Il documento discute diversi concetti legati all'onore nelle società tradizionali, tra cui la differenza tra onore maschile e femminile, il passaggio da società di onore-virtù a società di status, e come questi concetti sono cambiati nel tempo.
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Il documento discute diversi concetti legati all'onore nelle società tradizionali, tra cui la differenza tra onore maschile e femminile, il passaggio da società di onore-virtù a società di status, e come questi concetti sono cambiati nel tempo.
Il documento discute diversi concetti legati all'onore nelle società tradizionali, tra cui la differenza tra onore maschile e femminile, il passaggio da società di onore-virtù a società di status, e come questi concetti sono cambiati nel tempo.
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15.02.
2023 LEZIONE 5
I parenti sono i propri, gli affini sono i parenti del coniuge.
Oggi parliamo dell’onore e delle varie declinazioni di questo termini. Oggi parliamo di onore, virtù. Cos’è oggi l’onore? Richiede la forza fisica. Per Pitribers l’onore è un sentimento e il rapporto tra il corpo individuale e il corpo sociale, è una rappresentazione di se stessi verso gli altri. In una società egualitaria (contadina) come quelle tradizionali c’è l’onore maschile e quello femminile. Società egualitaria agricola (non ci sono interessi economici, sono tutti uguali), in questa società il controllo del corpo femminile spetta all’uomo ma c’è anche una sacralità del corpo femminile. La differenza tra onore maschile e femminile è che il primo può essere migliorato quello femminile può essere perso. La perdita dell’onore femminile ha delle ricadute anche su quello maschile. Perché è un sentimento? L’onore può essere sentito o riconosciuto ma solo se è riconosciuto dagli altri esiste. Si passa poi ad una società cetuale (conta lo status, chi sono dalla nascita) per poi passare ad una società della ricchezza (Davis: onore come ricchezza). Società tradizionale: abbiamo una complementarietà tra onore maschile e femminile sia come integrità del corpo che come comportamento. Oggi questa relazione sembra esser venuta meno perché è saltato il concetto di onore femminile. “Emergere della tradizione” pag. 109, frase significativa: la stratificazione economica non costituiva necessariamente una messa in discussione delle consuetudini se non si accompagnava ad una divaricazione interna impostata sullo status e la precedenza. Ottica di onore-status. Cambia l’atteggiamento della donna, lavora fuori casa e interagisce ma non muta l’atteggiamento maschile. Alcuni uomini poco acculturati non si adeguano a questo nuovo onore femminile (non è più sotto il controllo spaziale dell’uomo) e vanno in incandescenza sfociando in pessimi comportamenti, fino al femminicidio. Maria Pia Dibella, lavora sullo schema onore-virtù. Pensiamo agli assi cartesiani (x e y), quando sangue e onore coincidono abbiamo la purezza, quando sangue e disonore coincidono abbiamo la disonestà, quando nome e onore coincidono abbiamo la fama, quando nome e disonore coincidono abbiamo la cattiva fama. (Fama= capacità di difendere l’onore maschile e femminile). Una donna di chiesa è pura e onesta (no pudore, categoria ‘700). Perché è importante garantire l’onore della donna? Garantisce la continuità dell’onore della famiglia anche se sono escluse dalla successione. Anche oggi compromettere l’onore femminile è mal visto. Articolo importante della Dibella in cui si parla di rivendicazione della fame è indicato nella nota 14, pag. 109. Sono concetti classici dell’antropologia del mediterraneo. Il problema è quando l’uomo vuole continuare a controllare spazialmente la donna. Onore-virtù cambia il concetto di onore perché chi è più ricco ha più onore. È una dimostrazione di ricchezza. In queste società ci sono delle caratteristiche dell’onore-virtù, alcune innate, naturali acquisite alla nascita e altre etiche/comportamentali e sono tra loro complementari. L’onore-virtù maschile innato è dato dalle caratteristiche di competitività, aggressività, mascolinità; la donna invece è caratterizzata da rossore, timidezza. Le qualità etiche invece sono nell’uomo la virilità (bravo uomo, padre…), nella donna il pudore e onestà. L’omosessuale è senza onore nelle società tradizionali. 15.02.2023 Anche i sistemi giuridici si adattano alla situazione economica e sociale/demografica. Nelle società ci sono idee diverse di onore in base al cambio demografico in quanto l’onore è difeso dall’ordine giuridico. I valori riconosciuti dalla società si modificano e sono riconosciute dal punto di vista del diritto. Un uomo che ha tante donne è mascolino, una donna che ha tanti uomini è una poco di buono, l’onore ha a che fare con la società, l’epoca e le leggi specifiche. Es. delitto di onore. Società tradizionale di onore e virtù, non è una società priva di differenze economiche ma ciò che conta è la virtù ed è su questa base che si calcola l’onore di una persona. Il passaggio da onore-virtù ad onore-status avviene nel corso dei secoli. L’onore è riconosciuto dagli altri ed esiste nel momento in cui gli altri me lo riconoscono. Parliamo di adulterio nella società onore-virtù: come si comportavano chiesa, stato e comunità. La chiesa lo condannava, lo stato si muoveva su querela di parte (solo se la parte denuncia fa qualcosa), la comunità mette in scena delle rappresentazioni/manifestazioni (rough music) per stigmatizzare i comportamenti di coloro che hanno trasgredito le regole della comunità in relazione a onore-virtù. Vengono colpiti sia il marito che la moglie in base a chi ha commesso adulterio. Zemon Davis studia queste reazioni della comunità. Per un uomo la donna più importante è la madre, perché se non sono in grado di difendere l’onore di mia madre non sarò in grado di difendere nemmeno quello della moglie che quindi potrà tradirmi. I comportamenti di adulterio sono fornente stigmatizzati dalle comunità. Altre figure stigmatizzate sono i vedovi, considerati deboli. Il problema di sposarsi di nuovo acquisisco nuovi parenti e creo problemi con gli altri parenti e come i terreni. La vedova fa le veci del marito che è morto quindi ha atteggiamenti tipicamente maschili e dunque contraddice lo schema. Infanticidio: uccisione di un neonato stesso da parte della madre. Tra ‘800 e ‘900 si innesca una causa d’onore però ha delle attenuanti perché siamo in una società borghese in cui conta il pudore come perbenismo. Se mia moglie uccide mio figlio neonato è meglio che non si sappia in giro perché verrebbe meno il mio buon nome. Prima dell’età moderna, l’infanticidio è considerato parricidio, perché se uccido mio figlio neonato privo mio marito del diritto di essere padre. Il delitto è così classificato come parricidio. Ledo il diritto di mio marito.
Identità di genere e modello professionale nel lavoro sociale: Diversità di atteggiamento, di aspettative, di modalità comunicative, di soggetti sessuali, nelle organizzazioni lavorative