Rossini Gioachini.
Rossini Gioachini.
Rossini Gioachini.
Anna Guidarini, il Cigno di Pesaro, come fu definito, impresse al melodramma uno stile destinato
a far epoca e del quale chiunque, dopo di lui, avrebbe dovuto tener conto; musicò decine di
opere liriche senza limite di genere, dalle farse alle commedie, dalle tragedie alle opere serie e
semiserie.
La sua famiglia era di semplici origini: il padre Giuseppe – detto Vivazza (1764[5]-1839) – fervente
sostenitore della Rivoluzione francese, era originario di Lugo (Ravenna) e suonava la tromba per
professione nella banda cittadina e nelle orchestre locali che appoggiavano le truppe francesi
d'occupazione; la madre, Anna Guidarini (1771-1827), era nata a Urbino ed era una cantante di
discreta bravura. In ragione delle idee politiche del padre, la famiglia Rossini era costretta a
frequenti trasferimenti da una città all'altra delle Legazioni pontificie.
Così il giovane Rossini trascorse gli anni della giovinezza o presso la nonna o in viaggio fra
Ravenna, Ferrara e Bologna dove il padre era riparato nel tentativo di sfuggire alla cattura dopo
la restaurazione del governo pontificio. A soli 10 anni Gioachino lasciò Pesaro e con la famiglia
visse dapprima per qualche anno a Lugo; qui Gioachino apprese i primi rudimenti di teoria
musicale nella scuola dei fratelli Malerbi. Gli abitanti di Lugo adottarono Rossini come loro
cittadino e lo soprannominarono Cignale di Lugo. Nel 1804 scrisse nella cittadina romagnola la
sua prima composizione strumentale, le Sei sonate a quattro.
Successivamente la famiglia si trasferì a Bologna, dove Rossini iniziò lo studio del canto (fu
contralto e cantore all'Accademia filarmonica), del pianoforte e della spinetta presso il maestro
Giuseppe Prinetti. Nel 1806, a quattordici anni, si iscrisse al Liceo musicale bolognese,
studiando intensamente composizione e appassionandosi alle pagine di Haydn, Mozart (è in
questo periodo che guadagnò l'appellativo di tedeschino), Palestrina e Cimarosa; sempre in
quegli anni scrisse la sua prima opera (Demetrio e Polibio, che sarà rappresentata però soltanto
nel 1812).
Rossini a Venezia
Trasferitosi a Napoli negli anni 1815-1822, si legò al soprano Isabella Colbran, primadonna dei
teatri partenopei, maggiore di lui di otto anni, che sposò infine a Castenaso il 16 marzo 1822 e
da cui si separò legalmente nel 1837. In realtà, i due coniugi vivevano separati già dal settembre
1830, dopodiché in novembre, Rossini partì definitivamente per Parigi, dove conobbe Olympe
Pélissier che sposò nel 1846 (un anno dopo la morte della prima moglie)[6].