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Presentazione 2

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LA GIOVINE

LA GIOVINE
ITALIA
ITALIA
di Giuseppe Mazzini

“Le nazioni, come gli individui, nascono e


muoiono ma la civilizzazione non conosce la
morte”.
Espansione dello spirito
rivoluzionario in Russia e
America
1829|-1834 Ripresa economica CAUSE
successiva al 1851 e
progressione della emancipazione della classe operaia
produzione industriale nascita movimenti nazionalisti
occidentale fondazione società segrete europee
Rivoluzione 1820 e 1830

EVENTI
Prima Rivoluzione
1820-1824 Rivoluzione d’Occidente 1848
Industrializzazione, urbanizzazione e
migrazioni
Crisi nello sviluppo sociale europeo
Rivoluzione del Trionfo della borghesia
1848 in Francia,
Italia, Stati tedeschi
e Svizzera
CONSEGUENZE
Rivoluzione Risorgimento Nazionale
“mondiale” Formazione grandi mercati unitari
Diffusione progressiva degli ideali di nazione e
popolo
Romanticismo
Giovanile
1805 182 183
8 1
Nonostante la sua giovane età, si impose presto
Nasce a Genova da padre medico e docente di come il vero dirigente della società segreta in
Patologia e da madre giansenista, che gli trasmise Genova, diventando il centro di un serrato
l’estrema necessità di coerenza tra il pensiero e lavorio clandestino che portò a una
Fondazione de L’indicatore Genovese nell’organo di
l’azione. In adolescenza frequenta il liceo reviviscenza della setta in Liguria, Lombardia e
una battaglia culturale impegnata nell’attività critica e
classico e dopo l’iscrizione a Giurisprudenza nel cara al tema del progresso inteso romanticamente
Toscana e al successivo arresto avvenuto per
1819 si laurea come magistrato tre anni dopo; come canone interpretativo dei bisogni dell’epoca delazione nel 1830. Dopo il confinio a Savona
sono questi gli anni durante i quali assiste ai nonché strumento di perfezionamento del popolo. nel febbraio del 1831 preferì l’esilio al
discorsi repubblicani sul periodo napoleonico, Fondamentale in questo senso lo studio delle lettere soggiorno presso gli stati sardi, dando vita ad
alle disordinate letture di periodici francesi e alla europee e la celebrazione di un genio continentale. Lo una lunga emigrazione.
pubblicazione degli scritti politici di Foscolo, stesso corso di idee verrà sviluppato anche ne
maturando gradatamente la sua linea l’indicatore Livornese di Guerazzi in seguito alla
democratico-repubblicano. soppressione del quotidiano genovese. Negli articoli
successivi al 1829 Mazzini evidenzia già alcuni
elementi costitutivi della sua ideologia, quali
l’accentuazione democratica e laica del romanticismo,
l’allargamento del concetto di “popolo”, la polemica
contro la tradizione cattolica medievale e infine la la
dottrina del “genio”.
L’operosità pubblicistica, gli diede notorietà nei circoli
culturali della penisola, affiancandosi ad un intenso
impegno politico.
La Gioventù
Falliti i tentativi di appoggiare la rivoluzione del 1831, Mazzini si dedicò
alla creazione di una nuova associazione politica nota come Giovine
Italia, concretizzatasi già durante gli anni all’interno della Carboneria.
Dall’omonimo periodico apparso tra il 1832 e il 1834, si evince il distacco
ideologico con il movimento liberale italiano, da cui la concezione che la
vera forza motrice per la rivoluzione fosse la gioventù. Incorporando i
principi del Romaticismo ottocentesco, il politico genovese concentrò la
sua azione onde il raggiungimento di 4 obiettivi: il principio di unità,
l’indipendenza nazionale, creazione di una repubblica stabile e il
coinvolgimento delle masse popolari nella rivoluzione. Questi stessi ideali
erano attestati anche dall’utilizzo del vessillo tricolore cispadano che
recava inciso il seguente scritto:

unione, forza e libertà!!

Oltre a questioni puramente politico-sociali, Mazzini promosse contro l’Austria l’adozione di metodi di guerra
regolari, incoraggiando quindi le milizie partigiane a scontrarsi per bande. Grazie a questi importanti
caratteri il suo moderno partito politico di orientamento democratico-repubblicano ottenne ampio successo
in Lombardia, Piemonte e Liguria, toccando anche altre città come Roma e Firenze, specie all’interno dei
“papalini” ossia i quartieri popolari.
Con l’esito fallimentare della politica estera tuttavia, la repressione poliziesca causerà un cruenta battuta
d’arresto e lo stesso Mazzini sarà costretto a rivolgersi verso un prospettiva sopranazionale con la Giovine
Europa (1834-1836).
Pensier
Libert
La formula pensiero-azione à

o
La forza di una associazione è risposta non
nella cifra numerica degli elementi che la
compongono ma nell’omogeneità di
questi, nella fiducia reciproca, certi che
l’azione li unirà stretti intorno alla
bandiera comune.
Unità Umanità

I mezzi dei quali la Giovine Italia


intende valersi nell’atto pratico sono
l’educazione e l’insurrezione: la prima
con gli scritti, la parole, gli esempi
deve predicare la necessità
dell’insurrezione che, quando potrà
realizzarsi, dovrà farsi in modo che ne
risulti un principio di formazione
nazionale.

Azion Indipendenza Uguaglianz

e a
L’apostolo della nazionalità
Il Mazzini muove da una concezione religiosa della vita che assorbe dal contesto culturale
dell’Europa Romantica: concezione che, ripresa dai gruppi parigini raccolti attorno al cenacolo del
“Globe”, individua il fine di ogni esistenza sia individuale che collettiva, nell’attuazione della legge
di Dio nella rispettive fasi di Patria e Umanità. Senza la Patria nessun popolo può attuarsi, né
adempiere alla missione che gli è stata assegnata; oltre la patria e l’Umanità si realizza solo nella
realizzazione di un’unità libera presso il banchetto delle nazioni sorelle. Il risorgimento del popolo
italiano, si inserisce in questo processo nel quale all’Italia è riservata un’altra missione, quella di
riaprire, con riscatto di se stessa, la vita al movimento progressivo dell’umanità determinando la
sconfitta della reazione che ai suoi pilastri nell’ordine politico dell’impero asburgico e in quello
spirituale della Chiesa cattolica.questa redenzione nazionale non può essere operata da una sola
classe bensì da tutto il popolo italiano nella foto dualità perché in esso tutto intero Dio si rivela e si
esprime.

È questa la visione di un nuovo ordinamento


divino, nel quale la lotta per la realizzazione
dell’unità nazionale e della fraterna
collaborazione fra i popoli acquista un
significato provvidenziale. In questo senso
operare nel mondo significava collaborare La Giovine Italia non è setta o partito,
all’azione che Dio svolgeva e riconoscere la ma credenza ed apostolato
missione di cui ci ha investito per raggiungere
una tensione di fede, un’ordine logico comune
a tutti gli avvenimenti che fosse capace di
superare le avversità in nome degli Italiani e
della moderazione politica predicata.
La questione operaia

In seguito alla “caccia ai demagoghi” di Metternich, Mazzini di


stabilì a Londra nel gennaio del 1837 dove iniziò a collaborare
con le riviste radicali inglesi. Superata la profonda crisi nel 1839
anche la Giovane Italia risorse, ridestando il movimento nazionale
italiano dall’inerzia che gli aveva provocato la Lega Italica. Questa
seconda associazione aveva l’obiettivo di fondarsi sull’elemento
popolare e, più decisamente, sull’autonomia delle masse operaie:
la dissociazione tra le moltitudini e il privilegio diventa
espressione del conflitto tra i proletari e gli investitori.
Le alleanze tra lavoratori erano uno strumento indispensabile per
dar voce alle aspirazioni delle classi operaie che Mazzini avviò
verso uno stadio di organizzazione superiore incentrato
sull’esigenza di ridurre la giornata lavorativa, accrescere i salari,
accedere ad un sistema di educazione nazionale gratuita e
uniforme e istituire speciali forme di credito.
Nel periodo compreso tra il 1839 e il 1848 alla prospettiva
riformatrice si aggiunse un sostanziale realismo, utile al
rafforzamento della spinta popolare.
1848-
1850
1853-
1860

Inizio del processo di sfaldamento delle Dopo il Congresso di Parigi e la Guerra di


indipendenza Mazzini, consapevole della linea
politica mazziniana, fondazione del dell’opposizione si dedica alla redazione della rivista
Comitato centrale democratico e del “Pensiero e Azione” fondata nel 1858, ispirando la
Comitato Nazionale Italiano. spedizione dei Mille e la liberazione del mezzogiorno
con la sua politica sul carattere nazionale e popolare
della guerra regia.

Tentativo di insurrezione milanese il 6 febbraio e formazione di una corrente embrionale


socialista (la futura Società nazionale italiana) , a cui si oppone la nascita del Partito
d’azione e l’inizio della guerra per bande in un’Italia prerivoluzionaria.
Ulteriori insuccessi durante la spedizione dei Sapri nel 1857 e le conseguenti
insurrezioni in Valtellina e Lunigiana.
La Funzione
antisocialista
Dopo la costituzione del regno d’Italia, Mazzini asserì con
decisione la necessità del compimento dell’unità nazionale
denunciando in politica interna l’accentramento e la
ristrettezza della base elettorale dei conservatori, insistendo
sull’obiettivo di una costituente da eleggere a suffragio
universale che desse rilievo e al lavoro politico e
organizzativo in direzione delle classi operaie. Il fondamento
teorico gusto alla base di questa attività fu il passaggio dal
lavoro salariato a un sistema fondato sull’associazione
fraterna fra il capitale e gli operai che porterà alla fondazione
della prima internazionale in funzione auto socialista e
all’approvazione dell’Atto di fratellanza (1864) e del Patto di
fratellanza (1871).

In Mazzini fu inoltre notevole la concezione interclassista della lotta


rivoluzionaria e la conseguente incidenza dell’elemento popolare e
operaio in veste di condizione preliminare per sanare i mali materiali e
morali e quindi raggiungere l’unità e l’indipendenza del Paese. Ad un
tempo e attraverso una profonda trasformazione delle classi medie, la
rivoluzione politica e sociale italiana sarebbe stata in grado di prevenire
guerre civili e lotte di classe, affratellando il popolo sotto il medesimo
Stato.
Il Secondo Ottocento Italiano
3
1

2
Gli stati italiani nel 1859, Regno d’Italia dopo la
prima dell’inizio del processo Assaggio della Lombardia, dei Ducati Emiliani, spedizione dei Mille
di unificazione del Granducato di Toscana e parte della
Romagna
Il rapporti con la Chiesa di Roma
Il Mazzini deve essere collocato nelle temperie del Romanticismo politico-religioso che dominò in Europa dopo la Rivoluzione
del ‘30; la stessa che produsse anche il nuovo cristianesimo del Saint-Simon e il cattolicesimo liberale di Lamennais. Anche nel
politico genovese è l’iniziativa di un nuovo ordinamento provvidenziale , la cui concezione democratica non può che conciliarsi
con la fede nel progresso e il pensiero teocratico dei rivoluzionari. In sostanza, la tensione mazziniana verso la questione religione
è fortemente legata ai postulati repubblicani anche se vi sono molti elementi teorici che non si risolvono del tutto con l’imperativo
spirituale: la necessità di un processo di unificazione viene negata nel momento in cui essa bon si rivela improvvisa come una
creazione divina e la creazione organica dell’animus.

Al Cattolicesimo viene riconosciuto di aver contribuito al


raggiungimento della libertà individuale anche se l’idea del peccato
e il rapporto con la redenzione vengono antropomorfizzate
all’interno della dimensione nazionale. Si tratta della Nuova
Religione del rivoluzionario che lotta affinché la sua Patria guidasse
gli altri popoli europei tramite l’emancipazione del principio di
indipendenza.
Tuttavia, questi propositi religiosi non furono mai veramente attuati
soprattutto per una motivazione: Giuseppe Mazzini non ricoprì mai
veri e propri incarichi politici pur contribuendo in ampia misura alla
formazione del Regno d’Italia.
L’esaurimento del Mazzinianesimo
Nell’ultima fase della vita italiana il Mazzinianesimo ormai
esaurendo la sua funzione storica, come dimostrava anche
l’evoluzione verso le posizioni socialiste della Prima internazionale
da parte del movimento democratico nel biennio 1870-1871. Sarà
dunque lo stesso socialismo italiano ad attestarsi su posizioni
risolutamente critiche nei confronti di Mazzini, accusato di svolgere
oramai una mera funzione di conservazione dell’ordine costituito e di
fomentare moti insurrezionali giovanili in Liguria, Piemonte, Emilia
e Toscana.

L’onore e l’unione rivelano ai popoli le vie della Libertà.


I Padri della Patria
Giuseppe
Garibaldi
Generale e uomo di grande carisma,
“L’Eroe dei due Mondi”
durante la sua epopea risorgimentale
intraprese un’attenta campagna di
comunicazione fatta di immagini, parole e
messaggi coerenti ai suoi ideali di libertà e
democrazia. Giuseppe
Mazzini
Dottrina fondata sull’intuizione spiritualistica della vita,
il rifiuto dell’individualismo e la continua tensione
verso una ideale fratellanza e concordia fra gli uomini
L’importanza di personaggi “Dio e il Popolo”
come Mazzini, Cavour,
Garibaldi e Cattaneo è
evidente, basti pensare a
quante piazze e strade portano
Camillo Benso Conte di
il nome di questi grandi Cavour
Ammiratore del liberismo economico e politico inglese, era
esponenti politici. Un esempio convinto della necessità di un riformismo tempestivo,
a noi vicino lo abbiamo a inteso come unico strumento per evitare la deriva
Nettuno con le sue “Via internazionale.
C.Cattaneo”, “Via Cavour”, Progetto: monarchia costituzionale secondo la formula
“Piazza G. Mazzini” e “Piazza “Libera Chiesa in libero Stato”
G. Garibaldi”.
Cipollone
Ludovica
Melito Martina
Natalini Marta
Proietti
Carlotta
Ubani Federico

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