06 LabBaratter
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IL MODELLO VALENZIALE
ZEROARGOMENTALI (ZEROVALENTI)
A UN ARGOMENTO (MONOVALENTI)
ESEMPI DI ESERCITAZIONI
Abbaiare Sbucciare
Sbadigliare Restituire
Svegliarsi Spedire
Baciare Restituire
Costruire Travasare
2. Dopo aver cerchiato i verbi nel testo seguente, prova a chiederti quali sono le
domande necessariamente richieste dal verbo e indica quindi il numero di
valenze.
In una foresta viveva una bellissima giraffa dal collo alto alto. Tutti gli animali la ammiravano e le
facevano i complimenti. Ma la giraffa era vanitosa e così passava tutto il suo tempo a guardarsi
negli specchi d'acqua invece di stare in compagnia degli altri animali. E quando questi avevano
bisogno di un favore, era troppo occupata a guardarsi allo specchio per aiutarli. Un giorno una
scimmietta le disse: "Esiste un albero che ha tanti frutti dolci dolci. Ma l’albero è alto e serve un
collo lungo come il tuo per mangiare i frutti". E andarono insieme sotto l’albero. Ma l’albero era
così alto che la giraffa neppure allungando il suo collo già lungo riusciva a mangiare i frutti.
La scimmietta allora salì sul collo della giraffa, arrivò fino alla testa e con le sue manine prese il
frutto e glielo regalò. Ma le disse anche: “Nella vita arriva il momento per tutti di aver bisogno di
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LABORATORIO - L’approccio valenziale nell’educazione linguistica - PADOVA - 22 febbraio 2011
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4. Per ognuna delle seguenti parole inventa due frasi in cui la parola è usata
come prima come nome e poi come verbo:
La frase minima è la frase più breve che può essere scritta per dire una cosa.
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OBIETTIVI:
- conoscere diversi sistemi di rappresentazione grafica (modello Lovison e Mandelli)
- adottare il modello più efficace a seconda dell’obiettivo di apprendimento prefissato
1 2
2 1 3
Davanti al giardino,1/ ieri sera,2 / Maria3/ ha dato4/ la giacca5/ di lana6/ a Lia,7 /sua
sorella.8
1 2
4
3 7
5
8
6
1
Nell’intervento precedente abbiamo sentito parlare di “frase minima” di senso compiuto. Con l’espressione “frase
singola” F. Sabatini intende quella frase che contiene un solo predicato. Poiché è presente questa varietà terminologica,
vale la pena conoscerla e chiarirne il significato (Sabatini Francesco, 1984)).
2
Frasi con due o più predicati sono di solito definite “frasi complesse”. F. Sabatini le chiama “frasi multiple” per
classificare in un unico insieme le “frasi composte” – cioè formate sia da frasi giustapposte che coordinate – e le “frasi
complesse” – cioè formate da frasi legate per subordinazione.
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3
4 6
per
1 da a 5
7 8
di
2
Come si può intuire, i circostanti del nucleo possono essere relative al predicato, per modificarne o
specificarne il significato:
- Stanotte a Trento è piovuto a lungo/Francesco ha recitato la poesia in modo commovente
al nome:
- Gianna, donna generosa, ha regalato un vaso di terracotta alla sua cara amica Sara
allo strumento che consente di realizzare l’evento:
- Francesca studia con l’aiuto del computer;
al tempo/luogo in cui si verifica un certo evento:
- In questo momento/per tutta l’estate Francesca ascolta/ha ascoltato l’IPod in terrazza;
alla causa che ha provocato l’evento:
- Francesca frequenta la palestra a causa del suo peso;
1. Gli studenti del Liceo Rosmini dichiarano al Dirigente il loro appoggio in caso di ulteriore taglio
del finanziamento per la manutenzione dei laboratori.
2. A causa del vostro ritardo nel pagamento dell’abbonamento è necessaria una nuova richiesta
scritta davvero rapida.
2 2
1 3
1 3
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2
2
1 3 1 3
La proposta si basa sulla scoperta del doppio legame del predicativo, con:
predicato e soggetto
predicato e complemento oggetto
1 3
della
2
come
1
3 4
8
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Per far prendere dimestichezza gli studenti con il significato di direzione di osservazione degli
eventi si può proporre il seguente esercizio:
Nella costruzione passiva normale il soggetto costituisce il “punto d’arrivo” dell’evento, il verbo è
alla forma passiva e il “punto di partenza” è dato da un argomento d’agente (essere animato) o di
causa efficiente (altra cosa) che indica chi agisce o produce l’effetto (spesso preceduto dalla
preposizione “da”). Per ulteriore chiarimento: il complemento d’agente indica chi compie l’azione;
il complemento di causa efficiente indica che cosa compie l’azione.
2 2
1 3 1 3
Punto di Punto di
partenza arrivo Punto di Punto di
arrivo partenza
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FRASE MULTIPLA
OBIETTIVI:
E’ evidente Principale
Argomentale/completiva
che sei stanco soggettiva
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Soggettive
E’ chiaro1 che non avete intenzione di venire2
Oggettive
Spero tanto 1/ che vi troviate bene con noi 2 / e che vi divertiate alla nostra cena3
che 1
2 3
e
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Completive oblique
Ha pensato solo1/ a sistemare i suoi affari 2/ poi è scomparso dalla circolazione3
a poi
2 1 3
2 1 4
di ma
ad
3
Interrogative indirette
Mi è stato chiesto 1/ dove mi trovavo la sera del delitto2
1 2
dove
Avverbiali
Vado a casa1 / a studiare 2
1 a
2 Avverbiale – complemento della frase
È evidente Principale
Argomentale/completiva
che sei stanco soggettiva
Avverbiale
nonostante tu finga il contrario
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Aldo ha confidato
al suo capo
Poiché è molto
che è molto preoccupato per sensibile
l’andamento delle borse al mercato
Benché siano solo le sette1, / visto che ho molta fame2 / mangio3 / e corro in
camera4 / a telefonare a Gianluca,5 / perché deve restituirmi un libro 6/ che mi
serve con urgenza 7
e 4
3
Benché visto
che a
1 2 5
perché
6
che
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CASI PARADIGMATICI
Esercitazione 1
I verbi richiedono un numero preciso di argomenti, cioè di “ruoli” da assegnare a determinate
parti della frase. Ti viene fornito un elenco di verbi: specifica per ognuno di essi quali “ ruoli”
richiedono per formare una frase di senso compiuto:
Esercitazione 2
Quali tra queste frasi sono complete? Aggiungi quello che manca dove ti sembra necessario.
Ho attraversato
Hanno portato a Matteo
Il latte fa bene
Il cioccolato piace molto
Sara cercava
La Germania ha battuto l'Italia
Marco è stato soprannominato
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Infine vanno segnalati un ultimo gruppo di verbi di uso assai comune (verbi di dire, vedere,
fare) che possono non esprimere l’argomento interno, che possono non esprimere l’argomento
interno, quando questo sia noto nel contesto situazionale o testuale guarda! (con rimando
deittico ad un oggetto presente nella situazione specifica)
Esercitazione 3
Costruisci con ognuno dei verbi sottoelencati due frasi nelle quali saranno presenti un
numero diverso di argomenti o si verificherà l’alternanza della funzione sintattica:
LE OMISSIONI
Esercitazione 4
A queste frasi mancano degli argomenti. Aggiungi ciò che è necessario e specifica di che cosa si
tratta
1. Ti hanno prestato
2. Hanno capito
3. Ho preso a Nino
4. Ho restituito alla biblioteca
5. Hanno preparato per te
Esercitazione 5
Dopo aver letto attentamente il testo individua quali elementi richiesti dal verbo sono stati omessi e
aggiungili.
1. I due uomini hanno sparato al giudice e sono scappati. Le persone che avevano
assistito si sono chiuse in casa.
2. Altri esseri invadono il pianeta e lo distruggono, lasciando il compito di ricostruirlo.
3. Io ho studiato tanto. Marco invece ha letto una volta e poi è andato a giocare.
4. Passo le mie giornate a rileggere e a scrivere sul diario.
5. Ci sono persone che non vogliono condividere nella stessa città con un
extracomunitario.
6. «La mia famiglia e altri animali» è un romanzo che mi è piaciuto moltissimo.
Consiglierei la lettura a tutte le persone tristi.
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Esercitazione 6
1. Dopo aver letto il racconto proposto, si indichi la valenza dei verbi evidenziati in corsivo
2. Si individuino nei seguenti periodi desunti dal testo gli argomenti omessi, se ne definisca il tipo e
li si riscriva saturandoli.
E siccome le proibizioni erano venute un poco per volta, sempre per giustificati motivi, non c’era
nessuno che trovasse a ridire o non sapesse adattarsi.
Ma quelli non davano retta e continuavano a giocare, una botta dopo l’altra, senza nemmeno
prender fiato
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Nota bibliografia
Piero D’Alfonso, Semantica del verbo. Analisi secondo il modello attanziale, Franco Angeli,
Milano, 2001.
Maurizio Della Casa, Pensare, scrivere, parlare, Corso di educazione linguistica, La Scuola,
Milano, 2003
Il Sabatini Coletti. Dizionario della lingua italiana 2004. Guida all'uso del dizionario,Rizzoli
Larousse, Milano, 2004.
Lingua e grammatica. Teorie e prospettive didattiche, a cura di Paola Baratter e Sara Dallabrida,
Franco Angeli, Milano, 2009 e, in particolare, i seguenti saggi:
- Paola Baratter – Cristina Fait, La rappresentazione grafica della frase semplice e complessa come
metodo didattico per una comprensione più efficace dei rapporti tra le parole e le frasi;
Patrizia Cordin, La grammatica delle valenze nella prassi didattica;
- Sara Dallabrida - Magda Niro, Valenze e omissibilità degli argomenti. L'esempio letterario da
saturare.
Maria G. Lo Duca, Si può salvare l’analisi logica?, in «La Crusca per voi», n. 33, ottobre 2006, pp.
4-8.
Maria G. Lo Duca. - Rosaria Solarino, La città delle parole, La Nuova Italia, Firenze, 1990.
Fioretta Mandelli e Letizia Rovida, Il libro di lingua italiana, Principato, Milano, 1986.
Progetto "Alice". La riflessione sulla lingua 2. Materiali didattici, a cura di Adriano Colombo,
IRRSAE Emilia Romagna, Bologna, 1995.
Francesco Sabatini, La comunicazione e gli usi della lingua, Loescher, Torino, 1984.
Francesco Sabatini, “Lettera sul “ritorno alla grammatica”. Obiettivi, contenuti, metodi e mezzi”,
Settembre 2004.
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