IVECO - EUROCARGO 4-5 6-10 Ton M.Y.2007 ITA
IVECO - EUROCARGO 4-5 6-10 Ton M.Y.2007 ITA
IVECO - EUROCARGO 4-5 6-10 Ton M.Y.2007 ITA
EURO 4/5
DA 6 A 10 t
MANUALE PER LE RIPARAZIONI
”La presente pubblicazione fornisce i dati, le caratteristiche, le
istruzioni e la metodologia per effettuare gli interventi
riparativi sul veicolo e sui suoi componenti.
La presente pubblicazione è comunque rivolta a personale
qualificato e specializzato.
Il personale della rete commerciale ed assistenziale Iveco
nonché tutti i punti di assistenza autorizzati Iveco sono
specificatamente qualificati ed attrezzati per effettuare gli
interventi riparativi indicati nella presente pubblicazione.
Prima di effettuare qualsiasi intervento verificare di avere a
disposizione la pubblicazione relativa al modello di veicolo su
cui si sta per intervenire ed assicurarsi altresì che tutti i
dispositivi antinfortunistici quali, indicativamente, occhiali,
casco, guanti, scarpe, ecc. nonché le attrezzature di lavoro, di
sollevamento e di trasporto ecc., siano disponibili ed efficienti
ed assicurarsi inoltre che il veicolo sia posto in condizioni da
potere intervenire in sicurezza.
L’esecuzione degli interventi in stretta osservanza delle
indicazioni qui fornite, nonché l’impiego delle attrezzature
specifiche indicate, garantisce il corretto intervento riparativo,
il rispetto delle tempistiche di esecuzione e la sicurezza degli
operatori.
Ogni intervento riparativo deve essere finalizzato al ripristino
delle condizioni di funzionalità, efficienza e sicurezza previste
da Iveco.
Ogni intervento sul veicolo finalizzato alla modifica, alterazione
o altro non autorizzato da Iveco comporta l’esclusione di ogni
responsabilità in capo ad Iveco e, in particolare, qualora il
veicolo sia coperto da garanzia, comporta l’immediata
decadenza della garanzia.
È esclusa la responsabilità di Iveco nella effettuazione degli
interventi riparativi.
Iveco è a disposizione per fornire tutti i chiarimenti necessari
per l’esecuzione degli interventi nonché per fornire le
indicazioni nei casi e nelle situazioni non previste dalla presente
pubblicazione.
I dati e le informazioni contenute in questa pubblicazione
potrebbero risultare non aggiornate in conseguenza di
modifiche adottate da Iveco, in qualsiasi momento, per ragioni
tecniche o commerciale o per la necessità di adattare il veicolo
ai requisiti di legge dei diversi paesi.
In caso di discordanza tra quanto qui riportato e quanto
riscontrato effettivamente sul veicolo si prega di contattare la
rete Iveco prima di procedere alla effettuazione di qualsiasi
intervento.”
I dati contenuti in questa pubblicazione potrebbero risultare
non aggiornati in conseguenza di modifiche adottate dal
Costruttore, in qualunque momento, per ragioni di natura
tecnica o commerciale nonché per adattamento ai requisiti di
legge nei diversi Paesi.
È vietata la riproduzione anche parziale del testo e delle
illustrazioni.
Produced by:
SIMBOLI - AVVERTENZE
Pericolo generico
! Accumula i pericoli di ambedue i segnali sopra descritti.
Salvaguardia dell’ambiente
Indica i corretti comportamenti da tenere affinché l’uso del veicolo sia il più rispettoso possibile dell’ambiente.
Stacco
Aspirazione
Scollegare
Riattacco
Scarico
Collegare
Smontaggio
Funzionamento
Scomposizione
Montaggio
Composizione
ρ Rapporto di compressione
Tolleranza
Chiudere a coppia
Differenza di peso
Registrazione Angolo
Regolazione Valore angolare
Controllo visivo
Precarico
Controllo posizione di montaggio
Misurazione
Quota da rilevare Numero di giri
Controllo
Attrezzatura Temperatura
Superficie da lavorare
Pressione
Finito di lavorazione bar
Maggiorato
Interferenza
Maggiore di .....
Montaggio forzato
Massimo
Minorato
Spessore
Minore di .....
Giuoco
Minimo
Lubrificare Selezione
Umettare Classi
Ingrassare Maggiorazioni
Temperatura < 0o C
Sigillante
Freddo
Collante
Inverno
Temperatura > 0o C
Spurgo aria Caldo
Estate
Sostituzione
Ricambi originali
Codice Prodotto: 5 0 7 6
PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO
COMPONENTE COMPONENTE
Esempio:
Prodotto 50 = Autotelaio;
Prodotto 52 = Assali;
Prodotto 53 = Cambio;
Prodotto 76 = Impianto elettrico.
Codice Gruppo: 0 1 0 3
PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO
COMPONENTE COMPONENTE
Esempio:
Prodotto 50 = Autotelaio;
Gruppo 01 = Telaio;
Gruppo 02 = Paraurti-Antiincastro;
Gruppo 03 = Alternatore.
Codice Sottogruppo: 4 0 1 3
PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO
COMPONENTE COMPONENTE
La quinta e la sesta cifra identificano esattamente il SOTTOGRUPPO e il Componente di un Gruppo nell’ambito di un PRODOTTO.
Esempio:
Prodotto 50 = Autotelaio;
Gruppo 01 = Telaio;
Sottogruppo 40 = Traverse telaio;
Sottogruppo 13 = Rotore.
Le attenzioni riportate non possono essere rappresentative di tutte le situazioni di pericolo che si possono verificare.
! Pertanto si consiglia di consultare il diretto superiore qualora si verifichi una situazione di pericolo non descritta.
Utilizzare l’attrezzature specifiche e generiche secondo prescrizioni dei rispettivi libretti di uso e manutenzione. Verificare
lo stato d’uso e l’idoneità degli attrezzi non soggetti a verifica periodica.
La movimentazione manuale dei carichi deve essere valutata preventivamente perchè è funzione oltre che dal peso
anche delle sue dimensioni e del percorso.
La movimentazione mediante mezzi meccanici deve essere realizzata con sollevatori appropriati sia per peso che forma
e volume. I sollevatori, le funi e i ganci impiegati devono presentare indicazioni chiare sulla portata massima ammissibile.
L’uso di detti attrezzi è tassativamente consentito solo al personale autorizzato. Stazionare a debita distanza dal carico
e comunque mai sotto di esso.
Nelle operazioni di smontaggio attenersi sempre a tutte le prescrizioni previste, evitare nelle fasi di estrazione di partico-
lari meccanici che questi possano colpire accidentalmente il personale di officina.
Le attività di officina svolte in coppia devono essere sempre svolte in massima sicurezza; evitare operazioni che potreb-
bero essere pericolose per il collaboratore per assenza di visibilità o per sua posizione non corretta.
Tenere lontano dalla zona di lavoro il personale non addetto alle operazioni.
Apprendere le necessarie nozioni di funzionamento e di sicurezza relative al veicolo prima di ogni intervento su di esso.
Attenersi scrupolosamente a tutte le segnalazioni di sicurezza presenti sul veicolo. Apporre idonei segnali per i veicoli
in riparazione. Ad intervento riparativo ultimato, prima di avviare il veicolo, eseguire tutti i controlli indicati nel paragrafo
“Controlli a cura dell’utente” del libretto Uso e Manutenzione.
In mancanza di visibilità nell’eseguire manovre da veicolo incaricare una persona a terra per l’assistenza. Non lasciare
incustodito il veicolo in moto durante gli interventi riparativi.
Immobilizzare il veicolo con opportune calzatoie.
In caso di interventi su veicolo sollevato da terra controllare che sia ben saldo sugli appositi cavalletti di sostegno e che
le sicurezze manuali/automatiche siano attivate in caso di sollevamento a mezzo ponte sollevatore.
Quando si necessita intervenire su veicoli con alimentazioni a metano attenersi oltre alle indicazioni riportate all’interno
del documento anche a tutte le normative di sicurezza specifiche previste.
Rimuovere il tappo del radiatore solo quando il motore è freddo svitandolo con cautela per permettere alla pressione
residua dell’impianto di fuoriuscire.
I combustibili infiammabili e tutti i fluidi e i liquidi devono essere maneggiati con cura, secondo quanto riportato sulle
schede 12 punti dei materiali nocivi. Il rifornimento deve avvenire all’aperto con motore spento, evitando sigarette
accese, fiamme libere o scintille per evitare improvvisi incendi/esplosioni. Conservare fluidi e liquidi infiammabili, corrosivi
ed inquinanti adeguatamente secondo quanto previsto dalle normative vigenti. Evitare tassativamente l’uso di recipienti
idonei per gli alimenti per conservare liquidi nocivi. Evitare di forare o bruciare i contenitori pressurizzati e gettare in
idonei contenitori stracci impregnati di sostanze infiammabili.
I particolari usurati, danneggiati o di consumo devono essere sostituiti con ricambi originali Iveco.
Durante l’attività di officina mantenere sempre pulito il posto di lavoro; liberare o pulire tempestivamente i pavimenti
da accidentali macchie di liquidi e oli. Le prese elettriche e le apparecchiature elettriche necessarie ad eseguire gli inter-
venti riparativi devono soddisfare le norme di sicurezza.
Per ogni intervento sugli impianti idraulici, pneumatici, di condizionamento e sui sistemi AIR - BAG del veicolo attenersi
scrupolosamente alle indicazioni specificate riportate nelle relative sezioni del manuale.
Indossare, dove richiesto dall’intervento, gli indumenti e le protezioni previste nelle norme antinfortunistiche; il contatto
con parti in movimento può provocare lesioni gravi. Utilizzare indumenti idonei, preferibilmente attillati ed evitare di
indossare gioielli, sciarpe, ecc.
Non lasciare il motore in moto nei locali d’officina dove non sia previsto il tubo di evacuazione gas di scarico all’esterno.
Evitare di respirare fumi provenienti da riscaldamento o saldature della vernice perché possono causare danni alla salute;
operare all’aperto o in zone ben areate. Indossare un appropriato respiratore in presenza di polveri di vernice.
Evitare il contatto con acqua calda o vapori provenienti dal motore, radiatore e tubazioni perché potrebbero provocare
gravi ustioni. Evitare il contatto diretto con i liquidi e i fluidi presenti negli impianti del veicolo; a contatto accidentale
avvenuto fare riferimento alle schede 12 punti per le disposizioni da prendere.
Procedere alla pulizia dei gruppi o dei complessivi staccati dal veicolo ed alla accurata verifica della loro integrità prima
di procedere alla revisione. Riporre in maniera ordinata e in appositi contenitori i particolari staccati o smontati con i
relativi elementi di fissaggio (viti, dadi ecc.)
Controllare l’integrità dei particolari che evitano lo svitamento delle viti: rondelle spaccate, coppiglie, fermagli, ecc . I dadi
autobloccanti con inserto in nylon devono essere sempre sostituiti.
Evitare il contatto delle parti in gomma con gasolio, benzina o altre sostanze non compatibili.
Prima di procedere al lavaggio in pressione di parti meccaniche proteggere i connettori elettrici e le eventuali centraline.
Il serraggio delle viti e dei dadi deve essere sempre realizzato secondo prescrizione; la rete commerciale ed assistenziale
IVECO è a disposizione per fornire tutti i chiarimenti necessari per l’esecuzione degli interventi riparativi non previsti
dalla presente pubblicazione.
Prima di procedere con saldature:
- Scollegare tutte le centraline elettroniche e staccare il cavo di potenza dal terminale positivo della batteria (colle-
garlo alla massa telaio) e i connettori.
- Rimuovere la vernice utilizzando appropriati solventi o sverniciatori e pulire le superfici interessate con acqua e
sapone.
- Attendere circa 15 minuti prima di procedere con le saldature.
- Munirsi di idonei ripari resistenti al fuoco per proteggere tubi flessibili o altri componenti in cui scorrono fluidi o altri
materiali facilmente infiammabili quando si eseguono saldature.
Qualora il veicolo dovesse essere sottoposto a temperature superiori agli 80°C (forni essiccatori) smontare le centraline
elettroniche di comando.
Lo smaltimento di tutti i liquidi e dei fluidi deve essere realizzato nel pieno rispetto delle norme specifiche vigenti.
Dovendo intervenire sull’impianto elettrico/elettronico staccare le batterie dall’impianto, scollegando sempre per primo
! il cavo di massa telaio dal terminale negativo delle batterie stesse.
Prima di collegare le batterie all’impianto assicurarsi del buon isolamento di quest’ultimo.
Scollegare l’apparecchio di ricarica esterno dalla rete civile prima di rimuovere le pinze del medesimo dai terminali delle
batterie.
Non provocare scintille per verificare la presenza di tensione in un circuito.
Non utilizzare una lampada test per verificare la continuità di un circuito ma utilizzare unicamente apparecchi di controllo
adeguati.
Assicurarsi che i cablaggi dei dispositivi elettronici (lunghezza, tipo di conduttore, dislocazione, fascettatura, collegamento
della calza di schermatura, messa a massa ecc.) siano conformi all’impianto IVECO e che siano ripristinati con cura dopo
interventi riparativi o manutentivi.
Le misurazioni nelle centraline elettroniche di comando, nei collegamenti a spina e negli allacciamenti elettrici ai compo-
nenti, possono essere effettuate solo su linee di collaudo appropriate, con apposite spine e bussole a spina. Non usare
in nessun caso mezzi impropri come fili metallici, cacciaviti, fermagli e simili. Oltre al pericolo di cortocircuito si potreb-
bero danneggiare in questo modo i collegamenti a spina, e ciò provocherebbe successivamente problemi di contatto.
Per avviare il motore non usare caricatori rapidi. L’avviamento deve solo essere effettuato con batterie separate o con
apposito carrello.
L’errata polarizzazione della tensione di alimentazione delle centraline elettroniche di comando (per esempio la polariz-
zazione errata delle batterie) può portare alla loro distruzione.
Scollegare le batterie dall’impianto durante la carica delle stesse con apparecchio esterno.
Nella fase di allacciamento avvitare i dadi a risvolto dei connettori (sensori di temperatura, pressione ecc.) esclusiva-
mente con la coppia di serraggio prescritta.
Prima di scollegare il connettore di giunzione da una centralina elettronica, isolare l’impianto.
Non alimentare direttamente i componenti asserviti da centraline elettroniche con la tensione nominale del veicolo.
I cavi devono essere disposti in modo da risultare paralleli al piano di riferimento, ossia il più vicino possibile alla struttura
telaio/scocca.
Ad intervento sull’impianto elettrico concluso ripristinare connettori e cablaggi secondo la disposizione originale.
Le procedure di memorizzazioni chiavi sono influenzate dai disturbi elettromagnetici (cellulari, ecc.). Pertanto durante
la memorizzazioni chiavi:
1 Attenzione che in cabina o in prossimità delle chiavi non vi siano delle fonti di disturbo.
2. Le chiavi che non sono inserite nel quadro devono essere almeno ad 1 metro di distanza.
NOTA I connettori presenti sono visti dal lato cavo. Le viste dei connettori riportate sul manuale sono rappresentative del lato
cavo.
— Le centraline elettroniche devono essere collegate alla massa impianto quando sono provviste di involucro metallico.
— I cavi negativi delle centraline elettroniche devono essere collegati sia a un punto di massa impianto, per esempio massa vano
cruscotto (evitando i collegamenti “seriali” o a “catena”), sia al terminale negativo della batteria/e.
— Le masse analogiche (sensori), pur non essendo collegate alla massa impianto/terminale negativo batteria/e, devono presentare
un ottimo isolamento. Di conseguenza, una particolare cura deve essere prestata alle resistenze parassite dei capicorda: ossida-
zioni, difetti di aggraffatura ecc.
— La calza metallica dei circuiti schermati deve essere in contatto elettrico solo dall’estremità rivolta verso la centralina in cui entra
il segnale (Figura 2).
— In presenza di connettori di giunzione il tratto non schermato d, in prossimità di essi, deve essere il più breve possibile (Figura 2).
— I cavi devono essere disposti in modo da risultare paralleli al piano di riferimento, ossia il più vicino possibile alla struttura telaio/
scocca.
Figura 1
Figura 2
88039
È assolutamente vietato effettuare modifiche o allacciamenti ai cablaggi delle centraline elettriche, in particolare la linea
d’interconnessione dati tra centraline (linea CAN) è da considerarsi inviolabile.
Potenza
1 kW = 1.36 CV
1 kW = 1.34 HP
1 CV = 0.736 kW
1 CV = 0.986 HP
1 HP = 0.746 kW
1 HP = 1.014 CV
Coppia
1 Nm = 0.1019 kgm
1 kgm = 9.81 Nm
Numero di giri
1 rad/s = 1 rpm x 0.1046
1 rpm = 1 rad/s x 9.5602
Pressione
1 bar = 1.02 kg/cm2
1 kg/cm2 = 0.981 bar
1 bar = 105 Pa
Nei casi in cui non vi è una particolare esigenza di precisione:
- l’unità Nm viene convertita per semplicità in kgm secondo il rapporto 10:1
1 kgm = 10 Nm;
- l’unità bar viene convertita per semplicità in kg/cm2 secondo il rapporto 1:1
1 kg/cm2 = 1 bar.
Temperatura
0° C = 32° F
1° C = (1x1,8+32)° F
DATI DI AGGIORNAMENTO
Sezione
Generalità 1
Motore 2
Frizione 3
Cambio di velocità 4
Alberi di trasmissione 5
Ponti 6
Assali 7
Sospensioni 8
Ruote e pneumatici 9
Sterzo 10
Carrozzeria e telaio 12
Manutenzione 13
Impianto Elettrico 14
SEZIONE 1
Generalità
Pagina
RIFORNIMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
MODELLI
ML60E14R/P
ML60E16R/P
ML65E14R/P
ML65E16R/P
ML60E14KR
ML60E16KR
ML65E14KR
ML65E16KR
ML60E14/P
ML60E16/P
ML65E14/P
ML65E16/P
ML60E14R
ML60E16R
ML65E14R
ML65E16R
ML60E14K
ML60E16K
ML65E14K
ML65E16K
ML60E14
ML60E16
ML65E14
ML65E16
GRUPPI
F4AE3481C (140CV) • • • • • • • • • • • •
F4AE3481D (160CV) • • • • • • • • • • • •
F4AE3481B (180CV)
F4AE3681B (220CV)
Monodisco 14” • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
ZF S5-42 • • • • • • • • • • • •
2855B.6 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
2865B.6
2870B.9
5833
5833/1 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
4517 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
4521
TRW-TAS 30 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
ZF 8090
Anteriori meccaniche • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
Posteriori meccaniche • • • • • • • • • • • • • • • •
Anteriori pneumatiche
Posteriori pneumatiche • • • • • • • •
MODELLI
ML80EL16R/P
ML80EL16KR
ML75E14R/P
ML75E16R/P
ML75E18R/P
ML80EL16/P
ML75E14KR
ML75E16KR
ML75E18KR
ML80EL16R
ML80EL16K
ML75E14/P
ML75E16/P
ML75E18/P
ML75E14R
ML75E16R
ML75E18R
ML75E14K
ML75E16K
ML75E18K
ML80EL16
ML75E14
ML75E16
ML75E18
GRUPPI
F4AE3481C (140CV) • • • • • •
F4AE3481D (160CV) • • • • • • • • • • • •
F4AE3481B (180CV) • • • • • •
F4AE3681B (220CV)
Monodisco 14” • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
ZF S5-42 • • • • • • • • • • • •
2855B.6 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
2865B.6
2870B.9
5833
5833/1 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
4517 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
4521
TRW-TAS 30 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
ZF 8090
Anteriori meccaniche • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
Posteriori meccaniche • • • • • • • • • • • • • • • •
Anteriori pneumatiche
Posteriori pneumatiche • • • • • • • •
MODELLI
ML80E18DR/P
ML80E18DKR
ML80EL18R/P
ML80E18R/FP
ML80EL18KR
ML80E18D/P
ML80E18R/P
ML80E18DR
ML80E18DK
ML80EL18/P
ML80E18/FP
ML80E22/FP
ML80E18KR
ML80EL18R
ML80EL18K
ML80E18/P
ML80E22/P
ML80E18D
ML80E22D
ML80E18R
ML80E18K
ML80EL18
ML80E18
ML80E22
GRUPPI
F4AE3481C (140CV)
F4AE3481D (160CV)
F4AE3481B (180CV) • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
F4AE3681B (220CV) • • • •
Monodisco 14” • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
ZF S5-42 • • •
2855B.6 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
2865B.6 • • • •
2870B.9 • • • • • • • • • • • • • • • • • •
5833 • • • • • • • • • • • • • • • • • •
5833/1 • • • • • •
4517 • • • • • •
4521 • • • • • • • • • • • • • • • • • •
TRW-TAS 30 • • • • • •
ZF 8090 • • • • • • • • • • • • • • • • • •
Anteriori meccaniche • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
Posteriori meccaniche • • • • • • • • • • • • • •
Anteriori pneumatiche • • •
Posteriori pneumatiche • • • • • • • • • •
MODELLI
ML80E22DR/P
ML90E18DR/P
ML80E22DKR
ML90E18DKR
ML80E22R/FP
ML90E18R/FP
ML80E22D/P
ML90E18D/P
ML80E22R/P
ML90E18R/P
ML80E22DR
ML90E18DR
ML80E22DK
ML90E18DK
ML90E18/FP
ML80E22KR
ML90E18KR
ML90E18/P
ML90E18D
ML80E22R
ML90E18R
ML80E22K
ML90E18K
ML90E18
GRUPPI
F4AE3481C (140CV)
F4AE3481D (160CV)
F4AE3481B (180CV) • • • • • • • • • • • • • •
F4AE3681B (220CV) • • • • • • • • • •
Monodisco 14” • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
ZF S5-42
2855B.6 • • • • • • • • • • • • • •
2865B.6 • • • • • • • • • •
2870B.9 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
5833 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
5833/1
4517
4521 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
TRW-TAS 30
ZF 8090 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
Anteriori meccaniche • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
Posteriori meccaniche • • • • • • • • • • • • • •
Anteriori pneumatiche • • •
Posteriori pneumatiche • • • • • • • • • •
MODELLI
ML100E18DR/P
ML100E18R/FP
ML90E22DR/P
ML100E18D/P
ML100E18R/P
ML90E22DKR
ML100E18DR
ML90E22R/FP
ML100E18/FP
ML90E22D/P
ML90E22R/P
ML90E22DR
ML100E18/P
ML90E22DK
ML100E18D
ML90E22/FP
ML90E22KR
ML100E18R
ML90E22/P
ML90E22D
ML90E22R
ML90E22K
ML100E18
ML90E22
GRUPPI
F4AE3481C (140CV)
F4AE3481D (160CV)
F4AE3481B (180CV) • • • • • • • • • •
F4AE3681E (220CV) • • • • • • • • • • • • • •
Monodisco 14” • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
ZF S5-42
2855B.6 • • • • • • • • • •
2865B.6 • • • • • • • • • • • • • •
2870B.9 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
5833 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
5833/1
4517
4521 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
TRW-TAS 30
ZF 8090 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
Anteriori meccaniche • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
Posteriori meccaniche • • • • • • • • • • • •
Anteriori pneumatiche • • • •
Posteriori pneumatiche • • • • • • • • • • • •
MODELLI
ML100E22DR/P
ML100E18DKR
ML100E22DKR
ML100E22R/FP
ML100E22D/P
ML100E22R/P
ML100E22DR
ML100E18DK
ML100E22DK
ML100E22/FP
ML100E18KR
ML100E22KR
ML100E22/P
ML100E22D
ML100E22R
ML100E18K
ML100E22K
ML100E22
GRUPPI
F4AE3481C (140CV)
F4AE3481D (160CV)
F4AE3481B (180CV) • • • •
F4AE3681B (220CV) • • • • • • • • • • • • • •
Monodisco 14” • • • • • • • • • • • • • • • • • •
ZF S5-42
2855B.6 • • • •
2865B.6 • • • • • • • • • • • • • •
2870B.9 • • • • • • • • • • • • • • • • • •
5833 • • • • • • • • • • • • • • • • • •
5833/1
4517
4521 • • • • • • • • • • • • • • • • • •
TRW-TAS 30
ZF 8090 • • • • • • • • • • • • • • • • • •
Anteriori meccaniche • • • • • • • • • • • • • • • •
Posteriori meccaniche • • • • • • • • • • • •
Anteriori pneumatiche • •
Posteriori pneumatiche • • • • • •
Motore
Targhetta sulla scatola coprivolano lato sini-
stro
Telaio
Stampigliatura
(anteriormente sul
longherone destro
del telaio).
RIFORNIMENTI
Litri kg
Acea E3/E5
Urania LD5 Motore 4 Cilindri
Motore 6 Cilindri
min. 8 7,2
4521 5 4,5
TRW - TAS30 - -
Tutela GI/A Idroguida ZF 8090 - -
Impianto di raffreddamento
Paraflu11 - -
Capacità totale
Impianto ribaltamento
0,7 0,65
Tutela LHM cabina
Impianto ribaltamento
0,7 0,65
Tutela LHM cabina
Descrizione Prodotti FL
Olio motore
Soddisfa le specifiche:
ACEA E3/E5 a base minerale SAE 15W40 Urania LD 5
ACEA E4 a base sintetica SAE 5W30 Urania FE5W30
IVECO Standard 18-1804
Olio per differenziale e mozzi ruote
Soddisfa le specifiche: Tutela W 90/M-DA (1)
MIL-L-2105D API GL5 SAE 80W90 Tutela W 140/M-DA
IVECO STANDARD 18-1805 SAE 85W140
Olio per cambi di velocità meccanici
Contenenti additivi antiusura non EP
Soddisfa la specifica: SAE 80W90 Tutela ZC 90
MIL-L-2105 API GL3
IVECO Standard 18-1807
Olio per trasmissioni idrostatiche
Soddisfa le specifiche:
Tutela GI/A
ATF Dexron II D
IVECO Standard 18-1807
Grasso per ingrassaggio generale
A base di saponi di litio, consistenza NLGI 2 Tutela MR 2
IVECO Standard 18-1810
Fluido per freni idraulici e comando frizione
Conforme alle norme:
• NHTSA 116 DOT 4
Tutela
• ISO 4925
TRUCK DOT SPECIAL
• SAEJ 1704
• CUNA NC 956-01
IVECO Standard 18-1820
Olio minerale per impianti idraulici
Tutela LHM
Con caratteristiche antiusura e bassissimo punto di scorrimento
Liquido per lavacristalli
Miscela di alcooli, acqua e tensioattivi
Tutela Professional SC 35
• CUNA NC 956-11
IVECO Standard 18-1802
Grasso specifico per cuscinetti e mozzi ruote
A base di saponi di litio,consistenza NLGI 3 Tutela MR3
IVECO Standard 18-1810
Grasso impianti lubrificazione centralizzata
A base sintetica contenente saponi di litio di gradazione NLGI 2 Tutela COMAR 2 (2)
IVECO Standard 18-1810
Fluido protettivo concentrato per radiatori
A base di glicole etilenico contenente inibitori di corrosione, conforme alla
norma: Paraflu 11 (3)
• CUNA NC 956-16
IVECO Standard 18-1830
1) Specifico per climi freddi
2) Temperatura di impiego da -30° a +140°
3) Da impiegare diluito al 50% con acqua
SEZIONE 2
Motore
Pagina
F 4 A E 3 6 8 1 A * P +
Livello di emissione
P = Euro 4
M = Euro 5
Potenza e coppia
di omologazione
Impiego Nº
Alimentazione / iniezione
Nº Cilindri
Motore
8 = DI. TCA
1 = Autocarro
2 = Autobus.
4 = Macc. M.T. e trattori
6 = Marini.
9 = Militari
Nº della versione nell’ambito della D.B. Nº della versione nell’ambito della D.B.
STACCO/RIATTACCO MOTORE
Figura 2
NOTA Prima di eseguire operazioni di riattacco, scollegare
i cavi delle batterie e disporre il veicolo in condizio-
ni di sicurezza.
Stacco
Sollevare la calandra e ribaltare la cabina.
Staccare il cambio di velocità come descritto nella
relativa sezione e procedere come di seguito de-
scritto:
108589
108590
O 4
- non esistano perdite d’acqua dei manicotti di collega-
mento delle tubazioni dei circuiti di raffreddamento mo-
tore e di riscaldamento interno cabina provvedendo
eventualmente a serrare ulteriormente i collari di bloc-
caggio; 79450
70471
SOSTITUZIONE ELETTROINIETTORI
Stacco Figura 9
Figura 7
70473
108475
Disporre il veicolo in condizione di sicurezza. Allentare i dadi (1) fissaggio registro punterie e svitare i registri.
Scollegare i cavi della batteria sollevare la calandra, ribaltare Rimuovere le viti (2), smontare il gruppo bilancieri (3) costi-
la cabina e operare come segue: tuito da supporto (6) bilancieri (4) alberini (5) e togliere i
ponticelli (7) dalle valvole.
- scollegare tubazioni vapori olio (5) dal coperchio punte-
rie (6) e staccare quest’ultimo; Figura 10
- scollegare cablaggio motore (2) dai connettori per elet-
troiniettori, dal sensore di sovrapressione e dal sensore
temperatura/pressione;
- staccare tubazioni (1) da accumulatore idraulico (3) e dai
collettori combustibili per elettroiniettori.
Figura 8
70133
Riattacco
Figura 11
108476
NOTA I collettori combustibile (4) smontati, non devono Montare sull’elettroiniettore (1) un nuovo anello di tenuta
essere riutilizzati, ma sostituiti con altri nuovi. (2) lubrificato con vaselina e una nuova rondella di tenuta (3).
Figura 12 Figura 14
70339 70342
Montare gli elettroiniettori (1) nelle sedi sulla testa cilindri, Con chiave dinamometrica, serrare gradualmente e alternati-
orientati in modo che il foro (2) di immissione combustibile vamente le viti di fissaggio (1) elettroiniettori alla coppia di
sia rivolto verso il lato sede (3) collettori combustibile. 8,5±0,35Nm.
Avvitare le viti di fissaggio senza serrarle. Serrare i dadi (2) fissaggio collettori (3) combustibile alla cop-
pia di 50 Nm.
NOTA Per l’assestamento degli elettroiniettori utilizzare
l’attrezzo 99342101 (Figura 10).
Figura 13 Figura 15
70346
91572
Verificare che i registri punterie (1) siano svitati per evitare
Montare un nuovo anello di tenuta (3), lubrificato con vaseli- impuntamenti dei medesimi sulle aste (7) all’atto del montag-
na, sul collettore combustibile (2) e introdurlo nella sede della gio del gruppo bilancieri (2). Posizionare sulle valvole il ponti-
testa cilindri in modo che la sferetta (5) di posizione coincida cello (6).
con il relativo alloggiamento (4).
NOTA Le tacche (•), presenti sui ponticelli, devono essere
NOTA I collettori combustibile (2) smontati, non devono orientate verso il lato collettore di scarico.
essere riutilizzati, ma sostituiti con altri nuovi. Montare quindi i gruppi bilancieri (2) costituiti da
supporto (5), bilancieri (3) alberini (4) e fissarli alla te-
sta cilindri serrando le viti (8) di fissaggio alla coppia
Avvitare i dadi di fissaggio senza bloccarli. di 36 Nm.
motore 6 cilindri
n. cilindro 1 2 3 4 5 6
aspirazione - - * - * *
scarico - * - * - *
78257
70225
70216
108591
108592
Motore 4 cilindri
70337
Figura 25
Verifiche e controlli
Avviare il motore, lasciarlo in moto ad un regime di
giri di poco superiore al minimo e attendere che la
temperatura del liquido di raffreddamento raggiunga
il valore per l’apertura del termostato quindi, con-
trollare che:
108477
EUROCARGO EURO 4/5 DA 6 A 10 t MOTORE F4 AE 3481 19
Print 603.93.383
Motore F4 AE 3481
Pagina
CARATTERISTICHE GENERALI . . . . . . . . . . . . 21
DATI - GIUOCHI DI MONTAGGIO . . . . . . . . . 24
COPPIE DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
ORGANI AUSILIARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
REVISIONE MOTORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
SMONTAGGIO DEL MOTORE AL BANCO . . 40
INTERVENTI RIPARATIVI . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
GRUPPO CILINDRI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
- Controlli e misurazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
- Controllo superficie appoggio testa su
gruppo cilindri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
DISTRIBUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
- Albero distribuzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
- Controllo alzata eccentrici
e controllo allineamento perni . . . . . . . . . . . . 50
BOCCOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
- Sostituzione delle boccole . . . . . . . . . . . . . . . . 51
- Punterie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
- Montaggio punterie - Albero distribuzione . . . 51
ALBERO MOTORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
- Misurazione perni di banco e di biella . . . . . . . 52
- Sostituzione ingranaggio comando pompa olio 54
- Montaggio cuscinetti di banco . . . . . . . . . . . . . 54
- Rilievo giuoco di montaggio perni di banco . . 54
- Controllo giuoco di spallamento albero motore 55
COMPLESSIVO BIELLA-STANTUFFO . . . . . . . . 55
- Stantuffi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
- Misurazione diametro stantuffi . . . . . . . . . . . . 56
- Perni stantuffi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
- Condizioni per un corretto accoppiamento
perni-stantuffi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
- Anelli elastici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
- Bielle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
- Boccole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
- Controllo bielle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
Pagina Pagina
- Controllo torsione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 - Valvola di regolazione pressione olio . . . . . . . 86
CARATTERISTICHE GENERALI
∅
Alesaggio mm 102
Corsa mm 120
ρ Rapporto di compressione 17 : 1
Potenza massima kW 103 118 130
(CV) (140) (160) (180)
bar
Pressione olio a 80˚C
- a 750 giri/min bar 2,0
- a 4200 giri/min bar 4,0
RAFFREDDAMENTO Mediante pompa centrifuga,
termostato per regolazione, radiatore,
scambiatore di calore, intercooler
Comando pompa acqua Mediante cinghia
Termostato
- inizio apertura 81 ± 2 ºC
- apertura massima 96 ºC
RIFORNIMENTO
Livello min. Livello max
Capacità totale
ACEA
AC A E3/E5
3/ - coppa motore
Urania LD5 litri 5,3 8,3
kg 4,8 7,5
kg 5,7 8,4
DISTRIBUZIONE
ALIMENTAZIONE
bar
Pressione variabile
di iniezione bar 250 - 1600
X
Posizione stantuffi
dal basamento X 0,28 ÷ 0,52
S 1 S 1* 2,560 ÷ 2,605
S 2 Anelli elastici S2 2,350 ÷ 2,380
S 3 S3 3,975 ÷ 4,000
*misurato sul ∅ di 99 mm
1 0,100 ÷ 0,175 0,100 ÷ 0,175
Anelli elastici - cave 2 0,050 ÷ 0,100 0,040 ÷ 0,90
3 0,040 ÷ 0,085 0,020 ÷ 0,065
∅1
Sede boccola piede di biella
∅1 42,987 ÷ 43,013
Sede cuscinetti di biella
∅2 72,987 ÷ 73,013
∅2
∅4
Diametro boccola piede di
∅3 biella
Esterno ∅4 43,279 ÷ 43,553
Interno ∅3 40,019 ÷ 40,033
S Semicuscinetti di biella
forniti di ricambio S 1,955 ÷ 1,968
Supporti di banco
∅3 nº 1 - 5 ∅3 87,982 ÷ 88,008
nº 2 - 3 - 4 ∅3 87,977 ÷ 88,013
X1
X2
Semianelli di
spallamento X3 32,30
Spallamento albero motore 0,07
∅2 Valvole:
∅2 6,970 ÷ 6,990
α 60° ± 0,25°
∅2 6,970 ÷ 6,990
α α 45° ± 0,25°
Stelo valvole e relativa guida 0,052 ÷ 0,092
Sede sulla testa per sede
valvola:
∅1 34,837 ÷ 34,863
∅1 ∅1 34,837 ÷ 34,863
∅2 34,917 ÷ 34,931
α
α 44,5°
X 0,36 ÷ 0,94
0,054 ÷ 0,094
Fra sede valvola
e testa 0,054 ÷ 0,094
Sedi valvole -
Diametro interno
∅ boccola
dopo il piantaggio ∅ 54,083 ÷ 54,147
Boccola e sede nel
0,113 ÷ 0,165
basamento
Boccola e perni di supporto 0,038 ÷ 0,152
Alzata utile eccentrici:
H
H 7,582
H 6,045
Punterie -
∅ 1
Albero porta bilancieri ∅ 1 21,965 ÷ 21,977
∅2
Fra bilancieri e albero 0,024 ÷ 0,062
COPPIE DI SERRAGGIO
PARTICOLARE COPPIA
Nm kgm
Vite M8 fissaggio ugelli lubrificazione canne cilindri 15 ± 3 1,5 ± 0,3
Vite M12 fissaggio cappelli albero motore 1a fase 50 ± 6 5 ± 0,6
2a fase 80 ± 6 8 ± 0,6
3a fase 90° ± 5°
Prigionieri M6 per sensori albero distribuzione 8±2 0,8 ± 0,2
Prigionieri M8 per pompa alimentazione 12 ± 2 1,2 ± 0,2
Vite M12 fissaggio scatola posteriore ingranaggi 77 ± 12 7,7 ± 1,2
Vite M10 fissaggio scatola posteriore ingranaggi 47 ± 5 4,7 ± 0,5
Vite M8 fissaggio scatola posteriore ingranaggi 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Dado M6 fissaggio sensore albero distribuzione 10 ± 2 1 ± 0,2
1a fase 8±1 0,8 ± 0,1
Vite M8 fissaggio pompa dell’olio 2a fase 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Vite M8 fissaggio coperchio anteriore 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Vite M8 per fissaggio piastra ritegno longitudinale albero distribuzione 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Vite M8 fissaggio ingranaggio albero distribuzione 36 ± 4 3,6 ± 0,4
Vite M11 fissaggio cappelli di biella 1a fase 60 ± 5 6 ± 0,5
2a fase 60° ± 5°
Vite M10 fissaggio piastra sottobasamento 43 ± 5 4,3 ± 0,4
Dado M18 per fissaggio ingranaggio pompa alta pressione 105 ± 5 10,5 ± 0,5
Dadi M8 fissaggio pompa combustibile 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Tappo 1/2 inch sulla testa cilindri 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Tappo 1/4 inch sulla testa cilindri 36 ± 5 3,6 ± 0,5
Tappo 3/4 inch sulla testa cilindri 12 ± 2 1,2 ± 0,2
Viti M6 fissaggio iniettori 8,5 ± 0,35 0,85 ± 0,035
Dado fissaggio raccordo per alimentazione iniettore 50 ± 5 5 ± 0,5
Dado M6 griglia preriscaldo sul collettore di aspirazione 8±2 0,8 ± 0,2
Vite M8 fissaggio collettore di aspirazione 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Vite M12 fissaggio staffe posteriori per sollevamento motore 77 ± 12 7,7 ± 1,2
Viti M8 fissaggio Common Rail 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Raccordi M14 tubazioni combustibile alta pressione 20 ± 2 2 ± 0,2
Vite M12 (12 x 1,75 x 130) fissaggio testa cilindri 35 ± 5 3,5 ± 0,5
Vite M12 (12 x 1,75 x 150) fissaggio testa cilindri
} 1a fase
55 ± 5 5,5 ± 0,5
2a fase 90° ± 5°
3a fase 90° ± 5°
Vite fissaggio supporto bilancieri 36 ± 5 3,6 ± 0,5
Dadi di registrazione gioco valvole 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Dadi M14 fissaggio tubazione alimentazione da pompa ad alta pressione a
20 ± 2 2 ± 0,2
Common rail
Vite M8 fissaggio raccordo tubazione alta pressione 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Vite M6 fissaggio passaparete testa per cablaggio 10 ± 2 1 ± 0,2
Vite M8 fissaggio supporto cablaggio elettrico per alimentazione elettroiniettori 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Dadi fissaggio cablaggio su singolo elettroiniettore 1,5 ± 0,25 0,15 ± 0,025
Vite M12 fissaggio staffa porta filtro combustibile 77 ± 8 7,7 ± 0,8
Vite M8 fissaggio porta filtro combustibile 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Filtro combustibile contatto + 3/4 di giro
Vite M22 fissaggio valvola di regolazione pressione olio su supporto filtro olio 80 ± 8 8 ± 0,8
Vite M8 radiatore guarnizione e supporto filtro olio 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Filtro olio contatto + 3/4 di giro
PARTICOLARE COPPIA
Nm kgm
Attacco 11/8 inch su supporto filtro per lubrificazione turbina 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Dado M12 fissaggio tubazione per lubrificazione turbina 10 ± 2 1 ± 0,2
Vite M10 fissaggio attacco ingresso liquido refrigerante motore 43 ± 6 4,3 ± 0,6
Fissaggio curva 90° (se necessaria) su attacco ingresso liquido motore 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Tubazione su testa cilindri per raffreddamento compressore 22 ± 2 2,2 ± 0,2
Vite M6 fissaggio raccordo per scarico liquido refrigerante motore 10 ± 2 1 ± 0,2
Fissaggio perni su blocco motore per collettore di scarico 10 ± 2 1 ± 0,2
Vite M10 fissaggio collettore di scarico su testa cilindri 53 ± 5 5,3 ± 0,5
Vite M12 fissaggio adattatore per smorzatore 1a fase 50 ± 5 5 ± 0,5
e smorzatore su albero motore 2a fase 90°
Vite M10 fissaggio puleggia su albero motore 68 ± 7 6,8 ± 0,7
Vite M8 fissaggio pompa dell’acqua 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Vite M10 fissaggio tenditori cinghia di comando organi ausiliari 43 ± 6 4,3 ± 0,6
Vite M10 fissaggio puleggie fisse per cinghia di comando organi ausiliari 43 ± 6 4,3 ± 0,6
Vite M10 fissaggio scatola volano 85 ± 10 8,5 ± 1
Vite M12 fissaggio scatola volano 49 ± 5 4,9 ± 0,5
Vite M6 fissaggio scambiatore di calore per centralina 10 ± 2 1 ± 0,2
Vite M8 fissaggio scambiatore di calore per centralina 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Attacco M12 ingresso-uscita per combustibile sullo scambiatore di calore 12 ± 2 1,2 ± 0,2
Dado M8 fissaggio coperchio coprivalvole 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Vite M6 fissaggio sensore albero distribuzione 8±2 0,8 ± 0,2
Vite M6 fissaggio sensore albero motore 8±2 0,8 ± 0,2
Vite M14 fissaggio sensore temperatura liquido refrigerante motore 20 ± 3 2 ± 0,3
Vite M5 fissaggio sensore pressione - temperatura olio 6±1 0,6 ± 0,1
Vite fissaggio sensore pressione combustibile 35 ± 5 3,5 ± 0,5
Vite M14 fissaggio sensore temperatura combustibile 20 ± 3 2 ± 0,3
Vite fissaggio sensore temperatura / pressione aria su collettore di aspirazione 6±1 0,6 ± 0,1
Vite M12 fissaggio sensore livello olio motore 12 ± 2 1,2 ± 0,2
perni M10 7±1 0,7 ± 0,1
{
6 cilindri
dadi M10 43 ± 6 4 3 ± 0,6
4,3 06
Fissaggio turbina al collettore di scarico:
perni M8 7±1 0 7 ± 0,1
0,7 01
{
4 cilindri
dadi M8 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Adattatore M12 su turbina per tubazioni olio lubrificante (ingresso) 35 ± 5 3,5 ± 0,5
Fissaggio tubazione su adattatore M10 per lubrificazione turbina 35 ± 5 3,5 ± 0,5
Fissaggio tubazione olio su adattatore M10 per lubrificazione turbina al basamento 43 ± 6 4,3 ± 0,6
Fissaggio tubazione di scarico olio M8 su turbina 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Fissaggio raccordo M6 per ritorno olio dalla testa cilindri alla scatola volano 10 ± 2 1 ± 0,2
Vite M12 fissaggio volano motore 1a fase 30 ± 4 3 ± 0,4
2a fase 60º ± 5º
Vite M8 fissaggio staffa anteriore per sollevamento motore 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Vite fissaggio coppia olio motore 24 ± 4 2,4 ± 0,4
ORGANI AUSILIARI
PARTICOLARE COPPIA
Nm kgm
Compressore aria:
Dado 5/8 inch fissaggio ingranaggio di comando su albero compressore 125 ± 19 12,5 ± 1,9
Dado M12 fissaggio alla scatola del volano 77 ± 12 7,7 ± 1,2
Alternatore:
Vite M10 fissaggio staffa sul raccordo ingresso acqua 43 ± 6 4,3 ± 0,6
Dado M10 fissaggio alternatore 43 ± 6 4,3 ± 0,6
Climatizzatore:
Vite M10 fissaggio staffa 43 ± 6 4,3 ± 0,6
Vite M10 fissaggio compressore 24 ± 4 2,4 ± 0,4
Motorino avviamento:
Vite fissaggio motorino avviamento 43 ± 6 4,3 ± 0,6
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99360605 Fascia per introduzione stantuffo nella canna cilindro (60 - 125 mm)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99395687 Alesametro
Figura 1
107243
Figura 2
70478
REVISIONE MOTORE
540110 SMONTAGGIO DEL MOTORE AL Figura 5
BANCO
Figura 3
70127
Figura 4
Dal lato destro
Figura 6
70126
108478
NOTA Per scollegare le tubazioni combustibile (2 - 3 - 4, Rimuovere le viti (2) e staccare la tubazione (3) olio dal tubo
Figura 3) in bassa pressione dai relativi raccordi di col- compressore (1) e dal basamento motore.
legamento, occorre premere il fermaglio (1) come Staccare il motore di avviamento (5) dal coperchio volano (4).
rappresentato in figura B.
Applicare al basamento le staffe 99361037 e fissare mediante
Dopo aver scollegato la tubazione, riportare il ferma- queste ultime, il motore al cavalletto rotativo 99322205. Scari-
glio (1) nella posizione di bloccaggio figura A, per evi- care l’olio motore togliendo il tappo dalla coppa.
tare possibili deformazioni dello stesso.
Staccare la ventola dalla puleggia dell’albero motore.
Figura 7
108501
1. Connessioni per elettroiniettori - 2. Sensore temperatura liquido raffreddamento motore - 3. Sensore di pressione com-
bustibile - 4. Sensore di temperatura e pressione olio motore - 5. Sensore albero motore - 6. Centralina EDC 7
7. Regolatore di pressione - 8. Riscaldatore combustibile e sensore temperatura combustibile
9. Sensore fase distribuzione - 10. Sensore temperatura- pressione aria - 11. Elettroiniettore.
Staccare il cavo motore scollegando i connettori: (1) da ca- Figura 8
blaggio elettroiniettori (6); (7) sensore pressione/temperatu-
ra aria: (3) sensore pressione combustibile; (11) centralina;
(10) sensore pompa alta pressione; (8) sensore fase distribu-
zione; (2) sensore temperatura liquido raffreddamento mo-
tore su termostato; (5) sensore di giri motore;
108479
Figura 9 Figura 11
70132
70133
108476
Figura 14 Figura 16
108481 70137
108483
Figura 18
108482
108484
Figura 19 Figura 21
108485 70142
Figura 22
70143
Figura 23
108486
ni.
Rimuovere le viti (2) e i dadi (1-4) e staccare il compressore
Smontare il sensore livello olio (2). aria (3).
Figura 24 Figura 27
70145 70148
Rimuovere il dado (1) e smontare il sensore di fase (2). Rimuovere le viti (1) e staccare la pompa acqua (2).
Rimuovere i dadi (3) e staccare la pompa alta pressione (4) Rimuovere la vite (3) e smontare il rullo (4).
completa di pompa di alimentazione (5).
Rimuovere la vite (5) e staccare il sensore giri motore (6).
Figura 25 Figura 28
107261
70146
Rimuovere le viti (1e 3) e staccare il coperchio anteriore (2).
Applicare alla scatola coprivolano (1) l’attrezzo 99360351 (2)
per bloccare la rotazione del volano (3) NOTA Annotare la posizione di montaggio delle viti (1)
Allentare le viti (4). perchè sono di lunghezze diverse.
Figura 26 Figura 29
70150
107260
Rimuovere le viti (1) e staccare la pompa olio (2).
Figura 30 Figura 33
70151 70154
Rimuovere l’attrezzo 99360351 (2). Capovolgere il motore.
Rimuovere le viti (1), fissaggio volano motore(3) all’albero
motore (4). Rimuovere le viti (2), smontare la piastra (3) e staccare la cop-
pa olio (1).
Figura 31
Figura 34
70152
Avvitare due perni (2) di lunghezza appropriata nei fori dell’al- 99222
bero motore (3). Rimuovere le viti (1) e smontare la succhieruola (3) di aspira-
Sfilare il volano motore (1) in modo da rendere possibile il suo zione olio.
imbragamento con il sollevatore e riporlo nel contenitore.
Rimuovere le viti (2) e smontare la piastra (4) di irrigidimento.
Figura 32
Figura 35
70153
Figura 36 Figura 39
70157
Figura 40
70158
Figura 38
70162
70159 Smontare i semicuscinetti di banco (1).
Rimuovere le viti (1) e smontare i cappelli di banco (2). Rimuovere le viti (2) e smontare gli spruzzatori olio (3).
zs
INTERVENTI RIPARATIVI
Figura 42 540410 GRUPPO CILINDRI
540420 Controlli e misurazioni
Figura 45
70163
70164
Figura 46
Sfilare con cura l’albero distribuzione (1) dal basamento mo-
tore.
Figura 44
70167
70170
70169
70172
Figura 52
107399
70176
70174
Lubrificare le punterie (1) e montarle nelle relative sedi del
Per sostituire la boccola (1) usare per lo smontaggio e il mon- basamento.
taggio della stessa il battitoio 99360362 (2) e impugnatura
99370006 (3). Figura 56
70164
70238
70175
Posizionare la piastra (1) ritegno albero distribuzione (3) con
l’asola rivolta verso il lato superiore del basamento e la stam-
DATI PRINCIPALI DELLE PUNTERIE E DELLE RELATIVE pigliatura rivolta verso l’operatore, serrare le viti (2) alla cop-
SEDI SUL BASAMENTO pia prescritta.
70179
70182
Controllare il giuoco assiale dell’albero distribuzione (1). Avendo riscontrato sui perni di banco e di biella tracce di grip-
Esso deve risultare di 0,23 ± 0,13 mm. paggio, rigature o ovalizzazioni eccessive, è necessario proce-
dere alla ripassatura dei perni mediante rettifica. Prima di pro-
Figura 59
cedere all’operazione di rettifica dei perni (2), misurare con
micrometro (1) i perni dell’albero, onde stabilire a quale dia-
metro occorre ridurre i perni.
Figura 61
108487
Figura 62
70237
70161
Figura 64
70186
Figura 67
NOTA Non avendo riscontrato la necessità di sostituire i
cuscinetti di banco, occorre rimontare gli stessi nel-
l’identico ordine e posizione riscontrati allo smon-
taggio.
α Figura 70
70188
540830 COMPLESSIVO
BIELLA-STANTUFFO
70189 Figura 71
- Smontare i cappelli dai supporti.
Il giuoco fra i cuscinetti di banco ed i relativi perni si rileva
comparando la larghezza assunta dal filo calibrato (2), nel
punto di maggior schiacciamento, con la graduazione della
scala riportata sull’involucro (1) contenente il filo calibrato.
I numeri riportati sulla scala indicano il giuoco in millimetri del-
l’accoppiamento.
Riscontrando il giuoco diverso da quello prescritto sostituire
i semicuscinetti e ripetere il controllo; ottenuto il giuoco pre-
scritto, lubrificare i cuscinetti di banco e montare definitiva-
mente i supporti serrando le viti di fissaggio come descritto
precedentemente.
70191
540840 Stantuffi
Figura 72 Misurazione diametro stantuffi
Figura 75
32613 32615
Smontaggio anelli elastici (1) dallo stantuffo (2) mediante pin- Misurazione mediante micrometro (2) del diametro dello
za 99360183 (3). stantuffo (1) per determinare il giuoco di montaggio.
Figura 76
32614
79455
18857 32620
Misurazioni del diametro del perno stantuffo (1) mediante Controllare il giuoco fra gli anelli di tenuta (3) della 2a e 3a
micrometro (2). cava e le relative sedi sullo stantuffo (2) con calibro a spessori
Condizioni per un corretto accoppiamento (1).
perni-stantuffi
Figura 78 Figura 81
32619 41104
Lubrificare con olio motore il perno (1) e la relativa sede sui SCHEMA PER LA MISURAZIONE DEL GIUOCO X TRA
mozzetti dello stantuffo; il perno si deve inserire nello stantuf- LA PRIMA CAVA STANTUFFO E ANELLO
fo con una leggera pressione delle dita e non deve sfilarsi dallo TRAPEZOIDALE
stesso per gravità.
Per la particolare forma del primo anello di tenuta di sezione
540842 Anelli elastici trapezoidale, il giuoco fra la cava e l’anello stesso va rilevato
nel modo seguente; far sporgere lo stantuffo (1) dal basamen-
Figura 79 to in modo che l’anello (2) in questione fuoriesca circa della
metà della canna cilindri (3).
In questa posizione, con un calibro a spessori controllare il
giuoco (X) fra anello e la cava: detto giuoco deve essere del
valore prescritto.
16552
Figura 82 Figura 84
CORPO BIELLA
N° DI *
BIELLA PESO
70194
Figura 83
70196
61695
61696
Controllare la flessione della biella (5) confrontando due
punti C e D dello spinotto (3) sul piano verticale dell’asse del-
Controllare il parallellismo degli assi delle bielle (1) mediante la biella.
l’apparecchio 99395363 (5) operando come segue: Posizionare il supporto verticale (1) del comparatore (2) in
- montare la biella (1) sul mandrino dell’attrezzo modo che quest’ultimo appoggi sullo spinotto (3) punto C.
99395363 (5) e bloccarla con la vite (4); Fare oscillare la biella in avanti ed indietro cercando la posizio-
- disporre il mandrino (3) sui prismi a “V” appoggiando la ne più alta dello spinotto e nella suddetta condizione azzera-
biella (1) sulla barretta di arresto (2). re il comparatore (2).
Spostare il mandrino con la biella (5) e ripetere sul lato oppo-
Controllo torsione sto D dello spinotto (3) il controllo del punto più alto. La dif-
Figura 86 ferenza fra il punto C ed il punto D non deve essere superiore
a 0,08 mm.
Montaggio complessivo biella-stantuffo
Accoppiamento bielle-stantuffi
Figura 88
70198
61694
Controllare la torsione della biella (5) confrontando due pun- Sul cielo dello stantuffo sono incisi i seguenti riferimenti:
ti (A e B) dello spinotto (3) sul piano orizzontale dell’asse del- 1. Numero di particolare di ricambio e numero di modifica
la biella. progettativa.
2. Freccia indicante il segno di montaggio dello stantuffo
Posizionare il supporto (1) del comparatore (2) in modo che nella canna cilindrica, essa deve essere rivolta verso il ta-
quest’ultimo si precarichi di ∼ 0,5 mm sullo spinotto (3) nel sto anteriore del basamento.
punto A e azzerare il comparatore (2). Spostare il mandrino 3. Stampigliatura indicante il collaudo dell’inserto 1a cava.
(4) con la biella (5) e confrontare sul lato opposto (B) dello 4. Data di fabbricazione.
spinotto (3) l’eventuale scostamento: la differenza tra A e B
non deve essere superiore a 0,08 mm.
Figura 89
NOTA Gli anelli elastici sono forniti di ricambio nelle se-
guenti misure:
- standard, contrassegnati con vernice gialla;
- maggiorati di 0,5 mm e contrassegnati con
vernice giallo/verde;
Figura 92
102596
Con il perno (3) collegare lo stantuffo (2) alla biella (4) in mo-
do che la freccia (1) di riferimento per il montaggio dello stan-
tuffo (2) nella canna cilindri e i numeri (5) stampigliati sulla
biella (4), si osservino come indicati in figura.
Figura 90
70200
70201
32613 Lubrificare bene gli stantuffi, compresi gli anelli elastici e l’in-
Per il montaggio degli anelli elastici (1) sullo stantuffo (2) usa- terno delle canne cilindri.
re la pinza 99360183 (3). Con l’ausilio della fascia 99360605 (2), montare i complessivi
Gli anelli devono essere montati con la scritta “TOP” rivolta biella-stantuffo (1) nelle canne cilindri, controllando che:
verso l’alto, inoltre orientare le aperture degli anelli in modo - il numero di ogni biella corrisponda al numero di accop-
che risultino sfasate tra di loro di 120° piamento del cappello.
Figura 94 Figura 96
70204
Figura 98
70203
70207
70208 70210
70214
70211
SCHEMA ZONA DI APPLICAZIONE SIGILLANTE
Con pennarello, evidenziare il dente dell’ingranaggio condut- LOCTITE 5205
tore (1) montato sull’albero motore (2) sulla cui superficie la-
Pulire accuratamente le superfici di attacco della scatola vola-
terale è stampigliata la tacca (→) per la fasatura.
no (1) e della scatola ingranaggi distribuzione.
Figura 104 La pulizia della superficie da sigillare è necessaria e imprescin-
dibile al fine di ottenere una efficace tenuta.
Applicare sulla scatola (1) sigillante LOCTITE 5205 in modo
da formare un cordolo di alcuni mm di diametro.
Esso deve risultare uniforme (nessun grumo), privo di bolle
d’aria, zone sottili o discontinuità.
Eventuali imperfezioni devono essere corrette nel più breve
tempo possibile.
Evitare di usare materiale in eccesso per sigillare il giunto.
Troppo sigillante tenderebbe a fuoriuscire su entrambi i lati
del giunto e intasare i passaggi del lubrificante.
Dopo aver completato l’applicazione del sigillante, i giunti ri-
chiedono un assemblaggio immediato (max. 10 minuti).
70212
Figura 107
Orientare l’albero motore (4) e l’albero distribuzione (2) in
modo che montando su quest’ultimo l’ingranaggio condotto
(1) i segni stampigliati sugli ingranaggi (1 e 3) coincidano.
Figura 105
70215
70152
70216
Avvitare due perni (2) di lunghezza appropriata nei fori dell’al-
bero (3) e montare con apposita imbragatura e sollevatore
Applicare sul codolo posteriore (6) dell’albero motore il par-
il volano motore (1).
ticolare (5) dell’attrezzo 99346252, fissarlo con le viti (4) e
calettare sul medesimo il nuovo anello di tenuta (3). Figura 111
Posizionare il particolare (1) sul particolare (5) avvitare il da-
do (2) fino al completo montaggio dell’anello di tenuta (3)
nella scatola coprivolano (7).
70218
70217
70223
70220
Montare la pompa olio (1). Smontare l’anello di tenuta (2) dal coperchio anteriore (1),
pulire accuratamente la superficie di attacco e applicare sulla
Avvitare le viti di fissaggio (2) e serrarle alla coppia prescritta. medesima sigillante IVECO n° 2992545.
Figura 117
Figura 114
70224
70221
Pulire accuratamente la superficie del basamento di attacco
Applicare sulla pompa acqua (1) un nuovo anello di tenuta coperchio anteriore (2) e montare quest’ultimo.
(2). r
Avvitare le viti (1) e serrarle alla coppia prescritta.
Figura 118
Figura 115
70225
99223 107274
Montare la piastra (1) la succhieruola (2), avvitare le viti di fis- Calettare sull’albero motore (2) la ruota fonica (1).
saggio (3) e serrarle alla coppia prescritta.
Montare il volano smorzatore (6) ed avvitare le viti di fissaggio
(3) e serrarle in due fasi:
Figura 120
- 1a fase, serraggio con chiave dinamometrica alla coppia
50 ± 5Nm
- 2a fase, chiusura con angolo 90°.
70227
Figura 121
70230
107275 108489
Montare sul basamento: una nuova guarnizione (1), lo scam- Posizionare il supporto alternatore (2) in modo che i pernetti
biatore di calore (2) una nuova guarnizione (3) e il supporto (3 e 4) risultino contro il basamento motore.
filtro olio (4).
Avvitare le viti (1) e serrarle alla coppia prescritta.
Avvitare le viti (5) e serrarle alla coppia prescritta.
Figura 125 Figura 127
108488 108490
Lubrificare con olio motore l’anello di tenuta (6) e posizionar- Riattaccare l’alternatore (1).
lo sul filtro olio (4).
Avvitare la vite (2) e serrarla alla coppia prescritta.
Avvitare manualmente il filtro olio (4) sul raccordo del sup-
porto (3) fino a battuta, avvitare ulteriormente il filtro olio (3)
di 3/4 di giro. Figura 128
Applicare un nuovo anello di tenuta sul sensore temperatura/
pressione olio (8) e montarlo sul supporto (3).
Avvitare le viti (7) e serrarle alla coppia prescritta.
Posizionare nella sede del basamento un nuovo anello di te-
nuta (5).
Montare il tubo di mandata olio (1) avvitando il raccordo (2).
Montare il sensore di livello olio.
108491
70145 107259
Riattaccare la pompa alta pressione (4) completa di pompa Riattaccare la centralina elettronica (2), completa di scambia-
alimentazione (5) e serrare i dadi (3) alla coppia prescritta. tore di calore, al basamento e serrare le viti (1) alla coppia
Montare il supporto (4) con un nuovo anello di tenuta, il sen- prescritta.
sore di fase (2) con un nuovo anello di tenuta e serrare il rela-
Collegare la tubazione di raffreddamento (3) alla centralina
tivo dado di fissaggio (1) alla coppia prescritta.
elettronica (2).
Figura 130
NOTA È consigliabile sostituire gli elementi elastici di sup-
porto (1).
70144
Figura 131
70319
70143
NOTA Prima di smontare le valvole dalla testa cilindri nu-
merare le stesse al fine di rimontarle, nel caso non
Riattaccare la pompa idroguida (2) completa di serbatoio olio si sostituissero, nella posizione riscontrata allo
(4) al compressore aria (5).
smontaggio.
Con la chiave 99355019 avvitare e serrare le viti di fissaggio A = lato aspirazione - S = lato scarico
(3) alla coppia prescritta.
70321 70323
Lo smontaggio delle valvole si esegue con l’attrezzo Controllare la tenuta idraulica mediante idonea attrezzatura.
99360268 (1) esercitando una pressione sul piattello (3) in Immettere, tramite pompa, acqua riscaldata a ∼ 90°C e alla
modo che, comprimendo le molle (4), sia possibile togliere pressione di 2 ÷ 3 bar.
i semiconi (2). Togliere quindi: il piattello (3), le molle (4).
Riscontrando perdite dai tappi a scodellino (1) procedere alla
Ripetere l’operazione su tutte le valvole. loro sostituzione, utilizzando per lo smontaggio - montaggio
Capovolgere la testa cilindri e sfilare le valvole (5). un idoneo battitoio.
70322
18625
70325
Procedere alla asportazione dei depositi carboniosi delle val-
Lo spessore nominale A della testa cilindri e di 105 ± 0,25 mm vole usando l’apposita spazzola metallica.
l’asportazione massima consentita del metallo non deve su- Controllare che le valvole non presentino segni di grippaggio,
perare lo spessore B di 0,13 mm. crettatture o bruciature.
Rettificare, se necessario, le sedi sulla valvole con rettificatrice
Dopo la ripassatura controllare l’infossamento delle 99305018, asportando la minor quantità possibile di materia-
valvole ed eventualmente ripassare le sedi valvole le.
per realizzare l’infossamento valvole prescritto.
Figura 141
540662 VALVOLE
Figura 139
18882
107280
70327
540667 GUIDAVALVOLE
Figura 143 SEDI VALVOLE
Ripassatura - sostituzione sedi valvole
Figura 144
ASPIRAZIONE SCARICO
79457 70330
Con alesametro misurare il diametro interno dei guidavalvo- Controllare le sedi valvole (2). Riscontrando leggere rigature
le; esso deve risultare del valore indicato in figura. o bruciature, ripassare con l’attrezzo 99305018 (1) secondo
i valori di inclinazione indicati nella Figura 145.
Figura 145
SCARICO ASPIRAZIONE
107281
Figura 146
SCARICO ASPIRAZIONE
107282
Nel caso le sedi valvole non siano ripristinabili con la sola ri- Per montare le sedi valvole nella testa cilindri occorre scalda-
passatura è possibile montare gli inserti forniti di ricambio. re la testa cilindri a 80º ÷ 100ºC e, mediante idoneo battitoio,
In questo caso, occorre realizzare sulla testa cilindri le sedi di- montare nella stessa le nuove sedi valvole (2) preventivamen-
mensionate come indicato in figura e montare le sedi valvole. te raffreddate.
Quindi con l’attrezzo 99305018, ripassare le sedi valvole se-
condo i valori riportati nella Figura 147.
Figura 147
ASPIRAZIONE SCARICO
107283
70333
50676 770321
DATI PRINCIPALI PER IL CONTROLLO DELLE MOLLE Posizionare sulla testa cilindri: la molla (4) e il piattello supe-
PER VALVOLE DI ASPIRAZIONE E SCARICO riore (3): mediante attrezzo 99360268 (1) comprimere la
molla (4) e vincolare i particolari alla valvola (5) mediante i
Prima del montaggio, controllare la flessibilità delle molle val-
semiconi (2).
vole mediante l’attrezzo 99305047. Confrontare i dati di cari-
co e di deformazione elastica con quelli delle molle nuove in- Riattacco testa cilindri
dicati nella tabella seguente. Figura 152
Figura 150
70335
Montaggio elettroiniettori
Figura 153 Figura 155
70338
70336
Montare sull’elettroiniettore (1) un nuovo anello di tenuta
Montare la testa cilindri (1), avvitare le viti (2) e serrarle in tre (2) lubrificato con vaselina e una nuova rondella di tenuta (3).
fasi successive, seguendo l’ordine e le modalità indicate nella
figura successiva.
Figura 156
Figura 154
α A
70339
Schema dell’ordine di serraggio delle viti di fissaggio della testa Figura 157
cilindri:
- 1a fase pre-serraggio, con chiave dinamometrica:
• Vite 12x1,75x130 ( ) 35 ± 5 Nm
s
70133
541221 ASTE
Figura 158 Figura 160
32655
108492
70520
70345
Registrare il giuoco fra bilancieri e valvole mediante chiave a
Montare le aste (2). brugola (1), chiave poligonale (3) e calibro a spessori (2).
Posizionare sulle valvole i ponticelli (1) con le tacche (→) ri- Il giuoco di funzionamento è di:
volte verso il collettore di scarico.
- valvole di aspirazione 0,25 ± 0,05 mm
- valvole di scarico 0,51 ± 0,05 mm.
n. cilindro 1 2 3 4
aspirazione - - * *
scarico - * - *
Ruotare l’albero motore, far bilanciare le valvole del
cilindro n° 4 e registrare le valvole contrassegnate
dall’asterisco come indicate nello schema:
n. cilindro 1 2 3 4
aspirazione * * - -
scarico * - * -
70346
Collettore di aspirazione
Figura 166
108493
Nel collettore di aspirazione (4) è alloggiato il riscaldatore aria (2) per l’avviamento a freddo.
In caso di anomalie di funzionamento del riscaldatore (2) occorre sostituirlo.
Per la sostituzione del riscaldatore aria (2) occorre procedere come segue:
- Rimuovere le viti di fissaggio (1) del riscaldatore (2) al collettore di aspirazione (4).
- Staccare il riscaldatore (2) dal collettore di aspirazione (4) con la relativa guarnizione (3).
Montare il nuovo riscaldatore (2) nella sede del collettore di aspirazione (4) invertendo le operazioni di smontaggio.
108494 99225
Applicare sulla superficie di attacco del collettore di aspirazione Collegare le tubazioni combustibile (1) al rail (2) e ai collettori
(1) sigillante IVECO n° 2992545 e montare il medesimo sulla (4) per elettroiniettori.
testa cilindri.
Avvitare le viti (2) e serrarle alla coppia prescritta.
I raccordi delle tubazioni devono essere serrati alla
coppia di 20 Nm, utilizzando apposita chiave dina-
mometrica 99389829 in associazione all’attrezzo
99317915.
70126
Montare il sensore di temperatura dell’aria (4) e serrare la vite NOTA Assicurarsi del corretto collegamento della tuba-
di fissaggio (3). zione combustibile.
Montare il rail (1) e serrare la vite di fissaggio (2) alla coppia
prescritta.
70352 70355
Controllare le condizioni dei cavi elettrici (5), se danneggiati Sistemare sul coperchio punterie (1) una nuova guarnizione
sostituirli tagliando le fascette che li vincolano al supporto (2) (2).
e rimuovendo le viti (4) che fissano al medesimo i connettori
(3).
Montare una nuova guarnizione (1) sul supporto (2).
Figura 175
Figura 172
99229
99227
Montare il coperchio punterie (1) avvitare i dadi (2) e serrarli
Montare il supporto cablaggio (2), avvitare le viti (1) e serrarle alla coppia prescritta.
alla coppia prescritta.
99228 108497
Collegare i cavi elettrici (1) agli elettroiniettori (3) e con la Riattaccare il collettore di scarico (2) con nuove guarnizioni.
chiave dinamometrica 99389834 (4) serrare i dadi di fissaggio Avvitare le viti di fissaggio (1) e serrarle alla coppia prescritta.
(2) alla coppia prescritta.
108498
70126
Figura 181
108501
1. Connessioni per elettroiniettori - 2. Sensore temperatura liquido raffreddamento motore - 3. Sensore di pressione
combustibile - 4. Sensore di temperatura e pressione olio motore - 5. Sensore albero motore - 6. Centralina EDC7
7. Regolatore di pressione - 8. Riscaldatore combustibile e sensore temperatura combustibile - 9. Sensore fase distribuzione
10. Sensore temperatura pressione aria - 11. Elettroiniettore
Riattaccare il cavo motore collegando i connettori (1) cablag- Applicare ai ganci di sollevamento motore il bilancino
gio elettroiniettori (6); (7) sensore pressione/temperatura 99360555, agganciare quest’ultimo al paranco e staccare il
aria; (3) sensore pressione rail; (3) centralina; (11) sensore motore dal cavalletto rotativo. Smontare le staffe 99361037.
pompa alta pressione; (8) sensore fase distribuzione; (2) sen-
sore temperatura liquido raffreddamento motore su termo-
stato; (5) sensore di giri motore.
70362
70128
Completare il montaggio del motore: Riattaccare al basamento la staffa (2) completa di supporto
filtro combustibile (1), avvitare le viti (3) e serrarle alla coppia
Dal lato destro. prescritta.
Riattaccare il motore di avviamento (5) alla scatola coprivola-
no (4) e serrare i dadi di fissaggio alla coppia prescritta. Figura 185
Introdurre nel basamento motore la tubazione olio (3) con
un nuovo anello di tenuta e fissarla al turbo compressore (1)
con le viti (2), serrando queste ultime alla coppia prescritta.
Figura 183
105163
70127
5450 LUBRIFICAZIONE
La lubrificazione, a circolazione forzata, è realizzata dai se- Figura 187
guenti componenti:
- pompa olio a rotori (5), alloggiata nella parte anteriore
del basamento, comandata dall’ingranaggio a denti diritti 1
calettato sul codolo dell’albero motore;
- scambiatore di calore acqua/olio (3), alloggiato nel basa-
mento motore, con supporto filtro olio;
- valvola (1) di regolazione pressione olio incorporata nel
supporto filtro;
- valvola by-pass (4) per esclusione filtro olio intasato, in-
corporata nel supporto filtro;
- filtro olio a cartuccia (2). 4
Introduzione olio
70479
70576
Figura 189
5
6
1
70480
1. Corpo scambiatore di calore con supporto filtro - 2. Guarnizione interna - 3. Scambiatore di calore acqua - olio -
4. Guarnizione tra gruppo scambiatore e blocco motore - 5. Valvola di regolazione pressione olio -
6. Valvola by-pass per esclusione filtro olio intasato.
Pulire accuratamente i componenti lo scambiatore di calore.
Sostituire sempre le guarnizioni di tenuta.
Flusso
70482
Figura 193
Condensa olio
5432 RAFFREDDAMENTO
L’impianto di raffreddamento del motore, del tipo a circola- Figura 194
zione forzata a circuito chiuso, è costituito dai seguenti com-
ponenti:
- serbatoio di espansione il sui tappo incorpora due valvo-
le: una di scarico (2) e una di immissione (1), che regola-
no la pressione dell’impianto;
- radiatore, che ha il compito di dissipare il calore sottratto
al motore dal liquido di raffreddamento;
- ventilatore viscostatico;
- uno scambiatore di calore per raffreddare l’olio di lubrifi-
cazione (vedere lubrificazione);
- una pompa acqua del tipo centrifugo alloggiata nella par-
te anteriore del basamento motore;
- un termostato che regola la circolazione del liquido di
raffreddamento.
70485
SCHEMA DELL’IMPIANTO DI RAFFREDDALENTO
Sez. A-A
70486
70487
Caratteristiche:
Velocità max di comando: 2700 rpm
Velocità max ventola: 2565 rpm ± 50 rpm
Temperatura d’intervento: 72ºC ± 4ºC con velocità
ventola di 2160 rpm
TURBOCOMPRESSORE GARRETT
1 3
2 4
5
6
62873
70490
Descrizione dell’impianto
Impianto elettrico
Figura 201
108501
1. Connessioni per elettroiniettori - 2. Sensore di pressione combustibile - 3. Sensore temperatura liquido raffreddamento
motore - 4. Sensore di temperatura e presisone olio motore - 5. Sensore albero motore - 6. Centralina EDC 7
7. Regolatore di pressione - 8. Riscaldatore combustibile e sensore temperatura combustibile - 9. Sensore albero distribu-
zione - 10. Sensore temperatura-pressione aria - 11. Elettroiniettore.
Attraverso i sensori presenti sul motore la centralina control- La tensione presente in uscita è proporzionale alla pressione
la la gestione del motore. o temperatura rilevata dal sensore.
After Run
Il microprocessore della centralina consente di memorizzare
alcuni dati della EPROM, tra cui la memoria guasti e le infor-
mazioni dell’Immobilizer, in modo da renderli disponibili al
successivo avviamento.
IMPIANTO IDRAULICO
Figura 202
Alta pressione
Bassa pressione
108499
1. Elettroiniettore - 2. Common Rail - 3. Filtro combustibile - 4. Pompa meccanica a rotori - 5. Pompa ad alta presisone
6. Prefiltro montato sul telaio - 7. Valvola di sovrappressione rail - 8. Limitatore di pressione per ritorno combustibile.
Il sistema Common Rail presenta una speciale pompa che mantiene continuamente il combustibile ad alta pressione, indipenden-
temente dalla fase e dal cilindro che deve ricevere l’iniezione e lo accumula in un condotto comune a tutti gli elettroiniettori.
All’ingresso degli elettroiniettori è quindi sempre disponibile combustibile alla pressione d’iniezione calcolata dalla centralina elet-
tronica.
Quando l’elettrovalvola di un elettroiniettore viene eccitata dalla centralina elettronica, avviene nel relativo cilindro l’iniezione
di combustibile prelevato direttamente dal rail.
L’impianto idraulico è realizzato da un circuito bassa pressione ed uno ad alta pressione.
Il circuito ad alta pressione risulta costituito dalle seguenti tubazioni:
- tubazione che collega l’uscita della pompa ad alta pressione al rail;
- tubazioni che dal rail alimentano gli elettroiniettori.
Il circuito a bassa pressione risulta costituito dalle seguenti tubazioni:
- tubazione di aspirazione combustibile dal serbatoio al prefiltro;
- tubazioni che alimentano la pompa meccanica di alimentazione attraverso lo scambiatore di calore della centralina, la pompa
manuale di adescamento e il prefiltro;
- tubazioni che alimentano la pompa ad alta pressione attraverso il filtro del combustibile.
Completano l’impianto di alimentazione il circuito di scarico combustibile dal rail, dagli iniettori e il circuito di raffreddamento
della pompa alta pressione.
SCHEMA IDRAULICO
Questo sistema di iniezione Common Rail, con pompa CP3, Figura 203
differisce principalmente da quello adottato sulla gamma Dai-
ly con pompa CP1 per un diverso posizionamento del regola-
tore di pressione e per la pompa di alimentazione ad ingra-
naggi. SCARICO
Il regolatore di pressione, posto a monte della pompa ad alta ASPIRAZIONE (BASSA PRESSIONE)
pressione, regola il flusso del combustibile necessario sull’im-
pianto bassa pressione. Successivamente la pompa ad alta ALIMENTAZIONE POMPA ALTA PRESSIONE (BASSA PRESSIONE)
pressione provvede ad alimentare correttamente il rail. Que-
sta soluzione, mandando in pressione solo il combustibile ne- ALTA PRESSIONE
cessario, migliora il rendimento energetico e limita il riscalda-
mento del combustibile nell’impianto.
La valvola limitatrice (2), montata sulla pompa alta pressione,
ha la funzione di mantenere la pressione, all’ingresso del rego-
latore di pressione costante a 5 bar, indipendentemente
dall’efficienza del filtro del combustibile e dell’impianto a
monte.
L’intervento della valvola limitatrice (2) comporta un aumen-
to del flusso combustibile nel circuito di raffreddamento della
pompa ad alta pressione, attraverso la tubazione (16) di en-
trata e discarico dalla tubazione (8).
La valvola limitatrice alloggiata sulla testa cilindri, montata sul
ritorno degli elettroiniettori (3), limita il flusso di ritorno com-
bustibile dagli elettroiniettori alla pressione di 1,3 ÷2 bar.
Pmin = 1,3 bar
In parallelo alla pompa meccanica di alimentazione sono posi- Pmax = 2 bar
zionate due valvole di by - pass.
La valvola di by - pass (18) consente di far defluire il combusti-
bile dall’uscita della pompa meccanica al suo ingresso, quando
la pressione all’ingresso del filtro combustibile supera il valore
limite consentito.
La valvola di by - pass (17) consente di riempire l’impianto di P = 0,5-1 bar
alimentazione attraverso la pompa di adescamento manuale
(10).
P = 1,2 bar
ECU
EDC7
P = 5,5÷6,5 bar
P = 1,2 bar
70493
1. Pompa alta pressione - 2. Valvola limitatrice sulla pompa. alta pressione, 5 bar. - 3. Valvola limitatrice montata sul ritorno combustibile dagli elettroiniettori, da 1,3 - 2 bar. - 4. Valvola di
sovrappressione del rail. - 5. Common Rail.- 6. Sensore di pressione. - 7. Elettroniettore. - 8. Tubazione di ritorno. - 9. Scambiatore di calore della centralina. - 10. Pompa di adescamento
meccanica. - 11. Prefiltro montato su autotelaio. - 12. Serbatoio combustibile. - 13. Pompa meccanica di alimentazione . - 14. Filtro combustibile. - 15. Regolatore di pressione. - 16. Tubazio-
ne per raffreddamento pompa ad alta pressione. - 17. Valvola di by-pass. - 18. Valvola di by - pass.
70494
99231
Figura 206
72594
72593
Per il gruppo pompa alta pressione - pompa alimentazione sono previsti i seguenti interventi
- sostituzione dell’ingranaggio di comando;
- sostituzione regolatore di pressione.
Figura 209
72595
1. Raccordo uscita combustibile al rail - 2. Pompa ad alta pressione- 3. Regolatore di pressione - 4. Ingranaggio di comando
5. Raccordo ingresso combustibile da filtro - 6. Raccordo uscita combustibile al supporto filtro - 7. Raccordo ingresso
combustibile dallo scambiatore di calore della centralina - 8. Raccordo uscita combustibile da pompa meccanica al filtro -
9. Pompa meccanica di alilmentazione.
Sez. B-B
Sez. C-C
70498
1. Cilindro. - 2. Elemento a tre lobi - 3. Valvola di aspirazione a piattello. - 4. Valvola di mandata a sfera. - 5. Pistone. - 6. Al-
bero pompa. - 7. Ingresso combustibile bassa pressione. - 8. Canali combustibile per alimentazione pompanti.
Ogni gruppo pompante è composto da: traslato in un movimento circolare su di un raggio più
ampio, con il risultato di azionare, alternativamente, i tre
- un pistone (5) azionato da un elemento a tre lobi (2) flot-
pompanti;
tante sull’albero della pompa (6). L’elemento (2) essendo
flottante su una parte disassata dell’albero (6), durante - una valvola di aspirazione a piattello (3);
la rotazione dell’albero non ruota con esso ma viene solo - una valvola di mandata a sfera (4).
Principio di funzionamento
Figura 211
Sez. B - B
Sez. D - D
72597
1. Raccordo uscita combustibile al rail - 2. Valvola di mandata al rail - 3. Pompante - 4. Albero pompa - 5. Condotto di ali-
mentazione pompante - 6. Condotto di alimentazione regolatore di pressione - 7. Regolatore pressione.
72601
72598
Sez. C - C Sez. A - A
1. Ingresso al pompante - 2. Condotti per lubrificazione 1. Condotto d’uscita del combustibile - 2. Condotto d’usci-
pompa - 3. Ingresso al pompante - 4. Condotto principale ta del combustibile - 3. Uscita combustibile dalla pompa
di alimentazione pompanti - 5. Regolatore di pressio- con raccordo per tubazione alta pressione per il common
ne - 6. Ingresso al pompante - 7. Condotto di scarico del rail.
regolatore - 8. Valvola limitatrice 5 bar - 9. Scarico combu-
stibile da ingresso regolatore.
In Figura 212 sono rappresentati i percorsi del combustibile a In Figura 213 è rappresentato il flusso del combustibile ad alta
bassa pressione all’interno della pompa; sono evidenziati il con- pressione attraverso i condotti di uscita dei pompanti.
dotto principale di alimentazione dei pompanti (4), i condotti di
alimentazione dei pompanti (1 - 3- 6), i condotti utilizzati per
la lubrificazione della pompa (2), il regolatore di pressione (5),
la valvola limitatrice 5 bar (8) e lo scarico combustibile (7).
L’albero della pompa è lubrificato dal combustibile attraverso
i condotti (2) di mandata e ritorno.
Il regolatore di pressione (5) stabilisce la quantità di combusti-
bile con cui alimentare i pompanti; il combustibile in eccesso
defluisce attraverso il condotto (9).
La valvola limitatrice 5 bar, oltre a ricoprire funzione di collet-
tore per gli scarichi combustibile, ha la funzione di mantenere
la pressione costante a 5 bar all’ingresso del regolatore.
70506
70507
A Al serbatoio - B Dagli elettroiniettori
108502
EUROCARGO EURO 4/5 DA 6 A 10 t MOTORE F4 AE 3681 109
Motore F4 AE 3681
Pagina
DISTRIBUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123
BOCCOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123
TESTA CILINDRI
SEDI VALVOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
LUBRIFICAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129
RAFFREDDAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
CARATTERISTICHE GENERALI
F4AE3681B
Tipo
(.22)
∅
Alesaggio mm 102
Corsa mm 120
ρ Rapporto di compressione 17 : 1
Potenza massima kW 160
(CV) (220)
giri/min 2700
Coppia massima Nm 680
(kgm) (68)
F4AE3681B
Tipo
(.22)
bar
Pressione olio a 80˚C
- a 750 giri/min bar 2,0
- a 4200 giri/min bar 4,0
RAFFREDDAMENTO Mediante pompa centrifuga,
termostato per regolazione, radiatore,
scambiatore di calore, intercooler
Comando pompa acqua Mediante cinghia
Termostato
- inizio apertura: 81 ± 2 °C
- apertura massima 96 °C
RIFORNIMENTO
Livello min. Livello max
Capacità totale
- coppa motore
ACEA E3/E5 litri 8 10,8
Urania LD5 kg 7,2 9,7
F4AE3681B
Tipo
(.22)
DISTRIBUZIONE
ALIMENTAZIONE
bar
Pressione variabile
di iniezione bar 250 - 1600
F4AE3681B
Tipo
(.22)
X
Posizione stantuffi
dal basamento X 0,28 ÷ 0,52
F4AE3681B
Tipo
(.22)
∅1
Sede boccola piede di biella
∅1 42,987 ÷ 43,013
Sede cuscinetti di biella
∅2 72,987 ÷ 73,013
∅ 2
∅4
F4AE3681B
Tipo
(.22)
Supporti di banco
∅ 3 nº 1 - 7 ∅3 87,982 ÷ 88,008
nº 2 - 3 - 4 - 5 - 6 ∅3 87,977 ÷ 88,013
X 1
X 2
Semianelli di
32,30
spallamento X3
Spallamento albero motore 0,07
F4AE3681B
Tipo
(.22)
∅ 2 Valvole:
∅2 6,970 ÷ 6,990
α 60° ± 0,25°
∅2 6,970 ÷ 6,990
α α 45° ± 0,25°
Stelo valvole e relativa guida 0,052 ÷ 0,092
Sede sulla testa per sede
valvole
∅1 34,837 ÷ 34,863
∅ 1 ∅1 34,837 ÷ 34,863
Diametro esterno sede valvola;
∅ 2 inclinazione sedi valvole sulla
testa cilindri:
∅2 34,917 ÷ 34,931
α 59,5°
∅2 34,917 ÷ 34,931
α
α 44,5°
X 0,36 ÷ 0,94
0,054 ÷ 0,094
Fra sede valvola
e testa
0,054 ÷ 0,094
Sedi valvole -
F4AE3681C
Tipo
(.22)
Diametro interno
∅ boccola
dopo il piantaggio ∅ 54,083 ÷ 54,147
H H 7,582
H 6,045
F4AE3681B
Tipo
(.22)
∅2
∅ 3 Diametro esterno piattello punterie:
∅2 15,924 ÷ 15,954
∅3 15,960 ÷ 15,975
∅2
Fra punterie e sedi 0,025 ÷ 0,070
Punterie -
∅ 1
Albero porta bilancieri ∅ 1 21,965 ÷ 21,977
∅ 2
Fra bilancieri e albero 0,024 ÷ 0,062
Figura 1
107243
Figura 2
70509
99234
105163
Montare le staffe 99341009 (1) al basamento motore e fissare
Applicare al basamento motore le staffe 99341009 di fissaggio
le medesime al cavalletto per la revisione 99322225 (2).
motore al cavalletto per la revisione 99322205.
Procedere quindi alla revisione del motore attenendosi, salvo
Per poter applicare la staffa al lato sinistro del motore diversa indicazione, a quanto descritto per il motore quattro
occorre: cilindri F4AE0481.
- con l’attrezzo 99360076 smontare il filtro com-
bustibile (4) dal supporto (1);
- scollegare le tubazioni combustibile in bassa
pressione (2-3-5) da supporto (1);
- staccare la staffa di sostegno supporto (1) dal ba-
samento.
Figura 6
Figura 4
70126 107412
5412 DISTRIBUZIONE
541210 Albero distribuzione
Figura 7
79459
BOCCOLE
Figura 8
107268
Figura 9
70237
Figura 11
107269
TABELLA SU CUI RIPORTARE I VALORI RELATIVI DELLA MISURAZIONE DEI PERNI DI BANCO
E DI BIELLA DELL’ALBERO MOTORE
* Valore nominale
SCARICO ASPIRAZIONE
107281
Figura 13
SCARICO ASPIRAZIONE
107282
Nel caso le sedi valvole non siano ripristinabili con la sola ri- Per montare le sedi valvole nella testa cilindri occorre scalda-
passatura è possibile montare gli inserti forniti di ricambio. re la testa cilindri a 80° ÷ 100° C e, mediante idoneo battitoio,
montare nella stessa le nuove sedi valvole (2), preventiva-
In questo caso, occorre realizzare sulla testa cilindri le sedi di-
mente raffreddate.
mensionate come indicato in figura e montare le sedi valvole.
Quindi con l’attrezzo 99305018, ripassare le sedi valvole se-
condo i valori riportati nella Figura 14.
Figura 14
ASPIRAZIONE SCARICO
107283
70520
n. cilindro 1 2 3 4 5 6
Figura 16
aspirazione - - * - * *
scarico - * - * - *
Ruotare l’albero motore, far bilanciare le valvole del
A cilindro nº 6 e registrare le valvole contrassegnate
dall’asterisco come indicate nello schema:
α
n. cilindro 1 2 3 4 5 6
aspirazione * * - * - -
70476 scarico * - * - * -
5450 LUBRIFICAZIONE
La lubrificazione, a circolazione forzata, è realizzata dai se- Figura 18
guenti componenti:
- pompa olio a rotori (5), alloggiata nella parte anteriore
del basamento, comandata dall’ingranaggio a denti diritti
calettato sul codolo dell’albero motore;
- scambiatore di calore acqua/olio (3), alloggiato nel basa-
mento motore, con supporto filtro olio;
- valvola (1) di regolazione pressione olio incorporata nel
supporto filtro;
- valvola by-pass (4) per esclusione filtro olio intasato, in-
corporata nel supporto filtro;
- filtro olio a cartuccia (2).
70516
5432 RAFFREDDAMENTO
L’impianto di raffreddamento del motore, del tipo a circola- Figura 19
zione forzata a circuito chiuso, è costituito dai seguenti com-
ponenti:
- serbatoio di espansione il cui tappo incorpora due valvo-
le: una di scarico 2 e una di immissione 1, che regolano
la pressione dell’impianto;
- radiatore, che ha il compito di dissipare il calore sottratto
al motore dal liquido di raffreddamento;
- ventilatore viscostatico;
- uno scambiatore di calore per raffreddare l’olio di lubrifi-
cazione (vedere lubrificazione);
- una pompa acqua del tipo centrifugo alloggiata nella par-
te anteriore del basamento motore;
- un termostato che regola la circolazione del liquido di
raffreddamento.
Sistema Denox 2
Pagina
- Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133
- Serbatoio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
SISTEMA DeNOx 2
Generalità
Per contenere i valori di emissione allo scarico degli ossidi di azoto (NOx) nei limiti richiesti dalla normativa Euro 4, con bassi
consumi di combustibile, è stato applicato sui veicoli un sistema per il post-trattamento di tali sostanze presenti nei gas di scarico,
costituito essenzialmente da un catalizzatore ossidante a controllo elettronico.
Il sistema, per mezzo di processo SCR (Riduzione Catalitica Selettiva), trasforma gli ossidi di azoto (NOx) in composti inerti: azoto
libero (N2) e vapore acqueo (H2O).
Il processo SCR si basa su una serie di reazioni chimiche che per reazione dell’ammoniaca con l’ossigeno dei gas di scarico, porta
alla riduzione degli ossidi di azoto (NOx) presenti nei gas di scarico.
Figura 1
A
A
A
108124
Il sistema è costituito essenzialmente da: Il modulo pompa (2) preleva la soluzione reagente dal serba-
toio (3) e lo invia in pressione nel modulo di miscelazione ed
- un serbatoio (9) della soluzione reagente (acqua - urea:
inieizione (7) per essere iniettata nella tubazione di scarico
Ad Blue) con indicatore di livello;
a monte del catalizzatore (4).
- un modulo pompa (2);
Nella prima parte del catalizzatore si concretizza la prima fase
- un modulo di miscelazione ed iniezione (7); del processo: la soluzione reagente, per effetto della tempe-
ratura dei gas di scarico, evapora istantaneamente e, per idro-
- un catalizzatore (4);
lisi, si converte in ammoniaca (2NH3) e anidride carbonica
- due sensori di temperatura (5 e 6) in ingresso ed in uscita (CO2).
del gas di scarico dal catalizzatore (4); L’evaporizzazione della soluzione, provoca l’abbassamento
- un sensore di rilevamento umidità (1) montato sulla tu- della temperatura di gas di scarico avvicinandola a quella otti-
bazione di aspirazione aria motore a valle del filtro aria. male necessaria al processo.
Il sistema SCR è gestito elettronicamente dalla centralina I gas di scarico addizionati di ammoniaca ed alla temperatura
DCU (Dosing Control Unit) incorporata nel modulo pompa di reazione si introducono nel catalizzatore dove si realizza
(2), che in funzione del numero di giri motore, coppia eroga- la seconda fase del processo: l’ammoniaca reagendo con l’os-
ta, temperatura gas di scarico, quantità di ossidi di azoto e sigeno dei gas di scarico si converte in azoto libero (N2) e va-
umidità dell’aria aspirata, regola la portata della soluzione Ad- pore acqueo (H2O).
Blue da immettere nel sistema.
Figura 2
108588
UBICAZIONE DEI COMPONENTI DELL’IMPIANTO SCR SUI VEICOLI
1. Sensore di rilevamento umidità aria aspirata - 2. Modulo pompa - 3. Serbatoio della soluzione reagente (acqua, urea:
AdBlue) - 4. Catalizzatore - 5. Sensore di temperatura gas di scarico in ingresso catalizzatore - 6. Sensore di temperatura gas
di scarico in uscita dal catalizzatore - 7. Modulo di miscelazione ed inieizione
108508
Figura 4 Figura 6
102296 108129
102303
Figura 8
102304
102311
Figura 10
102312
Pagina
PREMESSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141
DIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143
PREMESSA
Una buona diagnosi si fa soprattutto con gli strumenti di diagnosi elettronica (Modus/IWT/IT2000) sviluppati da Iveco.
Quando il veicolo entra in officina, le informazioni fornite dall’autista del veicolo vengono tenute in giusta considerazione, ma
la prima cosa da fare è collegare Modus/IWT/IT2000 ed eseguire con cura una diagnosi completa.
- lettura memoria guasti
- lettura parametri
- engine test
- ecc.
È utile stamparne i risultati, specie nel caso si debba richiedere l’assistenza dell’Help Desk.
Diagnosi mediante strumenti
MODUS
Stazione di diagnosi computerizzata dedicata alla diagnosi dei sistemi frenanti, sospensioni pneumatiche, motori e impianti con-
trollati elettronicamente.
La stazione è dotata di funzioni ausiliari quali: programmazione centraline elettroniche, consultazione catalogo ricambi, tempari, ..
Il veicolo è dotato della presa diagnosi a “30 poli” situata a lato della U.C.I.
IWT
L’IVECO WIRING TESTER espande ed integra MODUS.
Questo strumento è stato realizzato da IVECO per migliorare la diagnosi degli impianti elettrici ed elettronici del veicolo.
Il veicolo è dotato della presa diagnosi a “30 poli” situata a lato della U.C.I., quindi occorre utilizzare il cavo N. “4”.
IT 2000
L’IT 2000 è uno strumento di diagnosi di tutti i Sistemi Elettronici dei veicoli IVECO.
Consente un intervento immediato sul veicolo riconoscendolo dal numero di telaio.
Memorizza i risultati degli interventi diagnostici effettuati.
Utilizzabile anche come Personal Computer portatile è predisposto alla diagnosi a distanza.
Usando MODUS come stazione madre è possibile aggiornare e configurare l’IT 2000.
IT 2000 si interfaccia con il veicolo tramite presa diagnosi a 30 poli situata a lato della UCI.
Figura 1
70729
DIAGNOSTICA
Connessioni ai terminali delle batterie efficienti. Pulire, controllare, serrare i dadi dei morsetti o sostituir-
NO li.
SI
SI
SI
SI
SI
(continua)
SI
Pompa ad alta pressione efficiente. Engine Test con Modus IWT - IT 2000.
NO
SI
SI
Livello del liquido di raffreddamento corretto. Controllare eventuali perdite e ripristinare il livello.
NO
SI
Cinghie comando pompa acqua e ventilatore efficienti. Controllare, registrare la tensione ed eventualmente
NO sostituire i particolari.
(continua)
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
Circuito di alimentazione, bassa e alta pressione effi- Verifica tenuta raccordi impianto.
ciente. NO
SI
SI
SI
Pescante del combustibile nel serbatoio efficiente. Verifica pompetta adescamento e pulire il pescante da
NO eventuali impurità.
SI
Pompa alta pressione efficiente. Engine Test con Modus - IWT - IT2000, eventualmente
NO sostituire.
SI
Iniettori efficienti e flow limiter correttamente funzio- Engine Test con Modus - IWT - IT2000, eventualmente
nanti. NO sostituire.
Verificare tenuta O-Ring.
(continua)
Valvole soprapressione rail efficiente. Scollegare dal rail la tubazione di ritorno combustibile
NO e verificare la presenza di trafilamento.
SI
SI
SI
SI
SI
(continua)
SI
Livello del liquido di raffreddamento corretto. Probabile passaggio del liquido di raffreddamento nelle
NO camere di scoppio. Sostituire guarnizione della testa ci-
lindri o revisionare motore.
MOTORE
7 IL MOTORE DENUNCIA
BATTITI ANORMALI
Battito individuato nell’albero motore. Controllare: giuochi e ovalizzazioni perni di banco; fissaggio
SI delle viti per cappelli di banco e volano motore; pressione
olio. Sostituire i particolari o revisionare il motore.
NO
Battito individuato nelle bielle. Controllare: giuochi e ovalizzazioni perni di biella; fissag-
SI gio delle viti cappelli di biella, quadratura delle bielle. So-
stituire i particolari o revisionare il motore.
NO
Battito individuato negli stantuffi. Controllare: giuochi tra stantuffi - canne cilindri; integrità
SI degli anelli elastici; giuoco perni - mozzetti stantuffi. So-
stituire i particolari o revisionare il motore.
NO
Battito individuato nella testa cilindri. Controllare: giuoco di funzionamento tra bilancieri e
SI valvole messa in fase distribuzione. Registrare.
NO
NO
NO
Battito individuato negli iniettori. Controllare e tararli secondo quanto descritto nel S.I.
SI 1094 o sostituirli.
8 IL MOTORE SI ARRESTA
SI
SI
SI
SI
SI
Viscosità SAE olio motore corretta. Sostituire l’olio motore con altro di viscosità adatta.
NO
10 ECCESSIVO CONSUMO
COMBUSTIBILE
Serbatoio e tubazioni combustibile efficienti. Eliminare eventuali perdite e sostituire i particolari de-
NO teriorati.
SI
SEZIONE 3
Frizione
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
- Frizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
CARATTERISTICHE E DATI . . . . . . . . . . . . . . . . 3
DIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
COPPIE DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
STACCO E RIATTACCO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
- Guarnizioni d’attrito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
STACCO-RIATTACCO
CUSCINETTO REGGISPINTA . . . . . . . . . . . . 9
COMANDO IDRAULICO . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
- Mini-servofrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
- Collegamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
DESCRIZIONE
Frizione
La frizione è del tipo monodisco funzionante a secco, con meccanismo di innesto di tipo a tiro con molla a diaframma.
Il comando di innesto è idraulico e comprende il cilindro maestro, con serbatoio olio incorporato, ed il cilindro operatore.
CARATTERISTICHE E DATI
+2
Corsa di distacco mm 10 0
DIAGNOSTICA
Principali anomalie di funzionamento della frizione:
NO
Giuoco eccessivo tra le scanalature dell’albero entrata Sostituire l’albero e, se necessario, anche il disco con-
cambio e la sede relativa sul mozzo del disco condotto. SI dotto.
Molle del disco condotto rotte od eccessivamente de- Sostituire il disco condotto.
boli. SI
NO
NO
Cuscinetto reggispinta che presenta giuoco sul mani- Sostituire il cuscinetto reggispinta.
cotto di innesto. SI
3 LA FRIZIONE STRAPPA
Olio o grasso sul volano motore, o sulle guarnizioni del Eliminare l’inconveniente che determina l’imbratta-
disco condotto. SI mento; pulire accuratamente il volano, quindi sostituire
il disco condotto.
NO
NO
NO
Molla a diaframma della frizione debole oppure con la- Sostituire la frizione.
melle rotte. SI
Olio o grasso sulle guarnizioni del disco condotto. Eliminare l’inconveniente che determina l’imbratta-
SI
mento; pulire accuratamente il volano, quindi sostituire
il disco condotto.
NO
Scanalature dell’albero entrata cambio deteriorate in Sostituire l’albero e, se necessario, anche il disco con-
modo da impedire lo scorrimento del disco condotto. SI dotto.
(continua)
5 LA FRIZIONE SLITTA
NO
Molla a diaframma della frizione debole oppure con la- Sostituire la frizione.
melle rotte. SI
NO
Olio o grasso sulle guarnizioni del disco condotto. Eliminare l’inconveniente che determina l’imbratta-
SI mento e sostituire il disco condotto.
Il guidatore mantiene, durante la guida, il piede appog- Il guidatore deve evitare l’abitudine errata ed appoggia-
giato sul pedale frizione. SI re il piede sul pedale frizione solo all’occorrenza.
NO
COPPIE DI SERRAGGIO
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
Vite a testa esagonale fissaggio spingidisco al volano 23,5 ± 2,5 (2,4 ± 0,2)
Dado esagonale per fissaggio carter frizione con motore 46 ± 5 (4,7 ± 0,5)
Vite prigioniero per fissaggio carter frizione con motore 19 ± 2 (1,9 ± 0,2)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
Guarnizioni d’attrito
Se le guarnizioni risultano eccessivamente usurate, oppure si
nota la presenza di notevole quantità d’olio o di grasso, o sono
visibili tracce di bruciatura o distacco dal disco portante, oc-
corre sostituire il disco condotto completo.
Figura 3
33696
Figura 2
33698
COMANDO IDRAULICO
Il comando idraulico per il disinnesto della frizione è composto da un mini-servofrizione con serbatoio olio incorporato e da un
cilindro disinnesto frizione.
Mini-Servofrizione
Questo cilindro adotta un sistema di funzionamento servoassistito pneumaticamente il cui intervento è modulato da un sensore
di carico a molla caratterizzato da un valore di soglia. La parte iniziale della corsa del pistone, al di sotto della soglia di intervento,
non è servoassistita, mentre al disopra di tale soglia interviene la pressione pneumatica, modulata opportunamente da un sistema
di valvole, per ottenere una azione a pressione costante.
Figura 7
99176
1. Pistone — 2. Cilindro maestro — 3. Scarico aria — 4. Uscita olio — 5. Serbatoio olio — 6. Raccordo alimentazione pneumatica
Corsa 38 mm - Capacità serbatoio min 150 cm3 / max 200 cm3
Collegamenti
Pressione di alimentazione pneumatica (Raccordo 6) 10 bar
Pressione idraulica (Raccordo 4) 50 bar
87559
Figura 9
87560
Figura 10
B
A
87561 87562
NOTA Il controllo della quota deve essere effettuato con il controdado a battuta contro il corpo della pedaliera. Il controdado
deve essere di fornitura originale (altezza pari a 4,8 mm)
Figura 11
99177
SEZIONE 4
Cambi di velocità
Pagina
DIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
COMANDO MARCE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
DIAGNOSTICA
Principali anomalie di funzionamento del cambio:
1 - Rumorosità;
2 - Disinnesto spontaneo delle marce e irregolarità d’innesto;
3 - Difficoltà e durezza d’innesto delle marce.
1 RUMOROSITÀ
Giuoco eccessivo fra gli ingranaggi. Revisionare il cambio e sostituire gli ingranaggi usurati.
SI
NO
Ingranaggi, cuscinetti, anelli sincronizzatori e corpi d’ac- Revisionare il cambio e sostituire le parti usurate.
coppiamento usurati. SI
NO
Insufficiente livello dell’olio lubrificante nella scatola. Aggiungere olio TUTELA ZC 90 ripristinando l’esat-
SI to livello.
NO
Insufficiente pressione dell’olio (solo per cambi dotati Sostituire la pompa olio.
di pompa olio). SI
NO
(continua)
NO
Indurimento delle forcelle sull’asta. Smontare la scatola del cambio e ricercare la causa del-
SI l’indurimento; eseguire le opportune riparazioni.
NO
NO
Qualità inadatta dell’olio lubrificante immesso nella sca- Scaricare l’olio e rifornire con olio TUTELA ZC 90.
tola. SI
COMANDO MARCE
Il comando delle marce viene azionato, mediante due cavi Bowden (2 e 3) collegati alla leva in cabina (1), i movimenti di selezione
ed innesto marce vanno ad agire sull’asta principale collegata alle rispettive forcelle. La funzione di innesto è servoassistita da un
dispositivo ad attuazione pneumatica (4).
I cavi del comando Bowden sono tra loro differenti: il cavo di selezione (2) delle merce è dotato di un piccolo ammortizzatore
per smorzare le vibrazioni che si generano naturalmente dal funzionamento del veicolo.
Figura 1
108595
1. Leva comando marce - 2. Cavo selezione marce - 3. Cavo innesto marce 4.Comando trasversale ad attuazione pneumetica
Figura 4
108585
108583
Figura 2 Figura 3
108584 108586
Posizionare la leva di comando del cambio in folle. Il riferimen- Regolare le estremità del capocorda (1 e 2).
to (1) posizionato sulla leva comando cambio deve essere alli-
neato con il riferimento (2) presente sul supporto.
Mettere uno spessore tra la leva comando ed il supporto (zo-
na indicata dalla freccia):
- 8.3 mm guida a sinistra
- 10.2 mm guida a destra
Fissare la leva nella posizione così definita.
Figura 6
108587
Terminata la regolazione:
- liberare la leva del cambio;
- togliere lo spessore di regolazione;
- controllare che avvenga l’innesto di tutte le marce;
- calzare nella sua sede la cuffia di protezione.
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
CARATTERISTICHE E DATI . . . . . . . . . . . . . . . . 13
DESCRIZIONE
Il cambio di velocità ZF S5-42 è di tipo meccanico con innesto L’albero secondario è supportato, nella scatola cambio, da cu-
marce avanti sincronizzato. scinetti a rulli conici registrabili assialmente, mediante spessori
ad anello.
È costituito da una scatola in lega leggera (che ha anche la fun-
zione di coperchio frizione), da un coperchio posteriore e da La sincronizzazione dell’innesto marce è realizzata mediante
una scatola di comando. sincronizzatori mono cono tipo BK per la 1a-2a-3a-4a-5a velo-
cità; la R.M. non è sincronizzata.
Sulla scatola cambio è ricavata lateralmente una apertura per
l’eventuale applicazione di una presa di forza. Il comando interno del cambio è realizzato da quattro aste:
La trasmissione del moto è realizzata mediante una serie di in- - un’asta principale per la selezione e l’innesto marce;
granaggi sempre in presa a dentature elicoidali sia per le marce
- tre aste dotate di forcelle per l’innesto marce.
avanti che per la retromarcia.
La leva esterna di innesto è dotata di due masse contrapposte;
Gli ingranaggi, calettati o ricavati di lavorazione sono disposti
esse hanno il compito di attenuare la spinta di innesto del cavo
su quattro alberi: entrata moto, primario, secondario e retro-
di comando (BOWDEN) e di conseguenza la rumorosità.
marcia.
La lubrificazione delle parti in movimento è ottenuta per sbat-
Gli ingranaggi calettati sull’albero primario e quello sull’albero
timento.
della retromarcia ruotano folli su gabbie a rulli cilindrici.
L’albero di entrata moto e l’albero primario sono supportati,
nella scatola cambio, da cuscinetti a rulli conici non registrabili.
Figura 1
109104
112161
1. Tipo di cambio - 2. Numero progressivo di produzione - 3. Rapporto 1a/5a marcia - 4. Quantità olio a secco - 5. Norme per
olio. - 6. Rapporto tachigrafo - 7. Numero IVECO - 8. Numero di serie ZF. - 9 Modello cambio
CARATTERISTICHE E DATI
Tipo Meccanico
Innesto marce:
Rapporto ingranaggi
Prima 1 : 5,72
Seconda 1 : 2,94
Terza 1 : 1,61
Quarta 1 : 1,00
Quinta 1 : 0,76
Retromarcia 1 : 5,24
Tipo di olio -
Quantità 3,6 kg (3,2 litri)
Temperatura di montaggio
130 °C ÷ 150 °C
mozzi fissi
Temperatura di montaggio
cuscinetti albero 120 °C ÷ 130 °C
secondario
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
CARATTERISTICHE E DATI . . . . . . . . . . . . . . . . 18
COPPIE DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
- Controlli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
DESCRIZIONE
Il cambio di velocità IVECO 2855B.6 è di tipo meccanico con Gli ingranaggi sono calettati o ricavati su quattro alberi: entrata
innesto della 1a, 2a, marcia tramite anello sincronizzatore a moto, primario, secondario e retromarcia.
doppio cono e innesto della 3a, 4a, 5a e 6a marcia con anelli L’ingranaggio ricavato sull’albero entrata moto e quelli calettati
sincronizzatori ad anello libero. L’innesto della retromarcia è sull’albero primario e retromarcia ruotano folli su gabbie a rulli
con manicotto scorrevole ad imbocco rapido cilindrici.
La scatola cambio è in lega leggera ed è costituita da una semi- L’albero entrata moto e l’albero primario sono supportati nella
scatola anteriore e da una semiscatola posteriore. scatola cambio da cuscinetti a sfere.
Sulla semiscatola posteriore sono ricavate tre aperture per l’e- L’albero secondario è supportato anteriormente e posterior-
ventuale applicazione di una presa di forza. mente da cuscinetti a rulli conici regolabili assialmente da un’a-
La trasmissione del moto è realizzata mediante una serie di in- nello di registro.
granaggi sempre in presa a dentatura elicoidale. Il comando dell’innesto e selezione marce è meccanico.
Figura 1
107460
CARATTERISTICHE E DATI
Tipo Meccanico
6 Marce avanti e
Marce
retromarcia
Innesto marce:
Rapporto ingranaggi
Prima 1 : 6,339
Seconda 1 : 3,643
Terza 1 : 2,308
Quarta 1 : 1,484
Quinta 1 : 1,000
Sesta 1 : 0,783
Retromarcia 1 : 5,455
Tipo di olio TUTELA ZC 90
Quantità 5 Kg. (5,5 litri)
Temperatura di montaggio mozzi
100 °C ÷ 130 °C
fissi
Figura 2
107461
COPPIE DI SERRAGGIO
COPPIA
PARTICOLARE
Nm (kgm)
1 Vite a testa esagonale
g flangiata
g p
per fissaggio
gg coperchio
p anteriore 1a fase 20 ± 1 (2 ± 0,1)
2a fase 25˚
2 Vite a testa esagonale flangiata per unione semiscatole 45,5 ± 4,5 (4,6 ± 0,5)
3 Vite fissaggio coperchio 22,5 ± 2,5 (2,3 ± 0,2)
4 Vite fissaggio mozzo asta comando forcelle 39 ± 2 (4,0 ± 0,2)
5 Vite a testa esagonale flangiata per perno su focella 5a - 6a 14,5 ± 1,5 (1,5 ± 0,1)
6 Tappo filettato con esagono di manovra esterno per livello olio 27,5 ± 2,5 (2,8 ± 0,3)
7 Vite a testa esagonale flangiata fissaggio coperchi su finestre attacco presa di forza laterale 38 ± 4 (3,9 ± 0,4)
8 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio superiore supporto comandi esterni 33,5 ± 3,5 (3,4 ± 0,4)
9 Tappo filettato con esagono di manovra esterno per scarico olio 27,5 ± 2,5 (2,8 ± 0,3)
10 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio posteriore su albero secondario 58 ± 6 (5,9 ± 0,6)
11 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio posteriore su albero primario 43 ± 4 (4,4 ± 0,4)
12 Dado di bloccaggio flangia di uscita sull’albero primario 467 ± 23 (47,6 ± 2,3)
13 Vite a testa svasata con impronta TORX per fissaggio rondella per spallamento * 9,5 ± 0,5 (0,96 ± 0,05)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99341015 Strettoio
99341025 Appigli
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99374092 Battitoio per montaggio piste esterne cuscinetti (69-91) (usare con
99370007)
Stacco
Riattacco
Invertire opportunamente le operazioni eseguite
per lo stacco e serrare alla coppia prescritta le viti
e i dadi di fissaggio.
71699
107642
Posizionare il cambio (1) sul cavalletto rotativo 99322205 (2) Togliere la flangia (2), svitare le viti di fissaggio (3) e togliere il
munito di staffe 99322225 (3) e scaricare l’olio di lubrificazio- coperchio (1).
ne.
107463
Figura 6 Figura 8
78685
Figura 9 Figura 12
71671 107464
Svitare le viti (1) e togliere il coperchio (2). Svitare le viti (2) e smontare il coperchio (1).
Svitare le viti (3) e togliere il coperchio (4).
Figura 13
Figura 10
71672 79432
Con un punzone (1) di diametro adeguato, spingere all’interno Svitare le viti (2) e togliere il perno per forcella (1) da entrambi
fino a battuta la spina elastica. i lati del cambio.
Figura 11 Figura 14
71673 72866
Figura 15 Figura 17
71676 72867
Estrarre la semiscatola posteriore (3) con il ponte 99341003 Svitare le viti (1) e togliere il coperchio (2) su albero entrata
(1) munito della coppia di staffe 99341017 (2). moto.
Figura 18
Figura 16
98989
Figura 19
71677
Controlli
Figura 20 SCATOLA DEL CAMBIO DI VELOCITÀ
La scatola cambio e i relativi coperchi non devono presentare
incrinature.
Le superfici di contatto tra coperchi e scatola cambio non de-
vono risultare danneggiate o deformate.
Le sedi dei cuscinetti non devono risultare danneggiate o ec-
cessivamente usurate.
ALBERI - INGRANAGGI
71682
Con appropriato battitoio, estrarre dalla semiscatola posterio- MOZZI - MANICOTTI SCORREVOLI - FORCELLE
re la pista esterna (2) del cuscinetto a rulli e il distanziale (1).
Dalla parte interna della semiscatola, verso l’esterno estrarre Le scanalature sui mozzi e sui relativi manicotti scorrevoli non
il cuscinetto a sfere (3). Sempre dalla parte interna della semi- devono risultare danneggiate. Il manicotto scorrevole deve
scatola, svitare la vite con impronta TORX, togliere la rondella scorrere liberamente sul mozzo. I rullini di posizionamento
di spallamento e recuperare la boccola sottostante. manicotto scorrevole non devono risultare danneggiati o usu-
rati. Le dentature di innesto dei manicotti scorrevoli non devo-
no essere danneggiati.
Figura 21
Le forcelle devono risultare integre e non presentare alcun se-
gno di usura.
CUSCINETTI
72868
71684
NOTA Al montaggio non scambiare fra loro i particolari
controllati.
Estrarre dal coperchio (2) dell’albero primario, la guarnizione
di tenuta (1).
71685
98991
Spalmare, con ermetico tipo ” B ”, la superficie della sede di Posizionare l’anello calibrato 99396031 (2) nella sede, senza
accoppiamento del coperchio (2) con la guarnizione di tenuta, anello di registro, del cuscinetto a rulli conici sulla semiscatola-
e con il calettatore 99374201 (1) montare la guarnizione di te- anteriore; posizionare la base 99370466 completa di compa-
nuta stessa. ratore (1), precedentemente azzerato, come indicato in
Figura 25.
Figura 24 Effettuare la misurazione su due punti diamentralmente oppo-
sti ed eseguire la media aritmetica.
Annotare il valore “x” letto sul comparatore.
Tenendo conto del precarico di 5 mm dato al comparatore
il primo valore (S1) utile per il calcolo dello spessore dell’anello
di registro è dato da:
S1 = 5-X
Esempio: X = valore letto sul comparatore = 2,57 mm
S1 = 5 - 2,57 = 2,43 mm
72869
Secondo metodo
Figura 29
SEMISCATOLA ANTERIORE
Figura 32
Figura 31
SEMISCATOLA POSTERIORE
61956
Figura 33
NOTA Prima di montare sulla semiscatola anteriore l’albe-
ro entrata moto, eseguire la registrazione del cusci-
netto come descritto nella relativa procedura a pag.
45.
Figura 36
32447
Figura 34
72871
98994
Figura 35
Figura 37
72870
Figura 38 Figura 40
71859 104957
Montare sull’albero primario (7) la flangia di uscita moto (2) Smontare la flangia e il dado montati in precedenza e montare
e bloccarla con il dado (1). Mettere assieme, su di un banchet- la semiscatola posteriore (1). Avvitare le viti di unione tra la
to e con l’aiuto di un sollevatore, l’abero primario (7), l’albero semiscatola posteriore e la semiscatola anteriore e serrarle alla
secondario (5) e legarli tra di loro con una fune (6). coppia prescritta.
Applicare sulla superficie (→) di contatto tra la semiscatola e
NOTA Tenere assemblato manualmente il sincronizzatore i perni per forcella, il sigillante LOCTITE 510.
completo (4) al fine di evitare la caduta delle molle
ed i rullini di ritegno.
Figura 39 Figura 41
79432
71860
Inserire il cuscinetto a rulli cilindrici nell’albero entrata moto e Montare i perni per forcella (1) su entrambi i lati del cambio
montare sulla semiscatola anteriore (1) i tre alberi assieme. e avvitare le viti (2) serrandole alla coppia prescritta.
Applicare sulla superficie (→) di contatto tra le due semiscato-
le il sigillante LOCTITE 510.
Figura 42 1
Figura 45
107465 71865
Applicare sulla superficie (→) il sigillante LOCTITE 510. Applicare sulla superficie di contatto (→) tra la semiscatola
posteriore e i coperchi il sigillante LOCTITE 510.
Montare il coperchio (1) e avvitare le viti (2) serrandole alla
coppia prescritta.
Figura 43 Figura 46
71863 71671
Montare gli anelli di spallamento, posizionandoli nella propria Montare i coperchi (2 e 4), avvitare le viti (1 e 3) e serrarle alla
sede e l’ingranaggio di retromarcia (3) con il cuscinetto a rulli coppia prescritta.
cilindrici. Montare l’albero di sostegno ingranaggio retromarcia
(2) con un apposito battitoio, facendo attenzione che la freccia Figura 47
(1) stampigliata sull’albero, sia direzionata verso il foro inseri-
mento spina.
Figura 44
71866
Figura 48 Figura 51
71867 79435
Applicare sulla superficie di contatto (→) tra il coperchio e la Applicare sulla superficie di contatto (→) tra la semiscatola
semiscatola posteriore il sigillante LOCTITE 510. posteriore e la scatola comando esterno il sigillante LOCTITE
510.
Figura 49
Figura 52
71669
Figura 50
107463
33618 33621
Serrare l’albero primario (3) in morsa. Togliere il corpo di ac- Togliere l’ingranaggio (1) della 5a velocità ed il sottostante cu-
coppiamento(1), l’anello sincronizzatore della 6a velocità (4), scinetto a rullini.
ed il manicotto scorrevole (2) per gli ingranaggi della 5a e 6a
velocità, recuperando le molle ed i rullini di ritegno.
Figura 54 Figura 57
33619 33622
Figura 58
Figura 55
33623
Figura 59 Figura 62
33624 33627
Togliere il manicotto scorrevole (1) della 3a e 4a recuperando Capovolgere l’albero ed estrarre la R.M. (5) con il sottostante
le molle e i rullini di ritegno. cuscinetto a rullini, l’anello di spallamento (4) e la semipista di
rotolamento (3) con gli appigli 99341025 (2), i tiranti
99341019 (7), il ponte 99341003 (1) e lo strettoio 99341015
(6).
Figura 60
Figura 63
33625
Figura 61
33629
33630 33632
Togliere il corpo di accoppiamento (1), l’anello sincronizzato- Montare sull’albero primario (1) l’ingranaggio della 2a (4), il
re (2), l’anello elastico (4) ed il manicotto scorrevole (3) per corpo di accoppiamento (5) e l’anello sincronizzatore (3).
gli ingranaggi della 1a e 2a velocità recuperando i rullini e le mol- Scaldare il mozzo fisso (6) per gli ingranaggi della 1a e 2a veloci-
le. tà, ad una temperatura di 100 °C ÷ 130 °C e montarlo sull’al-
bero primario (1) con lo smusso sul diametro interno rivolto
dalla parte opposta dell’ingranaggio della 2a velocità.
Nel calettare il mozzo fare attenzione che gli arresti tangenziali
dell’anello sincronizzatore si inseriscano nelle rispettive sedi
del mozzo. Montare l’anello elastico (2) di spessore appropria-
to affinché il mozzo fisso non presenti giuoco assiale (max con-
sentito 0,03 mm).
Figura 66 Figura 68
33631 33633
Estrarre la 2a velocità (4), con ilcuscinetto a rullini, il corpo di Montare il manicotto scorrevole (1) per gli ingranaggi della 1a
accoppiamento, l’anello sincronizzatore ed il manicotto fisso e 2a velocità, le molle ed i rullini nelle sedi del mozzo fisso.
(5) della 1a e 2a velocità con gli appigli 99341023 (3), i tiranti Montare l’anello sincronizzatore ed il corpo di accoppiamento
99341020 (2), il ponte 99341003 (1) e lo strettoio 99341015 per l’ingranaggio della 1a velocità.
(6).
Figura 69 Figura 72
33634 33637
Montare il cuscinetto a rullini e l’ingranaggio della 1a velocità Montare l’anello di spallamento (2).
(1). Scaldare leggermente la semipista di rotolamento (3) del cu-
scinetto a sfere e montarla sull’albero primario (1).
Figura 70 Figura 73
33635 33638
Scaldare alla temperatura di 100 °C ÷ 130 °C il manicotto fisso Capovolgere l’albero in morsa, montare il cuscinetto a rullini
(2) per l’ingranaggio della R.M. e montarlo sull’albero primario e l’ingranaggio della 3a velocità (1).
(1); montare l’anello elastico (3).
Figura 74
Figura 71
33639
Figura 75 Figura 78
33640 33643
Montare il manicotto scorrevole (2) per gli ingranaggi della 3a Scaldare il mozzo fisso (2), per gli ingranaggi della 5a e 6a velo-
e 4a velocità, le molle ed i rullini nelle sedi del mozzo fisso. cità, ad una temperatura di 100 °C ÷ 130 °C, e montarlo sul-
Montare l’anello sincronizzatore (3) ed il corpo di accoppia- l’albero primario con lo smusso rivolto verso l’ingranaggio della
mento (1) per l’ingranaggio della 4a velocità. 5a velocità.
Nel calettare il mozzo fare attenzione che gli arresti tangenziali
Figura 76 dell’anello sincronizzatore si inseriscano nelle rispettive sedi
del mozzo.
Montare l’anello elastico (1) di spessore appropriato affinché
il mozzo fisso non presenti giuoco assiale (max consentito
0,03 mm).
33641
4a
Montare il cuscinetto a rullini e l’ingranaggio della velocità
(2). Scaldare la boccola (3), alla temperatura di 100 °C ÷ 130
°C, e montarla sull’albero primario (4). Montare l’anello elasti-
co (1).
Figura 79
Figura 77
33644
33642
Montare il manicotto scorrevole (2), per gli ingranaggi della 5a
Montare il cuscinetto a rullini, l’ingranaggio della 5a (2) velocità, e 6a velocità,le molle e i rullini. Montare l’anello sincronizzato-
il corpo di accoppiamento (1) e l’anello sincronizzatore (3) per re(3) ed il corpo di accoppiamento (1) per l’ingranaggio della
l’ingranaggio della 5a velocità. 6a velocità.
71869
71872
Togliere l’anello elastico (2) e l’anello di registro (1).
Figura 84
71870
Figura 82
62455
71869 71873
Montare l’anello di registro (1) di spessore uguale a quello rica- Contrassegnare la posizione di montaggio delle forcelle (3).
vato in precedenza e montare l’anello elastico (2). Svitare la vite (4) e sfilare tutte le forcelle (3) insieme alle aste
(2) di posizionamento forcelle e al mozzo (1).
Figura 86
33651
Togliere dall’albero secondario (3), l’anello elastico (1) ed MONTAGGIO ALBERO DEL COMANDO
estrarre i cuscinetti a rulli conici (2 e 4 ) con un appropriato INTERNO
punzone (operazione distruttiva). Figura 88
71874
Figura 89
62456
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
CARATTERISTICHE E DATI . . . . . . . . . . . . . . . . 53
COPPIE DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
- Controlli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65
DESCRIZIONE
Il cambio di velocità IVECO 2865B.6 è di tipo meccanico con Gli ingranaggi sono calettati o ricavati su quattro alberi: entrata
innesto della 1a, 2a, marcia tramite anello sincronizzatore a moto, primario, secondario e retromarcia.
doppio cono e innesto della 3a, 4a, 5a e 6a marcia con anelli L’ingranaggio ricavato sull’albero entrata moto e quelli calettati
sincronizzatori ad anello libero. L’innesto della retromarcia è sull’albero primario e retromarcia ruotano folli su gabbie a rulli
con manicotto scorrevole ad imbocco rapido. cilindrici.
La scatola cambio è in lega leggera ed è costituita da una semi- L’albero entrata moto e l’albero primario sono supportati nella
scatola anteriore e da una semiscatola posteriore. scatola cambio da cuscinetti a sfere.
Sulla semiscatola posteriore sono ricavate tre aperture per l’e- L’albero secondario è supportato anteriormente e posterior-
ventuale applicazione di una presa di forza. mente da cuscinetti a rulli conici regolabili assialmente da un’a-
La trasmissione del moto è realizzata mediante una serie di in- nello di registro.
granaggi sempre in presa a dentatura elicoidale. Il comando dell’innesto e selezione marce è meccanico.
Figura 1
109094
Figura 2
109095
CARATTERISTICHE E DATI
CAMBIO DI VELOCITÀ 2865B.6
Tipo Meccanico
Innesto marce:
Rapporto ingranaggi
Prima 1 : 9,007
Seconda 1 : 5,015
Terza 1 : 3,206
Quarta 1 : 2,066
Quinta 1 : 1,370
Sesta 1 : 1,000
Retromarcia 1 : 8,170
Tipo di olio TUTELA ZC 90
Quantità 8,1 Kg. (9 litri)
Figura 3
109096
COPPIE DI SERRAGGIO
COPPIA
PARTICOLARE
Nm (kgm)
1 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio anteriore 32 ± 3 (3,3 ± 0,3)
2 Ghiera fissaggio cuscinetto albero entrata 545 ± 55 (55,5 ± 5,6)
3 Vite a testa esagonale flangiata per unione coppa frizione e scatola 45,5 ± 4,5 (4,6 ± 0,5)
4 Vite fissaggio coperchio puntale antisgancio 22,5 ± 2,5 (2,3 ± 0,2)
5 Vite fissaggio mozzo asta comando forcelle 39 ± 2 (4,0 ± 0,2)
6 Tappo filettato con esagono di manovra esterno per livello olio 27,5 ± 2,5 (2,8 ± 0,3)
7 Vite a testa esagonale flangiata fissaggio coperchi su finestre attacco prese di forza laterali 38 ± 4 (3,9 ± 0,4)
8 Tappo filettato con esagono di manovra esterno per scarico olio 27,5 ± 2,5 (2,8 ± 0,3)
9 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio posteriore su albero secondario 58 ± 6 (5,9 ± 0,6)
10 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio posteriore su albero primario 43 ± 4 (4,4 ± 0,4)
11 Dado di bloccaggio flangia di uscita sull’albero primario 467 ± 23 (47,6 ± 2,3)
12 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio superiore supporto comandi esterni 33,5 ± 3,5 (3,4 ± 0,4)
- Vite a testa svasata con impronta TORX per fissaggio rondella per spallamento * 9,5 ± 0,5 (0,96 ± 0,05)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99322205 Cavalletto rotativo per revisione gruppi (portata 1000 daN, coppia
120 daN/m)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99341015 Strettoio
99341023 Appigli
99341025 Appigli
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99355081 Bussola per smontaggio e rimontaggio dado flangia uscita moto (usa-
re con 99370317)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99374092 Battitoio per montaggio piste esterne cuscinetti (69-91) (usare con
99370007)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
109097 33555
Posizionare il cambio (1) sul cavalletto rotativo 99322205 (2) Applicare la leva di reazione 99370317 (1) sulla flangia di uscita
munito di staffe 99322225 (3) e scaricare l’olio di lubrificazio- moto (2) ed innestare una marcia.
ne.
Figura 5 Figura 8
107463 33556
Smontare la scatola comando esterno (1). Allentare la ghiera su albero entrata moto con la chiave
99355174 (1).
Figura 6 Figura 9
33554 33557
Svitare le due viti di fissaggio del supporto leva disinnesto fri- Svitare il dado sull’albero primario con la chiave 99355081 (1).
zione e rimuovere la stessa dal cambio.
Smontare il coperchio (1) su albero entrata moto.
Figura 10 Figura 12
33558 35560
35561
Figura 14
Figura 11
35562
35559
Posizionare la spina per estrazione 99342143 (2) e l’estrattore
Togliere la ruota fonica (1) per comando contachilometri. a percussione 99340205 (1). Estrarre il perno di sostegno del-
l’ingranaggio della retromarcia e togliere lo stesso ingranaggio
con le relative rondelle di spallamento ed il cuscinetto a rulli
cilindrici.
Figura 15 Figura 17
33564 33566
Svitare le viti (1 e 2). Montare sull’albero primario (2) la flangia di uscita moto (6)
e bloccarla con il dado (1). Legare con una fune (4) l’albero
secondario (5) e l’albero di comando interno (3) all’albero pri-
mario (2) e con l’aiuto di un sollevatore estrarre gli alberi dal
coperchio posteriore.
Figura 18
Figura 16
98996
35568 35571
Estrarre la pista di rotolamento (1) del cuscinetto a rulli conici Estrarre dal coperchio (1) dell’albero primario la guarnizione
dell’albero secondario, dal coperchio anteriore (2) con l’e- di tenuta (2) con appropriato battitoio.
strattore 99348004 (3). Togliere l’anello di registro.
Figura 20
35569
35572
CUSCINETTI
33573
I cuscinetti a rulli o le gabbie a rulli devono essere in perfette
condizioni e non presentare tracce di usura o surriscaldamen- Spalmare, con ermetico tipo ” B ”, la superficie della sede di
to. accoppiamento del coperchio (2) e con il calettatore
Mantenendo i cuscinetti pressati con la mano e facendoli con- 99370349 (1) e impugnatura 99370006 (3) montare la guarni-
temporaneamente ruotare nei due sensi non si deve riscontra- zione di tenuta.
re ruvidezza o rumorosità nello scorrimento. Figura 25
Figura 26
33575 33601
Figura 27
SCATOLA POSTERIORE
61956
Figura 29 Figura 32
33604 33606
32447
98998
33607
Scaldare leggermente la sede (2) della pista del cuscinetto del-
l’albero secondario e montare la pista esterna (3) assestandola
fino a battuta col battitoio 99374092 (1), munito di impugna- Montare provvisoriamente, sull’albero primario la flangia uscita
tura 99370007 (6). moto e fissarla col dado di ritegno. Mettere assieme, su di un
Inserire nella sua sede la boccola per albero del comando in- banchetto, e con l’aiuto di un sollevatore, l’albero primario (2),
terno, mettere la rondella di spallamento (4) e avvitare la vite l’albero secondario (4) e quello di comando forcelle d’innesto
con impronta TORX (5) alla coppia prescritta. (3); tenerli uniti tra di loro con una fune.
Figura 34 Figura 37
33612
33609 33613
Togliere la ghiera ed il dado montati in precedenza provviso- Montare il coperchio (1) serrando le viti alla coppia prescritta.
riamente e montare la scatola cambio (1). Serrare le viti di
unione del coperchio anteriore e della scatola alla coppia pre-
scritta.
Figura 36 Figura 39
33611 33614
Montare gli anelli di spallamento, posizionandoli nella propria Scaldare leggermente la semipista del cuscinetto a sfere e
sede e l’ingranaggio di retromarcia (1) con il cuscinetto a rulli montarla nella propria sede sull’albero primario. Montare la
cilindrici. Montare l’albero di sostegno ingranaggio retromarcia ruota fonica (1) comando contachilometri.
con un apposito battitoio.
Figura 40 Figura 43
33615 33554
Montare il coperchio posteriore (1), completo di guarnizione Montare il coperchio (1), completo di guarnizione, sull’albero
di tenuta, serrando le viti di fissaggio alla coppia prescritta. entrata moto e serrare le viti di fissaggio alla coppia prescritta.
Montare la flangia uscita moto (2). Montare la leva disinnesto frizione e serrare le viti di fissaggio
alla coppia prescritta.
Figura 41
33616
107463
33617
Montare la scatola comando esterno (1), completa.
Bloccare la rotazione della flangia uscita moto con la barra Immettere l’olio di lubrificazione nella quantità prescritta, do-
99370317, inserire una marcia e con la chiave 99355174 (1) po circa 20 min. dall’applicazione del sigillante LOCTITE 510.
serrare la ghiera sull’albero entrata moto alla coppia prescritta. Togliere il cambio dal cavalletto rotativo.
33621
33618
Togliere l’ingranaggio (1) della 5a velocità ed il sottostante cu-
Serrare l’albero primario (3) in morsa. Togliere il corpo di ac-
scinetto a rullini.
coppiamento(1), l’anello sincronizzatore della 6a velocità (4),
ed il manicotto scorrevole (2) per gli ingranaggi della 5a e 6a
velocità, recuperando le molle ed i rullini di ritegno.
Figura 49
Figura 46
33622
33623
33620
Estrarre l’ingranaggio della 4a velocità (7) unitamente al cusci-
Con l’estrattore 99341003 (1) e le staffe 99341009 (2), estrar- netto a rullini e boccola (3) ed al corpo di accoppiamento (6)
re il mozzo fisso (4) della 5a e 6a velocità unitamente all’anello con gli appigli 99341025 (4), i tiranti 99341019 (2), il ponte
sincronizzatore (3) ed al corpo di accoppiamento (5) della 5a 99341003 (1) e lo strettoio 99341015 (8). Togliere l’anello
velocità. sincronizzatore (5).
Figura 51 Figura 54
33627
33624
Capovolgere l’albero ed estrarre la R.M. (5) con il sottostante
Togliere il manicotto scorrevole (1) della 3a e 4a recuperando cuscinetto a rullini, l’anello di spallamento (4) e la semipista di
le molle e i rullini di ritegno. rotolamento (3) con gli appigli 99341025 (2), i tiranti
99341019 (7), il ponte 99341003 (1) e lo strettoio 99341015
Figura 52 (6).
Figura 55
33625
nizzatore della 3a velocità con gli appigli 99341025 (5), i tiranti Togliere l’anello elastico (1).
99341019 (7), il ponte 99341003 (1) e lo strettoio 99341015
(6). Togliere il corpo di accoppiamento (4) della 3a velocità.
Figura 53 Figura 56
33626 33629
Togliere l’ingranaggio (1) della 3a velocità ed il sottostante cu- Estrarre l’ingranaggio della 1a velocità (3) unitamente al cusci-
scinetto a rullini. netto a rullini, ed il manicotto fisso (2) per l’ingranaggio R.M.
con gli appigli 99341023 (4), i tiranti 99341020 (6), il ponte
99341003 (1) e lo strettoio 99341015 (5).
33630 33632
Togliere il corpo di accoppiamento (1), l’anello sincronizzato- Montare sull’albero primario (1) l’ingranaggio della 2a (4), il
re (2), l’anello elastico (4) ed il manicotto scorrevole (3) per corpo di accoppiamento (5) e l’anello sincronizzatore (3).
gli ingranaggi della 1a e 2a velocità recuperando i rullini e le mol- Scaldare il mozzo fisso (6) per gli ingranaggi della 1a e 2a veloci-
le. tà, ad una temperatura di 100 °C ÷ 130 °C e montarlo sull’al-
bero primario (1) con lo smusso sul diametro interno rivolto
dalla parte opposta dell’ingranaggio della 2a velocità.
Nel calettare il mozzo fare attenzione che gli arresti tangenziali
dell’anello sincronizzatore si inseriscano nelle rispettive sedi
del mozzo. Montare l’anello elastico (2) di spessore appropria-
to affinché il mozzo fisso non presenti giuoco assiale ( max
consentito 0,03 mm).
Figura 58
Figura 60
33631
Figura 61 Figura 64
33634 33637
Figura 62 Figura 65
33635 33638
Scaldare alla temperatura di 100 °C ÷ 130 °C il manicotto fisso Capovolgere l’albero in morsa, montare il cuscinetto a rullini
(2) per l’ingranaggio della R.M. e montarlo sull’albero primario e l’ingranaggio della 3a velocità (1).
(1); montare l’anello elastico (3).
Figura 63 Figura 66
33639
Figura 67 Figura 70
33640 33643
Montare il manicotto scorrevole (2) per gli ingranaggi della 3a Scaldare il mozzo fisso (2), per gli ingranaggi della 5a e 6a velo-
e 4a velocità, le molle ed i rullini nelle sedi del mozzo fisso. cità, ad una temperatura di 100 °C ÷ 130 °C, e montarlo sul-
Montare l’anello sincronizzatore (3) ed il corpo di accoppia- l’albero secondario (3) con lo smusso rivolto verso l’ingranag-
mento (1) per l’ingranaggio della 4a velocità. gio della 5a velocità.
Nel calettare il mozzo fare attenzione che gli arresti tangenziali
Figura 68
dell’anello sincronizzatore si inseriscano nelle rispettive sedi
del mozzo.
Montare l’anello elastico (1) di spessore appropriato affinché
il mozzo fisso non presenti giuoco assiale (max consentito
0,03 mm).
33641
33642 33644
Montare il cuscinetto a rullini, l’ingranaggio della 5a (2) velocità, Montare il manicotto scorrevole (2), per gli ingranaggi della 5a
il corpo di accoppiamento (1) e l’anello sincronizzatore (3) per e 6a velocità,le molle e i rullini. Montare l’anello sincronizzatore
l’ingranaggio della 5a velocità. (3) ed il corpo di accoppiamento(1) per l’ingranaggio della 6a
velocità.
33645
33648
Svitare la ghiera (1).
33646
Figura 74 Figura 76
33647 33649
Estrarre l’altra semipista di rotolamento (2) dall’albero entrata Scaldare leggermente la semipista di rotolamento (1) e mon-
moto (1) con un appropriato punzone. tarla sull’albero entrata moto (2).
33650
33651
Figura 79
33654
Figura 82
62456
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81
CARATTERISTICHE E DATI . . . . . . . . . . . . . . . . 82
COPPIE DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86
SMONTAGGIO DEL CAMBIO DI VELOCITÀ . . 91
- Controlli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95
SMONTAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110
- Controlli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112
MONTAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113
Print 603.93.383
DESCRIZIONE
Il cambio di velocità 2870B.9 è del tipo meccanico a nove marce con l’innesto della 1a, 4a, 5a, 8a e 9a marcia con anelli sincronizzatori
ad anello libero, mentre l’innesto della 2a, 3a, 6a e 7a marcia è con anello sincronizzatore a doppio cono.
L’innesto della retromarcia è con manicotto scorrevole ad innesto rapido.
Esso è costituito da una sezione anteriore, comprendente cinque rapporti e la retromarcia, e da una sezione posteriore comprenden-
te due rapporti ottenuti mediante riduttore epicicloidale.
Il passaggio di marce avviene meccanicamente mediante comando a doppia ”H”, l’innesto del riduttore epicicloidale avviene meccani-
camente con commutazione pneumatica.
Il cambio di velocità è dotato di pompa olio per la lubrificazione.
Figura 1
109098
CARATTERISTICHE E DATI
CAMBIO DI
2870B.9
VELOCITÀ
Tipo Meccanico
Comando innesto
Meccanico
marce
Innesto marce:
1a Sincronizzatore ad anello libero
2a - 3a Sincronizzatore a doppio cono
4a - 5a Sincronizzatore ad anello libero
6a - 7a Sincronizzatore a doppio cono
8a - 9a Sincronizzatore ad anello libero
Retromarcia Ad innesto rapido
p
Antidisinnesto Ritenuta dei manicotti scorrevoli mediante rullini e molle.
marce
Rapporto
ingranaggi
Prima 1 : 13,200
Seconda 1 : 9,036
Terza 1 : 6,473
Quarta 1 : 4,691
Quinta 1 : 3,548
Sesta 1 : 2,547
Settima 1 : 1,824
Ottava 1 : 1,322
Nona 1 : 1,000
Retromarcia 1 : 11,984
CARATTERISTICHE E DATI
CAMBIO DI
2870B.9
VELOCITÀ
Tipo di olio TUTELA ZC 90
Quantità 4,5 kg. (5 litri)
Temperatura di
montaggio mozzi 100 °C ÷ 130 °C
fissi
Cuscinetti albero
a rulli conici
secondario
Registrazione
precarico cuscinetti
Mediante anelli
albero
secondario
Spessore anelli di
2,5 - 2,7 - 2,8 - 2,9 - 3,1 - 3,2
registro precarico
3,3 - 3,4 - 3,5 - 3,6 - 3,7 - 3,8
albero
Forniti in kit
secondario
Temperatura di
montaggio
85 °C
cuscinetti albero
secondario
Spessori anelli di
registro cuscinetto 2,40 - 2,45 - 2,50 - 2,55 - 2,60 -
albero entrata mo- 2,65 - 2,70 - 2,75 - 2,80
to
Figura 2
109099
COPPIE DI SERRAGGIO
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
1 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio superiore supporto comandi esterni 33,5 ± 3,5 (3,4 ± 0,4)
2 Ghiera per fissaggio ingranaggio solare su albero primario 372,5 ± 19,5 (38 ± 2)
3 Vite a testa svasata con impronta TORX per fissaggio rondella per spallamento * 9,5 ± 0,5 (0,96 ± 0,05)
Vite a testa esagonale flangiata fissaggio cilindro pneumatico comando riduttore alla semiscatola
4 35,5 ± 3,5 (3,6 ± 0,4)
posteriore
5 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio posteriore su albero primario 44,5 ± 4,5 (4,4 ± 0,5)
6 Ghiera bloccaggio flangia d’uscita su albero porta satelliti 559,5 ± 29,5 (57 ± 3)
7 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio posteriore su albero secondario 58 ± 6 (5,9 ± 0,6)
8 Filtro olio su semiscatola 320 ± 30 (32,6 ± 3,1)
9 Tappo filettato con esagono di manovra esterno per scarico olio 27,5 ± 2,5 (2,8 ± 0,3)
10 Vite per asse trasversale * 30 ± 3 (3,1 ± 0,3)
11 Vite a testa esagonale flangiata fissaggio coperchi su finestre attacco presa di forza laterale 38 ± 4 (3,9 ± 0,4)
12 Vite fissaggio mozzo asta comando forcelle 39 ± 2 (4,0 ± 0,2)
13 Vite a testa esagonale flangiata per unione coppa frizione e scatola 45,5 ± 4,5 (4,6 ± 0,6)
14 Vite a testa esagonale flangiata per fissaggio coperchio anteriore a
1 fase 20 ± 1 (2 ± 0,1)
2a fase 25˚
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99341015 Strettoio
99341025 Appigli
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99355081 Bussola per smontaggio e montaggio dado flangia uscita moto (usare
con 99370317)
99355131 Chiave (55 mm) per dado ritegno ingranaggio solare cambio di velo-
cità
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
109100 71886
Posizionare il cambio (2) sul cavalletto rotativo 99322205 (1) Svitare le viti di fissaggio e con l’aiuto di un sollevatore, togliere
munito di staffe 99322225 (3) e scaricare l’olio di lubrificazio- il gruppo riduttore epicicloidale (1).
ne.
Figura 4 Figura 7
109101 79442
Scollegare le tubazioni pneumatiche (2) comando riduttore Applicare l’attrezzo 99370130 (2) e, mediante chiave
epicicloidale. 99355131 (1), svitare il dado di ritegno ingranaggio solare.
Rimuovere l’elettrovalvola (1).
Figura 5 Figura 8
79441
71888
Applicare la leva di reazione 99370317 (1) e con la chiave Togliere l’ingranaggio solare (1).
99355081 (2) allentare il dado fissaggio flangia uscita moto (3).
Figura 9 Figura 12
71889 71893
Togliere il distributore olio (1) completo di anelli di tenuta. Togliere il coperchio per retromarcia; con un punzone (1) di
diametro adeguato, spingere all’interno fino a battuta la spina
elastica.
Figura 10
71890
Figura 13
Figura 11
71894
Figura 14 Figura 16
71895 71897
Svitare le viti (1), lasciandone una (→) per sicurezza da togliere Avvitare sull’albero primario (2) il dado (1), sollevare di circa
dopo aver messo il cambio in verticale. 10 ÷ 20 mm l’albero primario (2) assieme all’albero comando
interno (3) e sfilare l’albero secondario (4) spostandolo lateral-
mente.
Figura 15 Figura 17
71896
71898
Mediante estrattore 99341004 (1), staffe 99341017 (2) e Sollevare e rimuovere l’albero primario (1) assieme all’albero
blocchetto di reazione 99345058 (3) estrarre la scatola inter- comando interno (2).
media (4) del cambio. Rimuovere gli anelli sincronizzatori (3).
Figura 18 Figura 21
71678 99000
Svitare le viti (1) e togliere il coperchio (2) su albero entrata Dalla scatola intermedia estrarre la pista di rotolamento (1)
moto. del cuscinetto a rulli, il cuscinetto a sfere (2), il perno di sicurez-
Figura 19 za innesto riduttore (5) e la tubazione dell’olio (6).
Svitare la vite con impronta TORX (3), togliere la rondella di
spallamento (4) e recuperare la boccola sottostante.
98989
98990
Controlli
SCATOLA DEL CAMBIO DI VELOCITÀ CUSCINETTI
La scatola cambio e i relativi coperchi non devono presentare I cuscinetti a rulli o le gabbie a rulli devono essere in perfette
incrinature. condizioni e non presentare tracce di usura o surriscaldamen-
Le superfici di contatto tra coperchi e scatola cambio non de- to.
vono risultare danneggiate o deformate. Mantenendo i cuscinetti pressati con la mano e facendoli con-
Le sedi dei cuscinetti non devono risultare danneggiate o ec- temporaneamente ruotare nei due sensi non si deve riscontra-
cessivamente usurate. re ruvidezza o rumorosità nello scorrimento.
ALBERI - INGRANAGGI
Figura 25
71688
SEMISCATOLA ANTERIORE
SPESSORE (S)
Figura 23
61957
71686
Secondo metodo - Annotare il valore letto sul comparatore
tenendo conto del precarico di 5 mm
Spalmare, con ermetico tipo ” B ”, la superficie della sede di e sommarlo allo spessore dell’anello
accoppiamento del coperchio (3) con la guarnizione di tenuta calibrato
e con il calettatore 99370349 (2) e impugnatura 99370006 (1) [Esempio: 2,4 3+ 50,5 = 52,93 mm
montare la guarnizione di tenuta stessa. (Quota B)].
Figura 26 Figura 29
SCATOLA IN-
TERMEDIA
71900
Montare la pompa olio (1) avvitando le viti (2) alla coppia pre- Secondo metodo - Annotare il valore letto sul comparatore
scritta; ruotare la scatola intermedia. tenendo conto del precarico di 5 mm
e detrarlo dallo spessore dell’anello
Figura 28 calibrato
[Esempio: 50,5 - 1,84 = 48,66 mm
(Quota A, Figura 29)].
Figura 30 Figura 33
98993
71693
Posizionare nella sede del cuscinetto dell’albero secondario
sulla semiscatola anteriore (2), l’anello di registro (1) di spesso- Scaldare leggermente la sede del cuscinetto a sfere, montare
re uguale a quello ricavato in precedenza. l’albero entrata moto (1) completo di cuscinetto (4), anello di
Inserire nella sua sede la boccola per albero del comando in- registro (3) e anello elastico (2). Assestare fino a battuta il cu-
terno, mettere la rondella di spallamento (4) e avvitare la vite scinetto.
con impronta TORX (3) alla coppia prescritta.
Figura 31
32447
98994
71679
Scaldare leggermente la sede (4) della pista del cuscinetto del- Applicare superficie di contatto (→) tra la semiscatola anterio-
l’albero secondario sulla semiscatola anteriore e montare la pi- re e il coperchio albero entrata moto il sigillante LOCTITE
sta esterna (3) assestandola fino a battuta col battitoio 510.
99374092 (2) munito di impugnatura 99370007 (1).
Figura 35 Figura 37
71678
71903
Montare il coperchio (2) albero entrata moto, avvitare le viti
Montare l’albero secondario (5) e contemporaneamente fare
(1) e serrarle alla coppia prescritta.
scendere l’albero primario (2) e l’albero comando interno (3).
Prestare attenzione all’esatto inserimento degli anelli sincro-
nizzatori (4).
Togliere il dado (1).
Figura 36
Figura 38
71898
Figura 39 Figura 42
71905 71909
Montare il perno di sicurezza innesto riduttore (3, Figura 21). Montare la pompa olio (1) e chiudere le viti (2) alla coppia pre-
Montare la scatola intermedia (1) e avvitare le viti alla coppia scritta, montare il coperchio (3) e chiudere le viti (4) alla cop-
prescritta. pia prescritta.
Figura 40
Figura 43
71907
107463
71908
Montare la spina elastica (1). Applicare il sigillante LOCTITE 510 e montare il comando
Applicare sulla superficie di contatto (→) tra la scatola inter- esterno marce (1) chiudendo le viti alla coppia prescritta.
media e il coperchio il sigillante LOCTITE 510.
Figura 45 Figura 47
71912 79441
Applicare l’attrezzo 99370130 (1) e, mediante chiave Applicare la leva di reazione 99370317 (1) e con la chiave
99355131 (2) e chiave dinamometrica (3) avvitare il dado di 99355081 (2) avvitare il dado fissaggio flangia uscita moto (3)
ritegno ingranaggio solare, chiudendolo alla coppia prescritta. chiudendolo alla coppia prescritta.
Figura 48
Figura 46
109101
Figura 49
62457
35478 35481
Figura 51 Figura 54
35479 35482
Mediante pinze a punte arrotondate, togliere l’anello elastico Togliere l’anello elastico (1).
(1).
Figura 55
Figura 52
35483
35480
Mediante estrattore 99341003 (1) completo di tiranti (2), ap-
Mediante estrattore 99341003 (1) completo di staffe (2) e pigli (4) e strettoio 99341015 (3) estrarre l’ingranaggio (5) del-
strettoio 99341015 (3) sfilare il mozzo fisso (4) della 4a - 5a la 3a velocità unitamente alla boccola (6) e al cuscinetto a rulli-
velocità. ni.
Figura 56 Figura 59
35484 35487
Togliere l’anello sincronizzatore e il corpo d’accoppiamento Sfilare il cuscinetto a rullini (1), l’anello sincronizzatore e il cor-
(1), sfilare il manicotto scorrevole (2) recuperando le molle, po di accoppiamento (2).
i perni e i rullini.
Figura 60
Figura 57
35485
35488
Mediante estrattore 99341003 (1) completo di tiranti (2), ap-
pigli (4) e strettoio (6) estrarre il mozzo fisso (3) della 2a - 3a Mediante appropriate pinze togliere l’anello elastico (1).
velocità unitamente all’anello sincronizzatore, al corpo d’ac-
coppiamento e all’ingranaggio (5) della 2a velocità; recuperare
il cuscinetto a rullini.
Figura 61
Figura 58
35486 35489
Capovolgere l’albero primario, quindi mediante estrattore Mediante estrattore 99341003 (1), blocchetto di reazione (2),
99341003 (1) completo di tiranti (2), appigli (3) e strettoio (7), tiranti (3), strettoio (4), appigli (5), sfilare l’ingranaggio (6) della
sfilare l’ingranaggio (4) della retromarcia unitamente all’anello 1a velocità completo di manicotto scorrevole, anello sincro-
interno del cuscinetto (6) e all’anello di spallamento (5). nizzatore e cuscinetto a rullini.
Figura 62
71869
Figura 65
35490
71870
71871
35491
PARTICOLARI COMPONENTI L’ALBERO ENTRATA
MOTO
- gli anelli elastici (1) di spallamento siano di spessore ap- 1. Albero entrata moto — 2. Anello elastico — 3. Anello di
propriato affinché non presentino giuoco assiale con i registro — 4. Cuscinetto a sfere —
mozzi fissi (max. ammesso 0,03 mm). 5. Cuscinetto a rulli cilindrici.
33651
Figura 68
Scaldare leggermente i cuscinetti a rulli conici (2 e 4,
Figura 69) e montarli sull’albero secondario (3,
Figura 69). Montare l’anello elastico (1, Figura 69).
62455
Figura 70
35497
Figura 71
1
2
3
4
5
6
7
35431
Figura 72
109102
Ruotando l’interruttore presente sul pomello della leva cambio in posizione L si chiude il contatto negativo ed il segnale dalla VCM
viene indirizzato al gruppo elettrovalvole presente sul cambio.
L’aria, ad una pressione di 11 bar, che proviene dal raccordo dei servizi dell’A.P.U., passando attraverso un riduttore di pressione
si riduce alla pressione di 6,7 ± 0,2 bar e raggiunge il gruppo elettrovalvole di consenso al raccordo 1.
Eccitando l’elettrovalvola di destra tramite segnale della VCM l’aria esce dal raccordo 22 e si indirizza verso lo stantuffo che spostan-
dosi comanda l’inserimento delle marce lente.
L’aria presente all’interno del cilindro di comando viene scaricata all’esterno del circuito attraverso l’elettrovalvola di sinistra passan-
do dal raccordo 21, che in condizione di non eccitazione dell’elettrovalvola è in comunicazione con lo scarico 3.
Inserendo una marcia l’interruttore di folle/marcia inserita presente sul servoshift attraverso la VCM va a diseccitare l’elettrovalvola
di destra ed entrambe le camere del cilindro di comando vengono poste in scarico attraverso le due elettrovalvole utilizzando i
raccordi 21 e 22 posti in comunicazione con lo scarico 3.
Figura 73
109103
NOTA Tutte le volte che si passa dalla posizione dei folle carico l’aria nell’elettrovalvola.
SMONTAGGIO
Figura 74 2
Figura 77
71916
Togliere l’asta con forcella (1), sfilare la ruota fonica (3) e to-
71913
gliere l’anello sincronizzatore (2).
Appoggiare il gruppo riduttore epicicloidale sul banco, svitare Figura 78
il dado (1) e togliere la flangia (2). Svitare le viti (3) e rimuovere
il cilindro (4).
Figura 75
71917
71915
71918
Sollevare la scatola (2) in modo da liberare l’albero d’uscita (3)
e l’asta (1) per forcella di comando sincronizzatore. Mediante appropriate pinze, togliere l’anello elastico (1).
Base — Marzo 2006 Print 603.93.613
EUROCARGO EURO 4/5 DA 6 A 10 t CAMBIO DI VELOCITÀ 2870B.9 111
Figura 80 Figura 83
71922
71919
Sfilare il mazzo fisso (1) del sincronizzatore. Mediante appropriato battitoio, espellere il perno (3) e sfilare
l’ingranaggio (2) completo di anelli di spallamento (1) e spes-
sori.
Recuperate tutti i rullini componenti il cuscinetto.
Figura 81
Figura 84
71920
35514
Mediante pinze 99381125 (3), rimuovere l’anello elastico (2)
e sfilare il sincronizzatore (1). Per rimuovere il manicotto scorrevole (1) dalla corona (2) uti-
lizzare dei pernetti (3) di ∅ 2 ÷ 2,3 mm. e 10 mm. di lunghezza.
Figura 82
Figura 85
35515
71921
Applicare una fascetta (2), serrarla in modo da comprimere
Mediante un punzone (1) di diametro adeguato, spingere i pernetti (3) si ottiene in tal guisa lo sgancio dell’anello di rite-
all’interno fino a battuta la spina elastica. gno interno, sfilare quindi il manicotto scorrevole (1).
Figura 86 Figura 89
71923 71926
Estrarre dal coperchio (2) la guarnizione di tenuta (4), svitare Controllare che il cuscinetto a sfere (2), ruotando nei due sensi
le viti (1) e smontare il coperchio (2) e il supporto (3). non presenti ruvidezza o rumorosità nello scorrimento.
Nel caso di sostituzione del cuscinetto stesso, scaldare legger-
Figura 87 mente la sede del supporto (1) prima di montarlo.
71924
Figura 88
Controlli
MONTAGGIO
Figura 90 Figura 93
71930
71927
Mediante l’utilizzo di un punzone (2) montare la spina elastica
Mediante l’utilizzo di grasso preassemblare nel satellite (3) i (2) di ritegno perno (3).
rullini (4), gli spessori (2) e gli anelli di spallamento (1).
Figura 94
Figura 91
71928 71931
Montare l’ingranaggio satellite (1) completo nell’albero porta- Capovolgere l’albero portasatelliti (1), montare gli anelli sin-
satelliti (2) e calettare il perno (3). cronizzatori (2) e sistemare l’anello elastico di ritegno (4).
Figura 92 Figura 95
71932
Figura 96 Figura 99
35523
71935
Calettare il manicotto scorrevole (1) completo di anello di ri-
tegno (2) sulla corona (3) quindi, comprimendo l’anello (2), Calettare la corona, posizionandola nella posizione neutrale e
spingere l’anello scorrevole (1) nella corona finché l’anello di con i contrassegni (1) in corrispondenza delle sedi senza rullini.
ritegno si agganci nella propria sede. Sistemare i tre rullini centrali (2) con un punzone (3) spingerli
nella propria sede.
Figura 97 Figura 100
71933
71936
Montare il mozzo (1) sull’albero portasatelliti e sistemare
l’anello elastico di ritegno (2). Calettare l’anello sincronizzatore (1).
Figura 101
Figura 98
71934 71937
Sistemare nel mozzo le molle, i perni e i rullini (1) esclusi quelli Inserire l’anello distanziale (1) nella sua sede nella scatola (2).
centrali (→).
71925
71938
71941
71939
Montare il supporto (1) completo di cuscinetto a sfere (2).
Posizionare la forcella di comando (1) completa di asta come Applicare sulla superficie di contatto (→), tra il supporto e il
illustrato in figura. coperchio, il sigillante LOCTITE 510.
71958
Figura 108
71945
Spalmare con ermetico tipo “B” la superficie di accoppiamen-
to del coperchio (1) con la guarnizione di tenuta e con il calet-
tatore 99574229 (2), montare la guarnizione di tenuta stessa.
71942
Montare il coperchio (1) e avvitare le viti (2) serrandole alla Figura 112
coppia prescritta.
Montare lo stantuffo (3) completo di anelli di tenuta, avvitare
la vite (4) serrandola alla coppia prescritta.
Figura 109
71946
71943
NOTA Il dado (2) dev’essere bloccato alla coppia prescritta
dopo aver montato il riduttore sul cambio di veloci-
Applicare sulla superficie di contatto (→), tra la scatola e il cilin- tà.
dro, il sigillante LOCTITE 510.
SEZIONE 5
Alberi di trasmissione
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
DIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
COPPIE DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
DESCRIZIONE
La trasmissione del moto dal gruppo motore-cambio al pon- L’estremità anteriore dell’albero di trasmissione scorrevole è
te posteriore avviene mediante un’albero di trasmissione costituita, oltre che dal giunto cardanico, anche da un mani-
scorrevole in tronco unico oppure in due tronchi costituiti cotto scanalato mobile, il quale consente all’albero di variare
da un albero anteriore fisso e da un albero posteriore scorre- la sua lunghezza in modo da assorbire gli eventuali sposta-
vole. menti assiali della trasmissione, dovuti alle oscillazioni del
L’albero scorrevole è collegato al manicotto calettato sul pi- ponte posteriore.
gnone conico differenziale, per mezzo di giunti cardanici.
Figura 1
61963
Figura 2
Figura 3
61965
VISTA DA ”A”
Figura 4
61966
Figura 5
61967
VISTA DA ”A” VISTA DA ”C” VISTA DA ”B”
Figura 6
61968
L L L1 L L1 L L1 L L1 L
mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm
MODELLO MOTORE CAMBIO TIPO min max min max min max min max min max min max
ML 80E.. 4 Cilindri 2870.9 1560 ÷ 1660 1790 ÷ 1900 1180 960 ÷ 1070 1180 1450 ÷ 1560 1180 1720 ÷ 1830 1610 1650 ÷ 1760
ML 80E.. 6 Cilindri 2865.6 1600 ÷ 1710 1830 ÷ 1940 1235 960 ÷ 1070 1235 1450 ÷ 1560 1235 1720 ÷ 1830 1662 1650 ÷ 1760
ML 80E.. 6 Cilindri 2870.9 1440 ÷ 1550 1660 ÷ 1770 1070 960 ÷ 1070 1070 1450 ÷ 1560 1070 1720 ÷ 1830 1500 1650 ÷ 1760
ML 90E.. 4 Cilindri 2870.9 1560 ÷ 1660 1790 ÷ 1900 1180 960 ÷ 1070 1180 1450 ÷ 1560 1180 1720 ÷ 1830 1610 1650 ÷ 1760
ML 90E.. 6 Cilindri 2865.6 1600 ÷ 1710 1830 ÷ 1940 1235 960 ÷ 1070 1235 1450 ÷ 1560 1235 1720 ÷ 1830 1662 1650 ÷ 1760
ML 90E.. 6 Cilindri 2870.9 1440 ÷ 1550 1660 ÷ 1770 1070 960 ÷ 1070 1070 1450 ÷ 1560 1070 1720 ÷ 1830 1500 1650 ÷ 1760
ML 100E.. 4 Cilindri 2870.9 1560 ÷ 1660 1790 ÷ 1900 1180 960 ÷ 1070 1180 1450 ÷ 1560 1180 1720 ÷ 1830 1610 1650 ÷ 1760
ML 100E.. 6 Cilindri 2865.6 1600 ÷ 1710 1830 ÷ 1940 1235 960 ÷ 1070 1235 1450 ÷ 1560 1235 1720 ÷ 1830 1662 1650 ÷ 1760
ML 100E.. 6 Cilindri 2870.9 1440 ÷ 1550 1660 ÷ 1770 1070 960 ÷ 1070 1070 1450 ÷ 1560 1070 1720 ÷ 1830 1500 1650 ÷ 1760
L1 L L1 L L1 L L1 L L1 L
mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm
MODELLO MOTORE CAMBIO TIPO min max min max min max min max min max
ML 60E.. 4 Cilindri 2855.5/2855.6 875 1965 ÷ 2065 1280 2335 ÷ 2345 1280 2830 ÷ 2930 1262 3090 ÷ 3190 1637 3450 ÷ 3550
ML 65E.. 4 Cilindri 2855.5/2855.6 875 1965 ÷ 2065 1280 2335 ÷ 2345 1280 2830 ÷ 2930 1262 3090 ÷ 3190 1637 3450 ÷ 3550
ML 75E.. 4 Cilindri 2855.5/2855.6 875 1965 ÷ 2075 1262 2320 ÷ 2430 1262 2815 ÷ 2925 1262 3080 ÷ 3190 1637 3440 ÷ 3550
ML 80EL15 4 Cilindri 2855.5/2855.6 875 1965 ÷ 2075 1262 2320 ÷ 2430 1262 2815 ÷ 2925 1262 3090 ÷ 3190 1637 3450 ÷ 3550
ML 80E.. 4 Cilindri 2855.6 910 1980 ÷ 2090 1317 2340 ÷ 2450 1317 2840 ÷ 2950 1372 3100 ÷ 3210 1632 3460 ÷ 3570
ML 80E.. 6 Cilindri 2855.6 - - 1207 2225 ÷ 2335 1207 2720 ÷ 2830 1262 3000 ÷ 3100 1622 3340 ÷ 3450
ML 90E.. 4 Cilindri 2855.6 910 1980 ÷ 2090 1317 2340 ÷ 2450 1317 2840 ÷ 2950 1372 3100 ÷ 3210 1632 3460 ÷ 3570
ML 90E.. 6 Cilindri 2855.6 - - 1207 2225 ÷ 2335 1207 2720 ÷ 2830 1262 3000 ÷ 3100 1622 3340 ÷ 3450
ML 100E.. 4 Cilindri 2855.6 910 1980 ÷ 2090 1317 2340 ÷ 2450 1317 2840 ÷ 2950 1372 3100 ÷ 3210 1632 3460 ÷ 3570
ML 100E.. 6 Cilindri 2855.6 - - 1207 2225 ÷ 2335 1207 2720 ÷ 2830 1262 3000 ÷ 3100 1622 3330 ÷ 3440
DIAGNOSTICA
Principali anomalie di funzionamento dell’albero di trasmissio-
ne:
NO
NO
NO
Allentamento delle viti e dei dadi per fissaggio albero ai Provvedere, previo accurato controllo, al serraggio a
manicotti sul cambio o sul ponte posteriore. SI fondo delle viti e dei dadi che risultano allentati, even-
tualmente sostituire i particolari danneggiati.
NO
NO
Insufficiente lubrificazione delle varie parti. Procedere alla lubrificazione agendo sugli appositi in-
SI grassatori.
COPPIE DI SERRAGGIO
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
Vite M10 per fissaggio flange della trasmissione 63,5 ± 6,5 (6,4 ± 0,6)
Vite M12 per fissaggio flange della trasmissione 101 ± 10 (10,3 ± 1)
Dado per vite fissaggio supporto elastico 82 ± 8 (8,3 ± 0,9)
Stacco
Disporre il veicolo in condizioni di sicurezza ed ope-
rare come di seguito descritto:
Riattacco
62249
33700 33701
Disporre il veicolo in condizioni di sicurezza ed operare come Lo stacco/riattacco di questi alberi di trasmissione, è analogo
di seguito descritto: a quelli scorrevoli, ad eccezione della presenza di un supporto
centrale (2) sull’albero fisso, che va staccato dal telaio dopo
- ruotare i rivetti di bloccaggio del riparo insonorizzante (6)
aver svitato i quattro bulloni di fissaggio e staccato l’albero di
sotto al cambio e rimuoverlo;
trasmissione scorrevole (1) da quello fisso.
- posizionare sotto l’albero di trasmissione un cricco idrauli-
co munito di supporto 99370618 e vincolarlo in modo
opportuno;
- svitare i quattro bulloni di fissaggio (2) e staccare l’albero
di trasmissione (1) dal cambio di velocità;
Figura 9
33702
Print 603.93.383
SEZIONE 6
Ponti 4517 e 4521
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
CARATTERISTICHE E DATI . . . . . . . . . . . . . . . . 5
DIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
COPPIE DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
STACCO/RIATTACCO PONTE
(CON SOSPENSIONI MECCANICHE) . . . . . 17
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
STACCO/RIATTACCO PONTE
(CON SOSPENSIONI PNEUMATICHE) . . . . 18
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
- Smontaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
- Montaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
RIPARAZIONE DIFFERENZIALE . . . . . . . . . . . . 25
Pagina
- Smontaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
- Controlli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
- Montaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
- Montaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
DESCRIZIONE
Il ponte è del tipo portante a semplice riduzione ed è costitui- La scatola ruotismi è supportata da due cuscinetti a rulli conici
to da una scatola di lamiera in acciaio stampato opportuna- ed è registrabile assialmente tramite anelli di registro posti tra
mente rinforzata. Il differenziale è caratterizzato da un gruppo la scatola ponte e gli anelli esterni per cuscinetti di supporto.
di ingranaggi a dentatura elicoidale. Il pignone conico è sup- Si può inoltre variare la coppia di rotolamento della scatola
portato da due cuscinetti a rulli conici (per il ponte 4517) e ruotismi cambiando lo spessore degli anelli di registro.
da due cuscinetti a rulli conici ed un cuscinetto pilota a rullini I mozzi ruota sono supportati da due cuscinetti a rulli conici
(per il ponte 4521). La registrazione del gruppo pignone coni- posti sul canotto
co si effettua variando lo spessore tra il differenziale fisso ed
il cuscinetto anteriore. Inoltre si può regolare la posizione del
pignone conico rispetto alla corona conica, variando lo spes-
sore dell’anello di registro interposto tra la scatola ponte e
l’anello esterno per cuscinetto posteriore pignone conico.
Figura 1
33131
Figura 2
33132
Figura 3
33133
CARATTERISTICHE E DATI
3
0,18 ÷ 0,23
0,15 ÷ 0,20
(con 14/45 e 13/44)
Giuoco fra pignone e corona mm
0,18 ÷ 0,23
0,20 ÷ 0,28
(con 9/41, 8/41 e 7/39)
Registrazione coppia di
rotolamento (precarico cuscinetti Mediante anelli di registro
scatola differenziale) forniti in kit
4517 4521
MOZZI RUOTE
DIAGNOSTICA
Principali anomalie di funzionamento del ponte:
Cuscinetti mozzi ruote non deteriorati o non usurati. Procedere allo smontaggio del mozzo ed alle sostitu-
NO zioni necessarie.
SI
SI
2 RUMOROSITÀ PONTE
Scanalature di accoppiamento dei semialberi con gli in- Revisionare il ponte e sostituire i particolari usurati o
granaggi planetari del differenziale non danneggiate. NO danneggiati.
SI
Esatta registrazione del giuoco cuscinetti ruote. Effettuare la registrazione del giuoco dei cuscinetti.
NO
(continua)
Esatta registrazione o non deterioramento degli ingra- Localizzare l’inconveniente ed eseguire la revisione del
naggi o dei cuscinetti del gruppo differenziale. NO complessivo.
SI
Sufficiente livello dell’olio lubrificante. Ripristinare il livello e controllare che non esistano per-
NO dite dalle guarnizioni o dalla scatola ponte.
3 RUMOROSITÀ AL RILASCIO
Esatto giuoco di accoppiamento fra pignone e corona Staccare il coperchio ispezione ruotismi ed eseguire la
conica. NO registrazione del giuoco fra pignone e corona.
Cuscinetti scatola ruotismi registrati o non deteriorati. Procedere alla revisione del gruppo.
NO
SI
Esatto contatto dei denti fra pignone e corona conica. Procedere alla registrazione del contatto.
NO
SI
5 RUMOROSITÀ IN CURVA
COPPIE DI SERRAGGIO
Figura 4
77196
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
1 Vite flangiata fissaggio coppa olio alla scatola 29 ± 3 (2,9 ± 0,3)
2 Vite fissaggio corona conica alle semiscatole differenziale 12R DAC5 326,5 ± 16,5 (32,6 ± 1,7)
2 Vite fissaggio corona conica alle semiscatole differenziale 10R DAC5* 280 ± 14 (28 ± 1,4)
3 Vite autobloccante fissaggio semiscatole differenziale 67,5 ± 6,5 (6,8 ± 0,6)
4 Vite flangiata fissaggio cappello alla scatola 107,5 ± 10,5 (10,8 ± 1)
5 Dado flangiato fissaggio flangia su pignone conico 561 ± 28 (56,1 ± 2,8)
* Prima di avvitare le viti applicare ai fori filettati delle medesime alcune gocce di sigillante “LOCTITE TIPO 270”.
Figura 5
61970
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
1 Vite autobloccante fissaggio pinze freno 107,5 ± 10,5 (10,8 ± 1)
2 Vite bloccaggio ghiera fissaggio cuscinetti ruota 9,1 ± 0,9 (0,9 ± 0,1)
3 Ghiera fissaggio cuscinetti ruota 490,5 ± 49,5 (49 ± 5)
4 Vite autobloccante fissaggio semialbero al mozzo ruota* 62,5 ± 6,5 (6,2 ± 0,7)
+50
5 Dado fissaggio ruota 400 -20 (40 +5
-2 )
Figura 6
77197
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
1 Vite flangiata fissaggio coppa olio alla scatola 29 ± 3 (2,9 ± 0,3)
2 Vite fissaggio corona conica alle semiscatole differenziale 12R DAC5 326,5 ± 16,5 (32,6 ± 1,7)
2 Vite fissaggio corona conica alle semiscatole differenziale 10R DAC5* 280 ± 14 (28 ± 1,4)
3 Vite autobloccante fissaggio semiscatole differenziale 112 ± 11 (11,2 ± 1,1)
4 Vite flangiata fissaggio cappello alla scatola 167,5 ± 8,5 (16,7 ± 0,9)
5 Dado flangiato fissaggio flangia su pignone conico 561 ± 28 (56,1 ± 2,8)
- Vite autobloccante fissaggio traversa sede cuscinetto pilota alla scatola 267,5 ± 26,5 (26,7 ± 2,7)
* Prima di avvitare le viti applicare ai fori filettati delle medesime alcune gocce di sigillante “LOCTITE TIPO 270”.
Figura 7
108472
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
1 Vite autobloccante fissaggio pinze freno 163,5 ± 13,5 (17,8 ± 1,8)
2 Ghiera fissaggio cuscinetti ruota 463,5 ± 46,5 (47,2 ± 4,7)
3 Vite bloccaggio ghiera fissaggio cuscinetti ruota 9,1 ± 0,9 (0,9 ± 0,1)
4 Vite autobloccante fissaggio semialbero al mozzo ruota* 103 ± 10 (10,3 ± 1)
5 Dado fissaggio ruote 500 +50
-20 (50 +5
-2 )
ATTREZZATURA
Print 603.93.383
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
Print 603.93.383
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99357071 Chiave per dado registro cuscinetto mozzi ruote (per ponte 4521)
99357080 Chiave per dado registro cuscinetto mozzi ruote (per ponte 4517)
ATTREZZATURA
Print 603.93.383
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
Print 603.93.383
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
STACCO/RIATTACCO PONTE
(con sospensioni meccaniche) Figura 8
Stacco
STACCO/RIATTACCO PONTE
(con sospensioni pneumatiche) Figura 9
Riattacco
Invertire opportunamente le operazioni eseguite
per lo stacco e serrare alla coppia prescritta le viti e
i dadi di fissaggio.
I dadi autobloccanti devono essere sempre sostituiti
e serrati alla coppia prescritta.
Verificare che:
- controllare la filettatura dei cavallotti (22); ri-
scontrando anomalie ripassare la filettatura op-
pure sostituirli;
- eseguire lo spurgo aria dell’impianto freni come
descritto nella relativa sezione;
- controllare che l’olio lubrificante della scatola
ponte sia a livello; in caso contrario ripristinarlo.
105041
Figura 10 Figura 12
33049 33051
Svitare le viti (2) e smontare le pinze freno (1) complete. Scaricare l’olio dal tappo (2). Togliere il tappo (1) per introdu-
zione olio.
NOTA Le seguenti operazioni possono essere eseguite NOTA I dati di identificazione del gruppo ponte posterio-
anche con il gruppo montato sul veicolo: re sono riportati sulla targhetta (3) fissata al piano
- stacco riattacco pinze freni e dischi; attacco coperchio ispezione ruotismi.
- stacco riattacco mozzi ruote;
- stacco riattacco semialberi;
- stacco riattacco sfiato aria.
33050 33052
Posizionare il ponte (1) sul cavalletto per revisionare Controllare che lo sfiato aria (1) della scatola ponte non sia
99322215 (2). intasato, in caso contrario smontarlo, pulirlo accuratamente
e rimontarlo.
33053
33056
Posizionare un contenitore sotto il mozzo ruota per Svitare il dado di registro cuscinetti:
recuperare l’olio.
Figura 15
33057
Figura 16
33058
Figura 21
33061
Figura 22
33062
Figura 23
18409
Disporre due parallele su un piano di riscontro adatto, appog- l’astina su una parte rettificata del canotto e facendo ruotare
giarvi la scatola ponte, avendo cura di proteggere la filettatura sul proprio asse la scatola ponte controllare che non abbia
sui canotti con le proprie ghiere. subito deformazioni.
Posizionare un comparatore a base magnetica, appoggiare
Montaggio
Figura 24 Figura 27
33063 33066
Centrare le piste esterne (1) dei cuscinetti a rulli conici sul Lubrificare il cuscinetto a rulli conici posteriore con olio SAE
battitoio estendibile 99374093 (2), regolato con la chiave a W140 MDA e montarlo, sul mozzo ruota (2). Montare, col
brugola (3). Bloccare il battitoio con la chiave a brugola (4). calettatore 99374132 (1), munito di impugnatura 99370006
(4), l’anello di tenuta (3).
Figura 25
33064
33065 33068
Assestare le piste esterne dei cuscinetti a rulli conici, dopo Montare il disco freno (2) sul mozzo ruota (3), serrando a
averle montate sotto pressa, con alcuni colpi di martello sul- fondo le viti di fissaggio (1).
l’impugnatura 99370007 (1) applicato al battitoio 99374093
(2).
Figura 29 Figura 32
33058
Montare, sul canotto della scatola ponte, il mozzo ruota (3), 33072
completo di disco freno (1), e montare il distanziale. Posizionare il comparatore a base magnetica 99395684 (3)
Lubrificare il cuscinetto a rulli conici anteriore (2) con olio sul mozzo ruota (1) ed appoggiare l’astina sul canotto (2).
SAE W140 MDA e montarlo nella propria sede sul mozzo Controllare che il giuoco assiale del mozzo ruota sia compre-
ruota (3). sa tra 0 ÷ 0,16 mm.
Figura 30
Figura 33
33057
33071
Figura 34 Figura 36
33055 33076
Conseguita la coppia di rotolamento ed il giuoco assiale del Posizionare i due fori (1), contrassegnati da ”OIL”, orizzontal-
mozzo ruota controllare che uno dei fori praticati sul dado mente al terreno, come indicato in figura, ed inserire dagli
di registro (1) coincida con uno dei fori situati sulla rosetta stessi 0,2 lt di olio tipo W140 MDA, su ogni lato ruota. Appli-
di sicurezza, altrimenti svitare progressivamente il dado di re- care sulla parte filettata delle viti con funzione di tappo del
gistro (1) sino a permettere l’inserimento della vite di sicurez- sigillante tipo 222 LOCTITE e serrarle:
za (2). Serrare la vite di sicurezza (2) del dado di registro alla
coppia di 9,1 Nm (0,9 kgm).
Figura 35
33075
33077 33080
Togliere il coperchio ispezione ruotismi (1), completo di Togliere il distanziale (4) ed estrarre la scatola ruotismi (2),
guarnizione. completa di corona conica (1) ed anelli esterni (3) per i cusci-
netti di supporto.
Figura 38 Togliere gli anelli di registro.
33078
33079 33081
Togliere il distanziale (1) ed estrarre la scatola ruotismi (3), Estrarre i cuscinetti (1 e 2) di supporto della scatola ruotismi
completa di corona (4) ed anelli esterni (2) per i cuscinetti con:
di supporto. Togliere l’altro distanziale e gli anelli di registro.
NOTA L’estrattore 99348001(3) ed il blocchetto di rea-
NOTA Non invertire le piste esterne dei cuscinetti di sup- zione 99345056 (4), per il ponte posteriore 4517;
porto della scatola ruotismi l’estrattore 99348001(3) ed il blocchetto di reazio-
ne 99345053 (4), per il ponte posteriore 4521.
Print 603.93.383
33082 33085
Serrare in morsa la scatola ruotismi (2) e togliere la corona Smontare il supporto (1) del cuscinetto pilota (2) del pignone
conica (1) dalla scatola ruotismi. conico.
Figura 43 Figura 46
33083 33086
Contrassegnare le semiscatole ruotismi (1 e 2) allentare le viti Togliere l’acciaccatura di sicurezza del dado di ritegno del pi-
di fissaggio e posizionando la scatola ruotismi su di un ban- gnone conico e svitare il dado stesso bloccando la rotazione
chetto staccare le due semiscatole. della flangia con la leva di reazione 99370317 (1).
Figura 44 Figura 47
33084 33087
Togliere dalla semiscatola ruotismi (4) i planetari (5) ed i sa- Togliere la flangia, di attacco trasmissione, (1).
telliti (2), completi di crociera (6). Recuperare le rosette di
spallamento (1 e 3).
Figura 48 Figura 51
33088 33091
Battere, mediante un battitoio in bronzo, nel senso indicato Estrarre, dal pignone conico (1), il cuscinetto a rulli conici po-
dalla freccia e togliere dalla scatola ponte (2) il pignone coni- steriore (2), con l’estrattore 99348001 (3).
co (1), completo di cuscinetto posteriore, distanziale fisso ed
anelli di registro.
33092
Figura 56
33084
Figura 57
33094
33097
NOTA Alla coppia di 67,5 Nm (6,8 kgm) per il ponte po- Distribuire nei fori della corona (1) alcune gocce di LOCTITE
steriore 4517; tipo 270, montare la corona (1) sulla scatola ruotismi (2) e
alla coppia di 112 Nm (11,2 kgm) per il ponte 4521. serrare le viti di fissaggio alla coppia prescritta.
33098 33100
Montare l’anello esterno del cuscinetto a rulli conici anterio- Azzerare, su un piano di riscontro (2), il comparatore
re, sulla scatola ponte (2): 99395728 (1), posto sul supporto (3), e precaricarlo legger-
mente.
33101
Figura 59
NOTA Sul falso pignone 99370296 (1) per il ponte poste-
riore 4517;
sul falso pignone 99370294 (1) per il ponte poste-
riore 4521.
33099
Figura 62 Figura 63
33102 33103
Posizionare, nella propria sede, sulla scatola ponte (3): Montare il comparatore 99395728 (1), completo di suppor-
to (3), sul falso pignone (2).
Orientare il comparatore, precedentemente azzerato (vedi
Figura 60), in modo da posizionare l’astina sulla parte più bas-
NOTA Il falso pignone 99370296 (1), completo di cusci- sa della sede del cuscinetto di supporto scatola ruotismi.
netto posteriore (2), per il ponte posteriore 4517;
il falso pignone 99370294 (1), completo di cusci- Ripetere la medesima operazione sulla sede dell’altro cusci-
netto posteriore (2), per il ponte posteriore 4521. netto ed annotare i valori di entrambi i rilevamenti.
Lo spessore dell’anello di registro per posizionamento pigno-
ne si ottiene applicando la seguente formula:
A1 + A2
S= -(±B)
2
3,90 + 4,10
S= - ( ± 0,05)
2
8,00
S= - 0,05
2
S = 4,00 - 0,05
S = 3,95
Figura 66
33104
33108
NOTA Se il valore inciso sul pignone è preceduto dal se- Riscaldare, in un forno a circolazione d’aria alla temperatura
gno positivo (+) esso deve essere sottratto al valo- di 100 °C per 15’ circa, il cuscinetto pilota (1) e montarlo, as-
re ricavato dalla somma divisa per due delle sedi, sestandolo fino a battuta sul pignone conico (2). Bloccare il
mentre deve essere aggiunto se è preceduto dal cuscinetto eseguendo sul pignone conico 6 o 8 acciaccature
segno negativo (-). con un punzone piatto a punta arrotondata.
Figura 67
Figura 65
PONTE 4517
PONTE 4521
33109
Figura 68
33099
PONTE 4517
33110
PONTE 4521
Posizionare, sul pignone conico (1), il distanziale fisso (2) e
gli anelli di registro (3) usato in precedenza per ottenere la
coppia di rotolamento prescritta.
Figura 69 Figura 72
33111 33114
Posizionare il pignone conico completo nella scatola ponte. Serrare il dado di ritegno per pignone conico, con la leva
Riscaldare, in un forno a circolazione d’aria, alla temperatura 99370317 (1) e con chiave dinamometrica (2), alla coppia di
di 100 °C per 15’ circa, il cuscinetto anteriore (1) e montarlo, 561 Nm (57,2 kgm). Assestare i cuscinetti e verificare, con di-
assestandolo fino a battuta, sul pignone conico (2). namometro 99389819, la coppia di rotolamento del pignone
conico.
Eseguire, quindi, mediante un punzone, l’acciaccatura, di sicu-
Figura 70 rezza, del dado di ritegno.
Figura 73
33112
33107
33113
NOTA La coppia di rotolamento si deve ottenere con
anello di tenuta e i cuscinetti lubrificati con olio
Montare la flangia attacco trasmissione (1) ed il dado di rite- W140 MDA.
gno (2) per pignone conico.
Montaggio inerente al ponte posteriore 4521 Montaggio inerente al ponte posteriore 4517
Figura 74 Figura 76
33117
Figura 77
33118
Figura 75
33119
Cd
Ct = Cp + ( x 0,99)
R
Ct = coppia di rotolamento totale.
Figura 79
Applicare, con un pennello, un leggero strato di ossido di
piombo (minio) sui denti della corona. Ruotare il pignone e
rilevare l’impronta del contatto dei denti del pignone sui den-
ti della corona.
Nella pagina 37 sono illustrati i sistemi per ottenere una esatta
regolazione del contatto delle dentature della coppia conica.
33107
Figura 81 Figura 82
33122 33123
Posizionare una nuova guarnizione di tenuta sul piano attac- Montare il tappo (2) per scarico olio.
co coperchio ispezione ruotismi. Montare il coperchio (1) e Introdurre attraverso l’apposito foro:
serrare le viti di fissaggio, con chiave dinamometrica, alla cop-
pia di 23,5 Nm (2,4 kgm).
NOTA 2,65 lt di olio tipo W140 MDA, per il ponte poste-
riore 4517;
5 lt di olio tipo W140 MDA, per il ponte posteriore
NOTA Non serrare le viti ad una coppia superiore al valo- 4521.
re indicato in quanto si pregiudicherebbe la tenuta
della guarnizione posta tra il piano d’attacco ed il
coperchio ispezione ruotismi.
Montare il tappo (1) di controllo e riempimento.
Figura 83
5
1 3
2 4
13526
1 2 3 4 5 6 8 9 10 11
7
12
14 13
33433
Figura 85
33434
Smontaggio
Per lo smontaggio del bloccaggio del differenziale togliere il semialbero, smontare il comando bloccaggio (1, Figura 85), estrarre
la scatola ruotismi (vedi 525010 RIPARAZIONE DIFFERENZIALE) e successivamente togliere il manicotto (2, Figura 85) dalla
scatola ponte.
Controlli
Immettere aria sul cilindro operatore alla pressione di circa 6 bar e verificare che la leva di innesto effettui una corsa di 15 mm,
altrimenti sostituire i particolari usurati.
Montaggio
Per il montaggio del bloccaggio del differenziale inserire il manicotto (2, Figura 85) nella scatola ponte, montare la scatola ruotismi
(vedi MONTAGGIO SCATOLA RUOTISMI SULLA SCATOLA PONTE), montare il comando bloccaggio (1, Figura 85) e suc-
cessivamente inserire il semialbero.
Figura 86
SEZ. A-A
70243
Montaggio
Montare il sensore (3) sul supporto (2) spingendolo a fondo nella propria sede.
Fissare il supporto (2) con le viti (1). Al montaggio delle viti (1) distribuire alcune gocce di frenafiletto “LOCTITE TIPO 243”
sul filetto dei fori corrispondenti della staffetta saldata sul braccio ponte e chiudere le viti (1) con una coppia di 5 ÷ 7 Nm.
Montare il gruppo mozzo disco con la ruota fonica piantata. Spingere il sensore nella posizione definitiva a contatto della vuota
fonica, attraverso l’apposito foro sul piatto freno.
SEZIONE 7
5206 Assali anteriori 5833 - 5833/1
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
- Assale anteriore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
- Angoli caratteristici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
CARATTERISTICHE E DATI . . . . . . . . . . . . . . . . 7
DIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
COPPIE DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
STACCO/RIATTACCO ASSALE
(CON SOSPENSIONI MECCANICHE) . . . . . 17
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
STACCO/RIATTACCO ASSALE
(CON SOSPENSIONI PNEUMATICHE) . . . . 18
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Pagina
SOSTITUZIONE COLONNETTE
FISSAGGIO RUOTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
STERZO
DESCRIZIONE
Assale anteriore
L’assale anteriore è in struttura d’acciaio,con sezione a doppio I mozzi ruote sono sopportati da due cuscinetti a rulli conici,
” T ” all’estremità della quale sono articolati i fusi a snodo. montati sul codolo del fuso a snodo e registrabili mediante
L’articolazione dei fusi a snodo è effettuata mediante perni so- ghiera filettata.
lidali al corpo assale,e per mezzo di quattro cuscinetti a rullini
piantati con interferenza nei fori degli sbalzi dei fusi a snodo.
Figura 1
77198
Figura 2
77199
Angoli caratteristici
Per avere una buona tenuta di strada del veicolo, un basso Angolo di inclinazione del montante
consumo dei pneumatici e per consentire alle ruote direttrici Figura 4
in fase di sterzatura di ritornare spontaneamente in marcia ß
rettilinea, si danno alle ruote anteriori determinati angoli di
montaggio:
- angolo di inclinazione ruote;
- angolo di inclinazione del montante;
- angolo di incidenza;
- convergenza delle ruote.
Detti angoli, opportunamente calcolati,consentono il corret-
to equilibrio di quelle forze che si creano quando il veicolo
è in movimento, nelle diverse condizioni di carico, che tendo- 32957
no a modificare la posizione delle ruote sul terreno.
L’angolo (β) di inclinazione del montante è quell’angolo for-
mato
dall’asse passante per il montante e la verticale al terreno os-
servando il veicolo di fronte.
Quando il prolungamento dell’asse del montante,si avvicina
alla ruota nel punto di contatto con il terreno (andamento
contrario all’inclinazione della ruota) l’angolo è positivo;è dif-
ficile se non impossibile avere l’angolo di inclinazione del
montante negativo.
L’angolo (α) di inclinazione della ruote,e quello di inclinazio-
ne del montante (β),permettono all’asse della ruota e all’asse
del montante di avvicinarsi il più possibile al centro di appog-
gio del pneumatico sul terreno.
Si ottiene così un ridotto consumo dei pneumatici e un basso
valore della coppia sterzante.
A B
A B 32958
32960
Figura 8
A
32959
CARATTERISTICHE E DATI
∅1
Diametro sedi cuscinetti a
rullini
sul fuso a snodo:
34,972 ÷ 34,988
- sede superiore ∅ 1 mm
41,972 ÷ 41,988
- sede inferiore ∅ 2 mm
∅2
∅3
Diametro esterno cuscinetti
a rullini per fuso a snodo:
- cuscinetti superiori
∅3 mm
- cuscinetti inferiori
∅4 mm
∅4
∅5
∅6
∅7
∅ 8
Piastrine registrazione X 1 ; X 2
S
MOZZI RUOTE
ASSETTO RUOTE
Inclinazione ruote
1°
(veicolo a carico statico)
Incidenza ruote
3°
(veicolo a carico statico)
Convergenza ruote
(veicolo a carico statico) mm 0,5 ÷ 1,5
DIAGNOSTICA
Principali anomalie di funzionamento dell’assale anteriore:
SI
SI
SI
Sufficiente lubrificazione delle articolazioni Effettuare una accurata lubrificazione delle articolazio-
NO ni.
SI
Registrazione tra fuso a snodo e assale esatta Effettuare una accurata registrazione del giuoco tra fu-
NO so a snodo e assale.
SI
Elementi interessati alla rotazione del fuso a snodo sul Controllare e sostituire i particolari che risultano dete-
perno efficienti NO riorati.
2 SFARFALLAMENTO
SI
Assale anteriore perfettamente allineato Ripristinare l’allineamento e serrare a coppia i dadi del-
NO le staffe di fissaggio molle a balestra sull’assale.
SI
SI
SI
Giuoco dei cuscinetti mozzi ruote regolare Regolare il giuoco assiale dopo aver eseguito le even-
NO tuali sostituzioni.
SI
SI
3 RUMOROSITÀ
Lubrificazione dei cuscinetti mozzi ruote sufficiente Ripristinare il livello dell’olio nei mozzi ruote.
NO
SI
SI
Accoppiamento tra perno per fuso a snodo e cusci- Controllare e sostituire i particolari usurati.
netti a rullini regolare NO
COPPIE DI SERRAGGIO
Figura 9
77200
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99355038 Chiave (65 mm) per smontaggio e rimontaggio coppe mozzi ruote
anteriori (usare con 99370317)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
STACCO/RIATTACCO ASSALE
(con sospensioni meccaniche) Figura 10
Stacco
Disporre il veicolo su terreno piano, bloccare con dei
cunei le ruote posteriori e procedere come segue:
- allentare i dadi di fissaggio ruote anteriori, sollevare il vei-
colo e posizionarlo su cavalletti di sostegno;
- posizionare sotto le ruote il carrello idraulico 99321024,
togliere i dadi di fissaggio e staccare le medesime;
- posizionare sotto l’assale un cricco idraulico munito di
supporto 99370628;
- scollegare le connessioni elettriche (10) per segnalazio-
ne usura freni, le connessioni elettriche (3) dei sensori giri
ABS (dal lato destro bisogna togliere il riparo calore) che
sono situate all’interno dei longheroni e liberare i cablaggi
dalle varie fascette di ritegno;
- staccare la tubazione rigida (8), svitare le viti di fissaggio (9)
e staccare la staffa di sostegno (7) delle tubazioni freni.
Riattacco
Invertire opportunamente le operazioni eseguite
per lo stacco e serrare alla coppia prescritta le viti e
i dadi di fissaggio.
I dadi autobloccanti devono essere sempre sostituiti
e serrati alla coppia prescritta.
Verificare che:
- controllare la filettatura dei cavallotti (5); riscon-
trando anomalie ripassare la filettatura oppure
sostituirli;
- eseguire lo spurgo aria dell’impianto freni come
descritto nella relativa sezione;
- controllare che l’olio dell’impianto frenante sia
a livello; in caso contrario ripristinarlo.
- controllare le condizioni dei tamponi elastici ; ri- 79446
STACCO/RIATTACCO ASSALE
(con sospensioni pneumatiche) Figura 11
Prima di eseguire operazioni di stacco/riatacco, scol-
! legare i cavi delle batterie e disporre il veicolo in con-
dizioni di sicurezza.
Stacco
Disporre il veicolo su terreno piano, bloccare con dei
cunei le ruote posteriori e procedere come segue:
- allentare i dadi di fissaggio ruote anteriori, sollevare il vei-
colo e posizionarlo su cavalletti di sostegno;
- posizionare sotto le ruote il carrello idraulico 99321024,
togliere i dadi di fissaggio e staccare le medesime;
- posizionare sotto l’assale un cricco idraulico munito di
supporto 99370628;
- scollegare le connessioni elettriche (16) per segnalazio-
ne usura freni, le connessioni elettriche (6) dei sensori giri
ABS (dal lato destro bisogna togliere il riparo calore) che
sono situate all’interno dei longheroni e liberare i cablaggi
dalle varie fascette di ritegno;
- staccare la tubazione rigida (14), svitare le viti di fissaggio
(15) e staccare la staffa di sostegno (13) delle tubazioni
freni.
Riattacco
Invertire opportunamente le operazioni eseguite
per lo stacco e serrare alla coppia prescritta le viti e
i dadi di fissaggio.
I dadi autobloccanti devono essere sempre sostituiti
e serrati alla coppia prescritta.
Verificare che:
- controllare la filettatura dei cavallotti (7); riscon-
trando anomalie ripassare la filettatura oppure
sostituirli;
- eseguire lo spurgo aria dell’impianto freni come
descritto nella relativa sezione;
- controllare che l’olio dell’impianto frenante sia
a livello; in caso contrario ripristinarlo.
79447
32974
32975
32973
32977 32979
Collegare le spine dei rilevatori al trasformatore e attivarne l’in- Mettere in bolla i rilevatori (3) tramite la livella (1) e bloccarli
terruttore; allentare la vite di bloccaggio del rilevatore e solle- in posizione mediante la vite (2).
vare il riparo dell’obiettivo. Premere il pulsante ” fuori centro Spostare i regoli (4) fino a che gli stessi non vengono centrati
”(3) per almeno due secondi, sul digitale (1) appaiono cinque dal segnale luminoso emesso dal rilevatore e annotare i valori
linee. indicati.
Ruotare lentamente a mano la ruota e proiettare il segnale lu-
minoso sulla scala del regolo (5) corrispondente.
Rilevare ed annotare l’escursione minimo e massimo del se-
gnale luminoso. : es. 12 e 8 .
Calcolare il valore medio dell’escursione: 12 + 8 = 20 : 2 = 10
e posizionare la ruota sul valore medio calcolato contrasse-
gnandone la posizione.
Premere nuovamente il pulsante ” fuori centro ” (3) sino a che
accende il led (2) dell’inclinazione ruota e sull’indicatore digita-
le (1) appare un valore fittizio.
Ripetere le operazioni sull’altra ruota.
13952
32978 Se i valori sono disuguali, sterzare le ruote fino a che gli indici
Premere il pedale del freno e bloccarlo in posizione mediante dei segnali luminosi si dispongono su due valori uguali (A) ed
l’apposito attrezzo (1) posizionato contro il sedile, mantenen- esattamente il valore medio delle due letture fatte in prece-
do così il veicolo frenato per l’intero ciclo di misurazione. denza. In questo modo si ottiene un perfetto allineamento
delle ruote.
32980
Con i rilevatori sempre in bolla e le ruote perfettamente alli- Controllo angolo di inclinazione montante
neate, mediante la leva (1), spostare il riparo dell’obiettivo. (King Pin) e angolo di incidenza (Caster)
Agire sulla leva (2) e dirigere l’indice del segnale luminoso sulla
scala millimetrata del regolo (3) corrispondente al diametro Figura 22
del cerchio.
Ripetere le stesse operazioni sul rilevatore opposto e rilevare
leggendo sulle scale millimetrate il valore delle convergenze
espresso in mm.
La somma algebrica dei due valori così rilevati deve essere di
0 ÷ 1 mm a carico statico.
32982
Figura 21 Figura 23
32981
32983
Nella condizione di ruote anteriori allineate a quelle posteriori
e con i rilevatori in bolla, premere il tasto (3) inclinazione ruo- Sterzare le ruote di 20° verso l’interno e premere due volte
te, si accende il led (2) e sul digitale (1) compare il valore del- il tasto (3) inclinazione montante, si accende il led (2) e sul digi-
l’angolo di inclinazione che deve essere di 1°. tale (1) appaiono nove linee orizzontali.
32984 32986
Sterzare le ruote di 20° verso l’esterno e premere nuovamen- Con le ruote in marcia rettilinea, azzerare sull’indice (2) dei
te il tasto (2) di inclinazione montante e sul digitale (1) appare piatti oscillanti (4) i settori graduati (5).
il valore dell’angolo di inclinazione montante (King Pin) che de- Se gli angoli di sterzata da rilevare sono superiori ai 30°, occor-
ve essere di 7° . re utilizzare come indici di riferimento di ” 0° ” il segno di 20°
(1) posto sul piatto oscillante e quello corrispondente del set-
tore graduato.
Sterzare la ruota interna del valore prescritto e rilevare che
l’angolo della ruota esterna corrisponda al valore prescritto,
tenendo presente di utilizzare, per la lettura, come indici di ri-
ferimento di ” 0° ” il segno di 20° (3) posto sul piatto oscillante
e quello corrispondente del settore graduato.
Ripetere le stesse operazioni e controllare la sterzata della
ruota opposta.
Figura 25
32985
32990 32994
Mediante sollevatore, posizionare e fissare il complessivo as- Svitare le viti (1 e 3) e staccare le pinze freni (2).
sale (1) sul cavalletto per la revisione 99322215 (2).
520620 STACCO E RIATTACCO MOZZI
RUOTE
Stacco Figura 31
Figura 28
77201 32995
Ruotare il mozzo ruota in modo da portare il tappo a vite (1) Bloccare la rotazione del mozzo ruota e con la leva di
verso il basso; svitare il tappo e scaricare l’olio in un apposito reazione 99370317 e mediante la chiave 99355038 (1)
contenitore. svitare la coppa (2) scaricando l’olio residuo nell’apposito
contenitore.
Figura 29 Figura 32
32996
32993
Togliere i fermi (3), sfilare i perni (1) ed estrarre le guarnizioni Svitare la vite (3), la ghiera di registro (2), sfilare la rondella (4),
frenanti (2). il cuscinetto esterno (1) e staccare il mozzo ruota completo.
32997
32998
Con mezzi generici estrarre l’anello (3) di tenuta.
Umettare con olio il profilo e spalmare la parte esterna del Assestare alcuni colpi di mazzuolo in senso assiale sul mozzo
nuovo anello di tenuta, con ermetico tipo ” B ”. ruota, ruotarlo in entrambi i sensi per liberare i rulli dei cusci-
Con il calettatore (2) 99360423 e l’impugnatura (1) montare netti.
l’anello di tenuta nella propria sede nel mozzo ruota. Applicare la base magnetica (1) completa di comparatore (2)
Riattacco mozzi ruote al mozzo ruota.
Disporre l’astina del comparatore (3) perpendicolare al codo-
lo del fuso a snodo (4).
Assicurarsi che le superfici di tutti i particolari Azzerare il comparatore con un precarico di 1,5 - 2 mm.
all’interno del mozzo siano accuratamente pulite, Muovere assialmente, con l’ausilio di una leva, il mozzo ruota
prive di scorie e bavature. e rilevare il giuoco assiale che deve essere di 0,16 mm (valore
massimo).
Qualora il valore rilevato non corrisponde a quello prescritto
Figura 34 sostituire il gruppo cuscinetti e procedere ad una nuova opera-
zione di registrazione.
Figura 36
60875
Figura 39
77202
Figura 38 Figura 40
33002
33004
Assicurarsi che il piano di appoggio teste delle colonnette sia Raddrizzare e sfilare la copiglia (1).
privo di bavature. Sbloccare il dado (2) e svitarlo parzialmente in modo da evita-
Piantare accuratamente le colonnette, applicando re la caduta del tirante all’atto dello stacco.
sulla testa delle colonnette, un carico non superiore
a 2300 kg. Figura 43
33006
Riattacco
Figura 44 Figura 46
33007
Bloccare la vite (4), allentare il dado (3) e svitare lo snodo (2) 33009
dal tirante trasversale (1). Svitare le viti (2) e rimuovere la leva (1). Per il riattacco ese-
Avvitare lo snodo nel tirante e bloccarlo in posizione serran- guire le operazioni inverse bloccando le viti a coppia.
do il dado di bloccaggio alla coppia prevista.
NOTA Per facilitare il riattacco del tirante trasversale e la 520611 STACCO E RIATTACCO DEL
successiva registrazione della convergenza ruote, PERNO PER FUSO A SNODO
annotare il numero di giri necessari per svitare ogni Stacco
singolo snodo in modo da avvitare i nuovi con lo Figura 47
stesso numero di giri.
33008
Figura 48 Riattacco
Figura 51
33011
33012
NOTA Prima del montaggio, umettare la ralla del coper-
Svitare le viti (4) e rimuovere il coperchio inferiore (3), la pia- chio inferiore con grasso Tutela MR2.
strina di registro (2) e la ralla (1).
Figura 50 Figura 52
33013 33012
Con l’attrezzo 99347047 (1) e i particolari (2 e 3) sbloccare Posizionare il coperchio inferiore (3) completo di ralla (1) e
il perno del fuso a snodo. spessori di registro (2); serrare le viti di fissaggio (4) alla coppia
Rimuovere l’attrezzatura e sfilare il perno. prevista.
Ripetere le stesse operazioni per il fuso opposto.
Figura 53 Figura 55
33011 33016
Inserire in sede il coperchio superiore (2) completo di relativa Controllato il giuoco tra il rasamento superiore del fuso a
guarnizione di tenuta; posizionare l’ingrassatore come illustra snodo e assale, verificare mediante spessimetro (1), che tra
la figura, quindi inserire l’anello di sicurezza (1) assicurandosi il rasamento inferiore del fuso a snodo e quello relativo all’as-
che l’espansione dell’anello avvenga correttamente. sale esista una luce non inferiore a 0,25 mm.
Figura 54
33015
60887 60889
La sostituzione dei cuscinetti del fuso a snodo (5) si esegue Montaggio cuscinetto a rullini (7):
utilizzando, per lo smontaggio e montaggio dei medesimi, i utilizzare il particolare (1 e 2) e impugnatura (4).
particolari (1-2-3) del battitoio 99374527 e impugnatura Montaggio cuscinetto a rullini (6):
99370007 (4). utilizzare il particolare (2) e impugnatura (4).
Utilizzare il particolare (1) e impugnatura (4) per lo smontag- Montaggio cuscinetto a rullini (8):
gio dell’anello di tenuta (8) e cuscinetti a rullini (6 - 7) lato utilizzare i particolari (3 e 2) e impugnatura (4).
superiore. Utilizzare il particolare (3) e impugnatura (4) per Montaggio cuscinetto a rullini (9):
lo smontaggio dell’anello di tenuta (9) e cuscinetti a rullini (10 utilizzare il particolare (2) e impugnatura (4).
- 11) lato inferiore.
Figura 58
60890
Figura 59
Applicare due aste (1) complete di coni (3) nei fori per perni
fuso; premere i coni e bloccarli in posizione mediante le ap-
Applicare due basi (5) con goniometri, sui piani (6) inseren-
posite viti sulle aste.
dole nei grani di centraggio.
Inserire due grani di centraggio (2) nelle sedi del piano di ap-
poggio molle a balestra (4).
NOTA Prima di applicare le basi con goniometro, accer-
tarsi che i piani di appoggio, non presentino tracce
di vernice o asperità.
Figura 61
Controllare l’eventuale angolo di deformazione sui settori gra- delle molle a balestra, rispetto ai fori dei perni per fuso a sno-
duati dei goniometri indicati dalle frecce. do è corretta.
Ovviamente gli indici dei goniometri non rilevano alcun sposta- Togliere la barra scorrevole e le basi con goniometro utilizza-
mento angolare, quando la planarità delle superfici di appoggio te per il controllo.
Figura 63
Procedere alla lettura del valore dell’angolo di inclinazione dei spondenza degli indicatori (1). Il valore dell’inclinazione dei
fori per perni a fuso, sui relativi settori graduati (2), in corri- fori per peni fuso deve essere di 7º.
SEZIONE 8
5004 Sospensioni
Pagina
SOSPENSIONI MECCANICHE
ANTERIORI E POSTERIORI . . . . . . . . . . . . . . 3
SOSPENSIONI PNEUMATICHE
ANTERIORI E POSTERIORI . . . . . . . . . . . . . . 39
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
- Modelli 60E..K . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
- Modelli 100E.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
- Modelli 75E..K . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
- Modelli 80E..K . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
- Modelli 100E..K . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
AMMORTIZZATORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
- Schemi di montaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
CARATTERISTICHE E DATI
AMMORTIZZATORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
Pagina Pagina
- Ammortizzatori anteriori (con molle a balestra BARRA STABILIZZATRICE ANTERIORE . . . . . . . 31
semiellittiche) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
- Ammortizzatori posteriori (con molle a balestra
paraboliche) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 - Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
DESCRIZIONE
La sospensione è costituita da molle a balestra integrate da due ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto e da una
barra stabilizzatrice.
Le molle a balestra possono essere di tipo semiellittico o del tipo parabolico.
La balestra semiellittica ha notevole rigidità in quanto tutte le foglie che la compongono hanno lo stesso spessore tra una estremi-
tà e l’altra, inoltre la disposizione delle foglie l’una contro l’altra causa un forte attrito interno, limitando così gli spostamenti della
balestra.
La balestra parabolica è formata da una foglia avente lo spessore massimo in mezzeria e più fine alle estremità.
La particolare forma delle foglie fa sì che la balestra parabolica sia più ”morbida” e di conseguenza assicura una maggiore comodità
di guida.
Gli ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto ostacolano il movimento delle ruote tanto verso l’alto quanto verso il
basso, consentendo così un’ottima stabilità di marcia.
La barra stabilizzatrice permette di mantenere il parallellismo tra l’asse delle ruote ed il telaio, annullando l’eventuale squilibrio
di carico sulle ruote montate sullo stesso asse.
Figura 1
77622
Figura 2
77623
Paraboliche N° 2
S Spessore foglia
29
(misurata al centro)
+ 0,1
D = diametro esterno boccola 45 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
Paraboliche N° 2
S Spessore foglia
29
(misurata al centro)
+ 0,1
D = diametro esterno boccola 45 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
Semiellittiche N° 2
L
Lunghezza molla (misurata al centro degli occhielli) 1714 ± 3
+ 0,1
D = diametro esterno boccola 45,5 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
Semiellittiche N° 2
L
Lunghezza molla (misurata al centro degli occhielli) 1714 ± 3
+ 0,1
D = diametro esterno boccola 45,5 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
Semiellittiche N° 2
L
Lunghezza molla (misurata al centro degli occhielli) 1714 ± 3
+ 0,1
D = diametro esterno boccola 45,5 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
Semiellittiche N° 2
L
Lunghezza molla (misurata al centro degli occhielli) 1714 ± 3
+ 0,1
D = diametro esterno boccola 45,5 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
77624
Figura 4
77625
Figura 5
77626
Figura 6
77627
Paraboliche N° 2
L
Lunghezza molla principale 1670 ± 3
(misurata al centro degli occhielli)
+ 0,1
D = diametro esterno boccola 45 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
Modelli 100E..
mm
Paraboliche N° 2
L
Lunghezza molla principale 1670 ± 3
(misurata al centro degli occhielli)
+ 0,1
D = diametro esterno boccola 45 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
Semiellittiche N° 2
L
Lunghezza molla principale
1670 -06
(misurata al centro degli occhielli)
+ 0,27
D = diametro esterno boccola 45,5 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
Modelli 75E..K
mm
Semiellittiche N° 2
L
Lunghezza molla principale
1670 -06
(misurata al centro degli occhielli)
+ 0,27
D = diametro esterno boccola 45,5 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
Modelli 80E..K
mm
Semiellittiche N° 2
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
Modelli 100E..K
mm
Semiellittiche N° 2
+ 0,27
D = diametro esterno boccola 45,5 -0
D d
+ 0,2
d = diametro interno boccola 16,5 -0
AMMORTIZZATORI
Schemi di montaggio
Figura 7
72694
Figura 8
77850
DIAGNOSTICA
Principali anomalie di funzionamento delle sospensioni:
1 SOSPENSIONE RUMOROSA
NO
NO
Cuscinetti ruote usurati e con esatto giuoco. Effettuare un’ accurato controllo dei cuscinetti e, se
SI necessario, sostituire i particolari danneggiati.
NO
Allentamento del fissaggio dei supporti delle molle a Controllare i supporti ed eventualmente sostituire i
balestra. SI chiodi di fissaggio al telaio che risultano allentati.
NO
Allentamento del pacco molle a balestra per rottura Revisionare le molle a balestra e sostituire il perno cen-
del perno centrale di fissaggio. SI trale ed il relativo dado autobloccante.
NO
Allentamento del pacco molle a balestra per rottura Controllare le staffe di fissaggio molla a balestra e sosti-
dei chiodi fissaggio staffe bloccaggio molle. SI tuire i chiodi di fissaggio.
NO
Errata convergenza delle ruote Effettuare l’esatta regolazione della convergenza delle
SI ruote.
NO
NO
NO
Inadeguata velocità di marcia su strade con fondo Adeguare opportunamente la velocità a seconda del
ghiaioso SI fondo stradale.
NO
Giuoco eccessivo dei cuscinetti delle ruote Registrare il giuoco e lubrificare i cuscinetti con grasso
SI TUTELA MR3.
NO
Allentamento del pacco molle a balestra per rottura Controllare le staffe di fissaggio molla a balestra e sosti-
dei chiodi fissaggio staffe bloccaggio molle. SI tuire i chiodi di fissaggio.
Pressione dei pneumatici bassa e irregolare Controllare ed eseguire un corretto gonfiamento alla
SI pressione prescritta.
NO
Erratto assetto delle ruote anteriori Controllare e revisionare l’assetto delle ruote
SI
NO
Errata registrazione del giuoco dei cuscinetti ruote an- Effettuare la registrazione del giuoco dei cuscinetti.
teriori SI
NO
Anormale disposizione del carico Controllare il carico e disporlo in modo uniforme sul
SI piano di carico.
NO
Erratta pressione di tutti i pneumatici Controllare ed eseguire il gonfiamento alla giusta pres-
SI sione.
NO
Perno centrale d’unione foglie molla a balestra danneg- Sostituire il pezzo e revisionare la molla.
giato SI
NO
Snervamento o rottura delle foglie molla a balestra Revisionare la molla e sostituire i particolari inutilizzabi-
SI li o, se necessario, la molla completa.
Allentamento dei supporti delle molle a balestra Controllare i supporti ed eventualmente sostituire i
SI chiodi di fissaggio al telaio che risultassero allentati.
NO
Allentamento del pacco molla a balestra per rottura Revisionare la molla a balestra sostituendo il perno
del perno centrale di fissaggio SI centrale ed il relativo dado autobloccante.
NO
Allentamento del pacco molla a balestra per rottura Controllare le staffette di bloccaggio molla a balestra
dei chiodi di fissaggio staffette bloccaggio molle SI e sostituire i chiodi di fissaggio.
NO
Cuscinetti ruote usurati e con giuoco eccessivo Effettuare un’accurato controllo dei cuscinetti e, se ne-
SI cessario, sostituire i particolari danneggiati.
Registrare il giuoco dei cuscinetti ruote.
COPPIE DI SERRAGGIO
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
SOSPENSIONE ANTERIORE
Dado fissaggio staffe molla a balestra 166,5 ± 16,5 (16,9 ± 1,7)
Vite fissaggio molla a balestra al biscottino 220 ± 20 (22,4 ± 2)
SOSPENSIONE POSTERIORE (con molle a balestra paraboliche)
Dado fissaggio staffe molla a balestra 463 ± 46,5 (47,2 ± 4,7)
Vite fissaggio molla a balestra al biscottino 220 ± 20 (22,4 ± 2)
Dado fissaggio molla a balestra al supporto anteriore 220 ± 20 (22,4 ± 2)
Vite fissaggio molla a balestra al supporto posteriore 220 ± 20 (22,4 ± 2)
SOSPENSIONE POSTERIORE (con molle a balestra semiellittiche)
Dado fissaggio staffe molla a balestra 277,5 ± 27,5 (28,3 ± 2,8)
Dado fissaggio molla a balestra al supporto anteriore 220 ± 20 (22,4 ± 2)
Vite fissaggio molla a balestra al supporto posteriore 220 ± 20 (22,4 ± 2)
Dado per vite fissaggio barra stabilizzatrice al supporto sul ponte 300 (30,5)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA SPERIMENTALE
In questo capitolo sono rappresentati i disegni tecnici costruttivi degli attrezzi sperimentali (S.P.), utilizzati nella revisione delle
molle a balestra descritte in questa sezione, che possono essere costruite dalle stesse officine di riparazione.
Stacco
Disporre il veicolo su terreno piano, bloccare con
dei cunei le ruote posteriori e procedere come se-
gue:
79448
Stacco
Disporre il veicolo su terreno piano, bloccare le
ruote anteriori e procedere come segue:
Riattacco
62428
62429
Figura 12
3 4
62431
Riattacco
Figura 15
62432
superficiali riscontrabili a seguito di esame visivo, Svitare i bulloni (1) e (2), sfilare le viti, facendo attenzione a
né alterazioni di forma in generale tali da com- non danneggiare il filetto e recuperare i biscottini (3).
promettere la rispondenza al relativo disegno Ripetere la medesima procedura sul lato opposto del veicolo.
costruttivo.
Figura 17 Figura 18
99186
99185
Applicare, sulla boccola del supporto posteriore l’attrezzo Sp Avvitare il dado (1), come illustrato in figura.
2507 (1) , completo di una chiave poligonale da 19 mm (2), Avvitare quindi il dado speciale (2) per sfilare la boccola elasti-
inserita dall’apposita feritoia ed innestata nel tratto esagonale, ca dalla sede nel supporto.
presente sulla vite, per fermare l’eventuale rotazione dell’at-
trezzo stesso.
NOTA Nella figura seguente si riporta una sezione con la
posizione corretta dei componenti dell’attrezzo SP
2507 conformato per lo smontaggio delle boccole.
Figura 19
99187
Figura 20
99188
NOTA Nella figura seguente si riporta una sezione con la posizione corretta dei componenti dell’attrezzo SP 2507 conformato
per lo smontaggio delle boccole.
Figura 21
99189
Figura 23
99190
NOTA Nella figura seguente si riporta una sezione con la posizione corretta dei componenti dell’attrezzo 99346052 conforma-
to per il rimontaggio delle boccole.
Figura 24
99192
Figura 25 Figura 27
99195
Figura 28
99194
Figura 29 Figura 31
99199
99209
Sollevare il cricco idraulico con cautela e posizionare corret- Applicare, sulla boccola del supporto anteriore l’attrezzo Sp
tamente in sede le balestre sui due lati del veicolo. 2507 (1), completo di una chiave poligonale da 19mm (2),
Avvitare il bullone di fissaggio e serrare alla coppia prescritta. inserita dall’apposita feritoia ed innestata nel tratto esagonale,
presente sulla vite, per fermare l’eventuale rotazione dell’at-
trezzo stesso.
Avvitare quindi il dado speciale (3) per sfilare la boccola elasti-
STACCO E RIATTACCO BOCCOLE MOLLE ca dalla sede.
A BALESTRA ANTERIORI Ripetere la medesima procedura sul lato opposto del veicolo
99198
Al riattacco montare solamente boccole elastiche di NOTA Al riattacco montare solamente boccole elastiche
nuovo tipo. di nuovo tipo.
Posizionare il piattelli di compressione con la fresa-
tura rivolta verso l’alto, come illustrato in figura, per
facilitare l’inserimento della balestra, completa delle
Applicare dell’acqua saponata oppure del grasso di vaselina
boccole elastiche, nella sede senza pericolo di dan-
sulla superficie delle boccole elastiche e nel foro di alloggia-
neggiamento dei bordi delle boccole stesse.
mento nella balestra.
Figura 32
Figura 34
99200
99204
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Pagina
SOSPENSIONI PNEUMATICHE . . . . . . . . . . . . . 41
GENERALITÀ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
COMPLESSIVI SOSPENSIONI PNEUMATICHE . 41
- Livello “M 1” - “M 2” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
DIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
COPPIE DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
CARATTERISTICHE E DATI . . . . . . . . . . . . . . . . 51
- Impianto pneumatico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
Pagina Pagina
- Distributore elettropneumatico assale
per veicoli 4 x 2 FP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 AMMORTIZZATORI POSTERIORI . . . . . . . . . . . 61
- Funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 - Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
- Abbassamento ponte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
- Autolivellamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
MOLLE AD ARIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
- Centralina elettronica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
STACCO-RIATTACCO SOSPENSIONI
PNEUMATICHE ANTERIORI . . . . . . . . . . . . . 59
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
STACCO-RIATTACCO SOSPENSIONI
PNEUMATICHE POSTERIORI TIPO
HENDRICKSON . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
AMMORTIZZATORI ANTERIORI . . . . . . . . . . . . 61
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
Print 603.93.383
SOSPENSIONI PNEUMATICHE
GENERALITÀ
Le sospensioni pneumatiche presentanto elevata flessibilità, Tutte le operazioni suddette sono comunque vincolate da de-
notevole capacità di smorzamento delle vibrazioni e soprat- terminate condizioni di funzionamento e dalle relative sicurez-
tutto, indipendentemente dal carico sul veicolo, per effetto ze degli impianti ad esse collegate.
dell’autoregolazione dell’impianto, la distanza “telaio-piano La centralina elettronica ECAS controlla automaticamente il
stradale” rimane costante. Le sospensioni pneumatiche con- livello (distanza dal piano stradale) del telaio, attraverso i valori
sentono, tramite apposito pulsante di variare la distanza “te- reali forniti dai sensori, comparandoli con i valori nominali regi-
laio-piano stradale” e quindi l’altezza del piano di carico del strati in memoria.
veicolo. In caso di allontanamento o variazione di assetto, la centralina
elettronica pilota i gruppi elettropneumatici, tramite i quali vie-
Il sistema ECAS, oltre ai conosciuti vantaggi offerti dalla so- ne corretto il livello reale rispetto a quello nominale impostato
spensione pneumatica consente: o memorizzato in precedenza dal conducente.
- una notevole riduzione del consumo di aria; Il sistema dispone di un telecomando per le operazioni di sol-
levamento/abbassamento e livellamento telaio ed è possibile
- pronta risposta nei vari processi di regolazione; operare sia a veicolo fermo che in movimento.
- semplicità degli impianti; Il telecomando, oltre alle operazioni di sollevamento, abbassa-
mento e autolivellamento, permette di memorizzare altri livelli
- ampia concezione di sicurezza; di assetto telaio e quando le esigenze di esercizio lo richiedo-
- possibilità di una completa diagnosi del sistema. no, richiamarli.
Il sistema ECAS (Electronically Controlled Air Suspension)
controlla automaticamente il livello nominale delle sospen-
sioni pneumatiche del veicolo, con la possibilità, per i veicoli
che lo equipaggiano, di sollevare l’assale aggiunto posteriore,
quando le condizioni di esercizio del veicolo lo richiedono e
di ottenere il trasferimento dei carico sull’asse motore nella
fase di spunto, qualora le condizioni di aderenza del veicolo
siano precarie (ausilio in fase di spunto).
NOTA I modelli equipaggiati con sospensioni miste (anteriori meccaniche e posteriori pneumatiche) mantengono la sospen-
sione anteriore dei modelli corrispondenti con sospensione meccanica.
Figura 1
61978
Figura 2
105034
Figura 3
62390
1. Valvola presa d’aria con ritorno limitato - 2. Valvola spurgo condensa manuale - 3. Serbatoio aria - 4. Presa controllo pres-
sione - 5. Valvola di non ritorno - 6. Indicatore bassa pressione - 7. Distributore elettropneumatico - 8. Valvola livellatrice elet-
tronica - 9. Molla aria ponte.
Print 603.93.383
78797
1. Valvola presa d’aria con ritorno limitato — 2. Valvola spurgo condensa manuale — 3. Serbatoio aria — 4. Presa controllo pres-
sione — 5. Valvola di non ritorno — 6. Indicatore bassa pressione — 7. Valvola livellatrice elettronica — 8. Molla aria assale —
9. Distributore elettropneumatico assale — 10. Distributore elettropneumatico ponte — 11. Molla aria ponte.
78798
1. Valvola a pressione controllata — 2. Sensore di livello assale — 3. Molla ad aria anteriore — 4. Distributore elettropneumatico
assale — 5. Molla ad aria posteriore — 6. Valvola di ritenuta — 7. Distributore elettropneumatico ponte — 8. Serbatoio — 9. Presa
di controllo pressione — 10. Sensore di livello ponte
78799
I tradizionali comandi accanto al posto di guida sono stati so- 1) Selezione asse anteriore *
stituiti da un controllo remoto posizionato al lato sinistro del 2) Memoria livello ” 1 ”
posto di guida 3) Sollevamento telaio
Questo dispositivo permette di gestire le diverse funzioni di 4) Abbassamento telaio
assetto del telaio. 5) STOP
Essendo di tipo estraibile consente di effettuare tutte le sele- 6) Livellamento telaio
zioni sia dal posto guida che da terra. 7) Memoria livello ” 2 ”
È composto da una serie di pulsanti di selezione e da due spie 8) Selezione asse posteriore
di segnalazione nell’ordine:
Il telecomando è collegato al sistema mediante un connettore
A) Spia di colore verde per selezione asse anteriore *
a 4 poli :
B) Spia di colore verde per selezione asse posteriore
Pin 1 Positivo di alimentazione
Pin 2 Negativo
Pin 3 Linea di comunicazione con centralina
Pin 4 Linea di comunicazione con centralina
Per l’utilizzo del telecomando vedere il capitolo “Descrizione
e Funzionamento”
* solo veicoli full pneumatic
78800
Livello “M 1” - “M 2”
Questa operazione è attivabile SOLO al di sotto dei 20 km/h. Il sistema offre la possibilità di memorizzare due ulteriori livelli
Superando detta velocità l’assetto impostato verrà mantenu- di assetto “M1” e “M2” in funzione delle proprie esigenze.
to costante. Queste due posizioni sono richiamabili SOLO ad una velocità
inferiore ai 20 km/h .
Per sollevare/abbassare il telaio agire come segue: Per attivarle procedere come segue:
- premere il pulsante (1) e/o (8) per selezionare l’asse, de- - premere il pulsante (1 o 8, Figura 7) per selezionare un
siderato, contemporaneamente si avrà l’accensione della asse, contemporaneamente si avrà l’accensione della
relativa spia “A” e/o “B” relativa spia “A” o “B”
- premere il pulsante (3) o (4) sino al raggiungimento del - premere il pulsante (3 o 4, Figura 7).
livello desiderato.
Richiamando questa operazione la spia di colore giallo posta
Nel momento in cui il pulsante (3) o (4) verrà rilasciato tutte sul cruscotto si accenderà segnalando al conducente la posi-
le elettrovalvole verranno diseccitate e riportate in condizio- zione di fuori assetto.
ne di riposo / mantenimento. Per memorizzare i livelli “M1” e “M2” procedere come segue:
Durante questa operazione l’accensione della spia di colore - premere il pulsante (1, Figura 7) per selezionare l’asse
giallo posta sul cruscotto segnalerà al conducente la condi- anteriore, contemporaneamente si avrà l’accensione
zione di fuori assetto. della relativa spia “A”
Questa condizione e relativa segnalazione verrà mantenuta - premere il pulsante (3 o 4, Figura 7) sino al
anche disinserendo e inserendo il commutatore a chiave. raggiungimento del livello desiderato
Il limite massimo di sollevamento è regolato dai sensori di li- - RIPETERE LE STESSE OPERAZIONI PER L’ASSE
vello in funzione della calibrazione impostata in centralina. POSTERIORE
- premere il pulsante (5, Figura 7) e mantenerlo premuto.
NOTA La descrizione dei pulsanti è riferita al telecomando - premere il pulsante (2 o 7, Figura 7).
dei veicoli FP
- rilasciare il pulsante (2 o 7, Figura 7) e successivamente
il pulsante (5, Figura 7).
DIAGNOSTICA
Principali anomalie di funzionamento delle sospensioni
pneumatiche :
RICARICA DELL’IMPIANTO
1 PNEUMATICO SCARSA O
IRREGOLARE
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneu- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
matico SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate
NO
NO
NO
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneu- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
matico SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate
NO
(continua)
NO
NO
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneu- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
matico SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate
NO
NO
NO
NO
COPPIE DI SERRAGGIO
Sospensione pneumatica anteriore
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
Dado per fissaggio staffa molla 116,5 ± 16,5 (11,8 ± 1,6)
Vite per fissaggio molla a balestra al biscottino 220 ± 20 (22,4 ± 2)
Dado per vite di fissaggio tassello elastico 18 ± 2 (1,8 ± 0,2)
91499
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
Dado 206,5 ± 20,5 (21 ± 2,1)
1 Fissaggio attacco a forcella superiore
Vite 226,5 ± 22,5 (23,1 ± 2,3)
Dado 311 ± 31 (31,7 ± 3,2)
2 Fissaggio attacco a forcella inferiore
Vite 382 ± 38 (38,9 ± 3,9)
3 Fissaggio braccio sostegno al supporto sospensione 772 5 ± 77,5
772,5 77 5 (78 7 ± 7,9)
(78,7 7 9)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
CARATTERISTICHE E DATI
Impianto pneumatico
DENOMINAZIONE
Valvola a pressione controllata
- Tipo: MARELLI - WABCO 434 100 232 0 - KNORR DR 4248
Pressione di apertura 8,5 bar
Serbatoi aria
Sospensione anteriore 15 Litri
Sospensione posteriore 15 Litri
Sensore di livello
- Tipo: WABCO 441 050 012 0
tensione di alimentazione Impulso 8 ÷ 16V
assorbimento di corrente Max 90 mA
temperatura di impiego - 40 °C ÷ + 80 °C
Distributore elettropneumatico
- Tipo: WABCO 472 880 001 0 (per ponte sulle versioni P e FP)
WABCO 472 880 020 0 (per assale sulle versioni FP)
temperatura di impiego - 40 °C ÷ + 80 °C
pressione di esercizio (alimentazione) 5 ÷ 13 bar
pressione dinamica max (controllo d’uscita) 20 bar
tensione di alimentazione 24 V
Valvola di ritenuta
- Tipo: WABCO WESTINGHOUSE 434 014 000 0 - FERNA F 100 718
pressione di esercizio Max 20 bar
temperatura di impiego - 40 °C ÷ + 80 °C
Presa di controllo pressione
- Tipo: RAUFOSS 623.7776 - SIRT VFM 1615 - WABCO 463.703.114.0
Temperatura d’impiego - 40 °C ÷ + 80 °C
Centralina elettronica
- Tipo: WABCO
tensione di alimentazione 18 ÷ 32 V
temperatura di impiego - 40 ÷ 70 °C
Interruttore manometrico bassa pressione
- Tipo: TDS F13016
Tensione di lavoro 12/24V
Carico elettrico ammesso 0,001 ÷ 1A
Pressione massima di esercizio 12 bar
Paraboliche N° 2
+ 0,27
D d D = diametro esterno boccola 45,5 -0
Figura 9
B-B A-A
33722
Ammortizzatori anteriori
Ammortizzatori posteriori
HENDRICKSON
Print 603.93.383
1 2
20437
22 20
10
0
62422
62421
78802
Sollevamento assale
La centralina eccita l’elettrovalvola per alimentare i distribu-
tori, tramite la condotta dell’aria (11) dal serbatoio ed eccita
l’elettrovalvola “A” (Figura 18) del distributore elettropneu-
matico ponte per alimentare il primo distributore, che chiude
lo scarico in atmosfera (3, Figura 18) e apre l’ingresso dell’aria
(11, Figura 18) dal serbatoio.
In questo modo l’aria proveniente dalla condotta (21, Figura
19) alla condotta (21) alimenta le molle ad aria dell’assale tra-
mite le condotte (22 e 23).
Abbassamento assale
In questo caso la centralina eccitando l’elettrovalvola che ali-
menta il distributore, permette lo scarico dell’aria dalle molle
ad aria in atmosfera dalla condotta (21) alla condotta (21,
Figura 18) e apre l’ingresso dell’aria (3, Figura 18) che risulta
aperto in quanto elettrovalvola “A” (Figura 18) distributore
elettropneumatico ponte e diseccitata.
Autolivellamento
La centralina, in funzione della posizione dei sensori di livello
78803 comanderà opportunamente l’elettrovalvola del distributore
Collegamenti pneumatici elettropneumatico assale e le elettrovalvole del distributore
11 - dal serbatoio aria elettropneumatico ponte per eseguire le fasi di sollevamento
21 - dal distributore elettropneumatico ponte o abbassamento sino a raggiungere il livellamento del veicolo
22 - Alla molla ad aria lato destro o le posizioni memorizzate “M1” o “M2”.
23 - Alla molla ad aria lato sinistro
Collegamenti elettrici
6.1 - Positivo di alimentazione elettrovalvola
6.2 - Negativo
6.4 - –
78805
Abbassamento ponte
In questo caso la centralina eccitando le elettrovalvole “B” e
“C” per alimentare il secondo e il terzo distributore, permet-
78806
tendo lo scarico dell’aria dalle molle ad aria in atmosfera attra-
Collegamenti pneumatici verso lo scarico (3) che risulta aperto in quanto l’elettrovalvo-
11 - Dal serbatoio aria la “A” è diseccitata.
21 - Al distributore elettropneumatico assale
22 - Alla molla ad aria lato destro
23 - Alla molla ad aria lato sinistro Autolivellamento
Collegamenti elettrici La centralina, in funzione della posizione dei sensori di livello
Pin 1 - Positivo di alimentazione elettrovalvola “A” comanderà opportunamente le elettrovalvole “A” , “B” e/o
Pin 2 - Positivo di alimentazione elettrovalvola “B” “C” per eseguire le fasi di sollevamento o abbassamento sino
Pin 3 - Positivo di alimentazione elettrovalvola “C” a raggiungere il livellamento del veicolo o le posizioni
Pin 4 - Negativo comune memorizzate “M1” o “M2”.
Figura 20
NOTA Tutto questo è valido SOLO se il veicolo è in moto
da almeno 5 min. in quanto il sitema ritarda ogni
controllo per permettere l’eventuale ricarica
dell’impianto pneumatico
Stacco
Disporre il veicolo su terreno piano, bloccare con
dei cunei le ruote posteriori e procedere come se-
gue:
Riattacco
79449
Stacco
Disporre il veicolo su terreno piano, bloccare le
ruote anteriori e procedere come segue:
Riattacco
105040
62379
105035
Riattacco
62380
105036
Riattacco
SEZIONE 9
5025 Ruote e Pneumatici
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
CARATTERISTICHE E DATI . . . . . . . . . . . . . . . . 3
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
DIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
DESCRIZIONE
Il cerchio ruota rappresenta la struttura rigida della ruota ed - sviluppare sul suolo la forza motrice fornita dal motore
è identificato dalle seguenti dimensioni: necessaria al veicolo per il suo spostamento;
- diametro del cerchio, misurato alla base della scanalatura - assicurare la massima aderenza stabilita dal contatto
circonferenziale (cioè sulla superficie su cui appoggia la pneumatico - strada con una durata soddisfacente;
camera d’aria); - sopportare gli sforzi generati dalle brusche frenate, da
- larghezza della scanalatura circonferenziale del cerchio veloci accelerazioni e dalla spinta della forza centrifuga
ruota (cioè la distanza tra le superfici su cui appoggia la in curva;
copertura). - garantire la stabilità del veicolo anche alla alte velocità;
Il pneumatico ha i seguenti compiti: assicurare il potere direzionale del veicolo.
- assorbire la maggior parte degli urti provocati dalle aspe-
rità stradali sfruttando l’elasticità dell’aria;
CARATTERISTICHE E DATI
RUOTE PNEUMATICI
9,5 R 17,5”
A disco con cerchio drop center 205/75 R 17,5”
17,5” x 6,00 215/75 R 17,5”
225/75 R 17,5”
NOTA Per il controllo della pressione dei pneumatici attenersi ai valori indicati nel libretto “Uso e Manutenzione” specifico.
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
DIAGNOSTICA
Principali anomalie dei pneumatici:
1 - Consumo eccessivo.
2 - Consumo irregolare.
3 - Il veicolo tende da un lato.
1 CONSUMO ECCESSIVO
NO
Repentine variazioni della velocità di marcia per bru- Evitare ogni accelerazione o frenature superflue.
sche partenze o per abuso della frenatura. SI
NO
Eccessiva velocità con pneumatici a pressione insuffi- Verificare le pressioni, a pneumatici freddi.
ciente. SI
NO
NO
2 CONSUMO IRREGOLARE
NO
NO
NO
Insufficiente convergenza delle ruote anteriori: usura Procedere al controllo ed alla registrazione della con-
notevole delle superfici interne del battistrada. SI vergenza.
NO
Errato assetto delle ruote anteriori. Ripristinare il normale assetto delle ruote.
SI
NO
Deformazione dei cerchi ruote con conseguente squi- Se possibile, riparare i cerchi o sostituirli; eseguire quin-
libratura. SI di l’equilibratura delle ruote.
NO
Errato montaggio dei pneumatici sui cerchi. Montare esattamente il pneumatico ed equilibrare la
SI ruota.
(continua)
NO
Eccessiva convergenza delle ruote anteriori: usura ec- Controllare e registrare la convergenza.
cessiva delle superfici esterne del battistrada. SI
NO
Diversa pressione di gonfiamento tra i pneumatici an- Controllare le pressioni uniformandole all’esatto valo-
teriori. SI re prescritto.
NO
Eccessiva differenza di usura tra una coppia di pneuma- Sostituire il pneumatico eccessivamente usurato.
tici . SI
16997
L’equilibratura delle ruote anteriori può essere eseguita con le - Collegare il cavo (3) del rilevatore di squilibrio all’appa-
ruote montate sul veicolo usando l’apposita equilibratrice elet- recchio 99305037.
tronica 99305037 ; in questo modo si avrà il notevole vantag-
- Praticare sul pneumatico un segno di riferimento, costi-
gio di equilibrare la ruota insieme alle altre masse rotanti.
tuito da una traccia radiale ricavata con gesso o striscia
di carta gommata.
L’operazione deve essere eseguita nel modo seguente:
- Mettere l’interruttore (2) in posizione di equilibratura
- Sollevare la parte anteriore del veicolo ed accertarsi che
statica e il commutatore di sensibilità (4) in corrispon-
le ruote girino liberamente.
denza della tacca n°5 della scala graduata.
- Disporre sotto l’assale vicino alla ruota in esame il rivelato-
- Inserire l’interruttore (5) luce strumento (1) e l’interrut-
re di squilibrio (1), posizionando in altezza in modo tale
tore (8) della lampada stroboscopica.
che il rullo avviatore dell’apparecchio 99305037 (2) vada
a contatto del pneumatico; sotto il lato opposto del l’assa- - Inserire il commutatore d’avviamento (6) dell’apparec-
le posizionare un cavalletto di sostegno e abbassare il cric- chio 99305037 nella posizione di prima velocità in modo
co idraulico. da far girare la ruota.
Portare il commutatore d’avviamento (6) nella seconda velo-
cità e spingere l’equilibratrice contro il pneumatico.
Mentre la ruota è trascinata in rotazione si riscontra che l’ef-
fetto stroboscopico sulla ruota farà apparire il segno di riferi-
mento fermo; la lancetta dello strumento (1) partendo dal va-
lore zero raggiunge sulla scala un valore massimo per poi tor-
nare verso lo zero.
Quando la lancetta ha iniziato l’arretramento allontanare
l’equilibratrice, disinserire completamente il commutatore
d’avviamento (6) e frenare il motore mediante la leva freno
(7).
La ruota continua a girare per inerzia e il segno di riferimento
praticato sul pneumatico si sposta, quindi segnare il punto do-
ve si è spostato il riferimento.
Leggere sullo strumento (1) il valore indicato dalla lancetta,
moltiplicarlo per 10 ottenendo così il valore del contrappeso
da applicare sul cerchione.
Figura 4
23885
RENDIMENTO 90%
Figura 5
Figura 7
ESATTO
- 40%
Figura 8
La coppia di pneumatici montati su un asse, è opportuno che sia sostituita quando sul battistrada, a seguito del consumo dei tasselli,
risultano evidenti della fasce continue estese a tutta la larghezza del pneumatico (visualizzatore sulle figure con punteggiatura).
I pneumatici presentano inoltre degli indicatori di usura A e B posizionati in corrispondenza dell’indicatore TWI per i pneumatici
PIRELLI (B) ed in corrispondenza del simbolo MICHELIN (A) per quelli di questo secondo costruttore: la sostituzione è tassativa
nel caso di raggiungimento di detti indicatori.
SEZIONE 10
5014 Sterzo
Pagina
DESCRIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
CARATTERISTICHE E DATI . . . . . . . . . . . . . . . . 3
DIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
COPPIE DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
- Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
IDROGUIDA ZF 8090 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
- Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
- Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Pagina
DESCRIZIONE
L’impianto di comando sterzo, presente sui veicoli EuroCargo, è costituito da una idroguida del tipo a circolazione di sfere coman-
data da una pompa ad ingranaggi montata in tandem con il compressore dell’aria.
Tale pompa ha la particolarità di avere il serbatoio dell’olio integrato al corpo.
Vista installazione dell’impianto idroguida
Figura 1
78672
CARATTERISTICHE E DATI
Sterzo Idraulico
78673
DIAGNOSTICA
Principali anomalie di funzionamento dell’idroguida:
1 - Sterzo duro nella sterzata destra e sinistra; 5 - Vibrazioni torsionali del volante;
2 - Sterzo duro solo nella sterzata a sinistra o destra; 6 - Eccessivo giuoco del volante;
3 - Sterzo duro quando il volante viene ruotato 7 - Perdita di olio;
rapidamente; 8 - Insufficiente pressione sul circuito.
4 - Quando si sterza intervengono forti colpi sul volante;
NO
Presenza d’aria nel circuito idraulico. Controllare la tenuta del tubo di aspirazione e della
SI guarnizione dell’albero della pompa e rabboccare
l’olio. Effettuare lo spurgo dell’impianto.
NO
NO
NO
Giunto a crociera poco scorrevole. Rendere scorrevole il giunto muovendolo più volte al-
SI ternativamente in modo che possa inclinarsi sotto il
proprio peso.
NO
Posizione del centro idraulico inesatta (se si lascia libe- Far regolare l’idroguida da una stazione ZF o TRW.
ro il volante, lo sterzo si porta spontaneamente in una SI
posizione estrema).
NO
NO
Presenza d’aria nell’impianto sterzante. Controllare la tenuta del tubo di aspirazione della
SI guarnzione dell’albero della pompa e rabboccare
l’olio.Effettuare lo spurgo dell’impianto.
NO
NO
NO
Assetto delle ruote errato. Eseguire i controlli e le regolazioni secondo i dati carat-
SI teristici riportati nella sessione “ASSALE”.
NO
NO
Teste dei tiranti sterzo allentate sulle leve. Sostituire i particolari eventualmente usurati.
SI
NO
NO
Trafilamento olio dai raccordi del circuito idroguida. Controllare l’efficienza delle guarnizioni dei raccordi
SI sostituendo quelle usurate.
5 VIBRAZIONI TORSIONALI
DEL VOLANTE
NO
Assetto delle ruote errato. Eseguire i controlli e le regolazioni secondo i dati carat-
SI teristici riportati nella sessione “ASSALE”.
NO
Presenza d’aria nell’impianto idraulico. Controllare la tenuta del tubo di aspirazione e della
SI guarnizione dell’albero della pompa e rabboccare
l’olio. Effettuare lo spurgo dell’impianto.
Giuoco nei giunti sferici e/o supporti elastici lenti Fissare i supporti.
SI Sostituire i giunti sferici.
NO
NO
7 PERDITA D’OLIO
NO
In ogni caso occorre stabilire dove e perché l’olio idraulico va perso, eliminare la causa e rabboccare l’olio nel serbatoio con
motore in moto fino al segno superiore dell’asta di livello.
NO
Trafilamento olio dai raccordi del circuito. Controllare l’efficienza delle guarnizioni dei raccordi
SI sostituendo quelle usurate.
NO
Insufficiente livello olio nel serbatoio. Ripristinare il livello effettuando nel contempo lo spur-
SI go del circuito.
NO
Trafilamento olio dai raccordi del circuito.. Controllare l’efficienza delle guarnizioni dei raccordi
SI sostituendo quelle usurate.
NO
Insufficiente livello olio nel serbatoio. Ripristinare il livello effettuando nel contempo lo spur-
SI go del circuito.
COPPIE DI SERRAGGIO
PARTICOLARE ZF 8090 TRW TAS 30
COPPIA COPPIA
Nm (kgm) Nm (kgm)
Vite di fissaggio idroguida al supporto 400 ± 40 (40,7 ± 4,07) 500 ± 25 (50,9 ± 2,5)
Dado di fissaggio leva sull’albero 350 ± 35 (35,7 ± 3,57) 345 ± 34 (35,1 ± 3,5)
Viti fissaggio supporto al telaio 325 (33,1) 325 (33,1)
Dado fissaggio raccordo tubazione mandata 45 (4,6) 45 (4,6)
Dado fissaggio raccordo tubazione ritorno 55 (5,6) 55 (5,6)
Vite di limitazione idraulica sterzata 12 + 3 (1,2 + 0,3) - -
Dadi bloccaggio viti di regolazione limitatore Serraggio secco - - 75 ± 7,5 (7,6 ± 0,8)
Serraggio
Idraulico sterzata su idroguida - - 55 ± 5,5 (5,6 ± 0,6)
oleoso
Dado fissaggio volante 72 (7,3) 72 (7,3)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
POMPA SERVOSTERZO ZF FN4 Integral Il filtro è in acciaio con una durata prevista di 10 anni, ma se
Descrizione si dovesse comunque intasare, interviene la valvola di sicu-
La pompa servosterzo ZF FN4 Integral è montata in tandem rezza per escludere l’azione filtrante e garantire ugualmente
con il compressore dell’aria e ha il serbatoio dell’olio integra- l’utilizzo della servoassistenza.
to con all’interno un filtro olio e una valvola di sicurezza filtro. Il tappo di introduzione olio integra anche il sensore di livello
elettrico per la segnalazione ottica in cabina di basso livello
olio.
Figura 3
78674
1. Pompa servosterzo — 2. Serbatoio olio — 3. Filtro olio — 4. Tappo introduzione olio/ sensore di livello — 5. Valvola di sicu-
rezza filtro — 6. Compreoore aria
IDROGUIDA ZF 8090
Descrizione
L’idroguida ZF 8090 con comando a circolazione di sfere di Questo movimento di sterzata esclusivamente meccanico
forma compatta, è composta fondamentalmente dalla scato- viene servoassistito dall’olio in pressione fornito da una
la e dalla parte meccanica integrata della guida, da una valvola pompa ZF azionata dal motore.
di comando e dal cilindro operatore. Come si può osservare
La valvola per il comando è composta dal distributore rotan-
nelle figure 5 e 6, il moto rotatorio impresso al volante viene
te, supportato su rullini nella vite senza fine e dotato di sei
trasmesso senza attrito dall’albero della guida al pistone at-
scanalature di comando sul perimetro, e dall’estremità della
traverso una sequenza infinita di sfere e quindi trasformato
vite senza fine supportata nella scatola della guida e ugual-
in un movimento assiale del pistone. La dentatura del pistone
mente dotata di sei scanalature di comando.
guidato nella scatola ingrana nella dentatura dell’albero a set-
tore dentato e gli imprime un moto rotatorio. Il braccio di Il distributore rotante funge al tempo stesso anche da ele-
comando sterzo fissato su quest’albero trasmette la coppia mento di collegamento inferiore dell’albero della guida e gira
alla tiranteria di sterzata delle ruote. con la vite senza fine quando si ruota il volante.
Figura 4
105037
IDROGUIDA ZF 8090
Figura 5
78675
Questo moto rotatorio sincrono è dovuto al fatto che la vite Per evitare che con tutta la pressione idraulica si possa sterza-
senza fine e il distributore rotante (8), sono collegati median- re fino all’arresto di fine corsa destro e sinistro e danneggiare
te una barretta di torsione (5, Figura 5) che mantiene la valvo- in certi casi la tiranteria della guida, lo ZF-Servocom è dotato
la di comando in posizione neutra (marcia rettilinea) finché di limitazione idraulica della sterzata (Figura 7).
il volante non viene ruotato.
Nella scatola guida è montata una valvola di riaspirazione (7,
Quando viene trasmessa una coppia dal volante o dalle ruote Figura 5) con cui si può aspirare l’olio del circuito di ritorno
sterzanti alla vite senza fine, la barretta di torsione subisce una quando si deve sterzare senza servoassistenza idraulica.
deformazione nella zona elastica, per cui fra il distributore ro-
tante (8) e l’estremità della vite senza fine, che funge da sca- Inoltre, a seconda dell’esecuzione dell’impianto di guida, vi è
tola di comando (2), subentra un moto relativo. Questo cau- montata anche una valvola per la limitazione della pressione
sa uno spostamento delle scanalature di comando del distri- di mandata della pompa secondo un valore massimo presta-
butore rispetto a quelle dell’estremità della vite senza fine, per bilito.
cui la valvola di comando passa dalla posizione neutra a quella Nei disegni di funzionamento (figure 5 e 6) la valvola di co-
di funzionamento. L’olio in pressione presso la valvola di co- mando e il flusso dell’olio sono rappresentati schematica-
mando (6) può attraversare ora le scanalature di comando mente. La valvola svi è rappresentata in sezione trasversale,
aperte e penetrare in una delle due camere del cilindro ope- in modo che si possano vedere il suo funzionamento e colle-
ratore, assistendo così il movimento di sterzata mediante la gamento con le camere del cilindro.
pressione su una delle superfici del pistone.
L’olio in pressione proveniente dalla pompa affluisce nella
Qualora venisse a mancare la servoassistenza idraulica della scanalatura anulare centrale della scatola di comando e rag-
guida è sempre possibile sterzare, anche se con maggior sfor- giunge attraverso tre fori radiali le scanalature di comando ar-
zo sul volante. cuate del distributore rotante.
La posizione reciproca di queste scanalature e di quelle (6) l’olio in pressione penetra nelle scanalature assiali (1) della
dell’estremità della vite senza fine permette, in posizione neu- scatola di comando e da qui, dopo aver attraversato la filetta-
tra della valvola, il passaggio dell’olio in pressione attraverso tura di circolazione delle sfere della vite senza fine, perviene
le luci d’ammissione fino a raggiungere le scanalature, ugual- nella camera sinistra del cilindro. Subentra così la servoassi-
mente arcuate, della scatola di comando. Queste ultime sono stenza idraulica, mentre la chiusura delle luci d’ammissione
collegate attraverso fori radiali con entrambe le camere del (7) impedisce il ritorno dell’olio nel serbatoio. L’olio presente
cilindro operatore. nella camera destra del cilindro vien fatto fuoriuscire e scorre,
Perciò in posizione neutra della valvola di comando l’olio in attraverso le luci di ritorno (3) aperte, verso le scanalature di
pressione può penetrare nelle due camere del cilindro opera- ritorno (4) del distributore rotante e ritorna, attraverso il foro
tore ed anche nelle tre scanalature del circuito di ritorno del centrale di questo, al serbatoio dell’olio.
distributore rotante e da qui rifluire nel serbatoio dell’olio. Se si ruota il volante verso sinistra (non illustrato) il pistone
Se si ruota il volante verso destra, il pistone con filettatura de- del cilindro operatore si sposta verso sinistra. Le scanalature
strorsa si sposta verso destra (Figura 6). Siccome questo mo- di comando del distributore ruotano in senso antiorario.
vimento del pistone deve essere servoassistito idraulicamen- L’olio in pressione penetra attraverso le luci d’ammissione (7)
te, l’olio in pressione deve penetrare nella camera sinistra del nelle scanalature assiali (2) e quindi nella camera destra del
cilindro. Le tre scanalature di comando del distributore rotan- cilindro.
te vengono spostate in senso orario, per cui le luci d’ammis- L’olio presente nella camera sinistra del cilindro rifluisce del
sione (6) s’aprono ulteriormente per lasciare affluire l’olio in serbatoio attraverso la filettatura di circolazione delle sfere,
pressione. Le luci d’ammissione (7) si chiudono e si interrom- le luci di ritorno (5), le scanalature di ritorno (4) e il foro cen-
pono l’afflusso d’olio in pressione verso le scanalature assiali trale del distributore rotante.
(2) della scatola di comando. Attraverso le luci d’ammissione
Figura 6
78676
Figura 7
105038
Figura 8
105039
SPOSTAMENTO DEL PISTONE VERSO DESTRA, VALVOLE DI LIMITAZIONE DELLA STERZATA APERTE, PRESSIONE
DELL’OLIO MOLTO RIDOTTA
Limitazione idraulica della sterzata In tal modo l’olio in pressione presente nella camera sinistra
Nel pistone (3, Figura 7) sono disposte assialmente due val- del cilindro operatore può penetrare nella camera destra di
vole (A e B) per la limitazione della sterzata. Esse sono dotate questo, scorrendo intorno al pistone spostato della valvola
di pistoncini caricati con molla, i cui steli sporgono dalle su- (A) e attraverso la valvola (B) aperta, e quindi raggiungere il
perfici frontali destra e sinistra del pistone. circuito di ritorno. Se il pistone viene spostato verso sinistra,
si apre la valvola (A) dopo una corsa prestabilita e l’olio in
Se si sposta il pistone verso destra o verso sinistra in direzione pressione nella camera destra del cilindro può scorrere nel
dell’arresto di fine corsa, gli steli possono raggiungere le viti cilindro di ritorno, riducendosi così la pressione nella camera
di regolazione (1 e 5) nella scatola e nel coperchio e spostarsi. del circuito.
Entrambe le valvole di limitazione rimangono chiuse sino a
che uno degli steli non tocca la vite di regolazione. Se per es. Quando la valvola di limitazione della sterzata è aperta si ridu-
il pistone si sposta verso destra (Figura 8) la valvola (B) per ce fortemente la servoassistenza idraulica e il volante può es-
la limitazione della sterzata viene aperta dalla vite (5) prima sere ruotato solo con uno sforzo maggiore fino all’arresto
che il pistone raggiunga l’arresto di fine corsa. delle ruote o all’arresto della guida.
33686 33688
Stacco
Posizionare un recipiente sotto l’idroguida e togliere il coper- Mediante estrattore 99347068 (2) staccare il tirante (1) dalla
chio dal serbatoio. leva (3).
Svitare i raccordi (1 e 2) e staccare le tubazioni di mandata
e di ritorno dell’olio dall’idroguida.
Figura 10 Figura 12
33689
Svitare la vite (1) e scollegare il giunto di collegamento. Svita-
33687
re le viti (2) di fissaggio idroguida al supporto.
Togliere la copiglia (1) e svitare il dado (2).
Riattacco Figura 15
Figura 13
33692
Figura 16
33690
Figura 14
33693
33691
Print 603.93.383
77844
1. Vite limitazione idraulica della sterzata — 2. Valvola di limitazione idraulica della sterzata a destra — 3. Vite senza fine —
4. Valvola di limitazione idraulica della sterzata a sinistra — 5. Barretta di torsione — 6. Valvola a distributore rotante — 7. Albe-
ro di entrata — 8. Coperchio — 9. Sfere — 10. Scatola idroguida — 11. Albero di uscita — 12. Pistone a cremagliera.
77845
1. Valvola di limitazione della portata — 2. Pompa olio a palette — 3. Serbatoio olio — 4. Valvola a distributore rotante —
5. Albero entrata — 6. Barretta di torsione — 7. Vite senza fine — 8. Albero di uscita — 9. Pistone a cremagliera.
77846
1. Valvola di limitazione della portata — 2. Pompa olio a palette — 3. Serbatoio olio — 4. Valvola a distributore rotante —
5. Corpo valvola — 6. Albero entrata — 7. Barretta di torsione — 8. Valvola di limitazione idraulica — 9. Pistone a cremagliera.
Se ruotando il volante, la coppia trasmessa è inferiore alla Questa azione di servoassistenza idraulica si mantiene fino a
coppia resistente delle ruote sterzanti, la barretta di torsione che non interviene la valvola di limitazione idraulica di sterza-
(7), nella sua zona elastica, subisce una deformazione, per cui ta (8) o viene a cessare l’azione sul volante che ha determina-
il distributore rotante (4) ad essa solidale, ruota rispetto il to la deformazione della barretta di torsione (7).
corpo valvola (5), passando dalla condizione neutra a quella In questo caso, il distributore rotante (4) si riposizionerà nella
di funzionamento. Di conseguenza, chiudendosi la canalizza- condizione neutra.
zione di scarico e aprendosi quella di comando, l’olio in pres- Qualora venisse a mancare la servoassistenza idraulica è sem-
sione entra nella camera del cilindro interessata alla sterzata, pre possibile sterzare anche se con maggiore sforzo sul volan-
provocando lo spostamento assiale del pistone a cremagliera te.
(9).
77847
1. Valvola di limitazione della portata — 2. Pompa olio a palette — 3. Serbatoio olio — 4. Valvola a distributore rotante —
5. Corpo valvola — 6. Albero entrata — 7. Barretta di torsione — 8. Valvola di limitazione idraulica — 9. Pistone a cremagliera
77848
1. Vite limitazione idraulica della sterzata — A e B valvola di limitazione sterzata — 2. Pistoncino — 3. Bussola — 4. Corpo Val-
vola — 5. Molla — 6. Manicotto di spinta — 7. Perno distanziale — 8. Pistone a cremagliera — 9. Coperchio — X. Camera sinistra
del cilindro — Y. Camera destra del cilindro.
Nell’estremità del pistone a cremagliera (8) sono alloggiate Di conseguenza l’olio in pressione presente nella camera in-
le due valvole A e B per la limitazione della sterzata. teressata, passerà attraverso l’apertura della valvola A o B nel-
Esse sono costituite da un corpo valvola (4) all’interno del la camera opposta e da questa si scaricherà nel serbatoio.
quale si posiziona, con un accoppiamento forzato, la bussola
(3) di regolazione intervento valvola che, a sua volta, funge
da sede del pistoncino (2). I pistoncini (2) sono mantenuti in NOTA La figura illustra la condizione di sterzata a sinistra.
posizione di chiusura sulle bussole (3) dalla molla antagonista
(5).
Le valvole A e B si mantengono chiuse fino a che gli steli dei
pistoncini (2) non sono portati dallo spostamento del pistone Quando la valvola di limitazione idraulica è aperta, si riduce
a cremagliera a contatto: notevolmente la servoassistenza idraulica, di conseguenza
- della vite di regolazione (1) se lo spostamento è a sinistra; occorrerà esercitare una maggior forza sul volante per conti-
- del coperchio (9) se lo spostamento è a destra. nuare la sterzata fino al suo arresto.
Figura 23
NOTA Per lo stacco e il riattacco dell’idroguida TRW TAS
30 attenersi alla procedura descritta per l’idroguida
ZF 8090
60925
Figura 24
60926
Print 603.93.383
SEZIONE 11
Impianto Pneumatico - Freni
Pagina
TUBAZIONI E RACCORDI . . . . . . . . . . . . . . . . 19
- Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
IMPIANTO DI FRENATURA . . . . . . . . . . . . . . . 24
Pagina Pagina
- Convertitori pneumoidraulici . . . . . . . . . . . . . . 44
VALVOLA LIMITATRICE DI PRESSIONE . . . . . . 57
- Valvola di scarico manuale . . . . . . . . . . . . . . . . 44
- Funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
- Distributore freno di stazionamento
(veicoli isolati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 - Limitazione della pressione . . . . . . . . . . . . . . . 57
Pagina
Pagina
SERVODISTRIBUTORE A TRIPLO COMANDO 58 - Spurgo aria dal circuito idraulico mediante
dispositivo disaereatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
- Regolazione delle predominanza . . . . . . . . . . . 58
DISTRIBUTORE A MANO
COMANDO FRENO DI
- Diagnostica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 STAZIONAMENTO (Veicoli isolati) . . . . . . . 65
- Interventi riparativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
- Diagnostica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
- Diagnostica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
VALVOLA POTENZIATRICE
(per veicoli atti al traino) . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 RIPARAZIONE FRENI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
- Diagnostica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 - Freni anteriori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
Pagina
Pagina
- Funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
REVISIONE PINZE FRENO . . . . . . . . . . . . . . . . 85
SCHEMA DI FUNZIONAMENTO IDRAULICO DELLA - Smontaggio pinze freno . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
PINZA FRENO POSTERIORE
(GIRLING) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
- Per pinza posteriore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
- Funzionamento del dispositivo del freno
di stazionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 - Per pinza anteriore e posteriore . . . . . . . . . . . 88
DENOMINAZIONE SIMBOLO
FLUSSO IDRAULICO
FLUSSO PNEUMATICO
CONDOTTO ELETTRICO
POSSIBILITÀ DI ROTAZIONE
INCROCIO DI CONDOTTE
COLLEGATE
RUBINETTO
1 2
RUBINETTO CON SCARICO
SILENZIATORE
COMPRESSORE 0 2
0 2
COMPRESSORE ENERGY SAVING
4
POMPA VUOTO 3 2
POMPA IDRAULICA 0 2
32780
DENOMINAZIONE SIMBOLO
SEPARATORE DI CONDENSA
FILTRO 1 2
ESSICCATORE 1 2
4
ESSICCATORE 21 1
22
7
ANTICONGELATORE PILOTATO 1 2
ANTICONGELATORE AUTOMATICO
1 2
21 23
REGOLATORE DI PRESSIONE CON 1
CIRCUITO INDIPENDENTE
22 24
REGOLATORE DI PRESSIONE 1 21
REGOLATORE DI PRESSIONE 1 21
23
REGOLATORE DI PRESSIONE
(GOVERNOR) 1 2
32782 32783
DENOMINAZIONE SIMBOLO
VALVOLA RIDUZIONE
PROPORZIONALE 1 2
VALVOLA ADATTATRICE 1 2
21 23
VALVOLA PROTEZIONE A 4 CIRCUITI 1
22 24
21
VALVOLA PROTEZIONE A 3 CIRCUITI 1 23
22
21
VALVOLA PROTEZIONE A 2 CIRCUITI 1
22
VALVOLA DI SICUREZZA
VALVOLA DI RITENUTA 1 2
2
VALVOLA DI RITENUTA 2
1
2
DOPPIA VALVOLA D’ARRESTO
11 12
U
DOPPIA VALVOLA D’ARRESTO
DIFFERENZIALE M S
VALVOLA DI STROZZAMENTO
DENOMINAZIONE SIMBOLO
12 P 22
4
12 22
DISTRIBUTORE FRENO
1 2
DISTRIBUTORE DI COMANDO
1 2
DISTRIBUTORE DI COMANDO 21
1 22
DISTRIBUTORE COMANDO
RALLENTATORE 13 R 23
4
SERVODISTRIBUTORE
1 2
32786
DENOMINAZIONE SIMBOLO
41 42
SERVODISTRIBUTORE
1 2
SERVODISTRIBUTORE PER
MONOCONDOTTA
1 2
41 42 43
VALVOLA TRIPLO COMANDO FRE-
NO RIMORCHIO
1 2
42
41 43
VALVOLA TRIPLO COMANDO FRE-
NO RIMORCHIO CON SERVODEVIA-
TORE INCORPORATO 11 22
12
1 2
CORRETTORE DI FRENATA
11 21
CORRETTORE DI FRENATA DOPPIO 12 22
12
CORRETTORE DI FRENATA CON 21
11
BY-PASS
4
4
41 42
32786 32787
DENOMINAZIONE SIMBOLO
41 42
VALVOLA RIDUZIONE
1 2
PROPORZIONALE
4
VALVOLA RIDUZIONE
PROPORZIONALE ASSERVITA
1 2
2
VALVOLA LIMITATRICE DELLA COR- 1
SA
VALVOLA LIVELLATRICE
21 22
1 2
VALVOLA LIVELLATRICE
12 23
VALVOLA LIVELLATRICE CON
LIMITATORE DI CORSA INTEGRATO 11 21
32787 32788
DENOMINAZIONE SIMBOLO
2
42
VALVOLA A COMANDO GRADUALE
41
1
13
VALVOLA COMANDO MANUALE 11 21
SOSPENSIONE CONTROLLO
ELETTRICO
12 22
1 3
VALVOLA ELETTROPNEUMATICA
1 2
VALVOLA ELETTROPNEUMATICA 1 2
VALVOLA ELETTROPNEUMATICA 21
1 22
VR ABS HZ2
MODULATORE IDRAULICO PER ABS VL HZ1
HL HR
4
VALVOLA POTENZIATRICE
1 2
32788
DENOMINAZIONE SIMBOLO
MOLLA AD ARIA
32789
DENOMINAZIONE SIMBOLO
SERVOFRENO A DEPRESSIONE
SERVOFRENO A DEPRESSIONE
CONVERTITORE
PNEUMOIDRAULICO
CONVERTITORE
PNEUMOIDRAULICO
CILINDRO OPERATORE
CILINDRO FRENO
CILINDRO A MOLLA
32790 32791
DENOMINAZIONE SIMBOLO
SERVOFRIZIONE
SERVOFRIZIONE
32791
DENOMINAZIONE SIMBOLO
A
SEMIACCOPPIAMENTO ”ISO”
M
VERSIONE ISO
A
SEMIACCOPPIAMENTO ”ISO”
M
VERSIONE CON GIUNTI ISO
A
SEMIACCOPPIAMENTO ”CUNA”
B
VERSIONE ITALIA
M
SEMIACCOPPIAMENTO ”CUNA”
A
A
SEMIACCOPPIAMENTO ”NATO”
M
VERSIONE NATO
32792 32793
DENOMINAZIONE SIMBOLO
4
1 5
2 3
V
Z
A
VERSIONE CON
MONOCONDOTTA
A
M
SEMIACCOPPIAMENTO V
Z
A
VERSIONE CON
MONOCONDOTTA
12
22
4
SEMIACCOPPIAMENTO
2
VERSIONE CON
MONOCONDOTTA
12
A
22
M
4
SEMIACCOPPIAMENTO
1 2
VERSIONE CON
MONOCONDOTTA
32793
DENOMINAZIONE SIMBOLO
MANOMETRO
MANOMETRO
TRASMETTITORE DI PRESSIONE
LAMPADINA
INTERRUTTORE A COMANDO
MECCANICO
INTERRUTTORE A PRESSIONE
AVVISATORE ACUSTICO
SENSORE
32794
DENOMINAZIONE SIMBOLO
32795
Generalità
Le tubazioni dell’impianto frenante dei veicoli industriali sono
attualmente di due tipi:
Figura 4
C 31971
Ribordatura tipo B
Figura 5
31972
Inoltre, su ogni matrice (2) è stampigliato il diametro della tuba- Montare sulla pressa 99386523 (1) la matrice (2).
zione per cui la stessa può essere impiegata. Per il procedimento di ribordatura attenersi a quanto detto
precedentemente per la ribordatura tipo A.
31979
31976
Posizionare la tubazione (1) nell’attrezzo (3) e agendo sulla leva
Calettare sulla tubazione (1) il dado (2) e l’anello (3). (2) piegare la tubazione.
Figura 7 Figura 10
31980
31977
Per liberare la tubazione (2) dall’attrezzo (3) agire sulla levetta
Montare il raccordo (2) e stringere in modo che l’anello (3, (1).
Figura 6) si blocchi sulla tubazione (1).
31978 31981
Dopo aver tagliato la tubazione, sbavare e provvedere a sago- - Eseguire la ribordatura dell’anello d’appoggio al montaggio
mare l’estremità come descritto precedentemente. sul veicolo o al banco di lavoro su un raccordo.
- La pressione esercitata e la distanza finale del bordo ante-
NOTA Ruotando l’attrezzo (3) attorno alla tubazione (2), riore dell’anello di pressione da quello della boccola di rin-
la vite (1) si allenta. Per tagliare completamente la forzo devono essere quelle elencate nel prospetto come
tubazione occorre quindi serrare la vite (1) mano riportato in tabella.
a mano che si allenta
Figura 13
10399
10398
1. Boccola di rinforzo - 2. Anello di pressione - 3. Dado -
MONTAGGIO DELLA BOCCOLA DI RINFORZO 4. Raccordo - 5. Tubo - h. Distanza fra bordo boccola e bor-
A = MONTAGGIO CORRETTO do anello (vedi tabella).
B = MONTAGGIO ERRATO Introdurre l’estremità della tubazione, così preparata, nel cor-
po del raccordo fino a che la flangia della boccola di rinforzo
poggi entro l’apposita sede:
- Calettare la boccola di rinforzo con l’attrezzo 99372219
garantendo il contatto tra la sua flangia e l’estremità del tu- - per la chiusura del dado sul raccordo, avvitarlo inizialmen-
bo; te a mano e completare quindi il serraggio con l’opportuna
chiave poligonale inserita nella chiave dinamometrica, da
- assicurarsi che l’estremità del tubo penetri nell’apposita go- tarare a seconda della coppia di serraggio prescritta.
la a spoglia ricavata nella flangia;
Il montaggio della tubazione sul veicolo, si esegue tenendo Sostituzione delle tubazioni flessibili con
conto di alcuni importanti accorgimenti: raccordi ad innesto rapido
- le piegature devono rispettare i raggi minimi, in modo da
evitare strozzature.
Raccordi girevoli:
Diametro delle tubazioni Raggio minimo di curvatura
mm mm Figura 16
6x1 ≈ 40
8x1 ≈ 50
10 x 1,5 ≈ 60
12 x 1,6 ≈ 75
16 x 2,34 ≈ 100
13132
Raccordi girevoli ed orientabili:
- Proteggere i tubi nel caso di operazioni di molatura o salda- FILETTATURA COPPIA DI SERRAGGIO (Nm ± 10%)
RACCORDO
tura sul veicolo; a tal proposito in cabina è applicata una tar-
ghetta adesiva indicante le precauzioni da osservare con la M 10 x 1,0 mm 22
massima attenzione per evitare danni.
M 12 x 1,5 mm 24
NOTA Per maggiore sicurezza e comodità di lavoro si con-
siglia di staccare le tubazioni durante dette opera- M 14 x 1,5 mm 28
zioni.
M 16 x 1,5 mm 35
Ultimato il montaggio, controllare la perfetta tenuta di tutte le
guarnizioni (bocchettoni, raccordi, ecc.). M 22 x 1,5 mm 40
Figura 18 Figura 20
39308
- Inserire a mano il tubo (2) nel raccordo (1), con una forza
variabile da 30 a 120 N in funzione del diametro del tubo
stesso, in modo che la tacca L1 sia posizionata all’interno
del raccordo mentre la tacca L2 sia visibile.
33977
33978
M 22 x 1,5 -
NOTA Le quote L1 ed L2 variano in funzione del diametro
del tubo e vanno misurate dalla parte più lunga del
tubo (vedere Figura 18).
NOTA Ogni volta che una tubazione viene staccata dal rac-
0 -0,5 -0,5 cordo con innesto rapido è necessario sostituire il
D L +0,5 L1 +1 L2 +1
raccordo stesso. I raccordi con innesto rapido ven-
(mm) (mm) (mm) (mm) gono forniti di ricambio completi.
6 19,8 17 22
IMPIANTO DI FRENATURA
Schema di principio per veicoli isolati
Figura 22
108473
1. Compressore — 2. Air Processing Unit taratura 11 bar — 3. Serbatoio aria ponte 15 l — 4. Serbatoio aria assale 15 l —
5. Valvola di scarico condensa manuale — 6. Valvola di sicurezza (optional) — 7. Pulsante comando freno motore — 8. Elettroval-
vola comando freno motore — 9. Cilindro di comando valvola freno motore — 10. Ruota fonica — 11. Sensore di giri
ponte — 12. Presa di controllo idraulica — 13. Disco freno — 14. Pinza freno — 15. Cilindro a molla per frenatura stazionamento —
16. Valvola di scarico rapido per stazionamento — 17. Convertitore pneumoidraulico ponte — 18. Interruttore bassa pressione
segnalazione freno a mano inserito — 19. Elettrovalvola ABS — 20. Distributore a mano autolimitato comando stazionamento —
21. Distributore a mano sicurezza (optional) — 22. Distributore duplex coassiale autolimitato — 23. Serbatoio olio — 24. Indicato-
re basso livello olio — 25. Elettrovalvole ABS — 26. Convertitore pneumoidraulico — 27. Disco freno — 28. Pinza freno — 29. Sen-
sore di giri — 30. Ruota fonica — 31. Indicatore extra corsa convertitore — 32. Centralina elettronica ABS — 33. Segnalatore lumi-
noso freno di stazionamento — 34. Segnalatore luminoso luci STOP — 35. Manometro assale/ponte — 36. Interruttore comando
relè luci stop — 37. Interruttore segnalazione freno inserito per EDC — 38. Presa di controllo pneumatica —
A. Alle sospensioni pneumatiche - B. All’impianto servizi
IMPIANTO DI FRENATURA
Schema di principio per veicoli atti al traino
Figura 23
108474
1. Compressore — 2. Air Processing Unit taratura 11 bar — 3. Serbatoio ponte 15 l — 4. Serbatoio aria assale 15 l —
5. Valvola di scarico condensa manuale — 6. Serbatoio aria stazionamento e ricarica rimorchio 15 l — 7. Riduttore di pressione
impianto stazionamento e ricarica rimorchio — 8. Pulsante comando freno motore — 9. Valvola di sicurezza (optional) —
10. Elettrovalvola comando freno motore — 11. Interruttore a pressione comando frenatura rimorchio — 12. Cilindro di co-
mando valvola freno motore — 13. Riduttore di pressione comando rimorchio — 14. Valvola potenziatrice comando frenatura
rimorchio — 15. Elettrovalvola ABS — 16. Ruota fonica — 17. Sensore di giri — 18. Semi giunti di accoppiamento rimorchio —
19. Servodistributore triplo comando per rimorchio — 20. Disco freno — 21. Pinza freno — 22. Cilindro a molla per frenatura di
stazionamento — 23. Valvola a scarico rapido per stazionamento — 24. Convertitore pneumoidraulico — 25. Interruttore bassa
pressione segnalazione freno a mano inserito — 26. Distributore a mano comando stazionamento — 27. Distributore a mano di
sicurezza (optional) — 28. Valvola unidirezionale impianto stazionamento — 29. Distributore duplex coassiale autolimitato —
30. Indicatore basso livello olio — 31. Serbatoio olio — 32. Elettrovalvole ABS — 33. Convertitore pneumoidraulico —
34. Disco freno — 35. Pinza freno — 36. Sensore di giri — 37. Ruota fonica — 38. Indicatore extra corsa convertitore —
39. Centralina elettronica ABS — 40. Seganalatore luminoso freno di stazionamento — 41. Segnalatore luminoso luci STOP —
42. Manometro assale/ponte — 43. Interruttore comando relè luci stop — 44. Interruttore segnalazione freno inserito per EDC
45. Presa di controllo pneumatica — A. Alle sospensioni pneumatiche — B. All’impianto servizi
78620
Descrizione
Freni anteriori e poteriori
Frenatura di servizio Freni anteriori
A pedale, di tipo pneumoidraulico a tre circuiti indipendenti,
uno per l’attivazione degli elementi frenanti dell’asse anteriore, Assale 5833/1
l’altro circuito per l’attivazione degli elementi frenanti dell’asse
- Tipo: GIRLING 68 032 134/35 2 x 60
posteriore, e per i veicoli atti al traino, uno per la frenatura del
rimorchio. - Tipo: BREMBO 22.5760.13/23 2 x 60
- Tipo: BREMBO 22.5760.11/21 2 x 60
Freno motore
Il sistema “freno motore” essendo di tipo elettrico è gestito
dalla centralina EDC. Sono previsti tre modi di comando del Assale 5833
freno motore selezionabii tramite l’apposito commutatore po- - Tipo: GIRLING 68 032 056/7 2 x 68
sto sulla plancia strumenti, da utilizzare nelle diverse tipologie/
situazioni di percorsi. - Tipo: BREMBO 22.5660.12/22 2 x 68
Con il selettore nella posizione di riposo (0) il pulsante posto - Tipo: BREMBO X906311/10 2 x 68
sul pavimento, lato sinistro della cabina,è sempre in funzione.
Passando nella posizione 1, il freno motore è abbinato al peda-
le acceleratore, con funzionamento al rilascio dello stesso. Freni posteriori
Con il selettore nella posizione 2 si ottiene l’abbinamento freno Ponte 4517
motore/freno di servizio, con funzionamento a partire dal primo
tratto di corsa del pedale e mantenimento della posizione. - Tipo: GIRLING 68 032 211/0 2 x 60
Ogni qualvolta il freno motore viene inserito la spia sul quadro - Tipo: BREMBO 22.5770.13/23 2 x 60
segnalazioni si illumina.
- Tipo: BREMBO 22.5770.11/21 2 x 60
L’inserimento del freno motore in abbinamento al pedale ac-
celeratore disabilita tutte le operazioni di regolazione collegate
Ponte 4521
al Cruise Control.
- Tipo: GIRLING 68 032 208/9 2 x 68
Funzionamento
- Tipo: BREMBO 22.5670.12/22 2 x 68
Indipendentemente dal tipo di selezione impostata, la centrali-
na elettronica EDC pilota, tramite il Pin 11 del connettore B, - Tipo: BREMBO 22.5670.10/20 2 x 68
l’elettrovalvola freno motore.
Questa, commutando il suo stato da N.C. a N. A. permette il
passaggio dell’olio motore al cilindro operatore il quale a sua
volta, agendo sulla valvola a farfalla dello scarico motore, per-
mette la frenatura dello stesso.
Freno di stazionamento
È costituito dal comando pneumatico del distributore a mano,
da un cilindro a molla che agisce sui freni ruote posteriori bloc-
candole.
Questo sistema nel caso in cui venisse a mancare l’alimentazio-
ne, frena automaticamente il veicolo.
Freni
Nelle guarnizioni frenanti è annegato un cavo elettrico collega-
to ad una spia ubicata sul cruscotto la quale segnala l’usura del-
le guarnizioni stesse.
Sui mozzi ruote sono calettate le ruote foniche del dispositivo
ABS.
Le pinze posteriori sono provviste del dispositivo del freno di
stazionamento.
I freni sia anteriori che posteriori sono a disco. I dischi sono
calettati sui mozzi ruota e dotati di alette di ventilazione che
permettono di abbassare l’alta temperatura che si sviluppa sot-
to l’azione frenante.
DIAGNOSTICA
Principali anomalie di funzionamento dell’impianto freni: 7 - Sfrenatura di stazionamento del rimorchio ritardata;
8 - Sfrenatura di stazionamento rimorchio ritardata;
1 - Ricarica dell’impianto scarsa o irregolare; 9 - In fase di frenatura il veicolo sbanda;
2 - Frenatura di servizio scarsa o irregolare dell’asse 10 - Insufficiente frenatura di rallentamento del rimorchio;
posteriore; 11 - Usura precoce delle guarnizioni frenanti;
3 - Frenatura di servizio scarsa o irregolare dell’asse 12 - Segnalatore luminoso avaria impianto freni acceso;
anteriore; 13 - Segnalatore luminoso freno di stazionamento acceso
4 - Frenatura di servizio del rimorchio scarsa o irregolare; con manettino in posizione di marcia;
5 - Frenatura di stazionamento scarsa o assente; 14 - Freni rumorosi.
6 - Frenatura di stazionamento del rimorchio scarsa o
assente;
La diagnosi completa dei componenti elettrici ed elettronici è da effettuarsi mediante modus, E.A.SY. e IT2000.
!
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneu- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
matico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
NO
NO
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneu- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
matico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
(continua)
NO
NO
NO
NO
NO
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneuma- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
tico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
NO
NO
NO
NO
NO
Inefficiente funzionamento dei cilindri freno a membra- Sostituire i cilindri freno a membrana.
na. SI
NO
(continua)
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneuma- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
tico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
NO
Inefficiente funzionamento del servodistributore a tri- Revisionare o sostituire il servodistributore a triplo co-
plo comando. SI mando.
NO
NO
NO
NO
Inefficiente funzionamento dei freni del rimorchio. Revisionare i freni del rimorchio.
SI
FRENATURA DI STAZIONAMENTO
5 SCARSA O ASSENTE
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneuma- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
tico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
NO
Inefficiente funzionamento dei cilindri freno combinati. Revisionare o sostituire i cilindri freno combinati.
SI
NO
NO
NO
NO
FRENATURA DI STAZIONAMENTO
6 DEL RIMORCHIO SCARSA O ASSENTE
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneuma- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
tico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
NO
Inefficiente funzionamento del servodistributore a tri- Revisionare o sostituire il servodistributore a triplo co-
plo comando. SI mando.
NO
NO
Guarnizioni frenanti del rimorchio usurate e/o vetrificate. Revisionare o sostituire le guarnizioni frenanti del rimor-
SI chio.
NO
Inefficiente funzionamento dei freni del rimorchio. Revisionare i freni del rimorchio.
SI
NO
SFRENATURA DI STAZIONAMENTO
7 RITARDATA
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneuma- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
tico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
NO
NO
Inefficiente funzionamento dei cilindri freno combinati. Revisionare o sostituire i cilindri freno combinati.
SI
NO
NO
SFRENATURA DI STAZIONAMENTO
8 RIMORCHIO RITARDATA
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneuma- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
tico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
NO
Inefficiente funzionamento del servodistributore a tri- Revisionare o sostituire il servodistributore a triplo co-
plo comando. SI mando.
NO
NO
Inefficiente funzionamento dei freni del rimorchio. Revisionare i freni del rimorchio.
SI
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneuma- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
tico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
NO
(continua)
NO
NO
Inefficiente funzionamento del servodistributore a tri- Revisionare o sostituire il servodistributore a triplo co-
plo comando . SI mando.
INEFFICIENTE FRENATURA DI
10 RALLENTAMENTO DEL RIMORCHIO
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneuma- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
tico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
NO
NO
Inefficiente funzionamento del servodistributore a tri- Revisionare o sostituire il servodistributore a triplo co-
plo comando. SI mando.
NO
NO
NO
Inefficiente funzionamento del servodistributore a tri- Revisionare o sostituire il servodistributore a triplo co-
plo comando. SI mando.
NO
Perdite o rotture delle tubazioni dell’impianto pneuma- Chiudere o sostituire i raccordi allentati o danneggiati.
tico. SI Sostituire le tubazioni rotte o danneggiate.
NO
NO
Cablaggio errato del circuito elettrico della spia. Determinare il collegamento errato e ripristinare il ca-
SI blaggio.
Cablaggio errato del circuito elettrico della spia. Determinare il collegamento errato e ripristinare il ca-
SI blaggio.
NO
NO
14 FRENI RUMOROSI
NO
Presenza di corpi estranei tra dischi e guarnizioni fre- Rimuovere i corpi estranei tra guarnizioni frenanti e di-
nanti. SI schi.
NO
COPPIE DI SERRAGGIO
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
Compressore
Viti chiusura testa 25 ÷ 30 (2,5 ÷ 3,0)
Viti chiusura cappelli di biella 13+3 (1,3+0,3)
Convertitori pneumoidraulici
Viti fissaggio cilindro maestro al coperchio del convertitore 40 ± 4 (4 ± 0,4)
Viti fissaggio convertitori al telaio 62 ± 5 (6,2 ± 0,5)
Dado per vite fissaggio collare di unione semigusci 10 (1)
Fissaggio interruttore fine corsa al coperchio 20 (2)
Raccordo di immissione aria sul fondello 17,5 (1,8)
Freni anteriori
Ghiera fissaggio cuscinetti ruota 279,5 ± 14,5 (28 ± 1,4)
Vite testa cilindrica con esagono incassato morsetto registro cuscinetti ruota anteriore 27,5 ± 2,5 (2,75 ± 0,25)
Vite testa esagonale autoblocante fissaggio pinze freno 169,5 ± 16,5 (17 ± 1,6)
Vite testa esagonale fissaggio disco freno al mozzo ruota 40 ± 4 (4 ± 0,4)
Coperchio per mozzo ruota 89 ± 9 (8,9 ± 0,9)
Tappo filettato conico per coperchio mozzo ruota 57,5 ± 2,5 (5,9 ± 0,25)
Vite per spurgo aria sulla pinza freno 17,5 (1,8)
Viti perni guida pinza idraulica 120 (12)
Freni posteriori
Vite per spurgo aria sulla pinza freno 17,5 (1,8)
Viti perni guida pinza idraulica 120 (12)
Ponte 4517
Dado fissaggio cuscinetti ruota 490,5 ± 49,5 (49 ± 5)
Vite autobloccante fissaggio pinze freno 107,5 ± 10,5 (10,8 ± 1)
Dado fissaggio ruote 415 ± 35 42 ± 3,5
Vite bloccaggio ghiera fissaggio cuscinetti ruota posteriori 9,1 ± 0,9 (0,9 ± 0,1)
Ponte 4521
Dado fissaggio cuscinetti ruota 463,5 ± 46,5 (46 ± 5)
Vite bloccaggio dado fissaggio cuscinetti ruota 9,1 ± 0,9 (0,9 ± 0,1)
Vite autobloccante fissaggio pinze freno 163,5 ± 13,5 (16 ± 1)
Dado fissaggio ruote 515 ± 35 52 ± 3,5
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
6810
6 810 4 12
2 14
6 8 1012 4 12
2 14 0 16
4
2 14 0 16
0 16 810
6 8 10 12
4 12 14
2 14 16
0 16
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
99357071 Chiave (85 mm) per dado registro cuscinetto mozzi ruota (ponte
4521)
99357080 Chiave (91,5 mm) per dado registro cuscinetto mozzi ruote (ponte
4517)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
(*) di serie sui modelli Full Pneumatic - Optional sugli altri modelli
Essiccatore
Pressione disinserimento 11,0 ± 0,2 bar
Differenza pressione di inserimento/disinserimento 0,7 + 0,6 bar
Pressione di apertura valvola di sicurezza 13,0 + 4,0 bar
Resistenza al calore max + 100° C
Temperatura d’impiego -40° C ÷ +80° C
Tensione d’alimentazione 24 V
Potenza 100W a 24V
Serbatoi aria
Assale 15 lt
Ponte 15 lt
Stazionamento + rimorchio 15 lt
Distributore duplex
- Tipo: KNORR DX 65C - DX 65D
Pressione di alimentazione 11 bar
Pressione di autolimitazione 7,6 ± 0,3 bar
DENOMINAZIONE
Convertitori pneumoidraulici
- Tipo: 20/31,75 (Mod. 80E..) - 20/33,34 (Modd. 60E.. - 65E.. - 75E.. - 80EL..)
Diametro stantuffo pneumatico 20’’
Corsa stantuffo pneumatico max 50 mm
Intervento segnalatore extracorsa 39 - 41,5 mm
Diametro stantuffo idraulico 31,75 - 33,34 mm
Corsa stantuffo idraulico max 50 mm
- Tipo: 24/31,75 (Modd. 75E.. - 80EL.. - 90E.. - 100E..)
Diametro stantuffo pneumatico 24’’
Corsa stantuffo pneumatico max 50 mm
Intervento segnalatore extracorsa 39 - 41,5 mm
Diametro stantuffo idraulico 31,75 mm
Corsa stantuffo idraulico max 50 mm
DENOMINAZIONE
Cilindro a molla
- Tipo: BENDIX 1186753 (Modd. 60E.. - 65E.. - 75E.. - 80EL..)
Corsa del cilindro max 40 mm
min 5500 N
Carico della molla { max 6300 N
MOZZI RUOTE
Bloccare sempre il veicolo, prima di qualsiasi intervento. Controllare periodicamente i manometri comparandoli con
! un manometro campione.
Prese di controllo Accertarsi che i tappi di protezione siano inseriti, controllare che
pressione idraulica o siano avvitati a fondo.
pneumatica
Teste d’accoppiamento Controllare che non vi sia sporco o danneggiamenti nelle guide
d’accoppiamento.
Ad accoppiamento avvenuto, azionare il pedale del freno e verifi-
care la tenuta e la stabilità tra le teste d’accoppiamento immetten-
do aria a 7,5 bar.
Controllare che non vi siano fughe d’aria dalle guarnizioni di ac-
coppiamento.
Pinza per freno a disco Controllare lo stato d’usura delle guarnizioni frenanti, le rigature
Disco freno e l’usura del disco freno, l’efficienza degli stantuffi, le condizioni
Guarnizioni frenanti d’usura delle cuffie parapolvere.
Tubazioni e raccordi Accertarsi che le tubazioni metalliche siano in perfetto stato, sen-
za ammaccature né incrinature; le tubazioni in poliammide non
devono presentare screpolature, tagli o incisioni. Accertarsi inol-
tre che siano lontane da spigoli taglienti della carrozzeria e del te-
laio che le potrebbero danneggiare. Controllare che tutte le staf-
fette di ancoraggio delle tubazioni siano ben fissate; il loro allenta-
mento è infatti causa di vibrazioni con conseguente pericolo di
rotture. Verificare che i tubi di gomma e tela non siano venuti a
contatto con olio o grasso minerale, solventi della gomma. Preme-
re energicamente sul pedale del freno e controllare che i tubi non
presentino rigonfiamenti, che denotano perdite dal tubetto inter-
no. Controllare che non vi siano perdite di liquido freni dai vari
raccordi, altrimenti si renderà necessario serrarli a fondo, con l’av-
vertenza di non provocare, durante la chiusura, torsioni anomale
ai tubi. In tutti i casi accennati è necessario sostituire i relativi parti-
colari qualora sussista anche il mimo dubbio sulla loro efficienza.
A prescindere dalle loro condizioni è consigliabile sostituire i tubi
flessibili dopo un notevole chilometraggio oppure dopo un lungo
periodo d’uso del veicolo; ciò per evitare la rottura improvvisa,
dovuta ad invecchiamento ed affaticamento.
30411
Perdita olio dalla testata Raschiaolio usurato (si nota perchè tutta la Sostituire lo stantuffo completo.
sede di tenuta è lucida).
Difettoso montaggio del raschiaolio. Va montato con la scritta TOP rivolta verso la testa del
compressore.
Raschiaolio e fasce elastiche tutte sulla Montare a 120º l’una rispetto all’altra.
medesima linea verticale.
Cilindro rigato o ovalizzato. Rettificare il cilindro e montare uno stantuffo maggiorato.
Scarso rendimento Fasce elastiche usurate. Sostituire lo stantuffo (completo di fasce elastiche).
Perdita d’aria fra cilindro e la testa. Sostituire la guarnizione e bloccare le viti con coppia di serraggio
prescritta.
Eccessivo giuoco tra lo stantuffo e il cilindro. Rettificare il cilindro e montare uno stantuffo maggiorato.
Particelle di olio carbonizzato tra le valvole Pulire le valvole.
di aspirazione e compressione.
Rumorosità meccanica Giuoco eccessivo tra il piede di biella e Controllo della tolleranza degli accoppiamenti in questione.
perno, tra il perno e foro del pistone, tra
l’albero e la testa di biella, tra albero e
bronzine e tra flange e albero.
Eccessivo giuoco tra stantuffo e cilindro. Rettificare il cilindro e montare stanttuffo maggiorato.
Eccessive incrostazioni tra stantuffo e testa Pulire le parti incrostate e sostituire le valvole.
del cilindro causate da olio bruciato.
Figura 27
62628
Funzionamento
Figura 28
62629
Fase di ricarica:
L’aria compressa proveniente dal compressore attraverso il AI raggiungimento della pressione di ≤ 7,5 bar si verificherà
raccordo di alimentazìone ”11” si dispone sulla valvola di sicu- I’apertura delle valvole a pressione controllata che permette-
rezza ”a” (tarata a 13 +4 bar) ed attraverso I’apposito canale ranno I’alimentazione degli impianti collegati (21 frenatura
raggiunge il filtro essiccatore. ponte e 22 frenatura assale).
L’aria compressa attraversando il filtro rilascia la propria umi- Contemporaneamente attraverso le due valvole unidirezio-
dità ed alimenta attraverso il foro calibrato la camera del tem- nali ”e”, I’aria può raggiungere la valvola a pressione controlla-
porizzatore ”b”. Contemporaneamente apre la valvola unidi- ta delle sezioni secondarie.
rezionale di mantenimento ”c” ed in questo modo alimenta L’ulteriore aumento della pressione ed il raggiungimento della
la presa di pressione uscita 24, il regolatore di pressione ”d”, pressione > 8 bar permette I’apertura delle valvole a pressio-
I’uscita 25 per I’alimentazione del circuito sospensione pneu- ne controllata dalle sezioni secondarie e conseguentemente
matica e attraverso I’uscita 21 la valvola di protezione a quat- I’alimentazione delle uscite 23 e 24.
tro vie. Tale valvola dispone l’aria al di sotto delle valvole a
pressione controllata delle uscite impianto freni 21 e 22.
II raggiungimento della pressione di taratura del regolatore In questa condizione di avaria I’eventuale rimorchio collegato
10,3 +0,2 bar determina I’apertura dello stesso e la conseguen- andrà invece in frenatura automatica.
te apertura della valvola di scarico ”h” che provoca la caduta
La ricarica del sistema. assicurata dall’intervento del regolato-
di pressione all’interno dell’essiccatore e la chiusura della val-
re, riporterà la pressione ai livelli di apertura della valvola a
vola unidirezionale di mantenimento ”c” e I’attivazione della
pressione controllata della sezione in avaria ( ~ 7,5 bar), garan-
fase di rigenerazione del filtro essiccatore. La lenta caduta di
tendo questa pressione a tutte le altre uscite del componente.
pressione della camera di alimentazione del temporizzatore
permette il ritorno di pressione dagli impianti per un tempo L’eventuale avaria di tutte le altre sezioni garantirà il manteni-
di ~ 20 secondi. L’aria compressa, di ritorno dagli impianti, pas- mento alle sezioni integre della pressione di apertura della val-
sando nel filtro ne garantirà la rigenerazione e si scaricherà in vola in difetto.
atmosfera attraverso lo scarico 3.
Fase di avaria condotta 21
Nel caso si verifichi un’avaria al circuito principale della valvola
di protezione a quattro vie, il componente si comporterà nel
seguente modo:
la caduta di pressione che interessa I’uscita 21 determina un ab-
bassamento della pressione generalizzato in tutto il componente
fino al raggiungimento della pressione di chiusura (6,5 bar) della
valvola a pressione controllata della sezione in avaria.
Questa diminuzione della pressione si ripercuote anche al rego-
latore ”d” che spostandosi ritorna nella condizione di ricarica.
La caduta di pressione della condotta 21 determina lo sposta- Con qualsiasi avaria della valvola di protezione, viene
mento e I’apertura in scarico della valvola di sicurezza ”f” della ! assicurata l’alimentazione dell’impianto a livelli di
condotta di stazionamento, che manda in scarico la condotta pressione che garantiscono la funzionalità dei freni
23 della valvola di protezione. Con il veicolo in movimento ma non verrà più assicurata la rigenerazione del filtro
l’alimentazione dei cilindri di stazionamento sarà garantita o in quanto questa funzione si attiva esclusivamente
dal distributore a mano autolimitato (veicoli isolati) o attraver- con il raggiungimento della pressione di scatto del re-
so la chiusura della valvola unidirezionale (veicoli atti al traino) golatore.
evitando l’autofrenatura del veicolo.
Diagnostica
La pressione di tara- Perdita d’aria dalla valvola di sicurezza. Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari usu-
tura non viene rag- rati.
giunta nel serbatoio. Guarnizioni di tenuta usurate.
Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari usu-
rati.
Perdita d’aria dallo Insufficiente tenuta dello stantuffo. Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari usu-
scarico. rati.
Perdita d’aria in cor- Perdita dalle valvole nelle quattro se- Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari usu-
rispondenza dei tappi zioni rati.
Perdita d’aria in caso Funzionamento difettoso delle valvo- Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari usu-
di avaria di una sezio- line di non ritorno rati, se necessario o sostituire l’apparecchio.
ne
62372 72658
È un interruttore N.A. montato sul pavimento cabina. Forni- Il cilindro operatore aziona la valvola a farfalla di otturazione
sce alla centralina elettronica un segnale negativo per I’inseri- del condotto dei gas di scarico del motore.
mento del freno motore.
Figura 30 Figura 32
62382
71957
È una elettrovalvola on/off di tipo N.C. posizionata sul telaio. Questa valvola è montata nei serbatoi e ha lafunzione di eli-
Questa elettrovalvola pilotata dalla centralina, alimenta op- minare manualmente l’eventuale condensa accumulatasi nei
portunamente il cilindro operatore comando freno motore. serbatoi dell’impianto.
Un segnalatore luminoso, posto sul cruscotto, segnala l’inseri-
mento del freno motore.
Figura 35
71959
Figura 34
62579 71951
L’apparecchio è suddiviso in due sezioni indipendenti i cui or- Il diagramma rappresenta la curva caratteristica del distribu-
gani di regolazione sono comandati parallelamente da un tore ed il valore di autolimitazione a 7,6 ± 0,3 bar.
puntale che agisce su un bilanciere.
Preleva l’aria dai serbatoi e la distribuisce agli elementi frenanti.
È autolimitato, cioè limita l’erogazione d’aria ad una pressione
massima stabilita e ne consegue una maggiore disponibilità di
energia ed una pressione massima di frenatura costante indi-
pendentemente dalle oscillazioni di pressione nei serbatoi.
Collegamenti pneumatici
11 - Dal serbatoio aria assale
12 - Dal serbatoio aria ponte
21 - All’assale
22 - Al ponte
3 - Scarico
62580
Sfrenatura
Rilasciando il pedale del freno il puntale di comando (2) ed il
In condizioni di riposo lo scarico è aperto; in quanto la molla gruppo stantuffi (1 e 4) ritornano verso l’alto assieme allo stantuf-
(5) spinge verso l’alto il gruppo stantuffi (sede valvola superio- fo (7).
re) (1 e 4).
Le valvole (6 e 8) sono a contatto contro le rispettive sedi di Continuando nel rilascio del pedale del freno le valvole riman-
tenuta ed intercettano il passaggio dell’aria tra i raccordi di in- gono sulle rispettive sedi di immissione e successivamente le
gresso aria 11 e 12 e le uscite 21 e 22. sedi di scarico degli stantuffi (4 e 7) si staccano dalle valvole
Lo stantuffo sede valvola inferiore (7) è a riposo (marcia) con e l’aria fluisce in atmosfera tramite lo scarico 3.
scarico 3 aperto. Alla fine del rilascio anche i microinterruttori (3) ritornano nel-
Agendo sul pedale del freno il puntale di comando (2) e il la posizione di marcia.
gruppo stantuffi (1 e 4) vengono spinti verso il basso.
Diagnostica
INCONVENIENTE CAUSA POSSIBILE RIMEDIO
Fuga aria dal foro di scarico Perdita dai condotti di uscita per usura delle Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difettosi.
guarnizioni di tenuta.
Distributore con autolimi- Autolimitazione superiore o inferiore a Agendo sulla apposita vite tarare l’apparecchio.
tazione irregolare quella richiesta.
Vibrazione in fase Usura delle molle Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difettosi.
di frenatura
Perdita d’aria causa tenuta guarnizioni stan- Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difettosi.
tuffi nelle due sezioni.
34953
Esso ha la funzione di interrompere il flusso d’aria compressa
all’utilizzatore quando in quest’ultimo la pressione raggiunge 20046
un determinato valore (taratura).
Quando l’aria, contenuta nella camera (A), raggiunge il valore
di taratura vince la forza della molla (2) e spinge verso il basso
gli stantuffi (1 e 3) interrompendo l’alimentazione.
Funzionamento Qualora, al raccordo 2 la pressione prestabilita venisse acci-
- Alimentazione dell’impianto dentalmente superata, l’elemento a stantuffo prosegue nella
corsa in basso e la valvola (2) si apre il tempo necessario per
Figura 38 scaricare, attraverso il foro 3, la pressione eccedente.
Taratura al banco
Montare l’apparecchio al banco prova, e collegare i raccordi
1 e 2 tramite tubazioni ai manometri ed alla alimentazione.
Registrare tramite vite di regolazione al valore di pressione
7,5 -- 0,3
0 bar, nel contempo verificare la perfetta tenuta del
medesimo.
70118
bar
62373
Diagnostica
INCONVENIENTE CAUSA POSSIBILE RIMEDIO
Perdita d’aria dallo Perdite dalle guarnizioni di tenuta. Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difettosi.
scarico in condizioni Valvola di scarico e sede difettosa. Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difettosi.
di riposo.
Pressioni in uscita di- Perdita d’aria dalle guarnizioni di tenuta. Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difettosi.
verse da quelle stabi- Stantuffi e sedi usurati o difettosi. Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difettosi.
lite. Molle snervate. Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difettosi.
33987
Funzionamento Funzionamento
Figura 43 Figura 45
25958
25966
Diagnostica
CILINDRO PNEUMATICO
Ritorno lento nella Molla di ritorno snervata. All’occorrenza sostituire il convertitore completo.
posizione di riposo
Asta del puntale indurisce durante lo Revisionare l’apparecchio sostituendo le parti difettose
scorrimento nella boccola di guida.
CILINDRO MAESTRO
Mancata frenatura di Cilindro maestro bloccato. Perdite Rimuovere il cilindro maestro dal coperchio del conver-
un asse Frenatura dis- dovute ad usura degli anelli di tenuta titore, procedere alla sostituzione del complessivo.
continua di un asse (4 e 7, Figura 47).
Ritorno lento dello Difettosità nell’accoppiamento stan- Rimuovere il cilindro maestro dal coperchio del conver-
stantuffo nella posi- tuffo-cilindro; molla di ritorno snerva- titore, procedere alla sostituzione del complessivo.
zione di riposo ta.
Diagnostica 78616
Pressione in uscita Guarnizioni di tenuta usurate Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari usurati
inferioe a quella pres- Sostituire l’apparecchio
tabilita Stantuffo e relativa sede difettosi
35380
35381
- Mantenimento della pressione programma che gli consente di eterminare i valori di accelera-
zioe e di decelerazione della ruota, e di effettuare la combina-
Figura 52 zione logica dei vari segnali di regolazione. All’occorrenza es-
so emette due segnali di comando, che vengono inviati alla
valvola elettropneumatica corripondente tramite il terzo cir-
cuito della centralina, quello di controllo, per regolare in mo-
do opportuno la pressione di frenatura.
Il quarto ed ultimo circuito é infine quello di sicurezza, che
provvede alla verifica dell’efficienza dei vari componenti del
sistema. Nel caso che venga riscontrata una anomalia, esso
provvede non solo ad informarne il conducente con l’accen-
sione dell’apposita spia sul cruscotto ma anche a scollegare
automaticamente l’intero sistema ABS lasciando peró effi-
ciente il sistema frenante tradizionale.
35382
35383
33898
62384
- svitare di circa un giro la vite di spurgo sulla pinza freno; 794310 DISTRIBUTORE A MANO
COMANDO FRENO DI
- aprire il rubinetto (4 ) fino a rilevare sul manometro (5)
una pressione di 1 ÷ 1,2 bar.
STAZIONAMENTO (Veicoli isolati)
78619
Perdita d’aria dallo Stantuffo, valvola di scarico, anelli di Eseguire un’accurata pulizia, assicurarsi dell’integrità delle
scarico con leva del tenuta usurati o difettosi parti in gomma e relative sedi.
distributore in posi-
zione di sfrenatura Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difet-
tosi.
Perdita d’aria dello Stantuffo e relativo anello di tenuta Eseguire un’accurata pulizia e controllo dei particolari,
scarico con leva del difettosi o deteriorati revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difetto-
distributore in posi- si.
zione di frenatura di
soccorso o di stazio-
namento
Perdita d’aria dal Piastra, guarnizione, aneli di tenuta Eseguire un’accurata pulizia dei particolari, controllare le
coperchio leva di difettosi o usurati. superfici di tenuta e la guarnizione, assicurarsi dell’inte-
comando del distrbu- grità delle parti in gomma e relative sedi.
tore Revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difet-
tosi o usurati, eventualmente ripristinare le superfici dei
piani di unione.
Difficoltà di rota- Interferenze all’interno del distribu- Eseguire un’accurata pulizia e controllo di tutti i partico-
zione della leva di tore. lari componenti.
comando del distri- revisionare l’apparecchio sostituendo i particolari difetto-
butore si,durante il montaggio ingrassare moderatamente tutte
le parti a scorrimento.
78618
Diagnostica
INCONVENIENTE CAUSA POSSIBILE RIMEDIO
In posizione di sfrenatura Valvola di scarico, sede relativa od Controllare e revisionare l’apparecchio, sostituendo le
anello di tenuta difettosi. parti difettose. Pulire accuratamente i vari pezzi che lo
compongono.
In posizione di frenatura Valvola di comando, anelli di tenuta Controllare e revisionare l’apparecchio, sostituendo le
e valvola per il controllo compo- parti difettose. Pulire accuratamente i vari pezzi che lo
nente difettosi. compongono.
Difficoltà di rotazione Interferenze all’interno del distribu- Revisionare l’apparecchio ed umettare tutte le parti a
della leva di comando tore. scorrimento.
34009
Funzionamento
- Posizione di sfrenatura Dispositivo di sfrenatura di emergenza del
cilindro a molla
Figura 62
- Sfrenatura del veicolo
Figura 64
34008
- Scalzare la cuffia di protezione (3). NOTA Per evitare errati recuperi di gioco del dispositivo
contenuto nelle pinze freni posteriori portare il
- Tenere fermo il dado (2) con una chiave da 17 mm. manettino in posizione di marcia solo quando è
- Con una chiave da 24 mm svitare il dado (1) per una stata ultimata la riparazione dell’impianto e ripristi-
lunghezza di circa 15 mm. (vedere Figura 64) nata la posizione del cilindro a molla.
NOTA Il rilascio completo della forza della molla avverrà Interventi riparativi
senza il disimpegno totale della filettatura. - Smontaggio
Figura 67
Dopo l’intervento sul dispositivo di disserraggio di emergen-
za, il veicolo deve essere esclusivamente trainato.
Ripristino dei freni posteriori nella condizione
di marcia
Figura 66
35362
Perdita d’aria dal raccor- Membrana danneggiata Revisionare l’apparecchio sostituendo la membrana
do (2) col manettino i
posizione di sfrenatura.
Corsa dello stantuffo in- Registrazione cannotto errata. Registrare la lunghezza del cannotto.
sufficiente per la sfrena-
tura del veicolo. Molla danneggiata Revisionare l’apparecchio sostituendo la molla.
Freni anteriori
Descrizione
La piastra portante del complessivo pinza freno è fissata al fu-
so a snodo mediante un supporto.
Il corpo pinza idraulico è collegato alla piastra portante me-
diante perni guida corredati di manicotti scorrevoli, questi so-
no lubrificati e muniti di guarnizioni parapolvere.
Il corpo pinza freno idraulico è costituito da due pistoncini ed
ha funzionamento flottante sulla piastra portante.
32963
Funzionamento
Sistemare il veicolo su terreno piano e bloccare le ruote po-
Figura 68 steriori. Allentare i dadi (1) di fissaggio delle ruote anteriori.
Con un cricco idraulico sollevare anteriormente il veicolo e
appoggiarlo su due cavalletti di sostegno (2).
Figura 70
32964
27296
Svitare i dadi di fissaggio e con il carrello idraulico 99321024
(1) staccare le ruote.
Figura 71
SCHEMA DI FUNZIONAMENTO IDRAULICO DELLA
PINZA FRENO “GIRLING - BREMBO” 2 x 68.
Applicando la pressione idraulica alla parte posteriore dei pi-
stoncini, questi, spostandosi, spingono la guarnizione frenan-
te diretta contro il disco freno. Per reazione il corpo pinza
idraulico scorre sui manicotti dei perni guida, per portare la
guarnizione frenante opposta contro il disco freno.
All’applicazione del freno, la forza di chiusura delle guarnizioni
frenanti sul disco freno è uguale.
Quando la pressione idraulica cessa, l’anello di tenuta del pi-
stoncino situato nella parte del cilindretto, ritrae leggermente
il pistoncino, ciò consebte alle parti scorrevoli di ridurre suffi-
cientemente il loro movimento, in modo che le guarnizioni 33856
frenanti si ritraggono, ma rimangono in prossimità del disco
freno, pronte per la prossima applicazione del freno. Estrarre le mollette di sicurezza (1 e 2) dai perni di ritegno (3).
Figura 72 Figura 75
33861
33857
27297
33862
33864
Inserire le nuove guarnizioni frenanti (1 e 2) nella pinza Collegare lo spinotto (1) dei cavetti elettrici del segnalatore di
freno (3). usura. Fissare il cavetto (2) alla tubazione (3). Applicare la molla
(4) alla pinza freno e bloccarla con la vite (5) e il dado (6).
Controllare che scorrano liberamente nelle proprie sedi. È
possibile che per poter inserire liberamente le nuove guarni- Procedere come descritto sul lato opposto.
zioni frenanti sia necessario operare una centratura del com- Con l’impiego del carrello idraulico 99321024 montare le ruote.
plessivo pinza freno idraulica, facendolo scorrere all’occor- Abbassare il veicolo.
renza. Bloccare i dadi di fissaggio cerchi ruota alla coppia di serraggio
prescritta.
Applicare la coppa di protezione ai mozzi ruota.
Riscontrando la necessità di sostituire una coppia di Ultimate le operazioni di riparazione sui freni del veicolo,
! guarnizioni frenanti, sostituirne sempre una serie azionare ripetutamente il pedale del freno, con il veicolo in
completa per ogni asse. movimento, in entrambi i sensi di marcia, ottenendo così l’as-
sestamento delle guarnizioni frenanti.
33868
33865
Svitare le viti autobloccanti (3) di fissaggio piastra portante (1)
Per lo stacco delle guarnizioni frenanti attenersi a quanto de- al supporto (2) per pinza freno e staccarlo.
scritto precedentemente nel paragrafo, sostituzione delle guar-
nizioni frenanti. Svitare la vite (2) fissaggio staffetta (1) di suppor- 520620 STACCO MOZZI RUOTE
to del tubo flessibile liquido freni. Sbloccare il raccordo (3), quin- ANTERIORI
di svitarlo dal corpo pinza idraulico (4), staccare la tubazione e
scaricare in un contenitore il liquido freni contenuto. Figura 84
Figura 81
33866 77201
Togliere i cappucci di protezione (1 e 2) dei fori per viti perni Ruotare il mozzo ruota in modo da portare il tappo a vite (1)
guida. verso il basso; svitare il tappo e scaricare l’olio in un apposito
contenitore.
Figura 82
Figura 85
33867
32995
La pinza freno idraulica (3) non deve essere separata
tassativamente, pertanto non allentare o smontare Bloccare la rotazione del mozzo ruota e con la leva di
! reazione 99370317 e mediante la chiave 99355038 (1)
le viti di fissaggio (1), anche durante la revisione al
banco. svitare la coppa (2) scaricando l’olio residuo nell’apposito
contenitore.
34046
33902
Freni posteriori
Funzionamento
La pinza frenante posteriore è da ritenersi simile a quella an- NOTA Il recupero del gioco avviene solo quando si agisce
teriore per quello che riguarda il funzionamento. sul pedale freno.
Essa è però dotata di un dispositivo per il freno di staziona-
mento e per il recupero automatico del gioco, tra guarnizioni
frenanti e disco, creatosi con l’usura delle guarnizioni stesse.
62586
Con l’aumentare della pressione del liquido, il pistone secon- CARATTERISTICHE TECNICHE
dario (10) viene premuto verso l’esterno del pistone primario Il dispositivo di stazionamento con meccanismo di recupero
(11), aumenta la forza della superficie dell’innesto contro il pi- automatico dell’usura (pastiglione e disco),è integrato al fine
stone (10) (vedi ingrandimento C) e del pistone (10) contro di mantenere costante la corsa del freno di stazionamento.
la rondella antifrizione (9). Questa azione blocca la rotazione
della ghiera (7) per evitare un eccessivo recupero del gioco. Il dispositivo di recupero permette, a partire da una certa
In questa situazione, sia la vite (5), che la ghiera (7), non pos- pressione, di escludere l’influenza delle deformazioni tempo-
sono ruotare. Qualsiasi movimento verso l’esterno del pisto- ranee dovute all’aumento di pressione al fine di non avere un
ne (11), crea un aumento di pressione delle pastiglie verso il recupero troppo elevato con conseguente coppia residua o
disco e una compressione della molla (6) che mantiene la vite blocco del freno.
(5) nella sua sede impedendogli di girare. Quando viene rila- Il dispositivo di recupero funziona durante la frenata di servizio.
sciato il freno, le molle (6 e 8) ristabiliscono la condizione di
equilibrio iniziale e l’anello di tenuta del pistone primario (11) Esso è costruito in modo da recuperare automaticamente
assicura il ritorno del pistone stesso. l’arretramento del corpo pinza, dovuto all’usura della pastiglia
esterna e del disco, con rotazione della leva di comando al
fine di avere una distanza costante tra il cilindro attuatore e
il suo punto di applicazione sulla leva di comando.
49115
Il gioco funzionale corrisponde al gioco esistente tra le filetta- - spinta F2 della molla (6), che lo tiene contro il pistoncino (7).
ture del perno filettato (3) e della bussola filettata (4), che,
- a spinta F1 (attraverso la bussola (2) e la bussola (4), contraria
per effetto delle molle (5 e 6) sono premuti rispettivamente
a F2, dovuta all’azione della pressione idraulica sulla sup. S1.
contro il pistoncino (7) ed il pistone (1). Durante la frenatura,
sotto l’azione della pressione idraulica, si ha uno spostamen-
to del pistone (1), della bussola (4), e della bussolina (2) verso
l’esterno, mentre il perno (3) viene sottoposto a due azioni
opposte:
Figura 92
49116
La forza F2 dovuta alla molla (6) è ≥ rispetto alla forza genera- Se il movimento del pistone continua, la bussola (4) perde il
le dalla pressione idraulica sulla superficie S1. contatto con il pistone nella zona conica e per effetto del pac-
In queste condizioni il perno (3) rimane premuto contro il chetto seeger - molla (5) - cuscinetto comincia a ruotare sulla
pistoncino (7) mentre il pistone (1), la bussola (4), e la busso- filettatura del perno (3) seguendo il pistone nella sua fuoriuscita
lina (2) cominciano a muoversi verso l’esterno.
La bussola (4) si muove (trascinata dal pistone per mezzo del
pacchetto seeger - molla (5) - cuscinetto) fino quando la sua
filettatura interna arriva a contatto con quella del perno (3)
(recupero del gioco funzionale).
Figura 93
49117
A = Bussola
B = Perno
F1 = S1 x p
S1 = sup. corrispondente a d1
p = pressione idraulica
F2 = Forza generata dalla molla
F3 = Spinta sul flottante dovuta alla pressione p
La forza F2 dovuta alla molla (6) è < rispetto alla forza gene- Si viene quindi a creare l’assestamento tra il pistone e la bussola
rale dalla pressione idraulica sulla superficie S1. (4) nella zona conica con il conseguente avanzamento simulta-
In queste condizioni il pistone continua ad avanzare (fino ad neo del blocco pistone - bussola - bussolina - perno.
incontrare la resistenza delle pastiglie contro il disco). La bus-
solina (2) trascina la bussola (4) con il complessivo seeger -
cuscinetto ad essa applicato, e la bussola (4) a sua volta trasci-
na il perno (3), con una forza F = F1 - F2
49118
A = Bussola
B = Perno
F1 = S1 x p
S1 = sup. corrispondente a d1
p = pressione idraulica
F2 = Forza generata dalla molla
F3 = Spinta sul flottante dovuta alla pressione p
Ritorno a zero della pressione idraulica. bussola (4), e quindi, indirettamente, la bussolina (2) e il pistone
Fino ad una pressione idraulica corrispondente alla pressione (durante questi movimenti si ha anche il distacco della bussola
di soglia (F1 = F2), il movimento di ritorno di pistone - perno (4) dal pistone nella zona conica).
filettato - bussola filettata è identico. Il perno ritorna a contatto del pistoncino (6). Si ha infine l’arre-
La molla (6) spinge indietro il perno che riprende il gioco con tramento della bussolina (2) e del pistone dovuto al roll-back
il filetto della bussola (4), che a sua volta trascina indietro la delle guarnizioni.
Frenatura di stazionamento
Figura 95
69119
A = Bussola
B = Perno
33037 33871
Sistemare il veicolo su terreno piano. Portare il manettino del Togliere la coppiglia (4), sfilare il perno (3), bloccare la leva
freno di stazionamento in posizione di marcia, allentare i dadi (2) del dispositivo freno di stazionamento mediante coppiglia
di fissaggio delle ruote posteriori. Con un cricco (2) idraulico (1) o apposito pernetto. Portare il manettino del freno di sta-
sollevare posteriormente il veicolo e appoggiarlo sugli appo- zionamento in posizione di frenatura scollegando la leva (2)
siti due cavalletti (1) di sostegno. dal canotto (5).
Figura 100
Figura 97
33872
33038
Svitare i dadi di fissaggio e con il carrello idraulico 99321024 Rimuovere le mollette (1) di sicurezza, togliere i perni (2) di
(1) staccare le ruote. ritegno ed estrarre le guarnizioni frenanti (3).
Smontaggio
Figura 98
Per ponte 4517
Figura 101
33870
Scollegare lo spinotto (2) del segnalatore di usura guarnizioni Rimuovere le viti (3), staccare la molletta (2) e sfilare le guar-
frenanti. nizioni (1) frenanti.
Per tutti i modelli del corpo pinza freno dalla piastra portante, per la revisione
completa.
Figura 102
Controllare inoltre che non vi siano perdite di liquido freni in
corrispondenza dei pistoncini (3).
Figura 103
49120
33872
Figura 107
33880
33879
33881
Svitare il dado di registro cuscinetti:
Ruotare il disco (1) freno fino ad attenere una delle due scrit-
te OIL verso l’alto. Rimuovere le viti (2 e 3) e scaricare l’olio.
Svitare in seguito tutte le altre viti di fissaggio semialbero. NOTA Con la chiave 99377080 (1), per il ponte 4517 con
la chiave 99357071 (1), per il ponte 4521.
Figura 114
Figura 111
33898
Figura 115
Figura 112
34108
Rimuovere il cuscinetto (2) a rullini conici. Staccare il disco
freno (3) completo di mozzo ruota (1).
34107
Eseguire lo smontaggio del complessivo frenante opposto,
Togliere la vite (1) di sicurezza del dado di registro (2). mantenendo separati i componenti.
33884
Figura 117
34051
Figura 118
49121
33886
33882
Figura 122
Figura 120
27298
Figura 123
33890
Vista del pistoncino e relativa cuffia parapolvere. Per pinza posteriore Girling
Figura 127
Figura 124
33888
33891
33889
Estrarre dalla pinza freno il seger (5), la ghiera (4) ritegno mol-
Esercitando un leggero sforzo, rimuovere i coperchi parapol- la, la molla (3), la vite (2) e il blocchetto (1) di sicurezza.
vere (1) dalle sedi sulla pinza freno (2).
Lievi tracce di corrosione o ossido nelle scanalature delle cuf- Inserire nella pinza freno (5) i particolari del dispositivo di re-
fie di protezione e degli anelli di tenuta, possono essere elimi- cupero automatico del gioco e del freno di stazionamento,
nate con paglia di ferro o tela abrasiva finissima. dopo averli lubrificati con liquido freni, nell’ordine riportato
Diversamente se le superfici dei cilindretti o relativi pistoncini di seguito.
risultano usurate o danneggiate, procedere alla sostituzione Montare la vite (4), la molla (3), il coperchietto (2) di ritegno
del complessivo pinza freno idraulica, da montare sulla vec- molla e il seger (1).
chia piastra portante originale. Controllare le condizioni di
usura dei manicotti perni guida e relative sedi sul corpo pinza
freno, accertarsi che non vi siano usure o danneggiamenti sul-
le superfici di scorrimento. Inserire i manicotti nella sede, veri-
ficare il loro regolare scorrimento, diversamente procedere
alla loro sostituzione, o al ripristino se è necessario, della sede
sul corpo pinza.
33895
33893
Posizionare in morsa munita di mordace il corpo pinza freno
Posizionare la pinza freno idraulica su un piano di lavoro per- idraulico. Lubrificare i pistoncini immergendoli parzialmente
fettamente pulito. in liquido freni.
Inserire i coperchi parapolvere (1) nelle sedi del corpo pinza Inserire il pistoncino (1) nel profilo superiore della cuffia para-
idraulica (2), controllare che siano correttamente posizionati polvere (2), esercitando una leggera rotazione per consentir-
tirando leggermente. ne l’imbocco, quindi mantenendolo perfettamente perpendi-
colare alla sede, inserirlo nel cilindretto corpo pinza freno (3).
Ingrassare i fori sul corpo pinza e spalmare i manicotti perni Con l’ausilio di una tavoletta di legno appoggiata sul pistonci-
guida con apposito grasso, fornito in tubetto nel Kit Ricambi. no, esercitare una spinta fino a provocare l’inserimento par-
ziale dei pistoncini (1). Inserire il profilo delle cuffie parapolve-
re (2) nella sede scanalata dei pistoncini (1).
Inserire quindi a fondo sede i pistoncini (1 e 4).
Non usare grasso di altro tipo. Inserire i manicotti (5) nelle sedi della pinza freno (3), posizio-
! nare correttamente il profilo di tenuta del coperchio parapol-
vere nella sede del manicotto.
Per pinza posteriore
Immergere gli anelli di tenuta in liquido freni. Montare gli anelli
di tenuta (4) nelle sedi dei cilindretti (3). Figura 134
Figura 132
33896
33897
Figura 139
33885
Figura 137
60875
77202
Figura 143
Figura 141
77203
34047
Figura 145
34108
Figura 146
34048
34107
Figura 151
34049
Figura 152
33905
34050 Applicare la pinza freno idraulica (2) alla piastra portante (1),
Posizionare i due fori (1), contrassegnati da “OIL”, orizzontal- inserire le viti perni guida in sede, con l’impiego di una chiave
mente al terreno, come indicato in figura, ed inserire dagli ad incasso (3) avvitarle a leggero contatto, quindi trattenendo
stessi 0,2 lt di olio tipo W140 MDA, su ogni lato ruota. Appli- il corpo pinza verso l’alto serrare le viti.
care sulla parte filettata delle viti con funzione di tappo del Controllare che la pinza freno idraulica scorra facilmente sui
sigillante tipo 222 LOCTITE e serrarle. manicotti.
33906
33907
SEZIONE 12
5501 Carrozzeria
5001 Telaio
Pagina
CABINA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
- Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
- Trattamento protettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
PRECAUZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
TELAIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Pagina Pagina
GEOMETRIA DELLA CABINA . . . . . . . . . . . . . . 17 RIVESTIMENTO PLANCIA STRUMENTI . . . . . . . 37
SCHEMA ZONE DI APPLICAZIONE - Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
SIGILLANTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
ANCORAGGIO CABINA E COPPIE
DI SERRAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE . . . . . . . . 42
ATTREZZATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
INTERVENTI RIPARATIVI . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
- Ancoraggio cabina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
- Sostituzione ammortizzatori
anteriori e posteriori sospensione cabina . . . . . 27
- Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
- Coltello a vibrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
- Filo armonico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
PLANCIA STRUMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
- Stacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
- Riattacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
5501 CABINA
Generalità
La cabina è di tipo avanzato, ribaltabile idraulicamente con comando meccanico.
Angolo di ribaltamento 57°.
Struttura in acciaio stampato e saldato, particolari in lamiera elettrozincata.
Protezione antirombo sul sotto scocca e anticorrosione e nei vani degli scatolati.
Sospensione cabina di tipo meccanico.
Figura 1
78688
Lamiere bizincate
Lamiere monozincate
La scelta dei materiali costituenti la scocca è orientata al rag- - deposizione a fuoco: lo zinco fuso si deposita, per effetto
giungimento di uno standard qualitativo eccellente in modo da termico, sulla lamiera. Con questo processo, che viene uti-
offrire un prodotto che abbia qualità e funzionalità durevoli nel lizzato principalmente per gli elementi strutturali della
tempo. scocca, si raggiungono spessori fino a 20 micron, contro i
7 micron che si ottengono con il processo galvanico.
La zincatura viene realizzata secondo differenti processi tecno-
Hanno funzioni anticorrosione anche i passaruota in materiale
logici:
sintetico.
- deposizione per processo galvanico: la lamiera viene im- La protezione di tutti gli scatolati è ottenuta utilizzando lamiere
mersa o lambisce, a seconda che si tratti di bi-zincatura o zincate, che dopo la verniciatura vengono spruzzate interna-
zincatura, un bagno di sali conseguendo un elevato grado mente con olio ceroso per evitare fenomeni di ossidazione in-
di finitura superficiale; terna.
NOTA Le zone del telaio interessate da saldature dovranno essere pulite accuratamente e, dopo saldatura, protette con antirug-
gine epossidica bicomponente od altro prodotto simile, e con altro strato di smalto mono o bi-componente.
Il cavo di massa dell’impianto di saldatura deve essere collegato sul telaio il più vicino possibile alla zona di saldatura, e mai vicino
a un organo rotante (trasmissione, mozzi, etc.) né sopra o sotto un assieme aventi parti in movimento (compressore, cuscinetti,
etc.).
PRECAUZIONI
Figura 3 Figura 5
17360
17358
Durante i lavori di saldatura, foratura, molatura, lavori di taglio Raddrizzare il piegamento laterale del telaio con cunei termici
in prossimità di tubazioni dell’impianto freni particolarmente nella cintura superiore ed inferiore della parte relativa del
se in materiale plastico e di cavi elettrici, adottare le opportune telaio.
precauzioni per la loro protezione prevedendone, se del caso La punta del cuneo termico deve giacere nella direzione di pie-
lo smontaggio. Tutte le parti del telaio sottoposte a ricondizio- gamento desiderata.
namento dovranno essere protette dall’ossidazione e dalla
corrosione. Se la base dei due cunei termici si trova nella piastra superiore
Le operazioni, di protezione e verniciatura dovranno essere del longherone, allora la piastra deve venire anch’essa riscal-
realizzate in modo accurato su tutte le parti interessate, data ma da ultima.
secondo eventuali istruzioni, modalità, accorgimenti previsti
dalle case produttrici di vernici.
Figura 4
Figura 6
17359 17361
Il ricondizionamento del telaio si ottiene mediante riscaldo Raddrizzare l’inflessione del telaio verso il basso o verso l’alto
cuneiforme della parte interessata con un cannello. con cunei termici nella piastra alta del longherone. In caso di
Durante l’operazione il metallo dovrà divenire di colore rosso piegamento verso il basso, la base (a) del cuneo termico si
ciliegia corrispondente ad una temperatura di 600 ÷ 680_C. trova in basso. In caso di piegamento verso l’alto operare
I punti già riscaldati non devono più subire altri riscaldi. all;inverso.
Lasciar raffreddare lentamente i punti trattati senza intervenire La relativa cintura inferiore o superiore del longherone, si deve
con acqua o aria compressa o simili. riscaldare per ultima nella zona della base del cuneo termico.
17364
17362
A ≅ 0,3 H
b ≅ H (min. 175 mm)
S ≅ (0,8 ÷ 1) S1 17365
17363
Prima di iniziare le operazioni staccare il morsetto negativo Di seguito sono riportate le istruzioni operative per la corretta
della batteria e collegare la massa della saldatrice direttamente esecuzione della saldatura:
sul pezzo da saldare. Le tubazioni in materiale plastico a) riscaldare tutt’attorno la zona da saldare (ad eccezione del
dovranno essere protette o rimosse. materiale QST E 420); eseguire la saldatura ad arco con
Le saldature dovranno essere realizzate soltanto da personale più passate utilizzando elettrodi basici accuratamente
specializzato ed addestrato, con attrezzature idonee ed essere essiccati, oppure procedimenti MIG - MAG con idoneo
eseguite a perfetta regola d’arte. materiale di apporto. Evitare sovraccarichi di corrente; la
Sverniciare e disossidare le parti da saldare. Eseguire, sul punto saldatura dovrà essere esente da incisioni marginali e sco-
di rottura,sulla parte interna del longherone. e per tutta la lun- rie;
ghezza del tratto interessato,uno smusso a v di 60°.
b) riprendere a rovescio ed eseguire la saldatura come speci-
ficato al punto (a);
c) lasciar raffreddare lentamente ed uniformemente i lon-
gheroni. Non è ammesso con getto d’aria e con altri
NOTA Non sono consentiti tagli dei longheroni in mezzi;
corrispondenza delle zone di variazioni di profilo o d) eliminare mediante molatura la parte di materiale ecce-
nei punti di forte concentrazione delle sollecitazioni, dente;
inoltre la linea di separazione non dovrà interessare
i fori esistenti sul longherone. e) applicare internamente rinforzi angolari in acciaio, delle
stesse caratteristiche di quello impiegato nel telaio; le
dimensioni minime indicative sono riportate nelle figure in
alto. Il loro fissaggio dovrà interessare unicamente la
costola verticale del longherone e potranno essere utiliz-
zati cordoni di saldatura, falsi punti, viti o chiodi. Sezione
e lunghezza del cordone di saldatura, numero e distribu-
zione dei falsi punti, viti o chiodi, dovranno essere ade-
guati a trasmettere i momenti flettenti e di taglio della
sezione. A lavoro ultimato la parte interessata alla salda-
tura dovrà essere protetta efficacemente con antiruggine.
5001 TELAIO
INTERVENTI RIPARATIVI Figura 11
CONTROLLI
17347
Curvatura del telaio ammessa lateralmente.
Figura 9 ”a” = 3 mm/m
Figura 12
17344
Figura 10
Figura 13
17345
Figura 17
17350 17353
Torsione ammessa sul telaio. Prendere due spessori uguali (1) di grandezza tale che, uno
”b” = ogni lato 1 mm/m. spago possa venire teso lungo tutta la lunghezza della parte
rettilinea della cintura inferiore o superiore, sul longherone del
Rilievo del piegamento laterale del telaio telaio.
Misurare la distanza del longherone dallo spago ad intervallo
Figura 15 di 1 metro. Una distanza differente dello spago indica la posi-
zione e l’entità di un piegamento effettivo del longherone.
17351
Figura 18
Figura 16
17352 17354
Per utilizzare i punti messi a piombo si deve tendere uno spago Uno spostamento del telaio può venire rilevato per mezzo di
passante per i punti di contrassegno, allineati. una squadra.
I punti che si trovano fuori dall’allineamento, indicano l’inizio Allo scopo, appoggiare la squadra a 90° al longherone del
e l’entità della deformazione effettiva (a). telaio e controllare l’ortogonalità delle traverse del telaio.
17355
Figura 20
17356
Figura 21
17357
Figura 22
78281
I = Mezzeria assale
II = Mezzeria ponte
Figura 23
78280
I = Mezzeria assale
II = Mezzeria ponte
Quota Passo (mm)
(mm) 3105 3330 3690 4185 4455 4815
A 1001,25 1001,25 1001,25 1001,25 1001,25 1001,25
B 180 180 180 180 180 180
C 720 720 720 720 720 720
D 1080 1080 1080 1080 1080 1080
E 1912,5 1912,5 2182,5 2182,5 2182,5
F 2992,5 3262,5 3217,5
G 405 405 405 405 405 405
H 405 405 405 405 405 405
I 1260
J 990 1440 1755 1890 2115
K 840 840 840 840 840 840
L 967,5 967,5 967,5 967,5 967,5 967,5
M 2272,5 2272,5 2272,5 2272,5
N 3127,5
O 832,5 832,5 832,5 832,5 832,5 832,5
P 135 135 135 135 135 135
Q 787,5 787,5 787,5 787,5 787,5 787,5
R 1665 1800 2025
S 1192,5 1710 1710 2025 2160 2390
T 1080 1080 1080 1080 1080 1080
U 3105 3330 3690 4185 4455 4815
V 1313 1830 1830 2145 2280 2505
W 5498 6240 6600 7410 7815 8400
Figura 24
78283
I = Mezzeria assale
II = Mezzeria ponte
Quota Passo (mm)
(mm) 3105 3330 3690 4185 4455 4815
A 1001,25 1001,25 1001,25 1001,25 1001,25 1001,25
B 720 720 720 720 720 720
C 1080 1080 1080 1080 1080 1080
D 1912,5 1912,5 2182,5 2182,5 2182,5 2182,5
E 2992,5 3262,5 3217,5
F 405 405 405 405 405 405
G 405 405 405 405 405 405
H 1260
I 990 1440 1755 1890 2115
J 840 840 840 840 840 840
K 967,5 967,5 967,5 967,5 967,5 967,5
L 2272,5 2272,5 2272,5 2272,5
M 3127,5
N 832,5 832,5 832,5 832,5 832,5 832,5
O 202,5 202,5 202,5 202,5 202,5 202,5
P 787,5 787,5 787,5 787,5 787,5 787,5
Q 1147,5 1665 1980 2115 2340
R 1080 1080 1080 1080 1080 1080
S 3105 3330 3690 4185 4455 4815
T 1313 1830 1830 2145 2280 2505
U 5498 6240 6600 7410 7815 8400
Figura 25
78282
I = Mezzeria assale
II = Mezzeria ponte
Quota Passo (mm)
(mm) 3105 3330 3690 4185 4455 4815
A 1001,25 1001,25 1001,25 1001,25 1001,25 1001,25
B 720 720 720 720 720 720
C 1080 1080 1080 1080 1080 1080
D 1912,5 1912,5 2182,5 2182,5 2182,5 2182,5
E 2992,5 3262,5 3217,5
F 405 405 405 405 405 405
G 405 405 405 405 405 405
H 1260
I 990 1440 1755 1890 2115
J 840 840 840 840 840 840
K 967,5 967,5 967,5 967,5 967,5 967,5
L 2272,5 2272,5 2272,5 2272,5
M 3127,5
N 832,5 832,5 832,5 832,5 832,5 832,5
O 135 135 135 135 135 135
P 787,5 787,5 787,5 787,5 787,5 787,5
Q 1147,5 1665 1980 2115 2340
R 1080 1080 1080 1080 1080 1080
S 3105 3330 3690 4185 4455 4815
T 1313 1830 1830 2145 2280 2505
U 5498 6240 6600 7410 7815 8400
SEDILE SEDILE
CONDUTTORE PASSEGGERO
A 440 - 455 440 - 465
B 1145 - 1160 1135 - 1160
C LETTINO INFERIORE
D LETTINO SUPERIORE
E FILO INTERNO SUPER. TELAIO
78693
SEZ. P - P
SEZ. F - F
78694
Figura 28
78695
78696
78697
Figura 30
78698
78699
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
1 Vite a testa con flangia per fissaggio tassello 187 ± 37 (18,7 ± 3,7)
2 Vite a testa esagonale con flangia per fissaggio mensola tassello 296 ± 29 (29,6 ± 2,9)
Figura 31
78704
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
1 Vite fissaggio tampone 120 ± 24 (12 ± 2,4)
2 Vite fissaggio ammortizzatore superiore 120 ± 24 (12 ± 2,4)
3 Vite fissaggio ammortizzatore inferiore 120 ± 24 (12 ± 2,4)
4 Vite fissaggio mensola al telaio 75 ± 15 (7,5 ± 1,5)
Figura 32
78700
78701
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
1 Dado esagonale con flangia autofrenante a vite a testa esagonale con flangia per fissag- 179 ± 18 (17,9 ± 1,8)
gio mensola telaio
2 Dado esagonale autofrenante per fissaggio superiore ammortizzatore e tampone ela- 216,5 ± 21,5 (21,6 ± 2,1)
stico alla traversa
3 Dado autofrenante e vite a testa esagonale per fissaggio inferiore ammortizzatore 189 ± 19 (18,9 ± 1,9)
Figura 33
78702
PARTICOLARE COPPIA
Nm (kgm)
1 Vite fissaggio tampone 128 ± 52 (12,8 ± 5,2)
2 Vite fissaggio mensola al telaio 105 ± 21 (10,5 ± 2,1)
3 Vite fissaggio tubo di collegamento traversa 263 ± 53 (26,3 ± 5,3)
4 Vite fissaggio ammortizzatore 128 ± 52 (12,8 ± 5,2)
ATTREZZATURA
N. ATTREZZO DENOMINAZIONE
38600
Figura 37
33911
78706
Per eseguire lo smontaggio degli ammortizzatori anteriori Per il riattacco eseguire in senso inverso le operazioni effettua-
(Figura 34) è sufficiente svitare i dadi (2) e sfilare le viti (1). te nello stacco.
Per eseguire lo smontaggio degli ammortizzatori posteriori oc-
corre svitare i fissaggi e scansare il condotto di aspirazione (3)
e svitare i dadi (2) e sfilare le viti (1). NOTA Al montaggio della barra stabilizzatrice, ingrassare
Per il montaggio invertire opportunamente le operazioni ese- con grasso TUTELA Z2 gli scanalati della barra,
guite precedentemente. onde evitare rumorosità ed usura.
78707
60967
60968
Filo armonico
Per il taglio del cordone di sigillante con il filo armonico è ne- Figura 44
cessario l’impiego di un attrezzo come illustrato in Figura 43.
Figura 42
78708
Figura 43
78709
60970
Utilizzando una lama adeguata, tagliare e livellare il sigillante del
Tagliare un segmento di filo della lunghezza di circa 500 mm, vano parabrezza, in modo da lasciare uno spessore compreso
e per mezzo dell’attrezzo di ritegno (3) introdurre un’estremi- tra 0,25 e 1 mm per evitare così di scalfire la vernice.
tà del filo (1) attraverso il cordolo di sigillante (2), iniziando dal
centro inferiore cristallo parabrezza (vedere Figura 44). Eliminare i residui di sigillante mediante aria compressa, quindi
sgrassare a fondo con eptano e carta a perdere.
Fissare l’estremità del filo all’attrezzo di ritegno (3) operando
all’interno del veicolo e l’altra estremità alla maniglia di trazione
all’esterno del veicolo.
NOTA La pellicola di sigillante rimasta sul vano parabrezza
L’operatore interno deve puntare con l’attrezzo di ritegno sul farà da supporto per il successivo incollaggio.
cordolo del sigillante (2) a circa 300 mm dal punto di passaggio
del filo (1).
78713
78710
- Stendere con l’applicatore (1) il promotore di adesione
In caso di recupero del cristallo originale staccato: (Primer onestep Betaprime 5500) (2) per vetro sulla par-
te serigrafata.
- utilizzando una lama adeguata, tagliare e livellare il cordo-
ne di sigillante cercando di ridurre al minimo lo spessore.
Non è necessario togliere completamente il sigillante. Evi- NOTA Nel caso di recupero del cristallo parabrezza non
tare di toccare la superficie del sigillante residuo. Prestare occorre utilizzare il promotore di adesione sul sigil-
attenzione a non danneggiare la serigrafia nera sul perime- lante rimasto.
tro del cristallo.
- Attendere 15 minuti prima di procedere con le operazio-
ni in modo da permettere l’evaporazione del solvente del
promotore di adesione.
Riattacco
Figura 49
Figura 47
78711
Figura 50 Figura 52
78714 78716
78715
33919 33922
Togliere i tappi copriviti (frecce), svitare le viti e togliere il brac- Sfilare la guarnizione (1) guida cristallo.
ciolo (2). Togliere il pulsante (1).
Figura 57
Figura 54
33922
Figura 55
33924
Figura 59
33927
33925
NOTA Prima di iniziare la procedura di taglio occorre pro-
Sganciare i fermagli (1), svitare le viti (2), sganciare il cristallo teggere mediante nastro adesivo la zona verniciata
scendente dal dispositivo di sollevamento (4) e sfilare il dispo- onde evitare possibili danni.
sitivo alza cristallo (3).
Per il montaggio invertire le operazioni descritte per lo smon-
taggio.
Inserire un idoneo attrezzo attraverso il sigillante in corrispon-
denza di un angolo (freccia) del cristallo.
Eseguire il taglio lungo tutto il perimetro. Togliere il cristallo
mediante maniglia a ventosa (2).
Livellare, con apposito attrezzo il cordolo di sigillante rimasto
sulla sede del cristallo nella porta: procedere a pulizia mediante
aria compressa, quindi sgrassare a fondo con eptano e carta
a perdere.
Figura 60
Posizionare correttamente il cristallo nella sua sede, registrar-
ne la posizione e contrassegnarla con del nastro adesivo. Ta-
gliare il nastro e rimuovere il cristallo.
33926
Figura 62 Figura 64
33921
33928
Pulire la zona serigrafata (freccia) mediante tampone di carta Posizionare in sede, mediante l’apposita maniglia a ventosa
imbevuto con il promotore di adesione sgrassante. (2), il cristallo;
Con appropriato tampone applicare il primer vetro facendo
- allineare il cristallo rispetto al vano di alloggiamento, ser-
attenzione a non fuoriuscire dalla zona serigrafata.
vendosi come riferimento del nastro adesivo precedente-
mente applicato.
NOTA Lasciare essiccare il primer vetro in temperatura NOTA La sistemazione del cristallo deve avvenire improro-
ambiente per almeno 15’ e comunque per un pe- gabilmente entro 15 minuti dall’applicazione
riodo non superiore alle 24 ore. dell’adesivo.
Figura 65
Figura 63
33930
Figura 66
79612
Riattacco
Eseguire il riattacco invertendo le operazioni descritte
per lo stacco.
79610
Figura 67
Figura 69
79611
Figura 70
NOTA Contrassegnare i cablaggi elettrici per facilitare il
riattacco.
Figura 73
79614
Figura 71
79617
Riattacco
Eseguire il riattacco invertendo le operazioni descritte
per lo stacco.
Figura 72
79618
Figura 75 Figura 78
79619
Figura 79
79620
Figura 77
79623
Figura 80
79621
- staccare il rivestimento (3) montante parabrezza agendo - Operare dal vano plancia strumenti, liberare dalle fascette
nel senso della freccia (operazione da eseguire da entram- di ritegno e scollegare la tubazione (1) mandata aria alle
bi i lati). bocchette di diffusione.
Figura 81 Figura 84
79625 78628
- Svitare le viti (1) di fissaggio Body Control; - Svitare le viti (1) di fissaggio rivestimento plancia nel vano
quadro strumenti e le viti (2) di fissaggio alla staffa di soste-
- rimuovere il Body Control (2) e porre a lato.
gno.
Figura 85
Figura 82
79629
79630
Figura 87 Figura 89
79631
79633
Figura 88 Figura 90
79632 79634
- Svitare i dadi (3) di fissaggio e staccare la centralina code - Svitare le viti (2) di fissaggio, scollegare le connessioni elet-
(1); triche e rimuovere la leva (1) comando tergicristalli.
- svitare le viti (2) di sostegno staffa della plancia alla scocca.
Figura 91 Figura 94
79635 79638
- Svitare le viti (1) di fissaggio e staccare la presa di diagnosi - Operare all’interno del vano Body Control, svitare le viti
(2). (1) di fissaggio staffa (2) rivestimento plancia;
- rimuovere il cablaggio luce apertura porta;
Figura 92
- rimuovere il condotto diffusore aria ai piedi.
79636 Figura 95
- Sollevare le calandra, svitare le viti (1) di fissaggio e stacca-
re il riparo (2).
Figura 93
79639
Figura 96 Figura 99
79640
79643
- Mediante l’ausilio di un secondo operatore staccare il rive-
stimento plancia (1) dal veicolo in modo opportuno. - Operare dalla parte posteriore del riscaldatore (2) e scol-
legare le fascette (1) di ritegno fasci cavi elettrici.
Figura 97
Figura 100
79641
Riattacco
Eseguire il riattacco del rivestimento plancia (1) invertendo in
modo opportuno le operazioni descritte per lo stacco.
79645
533210 RISCALDAMENTO E VENTILA-
- Rimuovere il gruppo (1) riscaldamento e ventilazione dal
ZIONE veicolo.
Stacco
Figura 98
Riattacco
79642
SEZIONE 13
Manutenzione programmata
Pagina
MANUTENZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
INTERVALLI MANUTENZIONE . . . . . . . . . . . . 5
OPERAZIONI DI MANUTENZIONE
PROGRAMMATA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
SERVIZIO M1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
SERVIZIO M2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
SERVIZIO M3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
SERVIZIO M4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
SERVIZIO EP1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
SERVIZIO EP2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
SERVIZIO T1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
SERVIZIO T2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
SERVIZIO T3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
SERVIZIO T4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
SERVIZIO T5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
SERVIZIO T6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
Figura 1
85576
79486
Poco prima che il veicolo abbia raggiunto il chilometraggio previsto per eseguire il tagliando, una spia di allarme si illumina sul
cluster avvisando l’autista di recarsi in officina per l’intervento di manutenzione.
Figura 2
85780
Se il veicolo viene portato in un’officina dotata di strumento di diagnosi, una volta eseguita la manutenzione, sarà necessario
collegare lo strumento che memorizzerà sul cluster la data e il tipo di tagliando eseguito, quindi, di conseguenza, avverrà lo spegni-
mento della spia di allarme.
In caso non venga eseguita la manutenzione ordinaria in un centro assistenziale dotato di strumento di diagnosi, non sarà possibile
spegnere la spia sul cruscotto.
Alla base di questa scelta vi è una strategia di fidelizzare il cliente sempre di più attraverso la professionalità della nostra Rete
assistenziale, in modo da recarsi preferenzialmente in officina affidando a dei Professionisti del Servizio tutti i tipi di intervento
compresi quelli di manutenzione ordinaria.
Ovviamente questo sistema introdotto sul nuovo EuroCargo presenta grossi vantaggi per il cliente che avrà così un modo di
pianificare meglio la manutenzione e soprattutto di non dimenticare di effettuarla, al fine di disporre di un veicolo sempre funzio-
nante ed al top delle sue prestazioni.
85797
85781
79481
MANUTENZIONE
Prospetto dei servizi di manutenzione
Per assicurare condizioni di esercizio ottimali nelle pagine seguenti sono indicati gli interventi di controllo, verifica e registrazione
che devono essere eseguiti sui vari organi dell’autoveicolo alle scadenze previste.
NOTA Gli intervalli chilometrici riferiti alla lubrificazione del motore sono in relazione ad una percentuale di zolfo presente
nel gasolio inferiore allo 0,5%.
In caso di utilizzo di gasolio con una percentuale di zolfo superiore allo 0,5%, la percorrenza prevista per la sostituzione
dell’olio deve essere dimezzata.
NOTA - In caso di utilizzo di lubrificante di classe inferiore, ad esempio ACEA E2 (Urania Turbo), la percorrenza per la
sostituzione dell’olio motore e del filtro deve essere dimezzata.
- In caso di operatività molto bassa o comunque inferiore alle 800 ore/80.000 km anno l’olio motore ed il filtro
devono essere sostituiti ogni 12 mesi.
- In caso di percorrenze annuali molto basse l’olio del cambio e del ponte /i deve essere sostituito almeno una
volta ogni due anni.
- In caso di percorrenze annuali molto basse, l’ingrassatura generale deve essere eseguita almeno una volta all’anno.
INTERVALLI MANUTENZIONE
Servizi standard Fuori piano Operazioni temporali
Tipologia di EP1 EP2
Manutenzione Filtro
utilizzo M1 M2 M3 M4 T1 T2 T3 T4 T5 T6
cambio imp.
automatico Ad - Blue
Trasporto lungo raggio:
80.000 160.000 240.000 480.000
nazionale o internazionale,
km km km km Ogni
vera
anni
prevalentemente autostradale
izio primave
Ogni 2 an
40.000
40 000
stagione ivvernale
raggio: Ogni
km km km
mesi
Ogni 2 aanni
Ogni 3 aanni
anno
regionale o interregionale 15.000
Ogni 3 m
Ogni an
Ogni 6 mesi a iniz
T1
OGNI TRE MESI
G Stacco - riattacco e pulizia prefiltro impianto Ad-Blue
T2
OGNI SEI MESI - particolare ogni inizio primavera
G Pulizia tendina radiatore,
G Controllo condizione filtri antipolline (1).
T3
OGNI ANNO
G Sostituzione filtro essiccatore impianto pneumatico.
T4
OGNI ANNO - prima della stagione invernale
G Controllo densità liquido raffreddamento.
G Sostituzione filtro combustibile riscaldatore supplementare.
T5
OGNI DUE ANNI
G Sostituzione cartuccia e pulizia contenitore filtro aria (2).
G Sostituzione liquido raffreddamento motore.
G Sostituzione olio e spurgo impianto idraulico freni.
T6
OGNI TRE ANNI
G Sostituzione olio e spurgo impianto idraulico fizione.
(1) In caso di basse percorrenze effettuare la sostituzione dei filtri una volta l’anno, ogni inizio primavera.
(2) Precoci intasamenti del filtro aria sono generalmente dovuti a condizioni ambientali. Per questo motivo esso deve essere
sostituito quando segnalato dall’apposito sensore indipendentemente dalla prescrizione che deve comunque essere
rispettata in assenza di specifiche indicazioni.
Figura 4
108509
Figura 5
108510
SERVIZIO M1
S Operazioni di movimentazione 16 - Sostituzione olio motore
S Collaudo funzionale su strada
S Ingrassaggio generale autotelaio Sfilare l’asta di controllo livello olio
S Controllo tenuta tubazioni freni idraulici e Svitare il tappo (1) della coppa e scaricare l’olio motore in un
impianto raffreddamento apposito recipiente.
77836
84410
SERVIZIO M2
5 - Sostituzione olio cambio meccanico
NOTA Il servizio M2 comprende le operazioni del servizio
Figura 11
M1 a cui bisogna aggiungere le operazioni elencate
di seguito:
108505
78148 108506
- A ponte caldo scaricare l’olio in un apposito contenitore Smontare lo sfiato dei vapori olio (1) e pulirlo accuratamente;
togliendo il tappo (2). montarlo assicurandosi della corretta posizione e serrarlo alla
coppia prescritta.
- Rifornire con olio nuovo attraverso il foro chiuso dal tap-
po (1) (vedere il capitolo RIFORNIMENTI della sezione
GENERALITÀ).
- Pulire lo sfiatatoio dei vapori olio del ponte.
- Serrare i tappi alla coppia prescritta.
77203
84411
- Ruotare il mozzo ruota fino a quando il coperchio per
mozzo (1) sia posizionato come indicato in Figura 14. - Commutatore (1) di regolazione del fascio luminoso (3)
- Attraverso il foro (2) di riempimento rifornire della quan- nel senso verticale ubicato sulla plancia portastrumenti.
tità prescritta di olio nuovo (vedere CARATTERISTI- - Commutatore (1) di regolazione del fascio luminoso (3)
CHE E DATI). nel senso verticale ubicato sulla plancia portastrumenti.A
- Riavvitare il tappo (2) di Figura 13 e il copercho per moz- cabina ribaltata agire sulla vite (2) di regolazione nel sen-
zo (1) alla coppia prescritta. so orizzontale del fascio luminoso (2).
10 - Controllo tiranteria, snodi, sterzo e pian-
tone guida
Tiranteria comando sterzo
Controllare che le viti e i dadi di fissaggio dei morsetti ai tiranti
non siano deteriorati e che gli stessi siano serrati alla coppia
prescritta.
I tiranti non devono essere danneggiati così pure la parte filet-
tata deve risultare integra
74341
SERVIZIO EP2
• Sostituzione filtro e prefiltro impianto
AdBlue
• Test di verifica impianto AdBlue
(MODUS, IT2000, E.A.S.Y.)
SERVIZIO T1
18 - Stacco - Riattacco e pulizia prefiltro impian-
84412
to AdBlue
Figura 19 Rimuovere eventuali presenze di sporcizia dalla tendina ra-
diatore (1) per consentire il passaggio dell’aria verso il radia-
tore.
• Controllo condizione filtri antipolline
SERVIZIO T3
1 - Sostituzione filtro essiccatore impianto
pneumatico
Figura 21
108507
77841
SERVIZIO T4
14 - Controllo densità antigelo nel liquido di raf- SERVIZIO T5
freddamento motore 15 - Sostituzione cartuccia del filtro aria a secco
Figura 22 e pulizia del suo contenitore (anche in assenza
di segnalazione di intasamento)
Ogni anno (manutenzione con intervalli in ore)
Ogni due anni (manutenzione con intervalli in km)
Figura 23
84413
108504
Smontare il tappo (2) e mediante densimetro 99395858 ef- 14 - Sostituzione liquido refrigerante motore
fettuare un prelievo di liquido di raffreddamento dal serba- Eseguire la procedura descritta nel relativo paragrafo nella se-
toio d’espansione (3). zione “MOTORE”.
In funzione della temperatura del liquido verificare, sulla scala
di lettura dello strumento, la percentuale di antigelo presente
nel liquido. La percentuale deve essere superiore al 40% e
non deve superare il 50%.
Se è necessario ripristinare la percentuale di antigelo tenendo
presente che ogni 2 anni il liquido deve essere sostituito.
33898
62384
SERVIZIO T6
11 - Sostituzione olio e spurgo impianto idrauli-
co frizione
Figura 28
84410
SEZIONE 14
Impianto Elettrico/Elettronico
Pagina
PREMESSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
SIMBOLI - AVVERTENZE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
CODICE PRODOTTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
AVVERTENZE GENERALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
AVVERTENZE GENERALI
SULL’IMPIANTO ELETTRICO . . . . . . . . . . . . . . 8
- Consigli pratici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
CAMBIAMENTI PRINCIPALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
RETE DI POTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
- Rete positiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
- Rete negativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
AVVIAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
- Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
ALTERNATORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
MOTORINO DI AVVIAMENTO . . . . . . . . . . . . . . 31
CODICI COMPONENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
Pagina Pagina
PASSAPARETE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 COMPONENTI CENTRALINA ECM (EDC7) . . . . 80
PREMESSA
I manuali per le riparazioni sono suddivisi in Sezioni ognuna delle quali è contraddistinta da un numero ed il cui contenuto è indicato
nell’indice generale.
Ogni sezione è generalmente dedicata ad un Gruppo principale (es: motore, cambio, impianto elettrico, etc.).
Le sezioni dai contenuti meccanici presentano i dati tecnici, le raccolte delle coppie di serraggio, le liste degli attrezzi, gli stacchi
- riattacchi dei gruppi dal veicolo, le revisioni al banco e i relativi troubleshooting.
Sulla sezione impianto elettrico/elettronico sono presenti le descrizioni della rete elettrica e dei sistemi elettronici del veicolo,
gli schemi elettrici, le caratteristiche elettriche dei componenti, le codifiche componenti e i troubleshooting relativi alle centraline
specifiche dell’impianto elettrico.
Il manuale utilizza nelle sue descrizioni appropriata simbologia il cui fine è quello di classificare l’informazione riportata. In particola-
re è stata definita una serie di simboli per classificare le avvertenze ed una per le operazioni di assistenza.
SIMBOLI - AVVERTENZE
Pericolo generico
! Accumula i pericoli di ambedue i segnali sopra descritti.
Salvaguardia dell’ambiente
Indica i corretti comportamenti da tenere affinché l’uso del veicolo sia il più rispettoso possibile dell’ambiente.
Stacco
Aspirazione
Scollegare
Riattacco
Scarico
Collegare
Smontaggio
Funzionamento
Scomposizione
Montaggio
Composizione
ρ Rapporto di compressione
Tolleranza
Chiudere a coppia
Differenza di peso
Registrazione Angolo
Regolazione Valore angolare
Controllo visivo
Precarico
Controllo posizione di montaggio
Misurazione
Quota da rilevare Numero di giri
Controllo
Attrezzatura Temperatura
Superficie da lavorare
Pressione
Finito di lavorazione bar
Maggiorato
Interferenza
Maggiore di .....
Montaggio forzato
Massimo
Minorato
Spessore
Minore di .....
Giuoco
Minimo
Lubrificare Selezione
Umettare Classi
Ingrassare Maggiorazioni
Temperatura < 0o C
Sigillante
Freddo
Collante
Inverno
Temperatura > 0o C
Spurgo aria Caldo
Estate
Sostituzione
Ricambi originali
CODICE PRODOTTO
Ogni titolo o sottotitolo inerente le operazioni che si eseguono è preceduto da un numero di sei cifre denominato CODICE
PRODOTTO.
Questo numero rappresenta il CODICE PRODOTTO che trova riscontro con l’operazione di riparazione riportata nei TEM-
PARI DI RIPARAZIONE e nella pubblicazione CODICE INCONVENIENTI.
Per pronto riferimento riportiamo qui di seguito i principi di lettura di questo codice (ved. anche Temparo delle Riparazioni).
Codice Prodotto: 5 0 7 6
PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO
COMPONENTE COMPONENTE
Esempio:
Prodotto 50 = Autotelaio;
Prodotto 52 = Assali;
Prodotto 53 = Cambio;
Prodotto 76 = Impianto elettrico.
Codice Gruppo: 0 1 0 3
PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO
COMPONENTE COMPONENTE
Esempio:
Prodotto 50 = Autotelaio;
Gruppo 01 = Telaio;
Gruppo 02 = Paraurti-Antiincastro;
Gruppo 03 = Alternatore.
Codice Sottogruppo: 4 0 1 3
PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO PRODOTTO GRUPPO SOTTOGRUPPO
COMPONENTE COMPONENTE
La quinta e la sesta cifra identificano esattamente il SOTTOGRUPPO e il Componente di un Gruppo nell’ambito di un PRODOT-
TO.
Esempio:
Prodotto 50 = Autotelaio;
Gruppo 01 = Telaio;
Sottogruppo 40 = Traverse telaio;
Sottogruppo 13 = Rotore.
AVVERTENZE GENERALI
Le attenzioni riportate non possono essere rappresentative di tutte le situazioni di pericolo che si possono verificare.
! Pertanto si consiglia di consultare il diretto superiore qualora si verifichi una situazione di pericolo non descritta.
Utilizzare l’attrezzature specifiche e generiche secondo prescrizioni dei rispettivi libretti di uso e manutenzione. Verifi-
care lo stato d’uso e l’idoneità degli attrezzi non soggetti a verifica periodica.
La movimentazione manuale dei carichi deve essere valutata preventivamente perchè è funzione oltre che dal peso
anche delle sue dimensioni e del percorso.
La movimentazione mediante mezzi meccanici deve essere realizzata con sollevatori appropriati sia per peso che
forma e volume. I sollevatori, le funi e i ganci impiegati devono presentare indicazioni chiare sulla portata massima
ammissibile. L’uso di detti attrezzi è tassativamente consentito solo al personale autorizzato. Stazionare a debita dis-
tanza dal carico e comunque mai sotto di esso.
Nelle operazioni di smontaggio attenersi sempre a tutte le prescrizioni previste, evitare nelle fasi di estrazione di parti-
colari meccanici che questi possano colpire accidentalmente il personale di officina.
Le attività di officina svolte in coppia devono essere sempre svolte in massima sicurezza; evitare operazioni che
potrebbero essere pericolose per il collaboratore per assenza di visibilità o per sua posizione non corretta.
Tenere lontano dalla zona di lavoro il personale non addetto alle operazioni.
Apprendere le necessarie nozioni di funzionamento e di sicurezza relative al veicolo prima di ogni intervento su di
esso. Attenersi scrupolosamente a tutte le segnalazioni di sicurezza presenti sul veicolo. Apporre idonei segnali per
i veicoli in riparazione. Ad intervento riparativo ultimato, prima di avviare il veicolo, eseguire tutti i controlli indicati
nel paragrafo “Controlli a cura dell’utente” del libretto Uso e Manutenzione.
In mancanza di visibilità nell’eseguire manovre da veicolo incaricare una persona a terra per l’assistenza. Non lasciare
incustodito il veicolo in moto durante gli interventi riparativi.
Immobilizzare il veicolo con opportune calzatoie.
In caso di interventi su veicolo sollevato da terra controllare che sia ben saldo sugli appositi cavalletti di sostegno e
che le sicurezze manuali/automatiche siano attivate in caso di sollevamento a mezzo ponte sollevatore.
Quando si necessita intervenire su veicoli con alimentazioni a metano attenersi oltre alle indicazioni riportate all’in-
terno del documento anche a tutte le normative di sicurezza specifiche previste.
Rimuovere il tappo del radiatore solo quando il motore è freddo svitandolo con cautela per permettere alla pressione
residua dell’impianto di fuoriuscire.
I combustibili infiammabili e tutti i fluidi e i liquidi devono essere maneggiati con cura, secondo quanto riportato sulle
schede 12 punti dei materiali nocivi. Il rifornimento deve avvenire all’aperto con motore spento, evitando sigarette
accese, fiamme libere o scintille per evitare improvvisi incendi/esplosioni. Conservare fluidi e liquidi infiammabili, cor-
rosivi ed inquinanti adeguatamente secondo quanto previsto dalle normative vigenti. Evitare tassativamente l’uso di
recipienti idonei per gli alimenti per conservare liquidi nocivi. Evitare di forare o bruciare i contenitori pressurizzati
e gettare in idonei contenitori stracci impregnati di sostanze infiammabili.
I particolari usurati, danneggiati o di consumo devono essere sostituiti con ricambi originali Iveco.
Durante l’attività di officina mantenere sempre pulito il posto di lavoro; liberare o pulire tempestivamente i pavimenti
da accidentali macchie di liquidi e oli. Le prese elettriche e le apparecchiature elettriche necessarie ad eseguire gli
interventi riparativi devono soddisfare le norme di sicurezza.
Per ogni intervento sugli impianti idraulici, pneumatici, di condizionamento e sui sistemi AIR - BAG del veicolo atte-
nersi scrupolosamente alle indicazioni specificate riportate nelle relative sezioni del manuale.
AVVERTENZE GENERALI
Indossare, dove richiesto dall’intervento, gli indumenti e le protezioni previste nelle norme antinfortunistiche; il con-
tatto con parti in movimento può provocare lesioni gravi. Utilizzare indumenti idonei, preferibilmente attillati ed evi-
tare di indossare gioielli, sciarpe, ecc.
Non lasciare il motore in moto nei locali d’officina dove non sia previsto il tubo di evacuazione gas di scarico all’esterno.
Evitare di respirare fumi provenienti da riscaldamento o saldature della vernice perché possono causare danni alla
salute; operare all’aperto o in zone ben areate. Indossare un appropriato respiratore in presenza di polveri di vernice.
Evitare il contatto con acqua calda o vapori provenienti dal motore, radiatore e tubazioni perché potrebbero provo-
care gravi ustioni. Evitare il contatto diretto con i liquidi e i fluidi presenti negli impianti del veicolo; a contatto acciden-
tale avvenuto fare riferimento alle schede 12 punti per le disposizioni da prendere.
Procedere alla pulizia dei gruppi o dei complessivi staccati dal veicolo ed alla accurata verifica della loro integrità prima
di procedere alla revisione. Riporre in maniera ordinata e in appositi contenitori i particolari staccati o smontati con
i relativi elementi di fissaggio (viti, dadi ecc.)
Controllare l’integrità dei particolari che evitano lo svitamento delle viti: rondelle spaccate, coppiglie, fermagli, ecc .
I dadi autobloccanti con inserto in nylon devono essere sempre sostituiti.
Evitare il contatto delle parti in gomma con gasolio, benzina o altre sostanze non compatibili.
Prima di procedere al lavaggio in pressione di parti meccaniche proteggere i connettori elettrici e le eventuali centra-
line.
Il serraggio delle viti e dei dadi deve essere sempre realizzato secondo prescrizione; la rete commerciale ed assisten-
ziale IVECO è a disposizione per fornire tutti i chiarimenti necessari per l’esecuzione degli interventi riparativi non
previsti dalla presente pubblicazione.
Prima di procedere con saldature:
- Scollegare tutte le centraline elettroniche e staccare il cavo di potenza dal terminale positivo della batteria (colle-
garlo alla massa telaio) e i connettori.
- Rimuovere la vernice utilizzando appropriati solventi o sverniciatori e pulire le superfici interessate con acqua
e sapone.
- Attendere circa 15 minuti prima di procedere con le saldature.
- Munirsi di idonei ripari resistenti al fuoco per proteggere tubi flessibili o altri componenti in cui scorrono fluidi
o altri materiali facilmente infiammabili quando si eseguono saldature.
Qualora il veicolo dovesse essere sottoposto a temperature superiori agli 80°C (forni essiccatori) smontare le centra-
line elettroniche di comando .
Lo smaltimento di tutti i liquidi e dei fluidi deve essere realizzato nel pieno rispetto delle norme specifiche vigenti.
Dovendo intervenire sull’impianto elettrico/elettronico staccare le batterie dall’impianto, scollegando sempre per primo
! il cavo di massa telaio dal terminale negativo delle batterie stesse.
Prima di collegare le batterie all’impianto assicurarsi del buon isolamento di quest’ultimo.
Scollegare l’apparecchio di ricarica esterno dalla rete civile prima di rimuovere le pinze del medesimo dai terminali delle
batterie.
Non provocare scintille per verificare la presenza di tensione in un circuito.
Non utilizzare una lampada test per verificare la continuità di un circuito ma utilizzare unicamente apparecchi di controllo
adeguati.
Assicurarsi che i cablaggi dei dispositivi elettronici (lunghezza, tipo di conduttore, dislocazione, fascettatura, collegamento
della calza di schermatura, messa a massa ecc.) siano conformi all’impianto IVECO e che siano ripristinati con cura dopo
interventi riparativi o manutentivi.
Le misurazioni nelle centraline elettroniche di comando, nei collegamenti a spina e negli allacciamenti elettrici ai compo-
nenti, possono essere effettuate solo su linee di collaudo appropriate, con apposite spine e bussole a spina. Non usare
in nessun caso mezzi impropri come fili metallici, cacciaviti, fermagli e simili. Oltre al pericolo di cortocircuito si potreb-
bero danneggiare in questo modo i collegamenti a spina, e ciò provocherebbe successivamente problemi di contatto.
Per avviare il motore non usare caricatori rapidi. L’avviamento deve solo essere effettuato con batterie separate o con
apposito carrello.
L’errata polarizzazione della tensione di alimentazione delle centraline elettroniche di comando (per esempio la polariz-
zazione errata delle batterie) può portare alla loro distruzione.
Scollegare le batterie dall’impianto durante la carica delle stesse con apparecchio esterno.
Nella fase di allacciamento avvitare i dadi a risvolto dei connettori (sensori di temperatura, pressione ecc.) esclusiva-
mente con la coppia di serraggio prescritta.
Prima di scollegare il connettore di giunzione da una centralina elettronica, isolare l’impianto.
Non alimentare direttamente i componenti asserviti da centraline elettroniche con la tensione nominale del veicolo.
I cavi devono essere disposti in modo da risultare paralleli al piano di riferimento, ossia il più vicino possibile alla struttura
telaio/scocca.
Ad intervento sull’impianto elettrico concluso ripristinare connettori e cablaggi secondo la disposizione originale.
Le procedure di memorizzazioni chiavi sono influenzate dai disturbi elettromagnetici (cellulari, ecc.). Pertanto durante
la memorizzazioni chiavi:
1 Attenzione che in cabina o in prossimità delle chiavi non vi siano delle fonti di disturbo.
2. Le chiavi che non sono inserite nel quadro devono essere almeno ad 1 metro di distanza.
NOTA I connettori presenti sono visti dal lato cavo. Le viste dei connettori riportate sul manuale sono rappresentative del lato
cavo.
Figura 1
6616
Consigli pratici
I conduttori negativi collegati ad un punto di massa impianto devono essere i più brevi possibili e connessi tra di loro a “stella”, cercan-
do quindi che il loro serraggio sia effettuato in modo ordinato e adeguato (Figura 2 rif. M).
- Le centraline elettroniche devono essere collegate alla massa impianto quando sono provviste di involucro metallico.
- I cavi negativi delle centraline elettroniche devono essere collegati sia a un punto di massa impianto, per esempio massa vano
cruscotto (evitando i collegamenti “seriali” o a “catena”), sia al terminale negativo della batteria/e.
- Le masse analogiche (sensori), pur non essendo collegate alla massa impianto/terminale negativo batteria/e, devono presentare
un ottimo isolamento. Di conseguenza, una particolare cura deve essere prestata alle resistenze parassite dei capicorda: ossida-
zioni, difetti di aggraffatura ecc.
- La calza metallica dei circuiti schermati deve essere in contatto elettrico in ciascuna delle sue estremità con i componenti del
sistema.
- Una sola delle estremità della calza di schermatura deve essere collegata alla massa impianto.
- In presenza di connettori di giunzione il tratto non schermato d, in prossimità di essi, deve essere il più breve possibile (Figura 2).
- I cavi devono essere disposti in modo da risultare paralleli al piano di riferimento, ossia il più vicino possibile alla struttura telaio/
scocca.
- Gli impianti elettromeccanici aggiuntivi devono essere collegati con cura alla massa impianto e non devono essere disposti a
fianco dei cavi dei componenti elettronici.
Figura 2
88039
CAMBIAMENTI PRINCIPALI
Per i veicoli con motorizzazioni Euro 4 l’impianto elettrico/elettronico subisce delle variazioni importanti.
Per gestire l’aumentata complessità delle funzioni Euro 4 che richiede al sistema controllo motore maggiori risorse hardware e
software è stata introdotta la centralina VCM (Vehicle Computer Module) alla quale vengono riallocate le funzioni veicolari, fino
ad Euro 3 realizzate dalla centralina controllo motore EDC, quindi maggiore flessibilità di sviluppo per le funzioni veicolari. In questa
centralina viene integrata anche la funzione immobilizer.
Nuovo Body Controller (IBC3) a differenza del IBC2 distribuisce dei positivi diretti e sotto chiave, protetti dai fusibili esterni
(sostituibili) oppure interni (ripristinabili).
Nella parte telaio abbiamo la centralina MET (Modulo Elettronico Telaio) che comanda i dispositivi di potenza sul telaio. Questa
centralina può essere paragonata alle centraline FFC e RFC dello Stralis.
Per la rete positiva è stato introdotto una bandella positivo batteria e la scatola fusibili supplementari (75000) in prossimità delle
batterie.
Il sistema SCR (Selective Catalytic Reduction) - Denox 2 è presente per tutta la Gamma Medi/Pesanti Euro 4 con il Modulo
Dosaggio Urea (UDS) posizionato nella parte telaio.
La centralina controllo motore ECM (Engine Control Module) sostituisce EDC 7 anche se fisicamente è simile ad essa.
Il Cluster nuovo è sempre monocromatico con delle funzioni in più rispetto a quello precedente.
L’introduzione delle centraline nuove e il cambiamento di quelle esistenti comportano cambiamenti sulla struttura del sistema
veicolare. Invece dell’unica linea CAN VDB (per i veicoli Euro 3) abbiamo anche il sistema EasyMux costituito dalle centraline
Body Controller (IBC3) e MET che comunicano attraverso la linea CAN BCB.
Nella centralina VCM sono presenti le linee CAN seguenti:
- VDB - Vehicle Data Bus
- ECB - Engine Control Bus
- EDB - External Data Bus
Figura 3
IBC3
CLUSTER
UDS
MET
VCM
75000
ECM
108935
Figura 4
MTCO/DTCO
IBC2
Diagnostic
IMMOBILIZER IC DMI MIRROR Connector
VDB
EDC7
108941
Elenco centraline
Rif. Descrizione
MTCO Tachigrafo
DTCO Tachigrafo Digitale
IMMOBILIZER Centralina Immobilizer
EDC 7 Centralina Controllo Motore
IC Cluster
IBC2 Body Controller
Diagnostic Connector Connettore diagnosi 30 poli
ABS Centralina ABS
DMI Centralina Data Management Interface (OPT allestitori)
RETARDER Centralina Intarder (OPT)
ECAS Centralina sospensione pneumatica (OPT)
ETC ALLISON Centralina del cambio automatico Allison (OPT)
MIRROR Centralina comando specchi (OPT)
Figura 5
A B
73652
Per poter controllare lo stato di efficienza della lina CAN presente sul veicolo, occorre effettuare alcune misure.
Per poter effettuare queste misurazioni, occorre collegarsi ai pin 22 e 21 del connettore diagnosi 30 poli e rilevare le seguenti
misure:
Valori da rilevare durante la misura (VDB)
0Ω ∼ 60 Ω ∼ 120 Ω 0.L.
Linea CAN in cortocircuito Linea CAN OK Una resistenza interrotta Linea CAN interrotta
B
IBC3 C MET
B
108936
Caratteristiche tecniche
- Velocità di trasmissione dati 62.500 (BIT/SEC)
- Colore cavo Grigio
Elenco centraline
Rif. Descrizione
IBC3 Body Controller
MET Modulo Elettronico Telaio
Figura 7
MTCO/DTCO
IBC3
Diagnostic
IC DMI MIRROR Connector
VDB
VCM
108937
Caratteristiche
- Velocità di trasmissione dati 250.000 (BIT/SEC)
- Colore cavo Nero
Elenco centraline
Rif. Descrizione
MTCO Tachigrafo
DTCO Tachigrafo Digitale
VCM Centralina Vehicle Control Module
IC Cluster
IBC3 Body Controller
Diagnostic Connector Connettore diagnosi 30 poli
ABS 6 Centralina ABS
DMI Centralina Data Management Interface (OPT allestitori)
RETARDER Centralina Intarder (OPT)
ECAS Centralina sospensione pneumatica (OPT)
ALLISON TCM Centralina del cambio automatico Allison (OPT)
MIRROR Centralina comando specchi (OPT)
Permette il dialogo tra la centralina controllo motore e sistema SCR con la centralina VCM che interfaccia le funzioni veicolari.
Figura 8
VCM
ECB
OBD II
Connector
DCU15
EDC7
108938
Caratteristiche
- Velocità di trasmissione dati 250.000 (BIT/SEC)
- Colore cavo Giallo
Elenco centraline
Rif. Descrizione
VCM Centralina Vehicle Control Module
EDC7 Centralina controllo motore
DCU15 Centralina per modulo pompaggio SCR
OBD II Connector Connettore 16 poli per OBD (on bord diagnose)
Permette la comunicazione tra la centralina VCM e il connettore FMS ed e una linea CANopen (ISO11898).
Figura 9
108939
Caratteristiche tecniche
- Velocità di trasmissione dati 250.000 (BIT/SEC)
- Colore cavo Bianco
Elenco centraline
Rif. Descrizione
VCM Centralina Vehicle Control Module
FMS Connettore FMS
MET
B
C
B
ABS 6
IBC3
MTCO/DTCO
ECAS
MIRROR
ALLISON TCM
VDB
DMI
Diagnostic
Connector
RETARDER
IC
Connector
VCM
FMS
D
B
E
C
B
E
DCU15
Connector
EDC7
OBD II
108940
RETE DI POTENZA
Figura 11
Rete positiva
All’interno della cabina dietro la plancia (in prossimità del BATTERIE DI ALIMENTAZIONE
passaparete) è ubicato un “perno positivo”. A questo
componente è collegato un cavo da 16 mm2 proveniente dal
fusibile supplementare 2. Su questo punto sono presenti le Figura 12
seguenti alimentazioni:
- Centralina IBC3 pin C7, A2, A14, B8, B14 10 mm2
- Commutatore di avviamento (+30) 1 mm2
- Portafusibile 70000/1, fusibile 1, 2, 3, 4 2,5 mm2
- Portafusibile 70000/2, fusibile 3 1 mm2
- Teleruttore parabrezza riscaldato (25818) 6 mm2
- Teleruttore esclusione carichi (25894) 2,5 mm2
- Teleruttore per diagnosi (25705) 2,5 mm2
108943
NOTA In caso di interventi sulla rete elettrica/elettronica
del veicolo si raccomanda di staccare il polo FUSIBILI SUPPLEMENTARI / BANDELLA POSITIVO
positivo della batteria. BATTERIA
Rete negativa
Le batterie sono collegate a massa telaio con un cavo di 50 Figura 14
mm2 di colore marrone, al punto di massa (M6) sul
longherone destro.
M6
Il motorino di avviamento è collegato a massa telaio (M8)
tramite un cavo di 50 mm2, fissato sul longherone destro in
prossimità del motorino stesso. Lo stesso cavo serve per
mettere a massa telaio il gruppo motore endotermico
completo.
Alla cabina del veicolo è assicurata la stessa equipotenzialità
elettrica negativa del telaio tramite una treccia collegata sul
frontale cabina e sul longherone anteriore destro.
All’interno della cabina (dietro il Body Controller) è presente
un punto di massa denominato “S”. Su questo punto,
denominato “MASSA SEGNALE”, sono presenti le masse per
le centraline elettroniche presenti all’interno della cabina e la 50358
massa del connettore diagnosi 30 poli.
PUNTO DI MASSA BATTERIE SUL LONGHERONE
SINISTRO (M6)
Figura 15
M8
50354
Figura 16
S M2 M3M4 M7 M6 M5
M1
T1T2 M9
M8
84596
M1/M3. Massa interna cabina lato sinistro - M2. Massa interno lato cabina destro - M4. Massa padiglione - M5. Massa telaio
posteriore - M6. Massa batterie - M7. Massa longherone sinistro parte anteriore - M8. Massa motorino di avviamento -
M9. Massa longherone sinistro parte anteriore - S. Massa interno cabina (massa segnale) - T1/T2. Treccia di equipotenzialità
elettrica negativa
Sul punto di massa M2 è collegato DIRETTAMENTE il cavo di massa (*) proveniente dal BODY CONTROLLER.
Figura 17
MS
M2
85559
Figura 18
M4
101513
Figura 19
M1 M3
85558
Figura 20 Figura 21
M6
T1
50358
Figura 22
M8
50354
T2
50361
Treccia di equipotenzialità
M5
50362
Figura 24
M9
50360
M7
50360
Figura 26 AVVIAMENTO
Generalità
20000 Batteria
75000 Portafusibili supplementari
86116 Body Controller (IBC3)
52502 Commutatore a chiave
86132 Centralina VCM
25220 Teleruttore per avviamento
08000 Motorino di avviamento
53508 Interruttore antiavviamento con marce inserite
53006 Pulsante per avviamento da vano motore
53512 Interruttore per antiavviamento con freno a mano
disinserito
53511 Interruttore per segnalazione cabina sganciata
2363
ALTERNATORE
Fornitore BOSCH
Tensione 28V
Corrente 70A - 1800 RPM
Figura 30
B
+
WL
1 7998
VISTA PROSPETTICA S
5
Figura 31 Figura 33 A
80
70
60
B
50
40
A
8003
30
SCHEMA ELETTRICO 20
A. Alternatore B. Regolatore di tensione
Figura 32 10
0 rpm
2 4 6 8 10 12 14 16
8002
Caratteristiche
Tensione nominale 28 V
Potenza nominale 70 A
Corrente a temperatura ambiente 1800 RPM/35 A
a 25 ºC e Tensione nominale 6000 RPM/70 A
8000
Senso di rotazione orario,vista da puleggia
CARATTERISTICHE DI TEMPERATURA REGOLATORE Peso 6,4 kg
DI TENSIONE (6000 rpm)
MOTORINO DI AVVIAMENTO
Fornitore BOSCH
Tensione nominale 24V
Potenza nominale 4kw
Figura 34
50275
SCHEMA ELETTRICO
50
30
RELÉ DI POTENZA
MOTORINO
50354
CODICI COMPONENTI
03000 Alternatore autoraddrizzante con regolatore di tensione incorporato
08000 Motore avviamento
12010 Motore per comando chiusura porta destra
12011 Motore per comando chiusura porta sinistra
12012 Compressore per impianto di condizionamento
12019 Motore per ribaltamento cabina
19005 Termoavviatore
20000 Batteria avviamento
22000 Avvisatore acustico
25003 Teleruttore per inserzione fendinebbia
25007 Teleruttore per inserzione luci retromarcia
25013 Teleruttore per disinserzione anabbaglianti con abbaglianti inseriti
25035 Teleruttore per inserzione luci esterne
25104 Teleruttore per disinserzione retarder e/o freno motore con ABS inserito
25202 Teleruttore per eccitazione teleruttore generale di corrente
25207 Teleruttore per collegamento D+ alternatore a massa
25213 Teleruttore per alimentazione utilizzatori sottochiave tramite positivo batteria
25222 Teleruttore per consenso inserzione termoavviatore
25307 Teleruttore per comando compressore impianto di condizionamento
25348 Teleruttore per esclusione riscaldatore supplementare con PTO inserita
25546 Teleruttore per comando ECAS da box (alimentazione)
25547 Teleruttore per comando ECAS da box (massa)
25548 Teleruttore per comando ECAS da box (clock)
25549 Teleruttore per comando ECAS da box (data)
25551 Teleruttore per inserzione spia sponda caricatrice
25704 Teleruttore per per commutazione segnale NC/NA per terzo asse sterzante
25709 Teleruttore per disinserzione diagnosi Allison con diagnosi Iveco inserito
25805 Teleruttore per comando avvisatori
25810 Teleruttore per comando circuito riscaldo gasolio
25813 Teleruttore per inserzione specchi retrovisori termici
25818 Teleruttore per inserzione parabrezza riscaldato
25847 Teleruttore per comando motore ribaltamento cabina
25893 Teleruttore per inserzione presa di forza totale
25900 Teleruttore generale di corrente
25xx1 Teleruttore per consenso lavaproiettori o tergicristallo
25xx2 Teleruttore inserzione (+15) da connettore diagnosi
25xx3 Teleruttore inserzione TGC con riscaldatore supplementare
25xx4 Teleruttore comando spia rallentatore Telma
25xx5 Teleruttore segnalazione rallentatore Telma per EDC
30001 Proiettore anabbagliante e abbagliante con luce di posizione
30011 Proiettore fendinebbia
30100 Attuatore correttore d’assetto proiettore
32002 Fanale anteriore di direzione
32005 Fanale anteriore di ingombro
32010 Fanale rotante
33005 Fanale laterale di direzione sinistro
68001 Altoparlante
68007 City Band
6xxxx Gruppo resistenze per presa di forza
70000 Portafusibile 6
70xx1 Fusibile per ribaltamento cabina
72000 Giunto a 7 poli normale per collegamento elettrico al rimorchio
72001 Giunto a 7 poli supplementare per collegamento elettrico al rimorchio
72006 Giunto a 7 poli per collegamento elettrico ABS motrice - rimorchio
72021 Giunto a 30 poli per collegamento elettrico con la diagnostica da terra
72054 Presa di corrente 6 A
75000 Centrale di interconnessione
78052 Elettrovalvola per ABS
78054 Elettrovalvola per inserimento retarder
78055 Elettrovalvola per accumulatore olio retarder
78174 Elettrovalvola per inserzione marce normali
78175 Elettrovalvola per inserzione marce ridotte
78208 Elettrovalvola per inserzione presa di forza totale su cambio
78242 Distributore elettropneumatico asse anteriore
78243 Distributore elettropneumatico
78245 Elettrovalvola per disinserzione presa di forza totale su cambio
7xxxx Connettore per allestitori Allison
80000 Motore per alzacristallo porta lato opposto guida
80001 Motore per alzacristallo porta lato guida
82000 Gruppo comando elettrosbrinatore parabrezza
82005 Riscaldatore supplementare ad aria
84013 Termostato ambiente
84014 Pompa supplementare combustibile
84017 Temporizzatore elettronico
85000 Accendisigari
85006 Specchio retrovisore termico e regolazione elettrica (principale)
85007 Specchio retrovisore termico e regolazione elettrica (accostamento)
85008 Specchio retrovisore termico e regolazione elettrica (grandangolare)
85010 Comando per specchi retrovisori
85031 Riduttore di tensione per presa di corrente (massimo 11 A)
85036 Sedile pneumatico e riscaldato (lato guida)
85038 Sedile pneumatico e riscaldato (lato opposto guida)
85040 Motore per tetto apribile con interruttore incorporato
85100 Gruppo elettromagneti per rallentatore elettrico
85130 Centralina antifurto
85150 Centralina EDC
85160 Dispositivo comando variazione assetto telaio
86002 Sensori per circuito segnalazione usura ceppi ruote anteriori
86003 Sensori per circuito segnalazione usura ceppi ruote posteriori
86004 Centralina elettronica per cambio automatico
86013 Sensore per segnalazione presenza acqua nel filtro combustibile
86023 Centralina per comando sollevamento - abbassamento veicolo
86024 Centralina per comando rallentatore elettrico
86029 Centralina elettronica per chiusura centralizzata porte
PASSAPARETE
Figura 35
108886
Rif. Descrizione
A Libero
B Free
C Libero
D TGC / Riscaldatore supplementare / Ribaltamento cabina / Fanale volante
E (Servizi / Luci / ECM / MET / UDS)
d
F ABS / ECAS
Codice colore
Rif. Descrizione
cavi
1 Libero -
2 Libero -
3 Libero -
4 Libero -
5 Libero -
6 Libero -
7 Libero -
8 Libero -
9 Libero -
10 Libero -
11 Teleruttore per comando motore ribaltamento cabina PIN 1 massa 0029
12 Libero -
13 Libero -
14 Riscaldatore ad aria PIN 2 (alimentazione) 7783
15 Riscaldatore ad aria PIN 2 massa pompa ricircolo acqua riscaldatore 0015
16 Pompa lavaproiettore PIN 1 (alimentazione) 8821
17 Resistenza riscaldatore aria impianto freni PIN 2 (alimentazione) 8840
18 Libero -
19 Libero -
20 Teleruttore generale di corrente PIN 1 segnale disinserzione 0977
21 Teleruttore generale di corrente PIN 2 segnale inserzione 0978
22 Teleruttore generale di corrente PIN 4 segnale eccitazione tramite commutatore a chiave 8045
potenza
23 Teleruttore generale di corrente PIN 3 D+ alternatore dopo diodo 0078
24 Teleruttore generale di corrente PIN 5 alimentazione tachigrafo elettronico 7079
25 Libero -
26 Fanale rotante PIN 2 (alimentazione) 1115
27 Libero -
28 Libero -
29 Libero -
30 Libero -
31 Libero -
32 Libero -
33 Libero -
34 Libero -
35 Libero -
36 Libero -
37 Libero -
38 Libero -
39 Libero -
40 Libero -
Codice colore
Rif. Descrizione
cavi
1 Sensore tachigrafo B1 alimentazione 5514
2 Sensore tachigrafo B2 massa 0058
3 Sensore tachigrafo B3 segnale velocità 5517
4 Sensore tachigrafo B4 segnale invertito 5516
5 Pedale freno motore (segnale) 8157
6 Comando arresto motore 9903
7 Segnale posizione frizione automatica 5602
8 Tergicristallo “53b” alta velocità 8881
9 Tergicristallo “53b” bassa velocità 8882
10 Tergicristallo “31b” arresto fisso del tergicristallo 8873
11 Pompa lavacristallo alimentazione 8886
12 Avvisatore acustico alimetazione 1116
13 Libero -
14 Libero -
15 Libero -
16 Libero -
17 Luci ingombro anteriore DX-SX (circuiti comuni) 3333
18 Luci retromarcia (alimentazione interruttore) 2268
19 Spia alternatore D+ alternatore a valle diodo 7780
20 +15 Alternatore 8876
21 Linea ”K” per ECM 2298
22 Basso livello acqua radiatore (indicatore ottico) 5520
23 Basso livello liquido lavacristallo (spia) 5521
24 Sensore temperatura esterna 4710
25 Sensore temperatura esterna 0512
26 Pulsante luci STOP primario 1117
27 Pulsante luci STOP secondario 8157
31 +15 switch freno 8362
32 U.D.S. linea K 2257
33 Sensore pressione aria freni anteriori 5526
34 Alimentazione sensore pressione aria freni 5560
35 Sensore pressione aria freni posteriori 5561
36 Massa sensore pressione aria freni 0000
37 +15 MET-UDS 8871
38 +15 ECM 8051
39 Motorino avviamento ”50” 8888
40 + batteria (tachigrafo radio) 7777
Codice colore
Rif. Descrizione
cavi
1 Libero -
2 Libero -
3 Sensore altezza telaio asse posteriore DX (ECAS) 5421
4 Massa sensore altezza telaio asse posteriore DX (ECAS) 0400
5 Sensore altezza telaio asse posteriore SX (ECAS) 5422
6 Massa sensore altezza telaio asse posteriore SX (ECAS) 0400
7 Predisposizione ecas anteriore PIN 2 (segnale sensore livello anteriore) 5410
8 Predisposizione ecas anteriore PIN 3 0400
9 Predisposizione ecas anteriore PIN 1 alimentazione elettrovalvola 9413
10 Distributore elettropneumatico asse posteriore PIN 1 (alimentazione) 9423
11 Distributore elettropneumatico asse posteriore DX PIN 2 (alimentazione) 9424
12 Distributore elettropneumatico asse posteriore SX PIN 2 (alimentazione) 9425
13 Elettrovalvola per ABS / EBS anteriore DX PIN 2 massa 0000
14 Elettrovalvola per ABS / EBS posteriore PIN 2 massa 0000
15 Libero -
16 Predisposizione ABS per il terzo asse aggiunto PIN 2 massa 0000
17 Elettrovalvola per ABS / EBS anteriore SX PIN 3 (alimentazione) 9919
18 Elettrovalvola per ABS / EBS anteriore DX PIN 3 (alimentazione) 9920
19 Elettrovalvola per ABS / EBS posteriore PIN 1 (DX) 9930
20 Elettrovalvola per ABS/EBS anteriore DX PIN 1 (alimentazione) 9918
21 Elettrovalvola per ABS / EBS posteriore PIN 3 (DX) 9928
22 Elettrovalvola per ABS / EBS anteriore SX PIN 1 (alimentazione) 9921
23 Libero -
24 Libero -
25 Giunto a 7 poli ABS/EBS motrice / rimorchio PIN 5 6671
26 Sensore impianto ABS anteriore SX 5570
27 Sensore impianto ABS anteriore SX 5570
28 Sensore impianto ABS anteriore DX 5571
29 Sensore impianto ABS anteriore DX 5571
30 Sensore impianto ABS posteriore SX 5572
31 Sensore impianto ABS posteriore SX 5572
32 Sensore impianto ABS posteriore DX 5573
33 Sensore impianto ABS posteriore DX 5573
34 Libero -
35 Distributore elettropneumatico asse posteriore PIN 4 9426
36 Giunto a 7 poli ABS/EBS motrice / rimorchio PIN 2 8879
37 Predisposizione ABS per il terzo asse aggiunto PIN 1 (SX) 9929
38 Predisposizione ABS per il terzo asse aggiunto PIN 3 (SX) 9931
39 Libero -
40 Giunto a 7 poli ABS/EBS motrice / rimorchio PIN 1 7777
Print 603.93.383
Figura 36
16 1 2
15 26 17 3
14 18 4
25 27 28 19
13 30 29 5
24 20
12 23 21 6
11 22 7
10 9 8
101582
Figura 37
108887
Pin - out
Codice colore
Pin Sistema Funzione
cavi
1 Libero - -
2 ECM (EDC7) K 2298
3 Libero - -
4 ABS / Sospensioni ECAS K 2299
5 Libero - -
6 Predisposizione Retarder - -
7 Libero - -
8 Body Controller K 2995
9 Libero - -
10 Riscaldatore AIR TOP 2000 K 2295
11 Inserzione servizi chiave su marcia +15 8876
12 Centralina VCM K 2292
13 Libero - -
14 Cluster/Tachigrafo K 2294
15 Libero - -
16 DCU15 (UREA) K 2275
17 Libero - -
18 Predisposizione cambio automatico - -
19 Libero - -
20 Libero - -
21 Linea CAN H (VDB) H 6108
22 Linea CAN L (VDB) L 6109
23 Libero - -
24 Libero - -
25 Segnale avviamento motore (VCM) - 8050
26 Massa segnale (VCM) - 0050
27 Libero - -
28 Velocità veicolo n 5542
29 Massa segnale 31 0050
30 Positivo +30 7721
Figura 38
101584
PLANCIA PORTASTRUMENTI
Figura 39
91324
Rif. Descrizione
1 Contagiri
2 Indicatore di temperatura liquido refrigerante motore
3 Indicatore livello combustibile
4 Visualizzatore per tachigrafo
5 Comando assetto proiettori
6 Interruttore luci esterne
7 Tappo
8 Interruttore inserzione fendinebbia
9 Interruttore inserzione retronebbia
10 Gruppo indicatori ottici
11 Gruppo indicatori ottici
12 Visualizzatore (display)
13 Gruppo indicatori ottici
14 Interruttore uscita menù display
15 Interruttore attivazione menù display
16 Interruttore menù -
17 Interruttore menù +
18 Interruttore inserzione luci d’emergenza
19 Interruttore limitatore di velocità
20 Interruttore luce interna (spostato in plancia centrale in presenza di manettino retarder)
21 Interruttore plafoniera illuminazione interna (presente solo su cabina lunga)
22 Inserimento TGC (se presente)
PLANCIA CENTRALE
Figura 40
108888
Rif. Descrizione
1 Predisposizione freno motore
2 Interruttore inserzione TGC
3 Disinserimento TGC in emergenza (ADR)
4 Interruttore inserzione specchi riscaldati
5 Interruttore per inserzione parabrezza riscaldabile
6 Interruttore per inserzione fanali rotanti
7 Comando per presa di forza totale
8 Sponda caricatrice
9 Proiettori di profondità supplementari
10 Comando webasto
11 Vano portaoggetti
12 Presa 30 poli per diagnosi
13 Accendisigari
14 Comandi riscaldatore interno cabina (condizionatore OPT)
15 Pulsante alzacristallo lato passeggero
16 Pulsante alzacristallo lato autista
17 Comando per tetto apribile
108889
Figura 42
EuroMidi
108890
Figura 43
Fire Fighting
108891
Rif. Descrizione
1 Predisposizione freno motore
2 Interruttore inserzione TGC
3 Disinserimento TGC in emergenza (ADR)
4 Interruttore inserzione specchi riscaldati
5 Interruttore per inserzione parabrezza riscaldabile
6 Interruttore per inserzione fanali rotanti
7 Comando per presa di forza totale
8 Sponda caricatrice
9 Proiettori di profondità supplementari
18 Esclusione retarder da pedale freno
INSTRUMENT CLUSTER
Descrizione
Figura 44
108892
L’impianto elettrico del veicolo è stato modificato con l’introduzione di un nuovo quadro strumenti denominato Instrument Cluster
di tipo simile al modello presente sul veicolo di gamma superiore “STRALIS”.
Questo sistema presenta le seguenti caratteristiche ed è composto da:
- uno strumento che indica la velocità del veicolo,raffigurata in due scale,Km/h-Mph
- uno strumento che indica la velocità del motore
- uno stumento per il livello carburante
- uno strumento per la temperatura del liquido refrigerante
- un display per indicazioni di : avarie-messaggi per l’utente
- tre gruppi di indicatori ottici
- quattro tasti per scorrere i diversi menù (solo versine Highline)
- un tasto per la regolazione dell’illuminazione di fondo
- un tasto per il reset del contachilometri parziale (cambio pagina su Baseline)
L’Instrument Cluster oltre a essere collegato alla linea CAN veicolare, riceve una serie di segnali direttamente da alcuni sensori o
interruttori presenti nel sistema elettrico del veicolo.
Riceve inoltre, i segnali dei quattro pulsanti per il controllo dei menù del display. La logica di funzionamento dei tasti è quella classica:
le frecce permettono di cambiare pagina; se si sceglie una pagina con più righe da visualizzare, il display permette di visualizzare solo
3 righe per volta o una pagina con sottomenù, premendo OK si accede all’interno della pagina ed è possibile adoperare le “frecce”.
Il tasto C permette di tornare alla pagina precedente.
È presente un display in bianco e nero. La mancanza di un display a colori è stata colmata con la logica di associare una spia gialla
o rossa all’icona che rappresenta l’informazione da segnalare all’autista.
All’Instrument Cluster vengono inviati segnali diretti (no Linea CAN) da:
- Livello olio motore
- Livello combustibile
- Presenza acqua nel filtro gasolio
- Segnalazione filtro aria intasato
- Segnalazione di fine corsa convertitore posteriore
- Livello olio freni posteriori
- Indicatore ottico immobilizer
- Indicatore ricarica batteria
- Indicatore avaria ABS rimorchio
Tramite linea CAN arrivano tutti gli altri segnali per permettere la visualizzazione del messaggio necessario.
Il Cluster non memorizza nessun guasto, li visualizza soltanto.
Attualmente i sistemi diagnosticabili presenti sul veicolo sono: EDC, VCM, SPECCHI ELETTRICI, BODY CONTROLLER, UDS.
Per questi sistemi, se è presente il cluster in versione “HIGHLINE”, è possibile visualizzare sul display una videata di diagnosi che
permette di consultare i codici di avaria del sistema interessato.
La consultazione avviente tramite i tasti “MENU” presenti sulla plancia.
Versioni disponibili
Sono presenti due versioni del sistema IC: versione BASELINE, versione HIGHLINE.
Queste differiscono tra loro per la presenza o meno dei tasti di controllo e dalle videate presenti sul dispaly dell’IC.
Baseline
Non presenti i tasti di controllo menù
Tasto di reset del contakm. parziale utilizzatoanche per cambio schermata IC
Highline
Presenti i quattro tasti di controllo menù / schermate IC
Tasto di reset del contakm.parziale utilizzato anche per funzione trip 1
Highline
ora/km/Km parziali/°C/marcia inserita (cambio automatico)
ora/km/ore parziali/°C/marcia inserita (cambio automatico)
pressione olio motore/pressione aria freni
trip 1
trip 2
Highline
ora/km/km parziali/°C/marcia inserita (cambio automatico)
ora/km/ore parzilali/°C/marcia inserita (cambio automatico)
livello olio motore/% consumo pastiglie freni
pressione olio motore/pressione aria freni
trip 1
trip 2
totalizzatore litri carburante/indicatore consumo
Livello olio motore / % consumo pastiglie freni
check luci
diagnostica
manutenzione veicolo
impostazione lingua/unità di misura
Figura 45
108892
Limitatore velocità
Giallo Avaria ABS rimorchio Giallo
programmabile
Freno stazionamento speciale
Specchi riscaldati Giallo Rosso
(veicoli FF) inserito
Bloccaggio differenziale Bassa pressione sospensioni
Giallo Rosso
trasversale anteriore pneumatiche
Bloccaggio differenziale longit. -
Giallo Direzione destra rimorchio Verde
Ripartitore di coppia in folle
Bloccaggio differenziale trasv.
Giallo Fari supplementari -
Posteriore
Giallo
Avvertimento generale Rosso Spia emissioni OBD II
Ambra
Figura 46
Basso livello liquido freni Rosso Alta temperatura olio cambio Giallo
Fine corsa convertitore AoH
Rosso Alta temperatura olio retarder Rosso
posteriore
Avaria EBS motrice Rosso Anomalia Rallentatore Giallo
Avaria sospensioni
Avaria EBS rimorchio Rosso Rosso
pneumatiche
Bassa pressione olio motore Rosso Avaria IBC Rosso
Alta Temperatura liquido
Rosso Carica generatore Rosso
refrigerante motore
Basso livello olio motore Giallo Carica secondo generatore Rosso
Giallo /
Olio motore troppo basso Rosso Anomalia / avaria VCM
Rosso
Giallo /
Anomalia / avaria UDS
Rosso
Entrambe le versioni presenti,permettono di visualizzare per un intervallo di tempo prestabilito e nella struttura della pagina
base,alcune situazioni presenti sul veicolo.
Dopo la visualizzazione il display torna automaticamente all’ultima schermata presente.
Le situazioni visibili sono:
Regolazione fari
Regolazione specchi
Speed limiter
Cruise controll
PTO (giri)
Regime minimo motore
Figura 47
Orientamento fari
Orientamento specchi
Speed limiter
Cruise Control
PTO
85589
CLUSTER (PIN-OUT)
Figura 48
A B
49837/a
Colore Colore
Rif. A - Blu B - Nero
cavo cavo
1 - - Connettore diagnosi pin 8 (linea K) 1191
2 Linea CAN H (VDB) 6108 - -
3 Linea CAN L (VDB) 6109 Segnale per spia avaria abs rimorchio 6671
4 - - Spie per freno a mano (negativo) 6662
5 - - - -
6 - - Livello olio freni posteriori 6680
7 - - Fine corsa convertitore posteriore 6613
8 - - - -
9 - - - -
10 - - Segnale per spia cassone ribaltato 6607
11 - - - -
12 - - - -
13 - - Pulsante menu “SU” 5900
14 - - - -
15 - - Pulsante menu “GIU” 5901
16 - - Pulsante menu “OK” 5902
17 - - - -
18 +15 da centralina MET 8879 Segnale per spia carica alternatore supple- 7778
mentare
19 Massa 0000 - -
20 +30 da ICB3 8871 Pulsante menu “C” 5903
Figura 49
108894
Rif. Descrizione
1 Porta fusibili (70000/3 - /1 - /2)
2 EDC Test
3 Body Controller (IBC3)
4 Teleruttori (mini)
5 Teleruttori (micro)
6 Connettore OBD
Figura 50
108895
Figura 51
108896
COMPLESSIVO FUSIBILI
Figura 52
108897
Figura 53
108898
FUSIBILI IBC3
FUSIBILI SUPPLEMENTARI
Posizionati sul lato sinistro del veicolo, in prossimità delle batterie e del TGC.
Si accede all’interno del vano fusibili facendo leva sulle due mollette presenti sul coperchio (A); questa scatola ha il compito di fornire
i +30 e +BATT protetto da fusibili.
Figura 54
108899
108900
DEVIOGUIDA
Figura 56
A C
B D
VISTA TECNICA
Codice
Rif. Funzione
colore cavo
1 1103 Direzione destra
2 0000 Massa
A 3 1109 Direzione sinistra
4 0000 Comando avvisatore acustico
5 0000 Massa
1 - -
2 2201 Comando inserzione luci abbaglianti
B 3 0000 Massa
4 2204 Comando lampi luce
5 0000 Massa
1 8881 Tergicristallo
2 - -
3 8882 Tergicristallo (azzeramento)
C 4 - -
5 0000 Massa
6 8822 Tergicristallo (intermittenza)
7 8886 Tergicristallo (comando elettropompa)
1 0000 Massa
2 8157 Negativo da pulsante Set + (Cruise Control)
3 8155 Negativo da pulsante Resume (Cruise Control)
D 4 0000 Massa
5 8156 Negativo da pulsante Set - (Cruise Control)
6 - -
7 8154 Negativo da pulsante OFF (Cruise Control)
108901
Rif. Descrizione
1 ABS
2 Centralina VCM
3 Centralina DMI
4 Centralina ECAS
5 Comando specchi retrovisori
6 Centralina chiusura centralizzata
7 Centralina ECM (EDC7)
8 Centralina UDS
9 Centralina MET
10 Body Controller (IBC3)
11 Cluster
Limp Home:
Con questo termine si identifica uno stato della centralina in caso di guasto del microprocessore; in questa condizione sono garantite
le funzioni:
- Distribuzione della potenza (tensione batteria, chiave 30, 15 e 15/1) dalla centralina agli altri carichi della cabina
- Spegnimento TGC disabilitato
- Accensione del tergicristallo alla minima velocità (oppure mantenimento del comando precedente)
- Accensione degli spot gradini
- Accensione delle luci d’ingombro
BODY CONTROLLER
Figura 58
108902
Connettori di collegamento
Figura 59
108903
Codice
Rif. Funzione
colore cavi
1 8829 Positivo per relè riscaldamento e orientamento specchi
2 7777 Positivo da TGC (+30)
3 7777 +30 per ABS rimorchio
4 7710 +30 per ABS
5 -
6 7772 +30 per VCM
7 7777 Positivo +30 da batteria
8 7771 Positivo da relè servizi
9 2268 Alimentazione luci retromarcia / correttore assetto fari
10 -
11 -
12 -
13 8050 Positivo per relè avviamento
14 7777 Positivo da TGC (+30)
15 7768 Diretto batteria per DTCO
16 -
17 8879 Positivo per comando elettroriscaldatore PIN 2
18 -
19 -
20 -
Codice
Rif. Funzione
colore cavi
1 8879 +15 per allestitori
2 7771 Positivo da relè servizi PIN 87
3 7721 Alimentazione accendisigari PIN 2 e connettore diagnosi PIN 30
4 7772 +30 predisposizione ECAS
5 -
6 7704 Alimentazione amplificatore radio
7 8876 Positivo +15 da chiave
8 7777 Positivo da TGC (+30)
9 7772 Connettore per allestitori (+30)
10 -
11 -
12 -
13 8861 Alimentazione comando alzacristalli laterali
14 7777 Positivo da TGC (+30)
15 8879 Alimentazione Asservimenti generali
16 8840 Alimentazione resistenza essicatore impianto freni
17 1116 Positivo per relè avvisatore PIN 30
18 -
19 -
20 -
Codice
Rif. Funzione
colore cavi
1 5560 Alimentazione sensore pressione aria freni
2 8876 Positivo +15 per alternatore
3 5526 Segnale da sensore pressione aria freni anteriori
4 5561 Segnale da sensore pressione aria freni posteriori
5 8873 Arresto fisso motorino tergicristallo (31B)
6
7 7777 Positivo da TGC (+30)
8 0000 Massa
9 3333 Luci ingombro anteriori DX / SX
10 8881 Alimentazione alta velocità motorino tergicristallo (53B)
11 8886 Elettropompa lavacristallo
12 8882 Alimentazione bassa velocità motorino tergicristallo (53)
Codice
Rif. Funzione
colore cavi
1 5521 Segnale negativo basso livello liquido lavacristallo
2
3 0000 Massa M2
4 7780 Segnale spia alternatore (PIN L alternatore)
5 4710 Segnale da Sensore temperatura esterna
6 5520 Segnale negativo da sensore basso livello acqua radiatore
7 6108 Linea CAN H BCB
8 6109 Linea CAN L BCB
9 6109 Linea CAN LVDB
10 6108 Linea CAN H VDB
11 0512 Massa sensore temperatura esterna
12 2995 Linea K I.B.C.3
Codice
Rif. Funzione
colore cavi
1 0003 Segnale negativo da pulsante portiera SX
2 0003 Segnale negativo da pulsante portiera DX
3 6662 Segnale da interruttore avviamento con freno a mano disinserito
4 - Connettore per allestitori
5 -
6 -
7 -
8 8362 Positivo per + 15 interruttore freno
9 8909 Predisposizione per I.B.C.3.
10 8051 +15 ECM / VCM
11 8847 +15 ABS
12 8879 ECAS PIN 13
13 8871 +15 Cluster, DTCO, MET.UDS
14 7778 Predisposizione per allestitori (61071) motore in moto
15 5515 Predisposizione per allestitori (61071) veicolo fermo
16 2268 Predisposizione per allestitori (61071) retromarcia
17 -
18 0022 Massa per riscaldatore supplementare
19 8000 Positivo per apertura tetto apribile
20 8006 Positivo per chiusura tetto apribile
21 8035 Eccitazione relè per mantenimento TGC
22 -
23 -
24 3333 Connettore per allestitori (luci posizione)
25 4441 Positivo per plafoniera interna
26 4408 Positivo per luce gradini
Codice
Rif. Funzione
colore cavi
1 8879 Positivo per +30 Cluster connettore A PIN 20
2 9934 Comando assetto proiettori PIN 3
3 7779 Predisposizione per I.B.C.3.
4 8822 Devioguida connettore C PIN 6
5 8881 Devioguida connettore C PIN 1
6 1109 Devioguida indicatore di direzione SX
7 2204 Devioguida connettore B PIN 4 (lampi luce)
8 0970 Segnale apertura comando botola
9 -
10 -
11 0978 Comando inserzione TGC
12 3333 Commutatore luci esterne PIN 5
13 2282 Negativo da interruttore retronebbia
14 -
15 -
16 -
17 4442 Positivo illuminazione ideogrammi
18 8879 Comando assetto proiettori PIN 4
19 9066 Positivo comando relè condizionatore manuale
20 8882 Devioguida connettore C PIN 3 (tergicristallo)
21 8886 Devioguida connettore C PIN 7 (comando tergicristallo)
22 1103 Devioguida indicatore di direzione DX
23 2201 Devioguida (abbaglianti)
24 0971 Segnale comando chiusura botola
25 7777 Positivo da TGC (+30)
26 7728 Negativo da interruttore emergenza
27 0977 Segnale per disinserzione TGC con multiplex
28 2237 Alimentazione proiettori
29 2228 Alimentazione fari fendinebbia
30 -
31 0010 Massa accensione plafoniere
32 -
108904
Distribuisce il positivo sotto chiave (+15) alla centralina UDS (Denox 2), rimorchio, allestitori e controlla l’illuminazione del veicolo.
Alimenta anche altri carichi come il compressore del condizionatore e riscaldamento filtro carburante e prefiltro.
Distribuisce la chiave 15 a:
- UDS (DENOX 2)
- Rimorchio
- Allestitori
Alimenta le seguenti luci:
- Luci di parcheggio
- Luci di parcheggio per allestitori
- Marker
- Luci STOP
- Fendinebbia e retronebbia
- Luci di direzione
Alimenta altri carichi:
- Il compressore del condizionatore
- Riscaldamento filtro carburante e prefiltro
Acquisisce i seguenti segnali:
- Inserzione retromarcia
- Segnali di bloccaggio differenziale anteriore
- Segnali di bloccaggio differenziale posteriore
- Segnali di bloccaggio differenziale centrale
Pin - Out
Connettore P
Codice
Rif. Funzione
colore cavi
C-8 2226 Positivo fanali retromarcia
A-6 3335 Positivo luce posizione post DX
B-8 3334 Positivo luce posizione post SX
B-7 3339 Positivo luce ingombro post
A-5 3330 Positivo luce targa
B-2 2286 Positivo fanale retronebbia
A-3 1177 Positivo luce Stop SX
A-4 1172 Positivo luce Stop DX
C-3 1125 Positivo luce direzione post DX
C-2 1120 Positivo luce direzione post SX
A-7 3332 Positivo luce posizione SX rimorchio
A-8 3331 Positivo luce posizione DX rimorchio
A-2 1179 Positivo luce stop rimorchio
C-4 1180 Positivo luce direzione post SX
B-3 1185 Positivo luce direzione post DX
C-1 8869 Posizione 15/1 al pin 4 del giunto 7 poli supplementare per collegamento elettrico al rimorchio
B-1 2282 Positivo luce Retronebbia rimorchio
C-5 6401 Segnale negativo da pressostato aria ECAS
C-6 6013 Segnale negativo da sensore usura freni posteriori
B-5 6621 Segnale negativo da deviatore bloccaggio differenziale trasversale PIN 3
B-4 6620 Segnale negativo da deviatore bloccaggio differenziale trasversale PIN 1
Connettore A
Codice
Rif. Funzione
colore cavi
B-1 7753 Positivo prefiltro riscaldo
C-8 8879 Positivo sedimentatore acqua
A-5 5530 Segnale presenza acqua nel filtro
B-6 6663 Sensore filtro aria intasato PIN 2
B-7 6012 Sensore usura freni anteriori
B-5 9071 Pressione condizionatore
C-1 9067 Compressore condizionatore
B-8 2228 Alimentazione fendinebbia
C-6 1123 Direzione anteriore / laterale DX
B-2 9936 Correttore assetto proiettori
A-3 2221 Positivo luce abbagliante DX
A-2 2223 Positivo luce anabbagliante DX
C-2 3380 Positivo luce posizione anteriore DX / SX
C-5 6108 Linea CAN H BCB
C-4 6109 Linea CAN L BCB
A-4 2231 Positivo luce anabbagliante SX
A-1 2219 Positivo luce abbagliante SX
C-7 1129 Positivo luce Direzione anteriore / laterale SX
C-3 8871 +15 da cabina
A-8 7733 Filtro gasolio riscaldato
B-4 5525 Olio idroguida
Connettore C
Codice
Rif. Funzione
colore cavi
A-1 9470 Positivo elettrovalvola rigenerazione ECAD PIN 3
A-2 9471 Positivo elettrovalvola rigenerazione ECAD PIN 1
A-4 9004 Positivo elettrovalvola servo shift PIN 1
C-6 9976 Pulsante marce lente inserite PIN 1
C-8 9105 Segnale negativo rilevamento quinta marcia inserita PIN 2
C-7 9106 Segnale negativo rilevamento sesta marcia inserita PIN 3
B-6 6131 Segnale negativo rilevamento PTO tot/post inserita PIN 3
A-7 6132 Segnale negativo rilevamento PTO laterale inserita PIN 2
C-1 0000 Massa
B-8 8540 Comando elettronica modulo pompaggio SCR PIN 12
B-3 5505 Trasmettitore per tachigrafo e tachimetro PIN 2
C-2 5506 Trasmettitore per tachigrafo e tachimetro PIN 1
C-3 0616 Trasmettitore indicatore livello combustibile PIN 2
B-5 5557 Trasmettitore indicatore livello combustibile PIN 1
A-8 6684 Segnale negativo da sensore fine corsa cilindri freni
B-7 6661 Segnale negativo da sensore insufficiente livello liquido freni posteriori
8. Bordo di strappo
9. Tasti di menu Display
Figura 62
106343
Pin - out
Figura 63
108906
Codice
Rif. Funzione
colore cavo
1 7768 Positivo +30 diretto batteria
2 4444 Illuminazione ideogrammi
3 8879 Positivo +15
4 6108 Linea CAN “H”
A
5 0066 Massa
6 0066 Massa
7 - -
8 6108 Linea CAN “L”
1 5514 Segnale sensore (A)
2 0058 Segnale sensore (B)
3 5517 Segnale sensore (C)
4 5516 Segnale sensore (D)
B
5 - -
6 - -
7 5515 Al connettore allestitori pin 1
8 - -
1 - -
2 - -
3 - -
4 - -
C
5 - -
6 - -
7 - -
8 - -
1 - -
2 - -
3 - -
4 - -
D
5 - -
6 - -
7 2297 Segnale: Cluster B1 / Diagnosi Pin 14
8 - -
108907
Rif. Descrizione
1 Sensore posizione su pedale acceleratore
2 Interruttore freno primario secondario
3 Sensore su pedale frizione
4 Interruttore freno motore
5 Centralina VCM
6 Chiave di avviamento
7 Devioguida
8 Interruttore cabina sganciata
9 Freno a mano inserito
10 Interruttore di folle
11 Fusibile di protezione (20 A)
12 Connettore di diagnosi
13 Pulsante Blink-Code
14 Selettore freno motore
15 Motorino di avviamento
16 Sensore albero motore
17 Pulsanti stop/start motore
18 Teleruttore inserimento preriscaldo
19 Sensore temperatura combustibile
20 Resistenza riscaldamento combustibile
21 Sensore distribuzione
22 Regolatore di pressione
23 Sensore temperatura liquido refrigerante
24 Resistenza preriscaldo
25 Elettro-iniettori
26 Sensore temperatura/pressione aria
27 Sensore temperatura/pressione combustibile
28 Elettrovalvola freno motore
29 Sensore temperatura/pressione olio
30 Sensori per aria combustibile umidità e temperatura con EDC
Figura 65
102373
Figura 66
12 16
6 11
1 5
50350
Legenda colori
B black nero
R red rosso
U blue blu
W white bianco
P purple viola
G green verde
N brown marrone
Y yellow giallo
O orange arancione
Figura 67
71 89 72 54 6 11
1
7
12
53 35 18 36 17
50350
Figura 68 6 8 16 9 15 22
4
Legenda colori
5
B black nero
R red rosso
U blue blu
W white bianco
P purple viola
G green verde
N brown marrone
Y yellow giallo
O orange arancione 1 3 23 30 36 29
50350
50324
CONNETTORE DI COLLEGAMENTO
Pin centralina ECH
Rif
Rif. Descrizione
Figura 71 Olio Aria
3 +5 32C 33C
50344
SCHEMA ELETTRICO
Figura 72 Figura 73
180 ± 15
2
3 1
8518 8519
Figura 74
8520
VISTA PROSPETTICA
Figura 75
108933
Regolatore di pressione
Situato all’ingresso della pompa alta pressione, sull’impianto
bassa pressione, modula la quantità di combustibile con cui ali-
mentare la pompa alta pressione in base ai comandi ricevuti
dalla centralina elettronica.
È costituito principalmente dalle seguenti parti:
- otturatore a sezione trapezoidale;
- perno di comando valvola;
- molla di precarico;
A
- bobine.
In assenza del segnale di comando il regolatore di pressione è 1 B
normalmente aperto, pertanto la pompa alta pressione è nella C
condizione di mandata massima.
3
La centralina modula un segnale di comando PWM per parzia-
lizzare in modo maggiore o minore la sezione di trafilamento 2
del combustibile verso la pompa alta pressione. D
Elettro iniettori
Figura 77
L’iniettore è costruttivamente simile a quelli tradizionali, tranne
che per l’assenza delle molle di ritorno dello spillo.
L’elettroiniettore si può considerare costituito da due parti:
- attuatore - polverizzatore composto da asta di pressione
1, spillo 2 e ugello 3;
- elettrovalvola di comando composta da bobina 4 e valvola
pilota 5.
L’elettrovalvola controlla l’alzata dello spillo del polverizzatore.
Inizio iniezione
Quando la bobina 4 viene eccitata provoca lo spostamento
verso l’alto dell’otturatore 6. 50336
Fine iniezione
Quando la bobina 4 viene diseccitata, l’otturatore 6 torna in
posizione di chiusura, per ricreare un equilibrio di forze tale da
far tornare in posizione di chiusura lo spillo 2 e terminare l’inie-
zione.
000933t
Connettori di collegamento
Figura 79
1 2 3
50343
Figura 80
1 2 3 4 5 6
1 2 3
LATO VENTILATORE
50349
1 2 50321
50322
Pin centralina ECM
Rif
Rif. Descrizione
47035 47042
Prefiltro combustibile
Il filtro combustibile è del tipo ad alta separazione d’acqua, è Figura 83
montato sul telaio del veicolo lato destro, presenta sulla base
della cartuccia 3, il sensore, 4 di presenza acqua nel combustibi-
le.
Sul supporto filtro è presente la pompa manuale di adescamen-
to 5 e la vite 2 di spurgo aria dall’impianto.
La presenza di condensa nel filtro e la condiziopne filtro intasa-
to sono segnalate dal sensore 4 tramite l’accensione di un’unica
1
spia sul quadro di bordo.
2 5
000910t
Coppie di serraggio
Vite di spurgo 2 6 ÷ 8 Nm
Cartuccia filtrante 3 18 ± 0,1 Nm
Sensore 4 0,8 ± 0,1 Nm
108909
50325
C. Teleruttore di comando
Figura 86
Elettrovalvola freno motore (78050)
È una elettrovalvola on-off di tipo N.C.
È posizionata sul lato sinistro del telaio. La centralina, pilotando
questa elettrovalvola, apre il passaggio dell’aria prelevata dal
serbatoio dei servizi per comandare il cilindretto freno motore,
che a sua volta chiude la valvola a farfalla nel collettore di scari-
co.
È collegata alla centralina ai pin (55B - 58B)
50328
A
A. Elettrovalvola freno motore
50332
50326
A. Sensore frizione
Colore
Figura 89 Rif. Descrizione Pin Centr.
cavo
1 0000 Massa -
corpo pedale parte sensore
2 8130 Alimentazione X3-5
50333
D. Distanza di commutazione
50334
SCHEMA ELETTRICO
Figura 91
000600t
Figura 92
001662t
Metodologie di diagnosi
Verranno visualizzate due spie (gialla o rossa) in funzione della gravità dell’avaria
Se il cluster è in versione HIGHLINE sarà possibile visualizzare nella parte centrale del display una videata “DIAGNOSTICA” che
indicherà i codoci di avaria.
Figura 93
84589A
Ubicazione centralina
Figura 94
108910
VCM
Connettore X1
Codice colore
Rif. Funzione
cavi
1 Antenna PIN 3 -
2 Antenna PIN 2 (calza) -
3 Antenna PIN 1 -
4 Positivo +30 da Body Controller 7772
5 Positivo +15 da Body Controller 8051
6 Massa M2 0000
7 Connettore per allestitori (61071) PIN 9 interruttore segnalazione cambio in folle 8050
8 Inserzione marce normali 9110
9 Massa Blink Code PIN 1 9934
10 Connettore per allestitori PIN 9 segnale freno a mano per allestitori 6656
11 Inserzione marce ridotte 9973
12 Connettore per allestitori (FMS) PIN 3 comando relè per lampo luci 8224
13 Connettore per allestitori (72071 ) PIN 3 segnale luci stop per allestitori 1165
14 Connettore per allestitori (FMS) PIN 4 8225
15 Relè avviamento PIN 85 8000
16 Relè avviamento PIN 86 8888
Connettore X3
Codice colore
Rif. Funzione
cavi
1 Line CAN L VDB -
2 Line CAN H VDB -
5 Interruttore sulla frizione per EDC 8130
8 Sensore cambio in folle 9903
9 Negativo da segnale commutatore funzione freno motore PIN 7 8840
10 Negativo da segnale commutatore funzione freno motore PIN 1 9025
11 Pedale freno motore 8157
12 Alimentazione dal PIN 50 del commutatore d’avviamento 8037
13 Connettore per allestitori (FMS) PIN 2 8223
14 Pulsante luci STOP secondario 8157
15 Pulsante luci STOP primario 1117
17 Positivo per sensore pedale acceleratore PIN 2 5158
19 Line CAN L ECB -
20 Line CAN H ECB -
26 Connettore per allestitori PIN 2 segnalazione stop motore 0151
27 Connettore per allestitori PIN 1 avviamento motore sotto cabina 8892
28 Negativo da interruttore di consenso per avviamento 9907
29 Giunzione cavo parete posteriore cabina PIN 2 indicatore ottico segnalazione sganciamento 6666
cabina
30 Segnale negativo da interruttore esclusione Cruis Control 8154
31 Segnale negativo da interruttore per richiamo Cruis Control 8155
32 Segnale nagativo per aumento velocità Cruis Control 8156
33 Segnale negativo per diminuzione velocità Cruis Contol 8157
34 Sensore pedale acceleratore PIN 5 interruttore funzionamento motore al minimo 0159
35 Segnale da sensore pedale acceleratore 5157
37 Line CAN L FMB al connettore per allestitori (FMS) PIN 6 -
38 Line CAN H FMB al connettore per allestitori (FMS) PIN 7 -
45 Connettore per allestitori PIN 20 8222
46 Segnale negativo richiesta presa di forza 2 0132
47 Segnale negativo riehiesta presa di forza 1 0131
48 Segnale da pulsante cambio range 2205
49 Connettore per allestitori PIN 16 alimentazione Cruis Control esterno con mux 0152
50 Negativo da lnterruttore PIN 2 speed limiter 9968
51 Interruttore sulla frizione per EDC 0160
52 Sensore pedale acceleratore PIN 4 interruttore funzionamento motore al minimo 0158
53 Negativo per sensore pedale acceleratore PIN 3 0157
54 Linea K VCM al PIN 12 del 30 poli 2292
FRENO MOTORE
Funzionamento semplificato del sistema
Il Sistema “freno motore” è gestito dalla centralina VCM.
Sono previsti tre modi di comando del freno motore selezionabili tramite l’apposito commutatore posto sulla plancia centrale, da
utilizzare nelle diverse tipologie di situazioni/percorsi.
Con il selettore nella posizione di riposo il pulsante su pavimento cabina è sempre in funzione (per azionamenti intermittenti su
percorsi collinari e su neve o ghiaccio).
Con il selettore nella posizione 1 il freno motore è abbinato al pedale accelleratore, con funzionamento al rilascio del pedale ( da
utilizzare nelle lunghe discese a pendenza costante).
Con il selettore nella posizione 2 il freno motore è abbinato al freno di servizio, con funzionamento a partire dal primo tratto di
corsa del pedale e mantenimento della posizione (da utilizzare essenzialmente per ridurre l’usura dei freni di servizio per percorsi
dove l’uso è molto richiesto).
L’inserimento del freno motore in abbinamento al pedale acceleratore disabilita tutte le operazioni di regolazione
! collegate al Cruise Control.
L’accensione della relativa spia (ubicata sul CLUSTER) avviene tramite linea “CAN”.
Figura 95
108911
IMMOBILIZER
Descrizione e funzionamento
Per aumentare la protezione contro i tentativi di furto, i veicoli sono stati dotati di un sistema elettronico di blocco motore chiamato
“Immobilizer”, che si attiva automaticamente estraendo la chiave di avviamento. Infatti le chiavi sono dotate di dispotivo elettronico
“Transponder” che trasmette un segnale in codice ad un’apposita centralina elettronica “ICU” che, solo se questa riconosce il codice
inviato, consente l’avviamento del motore.
Componentistica
Figura 96
7 8
EDC
3 2
108912
Rif. Descrizione
1 Centralina VCM
2 Codecard
3 Chiave elettronica
4 Antenna
5 Centralina elettronica controllo iniezione (EDC)
6 Elettroiniettori
7 Spia di segnalazione EDC in avaria su CLUSTER (display)
8 Spia di segnalazione IMMOBILIZER in avaria su CLUSTER (display)
Figura 97
108913
SCHEMA FUNZIONAMENTO SISTEMA SCR
PIN - OUT
Figura 98
108914
Codice colore
Rif. Descrizione
cavi
3 Comando riscaldamento testa modulo pompa 9333
5 Linea ”K” diagnostica per centralina SCR 2257
7 Cavo segnale al sensore temperatura serbatoio urea con SCR 6542
8 Segnale sensore di temperatura catalizzat. uscita con SCR 6541
10 Cavo segnale al sensore temperatura catalizzat. entrata con SCR 4721
11 Cavo massa per sensore temperatura catalizzat. entrata con SCR 0521
12 Positivo +15 8540
13 Massa elettrovalvola riscaldamento serbatoio urea 0000
16 Cavo segnale al sensore livello serbatoio urea con SCR 6543
17 Massa 0716
19 Cavo massa per sensore temperatura catalizzat. uscita con SCR 0520
21 Massa 0000
22 Massa 0000
24 Alimentazione elettrovalvola modulo dosatrice con SCR 7541
25 Comando elettrodosatore urea 9541
28 Linea can - L (ECB) Verde
29 Linea can - H (ECB) Bianco
30 Linea can - L (ECB) Verde
31 Linea can - H (ECB) Bianco
32 Alimentazione +30 7540
33 Alimentazione +30 7540
34 Alimentazione riscaldamento testa modulo pompa 7515
35 Positivo Alimentazione elettrovalvola per circolazione acqua motore 7542
ABS 6
Ubicazione sul veicolo centralina elettronica
Figura 99
108915
Il sistema è in grado di evitare il bloccaggio delle ruote, che potrebbe verificarsi durante la fase di frenatura, al fine di garantire migliori
prestazioni di frenatura e una migliore stabilità del veicolo.
Il sistema è attivato al momento dell’accensione ed entra in funzione automaticamente per velocità superiori a 5 km/h se, in seguito
ad una frenatura, una o più ruote manifestano la tendenza al bloccaggio.
Il sistema ABS è in grado di controllare l’esclusione del freno motore e del bloccaggio del ripartitore (se esiste).
Essi vengono disinseriti qualora venga rilevata la tendenza al bloccaggio di una o più ruote motrici.
Il reinserimento è automatico quando cessa l’azione del sistema ABS.
Su tutti i veicoli della gamma il sistema è a tre canali, due sulle ruote anteriori e uno sul ponte posteriore, ad eccezione dei veicoli
a 3 assi in cui il sistema è a quattro canali.
La centralina ha il compito di elaborare i segnali provenienti dai sensori giri ruote e di pilotare opportunamente le elettrovalvole
dell’impianto in modo da evitare il bloccaggio delle ruote durante la frenata.
L’elaborazione dei segnali è attuata da un microprocessore che determina i valori di accelerazione e decelerazione delle diverse
ruote ed effettua la combinazione logica dei vari segnali di regolazione.
Nel caso che venga rilevata una anomalia la centralina provvede ad escludere automaticamente l’intero sistema ABS, lasciando
però in efficienza il sistema frenante tradizionale, e ad informare il conducente mediante l’accensione dell’apposita spia sul cru-
scotto.
ABS
Ubicazione componenti su veicolo (impianto elettrico)
Figura 100
101587
Codice
Descrizione
componenti
78052 Elettrovalvola per ABS
88000 Centralina elettronica per impianto ABS
88001 Sensore per impianto ABS
ABS
Ubicazione componenti su veicolo (Impianto pneumoidraulico)
Figura 101
78620
Figura 102
108916
Distributore Duplex
Figura 103
62579
000607t
Interruttore freno
È un micro interruttore montato direttamente sul distributore duplex (DEVIATORE).
Il contatto N.C. fornisce alla centralina (pin B76) un segnale positivo con pedale rilasciato e viene utilizzato per rilevare l’azionamento
del freno di servizio in modo da disattivare la funzione Cruise Control ed interrompere la mandata combustibile.
Il contatto N.A. fornisce alla centralina del BODY CONTROLLER (pin A34) un segnale positivo in modo che la stessa possa coman-
dare l’accensione delle luci di stop.
Connessioni elettriche
Figura 104
A
B
000840t 000841t
DISTANZA TRAFERRO
000842t
A. Linee di flusso magnetico
Diagnostica
Funzionamento spie
Figura 105
108892
Figura 106
Indicatore di usura
84598
ECAS
Generalità
Le sospensioni pneumatiche presentano elevata flessibilità, notevole capacità di smorzamento delle vibrazioni e soprattutto, indipen-
dentemente dal carico sul veicolo, per effetto dell’autoregolazione dell’impianto, la distanza “telaio-piano stradale” rimane costante.
Le sospensioni pneumatiche consentono, tramite apposito pulsante di variare la distanza “telaio-piano stradale” e quindi l’altezza
del piano di carico del veicolo.
Il sistema ECAS, oltre ai conosciuti vantaggi offerti dalla sospensione pneumatica consente:
- una notevole riduzione del consumo di aria;
- pronta risposta nei vari processi di regolazione;
- semplicità degli impianti;
- ampia concezione di sicurezza;
- possibilità di una completa diagnosi del sistema.
Il sistema ECAS (Electronically Controlled Air Suspension) controlla automaticamente il livello nominale delle sospensioni pneu-
matiche del veicolo, con la possibilità, per i veicoli che lo equipaggiano, di sollevare l’assale aggiunto posteriore, quando le condizioni
di esercizio del veicolo lo richiedono e di ottenere il trasferimento di carico sull’asse motore nella fase di spunto, qualora le condizioni
di aderenza del veicolo siano precarie (ausilio in fase di spunto).
Tutte le operazioni suddette sono comunque vincolate da determinate condizioni di funzionamento e dalle relative sicurezze degli
impianti ad esse collegate.
La centralina elettronica ECAS controlla automaticamente il livello (distanza dal piano stradale) del telaio, attraverso i valori reali
forniti dai sensori, comparandoli con i valori nominali registrati in memoria.
In caso di allontanamento o variazione di assetto, la centralina elettronica pilota i gruppi elettropneumatici, tramite i quali viene cor-
retto il livello reale rispetto a quello nominale impostato o memorizzato in precedenza dal conducente.
Il sistema dispone di un telecomando per le operazioni di sollevamento/abbassamento e livellamento telaio ed è possibile operare
sia a veicolo fermo che in movimento.
Il telecomando, oltre alle operazioni di sollevamento, abbassamento e autolivellamento, permette di memorizzare altri livelli di asset-
to telaio e quando le esigenze di esercizio lo richiedono, richiamarli.
Figura 107
001716t
Fornitore WABCO
Tensione di alimentazione 18 ÷ 32V
Campo di applicazione termica -40º ÷ +70º
La centralina elettronica di comando consente di gestire le diverse posizioni del telaio in funzione delle richieste del conducente
attuate con l’ausilio del telecomando.
Inserendo il commutatore a chiave, la centralina elettronica effettua un test del sistema alimentando per un tempo di ~ 2 sec, le
spie di colore giallo e rosso poste sul cruscotto.
Se verrà rilevata un’anomalia, in funzione della gravità, la spia di colore rosso potrà restare accesa fissa o lampeggiante, mentre la
spia di colore giallo potrà restare accesa solo se il veicolo non è in livello normale o se viene rilevato un errore di plausibilità.
La centralina, dovendo mantenere costanti i livelli di marcia richiesti dal conducente e allo stesso tempo ridurre il consumo d’aria,
controlla ciclicamente i segnali dei sensori di livello intervenendo per un’eventuale correzione SOLO con uno scostamento degli
stessi > 5 conteggi.
La correzione sarà effettuata con un ritardo di:
~ sec. a veicolo fermo
~ 60 sec. a veicolo in movimento
Se il livello non verrà ripristinato entro un tempo massimo di 30 sec. dall’inizio della correzione la centralina memorizza un errore
di plausibilità.
In fase di frenatura la centralina elettronica, ricevendo il segnale dall’interruttore luci stop, interrompe ogni regolazione automatica
di assetto. La centralina elettronica, pur offrendo la possibilità di un “blink code” visualizzato tramite la spia di segnalazione avaria
di colore rosso per una diagnosi preliminare, è munita di un sistema di autodiagnosi molto avanzato ed è in grado di riconoscere
e memorizzare, in funzione delle condizioni ambientali, le eventuali anomalie anche di tipo intermittente accorse al sistema durante
il funzionamento assicurando un più corretto ed affidabile intervento riparativo. Tutti gli interventi di diagnosi, programmazione,
cancellazione memoria guasti etc. potranno essere eseguiti utilizzando la stazione di diagnosi computerizzata “MODUS”. Tutti i com-
ponenti del sistema, escluso l’impianto di sterzatura, fanno capo alla centralina elettronica, tramite un connettore a pettine. A secon-
da della versione varia la numerazione dei pin e di conseguenza il tipo di centralina.
Figura 108
78798
1. Valvola a pressione controllata - 2. Sensore di livello assale - 3. Molla ad aria anteriore - 4. Distributore elettropneumatico
assale - 5. Molla ad aria posteriore - 6. Valvola di ritenuta - 7. Distributore elettropneumatico ponte - 8. Serbatoio -
9. Presa di controllo pressione - 10. Sensore di livello ponte.
Figura 109 X1 X2
001717t
Connettore X1
Pin Cavo Funzione
1 GN/VE Linea CAN ”L”
2 --- ---
3 WS/BI Linea CAN ”H”
4 --- ---
5 8445 Positivo da pulsante livellamento manuale (Optional)
6 --- ---
7 7440 Positivo di alimentazione diretta da batteria
8 6402 Linea di comunicazione con telecomando (pin 3)
9 2294 Linea K per connettore di diagnosi (pin 4)
10 8810 Positivo di alimentazione sotto chiave
11 6403 Linea di comunicazione con telecomando (pin 4)
12 0000 Massa
13 8810 Positivo di alimentazione telecomando (pin 1)
14 --- ---
15 0402 Negativo per telecomando (pin 2)
16 --- ---
17 --- ---
18 --- ---
Connettore X2
Pin Cavo Funzione
1 --- ---
2 --- ---
3 --- ---
4 9400 Negativo per elettrovalvola ponte (pin 4) ed assale (pin 2) (distributore anteriore / posteriore)
5 5422 Positivo per sensore di livello ponte SX (pin 1)
6 --- ---
7 0400 Negativo per sensori di livello ponte (pin 2)
8 5421 Positivo per sensore di livello ponte DX (pin 1)
9 5410 Positivo per sensore di livello assale (pin 1)
10 9425 Negativo per elettrovalvola gestione telaio posteriore SX (pin 3) (distributore posteriore)
11 9423 Negativo per elettrovalvola di alimentazione (pin 1) (distributore posteriore)
12 --- ---
13 9424 Negativo per elettrovalvola gestione telaio posteriore DX (pin 2) (distributore posteriore)
14 --- ---
15 --- Negativo per elettrovalvola gestione telaio anteriore (pin 1) (distributore anteriore)
Sensore di livello
Dati caratteristici Figura 110
Tensione di alimentazione Impulso 5 ÷ 15V
Principio di misura Induttivo
Assorbimento di corrente Max 100mA
Campo di lavoro della leva Max 100º
Il sensore di livello è composto da una bobina fissata al telaio
e da un pistoncino.
Tramite un eccentrico ed una leva collegata all’asse, ad ogni va-
riazione di altezza il pistoncino viene mosso all’interno della bo-
bi-na modificando l’induttanza stessa.
Queste variazioni serviranno alla centralina elettronica per po-
ter intervenire nelle diverse fasi di lavoro del sistema.
La leva di collegamento del sensore ha misura fissa non regi-
strabile. 62421
Figura 111
1 2
Figura 112
(conteggi) 200 204
180 183
160
160
140
138
120
114
100 10 20 30 40 50
22 20
10
0
62422
CURVA CARATTERISTICA
Figura 113
78803
Figura 114
78806
Telecomando “85065“
Figura 115
78799
Diagnosi
In caso di anomlia, sul display del CLUSTER, comparirà il messaggio di errore che potrà essere di colore giallo in caso di errore lieve
o rosso in caso di errore grave.
Se comparirà il simbolo di colore giallo (anomalia lieve) 2, verrà visualizzato sul lato sinistro del display. Se comparirà il simbolo di
colore rosso (anomalia grave) 3, verrà visualizzato sul lato destro del display.
Non arrestare il motore se si accende la spia 1.
Se durante la marcia si accende la spia 3, arrestare il veicolo e ruotare la chiave di aviamento in posizione “STOP”; dopo circa sette
secondi riportare la chiave su posizione MAR. Se dopo circa due secondi la spia 3 non si spegne, rivolgetevi presso la Rete Assisten-
ziale
Figura 116
3
2
79489
Per i sistemi elettronici, (se presente il CLUSTER in versione HIGHLINE) è possibile visualizzare sul display i relativi messaggi di avaria.
Figura 117
84589A
Figura 118
91236
X1 X2 X3
91237
RISCALDATORE WEBASTO
Introduzione
La guida di un veicolo costituisce un notevole sforzo sia fisico che mentale, particolarmente quando la permanenza alla guida risulta
prolungata.
Un ambiente confortevole permette di ottenere la massima sicurezza contro eventuali ed imprevisti infortuni.
Per ottenere questo il veicolo può essere dotato di impianti di climatizzazione particolari.
In questa sezione viene trattato il riscaldatore supplementare ad aria AIR TOP 2000.
Causa il rischio di esplosione, il riscaldatore deve essere spento in prossimità di depositi di carburante, stazioni di rifornimen-
! to, località dove si possano formare polvere od esalazioni infiaammabili (vicinanze di depositi di carbone, polvere di legno,
cereali, ecc...).
Causa il rischio di intossicazione, il riscaldatore non va acceso nemmeno con la preselezione oraria o con telecomando
in ambienti chiusi o non aerati.
Figura 119
85557
A. Riscaldatore supplementare
Descrizione generale
Il riscaldatore supplementare ad aria AIR TOP 2000 funziona indipendentemente dal motore del veicolo ed è concepito secondo
il principio dell’evaporatore.
Il riscaldatore è costituito da:
- ventilatore aria comburente;
- ventilatore aria riscaldata;
- scambiatore termico;
- raccordo bruciatore e tubo di combustione.
Per il comando ed il controllo nel riscaldatore sono disposti:
- centralina elettronica;
- controllo fiamma;
- bulbo;
- limitatore termico;
- termosensore.
L’alimentazione del combustibile è garantita, tramite una pompa dosatrice, dal serbatoio combustibile del veicolo.
Il riscaldatore ad aria AIR TOP 2000 viene azionato e messo in funzione con uno strumento di comando ed un timer. Quest’ultimo,
a seconda dell’applicazione, può essere diverso.
Dati caratteristici
Figura 120
Scomposizione prospettica
Figura 121
51747
COMPONENTI SISTEMA
1. Timer - 2. Termostato - 3. Riparo centralina elettronica - 4. Flangia ingresso aria - 5. Rivestimento superiore -
6. Centralina elettronica con sensore di temperatura - 7. Scambiatore di calore - 8. Feltro isolante - 9. Condotto di uscita aria
calda - 10. Guarnizione - 11. Camera di combustione - 12. Candela ad incandescenza - 13. Rivestimento inferiore -
14. Targhetta di identificazione - 15. Gruppo di collegamento alimentazione motore - 16. Pompa combustibile -
17. Interruttore di sicurezza - 18. Motore - 19. Guarnizione - 20. Fotoresistenza.
Collegamenti al circuito
a. Entrata aria riscaldatore
b. Uscita aria calda
c. Entrata aria comburente
d. Uscita gas di scarico
e. Alimentazione combustibile
NOTA Con questa procedura la regolazione preimpostata in fabbrica non può più essere ripristinata.
Figura 122
Funzionamento
Inizio fase di combustione
Tramite lo strumento di comando manuale o automatico è preimpostata la temperatura desiderata, variabile fra 10ºC e 45ºC, è
possibile inserire il riscaldatore. La spia di segnalazione del riscaldatore si illumina e, tramite una regolazione ad impulsi, viene attivato
il bulbo.
Il motore del ventilatore dell’aria di riscaldamento e dell’aria comburente viene avviato ad alto regime per circa un secondo, poi
progressivamente ridotto fino al 30% del regime massimo.
Se la temperatura aria aspirata è superiore alla temperatura desiderata, viene attivato solo il motore aria riscaldamento ed aria com-
burente.
Se viceversa, la temperatura dell’aria aspirata è inferiore a quella desiderata, inizia il procedimento di avviamento combustione.
Dopo circa 20 secondi la centralina elettronica o piastra di comando attiva la pompa di dosaggio combustibile.
Dopo altri 25 secondi il regime del ventilatore viene aumentato e mantenuto costante per altri 20 secondi con inizio della fase di
combustione.
Quando il sensore fiamma segnala la presenza della fiamma, la combustione, nei 20 secondi successivi, viene stabilizzata, ossia il
regime del ventilatore viene aumentato a regolazione continua e nel giro di una ventina di secondi portato a potenza massima.
Se durante questa fase la fiamma dovesse spegnersi, viene ripetuto l’avviamento in modo automatico.
Nel caso che la combustione risulti non regolare, trascorsi circa 2 minuti, il regime di ventilazione viene aumentato per circa 30
secondi, con bulbo attivato e pompa di dosaggio combustibile chiusa e viene ripetuto l’avviamento.
Se anche la successiva combustione non avviene in modo regolare, dopo circa 80 secondi, il riscaldatore si disinserisce per anomalia.
Il regime del ventilatore aria di riscaldamento e comburente viene portato al massimo per circa 2 minuti.
Tutta la fase di combustione dura per circa 3 minuti.
Nello strumento di comando è presente un led di segnalazione di colore verde.
Se il led è acceso a luce fissa viene segnalato il normale funzionamento del sistema; mentre se il led lampeggia viene segnalata una
condizione di surriscaldamento.
Riscaldamento cabina
Durante il funzionamento i gas di combustione si riversano sullo scambiatore termico, il calore emesso dalla combustione viene
trasmesso alle pareti dello scambiatore ed assorbito dall’aria alimentata dal ventilatore ed emessa all’interno cabina.
La temperatura dell’aria aspirata è misurata da un sensore montato sul lato aspirazione del riscaldatore.
Se la temperatura dell’aria emessa è inferiore a quella impostata, la potenza del riscaldatore aumenta fino alla massima caloria.
In caso di prolungata combustione a funzionamento continuo, per aumentare la resa calorifica fino ad 1,1 kW, la portata della pompa
di dosaggio combustibile viene diminuita ogni 15 minuti per 20 secondi.
Per una resa calorifica minore di 1,1 kW la portata della pompa di dosaggio combustibile viene diminuita ogni 30 minuti per 4 secon-
di.
Dopo aver raggiunto la temperatura impostata il sistema diminuirà il regime del ventilatore dell’aria comburente, dell’aria di riscalda-
mento e la pompa di dosaggio del combustibile.
- Se la temperatura di aspirazione, in funzione della temperatura impostata, risulta superiore, trascorso un tempo pari a 5 secondi
con regime calorifico minimo, la pompa di dosaggio viene disinserita e la combustione viene terminata. Il regime del ventilatore
rimane costante per circa 35 secondi, trascorsi i quali, viene elevato, per almeno 120 secondi, al 60% del regime massimo,
condizione necessaria per poter raffreddare il riscaldatore.
- Se la temperatura di aspirazione, in funzione della temperatura impostata, risulta inferiore il ventilatore funziona con un regime
pari al 30% del massimo.
Quando il sensore di temperatura indica alla centralina un valore al di sotto di quello impostato, il riscaldatore si riavvia senza mai
staccarsi.
Disinserzione
Al comando di disinserzione del riscaldatore il led di segnalazione si spegne.
Se il riscaldatore era stato appena acceso (non ancora iniziata la fase di combustione) oppure in fase di regime ridotto per il supera-
mento della temperatura dell’aria aspirata rispetto a quella impostata, lo stesso viene disattivato da subito.
Se la combustione ha avuto inizio, con il disinserimento del riscaldatore, viene interrotta; il regime di velocità del ventilatore rimane
costante per 5 secondi, successivamente, entro 30 secondi passa al 60% del regime massimo. Quando il controllo fiamma avverte
che questa è spenta il regime del ventilatore aumenta per circa un minuto per poi tornare al 60% del regime massimo per altri
2 minuti terminati i quali il sistema si disattiva.
Figura 125
Scambiatore termico
Nello scambiatore termico il calore della combustione viene
inviato al ventilatore di aria comburente e di riscaldamento.
Figura 128
Bulbo
Il bulbo è l’elemento che consente l’accensione della miscela
aria-combustibile durante l’avviamento del riscaldatore.
Il bulbo ha la funzione di una resistenza elettrica ed è posizio-
nato nel raccordo bruciatore sulla parte opposta alla fiamma.
VALORI DI CONTROLLO
- resistenza a 25ºC da 1,3 a 1,44 ohm
corrente di prova min. di 5 mA
Limitatore termico
Figura 129
Il limitatore termico protegge il riscaldatore da temperature
di esercizio troppo elevate.
La protezione di surriscaldamento ha luogo ad una tempera-
tura di 150ºC.
L’inserimento del limitatore termico interrompe l’alimenta-
zione elettrica a l’elettropompa di dosaggio combustibile e
disinserisce il riscaldatore.
Dopo il raffreddamento il limitatore si richiude elettricamen-
te.
Se si richiede l’inserimento del bruciatore dopo un surriscal-
damento è necessario attendere il raffreddamento del limita-
tore termico ed effettuare lo spegnimento e la riaccensione
del riscaldatore per consentire alla centralina elettronica la
cancellazione dell’avaria.
Inoltre il limitatore interviene nel caso si verifichino perdite
di aria compressa tra lato aspirazione e pressione nella con-
duzione dell’aria di riscaldamento con valore superiore a
1mBar.
Figura 130
1 2
Complessivo giunzioni
Figura 131
Connettore di collegamento ST X1
Figura 132
13 8
Colore
Rif. Descrizione
Cavo
1 Alimentazione termostato regolazione temperatura aria 7736
2 Alimentazione riscaldatore supplementare 7708
3 Alimentazione temporizzatore 7725
4 Alimentazione pompa supplementare 7783
5 Alimentazione motore soffiante riscaldatore supplementare 7722
6 Alimentazione pompa supplementare 7783
7 Alimentazione candela di accensione riscaldatore supplementare 7705
8 Massa per riscaldatore supplementare 0022
9 - -
10 - -
11 Linea K di diagnosi 2295
12 Alimentazione (comando) teleruttore per TGC -
Diagnostica
Sintomi anomalie in generale
Errore Causa Rimedio
Il riscaldatore si spegne nessuna combustione dopo l’avvio e dopo Disinserire brevemente il riscaldatore e in-
la ripetizione dell’avvio serito ancora una volta
La fiamma si spegne durante il funziona- Disinserire brevemente il riscaldatore e in-
mento serirlo ancora una volta
Riscaldatore surriscaldato e spia di segna- Controllare la transitabilità dell’aria di ri-
lazione lampeggiante scaldamento nella tubazione.
Disinserire brevemente il riscaldatore e in-
serirlo ancora una volta.
Tensione di alimentazione bassa Caricare le batterie.
Disinserire brevemente il riscaldatore e in-
serirlo ancora una volta.
Dal riscaldatore esce fumo nero Tubazione aria comburente e/o di scarico Controllare la transitabilità delle tubazioni
ostruite dell’aria comburente e di scarico.
Interventi riparativi
Gli interventi riparativi e di manutenzione devono essere effettuati solo da personale specializzato.
Prima di ogni intervento riparativi sul riscaldatore supplementare è necessario isolare le batterie del veicolo dall’impianto.
! Per evitare che parti meccaniche si blocchino col tempo, ogni 4 settimane circa mettere in funzione il riscaldatore per
almeno 10 minuti e ad intervalli regolari, principalmente prima dei periodi di maggior utilizzo, quali quelli invernali, effettuare
la revisione del sistema.
Per un buon funzionamento eseguire le seguenti operazioni:
- Controllare se l’entrata e l’uscita dell’aria di riscaldamento non siano ostruite da corpi estranei o sporche. Se così fosse
provocherebbe surriscaldamento con conseguente scatto del limitatore termico.
- Pulire dall’esterno il riscaldatore supplementare.
- Controllare l’integrità dei collegamenti elettrici.
- Controllare le conduzioni dei fumi di scarico e dell’aria comburente che non siano danneggiate e che il passaggio sia
libero.
- Controllare la tenuta della conduzione del combustibile e l’integrità del filtro; nel caso sostituire quest’ultimo.
Codice
Descrizione
errore
F 01 Nessun avviamento (dopo 2 tentativi di avviamento)
F 02 Interruzione fiamma
F 03 Sottotensione o sovratensione
F 04 Riconoscimento tempestivo fiamma
F 05 Interruzione controllo fiamma o corto circuito controllo fiamma
F 06 Interruzione termosensore o corto circuito termosensore
F 07 Interruzione pompa di dosaggio o corto circuito pompa di dosaggio
F 08 Interruzione motore ventilatore o corto circuito motore ventilazione o regime difettoso motore ventilatore.
F 09 Interruzione bulbo o corto circuito bulbo
F 10 Surriscaldamento
Codice colore
Pin Funzione
cavi
1 Comando blinker 7728
2 Alimentazione motore chiusura centralizzata (chiusura porta) 9965
2 Positivo batteria 7777
4 Massa orologio tachigrafo 0066
5 Comando per chiusura centralizzata (chiusura porta) 0065
6 Comando per chiusura centralizzata (apertura porta) 0064
7 Alimentazione +15 8887
8 Alimentazione motore chiusura centralizzata (apertura porta) 9964
Programmazione
Lo stato di programmazione consente di far riconoscere al Ricevitore i trasmettitori abilitati a comandarne le funzioni.
In programmazione si entra dallo stato di riposo in assenza del segnale +15.
Fino a che non viene programmato almeno un trasmettitore, il Ricevitore può essere comandato mediante un trasmettitore con
un codice Universale.
Una volta compiuta la prima programmazione di un codice variabile, diverso da quello universale, quest’ultimo non è mai più ricono-
sciuto.
La programmazione dei trasmettitori avviene in modalità FIFO.
Esistono due modalità di programmazione del trasmettitore:
- Programmazione Semplificata consente di programmare i trasmettitori in modo rapido. E’ attuabile fino a che non si effettuano
128 attivazioni, dalla prima programmazione o fino a che non viene inibita.
- Programmazione protetta garantisce il cliente dall’impossibilità di programmare altri trasmettitori a sua insaputa. Necessita della
password (riportata sulla targhetta allegata al trasmettitore) che si ricava dal codice del trasmettitore stesso.
Programmazione Semplificata
La programmazione del primo codice, e di tutti i successivi avviene come segue:
- premere il pulsante sul ricevitore, il led si accende pulsando
- L’operatore, mantenendo premuto il pulsante sul ricevitore, pigia uno dei tasti del trasmettitore che trasmette il codice.
- Il ricevitore individuato tre trasmissioni consecutive identiche (con checksum corrente) memorizza il codice.
- Nel momento in cui riconosce il codice, il led del ricevitore diventa a luce fissa, segnalando l’avvenuto ricezione del codice, a
questo punto l’operatore può rilasciare il pulsantino del trasmettitore terminando la programmazione.
Inibizione della Programmazione Semplificata
L’inibizione della Programmazione Semplificata si attua mediante l’inserimento della password nel modo seguente:
- premere il tastino sul Ricevitore, il led si accende pulsando
- rilasciare il tastino, il led lampeggia una volta
- digitare, mediante il tastino, un codice (password) di quattro cifre, ciascuna delle quali compresa tra 0 e 9 (codice scritto sull’eti-
chetta consegnata insieme al trasmettitore). Ogni pressione sul tastino ha un feedback ottico sul led.
- Dopo l’immissione di ogni cifra, attendere un nuovo lampeggio led per la richiesta della cifra successiva, fino alla quarta.
- Dopo aver inserito l’ultima cifra, la procedura è terminata.
Programmazione Protetta
Ogni volta che si vuole fare riconoscere un nuovo trasmettitore dopo il primo inserimento della Password, è necessario inserire
la password di uno dei trasmettitori già memorizzati. Il corretto riconoscimento della password viene evidenziato con il lampeggio
del led al termine dell’immissione della stessa (in caso di non riconoscimento il led resta acceso per 10 secondi), durante il lampeggio
del led premere e tenere premuto il pulsante del ricevitore, quindi trasmettere con il Nuovo telecomando da memorizzare seguen-
do le indicazioni della programmazione semplificata.
STRUMENTI DIAGNOSTICI
La ricerca guasti dei sistemi elettronici può essere eseguita mediante Cluster oppure mediante gli strumenti di diagnosi Modus,
IT 2000 ed E.A.SY.
La diagnosi mediante cluster permette di stimare preventivamente la situazione guasti presenti nel sistema, mentre gli strumenti
di diagnosi sono essenziali per eseguire una diagnosi completa ed intervenire correttamente sui singoli guasti.
Ogni singolo strumento visualizza la guida per la diagnosi e per l’intervento riparativo e si collega al connettore diagnosi presente
sul veicolo (30 poli).
Strumenti di diagnosi
MODUS (Maintenance and diagnositc system)
Stazione di diagnosi computerizzata dedicata alla diagnosi dei sistemi frenanti, sospensioni pneumatiche, motori ed impianti con-
trollati elettronicamente.
La stazione è dotata di funzioni ausiliari quali: programmazione centraline elettroniche, consultazione catalogo ricambi, tempari,
...
Il veicolo è dotato della presa di diagnosi a 30 poli per interfacciarsi con lo strumento.
IT 2000 (IVECO Electronic Tester)
Consente un intervento immediato sul veicolo riconoscendolo dal numero di telaio.
Memorizza i risultati degli interventi diagnostici effettuati.
Utilizzabile anche come Personal Computer portatile, è predisposto alla diagnosi a distanza.
Usando MODUS come stazione madre è possibile aggiornare e configurare l’IT 2000.
IT 2000 si interfaccia con il veicolo tramite presa diagnosi a 30 poli.
E.A.SY.
Il sistema E.A.SY. permette di effettuare con semplicità la diagnosi e la programmazione delle diverse centraline elettroniche a
bordo veicolo. Il sistema E.A.SY. è costituito dal modulo ECI di comunicazione con le centraline elettroniche e da un pc Panasonic.
Il modulo ECI, sfruttando il PC PANASONIC, consente anche gli interventi agili su strada: in particolare, grazie alle tecnologie wire-
less del pc Panasonic (es. GPRS), gli interventi diagnostici possono essere assistiti da un centro esperto remoto.
Figura 135
101586
Figura 136
85156
Figura 137
86157
1. Pagina precedente (ESCAPE) - 2. Visualizzazione sottomenù/attivazione display (OK) - 3. Tasto visualizzazione righe superiori
- 4. Tasto visualizzazione righe inferiori
Figura 138
85158
Queste videate riportano i guasti presenti per i vari sistemi elettronici (EDC, ABS, ECAS, ecc.).
Figura 139
86159
2 XX YY
Codice guasto (DTC)
Codice EuroCargo
Codice centralina (es. 21 = 1C)
PIANO DI MANUTENZIONE
Una importante funzionalità è rappresentata dal PIANO di MANUTENZIONE ELETTRONICO che con la nuova release di Modus
e IT2000 può essere ora gestito e programmato con estrema facilità.
Sarà possibile registrare rapidamente i tagliandi eseguiti in officina direttamente sul veicolo e visualizzare la storia manutentiva regi-
strata.
L’Officina della Concessionaria prima della consegna del veicolo, dovrà tramite la stazione di diagnosi programmare nella centralina
del quadro di bordo, il piano di manutenzione più idoneo tra quelli previsti da Iveco.
In base alla missione del veicolo, si potrà scegliere un piano di manutenzione a chilometri o ad ore.
Le officine potranno successivamente modificarlo in base alla necessità del veicolo.
Una volta che il veicolo viene consegnato, l’autista potrà quindi consultare il proprio piano di manutenzione, non più solo dal libretto
di uso e manutenzione, ma anche dal proprio cluster, dove ci sarà una videata dedicata a questa funzione.
Il cliente non potrà nè cancellare e nè modificare il programma ma dovrà rivolgersi sempre ad un centro assistenziale autorizzato
Iveco.
Figura 140
004909t
Poco prima che il veicolo abbia raggiunto il chilometraggio previsto per eseguire il tagliando, una spia di allarme si illuminerà sul
Cluster avvisando l’autista di recarsi in officina per l’intervento di manutenzione.
Figura 141
004909t
Se il veicolo viene portato in un’officina dotata di strumento di diagnosi, una volta eseguita la manutenzione, sarà necessario collegare
lo strumento che memorizzerà sul Cluster la data e il tipo di tagliando eseguito, spegnendo la spia di allarme.
In caso non venga eseguita la manutenzione ordinaria in un centro assistenziale dotato di strumento di diagnosi, non sarà possibile
spegnere la spia sul cruscotto.
Alla base di questa scelta vi è una strategia di fidelizzare il cliente sempre di più attraverso la professionalità della nostra Rete assisten-
ziale, in modo da spingerlo sempre di più a recarsi in officina affidando a dei professionisti del Servizio tutti i tipi di intervento conpresi
quelli di manutenzione ordinaria.
Ovviamente questo sistema introdotto sul nuovo EuroCargo, presenta nuovi vantaggi anche per il cliente che avrà così un modo
di pianificare meglio la manutenzione del proprio mezzo e soprattutto di non dimenticare di effettuarla, per evere un mezzo sempre
funzionale ed al top delle sue prestazioni.
Questa funzionalità è possibile solo a condizione che il veicolo sia fornito di Cluster in versione HighLine. Non è possibile sul Cluster
in versione BaseLine.
Schede circuitali
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108973
108974
108975
108976
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