1 Comporre (Con) Paesaggi Sonori
1 Comporre (Con) Paesaggi Sonori
1 Comporre (Con) Paesaggi Sonori
Il paesaggio sonoro
Andiamo anche noi in un’alba d’estate per i sentieri del bosco, con
abbigliamento discreto e passo silenzioso, cercando di evitare sassi mobili e
rami secchi. Fermiamoci ad ascoltare e ci sarà molto da scoprire: un fruscio,
un battere d’ali, il sottile richiamo del piccolo capriolo, un aereo di linea che
passa alto nel cielo, il rumore di una motosega nell’altro versante, il respiro
affannoso di uno che sale con la bicicletta da montagna. Non si è mai soli
nei nostri boschi che hanno mille occhi e mille orecchie e, quando meno te
l’aspetti, ti trovi davanti un guardiacaccia o un cercatore di funghi.
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Esplorazioni
Scegliamo un luogo, esterno o interno (piazza, strada, casa, parco, scuola), in cui
realizzare un’attività di ascolto.
L’attività di ascolto può essere statica, può avvenire cioè stando fermi in un determinato
punto dell’ambiente scelto, o può essere realizzata tramite una passeggiata d’ascolto, in
cui si attraversa uno spazio, si percorre un itinerario.
Documentazioni
La documentazione dei paesaggi sonori può avvenire con vari mezzi ma non riguarda
soltanto una raccolta più o meno ampia di suoni, quanto invece e, dal punto di vista
educativo direi soprattutto, deve raccogliere vissuti, commenti e valutazioni delle persone
che si pongono in ascolto.
Le attività di ascolto possono essere supportate da tre strumenti di rilevazione, in
appoggio al nostro senso dell’udito: descrizioni verbali (orali e scritte), registrazioni audio/
video e sonografie. Le prime possono prendere forma di elenchi, mappe, diari e così via.
• Porte
• Cancelli
• Clacson
• Aspirapolvere
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Questa è la vostra introduzione alla morfologia del suono, cioè lo studio delle variazioni
all’interno di specifiche classi di suoni.1
Con il termine sonografie ci riferiamo a tutti i modi possibili di riportare sulla carta porzioni
di paesaggi sonori: con forme grafiche libere, abituando bambini e bambine a utilizzare
l’asse orizzontale per la rappresentazione della successione temporale (il prima e il dopo)
e l’asse verticale per differenziare le altezze dei suoni.
• Qual è stato il primo suono che avete udito stamane appena svegli?
• Qual è stato l’ultimo suono che avete udito la notte scorsa prima di addormentarvi?
• Qual è stato il suono più forte udito oggi?
• Qual è stato il suono più bello? E quello più brutto?
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Una prima attività da proporre in classe potrebbe essere quella di catalogare la libreria,
raggruppando i paesaggi presenti in alcune classi/categorie: paesaggi naturali, animali,
umani, oggetti e tecnologie.
Questa attività ci consentirà intanto di avere chiaro il repertorio di pesaggi sonori a
disposizione per le nostre composizioni o sonorizzazioni. Una libreria di questo tipo,
inoltre, fornisce anche un modello che sarebbe utile trasformare in un progetto per una
classe o per una scuola: quale categoria di paesaggi è più ricca nella nostra app? Quali
categorie siamo in grado di integrare con registrazioni fatte da noi? Una prima attività da
proporre in classe potrebbe essere quella di catalogare la libreria, raggruppando i quaranta
paesaggi sonori in alcune classi (o categorie): paesaggi naturali, animali, umani,
tecnologici (oggetti, macchine, tecnologie).
Come si può facilmente notare c’è una dominanza di paesaggi naturali, tra cui abbondano i
i suoni d’acqua e di suoni di oggetti vari. Gli ultimi cinque sono altrettanti tipi di rumore
(Bianco, marrone, rosa, blu e viola).
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La seconda voce nel menù è Mixes.
Cliccando su questa parola e quindi
per due volte sul mixing demo
contenuto nell’app accederemo alla
videata qui a fianco. In questa
videata è possibile personalizzare il
nostro paesaggio, regolando alcuni
parametri per ciascuno dei tre
paesaggi presenti (volume, pitch,
ecc…) e posizionandoli a piacere
rispetto al punto d’ascolto centrale.
White noise può essere quindi uno dei modi per initrodurre il tema del paesaggio sonoro.
Alcune attività:
• Alcuni paesaggi sonori possono essere selezionati (da 2 a 5) creando dei mixes: a
questo punto si possono creare delle improvvisazioni/composizioni in tempo reale,
variando i parametri e la posizione dei singoli paesaggi e registrando con un registratore
digitale collegato al tablet.
• Si possono registrare direttamente sul tablet alcuni eventi sonori con cui creare
successivamente dei mixes, utilizzandoli insieme ad alcuni paesaggi sonori compresi
nella libreria oppure usando soltanto le registrazioni realizzate in proprio. Quindi si può
improvvisare/comporre come detto precedentemente.
WHITE NOISE
Video Tutorial
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Comporre con Audacity
Uno schema di lavoro
1. PRESA DI SUONO
1.1. Voce 1.2. Ogg./Str. 1.3. Elettronico 1.4. Musica 1.5. Concreto
PROGETTO
La prima fase riguarda la presa di suono. Come è visibile nello schema ci sono cinque
possibilità per produrre un evento sonoro in Audacity: registrarlo direttamente all’interno
del programma con la voce; oppure suonando un oggetto o uno strumento; è possibile
generarlo elettronicamente utilizzando il menù Genera; o, ancora, importando dall’esterno
del programma un file sonoro che abbiamo a disposizione nel nostro computer; in ultimo è
possibile registrare un suono concreto (paesaggio sonoro o altro evento sonoro/musicale)
per poi importarlo nel computer e quindi all’interno del programma.
La scelta di una delle cinque strade discenderà dal nostro progetto. Il progetto è il
proposito, l’intenzione di partenza: desidero costruire un brano lavorando sulla voce;
oppure: desidero costruire un brano lavorando su un paesaggio sonoro; ecc...
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2. TRASFORMAZIONI
A B
Taglia, seleziona, Manipolazioni con
estrai, ripeti EFFETTI
Una volta acquisito uno o più eventi sonori all’interno di Audacity si passerà alla seconda
fase.
A. In primo luogo si tratterà di scegliere il materiale con cui si intende lavorare: meglio
selezionare eventi sonori brevi, eventualmente estraendoli da prese di suono
inizialmente più ampie. La prima tattica compositiva sarà la ripetizione di un evento
selezionato (Ripeti in menù “Effetti”).
B. Si potrà poi passare alla trasformazione degli eventi selezionati, utilizzando i vari effetti
messi a disposizione del programma. Consiglio, primariamente, di sperimentare i
seguenti: Rovescia, Dissolvenza in entrata e in uscita, Cambia intonazione, Cambia
tempo, Cambia velocità, Riverbero.
Le varie prove di manipolazione del suono porteranno alla selezione di una o più idee
musicali.
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È importante tenere traccia di tutto il processo, già all’interno del progetto stesso, tramite
l’utilizzo delle tracce etichetta, che permettono di prendere appunti relativi ad ogni ‘mossa’
effettuata.
L’ultima fase è quella di sperimentare e quindi scegliere una forma per la nostra
composizione. Ne propongo alcune:
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5. DISSOLVENZA INCROCIATA. Mentre un evento sonoro compare l’altro scompare,
realizzando così il passaggio progressivo dall’uno all’altro.
5. DIARIO DI PERCORSO
Ogni composizione può essere corredata da un diario che ne sintetizza le fasi di lavoro. Il
diario può essere realizzato con varie modalità: registrando il racconto del processo;
tramite una relazione scritta; utilizzando le tracce etichetta all’interno del progetto stesso;
con una mappa o uno schema.
AUDACITY
Video Tutorial
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Il parco di Alice: diario di un’esperienza
Al parco di Alice, nella zona più popolare del quartiere, c’è un laghetto molto carino, con un
ponticello che lo attraversa e anatre che ci passeggiano sotto.
Ci fermiamo ad ascoltare e a registrare.
Tornati a casa riordiniamo le varie registrazioni, sentendone pregi e difetti.
Ne scegliamo una, realizzata da Gaia, per approfondire, ascoltare meglio, rifletterci e
giocarci su.
La registrazione è lunga poco meno di due minuti e quindici secondi.
C’è il suono dell’acqua, dovuto a una fontana che lascia cadere il suo getto al centro del
laghetto. Su questo sfondo emergono poco a poco le anatre, alternando due versi rauchi
che paiono quasi intonati, uno con un suono più acuto dell’altro.
Verso un minuto e quindici compare, molto piano e in lontananza, un altro suono, continuo
e grave: forse un motore di macchina da lavoro, lontano dal parco, invisibile.
Pochi secondi dopo le anatre ci regalano la sorpresa di uno strillare improvviso, un urlo,
forte che rompe la quiete precedente. Pochi secondi e poi tutto torna come prima.
• Otteniamo una prima nuova composizione sovrapponendo alla traccia originale la sua
copia, leggermente sfasata sull’asse temporale. In questo mondo otteniamo
un’intensificazione della presenza delle figure sonore costituite dai versi delle anatre.
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• Otteniamo una seconda nuova composizione rovesciando la traccia originale: qui il
canto delle anatre si trasforma in suoni che paiono prodotti da strumenti elettronici.
Anche il significato globale del paesaggio si trasforma sensibilmente: prima globalmente
tranquillo, una quiete rotta soltanto per un breve momento da un sussulto, ora invece un
clima teso fin dall’inizio, adattissimo a scene horror. In questo caso quindi abbiamo
realizzato una composizione elettroacustica.
• Torniamo alla traccia originale, ascoltandola come se fosse una piccola storia: la quiete
del laghetto viene rotta da un evento indefinito, qualcosa di segreto che solo le anatre,
forse, conoscono. Decidiamo di svelare l’evento sconosciuto, facendo varie ipotesi.
Utilizzando alcuni campioni anteponiamo al sussulto delle anatre alcuni evidenti segnali
sonori: un aeroplano, un alligatore, una nave e, infine, un suono elettronico che,
nuovamente, introduce una causa sconosciuta nella nostra storia. Abbiamo modo quindi
di raccontare quattro storie simili, in cui, tuttavia, la causa scatenante lo spavento delle
anatre cambia di volta in volta.
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Un’ultimo intervento fa comparire all’interno della nostra Soundscape Composition un
brano musicale conosciuto: Il Canone di Pachelbel.
La semplice composizione prevede l’alternanza dei due gruppi, segnalata dal tam tam, e
la presenza di molto silenzio, durante il quale poter ascoltare i suoni del paesaggio.
Nella parte finale del video (http://youtu.be/ILKZ55eDmRg) è possibile vedere un frammento
dell’esecuzione.
Enrico Strobino
ASCOLTARE IL
PAESAGGIO
Video
documentario
Su Youtube
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