino innocente che ha appena avuto una cri-
si? Pensa alle parole e all’energia d’amore che gli offriresti e ri-
volgiti a te stesso con quello stesso amore.
Prenditi un momento per descrivere come potresti rivolgerti
a te stesso con empatia. Per esempio, se mi accorgo di essere
bloccata in una lezione universale, mi concedo di sentire la rab-
bia e la collera, poi noto che quelle emozioni nascono dalla sen-
sazione di non essere degna d’amore. La paura deriva dalla con-
vinzione di non valere abbastanza. Quando prendo coscienza di
queste emozioni, mi guido con empatia verso l’amore. Mi dico

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cose come: “Gabs, sei caduta di nuovo in quel vecchio sistema
di convinzioni. Sono storie terribilmente dolorose, e io rispetto
le tue emozioni. Capisco quanto dev’essere difficile aver vissuto
tutto questo. Provo una comprensione profonda per il tuo stato
d’animo. È sicuro per te sentire queste emozioni. Ti amo.”
Queste parole riescono a catapultarmi in un luogo di pace. È
una pratica di rilassamento, amore e comprensione di sé.

LEZIONE UNIVERSALE: LA VIA CHE CONDUCE ALLA GUARIGIONE SI APRE


QUANDO TI AMI COSÌ TANTO CHE L’OSCURITÀ DEL PASSATO NON PUÒ PIÙ
COESISTERE CON LA FIDUCIA NELLA LUCE DEL MOMENTO PRESENTE
Quando hai imparato ad amarti con compassione mentre
ritorni al giusto stato d’animo, sei pronto per chiedere l’aiuto
dell’Universo.

Passo 5: Affidati all’Universo


Il quinto passo ti aiuta a fare affidamento sull’Universo per
ricevere una guida e un supporto. Ricorda: l’Universo non ti as-
segnerà mai un compito che non sei in grado di gestire. Anche
se il tuo compito universale può sembrarti difficile, consolati
con la certezza che l’Universo supporta sempre ciò che è ottima-
le per te. Se accogli l’Universo come sistema di supporto, non ti
basi più solo sulle tue forze per risolvere i problemi.
Se finora non hai mai avuto fiducia nell’Universo, non pre-
occuparti. Ogni capitolo di questo libro ti aiuterà a sviluppare
una fiducia profonda e a rafforzare il tuo rapporto con l’Univer-
so. Per il momento, inizia il tuo nuovo rapporto con l’Universo
chiedendo aiuto con questa meravigliosa preghiera:

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“Grazie Universo per avermi assegnato questo compito divino
di crescita spirituale e guarigione. Sono pronto e disposto ad
accettare questo compito con amore. Accolgo il tuo supporto.
Indicami dove andare, cosa fare e cosa dire.
Mi fido della tua guida.”

Passo 6: Assumiti le tue responsabilità


Dopo aver accettato il tuo compito ed esserti affidato all’U-
niverso per la tua guarigione, ti senti subito più leggero. Avverti
una sensazione di profondo rilascio, sapendo che hai iniziato a
guarire i tuoi vecchi schemi. E più ti arrendi, maggiormente ti
senti fiducioso.
Ma come ci comportiamo con le persone che hanno un ruolo
da protagonisti nelle nostre storie basate sulla paura? Nel caso di
Lance, la sua fidanzata era all’oscuro di tutto, ignara dei motivi
per cui lui era così irrequieto. Appena Lance accettò il compito
che gli era stato assegnato, gli consigliai di guarire l’energia del
loro rapporto. Lo fece esprimendo la propria paura e parlando di
quel compito con lei. Le spiegò che aveva una vecchia ferita che
ora era pronto a guarire. Le disse che le sue battute scherzose
riaprivano quella vecchia ferita e si scusò con lei per le reazio-
ni mosse dalla paura che aveva manifestato. Quando le parlò
apertamente della sua paura, si sentirono subito più vicini l’uno
all’altra.
Spesso l’idea di essere vulnerabili ci spaventa, ma la vulnera-
bilità è incredibilmente potente, perché crea un rapporto auten-
tico. Quando sei pronto ad assumerti la responsabilità dei tuoi
comportamenti, non temere di essere vulnerabile. Non c’è nulla
di più attraente della tua verità più autentica.

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Passo 7: Accogli la guarigione
Il passo finale è lasciare che la guarigione avvenga natural-
mente. Non devi fare altro che essere disposto ad accettare il
compito, affrontarlo e pregare per guarire. Man mano che pro-
segui con le lezioni del libro, la tua fiducia nell’Universo sarà
sempre più profonda e ti si presenteranno nuove opportunità di
rilascio. Fai un passo indietro e permetti all’Universo di guidar-
ti. Sarai sbalordito dai miracoli cui andrai incontro.
L’Universo farà tutto ciò che non puoi realizzare tu personal-
mente. La guarigione più radicale che ho sperimentato nella mia
vita è arrivata da un’esperienza che l’Universo ha portato sul mio
cammino, non da qualcosa che ho fatto accadere io. È questo il
bello del percorso spirituale. Quando ti arrendi all’Universo e
lasci che svolga la sua parte, la vera guarigione arriva. In ogni
momento l’Universo cospira per accompagnarti verso lo stato
d’animo giusto e verso l’energia dell’amore. Il cammino trac-
ciato da questo libro va proprio in direzione dell’amore affinché
diventi automatico per te. Inizia subito a scegliere questa meta
accettando il tuo compito e seguendo i passi proposti.
La ricompensa è che non ti sentirai più impotente in relazio-
ne alle circostanze della tua vita e smetterai di fare la vittima.
Grazie al tuo cammino spirituale ti riapproprierai del potere
personale che deriva dall’esperienza della resa.
Forse in questo momento l’idea di arrenderti può spaventarti.
È normale e non mi sorprende che tu ti senta intimorito. Ma
procedi per gradi e inizia ad arrenderti al fatto che sei disposto
ad affrontare il compito che ti è stato assegnato dall’Universo. È
il modo migliore di cominciare.
Quando Lance accettò il suo compito, riuscì a essere vul-
nerabile e autentico con la fidanzata. Seguendo questi passi, si

53
liberò dalla presa che le paure del passato avevano ancora su di
lui e poté guarire le sue false percezioni. E anche se dopo qual-
che tempo la relazione si chiuse di comune accordo, Lance non
fu amareggiato, perché in cuor suo sapeva che quella donna era
arrivata nella sua vita per un motivo. Era stata inviata nell’esatto
momento in cui lui era pronto ad affrontare il proprio compito
universale. Anche se non è durata per sempre, quella relazione
è stata a suo modo miracolosa, perché ha permesso a Lance di
affrontare il proprio compito e di cambiare la percezione di se
stesso e del mondo.
Anche tu puoi trovare il medesimo sollievo. Se accetti il tuo
compito, le relazioni diventano più profonde e la tua fiducia ne-
gli altri si rafforza. Impari che è sicuro essere vulnerabili. Non
hai più bisogno di fuggire dal dolore del passato perché non ha
più il potere di farti del male.

LEZIONE UNIVERSALE: TI LIBERI DAL PASSATO QUANDO SEI PRONTO


AD AFFRONTARE I COMPITI DEL PRESENTE
L’idea di affrontare le tue paure per assolvere i compiti che
ti vengono assegnati può essere terrificante. È probabile che
per gran parte della tua vita la voce interiore della paura si sia
espressa a un volume molto alto. In qualche modo sei abituato
a fidarti della paura perché ti tiene “al sicuro”, ma ti ha anche
fatto sentire separato dagli altri e disconnesso dall’amore. Per-
ciò questo processo può scatenare emozioni spiacevoli. Accoglile
tutte. Una completa accettazione è indispensabile per una piena
guarigione. Fai il grande salto e fidati del processo.
Posso garantirti che, quando accetti i compiti universali, tro-
vi la libertà. Le mie grandi esperienze di guarigione, ripresa e
crescita spirituale sono tutte derivate dalla disponibilità ad as-

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solvere i miei compiti. Se non ti senti pronto ad affrontare i tuoi,
non preoccuparti. Prosegui con la lettura del libro e sappi che in
qualunque momento potrai tornare a questo capitolo e seguire il
percorso proposto. Per creare un cambiamento potente è fonda-
mentale che tu sia veramente pronto.
Ricapitoliamo i passi per la guarigione relativi ai tuoi compiti
universali:
• Riconosci il compito e chiamalo per nome: paura.
• Accetta l’ineluttabilità del compito e sii disposto ad af-
frontarlo, così ti aprirai la strada verso la guarigione.
• Rispetta le emozioni che si annidano sotto quell’antico
dolore.
• Sii comprensivo con te stesso.
• Affidati all’Universo e chiedigli aiuto.
• Assumiti le tue responsabilità e pensa alla parte che hai
avuto in questa situazione.
• Accogli la guarigione e preparati ai miracoli.
Nel Capitolo 4 ti guiderò al passo successivo della resa all’U-
niverso. Ti aiuterò a comprendere come le immagini, i pensieri e
le percezioni influiscono sulla tua energia, e ti offrirò una guida
per rafforzare la tua presenza energetica. Mantieniti aperto e
ricettivo e goditi ogni passo dello splendido viaggio che stiamo
facendo insieme.

55
capitolo 4

LE VIBRAZIONI SONO PIÙ


ELOQUENTI DELLE PAROLE

Nei primi capitoli abbiamo visto che le storie interiori e i


pensieri hanno creato la tua realtà. Ora è tempo di comprendere
a fondo come i pensieri che proietti influiscono sul tuo campo
energetico e come il campo energetico influisce sulla tua vita.
Un corso in miracoli insegna: “Non esistono pensieri ‘inattivi’.
Tutti i pensieri producono una forma a qualche livello.” Quando
esprimi pensieri positivi e amorevoli e usi parole che rafforzano
il tuo potere personale, ti senti bene. Ma se concentri pensieri
e parole sulla mancanza, sul giudizio e sulla separazione, stai
malissimo. I pensieri e le parole possono influire sul tuo sistema
nervoso, sulla tua energia e su tutta la tua esperienza di vita.
Quando emani un’energia amorevole ad alte vibrazioni, ottie-
ni di riflesso un’energia amorevole ad alte vibrazioni. Viceversa,
quando emetti un’energia di basso livello vibrazionale, ottieni di
riflesso energia ed esperienze di basso livello vibrazionale. Per-
ciò il potere che hai sta nella capacità di cambiare livello ener-
getico in ogni momento, per aumentare la probabilità di essere
un ricettacolo di energie amorevoli ad alto livello vibrazionale.
Yogi Bhajan, il maestro di yoga che ha portato gli insegna-
menti della meditazione Kundalini in Occidente, ha detto: “Se

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la tua presenza non funziona, non funzionerà neanche il tuo
mondo.” Quando sei allineato alla tua presenza, consenti all’e-
nergia dell’Universo di scorrere naturalmente attraverso te. La-
sci andare tutte le inezie e le convinzioni limitanti e ti riallinei
ai pensieri, alle parole e alle emozioni d’amore. In sintesi, la tua
energia è un’espressione d’amore che scorre liberamente.
La ricompensa che ottieni quando ti allinei alla tua presenza
energetica è una connessione più intensa che crea relazioni più
profonde, un supporto sincronico dall’Universo, un accesso più
agevole alla tua fonte d’ispirazione e un senso di sicurezza an-
che in mezzo alle incertezze. Nella mia attività di speaker ho
avuto molte esperienze magiche di completo allineamento alla
presenza del mio potere, e ne ricordo una in particolare. Dovevo
tenere un discorso ad Amburgo e molte persone del pubblico
parlavano solo tedesco. L’80 per cento dei partecipanti indos-
sava delle cuffie per la traduzione simultanea in tedesco. Era la
prima volta che un mio discorso veniva tradotto. Prima di salire
sul palco, pregai, meditai e chiesi all’Universo di guidarmi per
essere al servizio di questo gruppo. Poi affidai il mio discorso
alle cure della mia guida interiore. Nel momento in cui salii
sul palco, sentii la mia guida interiore dire: “Non basarti sulle
parole. Basati sulla tua presenza.” Questa intuizione mi toccò
nel profondo. Iniziai a parlare molto lentamente. Mi concessi
di commuovermi per le storie che raccontavo. E confidai che
finché ero commossa dal mio messaggio, anche il pubblico lo
sarebbe stato.
A metà del discorso, guardai i partecipanti che indossavano
le cuffie e dissi: “Ho una richiesta. Vorrei che toglieste le cuffie e
provaste a sperimentare le mie parole attraverso la mia energia.”
Furono tutti disposti a provarci e tolsero le cuffie. In quel mo-
mento, era come se mi stessi muovendo in una danza energetica

57
con il pubblico, comunicando attraverso una vibrazione. Notai
che qualcuno piangeva e si frugava nelle tasche alla ricerca di un
fazzoletto. Anche senza la traduzione, tutti riuscivano a sentire
la vibrazione delle mie intenzioni. Proseguii il discorso e fino
alla fine nessuno rimise le cuffie.
Il mattino seguente volai a Londra per un’altra conferenza. Il
mio intervento era l’ultimo in chiusura di un evento durato tutto
il fine settimana. Il pubblico aveva già ascoltato decine di di-
scorsi dal sabato mattina al pomeriggio della domenica. Quan-
do giunse il mio turno, gli ascoltatori erano esausti. A peggio-
rare le cose, arrivai per ultima nella sala di ritrovo già gremita.
Invece di appartarmi per meditare, rimasi lì a chiacchierare e
venni distratta dagli altri speaker. E all’improvviso dovetti cor-
rere sul palco per tenere il discorso di chiusura davanti a un
gruppo di persone stanche e pronte per tornare a casa. Siccome
non avevo preparato la mia energia, e l’energia del pubblico era
molto bassa, finii per tenere un discorso deludente. Non è che
non abbia esposto in modo esauriente gli argomenti che volevo
affrontare o che abbia saltato qualche punto nella scaletta. Dissi
tutto ciò che avevo da dire. Il problema era che non mi ero sin-
tonizzata con l’energia dell’Universo per insegnare attraverso la
mia presenza. Proprio come aveva detto Yogi Bhajan: “Se la tua
presenza non funziona, non funzionerà neanche il tuo mondo.”
Quel giorno presi un impegno con me stessa e con i miei
ascoltatori: non sarei più salita su un palco senza connettermi
alla mia presenza.

58
LEZIONE UNIVERSALE: QUANDO SPERIMENTI L’AUTENTICA PRESENZA DI
UNA PERSONA, TI RICORDI DELLA TUA
Per assicurarmi di intervenire in ogni area della mia vita con
la mia presenza, ho una bellissima tecnica di liberazione dalla
paura e allineamento all’amore. Ecco come funziona.

Passo 1: Togliti di mezzo


L’ostacolo principale che blocca la presenza dell’amore è la
presenza della paura. Se i pensieri basati sulla paura prendono
il sopravvento, restiamo intrappolati nelle piccole meschinità e
perdiamo la connessione con il nostro potere. Mi capita spesso
di restare bloccata nei pensieri negativi e di agitarmi moltissi-
mo per cose da nulla. Mi ossessiono per un viaggio che dovrò
affrontare tra due mesi o mi lascio sopraffare dalla paura per
qualcosa che potrebbe andare storto in un progetto.
Che cosa faccio quando resto intrappolata in questa follia?
Riconosco che quei pensieri caotici sono la mia resistenza all’a-
more, li considero per quello che sono e ricordo che stanno bloc-
cando la mia vera connessione con l’Universo.
Poi mi tolgo di mezzo.
Con la preghiera, lascio che l’energia amorevole dell’Univer-
so guidi i miei pensieri allontanandoli dalle meschinità e dai
dubbi, per riportarli all’amore.
Pronuncio queste parole: “Faccio un passo indietro e lascio
che l’Universo mi guidi.”
Questa preghiera libera immediatamente la mente e mi ri-
porta alla presenza del mio potere. La pronuncio più volte al
giorno per tenermi in costante contatto con l’amore dell’Uni-
verso. Usala anche tutte le volte che la paura ti tiene bloccato.

59
Passo 2: Calibra l’energia con la meditazione
Medito ogni giorno per rafforzare la mia connessione con
l’Universo e per regolare la mia energia. Con la meditazione
attiviamo il supporto sincronico e la connessione con l’Universo.
La meditazione spazza via i dubbi, le limitazioni e la paura, per
riconnetterci al flusso dell’amore. Quando sono immersa nel-
la quiete profonda della meditazione, sento che la mia energia
si modifica e si sintonizza con l’energia dell’Universo. Quando
calibri la tua energia in questo modo, sei come un musicista che
accorda il proprio strumento. Se siamo accordati e connessi, sia-
mo consapevoli della sincronicità e del supporto che abbiamo
intorno a noi.
Tempo fa, prima di tenere un discorso a Toronto, rimasi in
meditazione un quarto d’ora per prepararmi. In quella quiete
sentii formicolare gli arti e avvertii un cambiamento nel mio
campo energetico. Poi ricevetti una visione di me stessa sul palco
davanti a una platea gremita. Vidi il mio corpo esile con grandi
ali d’angelo che si estendevano a partire dalle spalle. Erano lun-
ghe quasi quindici metri e dominavano tutto il palco. L’imma-
gine mi commosse fino alle lacrime. Subito dopo la meditazio-
ne, salii sul palco e le mie ali mi seguirono. Continuai a provare
il senso di connessione che avevo sentito durante la meditazione.
L’esperienza con il pubblico fu magica. Mi mostrai a loro con
la mia presenza e aiutai gli ascoltatori a risvegliare la propria.
Al termine del discorso, mentre firmavo le copie del libro, una
donna venne da me e disse: “Gabby, le tue parole sono state in-
credibilmente commuoventi. Era come se avessi ali d’angelo che
si estendevano per tutto il palco.” Le sorrisi e risposi: “Le avevo.”
Le immagini che riceviamo durante la meditazione possono
guidarci a ricordare la magnificenza del nostro vero io. Usa la

60
pratica della meditazione per sintonizzarti con la tua presenza e
far emergere la fonte principale del tuo potere.
Per molti anni ho studiato e insegnato una forma di medita-
zione potentissima, la Kundalini, che ti aggancia rapidamente
all’energia dell’Universo. Ce n’è una in particolare, molto sem-
plice ma profonda, che si chiama Kirtan Kriya e ha la capacità
di riorientare la focalizzazione, allontanandoti dalla paura e dal
dubbio e facendoti sentire profondamente connesso all’amore.
“Kirtan” significa “canto” in sanscrito, mentre “kriya” indica
una specifica sequenza di movimenti. Una sequenza di kriya è
concepita per ripristinare l’equilibrio tra il corpo, la mente e le
emozioni, elevando la presenza e creando le condizioni per la
guarigione.
La Kirtan Kriya associa un mantra a specifici gesti della
mano (mudra) per elevarti e connetterti profondamente alla
divina energia dell’Universo. Mentre pratichi la Kirtan Kriya,
reciti il mantra Sat Nam, che significa “la verità è identificata” o
“la verità è il tuo nome”.
I mudra, ovvero le posizioni delle dita, sono molto importan-
ti in questa kriya (vedi l’illustrazione qui sotto).

Saa Taa Naa Maa

Ecco come si pratica la Kirtan Kriya.


Siediti comodo su una sedia oppure a terra con le gambe in-
crociate.

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Porta indietro le spalle e allunga il collo.
Raddrizza la schiena per diventare un ricettacolo dell’amore
dell’Universo.
Ripeti il mantra Saa Taa Naa Maa mentre unisci il pollice all’in-
dice, poi al medio, poi all’anulare e infine al mignolo (come mo-
stra la figura a pagina 68). Mentre reciti il mantra, immagina il
suono che entra dalla cima della testa ed esce dal centro della
fronte (il terzo occhio).
Per due minuti, recitalo ad alta voce.
Per altri due minuti, recitalo sussurrando.
Per altri due minuti, recitalo in silenzio.
Poi inverti l’ordine recitandolo in silenzio per due minuti, sus-
surrandolo per due minuti, poi ad alta voce per altri due minuti,
per un totale di dodici minuti.
Alla fine della meditazione, inspira molto profondamente, sten-
di le braccia sopra la testa, poi abbassale lentamente portan-
dole di lato.

Pratica questa kryia per dodici minuti (o anche meno). Se lo de-


sideri, puoi recitare il mantra usando una musica d’atmosfera.
È dimostrato che la pratica del Kirtan Kriya per dodici minuti
al giorno riduce i livelli di stress e aumenta l’attività delle aree
cerebrali che supportano la memoria. Usa questa meditazione
per rallentare il ritmo e sintonizzarti.

Passo 3: Stabilisci intenzioni che ti potenziano


L’intenzione di essere nel pieno della tua presenza è suffi-
ciente per riallinearti all’amore. Basta poco per farlo: puoi di-
chiarare a te stesso (in silenzio o ad alta voce) che sei pronto a
riconnetterti alla tua presenza. Così invii un messaggio all’U-

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niverso, comunicandogli che sei disposto a rilasciare la paura e
ad allineare i tuoi pensieri e la tua energia all’amore. Tutte le
volte che ti accorgi di essere disallineato, dichiara l’intenzione
di tornare a casa. Le intenzioni sono molto più potenti di quanto
immagini.
Pensa alle intenzioni che stabilisci nell’arco della giornata.
Intendi sbrigare le cose in fretta? Vuoi produrre risultati e rag-
giungere obiettivi? Vuoi evitare esiti negativi? Vuoi solo arrivare
alla fine della giornata? Che cosa succederebbe se invece inten-
dessi sentirti bene?

LEZIONE UNIVERSALE: LE TUE INTENZIONI CREANO LA REALTÀ


La storia della mia amica Jessica è una prova evidente del
potere delle intenzioni. Jessica lamentava sempre di essere l’u-
nica ragazza single nel suo gruppo di amicizie e faceva fatica a
conoscere un potenziale fidanzato. Tutti i suoi pensieri, le sue
parole e la sua energia erano focalizzati sulla mancanza di un
compagno.
Essendo sua amica, arrivò un momento in cui non potei evi-
tare d’intervenire. Le spiegai che tutta l’energia che investiva a
raccontare a se stessa e al mondo quanto fosse terribile essere
single e quanto fosse difficile conoscere ragazzi interessanti non
la stava aiutando a trovare un potenziale fidanzato. Le dissi che
focalizzarsi in modo così negativo abbassava il suo livello ener-
getico, rendendola poco attraente per potenziali fidanzati. Le
consigliai, invece di sprecare le giornate a lamentarsi, di focaliz-
zarsi sulla possibilità che ci fosse qualcuno ad aspettarla.
Jessica decise di seguire il mio consiglio e nell’arco di tre set-
timane riorientò la sua focalizzazione: all’inizio di ogni giornata
stabiliva l’intenzione di attrarre un compagno. Si lanciò negli

63
appuntamenti online, frequentò ambienti sociali che le piace-
vano e cambiò modo di parlare della ricerca di un potenzia-
le fidanzato. Invece di lamentarsi della difficoltà di conoscere
qualcuno, iniziò a dire cose come: “Sto manifestando il mio
compagno e mi sto preparando per il suo arrivo.” Le intenzioni
e le parole che Jessica usava rafforzarono il suo potere personale.
Nell’arco di un mese conobbe un paio di persone interessanti e
dopo quattro mesi avviò una relazione seria.

LEZIONE UNIVERSALE: L’UNIVERSO CAPTA L’ENERGIA CHE EMANI


La storia di Jessica risuona in te? In quale modo stai bloccan-
do il flusso di energia positiva verso i tuoi desideri?
Se sei pronto a riorientare la tua focalizzazione, puoi comin-
ciare a stabilire un’intenzione nuova. Scegli di ribaltare com-
pletamente la tua energia e i tuoi pensieri negativi. Individua in
quale ambito della tua vita stai bloccando il flusso dell’amore e
stabilisci un’intenzione nuova. Forse intendi divertirti di più o
concentrarti su ciò che hai, invece che sulle presunte mancanze.
Ribalta la proiezione basata sulla paura e inizia a coltivare una
percezione nuova fondata sull’amore.
Stabilisci la tua nuova intenzione e mettila nero su bianco,
poi pronunciala ad alta voce nel corso della giornata. Quando
ti alzi al mattino, dichiara la tua intenzione con convinzione.
Se ti accorgi di essere ricaduto nel ciclo della paura in qual-
che momento della giornata, ribadisci l’intenzione. Se ti attieni
con costanza alle intenzioni positive, inizi a sentire il supporto
dell’energia dell’Universo.

64
LEZIONE UNIVERSALE: L’ENERGIA FLUISCE
DOVE È DIRETTA LA TUA INTENZIONE

Passo 4: Riconosci il potere della gioia


Le intenzioni che rafforzano il nostro potere personale ci por-
tano gioia, e la gioia catalizza tutto ciò che c’è di buono nel mondo.
Il mio amico Robert Holden dice: “Se c’impegniamo a coltivare la
gioia, aumentiamo le probabilità di successo.” Amo questa frase.
Ma molte persone hanno scelto, più o meno inconsciamente, di
propendere per la paura. In qualche modo, si lasciano traviare
dall’idea che il dolore abbia uno scopo, oppure si persuadono che
una vita ricca di senso richieda enormi sforzi. Queste convinzioni
limitanti possono avere conseguenze terribili.
In realtà, più siamo gioiosi, più luce irradiamo nel mondo, più
potere abbiamo per esprimere la nostra presenza e più energia
positiva trasmettiamo. Il luogo in cui risiede il nostro potere è
la fonte dell’energia necessaria per impegnarci a realizzare il no-
stro scopo; è la fonte d’ispirazione per trovare soluzioni creative
a problemi apparentemente irrisolvibili ed è la fonte di quella
generosità che ci consente di dare di più quando ce n’è bisogno.
Con la propria presenza gioiosa, anche una sola persona può
avere un impatto straordinariamente positivo su una comuni-
tà locale e sulla società in generale. L’energia della pace, della
gioia e dell’amore ha il potere di cambiare il mondo. Maharishi
Mahesh Yogi era un maestro spirituale che negli anni Cinquan-
ta fondò il movimento della Meditazione Trascendentale in In-
dia e poi portò questa pratica in Occidente. Predisse che se solo
l’1 per cento della popolazione avesse meditato, la coesione del
gruppo avrebbe avuto il potere di migliorare la qualità della vita
di un intero popolo. Credeva che il campo unificato, la gioia

65
e l’energia rasserenante del gruppo avrebbero potuto infonde-
re pace e armonia al resto della comunità. Maharishi sosteneva
che quando diversi gruppi di persone meditano insieme condi-
videndo le stesse intenzioni di pace, le loro onde alfa entrano in
sincronia e questa coesione viene recepita dal subconscio delle
persone che non meditano e che ricevono i medesimi benefici.
La profezia di Maharishi si dimostrò esatta in un esperimen-
to in cui un gruppo di monaci fu inviato a meditare in una co-
munità gravata da un alto tasso di criminalità. In questo caso,
il numero di monaci corrispondeva all’1 per cento della popola-
zione locale e, mentre praticavano la meditazione giorno dopo
giorno, il tasso di criminalità diminuì del 16 per cento. Questo
fenomeno – il potere dell’energia gioiosa della meditazione per
cambiare l’energia della mente collettiva – viene chiamato “Ef-
fetto Maharishi”. Il motivo per cui l’Effetto Maharishi funziona
è che le onde alfa del gruppo che medita agiscono a un livello
molto potente, riescono a pervadere l’atmosfera e a raggiungere
altre persone della stessa area geografica, esercitando un effetto
positivo sul cuore, sulla mente e sul comportamento degli altri
soggetti che vivono in quella comunità. Se vuoi saperne di più su
questo argomento, ti consiglio di leggere l’articolo di David W.
Orme-Johnson “Preventing Crime through the Maharishi Ef-
fect” [Prevenire il crimine con l’Effetto Maharishi], pubblicato
sul Journal of Offender Rehabilitation.
Quando una massa critica di persone che meditano si riuni-
sce, la pratica può portare ordine in una società locale e persino
nel mondo intero. Carl Jung, celebre psicologo e psichiatra, disse:

“La nostra psicologia individuale non è che una sot-


tile pellicola, un’increspatura sull’oceano della psicologia
collettiva. Il fattore potente in grado di cambiare il corso

66
della nostra vita, di modificare la superficie del mondo a
noi noto, di plasmare la storia, è la psiche collettiva, che
agisce in base a leggi completamente diverse da quelle del-
la nostra coscienza.”

Nel profondo della nostra coscienza abbiamo una linea di-


retta che ci collega al campo unificato di energia. Con la pre-
ghiera, la meditazione, le intenzioni positive e la gioia possiamo
ravvivare quel campo energetico e creare un effetto a cascata che
diffonde la pace nel mondo. Se scegli la gioia come tua priorità e
ogni giorno ti sintonizzi con essa attraverso la meditazione, non
solo ti sentirai profondamente connesso; avrai anche un enorme
impatto sulle persone e sulle situazioni della tua vita e sull’esi-
stenza di altri individui che non conosci nemmeno. Hai il potere
di essere un attivista spirituale. Con la tua energia positiva puoi
trasmettere guarigione a chi ti circonda. L’energia che emania-
mo inquina il Pianeta o lo guarisce. Tu cosa scegli di fare?

LEZIONE UNIVERSALE: QUANDO SEI IN UNO STATO DI GIOIA, HAI UN


IMPATTO POSITIVO SU OGNI ESSERE VIVENTE
Ora disponi di una varietà di strumenti che puoi utilizzare
consapevolmente: quelli presentati nei primi tre capitoli ti ser-
vono per cambiare le tue percezioni; usa invece le nuove tecni-
che di questo capitolo per coltivare la presenza della gioia, della
felicità e della pace nella tua vita. Così rafforzerai la tua fiducia
nell’Universo e farai emergere il potere della tua presenza.
Quando inizi a esprimere questo potere, cominci a notare un
vero cambiamento. Le persone vogliono starti vicino. Si sentono
elevate dalla tua presenza, anche se forse non sanno perché. Sei
più vibrante, energico e attraente in ogni senso; sei anche più

67
intelligente e intuitivo e ne sei consapevole. La cosa più impor-
tante è che senti di avere potere in un mondo che troppo spesso
ci fa sentire impotenti. Quando le tragedie del mondo sembrano
prendere il sopravvento, ricordati che questa sensazione dipende
dalla separazione dall’amore dell’Universo. Grazie alla medita-
zione e all’attivazione delle onde alfa, invii nel mondo vibrazioni
d’amore, colmando quel divario, per contribuire a creare gioia e
pace grazie al potere dell’Universo dalla tua parte.

Passo 5: Vai verso la gioia e sarai guidato


Ora che hai compreso come i tuoi pensieri, le tue parole, le
tue intenzioni e la tua energia possono influenzare il mondo,
impegnati ad andare verso la gioia e la pace.
Prenditi un momento per riflettere sulle domande che seguo-
no e trascrivi le risposte nello spazio sottostante o su un taccuino.

Che cosa ti procura gioia?

Come puoi aumentare proattivamente la presenza della gioia nel-


la tua vita?

Come puoi portare la gioia negli ambiti della tua vita che ne
sono privi?

68
Come sarebbe la tua vita se la gioia fosse la tua priorità?

Per decenni ho seguito la paura. Ma man mano che procede-


vo sul mio cammino spirituale, iniziai a pensare: “Come sarebbe
la mia vita se solo andassi verso la gioia?”. Questa domanda mi
portò a svolgere un esperimento personale. Iniziai a misurare il
successo in base a quanto mi divertivo. Mi misi alla ricerca del
divertimento. Cominciai a provare nuovi hobby, a ridere quando
mi sorprendevo a darmi pena per le inezie, a impegnarmi per
cercare la gioia in ogni situazione, specialmente nelle aree più
problematiche della mia vita. Quando mi accorgevo di essere
intrappolata in una storia negativa, provavo a vederla in una pro-
spettiva gioiosa. Mi chiedevo: “Come sarebbe se solo sceglies-
si di renderla divertente?”. In qualunque momento, mi bastava
pormi questa domanda per catapultarmi immediatamente in un
luogo gioioso.
Per trovare la gioia, non devi necessariamente provare hobby
o esperienze nuove. La gioia può derivare anche solo dalla deci-
sione di divertirti di più. Non servono grandi sforzi per rendere
più gioiosa la tua vita. La gioia è una scelta.
Ecco un esempio. Poniamo che tu odi restare bloccato nel
traffico (vale per molti di noi, giusto?). È una situazione in cui di
solito sei impotente. Devi arrivare a destinazione ma sei frenato
da circostanze esterne. In questo caso hai due alternative. La
prima è innervosirti, imprecare in silenzio (o ad alta voce) contro
le altre automobili e suonare il clacson. Questo atteggiamento
negativo aumenta la tua frustrazione e può anche causare un
tamponamento, dato che sei così arrabbiato. È uno scenario che
ti suona familiare?

69
Ora vediamo la seconda opzione. Sei intrappolato nel traffi-
co e ti prendi un momento per riconoscere la tua frustrazione.
Invece di perdere la testa, pronunci una preghiera: “Universo,
grazie perché mi aiuti a trovare gioia in questa situazione.” In un
istante, invece di focalizzarti su tutti i motivi per cui odi restare
bloccato nel traffico, scegli di rendere divertente la situazione.
Ascolti l’audiolibro che non hai mai tempo di sentire o telefoni
a un amico che non vedi da settimane. La tua decisione ti porta
a sperimentare la gioia in una situazione che apparentemente è
tutto fuorché gioiosa. Allora il tempo vola e, prima che tu te ne
accorga, la strada si libera.
Questa lezione può sembrare ovvia, ma non sempre è facile
assimilarla, soprattutto nei momenti in cui ci serve di più.
La ricerca della gioia non è la nostra modalità predefinita,
ma più applichiamo questo principio, più ci viene naturale. Tu
hai il potere di modificare l’energia di una relazione tormentata,
cambiare le vibrazioni in ufficio o guarire la percezione che hai
di te stesso con un’unica scelta: quella di andare verso la gioia.
Se la gioia diventa la tua priorità, è più facile prendere deci-
sioni, le relazioni si riempiono d’amore e tu inizi a sentire che
l’Universo è dalla tua parte. E quando scegli di coltivare pensieri
più amorevoli, di pronunciare parole che rafforzano il tuo pote-
re, di dedicare più tempo alla preghiera e alla quiete sul cuscino
da meditazione, inizi naturalmente a sentire e a esprimere la
gioia. Così conquisti la libertà a cui aspiri e spalanchi le por-
te dell’Universo, che ti offrirà supporto in modi che non puoi
nemmeno immaginare.

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Passo 6: Celebra il supporto dell’Universo
Quando sei connesso alla tua presenza gioiosa, attrai il sup-
porto dell’Universo. Per esempio, dopo la conferenza di Toronto
in cui sentivo di avere ali d’angelo sul palco, andai nella sala
riservata agli speaker per prendere le mie cose e dirigermi all’ae-
roporto. Oltre a me, le uniche persone rimaste nella sala erano la
mia amica Julie e suo marito. Ci sedemmo insieme per connet-
terci e poi io mi alzai per andarmene. In quel momento il marito
di Julie notò un piccolo ciondolo sul tavolo, lo prese e disse:
“Non so perché, ma credo che questo sia per te, Gabby”. Era
un’ala d’angelo con incisa la parola “Ricevi”. Risposi: “Sì, credo
proprio che sia per me.” Lo considerai come una dolce ricom-
pensa per il mio impegno nei confronti dell’Universo. Tornai a
Toronto l’anno seguente per tenere un altro discorso e al termine
una giovane donna corse da me e disse: “Gabby, sono molto
felice che tu sia tornata a Toronto! C’ero anche l’anno scorso
e ti avevo lasciato un dono tramite uno dei direttori di scena.
Era un’ala d’angelo con la scritta ‘ricevi’.” Sussultai. In quel mo-
mento colsi il vero valore dell’allineamento alla mia presenza e
accettai il supporto dell’Universo. Quel ciondolo non era una
felice coincidenza: era proprio per me, mi apparteneva davvero.
Esperienze come questa diventano la norma quando ti affidi
completamente alla presenza dell’Universo e lasci che agisca at-
traverso te. Celebra i momenti in cui ti senti in sintonia con l’U-
niverso. Puoi accedere a questa connessione in ogni momento.
Infondi energia ed entusiasmo al tuo percorso di riconnessione
e vedrai che sarà un processo gioioso.
Ricapitoliamo i passi di questo capitolo:
• Togliti di mezzo per non intralciare il flusso amorevole
dell’Universo. Per riallinearti alla sua energia e avviare

71
tutto il processo, usa questa preghiera: “Faccio un passo
indietro e lascio che l’Universo mi guidi.”
• Calibra la tua energia con la meditazione. La pratica della
meditazione regola la tua energia e la sintonizza sulla fre-
quenza dell’amore.
• Stabilisci l’intenzione potenziante di connetterti alla tua
presenza. L’energia fluisce dove è diretta l’intenzione.
Ogni giorno puoi stabilire nuove intenzioni che rafforza-
no il tuo potere personale. Sii ambizioso nel farlo e confi-
da di raggiungere l’obiettivo su cui ti focalizzi.
• Riconosci il potere della gioia. Ricorda che la gioia cata-
lizza tutto ciò che c’è di buono nel mondo.
• Vai verso la gioia e sarai guidato. Cerca sempre la gioia,
qualunque cosa accada.
• Celebra il supporto dell’Universo e goditi le sincronicità,
la guida e le ricompense che indicano che ti trovi sulla
strada giusta.
Gli strumenti che ti ho offerto finora ti apriranno la via verso
una percezione nuova, in cui la vita ti apparirà molto diversa da
come l’hai conosciuta in passato. Presto comincerai a sperimen-
tare il miracoloso flusso d’amore dell’Universo dalla tua parte.
Quando inizi a entrare in sintonia con l’Universo, accadono
cose straordinarie. Nel Capitolo 5 ti racconterò storie personali
che sono accadute a me o ad amici che hanno avuto il privilegio
di lasciarsi guidare dall’Universo. Queste storie ti stimoleranno
a collaborare creativamente con l’energia dell’Universo. La mia
speranza è che i prossimi capitoli ti aiuteranno a immergerti più
a fondo nel regno delle infinite possibilità di una vita guidata
dal Divino.

72
capitolo 5

L’UNIVERSO AGISCE
ALLA SVELTA QUANDO
TI DIVERTI

Qualche anno fa mio marito e io passammo nove mesi alla


ricerca di un nuovo appartamento. Viviamo a New York, dove
il mercato immobiliare è competitivo e quindi può essere molto
difficile riuscire ad aggiudicarsi una casa in vendita o in affitto.
Inoltre i prezzi erano alle stelle. Di conseguenza, dopo ogni vi-
sita eravamo sempre più depressi. La nostra reazione a tutto ciò
che vedevamo era: “Accidenti! Un’altra casa orribile a un prezzo
esorbitante!”. In breve tempo perdemmo la gioia che accompa-
gna l’acquisto della prima casa. Eravamo amareggiati e scorag-
giati perché quei prezzi troppo alti ci escludevano da quartieri
che nemmeno ci piacevano. Con l’andare del tempo iniziammo
a innervosirci, a litigare e a perdere la fiducia nella casa dei no-
stri sogni.
Poi, una sera, dopo aver passato tre ore a Brooklyn a visita-
re appartamenti che costavano troppo e che avevano bisogno
di una ristrutturazione totale, entrambi trovammo il modo di
sbrogliare la situazione. Mio marito era arrabbiato e cominciò
a recitare il suo mantra: “Non è divertente. Non è divertente.”

73
Io ero frustrata, perché avevamo investito tanto tempo ed ener-
gie per cercare qualcosa che sembrava non esistere. Poi, nel bel
mezzo di una piccola crisi, dissi le parole magiche a mio marito:
“Ci deve essere un modo migliore. Preghiamo per una soluzione
creativa.” Lui annuì e pregammo insieme. Dissi: “Grazie Uni-
verso perché ci apri alle possibilità creative. Affidiamo a te i
nostri piani. Mostraci che cos’hai in serbo per noi.” Nell’arco di
pochi secondi, entrambi ci sentimmo più leggeri. Dopo essermi
abbandonata alla sensazione della resa, riuscii di nuovo a sorri-
dere. E anche mio marito. Era contento che avessimo rilasciato
il bisogno di controllo. Nella nostra resa, ci eravamo riallineati
alla vera fonte del nostro potere – l’Universo – da cui emerse
un’idea ispirata. Dissi: “Tesoro, sai che abbiamo sempre sognato
di vivere in campagna? Perché non cambiamo i nostri program-
mi e iniziamo a cercare una casa a nord della città?”. Lui mi
guardò elettrizzato ed esclamò: “Questo sì che è divertente!”.
Eravamo di nuovo in pista! Quarantacinque minuti dopo, mio
marito aveva già trovato quattro annunci di case in campagna.
Ventiquattr’ore dopo, avevamo già contattato un agente immo-
biliare e fissato gli appuntamenti per visitare tutte e quattro le
case, compresa una meravigliosa villetta in cima a una monta-
gna. Quella domenica partimmo verso nord.

LEZIONE UNIVERSALE: L’UNIVERSO AGISCE ALLA SVELTA


QUANDO TI DIVERTI
La prima casa che visitammo fu proprio la villetta in cima
alla montagna. Mentre ci avvicinavamo, mio marito disse: “È
quella giusta. Lo sento.” Percorremmo un magico viale d’acces-
so, lungo centinaia di metri, che si snodava sul pendio ed era
costeggiato da boschi. Il viale sfociava in un mondo incantato

74
di giardini inglesi e mura in pietra. Qua e là, oggetti di marmo
e fiori insoliti giocavano con la bellezza del paesaggio natura-
le. Il fronte della casa era circondato da alberi che sfoggiavano
tutti i colori dell’autunno. E dal soggiorno si godeva una vista
straordinaria sul panorama circostante. Nel momento in cui en-
trammo in casa, sentii un’ondata di energia amorevole scorrere
nel mio corpo. Dissi a mio marito e all’agente: “So che sembra
assurdo, ma mi sento a casa.” Andammo a vedere le altre abi-
tazioni, ma nessuna ci dava quella sensazione meravigliosa che
avevamo provato nella villetta in cima alla montagna.
Nelle settimane che seguirono, visitammo più volte la villet-
ta, per raccogliere informazioni. Alla quarta visita portammo
anche i nostri genitori, per conoscere il loro parere. Il giorno pri-
ma avevo parlato al telefono con la mia cara amica Colette Ba-
ron-Reid, che è una potente sensitiva. Le avevo raccontato della
casa in montagna, condividendo con lei sia il mio entusiasmo sia
le incertezze. Mi disse: “Hai chiesto un segno?”. Risposi: “Un
segno? In che senso?”. Lei mi spiegò che tutte le volte che si tra-
sferisce in una casa nuova, chiede di riceverne uno. Il suo segno
è una libellula. Quando scelse la sua ultima casa, capì che era
quella giusta perché vide un libro con una libellula raffigurata in
copertina. L’idea di chiedere un segno mi conquistò. Le dissi:
“Mi piace molto la libellula, ma il mio segno sarà un gufo.” Non
so perché scelsi il gufo. Forse fu il gufo a scegliere me?
Così visitammo la casa con i nostri genitori. Quando entram-
mo in cucina, sul tavolo notai un biglietto d’auguri con l’imma-
gine di una libellula! Lo presi come un segno preliminare. Ave-
vo trovato la libellula di Colette, ma ero determinata a trovare
il mio gufo. Così perlustrai la casa in cerca del gufo. Lo cercai
dappertutto: sulle copertine dei libri, sui rami degli alberi, per-
sino sui piatti. Quando arrivò il momento di uscire, non l’avevo

75
ancora trovato. Mandai un messaggio a Colette dicendo: “Non
ho trovato il mio gufo, ma ho trovato la tua libellula!”. Rispose:
“Bene! Abbiamo parlato della libellula, quindi è sufficiente :).”
La sua risposta mi tranquillizzò. Prima d’immetterci sulla
superstrada, mio marito e io ci fermammo a prendere un caffè.
Quando tornammo alla macchina, mi voltai a sinistra e mi cad-
de l’occhio sul paraurti di un’automobile parcheggiata accanto
alla nostra: c’era un adesivo che raffigurava un grande gufo in
volo. Urlai: “Ho trovato il nostro gufo!”. Era un segnale inequi-
vocabile: l’Universo era dalla nostra parte.
Qualche settimana dopo presentammo la proposta d’acquisto
per la casa, che fu accettata immediatamente. Eravamo elettriz-
zati, ma anche molto nervosi. Era la prima volta che comprava-
mo una casa, quindi evitammo di lasciarci prendere dall’entu-
siasmo prima di sbrigare tutte le pratiche.
Mentre erano ancora in corso le trattative per definire i det-
tagli del contratto, andammo a Londra perché avevo in pro-
gramma diverse conferenze. Durante quella trasferta, la paura
iniziò a insinuarsi dentro di me.
Invece di lasciare che la paura e i dubbi prendessero il soprav-
vento, scelsi di pregare e di avere una conversazione intima con
l’Universo. Dissi: “Grazie perché mi mostri ancora una volta che
sono sulla strada giusta. Universo, penso che mi servano altri
gufi…”.
Quando sei allineato al bene supremo, l’Universo agisce alla
svelta. Nell’arco di un’ora, iniziai a vedere gufi ovunque. C’erano
gufi nei graffiti sui muri, sui cuscini in vetrina, sui vestiti. C’era-
no gufi in tutta Londra.
Quella sera avrei dovuto tenere un discorso in una splendida
chiesa londinese, la Saint James Cathedral. Il fonico in servizio,
una persona adorabile, regala sempre agli speaker una cartolina

76
che raffigura uno dei suoi dipinti. In passato mi aveva già rega-
lato l’immagine di un orso. Quella sera mi diede due cartoline.
E disse: “Sapevo che questa volta sarebbe venuta con suo marito,
quindi ho portato una cartolina per ciascuno.” Diede la prima a
mio marito: era un orso. Poi mi porse la seconda, dicendo: “Non
so perché, ma ho avuto la sensazione che questa fosse proprio
per lei…”. Raffigurava un gufo! In quel preciso momento tirai
un sospiro di sollievo: sapevo per certo che l’Universo era dalla
mia parte.
Due settimane dopo mio marito e io chiudemmo le trattative
per la villetta in cima alla montagna.
Nel momento in cui fummo disposti a modificare le nostre
proiezioni interiori, la nostra percezione cambiò. Quando ci af-
fidammo alla preghiera e alla guida interiore, fummo guidati
verso possibilità creative.

LEZIONE UNIVERSALE: PUOI ACCEDERE A UNA GUIDA ILLIMITATA


SE TI ARRENDI E TI APRI A RICEVERLA
La logica, la paura e le limitazioni bloccano la connessione
con le possibilità creative e la guida universale. Quando ci ar-
rendiamo al nostro vero potere, i miracoli iniziano a sbocciare
intorno a noi. E lo fanno alla svelta. A noi è bastato ricordare
e accettare il nostro potere energetico per ritrovare fiducia ed
entusiasmo.
L’Universo è un flusso inesauribile di potente energia d’a-
more positiva. Quando ti allinei a essa, diventi una calamita
che ne attrae sempre di più. Se ti concentri sul tuo obiettivo e
parti dalla gioia, l’Universo inizia subito a mostrarti la via. Hai
il potere di allinearti a qualunque cosa desideri vedere. Questo

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allineamento sarà sempre positivo e di sostegno alla tua vita,
finché rimani sintonizzato con il tuo potere energetico.
Nel caso della ricerca della nuova casa, mio marito e io era-
vamo così presi dalla storia delle case orribili a prezzi gonfiati
che avevamo completamente dimenticato il nostro potere ener-
getico. In effetti lo avevamo ridotto con pensieri, emozioni e
commenti negativi. Ad abbatterci era stata proprio la storia che
avevamo costruito noi.
La buona notizia è che tutti possiamo scegliere di percepire
diversamente qualunque situazione. Nel nostro caso, è bastato
aprirci alle possibilità creative e affidarci all’Universo, lasciando
che operasse a modo suo. Con una breve conversazione siamo
riusciti a recuperare il nostro potere, a rilasciare la storia basata
sulla paura e a riconnetterci all’ispirazione e all’amore.

LEZIONE UNIVERSALE: LA RICONNESSIONE AL TUO POTERE INIZIA


NEL MOMENTO IN CUI TI ACCORGI DI AVERLO PERSO…
Ecco i passi che abbiamo intrapreso noi per riconnetterci
all’Universo. Usali per ricordarti della potente connessione cui
puoi accedere in qualunque momento.

Passo 1: Sii determinato a vedere la situazione con amore


Tra le cose che dici (mentalmente o ad alta voce), cos’è che
ti disconnette dal tuo potere? Per esempio, quando parli con
gli amici, ti lamenti spesso di quanto sia complicato trovare un
potenziale compagno o di quanto sia difficile conoscere persone
nuove alla tua età? O rientri a casa ogni sera brontolando per
quanto detesti il capo e il lavoro, e dici che vorresti cambiare ma

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il mercato del lavoro è bloccato e licenziarti sarebbe una mossa
troppo azzardata?
Sii onesto con te stesso. Quando hai identificato la storia che
abbassa le tue vibrazioni, prenditi un momento per un sano esa-
me di coscienza e valuta come ti fa sentire. Quando mio mari-
to e io cercavamo casa, la storia del mercato immobiliare aveva
abbassato le nostre vibrazioni e ci stava portando alla rovina.
Eravamo così depressi e ansiosi che discutevamo e litigavamo
senza motivo.
Prenditi un momento per valutare come le tue parole e le tue
convinzioni stanno bloccando il supporto dell’Universo. Quan-
te storie a basse vibrazioni ripeti di continuo? E come ti fanno
sentire?
Scrivi la tua risposta adesso.
Una valutazione onesta è fondamentale perché ti aiuta a ricor-
dare e ad accettare il tuo potere nascosto. Prenditi un momento
per rileggere la tua storia a bassa vibrazione e le sensazioni che ti
provoca. Subito dopo, dichiara ad alta voce: “Sono determinato
a vedere la situazione con amore. Affido questa storia all’Uni-
verso e lascio che operi a modo suo.”
Fallo diventare il tuo mantra. Ogni volta che ti accorgi di
essere invischiato in una storia a bassa vibrazione, riconoscilo e
dichiara:
“Sono determinato a vedere la situazione con amore.”
Riconosci la tua paura senza giudicarla e affidala all’Universo.

Passo 2: Lasciati guidare dalle emozioni


Il passo successivo per sbloccare il nostro potere nascosto è
avere chiaro in mente come vogliamo sentirci. Nel mio caso ero
concentrata sulla ricerca di una casa che avesse i requisiti richie-

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sti dalla logica, invece di una casa che mi facesse sentire a casa.
Quando mio marito e io abbiamo abbandonato la logica e ci siamo
lasciati guidare dalle emozioni, l’Universo è intervenuto.

LEZIONE UNIVERSALE: PUNTA ALLO STATO D’ANIMO MIGLIORE


Nel Capitolo 4 ti ho invitato a scegliere la gioia. Ora è tem-
po di accoglierla pienamente. Prenditi un momento per chiarire
come vuoi sentirti. Come ci si sente in uno stato di gioia?
Che cosa vuoi manifestare nella tua vita e come vuoi sentirti?
Scrivi la tua risposta.

Passo 3: Chiedi un segno


Questa parte è divertente. È arrivato il momento di chiedere
un segno. Ricorda: se chiedi un segno, significa che sei pronto
a collaborare con l’Universo. Significa che t’impegni a lasciar
andare il bisogno di controllo e a farti guidare da un potere più
grande di te. Se non ricevi un segno, è un segno anche questo.
Con la richiesta di una guida chiara, ti predisponi a ricevere una
direzione positiva e corretta che non ha nulla a che vedere con
ciò che pensi sia giusto. Abbi fiducia e ricorda che l’Universo ha
un piano migliore del tuo.
Puoi chiedere un segno che ti guidi verso qualunque cosa
desideri. Se non sei sicuro di una decisione o vuoi solo sapere
se sei sulla strada giusta, chiedi un segno. E non arrovellarti
sulla scelta del segno. Scegli la prima cosa che ti viene in mente.
Magari sarà un animale o il titolo di una canzone o di un libro.
Qualunque cosa ti venga in mente sarà il tuo segno. Lascia che
arrivi spontaneamente e fidati delle tue sensazioni.

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Spesso le persone ricevono segni sotto forma di sequenze nu-
meriche, come 1111 o 444. Ma il tuo segno potrebbe essere una
canzone, un profumo o un nome. Senza pensarci troppo, decidi
quale sarà il tuo segno e scrivilo.

Passo 4: Invia il tuo desiderio all’Universo


e attendi con pazienza
Ora invia il tuo desiderio all’Universo con questa preghiera:
“Grazie Universo perché mi offri il dono della chiarezza. Se sto
procedendo nella direzione giusta, mostrami il mio segno.”
Poi attendi con pazienza.
Ricorda: nel momento in cui ho allentato la presa sul mio bi-
sogno di trovare il gufo, ho creato spazio perché potesse appari-
re. Prova a non esercitare un eccessivo controllo sulla visione del
segno che hai scelto. Ho amici che manipolano i loro segni. Per
esempio, una mia amica aveva scelto il numero 108. Se vedeva
un 54, pensava che fosse il suo segno perché 54 per 2 fa 108. Ma
non bisogna imbrogliare.
Il segno ti apparirà con la massima chiarezza se stai andando
nella direzione giusta. E ricorda che, se non ti appare chiara-
mente, anche questa è una guida divina. Colette Baron-Reid
dice che il tuo segno dev’essere come un cartellone pubblicitario:
talmente chiaro che non puoi negarlo.
Alcuni segni arrivano rapidamente, altri richiedono tempo.
Se non ricevi subito il tuo, non preoccuparti. Forse hai ancora
delle paure di cui devi liberarti o forse devi rafforzare la tua fi-
ducia, prima di poterlo ricevere. Se non ti appare subito, è anche
probabile che sia la tua impazienza a bloccarlo.
Spesso siamo impazienti perché non abbiamo fiducia nell’e-
sito. Forse temiamo che la cosa che desideriamo non accadrà

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nell’esatto modo o nell’esatto momento in cui vogliamo. Ricor-
da che questo bisogno di controllo sull’esito deriva da una man-
canza di fiducia nell’Universo. Forse dentro di te agisce anche la
convinzione che, se qualcosa non accade nell’arco temporale che
avevi previsto, succederà qualcosa di brutto. Ma in questo modo
fai dipendere la tua felicità e la tua sicurezza dall’esito, senza
tenere conto che esiste un piano più grande del tuo. Interrompi
la comunicazione con l’Universo e ti disconnetti dalle infini-
te possibilità che potrebbero verificarsi. La chiave per rilasciare
questo controllo è affidare all’Universo i tuoi bisogni materiali
e le tue ossessioni e ricordare che nulla potrà portarti via il tuo
vero potere: l’amore e la pace che sono in te.
L’Universo può iniziare a lavorare solo nel momento in cui
accogli la pace interiore e allenti la presa sull’esito. Un esempio
efficace è dato dalle donne che desiderano un figlio. Molte mie
amiche si chiedono ossessivamente quando resteranno incinte o
perché ci mettono così tanto tempo a concepire. Tengono mo-
nitorata l’ovulazione, fanno continuamente i test di gravidanza
e non vivono il sesso con passione perché si preoccupano solo
dell’esito. Se questo metodo non funziona, molte di loro ricor-
rono alla fecondazione assistita. Il dato interessante è che spesso
riescono a rimanere incinte appena prima di iniziare tutta la
procedura. Perché? Perché sapendo che l’inizio della procedura
è ormai imminente si rilassano e ripongono fiducia in un piano
diverso dal loro: a quel punto la natura può fare il proprio corso.
Immagina come sarebbe la tua vita se vivessi con una pre-
senza di pace, a prescindere dal risultato. La chiave per vivere in
pace è arrendersi. Poi, quando pensi di esserti arreso, arrenditi
ancora di più. Riponi fiducia nel potere dell’Universo e rilassati,
mantenendo un’energia ricettiva. Continua a pregare, a rilassarti
e a lasciarti guidare dai segni dell’Universo. Può sembrare diffi-

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cile allentare la presa se sei profondamente attaccato a un esito,
ma imparerai che aver fiducia nell’Universo è molto più facile.
L’Universo ama e sostiene ciascuno di noi; dobbiamo solo
ricordarci di restare allineati all’energia dell’amore per poterla
ricevere. Fai che il tuo segno sia un promemoria dell’amore e
della guida che puoi ricevere in ogni momento.

LEZIONE UNIVERSALE: L’UNIVERSO TI SOSTIENE IN OGNI MOMENTO

Passo 5: Accogli le possibilità creative


Ovviamente non basta chiedere un segno per consentire
all’Universo di offrirci il suo supporto. Dobbiamo anche restare
aperti alle possibilità creative. Solo nel momento in cui mio ma-
rito e io siamo usciti dai limiti del pensiero razionale e ci siamo
aperti alle possibilità creative, l’Universo è intervenuto in nostro
favore. Se sei disposto a progettare la tua vita con uno stato d’a-
nimo creativo, l’Universo può manifestarsi ed entrare in azione.
Se sei pronto a ricevere possibilità creative, pronuncia questa
preghiera: “Grazie Universo perché trasformi i limiti e i dubbi
in possibilità creative.”
Usa questa preghiera quando la mente razionale prende il so-
pravvento e resta aperto a ricevere nuovi spunti per percepire la
situazione in modo innovativo. Forse riceverai un messaggio da
un amico. Forse lo spunto arriverà da una canzone o da un libro.
In ogni caso, sul tuo cammino troverai un’indicazione chiara
che ti guiderà verso idee creative. Sii disposto a lasciar andare
ciò che pensi sia meglio per te e affidati al potere dell’Universo.
Le lezioni di questo capitolo ti aiuteranno a risvegliare in te
un’energia più giocosa. La volontà di giocare, divertirti ed essere

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creativo apre il canale di comunicazione con l’energia amorevole
dell’Universo. La gioia è l’emozione più creativa in assoluto. Io
noto che, quando non mi diverto, mi sento bloccata, inceppata,
e il mio sistema di guida interiore è spento. Ma nel momento in
cui scelgo di riallinearmi al divertimento e alla creatività, sento
che l’energia inizia a scorrere e a palpitare in tutto il mio cor-
po. Quell’energia gioiosa e divertente è perfettamente allineata
all’amore dell’Universo ed è uno dei motivi per cui i bambini
sperimentano piaceri e meraviglie molto più degli adulti. Dob-
biamo risvegliare il nostro bambino interiore e disimparare le
limitazioni del mondo, per ricordarci il carattere giocoso della
nostra vera essenza, che è l’amore. In questo stato riceverai il tuo
segno, e la guida arriverà spontaneamente.
Che cosa succederebbe se scegliessi di essere più giocoso e
divertirti di più? Tendiamo a opporre resistenza a quest’idea,
perché ci hanno insegnato a vivere in tutt’altro modo, lottando
per ottenere dei risultati e per “far succedere le cose”. Ci han-
no insegnato che bisogna versare lacrime, sudore e sangue, al-
trimenti non arriveremo mai al successo. Invece io t’invito ad
andare oltre queste convinzioni improntate al sacrificio e alla
sofferenza e ad accettare che siamo qui per divertirci.
Ricapitoliamo i passi di questo capitolo:
• Sii determinato a vedere la tua situazione con amore, dopo
aver riconosciuto la tua storia a basse vibrazioni e aver va-
lutato come ti fa sentire.
• Lasciati guidare dalle emozioni mentre rispetti i tuoi de-
sideri e lo stato d’animo cui aspiri.
• Chiedi un segno come conferma da parte dell’Universo
del tuo allineamento all’energia e al flusso dell’amore.

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• Invia il tuo desiderio alle cure dell’Universo e attendi con
pazienza. La pazienza è la chiave per ricevere una guida.
• Accogli le possibilità creative.
Concentrati sulla tua capacità di connetterti all’Universo.
Hai negato il tuo potere troppo a lungo, ora è tempo di ricevere
amore, luce e un senso di connessione profonda.
Se hai dubbi riguardo a questo processo, non preoccuparti.
Nel Capitolo 6 t’insegnerò che anche gli ostacoli ti offrono una
guida. Quando ti sintonizzi sulla frequenza amorevole dell’U-
niverso, tutto ciò che accade nella tua vita diventa un’occasio-
ne divina di crescita spirituale, guarigione e libertà. Continua
a pronunciare le tue nuove preghiere e affermazioni e apri il
tuo cuore a proseguire in questo splendido viaggio verso nuove
percezioni.
Mentre concludo il capitolo, penso a dove mi trovo e a come
ho lasciato che il divertimento m’indicasse la via. Il diverti-
mento mi ha portato a questo esatto istante. Sono seduta alla
scrivania e ammiro un panorama epico dal mio nuovo studio,
nella villetta in cima alla montagna. Sorrido, perché so che l’U-
niverso aveva un piano per me e sono grata per aver seguito la
sua guida.

85
capitolo 6

GLI OSTACOLI
SONO DEVIAZIONI
NELLA DIREZIONE GIUSTA

Un pomeriggio mio marito e io prendemmo un taxi nella


zona nord di Manhattan per partecipare a una riunione. Una
volta a bordo litigammo per una cosa apparentemente insigni-
ficante e quasi ridicola, che però toccò un tasto dolente in en-
trambi, tanto che nessuno dei due era disposto a lasciar correre.
Purtroppo da mesi i litigi sulle inezie erano diventati la norma:
discutevamo per cose stupide e sembrava che non riuscissimo
a uscire da questo schema. Quando succedeva, io volevo ave-
re “ragione”, ma volevo anche essere felice. Perciò quel giorno,
dopo qualche minuto di battibecco, la mia saggezza interiore
si fece avanti offrendomi una guida. Sentii una voce dentro di
me: “Prega per una guarigione e per una risoluzione.” Invocai il
Sacro Istante e invitai l’amore. Mi dissi: “Grazie per aver rior-
ganizzato questa situazione e perché mi aiuti a lasciar andare le
inezie.” Sentii che anche l’energia di mio marito si alleggeriva.
Dopo la riunione, ci dirigemmo verso l’ascensore per usci-
re dall’edificio. Quando la porta dell’ascensore si aprì, gli dissi:
“Aspetta, devo chiedere un’altra cosa.” Corsi in ufficio, otten-

86
ni la risposta alla mia domanda e tornai da lui. Scendemmo di
diciassette piani e arrivammo a quello che credevamo essere il
piano terra. Aspettammo qualche istante ma la porta dell’ascen-
sore non si aprì. Capimmo che eravamo bloccati. Era la seconda
volta in un anno che rimanevo bloccata in un ascensore, quindi
iniziai ad agitarmi. E visto che sapevo che mio marito soffri-
va di claustrofobia, la mia paura era moltiplicata all’ennesima
potenza. Dopo pochi minuti, ci sembrava di essere lì dentro
già da un’ora. Iniziammo a sudare, a toglierci strati di vestiti,
a muoverci nervosamente avanti e indietro mentre cercavamo
di comunicare con il gestore dell’edificio attraverso il telefono
per le emergenze. L’uomo continuava a dire che l’addetto alla
riparazione era già in viaggio, ma a New York “essere in viag-
gio” non significa necessariamente “arrivare subito”. Per quanto
ne sapevamo, l’addetto alla riparazione avrebbe potuto metterci
più di un’ora a farsi strada nel traffico. Eravamo bloccati senza
sapere quando saremmo potuti uscire da lì.
Dopo dieci minuti, sentii ancora la mia saggia voce interiore:
“Zach sta per avere una crisi. Tu devi essere la sua luce.” Rice-
vetti il messaggio forte e chiaro e mi focalizzai su mio marito.
Cominciai ad accarezzargli la schiena, a massaggiargli le orec-
chie, a parlargli di tutte le cose che destavano il suo interesse.
Lo invitai a dirmi come lui avrebbe voluto arredare la cucina
della nostra villetta. Stavo facendo tutte le cose che mio marito
vorrebbe facessi sempre. Gli stavo dando amore e attenzione. E
proprio in quel momento, mentre eravamo bloccati nell’ascenso-
re, la mia focalizzazione si spostò su ciò che importava davvero:
la sintonia con mio marito. E funzionò! Passarono altri venti
minuti e mio marito era calmo. Si stava godendo il massaggio
e insieme pensammo a qualche idea creativa per l’arredamento

87
della casa. La claustrofobia non prese il sopravvento: Zach era
in pace.
Dopo quarantacinque minuti circa, io invece cominciai ad
andare in ansia. Allora pregai ad alta voce: “Universo, abbiamo
bisogno del tuo aiuto. Siamo pronti a uscire di qui…”. Dopo
pochi minuti sentimmo l’addetto alla riparazione che lavorava
sulla porta. In breve la porta si aprì e scoprimmo di essere bloc-
cati tra il primo e il secondo piano. Raccogliemmo le nostre
cose e saltammo fuori dall’ascensore in un atrio gremito di gente
che tornava dalla pausa pranzo. Mio marito guardò lo schermo
del cellulare e vide che era l’1:11 del pomeriggio. Sussultammo
felici, perché sapevamo che il numero 1 in sequenza è un segno
della guida dell’Universo. Doreen Virtue, autrice e sensitiva,
spiega che quando vedi l’1 in sequenza significa che qualcuno ti
sta guidando.
Con questa esperienza, l’Universo ci ha offerto un bellissimo
compito spirituale, un promemoria per ricordarci che gli osta-
coli sono deviazioni nella direzione giusta. Restare intrappolata
in ascensore con un marito claustrofobico per quarantacinque
minuti può sembrare un incubo, ma in realtà è stata una bene-
dizione. Nel taxi avevo pregato per un miracolo che ci facesse
uscire dal circolo vizioso dei litigi inutili e che ci offrisse il modo
di riconnetterci. E quel giorno l’Universo ci ha tenuti bloccati
nell’ascensore fino a quando non siamo riusciti a ripristinare la
nostra sintonia e il nostro amore.
Quando chiedi una guida, l’Universo può lanciarti una palla
a effetto. A volte le lezioni divine arrivano in forme strane. Nel
mio caso, restare bloccata in ascensore mi ha dato l’opportunità
di lasciar andare tutte le futilità, riorientare i miei pensieri verso
l’amore e la mia energia verso mio marito. Dopo esserci liberati

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di tutto il resto, siamo riusciti a riallinearci all’unica verità, che
è l’amore.
Questa storia ci ricorda che ogni situazione si può conside-
rare come una potente opportunità per lasciare che l’Univer-
so imprima una nuova direzione al nostro cammino. Quando
invochiamo il Sacro Istante con la preghiera, ci riallineiamo
all’energia dell’amore. Allora la nostra coscienza amorevole si
espande e diventa ricettiva, accogliendo una guida che potreb-
be essere molto diversa dal piano che avevamo in mente. Tutto
ciò che dobbiamo fare è avere fiducia, perché qualunque sia la
direzione in cui ci porta, sarà ciò di cui abbiamo bisogno. Tutte
le situazioni che ci sembrano ostacoli in realtà sono delle oppor-
tunità: sono deviazioni nella direzione giusta. Confida sempre
nella guida dell’Universo e sappi che sei sospinto verso l’amore.

LEZIONE UNIVERSALE: GLI OSTACOLI SONO DEVIAZIONI


NELLA DIREZIONE GIUSTA
Un corso in miracoli spiega: “I miracoli riorganizzano la perce-
zione e ti liberano dalla mancanza e dall’isolamento.” La pratica
del Sacro Istante e la scelta di una mentalità orientata ai miracoli
rappresentano la via più agevole per arrivare alla grazia. Non
sempre ti si presenta immediatamente una direzione chiara, ma
abbi la certezza di essere sulla strada giusta. Questa “certezza”
è fondamentale per la felicità e la pace. Quando entri in que-
sta certezza e accetti che anche gli ostacoli più difficili possono
essere interventi divini, la tua fiducia nell’Universo si rafforza
ulteriormente.
Se scegli di considerare gli ostacoli come deviazioni nella dire-
zione giusta, puoi iniziare a trovare un senso più profondo e una
preziosa occasione di crescita personale anche nei disagi. Magari

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puoi connetterti a uno scopo più elevato, entrare in una vera sin-
tonia con una persona o anche imboccare una via che cambierà
positivamente il corso della tua vita, portando miglioramenti che
non avresti mai immaginato. Se li percepiamo con amore, tutti
gli ostacoli si possono trasformare in lezioni preziose.
Negli anni ho incontrato molte persone che hanno affrontato
eroicamente gli ostacoli con una mentalità orientata ai miracoli
e di conseguenza hanno cambiato il corso della propria vita e
di quella degli altri. Un esempio efficace arriva dalla mia ami-
ca Kris Carr, figura di spicco nel mondo del benessere e della
crescita personale. Il giorno di san Valentino del 2003, quando
Kris aveva trentun anni, le diagnosticarono una rara forma di
cancro al quarto stadio. Con un’incredibile quantità di pratiche
spirituali, amore e saggezza interiore, Kris è riuscita a elevarsi al
di sopra della paura del mondo e ad accogliere l’amore dell’U-
niverso. Ha saputo vedere questo ostacolo come una deviazione
divina nella direzione giusta, e il cambiamento di percezione
l’ha portata a diventare una figura guida per moltissime persone
verso la trasformazione e la guarigione. Kris sa bene che spesso
la libertà dalla paura è la soluzione, e la sua storia lo dimostra.
Ama il proprio corpo per quello che è e accoglie l’ostacolo come
una grande opportunità di aiutare gli altri e di crescere spiri-
tualmente. Kris è la mia eroina.
Che cosa succederebbe se tutti noi dessimo libero sfogo alla
Kris Carr che è in noi? Non sarebbe splendido affrontare la pau-
ra con una mentalità orientata ai miracoli e trasformarla in amo-
re e consapevolezza del nostro scopo? Quanto sarebbe diverso il
nostro mondo se tutti vivessimo così?
Ecco la mia missione: guidarti a scegliere l’amore in qualun-
que circostanza, per trasformare tutti gli ostacoli in opportunità
di crescita spirituale.

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La chiave per avere fiducia nel piano dell’Universo è lasciar
andare le aspettative sugli esiti. Se restiamo aggrappati alle
aspettative e ai “dovrei”, ci disconnettiamo dal flusso della gui-
da universale. La mentalità dell’aspettativa ha in sé un’energia di
controllo e manipolazione con cui l’Universo non si allinea, per-
ciò blocchiamo il canale della comunicazione e della ricettività.
Solo quando lasciamo andare l’aspettativa sull’esito, ci apriamo
a una visione del mondo ricettiva e accettiamo di essere guidati.
Sarah, una donna che ho seguito nel corso di una consulen-
za, aveva frequentato per molti anni solo uomini che pensava
di “dover” frequentare, in base alle proprie aspettative. Sulla
carta, quegli uomini avevano tutte le credenziali giuste: bell’a-
spetto, denaro, una fede religiosa compatibile con la sua e il suo
stesso sistema di valori. Sarah pensava di essere sulla strada
giusta per costruire una relazione a lungo termine, eppure ogni
volta il rapporto s’interrompeva bruscamente, il fidanzato di
turno la lasciava e di solito la motivazione suonava così: “Non
so perché sento il bisogno di chiudere questa relazione. Tu sei
fantastica e hai tutto quello che cerco in una donna, ma per
qualche motivo penso di non essere la persona giusta per te.”
Quando si rivolse a me, Sarah aveva quarant’anni, era single e
molto disorientata. Voleva provare ad “aggiustare” ciò che non
andava in lei – qualunque cosa fosse – per riuscire a mantenere
una relazione duratura.
Dopo quattro mesi di coaching, vedevo che Sarah cercava
ancora uno specifico tipo di uomo. Aveva standard molto ri-
stretti e aspettative elevatissime. Il bisogno di trovare il tipo di
uomo “giusto” era fortemente limitante. Era chiaro che in quel
modo Sarah si privava di una straordinaria opportunità, perché
non si lasciava guidare dall’Universo. Contava solo sulle proprie
forze e si concentrava esclusivamente sui propri bisogni, con-

91
vinta che “l’uomo giusto” dovesse avere necessariamente certe
caratteristiche.
Esposi questa teoria a Sarah e, dopo averla respinta per un
po’, lei iniziò a piangere e disse: “Gabby, è vero. Per tutta la vita
ho cercato di attrarre il tipo d’uomo che mia madre voleva per
me. Mio padre se n’è andato di casa, e mia madre mi ha inse-
gnato che sarei stata felice solo con un uomo cattolico affermato
che guadagna un sacco di soldi e può provvedere a me.” L’am-
mirai per la volontà di riconoscere quello schema basato sulla
paura. Poi le spiegai che probabilmente l’energia del controllo
era il motivo per cui le sue relazioni non duravano. Ogni uomo
che lei aveva frequentato sentiva le vibrazioni della paura e del
controllo e intuitivamente capiva di essere la persona sbagliata.
Per Sarah era arrivato il momento di riconfigurare le proprie
percezioni e riallinearsi al potere dell’Universo. Il primo passo
fu aiutarla a vedere come aveva bloccato la connessione con la
guida dell’Universo. Volevo farle capire che tutti gli ostacoli che
lei percepiva come tali in realtà erano deviazioni nella direzione
giusta. Le relazioni fallimentari erano messaggi dell’Universo
per dirle che l’uomo ideale secondo sua madre non era neces-
sariamente l’uomo ideale per lei. Inoltre aiutai Sarah a vedere
che l’energia del controllo, alimentata dalla paura che sua madre
aveva instillato in lei, era tutt’altro che attraente e alla lunga
faceva scappare gli uomini da lei.
Il passo successivo fu aiutarla a lasciar andare i bisogni e le
aspettative, perché si arrendesse a una guida e a una saggezza
che trascendevano la logica e la razionalità. Era tempo per Sarah
di lasciarsi aiutare dall’Universo. Le consigliai una preghiera per
allentare il controllo e accogliere il flusso: “Grazie Universo per-
ché mi aiuti a vedere oltre i miei limiti. Grazie perché espandi le
mie percezioni così che possa attrarre il vero amore.”

92
Per più di un mese Sarah recitò questa preghiera ogni giorno.
Con il passare del tempo, iniziò a sentire un profondo senso di
sollievo e felicità. Amava l’idea di non dover pianificare tutto
e di poter lasciar andare il bisogno di controllo sulle relazioni
sentimentali. La sua capacità di affidarsi a questa preghiera per
riconfigurare la propria energia era il miracolo che aspettava da
tempo. Per la prima volta nella sua vita, si sentiva completa sen-
za un compagno.
Quando incarnò la fiducia e la certezza di avere l’Universo
dalla sua parte, Sarah diventò super attraente. All’improvviso
uomini di ogni genere – anche quelli a cui non avrebbe mai
pensato di piacere – le chiedevano di uscire. Erano molto diversi
dal tipo ideale che aveva in mente sua madre, ma lei li trova-
va fantastici. Uno in particolare, Michael, si dimostrò tenace
nel corteggiarla. A livello razionale Michael non era la persona
giusta: non aveva una solida posizione professionale e non aveva
raggiunto la sicurezza finanziaria. Inoltre non era cattolico. In
altre parole, non aveva nessuna delle qualità che Sarah aveva
cercato fino a quel momento. Eppure, quando lui le chiedeva di
uscire, lei non poteva fare a meno di accettare.
Dopo qualche mese di appuntamenti spensierati con Micha-
el, un giorno Sarah mi chiamò e disse: “Gabby, non sono mai
stata più felice di così. Michael mi fa sentire al sicuro, fiduciosa
e protetta. Mi piace stare con lui. Ho la sensazione che stesse
aspettando proprio me. Sono felice di essermi aperta a ricever-
lo.” Dieci mesi dopo, Michael e Sarah decisero di sposarsi.
Sarah aveva ragione. Michael aspettava proprio lei. E l’Univer-
so lo sapeva. Tutti gli uomini che l’avevano lasciata potevano sem-
brare degli ostacoli nella sua vita, ma in realtà ciascuno di loro era
una deviazione che l’aveva guidata a modificare la propria energia,
affidarsi all’Universo e avere fiducia in una nuova direzione.

93
LEZIONE UNIVERSALE: L’UNIVERSO FA PER TE
CIÒ CHE NON PUOI FARE DA SOLO
Prendi ispirazione dalla storia di Sarah e lascia andare final-
mente il tuo attaccamento a cose, persone e situazioni. In quali
modi stai bloccando l’arrivo del tuo “Michael”? Che sia la ricer-
ca di un compagno, un miglioramento nella sfera professionale,
una scelta per la tua salute o un trasferimento in un’altra città, in
quale modo stai controllando le tue esperienze e ti stai disalli-
neando dal flusso dell’Universo?
Lascia che ti accompagni passo dopo passo nel processo che
ha aiutato Sarah a vedere gli ostacoli come deviazioni nella dire-
zione giusta e lascia che l’Universo ti guidi verso l’amore.
Puoi applicare questo processo a qualunque ambito della tua
vita e contare sulla collaborazione dell’Universo.

Passo 1: Le aspettative e i “dovrei” stanno bloccando il flusso


dell’Universo?
In quale modo le tue aspettative e i tuoi “dovrei” contribui-
scono a creare ostacoli nella tua vita? Scrivi in quali ambiti della
tua vita ti stai focalizzando sulle aspettative e sui “dovrei”, ma-
nipolando gli esiti:
Prendi nota anche delle tue aspettative e dei tuoi “dovrei”.

Passo 2: Prega per lasciar andare aspettative e “dovrei” e


guarda agli ostacoli con amore invece che con paura
La prossima volta che ti senti bloccato in uno stato d’ani-
mo vittimista per qualcosa che non sta andando secondo le tue
aspettative, pronuncia questa preghiera e riallineati all’amore:

94
“Grazie Universo perché mi aiuti a considerare questo ostaco-
lo come un’opportunità. Farò un passo indietro e lascerò che
sia tu a guidarmi.”

Questa preghiera ti offre la possibilità di superare ogni bloc-


co. Provala oggi stesso per qualcosa di semplice. Magari ti senti
stressato e schiacciato dai ritmi di lavoro. In questo caso, pro-
nuncia la preghiera e lascia che l’Universo riorganizzi la tua
giornata. O magari sei alle prese con un dramma familiare e
non riesci a lasciar andare il rancore. Allora pronuncia questa
preghiera e lascia che l’amore prenda il sopravvento. La pre-
ghiera ti aiuterà a riconfigurare la tua percezione e a superare
limitazioni e dubbi.

Passo 3: Affida gli ostacoli all’Universo


Affida gli ostacoli alle cure dell’Universo con questa splen-
dida meditazione in cui invochi l’aiuto di un gruppo di angeli
per arrenderti e lasciar andare. Non è fondamentale che tu creda
agli angeli. Devi solo permettere che le immagini visualizzate
durante la meditazione rappresentino simboli di fede che ti aiu-
tino a rilasciare il bisogno di controllo.

Siediti comodo su una sedia oppure a terra, con il busto eretto.


Chiudi gli occhi.
Porta indietro le spalle e allunga la spina dorsale.
Inspira profondamente e trattieni il fiato. Poi, mentre espiri, la-
scia andare. Inspira ancora profondamente, rivolgendo un rin-
graziamento a tutto ciò cui sei rimasto aggrappato, poi lascialo
andare espirando.

95
Continua a fare respiri profondi e prolungati, per tutta la medi-
tazione.
Immaginati seduto comodamente in un luogo che ami e dove ti
senti al sicuro. Visualizzati perfettamente a tuo agio.
Sistemati in questo spazio e sappi che sei accudito, protetto e
supportato.
Ora prenditi un momento per individuare l’area della tua vita su
cui stai esercitando un controllo. Concediti di sentire tutte le
emozioni che affiorano mentre focalizzi l’attenzione su questa
situazione. Riconosci e accetta tutte le sensazioni che emergo-
no e continua a respirare a lungo e a fondo.
Con l’occhio della mente, visualizza davanti a te un cestino do-
rato che irradia luce dall’interno.
Quando sei pronto, riponi delicatamente nel cestino l’area della
tua vita su cui stai esercitando il controllo. Lasciala andare e
arrenditi completamente.
Stabilisci l’intenzione di cedere interamente il bisogno di con-
trollo e lascia che l’Universo prenda il sopravvento.
Fai un profondo respiro e ringrazia te stesso perché sei dispo-
sto ad arrenderti.
Ora visualizza uno splendido angelo che arriva dietro di te. L’an-
gelo posa delicatamente le mani sulle tue spalle e ti assicura
che è sicuro per te lasciar andare il bisogno di controllo. Poi
l’angelo raccoglie il cestino e lo porta con sé mentre si alza in
volo e ti saluta.
Hai affidato il tuo controllo all’Universo, che ora se ne prenderà
cura per te.
Resta seduto per qualche minuto in uno stato di quiete mentre
senti affiorare in te una nuova energia rilassata.
Quando sei pronto, apri lentamente gli occhi.

96
Se pratichi questa meditazione, l’Universo sentirà certamen-
te la tua chiamata, capirà che sei pronto a lasciar andare il biso-
gno di controllo e a intraprendere una strada nuova. Ora che hai
allentato la presa sugli ostacoli, è importante che ti mantenga
aperto al piano che l’Universo ha in serbo per te. È molto pro-
babile che il piano dell’Universo non corrisponda affatto alle
tue aspettative o alle tue speranze. Ma ricorda che la guida che
ricevi ti conduce nella direzione giusta, anche se in un primo
momento potrà sembrarti una deviazione. Attieniti a questa ve-
rità e ti sentirai completamente supportato.
Ricapitoliamo i passi di questo capitolo:
• Aspettative e “dovrei” bloccano il flusso: accetta gli osta-
coli come deviazioni nella giusta direzione.
• Prega per lasciar andare aspettative e “dovrei”, che sono
indici del tuo desiderio di controllare la situazione: “Gra-
zie Universo perché mi aiuti a considerare questo ostacolo
come un’opportunità. Farò un passo indietro e lascerò che
sia tu a guidarmi.”
• Affida gli ostacoli all’Universo e pratica la meditazione
guidata per arrivare a uno stato di resa, pazienza e pace.
Se consideri gli ostacoli come deviazioni nella direzione giu-
sta, riesci ad allinearti al potere dell’Universo e avverti un pro-
fondo sollievo. Nel Capitolo 7 ti guiderò verso un altro passo
importante per avere fiducia nell’Universo: la pratica della cer-
tezza. La certezza ti offrirà un aiuto e un supporto che non avre-
sti nemmeno immaginato ed è cruciale per la felicità e la pace.

97
capitolo 7

LA CERTEZZA APRE LA VIA


VERSO I TUOI DESIDERI

Nel 2005, all’inizio del percorso di guarigione dalle dipen-


denze, leggevo e guardavo tutti i libri e i DVD di self help,
ascoltavo podcast spirituali e assimilavo tutti i consigli che riu-
scivo a trovare. In particolare, c’era un DVD che adoravo: s’in-
titolava Puoi guarire la tua vita e vi partecipavano molti autori, i
cui volti sorridenti comparivano nella mia libreria, tra cui Lou-
ise Hay, Christiane Northrup e lo straordinario Wayne Dyer.
La sua parte in effetti era quella che mi emozionava di più, e
la guardavo in continuazione. M’innamorai perdutamente delle
sue perle di saggezza, come “Diventa quel che pensi” e “Lo vedi
quando ci credi”. Le sue frasi diventarono i miei mantra: con
la guida di Wayne, iniziai a prestare molta attenzione ai miei
pensieri e scelsi di pensare ciò che desideravo per contribuire a
creare la mia realtà.
Ogni giorno seguivo i suoi consigli e sospendevo voluta-
mente la mia incredulità. Lasciavo andare tutte le limitazioni
e concedevo alla mia mente di sognare. Mi visualizzavo mentre
scrivevo libri spirituali in cui esponevo il formidabile percorso di
crescita e guarigione che stavo sperimentando. Mi vedevo come
speaker e maestra spirituale. Creavo immagini di me che parla-

98
vo in pubblico insieme a quei grandi maestri e offrivo una guida
a persone che, come me, desideravano migliorare e guarire.
Restai fedele alle mie visioni, rafforzai la mia certezza e con-
fidai nel sostegno dell’Universo. La certezza mi dava un senso
di pace: non sentivo il bisogno di forzare le situazioni per pro-
muovere la mia carriera ed ero sicura che l’Universo avesse un
piano per me. L’Universo infatti rispose favorevolmente a questa
mia pace mentale. Con l’andare del tempo, la mia certezza prese
forma e le mie visioni diventarono realtà. Nel 2009 firmai il
contratto per il mio primo libro, e appena ne ricevetti la bozza
impaginata, ne mandai una copia a Wayne Dyer. La spedii a un
indirizzo sull’isola di Maui, senza aspettarmi di ricevere una
risposta, insieme a un biglietto in cui ringraziavo Wayne per
avermi aiutato a trasformare le mie visioni in realtà. Anche se
non l’avesse ricevuto, il solo fatto di avergli spedito il libro mi
rendeva felice.
Poche settimane dopo mi fu recapitata una lettera con il tim-
bro dell’isola di Maui. Aprii la busta e trovai un biglietto scritto
a mano da Wayne Dyer in persona. Mi ringraziava per il libro
e m’incoraggiava a proseguire nella mia carriera. Ero sbalordita
dalla sua generosità e dal suo amore. Non riuscivo a credere che
avesse trovato il tempo per rispondermi.
Qualche mese dopo assistetti a un evento a New York, dove
Wayne era lo speaker principale. Ero seduta in prima fila e as-
sorbivo ogni sua parola. A metà intervento, Wayne prese un
volume dal tavolo sul palco e iniziò a parlare di una giovane
autrice che aveva pubblicato il suo primo libro. Disse: “Questa
ragazza un giorno salirà su questo palco e parlerà a una platea
grande come questa. Sarà una maestra fantastica e io voglio che
tutti compriate il suo libro.” Poi aggiunse: “Gabrielle Bernstein,
per favore alzati e saluta il pubblico.” Ero scioccata! Non avevo

99
realizzato che stesse parlando di me! Mi alzai, salutai il pubbli-
co e ringraziai Wayne per la sua generosità. Quel momento fu
grandioso e provai un’emozione più intensa di quanto avessi mai
osato immaginare.
Trascorsero tre anni da allora e nel frattempo avevo pubbli-
cato altri tre libri. Le visioni di me nelle vesti di speaker, autrice
e maestra spirituale stavano prendendo forma. Più mi godevo
il processo e mi focalizzavo sulla gioia e sull’aiuto che potevo
offrire, più ero supportata dall’Universo. Poi un giorno a New
York, salii sul palco del Javits Center per tenere un discorso.
Quando mi trovai là sopra e vidi la vasta platea di fronte a me,
mi resi conto che era proprio lo stesso palco su cui Wayne ave-
va previsto che un giorno sarebbe toccato a me. La visione che
avevo custodito nel mio cuore stava prendendo forma: “Diventa
quel che pensi.”
Il duro lavoro, la passione e l’impegno possono darti il sup-
porto di cui hai bisogno per realizzare lo scopo della tua vita.
Ma l’ingrediente segreto è la certezza dell’esito. Quando sia-
mo certi, riusciamo a rilassarci con sicurezza e fiducia. Il mio
passo preferito di Un corso in miracoli dice: “Coloro che sono
certi dell’esito possono permettersi di aspettare a lungo senza
ansia.” Questa frase mi dà un senso di potere. Tutti abbiamo
bisogno di certezze nella vita, ma il mondo in cui viviamo ci
offre tutto tranne che questo. Ci hanno insegnato a credere nella
paura, nell’impotenza e nel dubbio. I messaggi di questo libro
vogliono demolire queste convinzioni limitanti e incoraggiarti
ad assumere una prospettiva nuova per imparare a fidarti com-
pletamente del tuo cammino e di un potere superiore. Se ti con-
cedi di sognare in grande e impari a fidarti della tua saggezza
interiore, ricevi il dono della certezza.

100
LEZIONE UNIVERSALE: LA VIA VERSO LA CERTEZZA RICHIEDE
CHE TU DESIDERI ESSERE LIBERO DALLA PAURA
Il mio impegno per liberarmi dalla paura mi ha dato la forza
di accogliere la certezza in un mondo incerto. La libertà di cui
parlo è una pace interiore che nasce solo da un’autentica fiducia
nell’Universo. Se scegliamo di credere nel mondo, allora abbia-
mo paura. Ma quando scegliamo di avere fiducia nell’Universo,
la pace diventa reale. Pace e libertà sono spesso minacciate, so-
prattutto se ci sentiamo impotenti in una certa situazione e se
abbiamo l’impressione di non avere alcun controllo – la perdita
di una persona amata, una diagnosi che ci spaventa, la notizia di
un evento mondiale che ci terrorizza –, di conseguenza perdia-
mo fiducia. Ma può succederci di perdere fiducia anche quando
tutto sembra andare bene. Sento spesso storie di persone che,
grazie all’impegno nella pratica spirituale, hanno manifestato
una vita meravigliosa. Eppure la presenza della paura le abbat-
te. Si raccontano storie come: “È troppo bello per essere vero”
oppure “È troppo bello perché possa durare”. E puntualmente
la loro certezza dimostra che hanno ragione. Ma è normale che
sia così. Bisogna comprendere che siamo programmati per avere
più fiducia nella paura che certezza nell’amore.
Per provare la sensazione che tanto desideriamo, dobbiamo
lasciare che il flusso creativo dell’amore scorra in noi. Troppe
volte cerchiamo quella sensazione in un drink, in una relazio-
ne o in qualche forma di successo terreno. Se ripenso alle mie
dipendenze, capisco chiaramente che stavo cercando il flusso
creativo, ma lo cercavo nel posto sbagliato. Quando mi sono
ripulita, ho spostato la ricerca al mio interno, per riallinearmi
all’energia dell’amore. L’impegno a coltivare la vita interiore con
la preghiera e la meditazione ha rafforzato la fiducia e la mia cer-

101
tezza nell’amore dell’Universo. Ho imparato che potevo sem-
plicemente fare un passo indietro e lasciare che la forza creativa
dell’amore agisse attraverso me. È stato in quel momento che ho
cominciato a vivere davvero.
Le lezioni di questo capitolo ti aiuteranno a rafforzare la tua
fiducia e a imboccare la via che conduce alla certezza. Il Cor-
so insegna: “La fede risolverà ogni problema adesso.” Metti in
pratica queste lezioni e comincerai a sperimentare un senso di
certezza a prescindere dagli eventi che stanno accadendo nella
tua vita. Aumenta la tua fiducia per arrenderti alla certezza.

Passo 1: Preparati
Essere pronti è il primo passo del cammino verso la certezza.
Sei pronto a staccarti dalle storie, dalle paure e dalle limita-
zioni del mondo? Sei pronto a privilegiare le tue grandi visioni
rispetto alle meschinità della paura? Sei pronto a lasciar andare
le storie, le esperienze e le circostanze del passato che ti hanno
fatto cadere nel dubbio? Se la risposta è sì, puoi cominciare il
tuo viaggio verso la certezza. Ricorda: non è necessario che tu
sappia come lasciar andare queste limitazioni; è sufficiente che
tu sia pronto a farlo.
Che cosa faresti se vivessi con fiducia e certezza?
Scrivi la risposta.
Se lascio andare i dubbi avrò la certezza e la fiducia necessarie
per________________________.
Attieniti a questa dichiarazione e metti in moto la certezza.

Passo 2: Pensalo, sentilo, credici


Per compiere il secondo passo del cammino verso la certezza
devi ricordare che i pensieri e le visioni creano la tua realtà.

102
Proprio come la visione di me che salivo sullo stesso palco
di Wayne è diventata la mia realtà, anche le tue visioni possono
creare il mondo che vuoi vedere.
Per aiutarti nel processo creativo, ti propongo una medita-
zione in cui ti guiderò ad allinearti al tuo desiderio più gran-
de. Mentre la segui, concediti di sperimentare una connessione
emotiva con il tuo desiderio. Lascia andare l’aspettativa sull’esito
e goditi le sensazioni che il tuo desiderio suscita in te, sapendo
che l’Universo risponderà alle tue emozioni positive.

LEZIONE UNIVERSALE: LA FREQUENZA CHE EMANI SUPPORTA


LE ESPERIENZE CHE VIVI
Meditazione creativa: prima di cominciare, assicurati di ave-
re a portata di mano un taccuino e una penna. Li userai appena
avrai finito.
Se ti piace meditare con un sottofondo musicale, ti consi-
glio di usare uno specifico mantra Kundalini per questa medi-
tazione: Ek Ong Kar Sat Gur Prasad Sat Gur Prasad Ek Ong Kar.
Significa che c’è un creatore di tutto il creato. È l’unico man-
tra Kundalini che contiene un monito. Qualunque cosa pensi
mentre ascolti o pronunci il mantra si manifesterà nella tua vita.
Avrai una tale capacità di manifestazione che i tuoi pensieri sa-
ranno ancora più potenti del solito. Devi solo essere consapevole
dei tuoi pensieri mentre ascolti il mantra e scegliere di andare
incontro al tuo desiderio.

Comincia la meditazione in silenzio o recitando il mantra.


Siediti comodo su una sedia oppure a terra e chiudi gli occhi.
Porta indietro le spalle e allunga la spina dorsale.

103
Posa le mani sulle cosce e tieni i palmi rivolti verso l’alto per
ricevere l’energia dell’Universo.
Inspira profondamente e dilata il diaframma.
Espira e lascia che il diaframma si restringa. Continua questo
ciclo di respiri profondi e prolungati per tutta la meditazione.
Prenditi un momento per pensare al desiderio che nutri da qual-
che tempo: una relazione romantica, un senso di pace fisica o
emotiva, un figlio o magari uno stato di chiarezza e ispirazione.
Esprimi rispetto e apprezzamento per il tuo desiderio.
Ora immergiti più a fondo in esso.
Inizia a immaginare di vivere in una realtà creata da questa in-
tenzione. Visualizzati mentre cammini mano nella mano con il
tuo compagno. Visualizza il tuo corpo libero dal dolore e dalla
malattia. Quali immagini ti vengono in mente? Lascia vagare la
mente e goditi le visioni creative che affiorano. Rispettale e ap-
prezzale tutte.
Se durante la meditazione avverti una sensazione di paura o di
dubbio, accettala.
Sentila nel corpo e lascia che si allontani. Non è necessario
respingerla subito; permettile di andare e venire durante il viag-
gio della meditazione creativa. Rispetta e accetta quella sensa-
zione e poi torna alle visioni evocate dal tuo desiderio.
Immergiti sempre più nelle visioni del tuo desiderio.
Respira ancora più a fondo e lascia che il respiro allinei la tua
energia fisica alle emozioni suscitate in te dalle visioni creati-
ve. Fai scorrere spontaneamente la sensazione delle tue visioni
dentro di te.
Resta comodamente per cinque o dieci minuti nell’energia di
questo flusso creativo.

104
(Se scegli di ascoltare il mantra durante la meditazione, puoi
recitarlo anche tu, pronunciando Ek Ong Kar Sat Gur Prasad Sat
Gur Prasad Ek Ong Kar.)
Quando sei pronto, fai un respiro profondo e lascia andare.
Poi apri gli occhi.
Subito dopo la meditazione prendi il taccuino e scrivi in cima
alla pagina: “Grazie saggezza interiore perché scrivi per mio
tramite. Invito l’energia amorevole dell’Universo ad aprire la via
e a guidarmi verso la certezza.”
Scrivi a ruota libera per dieci minuti tutto quello che ti viene
in mente spontaneamente. Lascia correre la penna e non appor-
tare correzioni.

Passo 3: Inizia a dialogare con l’Universo


Ora prenditi un momento per rileggere ciò che hai scritto.
Lasciati emozionare dalle idee che l’ispirazione ha fatto affiora-
re dentro di te. Concediti di essere vulnerabile e connesso alle
tue visioni. Lascia che l’Universo ti comunichi i suoi messaggi o
la sua rassicurazione attraverso la scrittura spontanea dell’eser-
cizio proposto sopra.
Può darsi che tu non abbia scritto nulla d’ispirato o che espri-
ma un senso di connessione. In questo caso non preoccuparti.
Non sempre si entra subito nel flusso, quando si inizia una nuova
relazione. Per entrare in rapporto con l’Universo ci vuole tempo,
impegno e convinzione. Questo esercizio è il primo nel libro in
cui dialoghi per iscritto con l’ispirazione dell’Universo. Conti-
nua a fare pratica e aggiungi l’esercizio della scrittura spontanea
alle tue meditazioni quotidiane.
L’abitudine di accettare il dialogo con l’Universo segna l’ini-
zio di una nuova relazione. Quando ti arrendi all’energia dell’a-

105
more e la lasci scorrere dentro di te, ti vengono in mente idee
ispirate e pensieri intuitivi. Se continui questa pratica, con l’an-
dare del tempo la saggezza dell’amore affiora sempre più dentro
di te. Parole e idee che non avresti mai immaginato iniziano a
depositarsi sulla pagina. Probabilmente la tua calligrafia cambia
e il lessico che utilizzi si espande. Non correggere le parole e
lascia semplicemente che un’innata saggezza si esprima per tuo
tramite.
Più ti senti a tuo agio in questa connessione, più alimenti la
certezza dell’esistenza di un potere superiore che lavora a tem-
po pieno in tuo favore. Allora inizi naturalmente a canalizzare
l’energia dell’amore. Infatti, anche se non ce ne rendiamo con-
to, tutti noi lo facciamo continuamente. Possiamo canalizzare
i pensieri basati sulla paura oppure la voce dell’amore. Quando
preghiamo e meditiamo, entriamo subito in connessione con l’a-
more e ci arrendiamo alla saggezza superiore. Il nostro impegno
quotidiano a scegliere l’amore, a sintonizzarci e a dialogare con
l’Universo ci porta a vivere nella certezza di essere guidati e
supportati.
Vivere nella certezza è meraviglioso perché procedi nella vita
con sicurezza, protezione e potere personale. Non ti senti più
disallineato e separato dagli altri. Hai un nuovo senso di con-
nessione che non deriva dai beni materiali, dai titoli, dai rico-
noscimenti e così via. Questa nuova connessione è permanente,
t’infonde fiducia e ti rende libero.

Passo 4: Crea insieme all’Universo


L’ultimo passo del cammino verso la certezza è la collabo-
razione creativa con l’Universo. Ripensa alle immagini e alle
emozioni che sono affiorate durante la meditazione e l’eserci-

106
zio di scrittura spontanea e cerca di sentire come sarebbe vivere
davvero in quella realtà. Immergiti mentalmente nell’esperienza
che vivresti se il tuo desiderio si concretizzasse.
Ricordo che quando ero single e mi stavo avvicinando ai
trent’anni, desideravo ardentemente un marito. Molte mie ami-
che andavano a convivere con il fidanzato e progettavano di spo-
sarsi. A quell’epoca il mio vero desiderio era manifestare l’amore
della mia vita. E invece di lasciarmi scoraggiare dalla paura e
dal dubbio, comunicai il mio desiderio all’Universo per avere il
suo aiuto.
Dichiarai che ero pronta. Usai la meditazione e le visualizza-
zioni creative per sentire le emozioni dell’amore romantico che
tanto desideravo e le custodii dentro di me. Nel corso della gior-
nata, ovunque mi trovassi, riaccendevo in me le sensazioni che
provavo durante la meditazione: desiderio, amore, romanticismo
ed entusiasmo. Camminavo per le strade di New York come se
avessi un compagno al mio fianco. Immaginavo che ci tenessi-
mo per mano, che fossimo vicini e innamorati.
Era una pratica molto creativa, che mi rese super attraente.
Dopo che ebbi cullato dentro di me quelle emozioni per qualche
settimana, molti uomini mi chiesero di uscire, altri iniziarono
a telefonarmi dal nulla e notai che gli sconosciuti si voltavano a
guardarmi quando camminavo per strada. Emanavo l’energia
super attraente dell’amore e del romanticismo.
Se porti dentro di te un senso di sconfitta, dubbio e tristezza,
l’Universo non riesce a infonderti la sua positività ad alte vi-
brazioni. Ma se affronti la vita manifestando gli effetti benefici
delle emozioni che vorresti sentire, inneschi il processo di crea-
zione e i tuoi desideri ti vengono incontro.
Prova questa tecnica un giorno alla settimana e presta at-
tenzione a ciò che accade. Lascia che le sensazioni di gioia e i

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tuoi desideri ti aiutino a creare insieme all’Universo ciò che vuoi
davvero e a manifestarlo nella tua vita.
Quando scegli consapevolmente come vuoi sentirti, a pre-
scindere da ciò che accade intorno a te, la tua fiducia e la tua cer-
tezza si rafforzano perché, anche se il desiderio non si è ancora
manifestato in forma concreta, si è espresso nelle emozioni che
provi. Ho passato nove mesi a sentire l’amore romantico intorno
a me. In quella fase ero certa che il mio compagno si sarebbe
manifestato sul mio cammino. Anche se un appuntamento an-
dava male o un uomo non mi richiamava, tornavo rapidamente
alle emozioni che desideravo provare e ritrovavo la fiducia. In
questo modo sono rimasta aperta e ricettiva in tutto quel perio-
do e alla fine ho attratto l’uomo che oggi è mio marito.
Con l’andare del tempo le tue visioni si manifesteranno facil-
mente nella realtà e tu saprai per certo cosa significa creare la vita
a partire dalla certezza e dalla fiducia nell’Universo. E soprattut-
to, quando inizi a creare insieme all’Universo, servi il mondo in
maniera assoluta, perché diventi un’espressione della gioia.
È importante che tu stia attento a come usi la connessio-
ne con l’Universo. Troppo spesso vedo gente che usa la propria
connessione per motivi sbagliati e che resta intrappolata nelle
proprie creazioni ossessive. Per esempio, prendiamo il mio ami-
co Sam, che passò un anno intero a cercare compulsivamente di
manifestare una nuova posizione lavorativa. Era focalizzato al
cento per cento su questo obiettivo e il suo sforzo per ottenere la
promozione lo rendeva fastidioso, perché emanava l’energia del
bisogno e del controllo. Quel bisogno di “arrivare più in alto” ir-
ritava il suo capo, tanto che Sam non ottenne mai la promozione
che in realtà meritava. Io lo aiutai a capire che la sua volontà di
controllo stava bloccando il supporto dell’Universo. Non c’era
nulla di male nel desiderare la promozione, ma le cose sarebbero

108
andate diversamente se lui avesse desiderato di godersi il proprio
lavoro e mettersi al servizio dei clienti, dei colleghi e dell’azien-
da. Quando riorienti la tua focalizzazione, spostandola da ciò
che vuoi “ottenere” a come vuoi sentirti, l’Universo collabora
con te nella manifestazione del tuo desiderio nella realtà.
Se crei con l’energia del bisogno e della manipolazione, può
darsi che tu riesca a manifestare il desiderio su cui ti focalizzi,
ma probabilmente non durerà. Forse la relazione che vuoi arri-
verà o riuscirai a firmare il contratto di lavoro cui aspiri, ma i
benefici per la tua anima e la felicità duratura che stai cercando
non si realizzeranno. In questo caso ti sarai privato della gioia e
dei vantaggi a lungo termine che si ottengono seguendo i passi
delineati sopra. Solo quando sei allineato alle emozioni auten-
tiche che ti portano gioia, l’Universo supporta i tuoi desideri.
Detto questo, bisogna ammettere che tutti noi restiamo in-
vischiati nella tendenza a manifestare desideri dettati dall’ego.
Dobbiamo aspettarcelo e voglio chiarirlo subito, così ne sei con-
sapevole. Tutte le volte che ti lascerai ossessionare da “come” e
“quando” i tuoi desideri si manifesteranno, potrai guidarti nuo-
vamente e con dolcezza verso la verità. Invece di ossessionarti
per l’esito, focalizzati su come vuoi sentirti.
La chiave per sgombrare il cammino dalle vibrazioni del bi-
sogno e del controllo è smettere di pregare per ciò che credi
di dover ottenere e iniziare a richiedere una soluzione ottimale
per tutti. Così ti liberi dei tuoi programmi, ti arrendi al piano
dell’Universo e lasci andare il tuo. Ricorda che l’Universo non
risponde alla manipolazione; risponde all’amore.
La certezza trasmette un’energia di pace. È questo l’obiettivo:
vivere nel mondo attuale ma credere anche in una realtà paci-
fica e amorevole che lo trascenda. Questa fiducia ci consente di
coltivare dentro di noi una pace autentica. Un corso in miracoli

109
insegna: “Sei in pace e porti pace ovunque tu vada.” Quando
accettiamo che la pace interiore è una scelta, la nostra visione del
mondo fisico cambia. La vera accettazione di quella pace arriva
quando accogliamo completamente la relazione spirituale che
noi stessi abbiamo concepito.
Ora voglio presentarti la mia visione del mondo spirituale per
aiutarti a concepire la tua.
Io credo negli angeli, nei maestri ascesi e in una comunità di
esseri amorevoli che ci guidano sempre verso l’amore e a disim-
parare le paure del mondo. Credo che l’Universo sia l’energia
onnipresente dell’amore che è in noi e tutt’intorno a noi. Cre-
do che in ogni momento possiamo allinearci a questa potente
presenza d’amore attraverso la preghiera, la contemplazione e la
quiete. Possiamo misurare la nostra pace in base alla capacità di
allinearci a questo campo energetico universale. Mi fido di que-
ste guide spirituali come mi fido di mio marito o di mia madre.
Ci credo profondamente e so che agiscono attraverso me per
rafforzare la mia fiducia nell’Universo. Soprattutto, credo che ci
siamo incarnati in questo corpo proprio adesso per apprendere
grandi lezioni spirituali e che, quando accogliamo la luce e la
trasformazione che racchiudono, siamo guidati a illuminare il
resto del mondo. Alimento questa fiducia ogni giorno con la
preghiera e la meditazione. E la certezza che provo mi rende
libera.
Ho impiegato trentasei anni e molte vite passate per credere
pienamente in tutto questo. E oggi posso dire con assoluta con-
vinzione che la mia certezza è il dono più grande che abbia mai
ricevuto.
La mia missione è aiutarti a trovare la tua certezza. Forse
riponi la tua fiducia nella religione o ti senti connesso all’Uni-
verso quando fai una lunga passeggiata o trascorri del tempo

110
con i tuoi figli. Il punto non è tanto come trovi questa connes-
sione, bensì come stabilisci un rapporto spirituale con un potere
superiore che trascende la tua comprensione. Più energia e in-
tenzione investi nella tua fiducia, più sarai libero, senza paura e
illuminerai il mondo.
Quando riconosciamo la certezza negli altri, ci ricordiamo di
una verità che sta anche dentro di noi. Nel mio caso la certezza
del dottor Wayne Dyer e la sua fiducia incrollabile nell’Universo
mi hanno attratto verso di lui. La sua fiducia ha rafforzato la
mia. E mentre scrivo questo capitolo, voglio rendere omaggio
alla vita di Wayne, che ci ha lasciato di recente. Il mio cuore è in
lutto e milioni di persone in tutto il mondo sono rattristate da
questa perdita. Ma intimamente so con certezza che lo spirito,
l’entusiasmo e la guida di Wayne saranno sempre con noi.
Man mano che procediamo con la guida e le tecniche esposte
qui, continuo a incoraggiarti a rafforzare la tua fiducia spiritua-
le. Per aiutarti a proseguire nel cammino verso la certezza, t’in-
vito a prenderti un momento per pensare a cosa significa per te
l’energia dell’Universo, Dio o lo Spirito. Non esistono risposte
giuste o sbagliate quando t’impegni nell’amore.
La tua fiducia nell’Universo crescerà e si rafforzerà ogni gior-
no. Per adesso, celebra i risultati che hai raggiunto e fidati di
ciò in cui credi oggi. Giorno dopo giorno possiamo sollevare il
velo e passare dall’oscurità alla luce, dalla paura alla fiducia, dal
dubbio alla certezza.
Ricapitoliamo i passi verso la certezza che abbiamo percorso
in questo capitolo:
• Il primo passo è prepararsi: sii pronto a essere libero in
ogni momento.

111
• Attraverso la meditazione, pensa a ciò che desideri, sentilo
in te e credici.
• Inizia a dialogare con l’Universo, con l’esercizio della
scrittura spontanea.
• Crea consapevolmente insieme all’Universo la tua realtà,
attingendo alle emozioni che desideri provare nella realtà
e coltivandole in vari momenti della giornata.
Smetti di pregare per ciò che vuoi ottenere e inizia a chiedere
una soluzione che sia ottimale per tutti. Crea un rapporto spiri-
tuale personale. Cambierà e crescerà con l’andare del tempo, ma
per adesso onora il tuo rapporto con l’Universo.

Un corso in miracoli insegna: “Libero il mondo da tutto ciò


che pensavo che fosse e scelgo la mia personale realtà.” Quando
propendi per la fiducia e la certezza, cambi la tua visione del
mondo e riesci a trasformare i traumi in guarigione, i conflitti in
crescita personale, la paura in amore. Approfondisci la tua con-
nessione con l’Universo attraverso la meditazione, la preghiera e
i desideri positivi. Lasciati guidare dalla fiducia mentre rilasci la
percezione del mondo che pensavi di conoscere e accogli la vera
libertà e la pace autentica.
Nel capitolo successivo ti aiuterò a rafforzare la fiducia e a
riconoscere come l’Universo ti parla. Le tecniche e le storie che
espongo nel Capitolo 8 ti guideranno ad approfondire il tuo
dialogo quotidiano con l’Universo, così la presenza dell’amore
assumerà un nuovo ruolo nella tua vita. Preparati ad accogliere
ciò che è in serbo per te.

112
capitolo 8

L’UNIVERSO SI ESPRIME
IN MODI MISTERIOSI

Tempo fa intrapresi un viaggio di ricerca spirituale in Brasile


insieme a mia madre, per incontrare il medium Joãu de Deus
che canalizza gli spiriti favorendo guarigioni miracolose e per-
corsi di crescita spirituale. Il mio scopo principale era accompa-
gnare mia madre nella sua avventura: non volevo che andasse da
sola in Brasile. Ma dentro di me, a livello intuitivo, sapevo di
doverci andare anch’io.
La sera prima d’incontrare Joãu de Deus, la nostra guida ci
consigliò di chiarirci le idee sui consigli e sulla guarigione che
volevamo ricevere. Così mi sedetti nella penombra della stan-
za nella pousada in cui alloggiavamo e iniziai a scrivere le mie
intenzioni sul diario. In cima alla pagina annotai questa frase:
“Voglio conoscere veramente il Divino, così posso essere libera e
insegnare con autenticità.”
Con quella visita a Joãu de Deus volevo anche ricevere sup-
porto per il mio primo libro. A quell’epoca non avevo ancora un
editore ma desideravo condividere le mie esperienze spirituali
con i lettori intenzionati a intraprendere un percorso di ricerca.
Scrissi sul diario: “Grazie Spirito perché mi guidi verso gli edi-

113
tori giusti che possono sostenere la diffusione del mio messaggio
in tutto il mondo.”
Il giorno seguente affidai le mie intenzioni a Joãu de Deus e
ricevetti la sua benedizione. Nel soggiorno in Brasile conobbi
persone incredibili, una delle quali era una sciamana che gui-
dava il gruppo e si chiamava Heather Cumming. Heather era
anche l’interprete di Joãu de Deus e a quell’epoca stava termi-
nando la stesura di un libro proprio sulla vita e le imprese del
medium brasiliano. Nel mio gruppo c’era inoltre Setsuko, una
donna giapponese che traduceva libri spirituali. Setsuko era in
viaggio con noi per conoscere Joãu de Deus e Heather, e per
tradurre il suo libro in giapponese.
In quelle due settimane in Brasile, Setsuko e io parlammo
molto di letteratura spirituale. Le raccontai del mio libro e dissi
che ero pronta a trovare un editore. Anche se lei non mi cono-
sceva affatto, aveva la strana certezza che il libro avrebbe avuto
un impatto sul mondo. Il giorno in cui partimmo per tornare
a casa, Setsuko mi disse: “Buona fortuna per il libro. Spero di
tradurlo in giapponese, un giorno.” Le sorrisi e la ringraziai per
la generosità e il supporto.
Dopo pochi mesi dalla visita a Joãu de Deus, arrivò l’offer-
ta che speravo di ricevere da parte di un editore. Nell’arco di
quattro mesi – una svolta rapidissima – terminai e pubblicai il
libro, confidando che l’Universo fosse pronto a far accadere tut-
to questo.
Sei mesi dopo la pubblicazione, visitai l’Omega Center, un
centro spirituale a Rhinebeck, nello Stato di New York. Quel
giorno pranzai con un amico italiano che cercava lavoro come
traduttore editoriale. Mi chiese: “Conosci qualcuno nel campo
della traduzione?”. Risposi: “Solo Setsuko, una donna che vive

114
in Giappone. Non saprei neanche come contattarla, ma posso
provarci.”
Quindici minuti dopo entrammo all’Omega Café per bere un
tè. Mentre salivo i gradini per visitare il negozio di oggettistica,
mi scontrai con un uomo e una donna che scendevano le scale.
Alzai lo sguardo ed era Setsuko! Strillai: “Stavo giusto parlando
di te! Che cosa ci fai negli Stati Uniti?”. Lei disse: “Non posso
credere di averti incontrato qui. Ho appena comprato il tuo libro
in libreria e sono molto fiera di sapere che ce l’hai fatta.”
Io e Setsuko prendemmo un tè insieme e ci aggiornam-
mo sugli ultimi sviluppi. Dopo qualche minuto disse: “So che
l’Universo mi ha guidato a te perché traducessi il tuo libro in
giapponese. Lo porterò dal mio editore per proporglielo.” Con
immensa gratitudine celebrammo la guida universale e ci salu-
tammo. Fu un incontro meraviglioso; in più il mio amico italia-
no trovò un ottimo contatto e ricevette una guida per lavorare
nel campo della traduzione.
Tre mesi dopo accettai la prima proposta dal Giappone per la
pubblicazione del mio libro, che fu tradotto proprio da Setsuko:
da allora ha tradotto tutti gli altri miei libri e chissà mai che
traduca anche questo.
La sincronicità dietro questo evento ci ricorda che l’Universo
ci guida verso la meta su cui focalizziamo l’energia e l’intenzio-
ne. Se confidiamo nelle infinite possibilità a nostra disposizione,
restiamo sbalorditi dalla rapidità con cui l’Universo risponde.
Forse anche tu hai sperimentato questo tipo di innegabile
sincronicità nella tua vita, con stupore e incredulità: magari
pensi a una persona amata e lei ti chiama nel momento esatto in
cui prendi in mano il telefono per digitare il suo numero; parli
di una cosa e un’ora dopo accade. Sembra quasi troppo bello per
essere vero e ti viene da considerarle semplici coincidenze, ma

115
in verità sono molto, molto, di più. Queste sincronicità sono le
strategie con cui l’Universo ti guida esattamente verso ciò di
cui hai bisogno. Quando ti sintonizzi sulla frequenza amorevo-
le dell’Universo, impari a vivere oltre le limitazioni del mondo
terreno e accetti un’indicazione valida e precisa. Lasci andare
l’ossessione per la razionalità e segui una direzione intuitiva. In
questo capitolo il mio obiettivo è aiutarti ad accogliere questo
supporto dell’Universo e ad arrenderti completamente a esso; ti
mostrerò come usare l’intenzione e la connessione per ottenere
la soluzione ottimale.

Passo 1: I miracoli accadono


Quando entriamo in sintonia con l’Universo, iniziamo a spe-
rimentare sincronicità miracolose e misteriose. Di primo acchito
possono sembrare assurde e inspiegabili, ma più sviluppi la tua
fiducia, più spesso si verificano. Un corso in miracoli insegna: “I
miracoli sono naturali. Quando non accadono, c’è qualcosa che
non va.” La condizione naturale è il nostro istinto amorevole
verso la pace che cerca la connessione con l’amore dell’Universo.
La condizione innaturale è la paura che ci scherma da questa
connessione. Insieme al senso di colpa, alla separazione, al giu-
dizio e all’attacco, la paura c’impedisce di accedere ai miraco-
li che in realtà sono accessibili in ogni momento. Se crediamo
nell’amore dell’Universo e lasciamo che operi attraverso noi,
siamo un canale aperto a ricevere una guida e doni straordinari.
Quando non sperimentiamo alcuna sincronicità e non ci sen-
tiamo guidati significa inequivocabilmente che siamo ricaduti
negli schemi della paura.
Il nostro percorso spirituale è un’esperienza in cui siamo chia-
mati a ricordarci che siamo amore. Più incarniamo questa veri-

116
tà, più numerosi sono i miracoli che sperimentiamo. Dobbiamo
accettare che i miracoli sono un elemento naturale della nostra
essenza. E se viviamo nell’amore, viviamo una vita miracolosa.
Ovviamente non mi aspetto che tu diventi un illuminato
dall’oggi al domani e viva nell’amore in ogni singolo istante.
Ma vorrei che portassi più amore nella tua vita. Quando la luce
splende, l’oscurità non trova spazio. È tempo di accendere la
tua luce interiore e lasciarla brillare per conquistare, onorare e
accogliere la tua vera connessione con l’Universo. Presta sempre
molta attenzione al tuo stato d’animo e, se ti accorgi che stai
bloccando i miracoli, scegli subito di tornare all’amore.

Passo 2: Cerca l’amore e aspettati miracoli


Il secondo passo è dedicare momenti di consapevolezza alla
ricerca dell’amore in tutto l’arco della giornata. Quando focaliz-
zi la tua attenzione consapevole sull’amore e sulla gioia, apri le
porte ai miracoli. Molti di noi sono intrappolati nella tendenza
a focalizzarsi sulla negatività, ma come sarebbe la nostra vita se
passassimo le giornate a concentrarci su tutti gli aspetti positivi?
Impegnati consapevolmente a cercare l’amore per tutto il gior-
no, a partire da questa preghiera a inizio giornata: “Focalizzo
l’attenzione sull’amore che mi circonda e mi aspetto miracoli.”
Ripeti questa preghiera e senti il potere delle sue parole. Es-
sere disposto a pronunciarle ad alta voce ti farà partire con il
piede giusto. Quando cerchi l’amore, collabori proattivamente
con l’Universo per riconquistare una mentalità orientata ai mi-
racoli. Il momento in cui perdoni il tuo compagno o vai oltre
una discussione inutile è un miracolo. Il momento in cui ottieni
un segno che hai chiesto all’Universo è un miracolo. I miracoli
possono essere eccezionali sincronicità o anche semplici cam-

117
biamenti. Il Corso insegna: “Non c’è un ordine di difficoltà nei
miracoli.”
È importante celebrare questi miracoli ringraziando l’Uni-
verso così da rafforzare la tua fiducia e sentirti ancor più in ar-
monia con il potere superiore. Ricorda che il tuo rapporto con
l’Universo è un dialogo continuo e che la conversazione migliore
comincia con un “Grazie”.

Passo 3: Pratica la non-interferenza


Nota come cambia la tua giornata quando t’impegni a vivere
nell’amore. Il Corso spiega: “Non devi fare nulla.” Non devi “fare
miracoli” o far accadere le cose. Devi solo allinearti all’amore
che è la tua vera natura e lasciare che i tuoi occhi vedano ciò che
desideri.
Il Corso insegna che i miracoli sono abitudini e dovrebbero
essere involontari, il che significa che non dovrebbero avvenire
perché esercitiamo il nostro controllo cosciente, altrimenti ri-
schierebbero di prendere una direzione sbagliata. Con questo
importante messaggio, il Corso ci ricorda di prestare attenzio-
ne al nostro stato d’animo e chiedere aiuto tutte le volte che
ci allontaniamo dalla mentalità orientata ai miracoli. I miracoli
diventano involontari quando sintonizzarci sull’amore è un’abi-
tudine acquisita.
Se ci capita di deviare verso la paura, possiamo invocare l’a-
iuto dell’Universo e riportare i nostri pensieri all’amore. Tutte le
volte che chiediamo supporto, il miracolo arriva. Non dobbiamo
fare altro che essere aperti verso la guida che riceviamo. Questo
rapporto rilassato con l’Universo ci consente di essere in pace.

118
LEZIONE UNIVERSALE: QUANDO DIMENTICHIAMO LA NOSTRA NATURA
PACIFICA, POSSIAMO CHIEDERE ALL’UNIVERSO DI RICORDARCI LA VERITÀ
Una volta tenni un seminario di un weekend, durante un ri-
tiro per un gruppo molto numeroso. I partecipanti si aprirono
subito e per tutto tempo raccontarono le loro storie ed esposero
le loro paure. Tornando a casa in auto con la mia amica Jenny,
parlammo del seminario e lei mi disse che il weekend le era pia-
ciuto molto, ma si sentiva un po’ giù per le storie tristi che aveva
ascoltato e per l’energia che aveva assorbito dagli altri. Poi mi
confidò che da parecchi mesi aveva difficoltà a dormire perché
aveva paura, sia a causa delle recenti esperienze personali sia
per gli eventi che si stavano verificando nel mondo. Si sentiva
paralizzata dalla paura. Io la ascoltai e dissi che forse non stava
creando netti confini energetici tra sé e il mondo esterno. Le
ricordai che con la preghiera poteva lasciarsi guidare verso una
guarigione ottimale. Quindi le consigliai di rilassarsi e di prega-
re con me, confidando che ciò di cui aveva bisogno le si sarebbe
presto presentato: “Io sono amore e i miracoli sono naturali. Ac-
colgo la guarigione ottimale.”
Qualche minuto dopo, ricordai una bellissima meditazione
per la purificazione energetica ideata dalla grande maestra spi-
rituale Doreen Virtue. La uso spesso per ripulirmi dalla pau-
ra, dall’energia negativa o dagli attacchi psichici. Ne parlai con
Jenny e lei mi disse: “Mi sembra fantastica. Mandami il link
appena arriviamo a casa.”
Dieci minuti dopo stavamo ascoltando una selezione di bra-
ni sul mio account di Spotify. Poi, all’improvviso, iniziò una
musica strumentale molto dolce e su quelle note sentimmo la
voce di Doreen. Era proprio la meditazione per la purificazio-
ne energetica di cui avevo appena parlato! Quella meditazione

119
non era nella mia playlist di Spotify e non sapevo nemmeno di
averla salvata su iTunes. Io e Jenny iniziammo a gridare di gioia.
La guarigione di cui aveva bisogno era arrivata più in fretta di
quanto avesse immaginato. Mi guardò e disse: “Caspita, non ho
dovuto faticare per trovarla. I miracoli sono veramente naturali!”.
Poi chiuse gli occhi e ascoltò la meditazione. Quando li riaprì
si sentì ripulita, piena di energia e libera dalla negatività e dalla
tensione che aveva accumulato.
Basta pregare, non devi fare altro. Se pratichi la preghiera
su base quotidiana puoi sentire il flusso della sincronicità e il
supporto universale in ogni momento. La connessione con l’U-
niverso è presente in ogni cosa. Pensi a un oggetto e ti appare;
stabilisci un’intenzione e prende forma. Pratica la fiducia come
se fosse un lavoro a tempo pieno e cerca di non interferire con il
piano dell’Universo. La fiducia e la non-interferenza ti faranno
sentire rilassato e la tranquillità è il portale da cui ricevi la guida
dell’Universo.

LEZIONE UNIVERSALE: SE TI ARRENDI E ASPIRI ALLA GUARIGIONE


OTTIMALE, TI SI PRESENTA TUTTO CIÒ DI CUI HAI BISOGNO

Passo 4: Rafforza la tua fiducia


Il passo successivo per consolidare la collaborazione creativa
con l’Universo è creare una dichiarazione di fiducia.
Questo esercizio comincia con una domanda:

Come sarebbe la tua vita se sapessi di essere


guidato in ogni momento?

120
Scrivi le risposte spontaneamente.
C’è qualcosa che faresti in modo diverso se sapessi che l’Uni-
verso è dalla tua parte?
Hai una prova spirituale del fatto che l’Universo ti sta gui-
dando? Scrivi la tua storia. (Se non ne hai ancora la prova, stai
pur certo che ce l’avrai prima ancora di aver terminato questo
libro. Sentiti libero di tornare su questa lezione in un secondo
momento.)
Senti l’energia che questa storia accende dentro di te. Se non
hai ricevuto ancora una prova spirituale, puoi basarti sulla storia
di qualcun altro o su una di quelle che racconto nel libro. Pren-
diti un momento per assaporare le sensazioni legate alla fiducia
che questi racconti accendono in te.
Come ti senti quando vivi con fiducia?
Cosa sei libero di essere o di fare grazie alla fiducia?
Ora creiamo una dichiarazione che ti aiuti a ravvivare l’im-
pegno con l’Universo e a collaborare positivamente nella crea-
zione della tua vita. L’obiettivo è formulare una dichiarazione
che accenda in te sensazioni d’amore, connessione e ispirazione,
usando la modalità e le parole che preferisci.
La mia dichiarazione è: So che l’Universo è un campo energetico
d’amore onnipresente. So che quando mi allineo all’energia dell’amore
attraverso pensieri, azioni e convinzioni, ricevo una guida e un sup-
porto infiniti. So che posso collaborare con questa presenza d’amore alla
creazione della mia realtà, così da vivere nella gioia e diffondere luce.
Quando la leggo ad alta voce mi commuovo profondamente
ed è proprio questo l’obiettivo: scrivere una dichiarazione che
senti intimamente. Usa le risposte che hai dato alle domande
precedenti e formulane una che ti ancori a un intimo e profondo
stato di fiducia nell’Universo.

121
Scrivi la tua dichiarazione di getto, senza correggere neanche
una parola. Non giudicare ciò che hai scritto e non pretendere
la perfezione. Lascia che le parole scorrano in te. Puoi sempre
ampliare il testo in un secondo momento, quindi non sentirti
legato a ciò che scrivi.

Passo 5: Attieniti alla tua dichiarazione di fiducia


Ora che hai formulato la tua dichiarazione, è tempo di diver-
tirti un po’. Per le prossime ventiquattr’ore impegnati a vivere
con fiducia. Inizia subito leggendo ad alta voce la tua dichiara-
zione seguita da questo mantra: “Confido nella mia connessione
con l’Universo e di essere guidato.”
Quando avverti di essere in sintonia, celebralo come un
momento di allineamento. Se incontri un ostacolo, riconoscilo
come una deviazione nella direzione giusta. Scegli di conside-
rare tutto ciò che accade come una guida amorevole. Perdona le
tue azioni e i tuoi pensieri negativi e torna immediatamente alla
tua dichiarazione di fiducia.
Se vivere con fiducia ti sembra troppo impegnativo, ricorda:
dovrebbe essere divertente! È un esperimento radicale e bellissi-
mo che ti fa capire come ci si sente a vivere coltivando la fiducia
nell’Universo e l’impegno verso l’amore. Solo per oggi, prova a
vedere come ti senti a riporre fiducia nell’amore, in qualunque
circostanza.
Alla fine dell’esperimento, prenditi del tempo per riflettere
sulla tua esperienza. Sul taccuino elenca tutti i momenti mi-
racolosi che hai vissuto e valuta onestamente quelli in cui hai
opposto resistenza al supporto dell’Universo. Se ti è piaciuto
questo esercizio, ripetilo e continua a sperimentare la tua fidu-
cia quotidianamente. Divertiti a entrare in sintonia con l’Uni-

122
verso. Se affronti la pratica spirituale come se fosse un lavoro,
diventa l’ennesima voce sulla lista di cose da fare. Più sei curio-
so e giocoso nel tuo cammino spirituale, maggiori saranno le
sincronicità che incontrerai. Collabora alla creazione della tua
esperienza con la mente aperta e con la gioia nel cuore, e goditi
ogni momento.
Quando hai completato l’esercizio, hai un assaggio della li-
bertà cui ora puoi accedere, perché sai che domani potrai tor-
nare al controllo e alle preoccupazioni. Anche se questo stato
d’animo non ti piace, probabilmente ti fa sentire al sicuro. Ma
io spero che il tuo esperimento di ventiquattr’ore ti abbia dato
una tale gioia da farti venire voglia di ripeterlo più spesso, anche
per periodi più brevi, perché diventi parte integrante della tua
pratica spirituale. Concediti delle pause di libertà dal caos che
crei nella mente e nella realtà per offrirti una tregua da tutto
ciò che pensi di dover far accadere e di dover controllare. Sappi
che puoi prenderti una vacanza interiore tutte le volte che vuoi,
lasciando entrare la luce in te, per consentire all’energia creativa
di emergere e attrarre ciò che desideri.
Quando ti prendi una pausa dalla modalità caotica dominata
dalla paura, inizi a creare nuove esperienze. I brevi momenti di
libertà che ti concedi possono essere molto potenti. Sono ba-
gliori di luce in mezzo a una vasta oscurità. Più spesso lasci
entrare la luce, più ti senti sicuro ad abbandonare l’oscurità. La
paura è un’abitudine, e questa pratica ti aiuterà a far sì che l’a-
more diventi una nuova abitudine che con l’andare del tempo
sarà più forte della pressione della paura. Porta questa pratica
nelle esperienze che vivi minuto per minuto. Rimani nel flusso
dell’amore. Stabilisci ogni giorno intenzioni positive. Proponiti
di amare di più il tuo compagno o la tua compagna, di avere una
giornata di lavoro più produttiva, di alimentarti in modo più

123
consapevole e così via. Se stabilisci intenzioni positive, comuni-
chi all’Universo che sei pronto a ricevere il suo supporto. Quindi
hai fatto la tua parte. Ora devi solo essere paziente, divertirti e
credere nei miracoli.
Ciò non significa che se applichi questi principi non avrai
alcun problema. I conflitti fanno parte della vita e, se li affron-
tiamo con uno stato d’animo orientato all’amore, ci offrono
incredibili opportunità di crescita e apprendimento. Quando
t’impegni in questa pratica, il tuo modo di vivere i problemi
cambia radicalmente. Invece di spaventarti, abbatterti per la
frustrazione o cercare di forzare l’esito di una situazione, la tua
risposta abituale diventa affidarti all’aiuto dell’Universo cui puoi
chiedere di rivelarti le grandi lezioni che ogni questione rac-
chiude e ricordarti di tornare all’amore. Più ti abitui a basarti
su una mentalità orientata ai miracoli, più è rapido il tuo ritorno
all’amore e più ti senti felice e in pace.
Può essere facile accettare che possiamo collaborare alla cre-
azione di cose positive. Ma per quanto riguarda gli ostacoli?
Come si spiega che all’improvviso veniamo licenziati o siamo
colpiti da una malattia? Come contribuiamo a creare queste dif-
ficili circostanze nella nostra vita? I momenti brutti, come quelli
belli, sono un riflesso delle nostre convinzioni su noi stessi e sul
nostro rapporto con l’Universo. Spesso le nostre difficoltà riflet-
tono lo stress, la paura, la separazione che portiamo in noi. È
importante guardare le situazioni difficili con le lenti dell’amore
e considerarle come opportunità per arrenderci ancora di più
alla pratica spirituale. Il flusso e la sincronicità che sperimen-
tiamo si possono misurare in base alla profondità della nostra
connessione spirituale.
La guida che desideri in un certo ambito della tua vita può
arrivare all’istante o metterci un po’. E in realtà il tempo line-

124
are non ha alcuna importanza, perché è irrilevante quando si
tratta di miracoli. La cosa fondamentale è restare nel flusso e
continuare a credere. Quando ho rivisto Setsuko e ho firmato il
contratto per la pubblicazione del libro in Giappone, una parte
di me non era affatto sorpresa. La mia fiducia nell’amore e nei
miracoli mi ha portato a credere fermamente che quella mani-
festazione fosse perfettamente allineata alla soluzione migliore
possibile. Il contratto giapponese è arrivato nel momento per-
fetto per il libro e per Setsuko. L’Universo aveva un piano per
noi e noi abbiamo aperto la via per riceverlo.
Mantieni l’impegno verso l’amore e non fare altro. È questo
il bello, amico mio. È veramente semplice.
Anche tu puoi accedere subito a questo modo di vivere che
rafforza il tuo potere personale. Affrontare la vita collaborando
con l’Universo nella creazione della tua realtà è immensamente
gratificante e può cambiare ogni aspetto della tua esistenza.
Continuiamo il nostro cammino per rafforzare la tua fiducia,
perché tu possa accogliere appieno il rapporto con l’Universo.
Ricapitoliamo i passi di questo capitolo:
• I miracoli accadono. Lasciati supportare dall’Universo.
• Cerca l’amore in tutti i posti giusti ripetendo questa pre-
ghiera nell’arco della giornata: “Focalizzo l’attenzione
sull’amore che mi circonda e mi aspetto miracoli.”
• Pratica la non-interferenza e crea la tua dichiarazione di
fiducia.
• Rafforza la tua fiducia nell’Universo.
• Attieniti alla tua dichiarazione e pronunciala più volte
nell’arco della giornata.
La fiducia sarà la risorsa più preziosa ora che passiamo al
Capitolo 9. Nelle pagine che seguono t’invito a liberarti della

125
paura e ad affidarti incondizionatamente alla grazia e all’amore
dell’Universo. Alcune delle mie richieste ti sembreranno un po’
impegnative ma, se ti basi sulla tua dichiarazione di fiducia, tro-
verai la strada verso la libertà e la pace.

126
capitolo 9

L’UNITÀ TI RENDE LIBERO

Quando stavo scrivendo questo libro da circa sei mesi, all’im-


provviso mi sentii un’imbrogliona. C’era qualcosa di maligno
che s’insinuava nelle mie conversazioni, nei miei pensieri e nelle
mie interazioni. Anche se applicavo i principi esposti proprio in
queste pagine, ero disallineata dalla mia vera natura d’amore a
causa di una cattiva abitudine persistente: quella del giudizio,
una proiezione di una parte della mia ombra che non volevo
riconoscere. Non importava quanto pregassi, quando fossi de-
siderosa di aiutare gli altri, quanto praticassi la meditazione. I
miei giudizi bloccavano la connessione con l’Universo.
Il mio comportamento sembrava innocuo, ma mi faceva sen-
tire triste e disconnessa. Con la sua azione silenziosa ma inesora-
bile, il giudizio prosciugava la mia felicità, rafforzava il senso di
separazione dagli altri e bloccava la connessione con l’Universo.
Soffrivo di un costante dolore al collo e avevo spesso discussioni
molto tese, per inezie, con le persone che amavo.
Così decisi di valutare attentamente i miei pensieri, le parole
e le azioni. Con amore, presi coscienza del mio comportamento
e arrivai a comprendere che il giudizio era la causa della discon-
nessione. Piccoli giudizi all’apparenza innocui stavano bloccan-
do l’accesso alle mie risorse più preziose: la presenza, il potere
personale e la capacità di sperimentare il flusso dell’amore.

127
Quando iniziai a prestare attenzione agli effetti del giudizio
sul mio stato d’animo, notai che ogni volta che giudicavo avevo
un basso livello energetico e un senso di debolezza mentale e
fisica. Un corso in miracoli spiega: “L’ego non può sopravvivere
senza giudizio perché vuole dividere e separare. Lo spirito vuole
unire e guarire.” E allora, se il giudizio ci fa sentire separati e la
compassione e la comprensione ci fanno sentire uniti e completi,
perché giudichiamo così tanto? In parte è a causa del mondo
in cui viviamo. La cultura popolare e i media attribuiscono un
valore incommensurabile allo status sociale, all’aspetto esteriore
e alla ricchezza materiale. Ci portano a credere che “valiamo di
meno” se non abbiamo questa o quell’altra cosa. Perciò usiamo il
giudizio per evitare di avvertire il senso di inadeguatezza, insi-
curezza e bassa autostima, e invece di ascoltare queste emozioni,
preferiamo concentrarci sui presunti difetti degli altri per non
affrontare il nostro dolore. Ma la proiezione del giudizio sugli
altri è un rimedio temporaneo. Il nostro senso di inadeguatezza
non si dissolve. Può sembrare più facile schernire qualcuno per
la debolezza che percepiamo in lui che affrontare il nostro senso
di mancanza, ma poi inconsciamente ci sentiamo anche in colpa
per averlo fatto.
Il giudizio e la separazione sono le cause radicali di molti
problemi del nostro tempo. Senza giudizio, vedremmo che sia-
mo tutti uguali, non ci sentiremmo né migliori né peggiori di
altri, saremmo uniti. L’unione è la nostra vera natura. Quando ci
sintonizziamo con il senso di unità, il giudizio e la separazione
si dissolvono e la nostra connessione con l’amore si ripristina.
Dopo aver compreso che il giudizio indeboliva il mio potere,
decisi di cambiare modalità per rilasciare lo schema della sepa-
razione e rafforzare la mia esperienza dell’unità. All’inizio fu
dura, ma con l’andare del tempo la mia propensione al giudizio

128
cominciò a dileguarsi. Non sentivo più alcuna risonanza con il
giudizio e poco dopo fui sorpresa da nuove opportunità di la-
voro, persone interessanti che da tempo desideravo conoscere,
rapporti personali più solidi e più intimi. Anche il dolore al collo
iniziò ad attenuarsi: liberandomi dal giudizio, feci spazio dentro
di me per ricevere più amore.
Per certi aspetti lasciar andare il giudizio è come chiudere
un rapporto d’amicizia che sai (nel profondo) che non ti fa bene.
Anche se nel cuore senti che è arrivato il momento di voltare
pagina, avverti un senso di tristezza, di perdita e disorientamen-
to. L’idea di lasciar andare il giudizio ci spaventa, perché è uno
schema su cui abbiamo imparato a basarci. E invece di ascolta-
re queste emozioni, preferiamo concentrarci sui presunti difetti
degli altri, per non affrontare il nostro dolore. Ma la proiezione
del giudizio sugli altri è un rimedio temporaneo. Il nostro senso
di inadeguatezza non si dissolve. E, per di più, inconsciamente
ci sentiamo anche in colpa perché giudichiamo gli altri.
Tutte le volte che non ti senti in pace e hai la sensazione
che la tua vita non stia fluendo naturalmente, interpreta que-
ste sensazioni come un indizio di allineamento con la mentalità
sbagliata del giudizio.
Il giudizio può assumere forme diverse. Per esempio, quan-
do pensi che un’altra persona sia la fonte della tua felicità o del
tuo dolore, sei allineato al giudizio, che si può talvolta anche
esprimere in forma di gelosia, confronto e invidia. Il giudizio
può essere insidioso e presentarsi come una giustificazione per
condannare qualcuno da cui credi di aver ricevuto un torto. Ma
è proprio il giudizio che ci fa vivere nell’illusione di essere sepa-
rati dagli altri.
Io ho sperimentato personalmente questa lezione a una cena.
Mio marito e io eravamo stati invitati a casa di un amico per un

129
piccolo raduno. Quando arrivammo, fummo accompagnati in
una stanza in cui c’erano già sei persone che prendevano l’ape-
ritivo. Una donna del gruppo sembrava dominare la conversa-
zione. Parlava ad alta voce, vantandosi della propria carriera e
cercando di stare sempre al centro dell’attenzione. Quel com-
portamento fece scattare qualcosa dentro di me. Continuavo a
pensare: “Ma chi si crede di essere? Perché parla a voce così alta?
Come faccio a inserirmi nella conversazione?”.
Per combattere il suo comportamento borioso, iniziai a par-
lare anch’io ad alta voce. Mi assicurai che tutti sapessero chi
ero e fossero a conoscenza delle cose che stavo facendo. Feci
di tutto per mettermi in mostra e avere anch’io la mia dose di
attenzione.
Poco dopo ci sedemmo a tavola. Grazie al cielo la donna fa-
stidiosa era seduta al capo opposto, così non avrei dovuto sentire
le sue storie ridicole. Ma anche se era lontana, notai che mi fis-
sava e questo mi fece arrabbiare ancor di più.
“Perché mi sta fissando?” pensavo.
Dopo cena tutti uscirono in giardino per bere qualcosa. Sic-
come non bevevo da dieci anni, rimasi in casa. In quel momento
la donna fastidiosa mi si avvicinò. “Accidenti” pensai.
Venne da me e disse: “Ho notato che non bevi alcolici.”
Risposi: “No, ho smesso da una decina d’anni.” Lei replicò:
“Anch’io. Ho smesso da sette anni.”
In quel momento tutta la separazione si dissolse. La sentii
vicina. Riuscii a vedere il mio giudizio nei suoi confronti come
una reazione a una parte della mia ombra che non volevo rico-
noscere. Il suo bisogno di farsi notare era anche il mio bisogno
di farmi notare. Il suo comportamento per attirare l’attenzione
era anche il mio. Entrambe eravamo ex alcolizzate che cercava-
no l’approvazione degli altri e al tempo stesso eravamo donne

130
sane, pulite e orgogliose di aver superato la dipendenza. La sua
oscurità e la sua luce erano un riflesso della mia oscurità e della
mia luce. Quando riuscii a riconoscermi in lei, tutti i confini si
dissolsero nell’unità.
Questa esperienza fu una grande lezione universale sul rila-
scio del giudizio nei confronti degli altri, che non è altro che un
riflesso del tuo giudizio su te stesso, mentre l’amore per gli altri
è un riflesso della tua luce. Come disse Yogi Bhajan: “Riconosci
l’altra persona in te.”
Fu anche una grande lezione universale sul rilascio della se-
parazione. Io spero di non dover più arrivare a questo punto per
ricordarmi che siamo tutti uniti. Spero di diventare più consa-
pevole dei momenti in cui giudico gli altri e di liberarmi.
Per ottenere realmente i benefici di questa pratica, devi essere
aperto a lasciar andare il giudizio in ogni ambito della tua vita e
smettere di definire persino il tuo capo, tua suocera e te stesso.
Devi affidarti completamente all’Universo. In alcuni casi sarà
più facile. In altri resterai aggrappato al giudizio. Non preoccu-
parti: è naturale. La libertà dal giudizio può offrirti buona parte
di ciò che desideri: lenire il dolore fisico, darti una guarigione
emotiva e spirituale, ripristinare una profonda connessione con
l’Universo. Un corso in miracoli spiega: “Non hai idea della li-
berazione e della pace che puoi sperimentare se abbandoni com-
pletamente il giudizio.” Perciò il rilascio del giudizio è cruciale
se vuoi essere libero e felice.
Il mio processo in quattro passi ti mostrerà la via. Se t’im-
pegni a seguire questo processo e ti prepari a lasciar andare, il
giudizio inizierà a dissolversi.

131
LEZIONE UNIVERSALE: DEVI ESSERE DISPOSTO A LASCIAR ANDARE
I VECCHI SCHEMI E AD ACCOGLIERE UN NUOVO MODO D’ESSERE
Le lezioni dei capitoli precedenti ti hanno già preparato per
questi passi. Hai cominciato a liberare lo spazio necessario per
percepire la vita con amore e approfondire la tua connessione
con l’Universo, e ora il rilascio del giudizio ti guiderà a consoli-
darla ancora di più.
Prenditi un momento per tornare allo stato d’animo che ti
ha portato a scegliere questo libro, al desiderio conscio o incon-
scio di sentirti libero, di essere felice, di riconnetterti alla tua
vera natura. Lascia che quell’ardente desiderio ti supporti, così
da impegnarti pienamente nei passi che troverai indicati. Segui
questo percorso per sciogliere la tensione, la negatività e lo stress
che bloccano il flusso positivo nella tua vita.

Passo 1: Osserva il tuo giudizio senza giudicare


A questo punto del libro sai bene che il tuo stato d’animo può
bloccare o attrarre l’amore nella tua vita. Quando ho cominciato
a considerare gli effetti, sul mio stato d’animo, della propensione
al giudizio, ho potuto individuare il motivo per cui la mia vita
non stava fluendo. Il giudizio mi faceva sentire debole, triste e
disconnessa. Mi causava anche dolore fisico. Nel momento in
cui mi sono allontanata dal giudizio e ho osservato come mi
faceva sentire, ho compreso davvero quanto stesse bloccando la
mia connessione con l’Universo.
Una mia amica era in pena perché non riusciva più a sentire
la propria connessione con l’Universo né ad ascoltare il proprio
intuito. Quando mi confidò il problema, le chiesi di valutare i
suoi livelli di giudizio su una scala da 0 a 10 (in cui 10 rappre-
senta il punteggio massimo). Ci pensò onestamente per qualche

132
istante, poi disse: “Sai, Gab, non me n’ero mai resa conto prima
d’ora, ma penso che i miei livelli di giudizio siano a 9. È terri-
bile sentirmi così disconnessa dagli altri e da me stessa.” La sua
onesta autoanalisi la aiutò a capire che era il giudizio a frenarla e
a farla sentire bloccata e fu il primo passo per cambiare schema.
In molti casi non ci rendiamo neanche conto di quanto giu-
dichiamo. Il percorso per uscire dal giudizio comincia quando
osservi senza giudicare, perché potresti essere tentato di criticar-
ti proprio perché esprimi un giudizio o provare vergogna per i
tuoi pensieri e comportamenti. Invece di giudicarti, prenditi un
momento per onorare la tua volontà di guardare con amore alle
scelte che hai compiuto finora.
Quindi ora fai un’autoanalisi per capire quanto giudichi. Va-
luta i tuoi livelli di giudizio su una scala da 0 a 10 (in cui 10 rap-
presenta il punteggio massimo). Sii onesto con te stesso: il modo
migliore per farlo è considerare gli effetti che il giudizio produce
sul tuo stato d’animo. Più ti senti a disagio quando formuli un
giudizio, più alto è il punteggio.
Quindi assegna un punteggio ai tuoi livelli di giudizio e poi
scrivi le sensazioni che la tua natura giudicante provoca in te.
Rileggi le risposte. Vedi che il giudizio t’impedisce di pren-
dere decisioni basate sull’amore? Riesci a sentire che t’inchioda
in uno stato d’animo negativo e ti fa credere di essere separato
dagli altri? Se osservi attentamente come il giudizio ti butta giù,
rafforzi il tuo desiderio di rialzarti.
Contrariamente al giudizio, l’amore è accettazione. Se ti ac-
corgi di ricadere nel giudizio e nell’attacco, ricorda che quell’at-
teggiamento è determinato dalla scelta di vedere la realtà in
un’ottica di separazione e paura. Dopo aver accettato questa
scelta, l’unica cosa importante da fare è superarla, scegliendo
di tornare all’amore. Chiediti: “Guardo la realtà con gli occhi

133
dell’amore o con gli occhi del giudizio?”. Attento a non giudi-
care la tua paura con altri giudizi basati sulla paura. Non rim-
proverarti per aver compiuto questa scelta. Invece, celebra l’aver
riconosciuto la tua scelta fuorviante e il tuo ritorno sulla strada
che conduce alla libertà.

Passo 2: Perdona il tuo pensiero


Sganciati dal giudizio che hai formulato. Il Corso spiega:
“Ogni comunicazione è un’estensione d’amore o una richiesta
d’amore.” Quando attacchi qualcuno con un giudizio, in realtà
stai solo cercando amore. La ricerca dell’amore è la vera inten-
zione che sta dietro quell’attacco, perché intimamente vuoi pro-
teggerti dalla sensazione di non essere amato. Ed è anche la vera
intenzione della persona che credi ti abbia attaccato. Entrambi
state solo cercando amore. Essenzialmente ogni attacco è una
richiesta d’aiuto. Il Corso insegna: “L’amore risponde sempre,
perché è incapace di ignorare una richiesta d’aiuto o di non sen-
tire il grido di dolore che si leva da ogni angolo di questo strano
mondo che hai creato ma che non vuoi.”
Voglio sottolineare questo punto: l’attacco, la paura, il giu-
dizio e ogni forma di separazione non sono altro che richieste
d’aiuto. Quando sei in preda al dolore fisico, vuoi solo trovare
sollievo. Lo stesso vale per il giudizio. È una forma di dolo-
re emotivo che vuoi alleviare. Anche se non te ne rendi conto,
non vuoi restare malato, triste e impaurito. Vuoi essere libero.
Osserva il tuo giudizio senza giudicare, accetta di aver scelto la
paura e rimani aperto a ricevere l’aiuto che stai cercando.
È così che arrivi al perdono. Ogni volta che ti ritrovi bloccato
nel giudizio, puoi liberarti perdonando il tuo pensiero e perdo-

134
nandoti per averlo formulato. Il semplice desiderio di farlo ti
conduce subito nel Sacro Istante.
Riconosci che quel pensiero non è stato partorito dal tuo Io
superiore. Onora il tuo io giudicante e ricorda che stai solo cer-
cando amore. Poi, il più rapidamente possibile, scegli di perdo-
nare il tuo pensiero. Non hai bisogno di tenerlo dentro di te.
Non hai bisogno di riformularlo. Puoi perdonarlo in un istante.
Accogli il Sacro Istante con una preghiera:

“Riconosco di aver compiuto la scelta sbagliata, perdono que-


sto pensiero e scelgo diversamente. Scelgo l’amore.”

La presenza della paura è la tua resistenza all’amore. La via


per tornare all’amore è la resa al Sacro Istante. Nell’istante in
cui scegli l’amore invece della paura, ti elevi al di sopra dell’illu-
sione e della separazione e ti allinei nuovamente all’unità. Basta
pronunciare questa preghiera per avere un sollievo immediato.

Passo 3: Guarda per la prima volta


Giudichiamo noi stessi e gli altri attraverso le lenti del passa-
to, proiettando vecchie esperienze sulle circostanze del presen-
te. Il che equivale a giudicare il mondo attraverso le lenti della
paura. Se per esempio hai avuto un problema con l’autorità di
tua madre negli anni dello sviluppo, tendi a proiettare lo stesso
problema sul capo, covando risentimento per la sua autorità.
Tutti noi cominciamo a guarire i nostri giudizi sugli altri
quando accettiamo che le persone sono i nostri insegnanti nella
scuola della vita. Quando c’impegniamo a raggiungere questo
livello di accettazione, possiamo vedere la situazione con altri
occhi. Notiamo che trasciniamo il passato nel presente e allora

135
possiamo scegliere di guardare una persona (o una situazione)
come se la vedessimo per la prima volta. Immagina quanto ti
sentiresti libero se non portassi il passato nelle relazioni attuali
(o in ogni nuovo incontro).
Impegnati a pronunciare questa preghiera prima di ogni in-
contro che smuove dentro di te le ombre del passato:

“Voglio guardare questa persona per la prima volta.”

Se t’impegni a guardare una persona come se la vedessi per la


prima volta, lasci andare le false proiezioni che le getti addosso e
le convinzioni che ti separano da lei. Perciò, invece di guardarla
con le lenti del passato, osservala come una persona che chiede
amore. Ricorda che entrambi siete intrappolati nel circolo vizio-
so della paura e state disperatamente cercando di uscirne. La via
d’uscita è l’amore.
Quando i maestri spirituali affermano che il genere umano è
“uno”, l’unione a cui si riferiscono è il nostro desiderio comune
di essere liberi e felici. Se fossimo in tanti a scegliere l’amore,
l’unità sarebbe ripristinata. Parte tutto da te. Tu hai un ruolo
importante nella guarigione del mondo. Più unione crei nella
tua vita, più luce irradi su chi ti circonda. Io credo che sia questa
la nostra missione principale nella vita terrena. Scegliere l’amo-
re, ripristinare l’unità e irradiare luce. Questo ci porta all’ultimo
passo: la meditazione per l’unità.

Passo 4: Meditazione per l’unità


Per concludere il processo di rilascio del giudizio, pratica
questa bellissima meditazione Kundalini: serve a ricordarci che
condividiamo tutti un’unica essenza che trascende il nostro cor-

136
po fisico. Praticala e riconnettiti all’essenza per sperimentare
l’unità in questo momento.

Posizione/Mudra: Siediti comodo a terra con le gambe in-


crociate e la schiena eretta. Solleva la mano destra al tuo fianco
con l’indice puntato verso l’alto e posa la sinistra sul centro del
cuore. Puoi svolgere questa meditazione anche sedendo schiena
contro schiena con un compagno.
Focalizzazione: Focalizza gli occhi al centro delle sopracciglia.
Mantra: Ti consiglio di ascoltare in sottofondo I Am Thine
di Jai-Jagdeesh. Puoi scaricarla dal mio sito. Il mantra è: Humee
Hum, Tumee Tum, Wahe Guru; I am Thine, in Mine, Myself, Wahe
Guru [Io sono tuo nel mio me stesso, Wahe Guru].

Questa meditazione celebra la connessione con gli altri che si


fonda sulla comune connessione con l’Universo. Humee Hum ci
sintonizza sulla nostra consapevolezza. Tumee Tum accetta che

137
siamo tutt’uno con la coscienza dell’altra persona. Wahe Guru si-
gnifica che siamo entrambi connessi all’Universo. E poi recitia-
mo “Io sono tuo nel mio” per proiettare la coscienza del nostro
io personale nell’io infinito. Le nostre parole confermano che
siamo tutt’uno con l’Universo. Infine celebriamo questa connes-
sione con Wahe Guru.
Recita il mantra sulla musica per undici minuti (o anche
meno). Se non hai mai ripetuto un mantra, provaci. Io mi sono
innamorata dello yoga e della meditazione Kundalini proprio
per i mantra. Mi ci perdo e mi ricordo della mia interconnessio-
ne con l’Universo.
Ho scelto questa specifica meditazione Kundalini per conclu-
dere il processo di rilascio del giudizio affinché tu abbia un’espe-
rienza intima di come ci si sente davvero a lasciar cadere i muri
della separazione e a riallinearti all’unità nelle tue relazioni.
Pratica questi quattro passi e preparati ai miracoli che acca-
dranno. Puoi accedere alla libertà in un istante e continuerai a
essere libero man mano che t’impegni a rilasciare il giudizio.
Ricorda che il giudizio è una pessima abitudine. Più pratichi
questi principi, più indebolisci l’abitudine e più sperimenti la
libertà.
Di recente ho avuto un’esperienza meravigliosa grazie all’ap-
plicazione di questi quattro passi. Ero a San Diego per un ritiro
spirituale di undici giorni. Al termine del corso mi sentivo ma-
gnificamente e superconnessa all’Universo. Appena arrivai all’a-
eroporto per tornare a casa, vidi che il mio volo era in ritardo di
tre ore, ma non mi scomposi, perché ero ancora in una zona ad
alte vibrazioni grazie a tutte le meditazioni e alle lezioni spiri-
tuali del ritiro. Mi accomodai su una sedia e mi rilassai, aspet-
tando pazientemente. Un’ora dopo, annunciarono che il volo era
stato posticipato di dodici ore. L’aereo che avrei dovuto prendere

138
a mezzogiorno sarebbe decollato a mezzanotte, così avrei fatto
un viaggio notturno. Anche se odio i voli notturni (e gli aero-
porti in generale), mantenni la calma e mi arresi al cambiamen-
to di programma. Dovevo restare altre otto ore in aeroporto,
perciò feci del mio meglio per rilassarmi e per lavorare un po’.
Un’ora dopo andai al banco informazioni per chiedere notizie
della partenza. L’addetta rispose con un atteggiamento negativo
e mi liquidò in fretta come se le stessi facendo perdere tempo.
Quell’atteggiamento mi fece entrare subito in modalità di sepa-
razione dettata dall’ego, ovvero in modalità di superbia. Diedi
sfogo al giudizio e iniziai a pensare cose come: “Ma come osi
trattarmi così?”. La separazione, il giudizio e l’attacco presero il
sopravvento. Per non fare una scenata, mi allontanai e andai a
mangiare qualcosa.
Un’ora dopo tornai al gate per avere aggiornamenti. A quel
punto ero in aeroporto da più di sette ore e ne avevo molte altre
da passare chiusa lì dentro. Feci del mio meglio per mantenere
l’approccio zen e camminai pacificamente verso il banco infor-
mazioni per chiedere ragguagli. C’erano due nuovi operatori al
banco, ma mentre mi avvicinai l’addetta sgarbata di prima si
fece avanti. Mi guardò con aria sprezzante e disse: “Che cosa
vuole adesso?”. Mi diede subito sui nervi. La guardai e dissi:
“Sa che sono qui da sette ore e il mio volo è stato posticipato
di dodici ore. Sa che sono esausta e ho un bisogno disperato di
tornare a casa. Il minimo che lei possa fare è essere gentile.” Lei
affermò la sua autorità e disse che le avevo fatto troppe doman-
de e che dovevo calmarmi. A quel punto diventai seria e dissi:
“Sono una delle migliori clienti di questa compagnia. Spero che
lei voglia essere più gentile dato il ritardo di dodici ore!”. Non
era interessata alla mia risposta né alla fermezza del mio tono
di voce. A quel punto persi la testa, ma alzare la voce e ribattere

139
non mi fece stare meglio. Nel momento in cui mi allontanai dal
banco scoppiai a piangere. Mi sentivo sconfitta, esausta e infi-
nitamente triste. Mi sedetti per un momento e ascoltai il mio
corpo. Mi chiesi perché ero così triste. Perché non avevo avuto
la meglio? Perché quella donna mi aveva mancato di rispetto?
No. Mi sentivo così perché ero ricaduta nel senso di separazione
dettato dall’ego. Avevo lasciato che il giudizio prendesse il so-
pravvento. Riconoscere la causa del problema ed essere pronta a
vedere la mia parte di responsabilità fu il primo passo per gestire
le conseguenze della crisi dovuta al giudizio. Il secondo passo fu
ammettere come mi faceva sentire quel giudizio: delusa, fisica-
mente malata e triste.
Ero pronta ad affrontare il terzo passo, a lasciare andare le
ombre del passato. In quel momento decisi di vedere l’addetta
come se la incontrassi per la prima volta. Scelsi di vederla senza
separazione, come se fosse tutt’uno con me. Ancora una volta
sentii dentro di me le parole di Yogi Bhajan: “Riconosci che
l’altra persona sei tu… riconosci che l’altra persona sei tu.”
Per ricevere una guida ulteriore, invocai il Sacro Istante. Pro-
nunciai la mia preghiera: “Riconosco di aver compiuto la scelta
sbagliata, perdono questo pensiero e scelgo diversamente. Scel-
go l’amore.”
In quell’esatto istante mi sentii meglio (immagino sia per
questo che lo chiamano il Sacro Istante). Mi sedetti a medi-
tare, ascoltai il mio mantra e lasciai che la presenza dell’amore
tornasse dentro di me. Fui pervasa da un radioso senso di pace.
Non provavo più risentimento. Sentivo invece una profonda
connessione e la voce della mia saggezza interiore che diceva:
“Lei è te. Il suo dolore è il tuo. La sua sofferenza è la tua. Ed
entrambe volete la stessa cosa: tornare alla pace.”

140
Quando uscii dalla meditazione, il giudizio si era dissipato.
In lei vedevo me ed ero libera. A quel punto mi misi a leggere
con calma e mi rilassai. Poco dopo, quando passai davanti al
banco in cui era seduta quella donna, sentii una presenza alle
mie spalle che mi invitava a rallentare. Senza averlo pensato o
pianificato in anticipo, andai da lei, la guardai negli occhi e dis-
si: “Mi scuso per averle parlato in quel modo. È stato inappro-
priato da parte mia. Spero che vorrà perdonarmi.” Lei mi sorrise
con gioia e rispose: “Mi dispiace che abbia avuto una giornata
così dura; la prego, mi faccia sapere se posso aiutarla in qualche
modo.” Fu un momento miracoloso. Quella sera lasciai l’aero-
porto esausta, affamata e un po’ più vicina a Dio.
La pratica del rilascio del giudizio dissolve tutti i confini
con amore e ci porta a comprendere una grande verità: che sia-
mo tutti sulla stessa barca. Tutti soffriamo. Tutti ci sentiamo
afflitti e abbandonati. Invocare il Sacro Istante ci fa ricordare
che siamo tutti uguali, quindi dovremmo essere gentili gli uni
con gli altri. Riconoscere l’uguaglianza ci consente di spostare
la focalizzazione dalla separazione all’amore. Così come con-
dividiamo gli schemi mentali e la paura, condividiamo anche
la mentalità dell’amore. E soprattutto siamo accomunati dalla
capacità di scegliere l’amore invece della paura. Come spiega il
mio caro maestro Kenneth Wapnick: “Vediamo che abbiamo
tutti lo stesso interesse a risvegliarci dal sogno della sgarbatezza
e tornare alla gentilezza che ci ha creato gentili.”

Ricapitoliamo i quattro passi:


• Osserva il tuo giudizio senza giudicare e accetta di aver
scelto la paura.

141
• Perdona il tuo pensiero giudicante con questa preghiera:
“Riconosco di aver compiuto la scelta sbagliata, perdono
questo pensiero e scelgo diversamente. Scelgo l’amore.”
• Guarda le persone per la prima volta con gli occhi dell’a-
more e lascia andare l’ombra del passato.
• Pratica la meditazione Kundalini per l’unità e riconosci
che l’altra persona sei tu.
Questo processo in quattro passi può liberarti momento per
momento. Ogni volta che rilasciamo il giudizio e torniamo
all’amore, sperimentiamo un miracolo. Man mano che questi
istanti miracolosi si accumulano, ci allineiamo sempre più alla
nostra vera natura e al supporto dell’Universo. Quando pratichi
la liberazione dal giudizio, ricevi una risposta e una soluzione
d’amore. Come spiega il Corso, “tutti gli angeli del cielo vengono in
tuo aiuto”. Lascia che l’amore guidi tutto ciò che dici e che fai.
Nel Capitolo 10 ti aiuterò a comprendere come la tua connes-
sione consapevole con l’amore possa aprirti la via verso la pace
e l’armonia.

142
capitolo 10

L’UNIVERSO SEI TU

Una volta seguii un corso di formazione di una settimana con


il mio amico e maestro Deepak Chopra. Il primo giorno del cor-
so Deepak ci invitò a metterci a coppie perché ci rivolgessimo
alcune domande a vicenda, sussurrandole più volte all’orecchio
del nostro compagno; l’altro avrebbe dovuto rispondere la prima
cosa che gli veniva in mente. La mia compagna era una giova-
ne donna di nome Elsa. Iniziammo l’esercizio con la domanda:
“Chi sei tu?”. Elsa cominciò a sussurrarmi all’orecchio: “Chi sei
tu?”. La mia prima risposta fu: “Sono Gabrielle Bernstein.” Al-
lora mi chiese di nuovo: “Chi sei tu?”. Io risposi: “Sono Gabby.”
Elsa ripeté la domanda più volte e io continuai a dare risposte
che descrivevano me, la mia personalità, la percezione che avevo
di me stessa nel mondo.
Poi Elsa mi pose la seguente domanda: “Che cosa vuoi?”.
Risposi: “Voglio uno spuntino.” Lei chiese ancora: “Che cosa
vuoi?”. Risposi: “Voglio fare un sonnellino.”
“Che cosa vuoi?”.
“Voglio una bella notte di sonno.”
“Che cosa vuoi?”.
“Voglio un caffè.”
“Che cosa vuoi?”.
“Ho già detto che voglio fare un sonnellino?”.

143
Dopo diverse tornate di domande, concludemmo l’esercizio
e tornammo a posto. Ricordo che mi sentivo malissimo e pen-
savo: “Sono in un ritiro spirituale e riesco solo a pensare a uno
spuntino.”
Ma non ebbi molto tempo per lamentarmi della mia scar-
sa prestazione perché Deepak ci guidò immediatamente in una
meditazione di gruppo con la ripetizione di un mantra per ri-
lasciare ogni attaccamento all’esercizio precedente. Dopo pochi
minuti, iniziai a sentirmi sollevata.
Poi entrai in uno stato di quiete e silenzio dominato dall’as-
senza del pensiero, in quello spazio dove nulla ha un peso e io
mi sento libera. Mi rilassai in quella quiete e lasciai andare tutti
gli inganni che avevo costruito intorno a me. Ero tutt’uno con
l’Universo. All’improvviso sentii una voce interiore che dice-
va: “Sono tutt’uno con l’Universo e voglio avvicinarmi a questa
consapevolezza.” Mi ero riallineata all’energia dell’Universo ab-
bastanza a lungo da ricordare la mia vera natura. Terminai la
meditazione ricordando che sono tutt’uno con l’Universo e voglio
avvicinarmi sempre più a questa verità. Questa risposta spontanea
mi commosse fino alle lacrime. In presenza della verità, tutta la
paura era svanita, la separazione era stata rilasciata e il giudizio
dissolto. In quell’istante ero libera.
Nel corso della settimana di formazione ebbi l’opportunità di
parlare personalmente con Deepak. Gli raccontai della ricerca
spirituale che avevo intrapreso, dei cammini che avevo scelto e
delle mie convinzioni. Dissi: “Va bene che abbia seguito Un corso
in miracoli, lo yoga Kundalini, Joãu de Deus e molti altri sistemi
spirituali? Va bene che non abbia scelto un cammino specifico?”.
Lui rispose: “Certo che va bene. Fai tutto ciò che ti avvicina alla
consapevolezza.”

144
Deepak aveva ragione. Il nostro compito è avvicinarci alla
consapevolezza, e ciascuno di noi lo fa a modo proprio. Ogni
esercizio di questo libro è stato una guida gentile per avvici-
narti alla consapevolezza e ricordarti chi sei veramente. Tu sei
l’energia amorevole dell’Universo. Questa verità può illuminarci
quando meno ce lo aspettiamo, nei brevi momenti che trascor-
riamo in meditazione o nell’istante in cui scegliamo di lasciar
andare il giudizio e perdonare. Non sarebbe splendido sentire
questa connessione più spesso?
Il più delle volte la nostra connessione con l’amore è solo un
sussurro nel caos della mente. La paura e la separazione sono
schemi che vanno interrotti di momento in momento. Quan-
do c’impegniamo pienamente a cambiare lo schema attraverso
la preghiera e la meditazione, cominciamo a basarci sull’amore
invece che sulla paura. L’amore diventa la nostra modalità pre-
definita e allora possiamo riorientare rapidamente i pensieri e
l’energia per tornare alla verità. Questo libro ti ha offerto una via
per rilasciare le false convinzioni del mondo e ricordare la verità,
che è l’amore. Non giudicare il tuo cammino. Non cercare la
perfezione. Focalizzati solo sull’impegno a sintonizzarti sulla
frequenza dell’Universo.

LEZIONE UNIVERSALE: TU SEI TUTT’UNO CON L’UNIVERSO


La via per conoscere la verità è lasciare che la voce dell’amore
riecheggi in ogni singolo pensiero. Anche quando ti capita di
deviare verso la paura – e sicuramente ti capita più volte nell’ar-
co della giornata – impegnati a scegliere la voce dell’amore nel
momento stesso in cui ti accorgi che hai compiuto una scelta
sbagliata. Non tollerare che la mente vaghi nella paura. Fai
dell’amore la tua priorità.

145
Pensa a come sarebbe diversa la tua vita se t’impegnassi a sce-
gliere l’amore per tutto il giorno. Immagina di alzarti al mattino
e se, invece di ascoltare il notiziario, ingurgitare dosi di caffeina
e controllare i messaggi sul telefono, iniziassi la giornata con un
momento di focalizzazione, una preghiera o una meditazione.
La mia maestra spirituale Marianne Williamson dice: “Quan-
do dedichiamo del tempo a un’esperienza che ci placa, abbiamo
una vita diversa perché il nostro sistema nervoso è diverso.” Se
ti sintonizzi sull’amore dell’Universo, abbassi i livelli di stress,
ripari le cellule e riconfiguri l’energia. Il contatto consapevole
con l’amore interrompe lo schema della paura e ti riporta alla
tua vera natura.
Forse ti sembra che le lezioni e gli esercizi di questo libro sia-
no numerosi, ma in realtà il messaggio è uno solo: scegli l’amore.
Ogni pratica qui esposta ti avvicina all’amore. Ogni preghiera,
ogni meditazione, ogni esercizio ti aiuta a smettere di percepirti
come entità separata dall’Universo. Il Corso insegna: “La paura
non può entrare in una mente che è orientata verso l’amore.”
Ogni volta che riorienti la focalizzazione verso l’amore, lasci an-
dare il senso di separazione e ti riallinei all’Universo.
Quando sei allineato all’amore dell’Universo, la tua pace è
imperturbabile. Non c’è persona, situazione o circostanza che
possa portartela via. Non è facile assimilare questo concetto per-
ché crediamo profondamente nella paura e nella separazione.
Crediamo che gli altri possano ferirci e ci proteggiamo a ogni
costo. Ma in realtà, al livello mentale, nessuno può ferirci perché
possiamo scegliere l’amore in qualunque momento. E più c’im-
pegniamo a farlo, più crediamo nell’amore. Io sto dedicando la
mia vita a disimparare la paura e a rilasciare la percezione di
me come entità separata. Ogni giornata mi offre grandi compiti
spirituali che mi avvicinano alla consapevolezza, se li affronto

146
con la preghiera e la fiducia. Anche adesso, mentre scrivo queste
parole, sto rafforzando la mia connessione.
Siamo tutti connessi perché siamo accomunati dallo stesso
problema e dalla stessa soluzione. Il problema è che abbiamo
deviato verso la paura e abbiamo creduto di essere separati e in
pericolo in questo mondo. È un problema comune, ma anche la
soluzione è universale e risiede in quella parte della nostra men-
te che prende le decisioni e sceglie l’amore.
Non importa a che punto sei arrivato nel tuo cammino spiri-
tuale. Che tu sia da sempre un “fanatico della spiritualità” o stia
muovendo adesso i primi passi, ora puoi accettare questa veri-
tà: tu sei tutt’uno con l’amore dell’Universo. Il nostro cammino
spirituale ci porta verso una visione spirituale ed è qui che co-
minciamo a non affidarci più alla nostra percezione del mondo e
a riconoscere la forza invece della debolezza, l’unità invece della
separazione, l’amore invece della paura.
All’inizio di questo libro, forse la voce dell’amore era ancora
lontana e difficile da sentire. Ma più propendi per l’amore, più
guardi la realtà con la vista spirituale, più ascolti la voce dell’a-
more e vivi una vita libera e gioiosa. È ciò che accade quando
rilasci la percezione della separazione e accetti di essere tutt’uno
con l’Universo.
Quando accumuliamo questi momenti di autentica con-
nessione, cominciamo a vedere il mondo con le lenti dell’amo-
re invece che con le lenti della paura. Anche se le situazioni ci
mettono in difficoltà, abbiamo il potere di tornare rapidamente
all’amore. Ora è tempo di alzare il volume della tua verità e
abbassare la voce della paura e della separazione. Quindi scegli!
Arrenditi completamente alla tua natura spirituale, al tuo scopo,
alla tua passione e alla tua profonda connessione con l’Universo.

147
A questo punto del nostro programma, sei pronto ad acco-
gliere la tua vera connessione. I seguenti passi sono concepiti per
approfondire la tua fiducia nell’unione con l’amore dell’Universo.

Passo 1: Preghiera per la verità


La preghiera è la via per arrivare all’amore; è come un inter-
mediario che ti accompagna dal senso di separazione alla veri-
tà. Usala come guida invisibile per tornare all’amore. Lascia che
ogni parola penetri a fondo nella tua psiche. Recitala ad alta voce.

Una preghiera per la verità

“Invoco l’energia dell’Universo per guidare i miei pensieri


verso l’amore. Affido all’Universo le false percezioni che ho
proiettato su di me. Perdono questi pensieri e so che io sono
amore. Sono pace. Sono compassione. Sono l’Universo.”

Dopo la preghiera, rientra nell’energia dell’amore con la se-


guente meditazione.

Passo 2: Meditazione per connetterti all’Universo


Puoi aprire il tuo cuore all’amore con questa bellissima medi-
tazione Kundalini che favorisce una profonda connessione fisica
ed emotiva con l’Universo. Il Kundalini è lo yoga della consa-
pevolezza. Io studio e insegno Kundalini perché le pratiche e le
meditazioni di questa disciplina mi avvicinano immediatamen-
te alla consapevolezza. In particolare la meditazione Kundalini
che ti propongo di seguito smuove l’energia stagnante e ti allinea
direttamente all’Universo. La posizione che assumi apre il cuore
per riconnetterti alla tua vera natura e all’unione con l’Universo.

148
Ti consiglio di praticarla ascoltando il brano “Halleluiah”,
che puoi scaricare dal mio sito web.

Un antico modo gitano d’invocare


lo spirito della Madre Terra
insegnato da Yogi Bhajan

Questa meditazione ti aiuta a invocare lo spirito amorevole


dell’Universo.
Posizione: Siediti comodo a terra con le gambe incrociate, il
busto eretto e il collo allungato.
Mudra (posizione delle mani): Alza le braccia inclinandole di
sessanta gradi rispetto al busto (vedi figura), tenendo i gomiti e i
polsi in asse. Porta il busto leggermente in avanti rispetto al ba-
cino. L’angolazione dei palmi segue l’angolazione delle braccia.
Le dita sono unite e dritte, i pollici sono rilassati.
Come nell’immagine qui sotto.

149
Visualizzazione: Entra in uno stato di quiete e immagina una
fiamma al centro del cuore.
Respirazione: Respira consapevolmente, a lungo e a fondo.
Tempo: Rimani in meditazione per tre minuti.
Fino alla fine: Inspira a fondo. Trattieni il fiato per quindici
secondi. Espira. Inspira a fondo. Senti la connessione con l’U-
niverso. Trattieni il fiato per quindici secondi. Espira. Inspira a
fondo. Senti la dolcezza della vita. Trattieni il fiato per quindici
secondi. Espira.
Dopo la meditazione, sdraiati e riposati per diversi minuti.
Questa posizione si chiama Savasana. Credo sia la posizione più
importante perché è quella che ci consente di rilassarci nell’e-
nergia dell’amore. Prenditi tutto il tempo che desideri restando
sdraiato supino con i palmi rivolti verso l’alto e lascia che la
presenza della luce e dell’amore scorra attraverso di te. Proba-
bilmente sentirai un formicolio nei palmi perché hai attivato le
mani con la meditazione. Lascia che il flusso amorevole dell’e-
nergia scorra su tutto il tuo corpo e rilassati in Savasana. In que-
sti momenti di autentico rilascio puoi riconfigurare il sistema
nervoso e riallineare la tua connessione all’amore.

Passo 3: Verità è il tuo nome


Dopo qualche minuto di riposo, riporta lentamente la consa-
pevolezza nel corpo. Rotea i polsi e le caviglie e mettiti seduto
delicatamente. Continua a sentire la connessione con l’Univer-
so. Fai un profondo respiro e pronuncia ad alta voce Sat Nam. Se
concludi la seduta di meditazione con questo mantra Kundalini,
identifichi la tua verità. Sat significa appunto “verità” e Nam
“nome”. Il mantra si traduce con “Verità è il mio nome” ed è una
semplice affermazione del fatto che la magnificenza dell’Uni-

150
verso è la verità della tua essenza. Puoi ripeterlo in qualsiasi mo-
mento, anche al di fuori della meditazione, per ricordarti questa
verità.
Dopo questa pratica puoi avvertire un profondo senso di in-
terconnessione. Se ti sei sentito libero anche solo per un momen-
to fugace, significa che ti sei avvicinato comunque un pochino
di più alla consapevolezza. Yogi Bhajan diceva: “Nel flusso della
meditazione profonda… il nettare dei miei pensieri è pervaso
dal Divino.” Pratica spesso questa meditazione e vedrai che con
l’andare del tempo la connessione con l’Universo sarà più pre-
sente nella tua vita. Potresti anche praticarla per quaranta giorni
di fila. Questa meditazione ha il potere di offrirti un canale di
comunicazione diretto con la tua vera natura spirituale e ti ri-
corda che sei la luce dell’Universo. Per continuare a essere liberi
e felici, dobbiamo restare in comunicazione con la nostra auten-
tica connessione il più spesso possibile, e recitare il mantra Sat
Nam ti riporterà a casa. Abituati a ripeterlo tutte le volte che ti
senti disallineato dall’Universo.
La vibrazione del mantra Sat Nam manifesta la verità nella
tua esperienza fisica. La vibrazione di Sat si innalza nell’etere,
invocando la tua connessione con l’Universo. La vibrazione di
Nam ti radica a terra e attesta che puoi portare l’energia dell’U-
niverso nell’esperienza quotidiana del mondo. Afferma la tua
verità in ogni ambito della vita. Porta pace ovunque tu vada.

Passo 4: Percorri la strada dell’umiltà


Per prosperare sul tuo cammino spirituale, devi incarnare
l’umiltà. Avere la certezza di essere tutt’uno con l’Universo si-
gnifica accettare che non sei più speciale degli altri né separato
da loro. È uno dei compiti spirituali più complessi, perché sia-

151
mo abituati a credere alle storie che ci raccontiamo sulla nostra
identità.
Non è facile arrivare all’umiltà. Almeno, non è stato facile
per me. Nei lunghi anni in cui mi sono impegnata nella mia
ricerca spirituale, continuavo a credere nella facciata che ave-
vo costruito davanti alla mia persona. Intimamente sapevo che
questa percezione dettata dall’ego bloccava la connessione con
l’amore, ma non era facile cambiare abitudine. Per mia fortuna
l’Universo mi ha assegnato un compito divino che mi ha costret-
to a cercare l’umiltà, a lasciar andare l’ego e a ridimensionarmi.
Ecco ciò che accadde. Non molto tempo fa fui esclusa da un
evento organizzato da un rinomato maestro spirituale cui parte-
cipavano alcuni miei colleghi. Il fatto di non essere stata invitata
a partecipare ferì profondamente il mio ego, e anche se non lo
ammettevo con nessuno, ero molto contrariata perché la consi-
deravo un’occasione persa. Chiesi alla mia agente d’informarsi
per capirne la ragione. Dopo aver indagato, mi chiamò e disse:
“Gab, è molto strano. Quando ho chiesto perché non eri stata
presa in considerazione, le donne incaricate dell’organizzazione
si sono scambiate un’occhiata in silenzio e poi mi hanno detto di
avere la sensazione che tu sia una persona presuntuosa.” Riposi
sulla difensiva: “Perché pensano una cosa del genere? Non ho
mai fatto nulla di male.” Replicò: “Hanno detto che ricevono
queste vibrazioni da te.”
Ci rimuginai sopra per ore, concedendomi di sentire fino in
fondo tutta la rabbia e la frustrazione. Ero sulla difensiva, imba-
razzata e confusa. Non riuscivo a capire che cosa avessi fatto per
dare loro questa impressione.
Dopo aver elaborato le mie emozioni, scelsi di cercare una so-
luzione spirituale. Chiesi all’Universo di mostrarmi il mio com-
pito. Con una profonda introspezione e un’onesta valutazione del

152
mio comportamento, considerai la mia parte di responsabilità.
E anche se sapevo di non aver fatto nulla di “male”, ricordai che
le vibrazioni sono più eloquenti delle parole che pronunciamo.
Mi resi conto che mi percepivo come persona speciale e separata
dalle altre e riconobbi onestamente la mia mancanza di umiltà.
Arrivai a comprendere che quella situazione così spiacevole era
il compito perfetto per mettermi in ginocchio, arrendermi all’u-
miltà una volta per tutte e individuare l’ombra che doveva essere
portata alla luce.
Mi lasciai guidare da un messaggio di Kenneth Wapnick, il
mio grande maestro di Un corso in miracoli: “Dobbiamo essere
grati per tutte le situazioni che ci mettono fortemente a disagio,
perché senza quelle situazioni non sapremmo che dentro di noi
c’è qualcosa che attende la guarigione.”
Permisi al disagio di condurmi alla mia verità. Quel compi-
to universale mi aiutò a impegnarmi sulla via dell’umiltà. Non
potevo più oscillare tra l’umiltà spirituale e il mio ego terreno.
Era tempo di arrendermi e accettare il mio scopo: essere amore
e diffondere amore. Senza umiltà, non avrei mai saputo cosa
significa essere tutt’uno con l’Universo.
Ora mi dedico ogni giorno ad arrendermi umilmente alle cure
dell’Universo. Nelle mie preghiere del mattino, affido all’Uni-
verso le mie percezioni di me stessa, lascio andare i bisogni e le
aspettative e permetto che l’Universo prenda il sopravvento. In
questo modo resto connessa alla mia vera essenza.
Percorrere la strada dell’umiltà non significa rinunciare alla
grandezza, bensì accogliere la propria vera magnificenza e il
proprio vero potere che deriva dalla fiduciosa connessione con
l’amore.
Per accettare la tua natura amorevole devi abbandonare tutte
le storie e gli inganni che hai costruito intorno alla tua identità.

153
È difficile, ma sappi che anche un breve momento di connessione
può bastare. Molte persone che iniziano ad aprirsi alle verità me-
tafisiche sono intimorite all’idea di abbandonare le convinzioni
del mondo terreno per connettersi all’amore. Ma questo timore
non è la tua verità: è la voce della paura che vuole sopravvivere.
La fede nella paura t’induce a opporre resistenza alla connessione
con l’amore, avvalorando la percezione del tuo isolamento e della
separazione dall’amore dell’Universo. È naturale che tu sia terro-
rizzato all’idea di lasciar andare le convinzioni su cui ti sei basato
per tutta la vita, ma la tua felicità e la tua pace dipendono proprio
dal loro rilascio. E questo ci riporta al punto da cui siamo par-
titi: la resistenza all’amore. Ricorda che la paura oppone sempre
resistenza all’amore, soprattutto quando la presenza dell’amore
si espande nella tua vita. Devi essere consapevole della tua resi-
stenza e impegnarti a percorrere la strada dell’umiltà.
La tua esperienza umana fa parte del percorso spirituale,
quindi non devi aspettarti di vivere continuamente in uno sta-
to di connessione divina. Proponiti di accumulare momenti di
consapevolezza per ricordarti che tu sei lo spirito dell’amore in-
carnato in un’esperienza umana.
Ora accogli un momento di consapevolezza in cui ti concedi
di accettare la tua magnificenza. Per ricordarti della tua essenza
illimitata, leggi questo brano di Un corso in miracoli:

“Usare il potere che il Divino ti ha donato come l’avrebbe


usato lui è naturale. Non è arrogante essere come lui ti ha creato,
ma è arrogante mettere da parte il potere che lui ti ha donato in
favore di un futile capriccio insensato invece della sua volontà.
Non esistono situazioni a cui non si possa reagire e problemi che
non si possano risolvere nella luce e nella grazia di quel potere.”

154
Ogni giorno fai del tuo meglio per rimanere in comunicazio-
ne con l’Universo. Nell’arco della giornata concentrati sui po-
tenziali esiti positivi invece di aspettarti risvolti negativi; prega
se hai dubbi e medita per approfondire la tua connessione. Se
sei bloccato in una situazione conflittuale, scegli di cercare una
soluzione creativa. La dedizione alla pratica spirituale ti man-
terrà in contatto constante con il supporto dell’Universo e il tuo
livello di pace e di felicità ne sarà un riflesso diretto.
Dedicarti ogni giorno alla vita interiore ti porta gioia. Anche
se intimamente ti consideri ancora una persona separata che vive
una specifica esperienza individuale, nella tua coscienza puoi
riservare un piccolo spazio per la verità che sarà sufficiente a
tenerti sulla strada giusta.
Ricapitoliamo i passi di questo capitolo:
• Prega per la verità e per avvicinarti alla consapevolezza
che tu sei amore.
• Usa la meditazione Kundalini per intensificare la tua con-
nessione con l’Universo.
• Ricorda che verità è il tuo nome. Recita il mantra Sat Nam
per mantenere il legame con la tua vera natura.
• Percorri la strada dell’umiltà e rimani centrato nella tua
verità universale.
Ricorda le parole di Deepak Chopra: “Fai tutto ciò che ser-
ve per avvicinarti alla consapevolezza.” Coltiva con costanza il
contatto consapevole con l’Universo e sarai libero. Nel Capitolo
11 approfondiremo questa connessione con la pratica della resa.

155
capitolo 11

QUANDO PENSI DI ESSERTI


ARRESO, ARRENDITI DI PIÙ

Quando cominciai a scrivere questo libro, mio marito e io


decidemmo di avere un figlio. Avevo pianificato tutto alla per-
fezione: sarei rimasta incinta subito e avrei sospeso i viaggi di
lavoro per potermi rilassare a casa e dedicarmi alla scrittura del
libro, mentre mi godevo la gravidanza.
M’impegnai a fondo per realizzare il mio piano; cancellai
le conferenze che avevo in programma, rinunciai a grandi op-
portunità di lavoro e limitai gli impegni per avere più tempo
da dedicare a me stessa. Gli obiettivi erano chiari e il piano era
infallibile. Ma c’era un problema: la gravidanza non arrivava.
Mese dopo mese, riorganizzavo i miei obiettivi e le mie aspet-
tative per adeguarli al mio piano di concepimento. Dicevo agli
amici che il nostro era un “concepimento consapevole”, ma in
realtà era una sorta di controllo inconscio.
Sentivo fortemente che ero destinata a essere madre e intu-
itivamente sapevo che c’era un’anima pronta a diventare nostro
figlio, ma non riuscivo ad allentare la presa sul mio piano. La
tempistica era la mia ossessione. Se non fossi rimasta incinta
in quel periodo, come avrei fatto a inserire una gravidanza e
un figlio tra tutti gli impegni della mia vita? La posticipazione

156
mi stava logorando. Ogni mese, quando appuravo che non ero
incinta, ricominciavo da zero: aprivo l’agenda, guardavo i nove
mesi che mi attendevano e mi stressavo per la tempistica, cer-
cando disperatamente di esercitare un controllo in modo che
quel grande evento della vita non si rivelasse ingestibile. Così
facendo, interruppi completamente la comunicazione con l’Uni-
verso. Dentro di me mi giudicavo perché non riuscivo a restare
incinta e mi confrontavo con tutte le persone che ce l’avevano
fatta. La cosa peggiore era che dicevo a tutti che confidavo nel
fatto che sarei diventata madre quando in realtà stavo reprimen-
do l’inconfessabile paura di non riuscirci.
Dopo nove mesi trascorsi alla ricerca di una gravidanza, an-
dai a una festa di Capodanno con gli amici del college. Tutte
le coppie presenti avevano figli, tranne me e mio marito. Mi
sentivo un’emarginata, come se fossi esclusa da quella fase della
vita. Durante la cena non feci altro che confrontarmi con le altre
persone con un totale senso di sconfitta.
Il mattino seguente, il giorno di Capodanno, mi svegliai con
le mestruazioni. Eccoci di nuovo: un altro mese se n’era andato,
avevo modificato i miei piani un’infinità di volte e ancora non
ero incinta. Per metà della giornata fui profondamente depressa.
Mi sentivo intrappolata in un silenzio intriso di vergogna che
non sembrava offrire vie d’uscita. Il mio amico Jordan era ospite
a casa nostra quel giorno e in qualche modo trovai il coraggio
di confidargli il mio stato d’animo. Appena gli parlai delle mie
emozioni, mi guidò gentilmente a comprendere come avessi la-
sciato che la paura e il bisogno di controllo bloccassero la mia
connessione con l’amore. Mi ricordò che, invece di mettermi a
confronto con gli amici che avevano figli, avrei dovuto essere
felice per loro. Se avessi gioito per il loro amore, l’avrei sentito
mio. La conversazione con Jordan mi aiutò a capire che la rigi-

157
dità dei miei piani mi aveva fatto perdere la speranza, così mi
rivolsi all’amore dell’Universo per guarire. Pregai e chiesi aiuto
per allentare la presa sulle aspettative e accettare un piano molto
più grande. Nella quiete dopo la preghiera, sentii la mia voce
interiore dire: “I tuoi progetti ostacolano il piano divino.” Ca-
pii chiaramente che avevo bloccato il piano superiore. Accettai
questo messaggio come un nuovo compito universale e accolsi la
lezione di crescita spirituale che mi offriva.
Noi esseri umani amiamo fissare obiettivi e stabilire piani. È
un modo scaltro per darci un’organizzazione mentale e non la-
sciarci distrarre dai piccoli inconvenienti della quotidianità. Ma
quando ci fissiamo troppo sul raggiungimento degli obiettivi o
sul rispetto dei piani, siamo noi a bloccare la via. Ci convincia-
mo di sapere cos’è meglio. Seguiamo inflessibilmente la rotta
tracciata dall’ego, ascoltando quella voce stentorea e fuorviante.
Il prezzo di questo comportamento è l’interruzione della comu-
nicazione con l’Universo e l’impossibilità di manifestare la solu-
zione ottimale per tutti. Per lasciare che la presenza dell’amore
risplenda su ogni area della nostra vita, dobbiamo ricordarci che
la speranza non si spegne mai. La speranza è l’energia che ci
sospinge in avanti anche quando perdiamo il contatto con la no-
stra fiducia spirituale. La speranza ci ricorda il potere dell’amore
e apre la via alla soluzione migliore per tutti.

LEZIONE UNIVERSALE: GLI OBIETTIVI OSTACOLANO LA GUIDA


La parte di me che vuole esercitare un controllo non ama la
parola speranza. Per quella parte della mia mente che si basa sul-
la paura, la speranza implica l’esistenza di qualcosa che non pos-
so far accadere personalmente. Anche se questo concetto non
mi piace, è esattamente ciò di cui avevo bisogno. La speranza

158
ci aiuta a superare i problemi e a scegliere di percepirli in modo
nuovo. La speranza è il canale che trasporta i miracoli. Per supe-
rare la tristezza, la vergogna e il bisogno di controllo, ho dovuto
arrendermi alla speranza e lasciar andare tutti i miei piani.
In questo processo mi sono ricordata della necessità di cerca-
re le risposte dentro di me. Carl Jung disse: “Chi guarda fuori
sogna; chi guarda dentro si risveglia.” Quando guardiamo fuori
per cercare la fiducia, ci perdiamo nel sogno di chi pensiamo
di dover essere, di cosa pensiamo di aver bisogno e di quando
pensiamo di doverlo ottenere. Ma se guardiamo in noi, ci ar-
rendiamo all’unica verità, che è l’amore. Quando ci arrendiamo
all’amore, possiamo vivere i momenti più bui come grandi cata-
lizzatori della nostra trasformazione.
La via per tornare alla speranza passa attraverso la resa. Non è
un’azione spontanea: richiede una pratica quotidiana. Considera
la mia situazione. Stavo scrivendo un libro sulla fiducia nell’a-
more dell’Universo eppure cercavo di controllare le circostanze
della mia vita. Il bisogno di controllo è insidioso, può impedirci
di vedere la luce. L’ego pensa di sapere qual è la direzione giusta
e fa di tutto per tenerci nell’oscurità. Il modo migliore, che in
fondo è anche l’unico per restare connesso al flusso, è arrenderti
e poi arrenderti ancora di più.
Con questo non voglio dire che arrendersi sia facile. Vedo
persone che faticano sempre a farlo, soprattutto per quanto ri-
guarda il denaro. La paura di affidare la nostra capacità di gua-
dagnare alle cure dell’Universo terrorizza molti di noi. Temia-
mo che se non abbiamo il pieno controllo dei nostri guadagni
non riusciremo a pagare le bollette e la vita precipiterà in una
spirale caotica. Ma il bisogno di controllo blocca il flusso, impe-
dendo agli altri di assumerci, promuoverci o comprare i nostri
prodotti. Affidare le finanze all’Universo non significa certo che

159
non dobbiamo lavorare e agire concretamente. Significa sem-
plicemente che non dobbiamo agire sulla base della paura: affi-
diamo i nostri bisogni finanziari all’amore dell’Universo e allo
stesso tempo svolgiamo il nostro lavoro con grazia e fiducia, che
aprono la via al flusso dell’abbondanza.
Un altro ambito spinoso è quello delle relazioni di coppia o
d’altro genere. Vedo persone che cercano di controllare i com-
portamenti del compagno o di manipolare la relazione. Ciò non
significa che siano subdole o incapaci di amare, ma che vogliono
disperatamente che la relazione assuma la “forma” che loro han-
no in mente. Il controllo della relazione blocca l’amore e ci priva
di lezioni spirituali preziose. Se invece affidi le tue relazioni alle
cure dell’Universo, inviti l’amore a tornare: è come se prenotassi
una seduta con un terapista invisibile. La presenza dell’amore si
inserisce nella relazione naturalmente, la guida arriva in molte
forme e i tuoi comportamenti cambiano. Se affidi le tue relazio-
ni all’amore, riesci a esprimere il tuo Io superiore.
E come fare allora con gli obiettivi e la pianificazione? Se sei
come me, ti piace avere un piano e rispettarlo, ma un eccesso di
pianificazione blocca l’ordine naturale e pone dei limiti al cam-
po delle infinite possibilità. Quando pianifichi troppo, limiti
la tua capacità di collaborare creativamente con l’Universo. Un
piano eccessivamente rigido ti costringe a basarti solo sulla tua
forza di volontà, escludendo il supporto e la saggezza dell’Uni-
verso. Nel mio caso, il mio piano stava bloccando la gioia sacra
di concepire un figlio. Allentare la presa sulla tempistica e sui
programmi era l’unico modo per lasciarmi guidare dall’amore e
liberare spazio affinché il corso della mia vita proseguisse con
grazia. Dovevo affidare i miei piani e le mie aspettative alle cure
dell’Universo e confidare che l’amore mi avrebbe indicato la via
da seguire.

160
Arrendersi all’amore non è sempre facile ma è assolutamente
indispensabile se vuoi una vita piena di miracoli. Non è neces-
sario farlo dall’oggi al domani. In effetti la resa non è un evento
improvviso. È un processo. Un corso in miracoli spiega: “Ogni
piccolo passo dissolve un po’ di oscurità.”
Ecco i passi che ho usato io per dissolvere l’oscurità generata
dal bisogno di controllo e per arrendermi all’amore dell’Universo.

Passo 1: Togli le mani dal volante


Nel libro Una sedia per l’anima, Gary Zukav scrive: “Togli
le mani dal volante. Prova a dire all’Universo ‘Sia fatta la tua
volontà’ e trasferisci questo pensiero nelle tue intenzioni. Sof-
fermati su di esso. Considera cosa significa veramente dire ‘Sia
fatta la tua volontà’ e affida la tua vita nelle mani dell’Universo.”
Per ripristinare la connessione con la guida dell’Universo,
devi allentare la presa. Quando lasci andare i tuoi piani e il bi-
sogno di controllo, smetti di seguire le indicazioni fuorvianti
dell’ego e ti lasci guidare dalla voce dell’intuito e dall’energia
dell’amore. La chiave per togliere le mani dal volante è la pre-
ghiera. Se senti il bisogno di arrenderti, inizia ogni giornata con
questa preghiera:

“Oggi affido i miei obiettivi e i miei piani alle cure dell’Uni-


verso e accetto la guida spirituale. Confido che c’è un piano
più grande del mio. So che là dove vedevo mancanza e
limitazioni ci sono soluzioni spirituali e idee creative.
Faccio un passo indietro e lascio che l’amore apra la via.
Sia fatta la tua volontà.”

161
Queste parole ti aiutano ad arrenderti umilmente alla gui-
da dell’Universo. Quando allenti la presa e lasci andare, accade
qualcosa di miracoloso. Ti apri al campo delle possibilità infini-
te. Nel momento in cui ho affidato all’Universo il mio desiderio
di maternità, mi sono sentita accudita. Sapevo che l’Universo mi
stava guidando nella direzione migliore possibile, con la giusta
tempistica e l’ordine perfetto. La fiducia nella guida dell’Uni-
verso mi ha dato libertà e felicità in un momento di incertezza.

Passo 2: Scardina il tempo


Il tempo è l’ostacolo principale che c’impedisce di vivere con
fiducia. Nella vita ci sono molte situazioni che sfuggono al no-
stro controllo. Non puoi decidere il giorno esatto in cui conce-
pirai un figlio, il momento in cui il tuo fidanzato ti chiederà di
sposarlo e milioni di altre cose, ma puoi controllare come vivi
ogni momento della giornata. La chiave per lasciar andare il
bisogno di controllare il tempo è accogliere pienamente il pre-
sente. In ogni istante puoi ricevere un miracolo, se solo decidi
di scegliere l’amore invece della paura, allentando così la presa
sul tempo e ripristinando la fiducia e la speranza dentro di te.
L’amore è una decisione, e tutto ciò che serve da parte tua è la
volontà incondizionata di compiere questa scelta, che già di per
sé un miracolo. Vedrai che così la tua ossessione per il tempo
svanirà. Il miracolo è adesso.
La lezione 173 di Un corso in miracoli è: “La luce è arrivata.”
Ho parlato a fondo di questa lezione con il mio amico e mentore
Robert Holden, perché entrambi l’amiamo. Per Robert questa
lezione ci ricorda che la luce non arriva quando ottieni il lavoro o
metti al mondo un figlio. La luce è già arrivata. È già lì. In ogni
momento, puoi arrenderti a essa e vivere nel miracolo.

162
Per lasciar andare l’ossessione del tempo dobbiamo accettare
che la luce è arrivata. Siamo già incarnazioni dell’amore, della
gioia e della pace cui aspiriamo. In ogni momento, quando senti
che stai ricadendo nell’ossessione per il tempo, puoi tornare al
miracolo del presente. Accetta che la luce è arrivata e vivi nel
miracolo. Immagina come ti sentiresti se vivessi sempre nel mo-
mento presente invece che per tappe e obiettivi.
Quando scardini il tempo, puoi confidare nell’ordine dell’U-
niverso che fa accadere le cose con la tempistica ottimale per la
guarigione e la crescita spirituale. Accogli il miracolo cui puoi
accedere in ogni momento e saprai esattamente quale sarà il
passo successivo. Non affrettare l’evoluzione spirituale; goditela.
L’importante è il viaggio, non la meta.

Passo 3: Affida i tuoi obiettivi all’Universo e lasciati guidare


dalla fiducia
Dobbiamo imparare a lasciar andare gli obiettivi e ad acco-
gliere la speranza e la fiducia. Gli obiettivi spesso implicano che
devi realizzarli per essere felice. Ricorda: non c’è nulla di male
ad avere visioni, sogni e desideri purché tu sia pronto ad allen-
tare la presa. La chiave è coltivare grandi visioni e poi affidarle
all’Universo.
Per sentirci liberi e arresi, dobbiamo imparare a rilasciare il
nostro attaccamento. Deepak Chopra spiega: “Se sei felice per
una causa esterna, sei comunque infelice, perché quella cosa può
esserti portata via domani.” Invece di cercare una causa o un
esito che ci renda felici, dobbiamo imparare a confidare nei pro-
digi dell’Universo. Ogni giornata porta con sé nuovi miracoli
da celebrare. Ogni momento può essere un miracolo, se solo
scegliamo di percepirlo come tale.

163
Invece di focalizzarti su obiettivi ed esiti, prova a spostare
l’attenzione sulla celebrazione di ciò che hai già e sugli aspetti
più prosperi della tua vita. Nel mio caso, ho allentato la presa
sull’obiettivo di restare incinta entro una data precisa e ho scelto
di focalizzarmi sul profondo amore che provo per mio marito.
Ho stabilito l’intenzione di sentirmi connessa e innamorata. Ho
riorientato la mia energia sul corpo e sulla salute di cui godo.
Mi sono concentrata sulla mia casa e sullo spazio che sto crean-
do per il bambino che sono pronta ad accogliere nella mia vita.
Invece di focalizzarmi su quando sarebbe arrivato qualcosa (o
qualcuno) di nuovo, mi sono concentrata su ciò che avevo già.
Quando torni a concentrarti su ciò che hai già in te e nella
tua vita, riesci a lasciar andare ciò di cui credi di aver bisogno.
Non significa rinunciare ai tuoi desideri. Al contrario. Se allenti
la pressione, infondi ancora più amore ed energia nei tuoi de-
sideri. Focalizzarti su ciò che hai ti aiuta a creare ciò che vuoi.

Passo 4: Affida il tuo desiderio al triangolo sacro


Un elemento bellissimo della mia pratica spirituale è il sacro
triangolo di legno che ho appeso sopra l’altare. Ogni vertice del
triangolo ha un significato: fiducia, amore, carità. Il triangolo è
un simbolo usato nella comunità di Joãu de Deus per agevolare
la resa spirituale. L’idea è che quando scrivi un desiderio e lo de-
poni nel triangolo sacro, una forza superiore se ne prenderà cura.
Lasci il foglietto nel triangolo per una settimana e poi lo bruci,
esprimendo così la fede e la fiducia nel fatto che il tuo desiderio
sarà supportato. (Io lo brucio sul lavandino della cucina. Se non
vuoi bruciarlo, puoi gettarlo nel water facendo scorrere l’acqua.)
Mentre stavo per concludere questo capitolo, mi sono accor-
ta di non aver mai consegnato il mio desiderio di maternità al

164
triangolo sacro. Ero così presa dal controllo che ho dimenticato
questo passo cruciale. Ora che l’ho fatto, ho comunicato all’U-
niverso la mia certezza che sarà lui a occuparsi di tutto.
Anche tu puoi procurarti o creare un triangolo sacro oppure,
se non fa per te, puoi usare semplicemente una scatola. Ho in-
segnato a molte persone a creare la propria scatola del Divino,
che ha la stessa funzione del triangolo. Puoi decorarla in qua-
lunque modo rafforzi il tuo potere personale. Quando hai creato
il triangolo o la scatola, fai una prova. Scrivi il tuo desiderio
e affidalo all’Universo. Alla fine della settimana, rimuovilo e
brucialo. (Fallo in modo sicuro, nel lavandino.) Tutto qui. Con-
tinuando con questa pratica, stai attento a non scrivere due volte
lo stesso desiderio; significherebbe che non confidi nel fatto che
l’Universo se ne occuperà.
È una pratica potente per arrendersi. Svolgi i tre passi espo-
sti sopra e poi consegna il desiderio al triangolo sacro (o alla
scatola). Affida il desiderio, rivolgi mentalmente una preghiera
all’Universo e sappi che la richiesta sarà ascoltata.
Questi quattro passi ti aiuteranno ad allentare la presa su ciò
che pensi ti serva e ad accogliere la soluzione migliore per tutti.
Focalizzati sui piccoli cambiamenti che arrivano momento per
momento. Come ci ricorda Un corso in miracoli, “ogni piccolo
passo dissolve un po’ di oscurità”.
Forse ti stai chiedendo come puoi capire se ti sei arreso com-
pletamente. Sai di esserti arreso quando confidi che l’Universo
abbia un piano migliore del tuo, la smetti di manipolare e for-
zare le cose, lasci andare il tuo bisogno di controllo e permetti
all’Universo di agire come ritiene meglio. Infine, sai di esserti
arreso quando smetti di trovare giustificazioni al tuo bisogno di
controllo.

165
Segui questo cammino e allenta la presa sugli obiettivi. Ecco
un riepilogo dei passi di questo capitolo.
• Togli le mani dal volante con il sostegno della preghiera.
• Scardina il tempo accettando il miracolo del momento
presente.
• Affida i tuoi obiettivi all’Universo e lasciati guidare dalla
fiducia.
• Affida il tuo desiderio al triangolo sacro o alla scatola del
Divino. Confida che sarà accolto.
Questi passi libereranno ancora più spazio per ricevere la
guida dell’Universo. Ancora una volta mi viene in mente la sag-
gezza di Un corso in miracoli: “C’è un modo di vivere che non è di
questo mondo anche se lo sembra. Non cambi aspetto ma sorri-
di più spesso. La tua fronte è rilassata e il tuo sguardo sereno.”
La resa ti offre questo tipo di serenità. Quando pratichi la
resa, inizi ad affidarti a un potere più grande di te. Con l’andar
del tempo sai che è sempre presente e puoi contare su di lui.

166
capitolo 12

DIVENTA UNO
STRUMENTO D’AMORE

Una mattina stavo facendo colazione con mio marito, nella


cucina della nostra villetta in cima alla montagna. All’improv-
viso, con la coda dell’occhio, vidi tre uomini avvicinarsi alla casa
percorrendo il viale d’accesso. Erano vestiti di nero e avevano
il volto coperto da un cappuccio; tutti portavano in mano un
attrezzo nero di forma allungata. Ero terrorizzata e pensai di
darmi alla fuga, anche se ero quasi paralizzata dalla paura, per-
ché ero convinta che quegli uomini dall’aria minacciosa stessero
per fare irruzione in casa armati di fucili.
Ma quando si avvicinarono il malinteso si chiarì: non erano
assassini pronti ad aggredirmi, ma bravi ragazzi che si occupa-
vano del prato, e gli oggetti che tenevano in mano erano soffia-
tori per foglie. L’episodio può sembrare buffo, ma in realtà ne
fui terribilmente sconvolta. La cosa che mi turbò di più era che,
siccome negli Stati Uniti dilaga la violenza armata, avevo subito
immaginato il peggio.
Il problema della diffusione delle armi nel mio Paese mi fa
vivere con la paura inconscia che in qualunque momento qual-
cuno potrebbe estrarre una pistola. È una paura assolutamen-
te reale e condivisa da molte persone. Quella stessa settimana

167
arrivò la notizia dell’ennesima strage in California e le stati-
stiche presentate dai media erano sconcertanti. Dal giorno del
massacro alla scuola Sandy Hook, c’erano state sparatorie ogni
giorno. La probabilità di essere uccisi da un americano armato
era di gran lunga superiore alla probabilità di restare uccisi in un
attentato terroristico. Mentre guardavo il notiziario sentii mon-
tare la rabbia dentro di me. Provavo il bisogno inarrestabile di
oppormi, di dire la mia e di farmi ascoltare. Così raccolsi tutta la
mia rabbia e la sfogai in internet. Postai l’immagine di un fucile
con un segnale di divieto, accompagnata dalla frase: “Preghia-
mo per il nostro Paese. Tutto questo deve finire!”. Dopo pochi
minuti avevo ricevuto centinaia di commenti. Con mia sorpresa,
sulla mia pagina, alcune donne difendevano il possesso di armi.
C’erano commenti come: “Mi hai deluso, Gabby. Io ho bisogno
di un’arma per proteggere la mia famiglia.”
Queste parole m’infiammarono. Con tono da predica, spiegai
a mio marito quanto fossero folli quelle risposte. Il bisogno di
armi per “proteggersi” non faceva altro che perpetuare il proble-
ma. Dissi: “Posto ancora!”. Lui rispose con la necessaria saggez-
za: “A cosa servirebbe? Un post negativo non farebbe altro che
gettare benzina sul fuoco. Non sei proprio tu a dire che bisogna
affrontare le avversità con amore?”. In quel momento mio marito
era il mio guru. Zach è sempre stato uno specchio potentissimo
in cui scorgere la mia ombra per riportarla alla luce. A volte le
persone che ci stanno più vicino possono offrirci occasioni pre-
ziose per apprendere e crescere spiritualmente. Sorrisi e risposi:
“Hai ragione. Non posso difendermi dalla paura con la rabbia.
Devo essere uno strumento d’amore.”
Evitai di difendermi, rispondere o cancellare i commenti ne-
gativi. Mi raccolsi per ascoltare le mie emozioni e invocai l’amo-
re. Mi riconobbi nelle mamme arrabbiate sulla mia pagina di

168
Facebook. Il loro bisogno di avere delle armi nasceva dalla mia
stessa paura. Dopotutto, tutti noi abbiamo paura della violenza
e sentiamo un bisogno profondo di proteggere la nostra fami-
glia. Adottando la compassione, riuscii a vedere le loro opinioni
con amore.
La violenza armata è uno dei problemi più terrificanti del
nostro Paese. Come possiamo sentirci al sicuro tra tanta insi-
curezza? Come possiamo percepire il nostro potere personale
se ci sentiamo così impotenti? Come possiamo trovare la pace
quando dilaga la paura?
La risposta è mostrare la via partendo dall’amore. La capacità
di sintonizzarci sull’energia dell’amore ci suggerisce le parole che
ci servono quando siamo pronti a esprimere la nostra opinione,
ci offre la compassione di cui abbiamo bisogno quando è tempo
di perdonare e ci dona il potere necessario quando ci sentiamo
smarriti. In qualità di attivista spirituale, credo che lo strumento
più efficace per combattere il terrore di questa nostra epoca sia il
potere di vivere nell’amore. L’amore dissolve la paura.
Ogni capitolo di questo libro ti ha guidato verso questo pun-
to. Ora sai quanto sei potente. Sai che hai la capacità di con-
netterti alla forza dell’Universo per influire sugli altri con la tua
presenza. Sai che il tuo potere risiede nella capacità di essere
amore e diffondere luce.
Più amore porti nel mondo, più ispiri gli altri a vivere nell’a-
more. Loro faranno altrettanto. Questo effetto a catena all’inse-
gna dell’amore può cambiare gli schemi, creare rivoluzioni pa-
cifiche e porre fine alle guerre. Forse hai la sensazione che il tuo
potere vada perso nelle mani di qualche folle amministratore
delegato, terrorista o leader politico che si basa sulla paura. Ma
non è così. Il tuo potere risiede nella tua capacità di diffondere
amore.

169
Può essere difficile assimilare l’idea che la diffusione dell’a-
more può porre fine al terrorismo, ridurre la violenza armata, ri-
sanare l’ambiente, nutrire gli affamati, liberare chi vive in schia-
vitù e così via. Anch’io mi sento sconfitta, impotente e smarrita
per la maggior parte del tempo. Ma nei momenti in cui ricordo
che il mio potere risiede nella capacità di diffondere amore, ri-
trovo la forza, la certezza e la pace. Dobbiamo assolutamente
attenerci a questa verità per salvare il Pianeta.
Possiamo cambiare il mondo ogni volta che attiviamo una
trasformazione spirituale: quando i nostri atteggiamenti diven-
tano più amorevoli, quando perdoniamo, quando guariamo le
ferite del passato e accogliamo il momento presente. I miracoli
che avvengono a livello individuale hanno sempre un impatto
enorme sul campo energetico collettivo. Lo spostamento di una
sola persona verso l’amore irradia luce su tutti.
Scrivo libri come questo per avere un impatto sulla tua vita
affinché tu, a tua volta, abbia un impatto sul mondo. Se ogni in-
dividuo illumina la propria vita, il mondo diventa più luminoso.
L’oscurità non trova spazio nella nostra luce.
Quando stavo scrivendo questo libro, dissi a un mio mentore
letterario di cosa si trattava: “Voglio aiutare le persone a sentirsi
al sicuro in mezzo all’insicurezza, a trovare il proprio potere
personale quando si sentono impotenti, a trovare l’amore in un
mondo in cui dilaga la paura.” Rispose: “È bellissimo e potente,
ma i libri che hanno lo scopo di salvare il mondo non si vendo-
no.” Visto che mi occupo di marketing, capivo la ragione delle
sue parole, ma vivendo in questi tempi difficili, non ero disposta
a rinunciare alle mie intenzioni. Voglio che i miei lettori impa-
rino a manifestare i loro desideri, a prosperare nella vita profes-
sionale e a vivere relazioni meravigliose, ma ciò che voglio di più
è che siano luce.

170
Il mio impegno in questa vita è risvegliare il maggior numero
possibile di persone aiutandole a ritrovare il proprio potere e a
mostrare la via partendo dall’amore. Io mi percepisco come un
apriscatole che è qui per aiutarti a sprigionare il tuo massimo
potenziale e a servire il mondo con la tua gioia. Questo è il tuo
vero scopo: essere amore e diffondere amore. La nostra soprav-
vivenza dipende da questo. E non basta dirlo, deve diventare la
nostra missione. La sicurezza e il senso di protezione cui aspi-
riamo risiedono nel nostro impegno verso l’amore.
Gli ultimi passi di questo libro ti aiuteranno ad accogliere la
tua capacità di unirti a me come attivista spirituale, per ricor-
darti che la connessione con l’Universo deve essere usata per lo
scopo più nobile: salvare il mondo.
Segui questi passi e accetta il mio invito.

Passo 1: Apri gli occhi


Ho il privilegio d’incontrare migliaia di persone che accolgo-
no la loro natura spirituale e si risvegliano alla propria connes-
sione con l’amore. Ma troppo spesso vedo anche che queste per-
sone così consapevoli della loro spiritualità sono assolutamente
inconsapevoli di ciò che accade nel mondo. O magari ne sono a
conoscenza perché leggono i giornali o guardano i notiziari, ma
sono apatiche riguardo ai problemi del mondo. Nulla mi turba
più che vedere persone votate alla spiritualità che si disinteres-
sano completamente del mondo in cui vivono.
Di certo non ti consiglio di lasciarti risucchiare dalla negati-
vità delle notizie, ma penso che sia una nostra precisa responsa-
bilità aprire gli occhi per guardare che cosa accade intorno a noi.
Se lo ignoriamo, cadiamo nella trappola dell’apatia e ci dimenti-
chiamo dell’importanza della nostra luce. Se siamo consapevoli

171
dell’oscurità che avvolge il mondo, alimentiamo il desiderio di
portare più luce. La consapevolezza c’ispira a prendere posizione
e a dedicare le nostre preghiere a chi ne ha più bisogno; ci con-
nette alle anime di tutto il mondo che non hanno i nostri stessi
privilegi; ci ricorda di essere grati, gioiosi e gentili.
Senza questa consapevolezza è facile restare impigliati nelle
inezie della vita – le storie assurde che inventiamo, i proble-
mi stupidi su cui ci focalizziamo – che possono renderci molto
egoisti.
Se in qualche modo riconosci di essere apatico o inconsape-
vole, perdonati immediatamente. Ricorda che puoi dissolvere gli
schemi del passato in un solo istante e accedere al potere del mo-
mento presente. In questo istante esatto, impegnati a spostare la
focalizzazione dalle minuzie della vita al mondo che ti circonda.
Ogni giorno prenditi del tempo per prestare attenzione a ciò
che accade a livello globale e dedica i tuoi pensieri più amorevoli
e le tue preghiere a chi ne ha più bisogno.

Passo 2: Ricorda dove risiede il tuo vero potere


Presta attenzione al potere cui fai appello per creare il cam-
biamento. Sei un pacifista rabbioso o un operatore di luce? Im-
para a riconoscere la differenza. Sappi che puoi correre il rischio
di usare la paura come forma di potere e la separazione come
arma. Quando siamo più consapevoli di ciò che accade nel mon-
do, è facile cadere nella paura e nella rabbia, proprio come è ac-
caduto a me quando mi sono infuriata per la violenza armata nel
mio Paese. È normale indignarsi ed è naturale vivere momenti
di collera, ma ricorda che non è nella rabbia che si trova il tuo
vero potere. La sede del tuo vero potere è la capacità di mostrare
la via partendo dall’amore.

172
Quindi ascolta la tua rabbia e condividi la tua indignazione
con un amico. Onora questi sentimenti come grandi maestri che
incontri sulla via per recuperare la pace. Poi, il più rapidamente
possibile, torna all’amore. Riconnettiti al tuo potere attraverso
la preghiera. Eccone una che puoi usare quando hai bisogno di
accedere al tuo vero potere.

“Riconosco la mia rabbia e onoro la mia reazione all’oscurità.


So che il mio vero potere risiede nella mia capacità di essere
la luce. Invoco l’energia e i pensieri d’amore perché fluiscano
attraverso me e m’ispirino ad agire a partire
dal mio vero potere.”

Accetta il tuo ruolo di attivista spirituale che affronta le pau-


re del mondo con amore. Mostra la via a partire dalla compas-
sione e dal perdono. Sappi che puoi dire la tua, far sentire la
tua voce e agire con grazia. Tu hai il potere di dissolvere tutti i
confini con amore.

Passo 3: La pace dell’amore risplende in te


La lezione 188 di Un corso in miracoli insegna: “Perché at-
tendere il Paradiso? Coloro che cercano la luce stanno sempli-
cemente chiudendo gli occhi. La luce è dentro di loro in questo
momento. L’illuminazione non è affatto un cambiamento: è un
riconoscimento.”
Pensi di dover variare le circostanze esterne per cambiare la
tua vita? Tutto ciò che devi fare è modificare il tuo approccio
mentale e ricordare l’amore. Se accetti la luce che è in te, illumi-
nerai il mondo. Credi in questa luce in qualunque circostanza.
La tua convinzione e la tua certezza aiuteranno gli altri a ricor-

173
dare la propria. Il fatto stesso che tu la ricordi ha il potere di
guarire il mondo.
Accetta l’amore che ora splende in te. Dichiara il tuo impe-
gno a vivere nella luce. Onora le ferite che ti hanno portato fino
a qui. Il poeta sufi Rumi disse: “La ferita è il punto attraverso
cui la luce penetra in te.” Sappi che le tue ferite seguono esatta-
mente il piano dell’Universo. Sono state collocate nella tua vita
dalla volontà divina nella disposizione ottimale perché tu potes-
si guardarle con amore e ricordare la luce che è in te. Per quanto
le circostanze siano difficili, prenditi un momento per onorarle.
Onora i traumi, onora il dolore, onora la paura, sapendo che per
tutto il tempo la pace dell’amore ha continuato a splendere in
te. Qualunque cosa ti accada in questa vita, questa verità non
cambierà mai. La pace dell’amore non ti abbandonerà.
Quando le paure del mondo ti distraggono dalla verità, torna
al momento presente e ricorda che la pace dell’amore ora ri-
splende dentro di te. Accetta le storie e i pensieri basati sulla
paura come distrazioni da questa verità. Nel momento presente
puoi tornare all’amore e a essere in pace. Nel momento presen-
te puoi ripristinare la connessione con l’Universo e liberarti di
tutta la sofferenza.

Passo 4: Diventa uno strumento d’amore


Se lasciamo che la presenza dell’amore operi per nostro tra-
mite, viviamo l’esperienza più esaltante in assoluto. Quando
guarisci la tua vita grazie alla connessione con l’amore, sei gui-
dato ad aiutare gli altri a fare altrettanto. A volte quella guida ti
porta a imboccare una direzione che non avresti mai immagi-
nato. La direzione non sarà sempre logica, ma la chiamata sarà
innegabile.

174
Nella mia vita ho visto molti leader che si occupano di cre-
scita personale seguire una chiamata innegabile. Un esempio
è Oprah Winfrey, fondatrice, tra le altre cose, del canale Tv
OWN. Oprah ha creato una serie, “Belief ”, in cui si raccontano
storie straordinarie di religioni e pratiche spirituali di tutto il
mondo, per evidenziare il potere dell’energia universale dell’a-
more. La conduttrice televisiva ha spiegato di aver creato questa
serie perché nelle sue preghiere aveva chiesto a Dio di poter ser-
vire per uno scopo elevato, e la risposta che ricevette fu di creare
“Belief ”. Oprah ha lasciato che l’energia universale dell’amore
operasse per suo tramite, portandola a creare una cosa tanto im-
portante che parlarne la fa ancora commuovere.
Tutti abbiamo la capacità di lasciare che l’energia universale
dell’amore ci usi per uno scopo elevato. È per questo che sia-
mo qui: per ricordare l’amore e lasciarlo scorrere attraverso noi,
perché ci guarisca e ci ispiri a servire il mondo. Se ci arrendia-
mo a questo impegno possiamo collaborare creativamente con
l’Universo e innescare movimenti che la nostra mente razionale
non potrebbe mai concepire. Possiamo aiutare gli altri a guarire,
e servire le persone di tutto il mondo. La semplice domanda
“Come vorresti usarmi?” apre le porte dell’amore e dissolve tutti
i dubbi e le limitazioni. La paura non trova spazio in presenza di
un amore così grande. È questo l’ultimo passo del libro: diventa
uno strumento dell’amore dell’Universo.
Inizia ogni giornata con questa semplice preghiera rivolta
all’Universo:

“Come vorresti usarmi?”.

Poi fai un passo indietro e lasciati guidare. Lascia che sia


l’amore a dirigere la tua vita.

175
Il Corso insegna: “Sei in pace e porti pace ovunque sei.” Quan-
do permetti all’Universo di guidarti e guarirti, riporti la pace
nella tua consapevolezza. La pace e l’amore non svaniscono mai.
Se vivi la vita con grazia e con amore, inizi a sentire un’onda-
ta di energia che sale in te. Trovi le parole quando non sai espri-
merti. Trovi la forza quando ti senti debole. Trovi la sincronicità
e il supporto quando ti senti smarrito. Trovi la sicurezza quando
ti senti insicuro.
Mentre concludo questo libro, mi appresto a festeggiare dieci
anni di liberazione dalle dipendenze. Questo anniversario segna
il giorno in cui sono tornata all’amore e mi sono affidata all’aiuto
dell’Universo. Sono stupefatta dai doni che ho ricevuto. Mi me-
raviglia ancora pensare a come ho lasciato che l’amore operasse
attraverso me. Sono stupefatta dalla trasformazione che ho in-
trapreso. Mi commuovo profondamente pensando al supporto,
all’amore e alla guida su cui ho imparato a fare affidamento. E
soprattutto sono orgogliosa della mia volontà di guarire il mon-
do attraverso l’amore. Penso a com’ero dieci anni fa: una ragaz-
za di venticinque anni dipendente dalle droghe e terribilmente
insicura. Vivevo nella paura, nel dubbio e nell’incertezza. Ora
sono una donna che vive nella luce.
La mia trasformazione è anche la tua. Ora puoi intrapren-
derla. Devi solo scegliere l’amore, diffondere luce e sapere che
l’Universo è dalla tua parte.

176
RINGRAZIAMENTI

Molte persone meravigliose mi hanno aiutata a portare alla


luce questo libro. Ringrazio la mia agente letteraria e guida Mi-
chele Martin, che mi ha accompagnato in questo viaggio fin
dall’inizio. Sono profondamente grata agli editori di Hay House
che sono una vera e propria centrale energetica. Grazie a Reid
Tracy, Patty Gift, Richelle Fredson, Michelle Pilley, Leon Nac-
son, Louise Hay e a tutta la famiglia di Hay House. Un abbrac-
cio alla mia squadra di PR della Sarah Hall Productions: grazie
perché mi aiutate a diffondere l’amore! Grazie a Katie Karlson:
sei molto più di un editor, sei una cara amica. E ora un’acclama-
zione per mio marito Zach. Hollywood, sei il mio compagno e il
mio migliore amico. Grazie Zach per aver riversato il tuo cuore
e la tua anima in questo libro.
Infine grazie a te, lettore. È per te che scrivo libri come que-
sto. Sono profondamente ispirata dal tuo desiderio di crescere,
guarire, lasciarti alle spalle la paura per entrare nella luce. Sei
il mio eroe. Spero che questo libro sia per te come un caldo
abbraccio che ti stringe forte e ti ricorda che l’Universo è dalla
tua parte.

177
L’AUTRICE

Gabrielle Bernstein è stata definita da Oprah Winfrey “una


leader del nuovo pensiero”. Partecipa regolarmente in qualità di
esperta a “The Dr. Oz Show, è stata definita “un nuovo modello
di ruolo” dal “New York Times” e ha scalato la classifica dei best
seller con il libro Miracoli subito. Gabrielle si definisce una “at-
tivista spirituale”, di recente ha affiancato Deepak Chopra nella
conduzione di una grande meditazione di gruppo che è entrata
nel Guinness dei primati. YouTube ha inserito Gabrielle tra i
sedici Video Blogger più carismatici. Marshable ha inserito il
suo account di Twitter tra gli undici account da seguire per tro-
vare ispirazione. “Forbes” l’ha nominata tra le venti donne con
il miglior branding. Gabrielle è apparsa su importanti riviste e
piattaforme mediatiche come “ELLE”, OWN, “Kathie Lee &
Hoda”, il programma “Today”, il “SuperSoul Sunday” di Oprah,
“The Queen Latifah Show”, “Anderson Live”, “Access Hollywo-
od”, “Marie Claire”, “Health”, “Women’s Health”, “Glamour” e
sulla copertina di “Experience Life Magazine”.
Per saperne di più sul suo lavoro e per le meditazioni guidate
(in inglese), visita il sito
www.GabbyBernstein.com

178
Copyright © 2016 by Gabrielle Bernstein
Published and distributed in the United States by Hay House, Inc
Titolo originale: The Universe Has Your Back
Traduzione: Ilaria Ortolina

Sintonizzati con Hay House su: www.hayhouseradio.com

© 2018 My Life
I edizione: maggio 2018
My Life srl, Coriano di Rimini (RN)

L’autrice di questo libro non dispensa consigli medici né prescrive l’uso di alcuna tecnica come
forma di trattamento per problemi fisici e medici senza il parere di un medico, direttamente o indi-
rettamente. L’intento dell’autrice è semplicemente quello di offrire informazioni di natura generale
per aiutarvi nella vostra ricerca del benessere fisico, emotivo e spirituale. Nel caso in cui usaste le
informazioni contenute in questo libro per voi stessi, che è un vostro diritto, l’autrice e l’editore non
si assumono alcuna responsabilità delle vostre azioni.

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta tramite alcun pro-
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