Lifepak 20
Lifepak 20
Lifepak 20
ISTRUZIONI OPERATIVE
LIFEPAK 20e DEFIBRILLATORE/MONITOR
®
ISTRUZIONI OPERATIVE
Informazioni importanti
!USA Rx Only
La Food and Drug Administration statunitense impone ai fabbricanti e ai distributori di defibrillatori di tenere
traccia della sede di destinazione dei dispositivi. Se il dispositivo viene conservato in una sede diversa
dall'indirizzo a cui è stato spedito o viene venduto, donato, perduto, rubato, esportato, distrutto, ritirato
definitivamente dall'uso, oppure se il dispositivo non è stato consegnato direttamente da Physio-Control,
procedere in uno dei seguenti modi: registrare il dispositivo nel sito http://www.physio-control.com, informare
il coordinatore del servizio di tracciabilità o utilizzare una delle cartoline postali prepagate per il cambio
dell'indirizzo riportate sul retro del presente manuale per aggiornare questo dato di importanza vitale.
LIFEPAK, FAST-PATCH, DERMA-JEL, QUIK-LOOK e QUIK-COMBO sono marchi registrati di Physio-Control, Inc. ADAPTIV, CODE-STAT,
SOMMARIO EVENTI, REDI-PAK e Shock Advisory System sono marchi di fabbrica di Physio-Control, Inc. Masimo e LNOP sono marchi
registrati di Masimo Corporation. EDGE System è un marchio di fabbrica di Ludlow Technical Products. STERRAD è un marchio registrato
di Advanced Sterilization Products. SPUNGUARD è un marchio registrato di Kimberly-Clark Worldwide, Inc. Microsoft e Windows sono
marchi registrati di Microsoft Corporation. Le specifiche tecniche sono soggette a modifiche senza preavviso.
Prefazione
Informazioni sulla defibrillazione semiautomatica esterna ........................................... viii
Informazioni sulla defibrillazione ....................................................................................ix
Informazioni sulla stimolazione non invasiva ................................................................. x
Informazioni sul monitoraggio SpO2 .............................................................................. x
Informazioni sul monitoraggio dell'ECG ......................................................................... x
2 Panoramica generale
Introduzione ................................................................................................................. 2-2
Disimballo ed ispezione ............................................................................................... 2-3
Comandi, indicatori e connettori .................................................................................. 2-3
Area 3.................................................................................................................... 2-6
Area 4.................................................................................................................... 2-8
Area 6.................................................................................................................. 2-10
Sostituzione della carta per stampante ............................................................... 2-12
Parte posteriore................................................................................................... 2-13
Immissione dei dati del paziente................................................................................ 2-14
Impostazione degli allarmi ......................................................................................... 2-15
Gestione degli allarmi ................................................................................................ 2-17
Collegamento all'alimentazione ................................................................................. 2-17
Funzionamento con alimentazione CA................................................................ 2-17
Funzionamento a batteria.................................................................................... 2-18
Prestazioni e durata delle batterie....................................................................... 2-18
Indicatore dello stato della batteria...................................................................... 2-19
4 Terapia
Avvertenze e precauzioni generali per la terapia .........................................................4-2
Posizionamento degli elettrodi e delle piastre standard ...............................................4-3
Posizionamento antero-laterale .............................................................................4-3
Posizionamento antero-posteriore.........................................................................4-3
Situazioni che richiedono un posizionamento particolare......................................4-4
Defibrillazione semiautomatica esterna .......................................................................4-5
Avvertenze DAE ....................................................................................................4-5
Impostazione del DAE ...........................................................................................4-5
Protocollo del DAE.................................................................................................4-6
Speciali opzioni di impostazione DAE .................................................................4-10
Suggerimenti per la risoluzione dei problemi relativi alla Modalità DAE..............4-13
Passaggio da Modalità DAE a Modalità Manuale................................................4-14
Defibrillazione manuale ..............................................................................................4-14
Avvertenze per la defibrillazione manuale ...........................................................4-15
Impedenza ...........................................................................................................4-15
Procedura di defibrillazione .................................................................................4-16
Procedura di Cardioversione Sincronizzata.........................................................4-17
Procedura di Sincronizzazione Remota...............................................................4-18
Defibrillazione pediatrica ............................................................................................4-19
Posizionamento delle piastre pediatriche ............................................................4-19
Procedura di defibrillazione .................................................................................4-20
Suggerimenti per la risoluzione dei problemi nella defibrillazione
e nella cardioversione sincronizzata....................................................................4-21
Stimolazione non invasiva..........................................................................................4-23
Avvertenze per la stimolazione non invasiva.......................................................4-23
Stimolazione Sincrona e Asincrona .....................................................................4-23
Procedura di stimolazione non invasiva .............................................................4-24
Suggerimenti per la risoluzione di problemi relativi alla stimolazione
non invasiva.........................................................................................................4-26
Indice analitico
Indicazioni
La modalità semiautomatica DAE deve essere usata solo su pazienti in arresto cardiopolmonare.
Il paziente deve essere in stato di incoscienza, senza polso e incapace di respirare in modo
autonomo per poter utilizzare il defibrillatore per analizzare il ritmo ECG.
In modalità DAE, il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e non deve essere usato per pazienti
pediatrici di età inferiore agli 8 anni.
Controindicazioni
Nessuna nota.
Prefazione
INFORMAZIONI SULLA DEFIBRILLAZIONE
Indicazioni
La defibrillazione è un metodo riconosciuto per interrompere determinate aritmie potenzialmente
letali, come la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare sintomatica. L'erogazione di
energia in modalità sincronizzata è un metodo per trattare la fibrillazione atriale, il flutter atriale,
la tachicardia sopraventricolare parossistica e, in pazienti relativamente stabili, la tachicardia
ventricolare.
La forma d'onda di defibrillazione bifasica utilizzata da questo defibrillatore non è stata provata
clinicamente su pazienti pediatrici, ma solo su adulti.
Controindicazioni
La defibrillazione è controindicata nel trattamento dell'attività elettrica senza polso (PEA),
come i ritmi idioventricolari o i ritmi di fuga, e nel trattamento di asistolia.
Indicazioni
La stimolazione cardiaca non invasiva è indicata per il trattamento di pazienti affetti da bradicardia
sintomatica con polso.
Controindicazioni
La stimolazione non invasiva non è indicata per il trattamento della fibrillazione ventricolare
e dell'asistolia.
Indicazioni
Per il monitoraggio di pazienti che rischiano di sviluppare ipossiemia viene usato un pulsossimetro.
Controindicazioni
Nessuna nota.
TERMINI
I seguenti termini relativi alla sicurezza vengono usati all'interno del presente manuale
di Istruzioni Operative o sono riportati sul defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e:
Pericolo: pericoli immediati che possono causare gravi lesioni personali o il decesso.
Avvertenza: pericoli o pratiche non sicure che possono causare gravi lesioni personali
o il decesso.
Attenzione: pericoli o pratiche non sicure che possono causare lesioni personali minori,
danni al prodotto o alle proprietà.
AVVERTENZE!
Pericolo di scossa elettrica.
Quando viene effettuata un ascarica, questo defibrillatore consente di erogare sino ad un
massimo di 360 joule di energia elettrica. Se non viene utilizzato correttamente, secondo le
istruzioni del presente manuale operativo, tale energia elettrica potrebbe causare gravi lesioni
personali o il decesso. Prima di utilizzare il dispositivo leggere attentamente queste Istruzioni
Operative e accertarsi di aver compreso la funzione di tutti i comandi ed indicatori, connettori
ed accessori inclusi.
Pericolo di scossa elettrica.
Non smontare il defibrillatore dato che non contiene alcun componente che può essere sottoposto
a manutenzione dall'utente e presenta alte tensioni potenzialmente pericolose. Rivolgersi solo
a personale qualificato per le riparazioni.
Pericolo di scossa o di incendio.
Non immergere nessuna parte del defibrillatore in acqua o in altro tipo di fluido. Evitare di versare
liquidi sul dispositivo o sugli accessori poiché potrebbero causarne il malfunzionamento o la rottura.
Non usare chetoni o altri agenti infiammabili per la pulizia. Non sterilizzare, né in autoclave né
con altri metodi, questo dispositivo o gli accessori, tranne quando diversamente specificato.
Possibilità di incendio o di esplosione.
Non usare questo apparecchio vicino a gas infiammabili o anestetici. Esercitare la massima
cautela se l'apparecchio viene usato in prossimità di sorgenti di ossigeno (come palloni per
ventilazione o tubazioni di dispositivi per la ventilazione). Spegnere la sorgente di ossigeno
o allontanarla dal paziente durante la defibrillazione.
Possibile interferenza elettrica sulle prestazioni dell'apparecchio.
Le attrezzature in funzione in prossimità del dispositivo potrebbero emettere segnali
elettromagnetici o in radio frequenza che potrebbero influire sulle sue prestazioni. L'interferenza
in radio frequenza potrebbe causare il malfunzionamento del defibrillatore, distorcere il segnale
ECG, impedire il rilevamento di un ritmo defibrillabile o causare l'interruzione della stimolazione.
Evitare di usare il defibrillatore vicino a dispositivi per la cauterizzazione o la diatermia, oppure
ad apparecchi di comunicazione RF portatili o mobili. Mantenere una distanza minima di almeno
1,2 metri tra i vari apparecchi e non accendere o spegnere rapidamente le radio EMS. Rivolgersi
a un rappresentante del Servizio di assistenza tecnica di Physio-Control per ulteriori informazioni.
AVVERTENZE! (CONTINUA)
Possibile interferenza elettrica.
L'impiego di cavi, elettrodi o accessori non specificati per l'uso con questo dispositivo può
determinare un aumento delle emissioni di segnali o una resistenza ridotta alle interferenze
elettromagnetiche. Ciò potrebbe incidere negativamente sulle prestazioni del dispositivo o su
quelle di apparecchi situati nelle immediate vicinanze. Usare solo parti e accessori specificati
in queste Istruzioni Operative.
Possibile interferenza elettrica.
Questo defibrillatore potrebbe causare interferenza elettromagnetica (EMI) soprattutto durante
la carica ed i trasferimenti di energia. Tale interferenza potrebbe influire sulle prestazioni di
altri apparecchi che operano nelle vicinanze. Se possibile, verificare gli effetti della scarica del
defibrillatore su altri apparecchi prima di usare il defibrillatore in una situazione di emergenza.
Rischio di interruzione del funzionamento dell'apparecchio.
SIMBOLI
I simboli seguenti possono apparire in queste Istruzioni Operative o su varie configurazioni
del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e e dei relativi accessori:
Fusibile
Connettore equipotenziale
Terminale positivo
Terminale negativo
Solo monouso
Allarme acceso
Allarme spento
Maggiore di
Minore di
J Joule
Contrasto
Tensione CC
Tensione CA
Alimentazione accesa/spenta
[segnale] Entrata
[segnale] Uscita
Fragile
Maneggiare con cura
Proteggere dall'acqua
Interruttore acceso
Interruttore spento
Indicatore onda R
Indicatore evento
Pulsante SHOCK
Produttore
Questa sezione offre una panoramica generale sul funzionamento del defibrillatore/monitor
LIFEPAK 20e.
2 Panoramica generale
Impostazione degli allarmi 2-15
Gestione degli allarmi 2-17
Collegamento all'alimentazione 2-17
INTRODUZIONE
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e dotato di batteria a tecnologia avanzata è un sistema
completo per la terapia delle cardiopatie acute destinato all'utilizzo da parte di personale
sanitario autorizzato in contesti ospedalieri e clinici.
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e può disporre delle seguenti funzionalità:
• Defibrillazione semiautomatica
• Stimolazione non invasiva
• Pulsossimetro
• Accessori piastre
Nota: queste Istruzioni Operative comprendono le informazioni e le procedure relative a tutte
le funzionalità del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e. Il vostro modello di defibrillatore/monitor
LIFEPAK 20e potrebbe non possedere tutte la funzioni descritte. Per ulteriori informazioni,
rivolgersi al referente locale di Physio-Control o telefonare al numero riportato in fondo alle
presenti Istruzioni Operative.
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e è disponibile solo con forma d'onda di defibrillazione bifasica.
Per una descrizione della forma d'onda di defibrillazione, fare riferimento all'Appendice A.
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e utilizza elettrodi QUIK-COMBO® per stimolazione/
defibrillazione/ECG o elettrodi monouso FAST-PATCH® per defibrillazione/ECG per il monitoraggio
dell'ECG e la terapia del paziente. Il cavo terapia consente di collegare gli elettrodi QUIK-COMBO
o FAST-PATCH al defibrillatore. Per ulteriori informazioni sugli elettrodi QUIK-COMBO
o FAST-PATCH, consultare la Sezione 3 di queste Istruzioni Operative.
Il set di piastre standard è un accessorio del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e che include le
piastre (rigide) esterne per pazienti adulti e pediatrici. Le piastre standard possono essere usate
per il monitoraggio QUIK-LOOK® dell'ECG, la defibrillazione e la cardioversione sincronizzata.
Quando si usano le piastre standard deve essere posta tra la superficie della piastra e la pelle del
paziente un'interfaccia conduttiva progettata per la defibrillazione, come un gel per defibrillazione
o cuscinetti di gel.
Le piastre standard per adulti possono essere usate anche per pazienti pediatrici di peso superiore
ai 10 kg circa, a condizione che le piastre possano essere posizionate adeguatamente sul torace,
con una distanza minima tra gli elettrodi di 2,5 cm. Le piastre pediatriche devono essere impiegate
su pazienti di peso inferiore ai 10 kg o nei casi in cui le dimensioni del torace rendono impossibile
sistemare le piastre per adulti in modo corretto.
Sono disponibili come accessorio opzionale anche le piastre per defibrillazione interna e le piastre
rigide esterne sterilizzabili.
Per ulteriori informazioni sull'utilizzo piastre accessorie, consultare la Sezione 5 di queste
Istruzioni Operative.
DISIMBALLO ED ISPEZIONE
Rimuovere il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e dall'imballaggio ed accertarsi che siano presenti
di tutte le forniture e gli accessori previsti, compresi i cavi e la carta per l'ECG. Esaminare il
defibrillatore e tutti gli accessori per verificare che non siano presenti eventuali segni di danni
dovuti al trasporto. Se possibile, conservare la confezione originale e gli imballaggi interni per
eventuali future spedizioni del defibrillatore.
Verificare la presenza dell'etichetta a destra dello schermo (Figura 2-1). Prima di utilizzare
il defibrillatore/monitor per la prima volta, lasciarlo collegato a una presa di alimentazione CA
per almeno 3 ore per ricaricare la batteria interna.
3 ore
2 Panoramica generale
Dose
consigliata per FV adulti XXX-XXX-XXX J
Dose
consigliata per FV adulti XXX-XXX-XXX J
Area 1
Area 6
Area 2
Area 5
Area 3
Area 4
SELEZ ENERGIA
Seleziona i livelli di energia
in modalità manuale.
MODALITÀ DAE Fare riferimento
a pagina 4-14.
Il LED si accende quando
la modalità DAE è attiva. CARICA
Fare riferimento
a pagina 4-5. Avvia la carica del
defibrillatore in modalità
manuale.
ANALIZZA Fare riferimento
Attiva il sistema SAS a pagina 4-14.
(Shock Advisory System).
Fare riferimento SHOCK
a pagina 4-7. Eroga l'energia del
defibrillatore al paziente.
Fare riferimento
a pagina 4-16.
SINC
Attiva la modalità sincronizzata.
Fare riferimento a pagina 4-17
Area 2
2
2 Panoramica generale
STIMOLATORE
Attiva la funzione di stimolazione.
Fare riferimento a pagina 4-23 FREQ.
Selezione della frequenza
CORRENT di stimolazione.
Fare riferimento a pagina 4-23
Regolazione della corrente
di stimolazione. PAUSA
Fare riferimento a pagina 4-23
Riduce temporaneamente
la frequenza di stimolazione.
Fare riferimento a pagina 4-23
Figura 2-5 Area 2
Area 3
3
DER.
Cambia la derivazione ECG
visualizzata.
EVENTO Fare riferimento a pagina 3-2. DIM.
Attiva eventi definiti Modifica le dimensioni
dall'utente. della traccia ECG
Fare riferimento visualizzata.
a pagina 2-7. Fare riferimento
a pagina 3-2.
SCHERMO INIZIALE
Riporta ALLARMI
immediatamente allo Attiva e disattiva
Schermo iniziale. gli allarmi.
Fare riferimento Fare riferimento
a pagina 2-6. a pagina 2-15.
CONTRASTO OPZIONI
Regola il contrasto Permette di accedere
dello schermo. alle funzioni opzionali.
Fare riferimento LED Fare riferimento
a pagina 2-6. Si accende quando viene utilizzata a pagina 2-7.
la rotella di selezione veloce.
Fare riferimento a pagina 2-8.
Figura 2-6 Area 3
Area 3
I paragrafi seguenti forniscono ulteriori informazioni sui comandi presentati nell'"Area 3",
pagina 2-6.
Contrasto
Premere il pulsante CONTRASTO e utilizzzare la rotella di Selezione Veloce per regolare
il contrasto e la luminosità dello schermo. Quando il defibrillatore viene acceso, l'impostazione
predefinita per il contrasto viene regolata in base all'ultima impostazione effettuata.
Schermo iniziale
Lo schermo iniziale è la schermata di base visualizzata durante il monitoraggio dell'ECG.
La pressione del tasto Schermo iniziale permette di ritornare a tale schermata uscendo
da qualsiasi menu o finestra in sovraimpressione, a meno che non sia in corso una fase
di analisi in modlaità DAE o di carica o erogazione dello shock in modalità manuale.
Evento
Quando si preme il pulsante evento, viene visualizzata su schermo la seguente finestra.
Il tipo di evento Generico viene selezionato automaticamente quando si preme il tasto EVENTO
e non viene eseguita alcuna altra selezione. L'evento selezionato e l'indicazione dell'ora e della
data vengono visualizzati nell'area dei messaggi di stato dello schermo. Gli eventi vengono
memorizzati e stampati nel rapporto SOMMARIO EVENTI™ (Sommario eventi). Fare riferimento
alla pagina 8-10 per informazioni sulla configurazione degli eventi.
Opzioni
Dopo aver premuto il tasto OPZIONI, sullo schermo viene visualizzata la finestra riprodotta nella
Figura 2-7. Usare la rotella di selezione veloce per scorrere le varie voci del menu e selezionarle.
PAZIENTE
Immissione nome,
ID, luogo, età e sesso DATA/ORA
del paziente.
Impostazione
STIMOLATORE di data e ora. Per
rendere effettive le
Seleziona modifiche, spegnere
la stimolazione e riaccendere
in modalità sincrona il dispositivo.
o asincrona.
Attiva e disattiva VOLUME
il rilevamento di un ALLARME
pacemaker interno. Regolazione del
STAMPA volume per allarmi,
tonalità e messaggi
Seleziona i parametri
2 Panoramica generale
vocali.
di rapporto, formato
e modalità per la PROVA UTENTE
stampa dei rapporti del
paziente corrente. Avvia la prova
utente.
ARCHIVI Fare riferimento
a pagina 7-4
Consente di accedere
alle cartelle dei
pazienti archiviati.
Fare riferimento
a pagina 6-7.
Allarmi
Fare riferimento alla pagina 2-15 per informazioni sull'impostazione degli allarmi.
LED Selezione veloce
Il LED Selezione veloce si illumina quando la rotella di Selezione veloce è attiva.
Area 4
PORTA ECG SELEZIONE VELOCE
Fare riferimento a pagina 3-5. Consente di scorrere le voci
del menu e di selezionarle.
Fare riferimento Fare riferimento a questa pagina.
all'avvertenza 4
a pagina 2-13.
Area 4
I paragrafi seguenti contengono informazioni aggiuntive sull'utilizzo della rotella di selezione
veloce e sul connettore del cavo di terapia mostrati nell'Area 4.
Selezione Veloce
Utilizzare la rotella Selezione veloce per spostarsi tra le varie voci e selezionare la voce
del menu desiderata sullo schermo del monitor o all'interno della modalità Opzioni. Premere
il pulsante al centro della rotella di Selezione veloce per attivare la voce del menu evidenziata.
Le voci predefinite del menu sono evidenziate con uno sfondo grigio; dopo aver selezionato
una voce del menu, lo sfondo diventa nero.
AVVERTENZA!
Possibile danno all'apparecchio e impossibilità di procedere con la terapia.
Per proteggere il connettore del cavo terapia da eventuali danni o contaminazioni, mantenerlo
sempre collegato al defibrillatore.
Anello di blocco
Figura 2-9 Orientamento del cavo terapia Figura 2-10 Scollegamento del cavo terapia
Area 5
STAMPA
Avvia o interrompe
5
la stampante.
SOMMARIO EVENTI
ALIMENTAZIONE IN CA Stampa un rapporto
Il LED si accende quando SOMMARIO EVENTI
l'alimentazione CA con gli eventi critici.
(alimentazione di rete) SERVIZIO Fare riferimento
è collegata e attiva. Indica la necessità a pagina 6-3.
2 Panoramica generale
di assistenza tecnica.
Area 6
AREA DI MONITORAGGIO 6
Visualizza la frequenza cardiaca, l'ora, il valore della SpO2,
l'indicatore di stato della batteria, gli indicatori per l'allarme VF/VT
e l'energia selezionata. Fare riferimento a pagina 2-11.
Area 6
I paragrafi seguenti forniscono informazioni aggiuntive relative all'Area 6.
AVVERTENZA!
Mancato rilevamento di un cambiamento nel ritmo ECG.
Il rilevatore della frequenza cardiaca potrebbe continuare a contare gli impulsi generati da un
pacemaker interno in situazioni di arresto cardiaco o in presenza di alcune aritmie. Non affidarsi
esclusivamente agli allarmi prodotti dal rilevatore della frequenza cardiaca. Monitorare attentamente
i pazienti portatori di stimolatori cardiaci impiantabili.
Il rilevamento dei complessi QRS è essenziale per la visualizzazione digitale della frequenza
cardiaca, la produzione dei toni di sistole, l'utilizzo della cardioversione sincronizzata e della
stimolazione non invasiva sincrona. Il rilevatore QRS incorporato nel defibrillatore/monitor
LIFEPAK 20e rileva selettivamente i complessi QRS. Filtra la maggior parte dei rumori,
degli artefatti muscolari, le onde T e altri disturbi.
L'algoritmo di rilevamento del QRS si adatta automaticamente in base all'ampiezza dei
complessi QRS. La modifica del guadagno dell'ECG non ha alcun effetto sul rilevamento
del QRS. Per un funzionamento ottimale del rilevamento del QRS, usare la derivazione
con la massima ampiezza dei complessi QRS.
Area di monitoraggio – Frequenza del polso. Il monitor della SpO2 permette di visualizzare
la frequenza del polso quando non viene monitorato l'ECG. La sorgente utilizzata per la
rilevazione della frequenza del polso è indicata da FP (SPO2).
Area di monitoraggio – SpO2 (pulsossimetro). Il livello della saturazione di ossigeno viene
visualizzato sotto forma di percentuale compresa tra 50 e 100. Livelli di saturazione inferiori
al 50% vengono indicati come < 50%. Un grafico a barra fluttuante rappresenta l'intensità
del segnale del battito.
Area di monitoraggio – Indicatore di stato della batteria. L'indicatore di stato della batteria
mostra il livelllo approssimativo della carica residua presente nella batteria interna ricaricabile
agli ioni di litio (per ulteriori informazioni, fare riferimento a pagina 2-17).
2 Panoramica generale
il pulsante Selezione Veloce per
evidenziare il Canale 1 o 2.
2 Premere il pulsante Selezione Veloce.
Viene visualizzata una finestra con le
opzioni di monitoraggio per il canale
selezionato.
3 Ruotare e premere il pulsante
Selezione Veloce per selezionare
le opzioni di monitoraggio per quel
canale.
ATTENZIONE!
Possibile malfunzionamento della stampante.
L'uso di carta per stampanti di altre marche può causare il malfunzionamento della stampante
e/o danni alla testina di stampa. Usare solo la carta indicata nelle presenti Istruzioni Operative.
Parte posteriore
I paragrafi seguenti forniscono ulteriori informazioni sulla vista posteriore (fare riferimento
alla Figura 2-14).
Connettore di sistema
Connettore di terra
(nodo equipotenziale)
Connettore di Connettore
alimentazione CA ECG/Sinc
AVVERTENZA!
Pericolo di scossa.
Durante il monitoraggio di un paziente tutti gli apparecchi collegati al connettore di sistema
devono essere alimentati a batteria o isolati elettricamente dall'alimentazione CA secondo
le norme EN60601-1. In caso di dubbi, scollegare il paziente dal monitor prima di usare
il connettore di sistema. Per ulteriori informazioni, rivolgersi al Servizio di assistenza
2 Panoramica generale
tecnica di Physio-Control.
Connettore di sistema
Il connettore di sistema consente il collegamento a un altro defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e
per il trasferimento delle impostazioni di configurazione da un defibrillatore all'altro.
Connettore ECG/Sinc
Il connettore ECG/Sinc permette di effettuare la sincronizzazione remota o di inviare il segnale
ECG in tempo reale a un monitor di terze parti.
2 Panoramica generale
sonoro, il parametro fuori limiti
lampeggia e viene visualizzato
un messaggio di allarme, ma il
tono di allarme rimane disattivato.
AVVERTENZA!
Possibile mancata rilevazione di una condizione fuori limiti.
Una nuova selezione di IMPOSTAZ RAPIDA ripristina i limiti di allarme in base ai valori correnti
dei segni vitali del paziente. Tali limiti potrebbero essere al di fuori dell'intervallo di sicurezza
per il paziente.
Quando gli allarmi sono attivati, è possibile disattivarli preventivamente per al massimo 15 minuti.
Per disattivare gli allarmi preventivamente:
1 Premere ALLARMI.
2 Selezionare SOSPENDI.
3 Selezionare la durata della disattivazione: 2, 5, 10 o 15 minuti.
4 Il messaggio ALLARMI SOSPESI appare nella parte inferiore dello schermo.
COLLEGAMENTO ALL'ALIMENTAZIONE
2 Panoramica generale
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e funziona alimentato a corrente alternata CA (di rete)
o tramite la batteria interna agli ioni di litio. È possibile passare dalla utilizzo della batteria
all'alimentazione CA o dall'alimentazione CA all'alimentazione a batteria mentre il dispositivo
è acceso e in uso inserendo o disinserendo il cavo di alimentazione CA.
AVVERTENZA!
Possibile spegnimento del defibrillatore.
Quando si utilizza la batteria come fonte di alimentazione, rispettare gli intervalli di manutenzione
e sostituzione indicati nella sezione Prestazioni e durata delle batterie per evitare possibili
spegnimenti inattesi del defibrillatore. Se il defibrillatore si spegne senza preavviso oppure
il messaggio BATTERIA SCARICA: COLLEGARE ALL'ALIMENT. CA appare sullo schermo,
collegare immediatamente il cavo di alimentazione CA a una presa.
Funzionamento a batteria
La batteria interna agli ioni di litio è ricaricabile e viene utilizzata quando l'alimentazione CA non
è disponibile o quando il dispositivo viene usato come dispositivo portatile, ad esempio, durante
il trasporto di un paziente. Il defibrillatore passa automaticamente al funzionamento a batteria
se il cavo di alimentazione viene scollegato dalla presa CA o dal defibrillatore.
Una batteria nuova e completamente carica permette di erogare fino a 140 scariche a 360 Joule
ed ha una autonomia di funzionamento pari a 110 minuti di stimolazione o 210 minuti circa di
monitoraggio continuo prima dello spegnimento del defibrillatore. Quando sull'indicatore di stato
della batteria è presente una barra lampeggiante rossa e il messaggio BATTERIA SCARICA:
COLLEGARE ALL'ALIMENT. CA appare sullo schermo, inserire immediatamente il cavo
di alimentazione nella presa CA per continuare ad utilizzare il dispositivo e ricaricare la batteria.
Se i messaggi relativi alla batteria scarica appaiono di frequente, si consiglia di sostituire la batteria.
Contattare l'assistenza tecnica di Physio-Control o un tecnico qualificato per l'assistenza.
Per ricaricare la batteria, dopo ogni utilizzo collegare il defibrillatore all'alimentazione CA.
In genere, una batteria nuova completamente scarica richiede 4 ore di tempo per ricaricarsi
completamente. Batterie parzialmente scariche richiedono un tempo di ricarica equivalente
al periodo d'uso del dispositivo. Ad esempio, se il defibrillatore è stato usato per un'ora,
il tempo di ricarica necessario sarà di circa un'ora.
Le nuove batterie o le batterie che sono state conservate per un tempo prolungato devono
essere ricaricate prima dell'uso. Collegare il defibrillatore a una presa CA per ricaricare
completamente la batteria.
Nota: il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e è progettato per funzionare con la batteria interna
installata. In caso di assenza o malfunzionamento della batteria, il dispositivo può essere collegato
alla rete CA e funzionare normalmente, anche se il LED Servizio si illumina all'accensione.
Contattare l'assistenza tecnica di Physio-Control o un tecnico qualificato per l'assistenza.
Tempo di
Capacità
Indicatore funzionamento
Stato batteria Messaggi e segnali acustici batteria*
batteria approssimativo*
(percentuale)
(minuti)
2 Panoramica generale
Tre segnali acustici
(una volta). Il messaggio
rimane nell'area dei
messaggi, alternato
a eventuali altri messaggi.
MONITORAGGIO DELL'ECG
I paragrafi seguenti trattano questi argomenti:
• Avvertenze per il monitoraggio dell'ECG
• Selezione delle derivazioni e delle dimensioni dell'ECG
• Regolazione del volume del tono di sistole
• Monitoraggio dell'ECG tramite gli accessori piastre
• Monitoraggio con cavo ECG
• Suggerimenti per la risoluzione dei problemi nel monitoraggio dell'ECG
AVVERTENZA!
Possibile interpretazione erronea dei dati ECG.
La risposta in frequenza dello schermo del monitor è adatta solo per l'identificazione del ritmo
ECG di base; la risoluzione non è adeguata all'interpretazione diagnostica e del segmento ST.
Per l'interpretazione diagnostica o del segmento ST oppure per migliorare la visibilità degli
impulsi di uno stimolatore interno, collegare il cavo ECG. Quindi, stampare le tracce dell'ECG
con risposta in frequenza diagnostica (DIAG).
Nota: nel menu verranno visualizzati anche i set di derivazioni che sono stati preconfigurati
nelle impostazioni, Fare riferimento alla pagina 8-9 per informazioni sulla configurazione
dei set di derivazioni.
3 Monitoraggio
Per selezionare o modificare la
derivazione ECG visualizzata tramite
Selezione Veloce:
1 Posizionarsi sul Canale 1
e selezionarlo, quindi selezionare
DERIVAZIONE per accedere alla lista
delle derivazioni ECG visualizzabili.
2 Cambiare la derivazione ECG
ruotando Selezione veloce.
La derivazione ECG evidenziata
verrà visualizzata su schermo.
3 Ripetere le fasi Fase 1 e Fase 2
per selezionare o modificare le forme
d'onda visualizzate sul Canale 2.
È possibile selezionare o modificare le dimensioni ECG utilizzando il pulsante DIM. o Selezione
Veloce. Le dimensioni della traccia ECG visualizzzata sul Canale2 vengono modificate
automaticamente in modo che corrispondano alle dimensioni del Canale 1.
Posizione antero-laterale
L'unico posizionamento consigliato per effettuare il monitoraggio dell'ECG con gli accessori
piastre è quello antero-laterale.
1 Posizionare l'elettrodo terapia ♥ o + o la piastra apice lateralmente al capezzolo sinistro
del paziente sulla linea medioascellare, con il centro dell'elettrodo della piastra il più possibile
lungo tale linea. Fare riferimento a Figura 3-1.
2 Sistemare l'altro elettrodo terapia o la piastra sterno nella parte subclaveare destra del
torace del paziente (lateralmente allo sterno e al di sotto della clavicola), come illustrato
nella Figura 3-1.
3 Monitoraggio
Procedura di monitoraggio tramite Piastre
Per eseguire il monitoraggio da elettrodi terapia o piastre standard:
1 Premere ACCESO. Se occorre, regolare il contrasto.
2 Preparare la cute del paziente:
• Eliminare un eventuale eccesso di peli dal torace del paziente. Fare attenzione a non incidere
o tagliare la pelle. Se possibile, evitare di sistemare gli elettrodi di terapia o le piastre standard
su eventuali lesioni cutanee.
• Pulire la cute ed asciugarla.
• Non applicare alcool, tintura di benzonio o composti antitraspiranti sulla cute del paziente.
3 Sistemare gli elettrodi terapia o le piastre standard in posizione antero-laterale.
Verificare che la confezione degli elettrodi sia sigillata e che la data di scadenza nonsia stata
superata. In caso di utilizzo di piastre standard, applicare il gel conduttivo sull'intera superficie
degli elettrodi.
4 Collegare gli elettrodi terapia monouso al cavo terapia.
5 Selezionare la derivazione PIASTRE.
3 Monitoraggio
Messaggi su derivazioni staccate durante il monitoraggio
Se un elettrodo o un cavo di una derivazione si scollegano durante il monitoraggio dell'ECG,
il monitor emette un allarme sonoro e visualizza un messaggio di avviso. La traccia dell'ECG
si trasforma in una linea tratteggiata. L'allarme e i messaggi persistono fino a quando l'elettrodo
o il cavo della derivazione non vengono ricollegati.
3 Monitoraggio
Tabella 3-2 Suggerimenti per la risoluzione dei problemi nel monitoraggio dell'ECG (Continua)
MONITORAGGIO SpO2
I paragrafi seguenti trattano questi argomenti:
• SpO2: avvertenze e precauzioni
• Quando occorre usare un pulsossimetro
• Funzionamento di un pulsossimetro
• SpO2: suggerimenti per il monitoraggio
• SpO2: procedura di monitoraggio
• SpO2: forma d'onda
• SpO2 volume
• Sensibilità
• Tempo medio
• Sensori per pulsossimetria
• Assenza di licenza implicita
• Pulizia
• Suggerimenti per la risoluzione dei problemi realtivi al monitoraggio SpO2
3 Monitoraggio
AVVERTENZE! (CONTINUA)
Letture inaccurate del pulsossimetro.
Le seguenti condizioni possono interferire con le prestazioni del pulsossimetro: grave anemia,
livelli elevati di carbossiemoglobina o di metaemoglobina nel sangue, livelli elevati di bilirubina
totale, liquidi di contrasto che modificano l'usuale pigmentazione del sangue, movimento eccessivo
del paziente, pulsazioni venose, interferenze elettrochirurgiche, esposizione a radiazioni
e posizionamento del sensore su un arto con un manicotto per la misurazione della pressione,
accessi intravascolari o colorazioni applicate esternamente (ad esempio smalto per unghie).
L'operatore deve avere un buon livello di conoscenza del funzionamento del pulsossimetro
prima di usarlo.
Letture inaccurate del pulsossimetro.
Le pulsazioni di un palloncino intra-aortico possono sommarsi alla frequenza del polso.
Confrontare la frequenza del polso del paziente con la frequenza cardiaca rilevata dall'ECG.
Lesioni cutanee.
UL'utilizzo prolungato e continuo del sensore può causare irritazione, arrossamento, vescicazione
o necrosi da pressione della pelle. Verificare ad intervalli regolari il punto di posizionamento,
a seconda delle condizioni del paziente e della tipologia di sensore utilizzato. Cambiare il punto
di applicazione del sensore, se si notano cambiamenti cutanei. Non usare cerotti per fissare
il sensore, onde evitare letture inaccurate, danni al sensore o lesioni cutanee.
Pericolo di strangolamento.
Disporre i cavi paziente in modo da ridurre la possibilità di avvolgimento o strangolamento
del paziente.
ATTENZIONE!
Possibile denneggiamento del dispositivo.
Per evitare danni al cavo di prolunga o al sensore, afferrare i connettori, invece dei cavi,
quando si disconnettono.
Funzionamento di un pulsossimetro
Il pulsossimetro è dotato di un sensore che produce un fascio di luce attraverso una zona del
corpo del paziente riccamente vascolarizzata (in genere, il dito o il lobo dell'orecchio). Il sensore
invia luce dai diodi emittenti al rilevatore, come illustrato in Figura 3-4. Il sangue saturo di ossigeno
assorbe la luce diversamente dal sangue non saturo. Il pulsossimetro trasduce la quantità di
luce ricevuta in una percentuale di saturazione e visualizza un valore di SpO2. A livello del mare,
i valori fisiologici sono compresi tra il 95 e il 100%.
Sensore (contiene
i LED e il rilevatore) LED
Rosso Infrarosso
Rilevatore della
luce trasmessa
Figura 3-4 Funzionamento di un pulsossimetro
La qualità del segnale SpO2 rilevato dipende dal corretto posizionamento e dall'adeguatezza
della misura del sensore, dalla presenza di un adeguato flusso di sangue nel punto di applicazione
del sensore, dal movimento del paziente e dall'esposizione alla luce ambientale. Ad esempio,
quando si ha una perfusione molto bassa nel sito di applicazione, i valori potrebbero risultare
inferiori rispetto alla effettiva saturazione di ossigeno nel sangue arterioso. Ulteriori informazioni
sulle metodoligie utilizzate per i test di accuratezza possono essere richieste al vostro referente
locale di Physio-Control.
3 Monitoraggio
SpO2: procedura di monitoraggio
Il pulsossimetro viene alimentato dal defibrillatore. Quando il defibrillatore viene acceso,
il pulsossimetro si accende ed esegue un test automatico che richiede circa 10 secondi.
Quando il defibrillatore viene spento, il pulsossimetro si spegne.
Per risparmiare l'energia della batteria, il modulo del pulsossimetro entra in "modalità pausa"
quando non è in uso. La modalità pausa viene attivata dopo 10 secondi da quando il sensore
viene scollegato. Quando il pulsossimetro è in modalità pausa, lo schermo LCD non visualizza
le informazioni sulla SpO2. Il pulsossimetro ritorna al funzionamento normale dopo avere rilevato
il collegamento di un sensore o ricevuto un segnale dal paziente. Il pulsossimetro esegue un test
automatico quando passa dalla modalità pausa alla modalità attiva.
Il modulo del pulsossimetro rileva livelli di SpO2 compresi tra l'1% e il 100%. Quando i livelli
di SpO2 misutati sono compresi tra il 70% e il 100%, i valori del pulsossimetro hanno una precisione
pari a ± 3%. Quando il pulsossimetro misura livelli di SpO2 inferiori al 50%, sul display viene
visualizzato < 50%.
Per misurare i livelli di SpO2 del paziente:
1 Collegare il cavo SpO2 al monitor.
2 Collegare il sensore al cavo SpO2 e al paziente.
3 Premere ACCESO.
4 Osservare la fluttuazione della barra delle pulsazioni. L'ampiezza della barra delle pulsazioni
indica la qualità relativa del segnale.
5 Regolare la sensibilità, il tempo medio di lettura e il volume della SpO2 secondo le necessità.
SpO2 volume
Il volume dei toni del pulsossimetro viene regolato evidenziando e selezionando SPO2 sullo
schermo iniziale. Viene visualizzata la finestra seguente:
1 Evidenziare e selezionare
VOLUME SpO2.
2 Ruotare la rotella di Selezione
veloce sul volume desiderato.
3 Premere Selezione Veloce
per impostare il volume.
Sensibilità
L'impostazione della sensibilità consente di regolare il pulsossimetro in base ai diversi stati
di perfusione. Per regolare la sensibilità su normale o alta, evidenziare e selezionare SPO2
sullo schermo iniziale e quindi selezionare SENSIBILITÀ.
L'impostazione normale della sensibilità è consigliata per la maggior parte dei pazienti.
L'impostazione ad alta sensibilità consente il monitoraggio dell'SpO2 in condizioni di bassa
perfusione, ad esempio nei casi più gravi di ipotensione da shock. Tuttavia, quando la sensibilità
della SpO2 è impostata su alta, il segnale è più sensibile agli artefatti. È consigliabile che il paziente
sia sorvegliato costantemente quando si seleziona la sensibilità alta.
Tempo medio
L'impostazione del tempo medio consente di regolare il tempo impiegato per ottenere la media
dei valori di SpO2. La media può essere calcolata su quattro diversi intervalli temporali: 4, 8, 12
e 16 secondi. Per regolare il tempo medio, evidenziare e selezionare SPO2 sullo schermo iniziale
e quindi selezionare TEMPO MEDIO.
Si consiglia di utilizzare un tempo medio di 8 secondi per la maggior parte dei pazienti. Per i pazienti
con variazioni rapide dei valori di SpO2, si consiglia di selezionare un tempo di 4 secondi. I periodi
di 12 e 16 secondi possono essere usati quando sono presenti artefatti che condizionano
le prestazioni del pulsossimetro.
3 Monitoraggio
Pulizia
Per pulire i sensori, rimuoverli dal paziente e scollegarli dal cavo di collegamento. Pulire i sensori
LNC e LNOP DCI con una garza imbevuta di alcool isopropilico al 70%. Lasciare asciugare i sensori
prima di applicarli al paziente. Non sterilizzare.
Per pulire i cavi adattatori e di collegamento, rimuoverli dal defibrillatore, quindi pulirli con una
garza imbevuta di alcool isopropilico al 70%. Lasciarli asciugare prima di ricollegarli al defibrillatore.
Non sterilizzare.
Nota: non lasciare a bagno o immergere i cavi in nessuna soluzione liquida.
Tabella 3-3 Suggerimenti per la risoluzione dei problemi relativi al monitoraggio SpO2 (Continua)
4 Terapia
Questa sezione descrive le procedure terapeutiche per il trattamento dei pazienti.
ATTENZIONE!
Possibile denneggiamento del dispositivo.
Prima di utilizzare questo defibrillatore, scollegare dal paziente tutte le apparecchiature
non certificate per la protezione da defibrillatore.
Posizionamento antero-laterale
Il posizionamento antero-laterale può essere usato per il monitoraggio dell'ECG, la defibrillazione,
la cardioversione sincronizzata e la stimolazione non invasiva.
1 Posizionare l'elettrodo terapia ♥ o + o la piastra apice sulla linea ascellare media sinistra ad
altezza mammaria, con il centro dell'elettrodo il più possibile lungo tale linea. Fare riferimento
alla Figura 4-1.
4 Terapia
Anteriore Anteriore Sterno
2 Sistemare l'altro elettrodo terapia o la piastra sterno nella parte subclaveare a destra dello
sterno (lateralmente allo sterno e al di sotto della clavicola) come illustrato nella Figura 4-1.
Posizionamento antero-posteriore
Il posizionamento antero-posteriore è una collocazione alternativa che può essere usata per la
stimolazione non invasiva, la defibrillazione manuale e la cardioversione sincronizzata, ma non
per il monitoraggio dell'ECG o per la defibrillazione semiautomatica. Il segnale dell'ECG acquisito
con questo posizionamento degli elettrodi non corrisponde ad una derivazione standard. (Per il
posizionamento su pazienti pediatrici, fare riferimento a "Defibrillazione pediatrica", pagina 4-19).
1 Sistemare l'elettrodo terapia ♥ o + nella parte sinistra del precordio, come illustrato nella Figura 4-2.
Il bordo superiore dell'elettrodo deve trovarsi al di sotto del capezzolo. Se possibile, evitare di
posizionarlo sopra il capezzolo, il diaframma o la prominenza ossea dello sterno.
2 Collocare l'altro elettrodo nella parte infrascapolare sinistra, come illustrato nella Figura 4-2.
Per favorire il comfort del paziente,controllare che i collegamenti dei cavi siano sufficientemente
distanti dalla spina dorsale. Non posizionare l'elettrodo sulle prominenze ossee della spina
dorsale o sulla scapola.
ANTERIOR
ANTERIORE POSTERIOR
POSTERIORE ANTERIOR
ANTERIORE Po
POSTERIOR
POSTERIORE
Cardioversione sincronizzata
Esistono due metodi alternativi di posizionamento di tipo antero-posteriore per la cardioversione
dell'aritmia sopraventricolare, rispettivamente:
• Posizionare l'elettrodo di terapia ♥ o + anteriormente, in corrispondenza dell'area precordiale
sinistra e l'altro elettrodo posteriormente, in zona infrascapolare destra
– oppure –
• Posizionare l'elettrodo terapia ♥ o + anteriormente a destra dello sterno e l'altro elettrodo
posteriormente in zona infrascapolare sinistra.
Pazienti magri
Fare aderire bene gli elettrodi terapia al torace, seguendo il contorno delle coste e degli spazi
intercostali durante l'applicazione. In questo modo si limita la formazione di bolle d'aria sotto
gli elettrodi, favorendo un buon contatto con l'epidermide.
Avvertenze DAE
AVVERTENZA!
Possibilità di incorretta interpretazione dei dati.
4 Terapia
Non eseguire l'analisi del ritmo cardiaco mentre il paziente è in movimento o viene trasportato.
Gli artefatti da movimento possono influire negativamente sull'analisi del segnale ECG, causando
segnalazioni di SHOCK oppure di SHOCK NON CONSIGLIATO inappropriate. Il sistema
di rilevamento del movimento potrebbe posticipare l'analisi. Durante l'analisi interrompere
il movimento e allontanarsi dal paziente.
Rischio per la sicurezza di pazienti pediatrici.
La modalità DAE del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e non è adatta per il trattamento di pazienti
pediatrici di età inferiore a otto anni.
4 Collegare gli elettrodi terapia al relativo cavo e verificare la connessione del cavo al defibrillatore.
5 Applicare gli elettrodi al torace del paziente in posizione antero-laterale (fare riferimento alla
"Posizionamento antero-laterale", pagina 4-3).
6 Premere il pulsante ANALIZZA per avviare l'analisi. Interrompere la RCP.
Il messaggio PREMERE ANALIZZA
viene visualizzato ed emesso quando il
paziente è stato collegato correttamente
al DAE. Il messaggio PREMERE
ANALIZZA resterà visualizzato sullo
schermo e il LED ANALIZZA continuerà
a lampeggiare fino a quando non viene
premuto il pulsante ANALIZZA.
Shock consigliato
Quando il DAE rileva un ritmo
ECG defibrillabile, viene visualizzato
4 Terapia
ed enunciato il messaggio SHOCK
CONSIGLIATO viene visualizzato
ed enunciato. Il DAE inizia a caricarsi
fino al valore di energia impostato per
il primo shock. La fase di carica del DAE
viene segnalata tramite un segnale
acustico con tonalità crescente.
Al termine della carica, il DAE visualizza
l'energia disponibile.
Collegamento corretto
Quando gli elettrodi terapia non sono
collegati al cavo terapia o non sono
stati applicati sul torace del paziente,
viene visualizzato ed enunciato
il messaggio COLLEGA ELETTR
fino al corretto collegamento del DAE
al paziente.
Il messaggio COLLEGARE CAVO
viene visualizzato quando il cavo
terapia non viene collegato
al defibrillatore.
4 Terapia
Se si avvia l'analisi mentre la presa
di prova è ancora collegata al cavo
terapia, viene visualizzato ed enunciato
il messaggio RIM. PRESA DI PROVA.
Rilevato movimento
Se viene rilevato movimento durante
l'analisi ECG, il messaggio RILEVATO
MOV.--FERMARE MOV. viene visualizzato
ed enunciato seguito da un tono acustico
di avviso. L'analisi viene interrotta per
circa 10 secondi. Dopo 10 secondi,
anche in presenza di movimento,
l'analisi riprende e viene completata.
Fare riferimento alla Tabella 4-1 per
consultare l'elenco delle possibili cause
di movimento e ricercare la soluzione
più adeguata.
4 Terapia
• Se si è stati testimoni dell'arresto, premere il pulsante ANALIZZA e avviare l'analisi.
Verrà così interrotto il periodo di RCP e verrà visualizzato ed enunciato il messaggio
ANALISI-ALLONTANARSI.
Nota: la decisione di interrompere anticipatamente il periodo di RCP dipende dal protocollo
ospedaliero cui ci si attiene.
• Se non si è stati testimoni dell'arresto, eseguire la RCP e non premere il pulsante ANALIZZA.
Il conto alla rovescia della RCP INIZ. continua per la durata specificata nell'opzione di
impostazione DURATA RCP INIZIALE, ad esempio, per 90 secondi. Al termine del conteggio
del periodo specificato in DURATA RCP INIZIALE viene visualizzato ed enunciato il messaggio
PREMERE ANALIZZA.
Shock consigliato
Durante il periodo di RCP preshock il pulsante SHOCK viene disattivato per impedire erogazioni
accidentali di energia mentre un soccorritore sta eseguendo la RCP quando il defibrillatore
è carico.
4 Terapia
DI PROVA. • Collegare gli elettrodi al cavo
terapia.
3 I messaggi RILEVATO Movimento del paziente. • Interrompere la RCP durante
MOVIMENTO e FERMARE l'analisi.
MOVIMENTO vengono • Se si sta ventilando manualmente
visualizzati durante il paziente, premere ANALIZZA
l'analisi. al termine dell'espirazione.
• Se possibile, sistemare il paziente
su una superficie stabile.
Movimento del paziente • Premere ANALIZZA subito dopo
in seguito a respiri agonici. l'espirazione oppure attendere
fino al rallentamento o alla
conclusione dei respiri agonici.
Interferenza elettrica/ • Se possibile, allontanare dal
radiofrequenza. DAE le apparecchiature di
comunicazione portatili o altre
dispositivi che possono causare
interferenze.
4 Viene visualizzato Cavo o elettrodi terapia • Verificare che il collegamento
il messaggio di scollegati dal DAE o dal sia saldo e premere il pulsante
DISARMO IN CORSO. paziente. ANALIZZA.
Il pulsante SHOCK non • Premere di nuovo il pulsante
è stato premuto entro ANALIZZA.
60 secondi oppure lo • Premere immediatamente
sportellino è aperto. SHOCK come richiesto.
A seconda della configurazione del defibrillatore, procedere alla modalità manuale come segue:
• Diretto. Acesso immediato alla modalità manuale senza limitazioni.
• Conferma. Viene visualizzata una finestra per confermare l'accesso alla modalità manuale:
Selezionare SÌ per passare
alla modalità manuale.
• Codice accesso. Viene visualizzata una finestra per immettere il codice di accesso
alla modalità manuale:
Immettere il codice di accesso
per passare in modalità manuale.
DEFIBRILLAZIONE MANUALE
I paragrafi seguenti trattano:
• Avvertenze per la defibrillazione manuale
• Impedenza
• Procedura di defibrillazione
• Procedura di Cardioversione Sincronizzata
• Procedura di Sincronizzazione Remota
4 Terapia
coprire completamente la superficie delle piastre con gel conduttivo fresco ed usare una pressione
di 11,3 kg per piastra durante la scarica.
Possibili danni alle piastre e bruciature della pelle del paziente.
Non scaricare il defibrillatore con le superfici delle piastre ravvicinate (cortocircuitate) perché ciò
potrebbe causare l'intaccatura o il dannegiamento delle superfici stesse. Durante la defibrillazione
l'utilizzo di piastre intaccate o danneggiate può causare bruciature alla pelle del paziente.
Scaricare il defibrillatore solo in base alle procedure descritte in queste Istruzioni Operative.
Possibili ustioni ed erogazione inefficace dell'energia.
Se il gel forma un percorso continuo tra le piastre standard, si viene a creare un arco elettrico tra
le piastre stesse e l'energia di defibrillazione viene deviata dal muscolo cardiaco. Impedire al gel
conduttivo (bagnato o asciutto) di formare un percorso continuo tra le due zone di applicazione
delle piastre.
Rischio di danni al defibrillatore e possibile spegnimento del defibrillatore.
Se due defibrillatori vengono usati contemporaneamente per erogare più di 360 joule di energia,
uno o entrambi i defibrillatori si potrebbero danneggiare e spegnere a causa dell'eccessiva corrente.
Evitare di scaricare simultaneamente i due defibrillatori e assicurare che sia disponibile un
defibrillatore di riserva in caso di arresto di uno o di entrambi i defibrillatori. Se il defibrillatore
dovesse spegnersi, metterlo fuori servizio e rivolgersi a un tecnico qualificato.
Impedenza
I defibrillatori bifasici LIFEPAK misurano l'impedenza transtoracica del paziente e regolano
automaticamente la durata della corrente e la tensione della forma dell'onda di defibrillazione
in modo da soddisfare le necessità del singolo paziente.
L'impedenza viene misurata ogni volta che viene avviata una fase di carica del defibrillatore.
Per assicurare la lettura corretta dell'impedenza del paziente, è necessario caricare sempre
il defibrillatore mentre le piastre standard (piastre rigide) o gli elettrodi QUIK-COMBO sono
a contatto con il torace del paziente.
Se le piastre standard si trovano nei relativi scomparti o sono poste a contatto tra di loro
(piastre cortocircuitate) mentre il defibrillatore viene caricato, l'energia che viene resa disponibile
non supererà i 79 joule. Questa limitazione ha il fine di prevenire danni ai circuiti interni, nel caso
in cui l'energia venga scaricata mentre le piastre rigide sono ancora negli scomparti o ravvicinate
tra loro. Se il defibrillatore viene caricato ad un valore di energia pari a 80 joule o superiore e l'energia
viene scaricata quando le piastre rigide sono riposte negli appositi scomparti, il display visualizzerà
l'energia selezionata, mentre nella stampa automatica saranno indicati ora, data e shock 1 a 79 J.
Se il defibrillatore viene caricato a 80 joule o più mentre le piastre si trovano negli appositi scomparti,
e successivamente le piastre vengono tolte dagli scomparti e posizionate sul torace del paziente,
il dispositivo continuerà la carica fino a raggiungere il livello selezionato, consentendo di portare
a termine la defibrillazione nel modo usuale. Quando il defibrillatore viene caricato mentre le piastre
sono posizionate sul torace del paziente, la tensione della forma d'onda e la durata della corrente
vengono compensate automaticamente in funzione dell'impedenza del paziente. È importante
sottolineare che la compensazione automatica non viene eseguita se il defibrillatore viene caricato
mentre le piastre sono riposte negli appositi scomparti.
Se le piastre o gli elettrodi QUIK-COMBO sono posizionati sul torace del paziente mentre il
defibrillatore viene caricato e viene rilevata un'impedenza pari o minore di 15 ohm, il defibrillatore
disarma il condensatore e si ricarica automaticamente a un livello di energia inferiore. In tal caso,
viene visualizzato il messaggio IMPEDENZA BASSA – RICARICA. Al completamento della fase
di carica, è possibile portare a termine la procedura di defibrillazione come d'abitudine.
Procedura di defibrillazione
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e può essere configurato per erogare sequenzialmente gli shock
in modo automatico secondo livelli di energia crescenti. Fare riferimento a "Menu di impostazione
Modalità Manuale", pagina 8-5.
1 Premere il pulsante ACCESO.
2 Identificare i siti di posizionamento degli elettrodi o delle piastre sul paziente.
Usare il posizionamento antero-laterale o antero-posteriore (descritta a pagina 4-3).
3 Preparare la cute del paziente all'applicazione degli elettrodi:
• Se possibile, collocare il paziente su una superficie rigida, lontano dall'acqua.
• Scoprire il torace del paziente.
• Eliminare un eventuale eccesso di peli dalle zone di applicazione degli elettrodi;
se occorre rasare facendo attenzione a non ferire la pelle.
• Pulire la zona di applicazione ed asciugarla sfregando con energia con un panno
o una garza.
• Non applicare alcool, tintura di benzonio o sostanze antitraspiranti sulla cute del paziente.
4 Collegare gli elettrodi terapia al relativo cavo e verificare la connessione del cavo al defibrillatore.
Nota: se, una volta selezionata la derivazione PIASTRE, appare il messaggio RIM. PRESA
DI PROVA, scollegare la presa di prova e collegare gli elettrodi al cavo terapia QUIK-COMBO.
5 Applicare gli elettrodi terapia al paziente in posizione antero-laterale o antero-posteriore.
Se si usano piastre standard, applicare il gel conduttivo sulla superficie delle piastre
e posizionarle sul torace del paziente.
6 Premere il pulsante SELEZ ENERGIA.
7 Premere il pulsante CARICA Mentre il defibrillatore è in fase di carica, viene visualizzata su
schermo una barra di carica e il dispositivo emette un tono crescente proporzionale al livello
di carica raggiunto. Quando il defibrillatore è completamente carico, viene visualizzata una
finestra (fare riferimento alle "Procedura di defibrillazione", pagina 4-16).
8 Accertarsi che tutto il personale, incluso l'operatore, si trovi ad una distanza adeguata
dal paziente, dal letto e dagli apparecchi eventualmente collegati al paziente.
9 Controllare il ritmo ECG e l'energia disponibile.
4 Terapia
È importante essere a conoscenza di come è configurato il proprio defibrillatore.
Fare riferimento a "Menu di impostazione Modalità Manuale", pagina 8-5.
1 Premere il pulsante ACCESO.
2 Collegare il cavo ECG e gli elettrodi ECG come illustrato precedentemente al pagina 3-5.
3 Selezionare la Derivazione II oppure la derivazione su cui sono presenti i complessi QRS
a maggiore ampiezza (positiva o negativa).
Nota: per il monitoraggio ECG tramite gli elettrodi terapia, sistemare gli elettrodi in posizione
antero-laterale e selezionare la derivazione PIASTRE.
AVVERTENZA!
Rischio di aritmia letale.
Una sincronizzazione non corretta può causare l'insorgenza di fibrillazione ventricolare.
Per eseguire la sincronizzazione della scarica del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e NON
è possibile utilizzare il segnale ECG acquisito da un altro monitor (esterno). Per monitorare
l'ECG del paziente usare sempre il cavo ECG o il cavo terapia oppure utilizzare la procedura
di sincronizzazione remota. Verificare il corretto posizionamento dei marker di rilevazione
sul tracciato ECG.
4 Premere il pulsante SINC Verificare che il LED del pulsante SINC lampeggi ogni volta
che viene rilevato un complesso QRS.
Nota: per uscire dalla modalità sincrona, premere nuovamente il pulsante SINC.
5 Controllare il ritmo ECG. Verificare la presenza di un marker di rilevazione triangolare al
centro di ogni complesso QRS. Se questi marker non sono presenti o appaiono in posizioni
sbagliate (ad esempio, sull'onda T), selezionare un'altra derivazione. (I marker potrebbero
sembrare leggermente spostati da un complesso all'altro: si tratta di un fenomeno normale).
6 Preparare la cute del paziente alll'applicazione degli elettrodi come descritto nella Fase 3
della Procedura di defibrillazione, a pagina 4-16.
7 Collegare gli elettrodi terapia al relativo cavo e verificare la connessione del cavo al defibrillatore.
8 Applicare gli elettrodi terapia al paziente in posizione antero-laterale o antero-posteriore.
Se si usano piastre standard, applicare il gel conduttivo sulla superficie delle piastre
e posizionarle sul torace del paziente.
9 Premere il pulsante SELEZ ENERGIA.
10 Premere il pulsante CARICA.
Nota: se viene visualizzato il messaggio RIM. PRESA DI PROVA, scollegare la presa
di prova e collegare gli elettrodi terapia al relativo cavo QUIK-COMBO, quindi premere
il pulsante CARICA.
11 Accertarsi che tutto il personale, incluso l'operatore, si trovi ad una distanza adeguata
dal paziente, dal letto e dagli apparecchi eventualmente collegati al paziente.
12 Confermare il ritmo ECG. Verificare l'energia disponibile.
13 Premere e tenere premuto il pulsante (o i pulsanti) SHOCK fino all'erogazione della scarica,
che avverrà in corrispondenzanza del rilevamento del successivo complesso QRS, quindi
rilasciare il pulsante SHOCK. Se i pulsanti SHOCK non vengono premuti entro 60 secondi,
l'energia accumulata viene rimossa internamente.
Nota: se si modifica la selezione del livello di energia dopo l'inizio della fase di carica,
l'energia viene rimossa internamente. Premere il pulsante CARICA per riavviare la fase
di carica.
14 Controllare il paziente e il ritmo ECG. Se necessario, ripetere la procedura a partire
dalla Fase 4.
7 Monitorare il ritmo ECG sul monitor remoto. Verificare la presenza dei marker di rilevazione
in corrispondenza di ogni complesso QRS.
8 Verificare che il LED del pulsante SINC sul defibrillatore/monitor lampeggi ad ogni rilevazione
di complessi QRS sul monitor remoto.
9 Seguire le fasi da Fase 6 a Fase 14 della "Procedura di Cardioversione Sincronizzata"
illustrata in precedenza.
DEFIBRILLAZIONE PEDIATRICA
Le piastre pediatriche fanno parte del set di piastre standard (consultare le pagina 5-7).
4 Terapia
o nei casi in cui le dimensioni del torace rendono impossibile posizionare correttamente gli
elettrodi terapia per adulti.
Si consiglia di utilizzare le piastre per adulti quando possono essere posizionate adeguatamente
sul torace del paziente. La distanza minima da lasciare tra le due piastre è di 2,5 cm.
Per i neonati con torace molto piccolo, le piastre pediatriche potrebbero risultare troppo grandi
per essere collocate in posizione antero-laterale. In tale circostanza, sistemare le piastre in
posizione antero-posteriore. E' possibile sostenere il paziente posizionato sul fianco tramite
la pressione delle piastre sul torace e sulla schiena.
Non usare le piastre pediatriche su adulti o bambini più grandi. L'erogazione di scariche ad
energie consigliate per pazienti adulti attraverso le piastre pediatriche aumenta la probabilità
di bruciature sulla pelle.
Antero-laterale
Il posizionamento standard da utilizzare con piastre pediatriche è il seguente (fare riferimento
alla Figura 4-3):
• Piastra sterno, nella parte subclaveare destra del torace del paziente, (lateralmente allo sterno
e al di sotto della clavicola).
• Piastra apice, sulla linea medioascellare sinistra lateralmente al capezzolo del paziente,
con il centro della piastra il più possibile lungo tale linea.
Sterno
Apice
Antero-posteriore
Posizionareare la piastra sterno anteriormente, in zona precordiale sinistra, e la piastra apice
posteriormente, dietro al cuore nella regione infrascapolare sinistra (Figura 4-4).
Apice
Sterno
Procedura di defibrillazione
Per la defibrillazione del paziente procedere nel modo seguente:
1 Premere il pulsante ACCESO per accendere il defibrillatore.
2 Per accedere alle piastre pediatriche, fare scorrere la piastra per adulti in avanti fino a rimuoverla.
3 Applicare il gel conduttivo sulla superficie delle piastre pediatriche.
4 Selezionare l'energia di defibrillazione in funzione del peso del bambino, secondo le linee
guida dell'AHA (American Heart Association, Associazione americana per ricerche cardiache)
o direttive equivalenti.
5 Posizionare le piastre saldamente sul torace del paziente.
6 Premere il pulsante CARICA.
7 Accertarsi che tutto il personale, incluso l'operatore, si trovi ad una distanza adeguata
dal paziente, dal letto e dagli apparecchi eventualmente collegati al paziente.
8 Controllare il ritmo ECG e verificare l'energia disponibile.
9 Premere il pulsante (o i pulsanti) SHOCK per erogare l'energia al paziente oppure premere
il pulsante al centro della rotella di Selezione Veloce per disarmare la carica. Se i pulsanti
SHOCK non vengono premuti entro 60 secondi, l'energia accumulata viene rimossa
internamente.
Nota: se si modifica la selezione del livello di energia dopo l'inizio della fase di carica,
l'energia viene rimossa internamente. Premere il pulsante CARICA per riavviare la fase
di carica.
Nota: se viene visualizzato il messaggio EROGAZ ANORMALE DI ENERGIA e lo shock non
è stato efficace, aumentare il livello di l'energia, prima di erogare nuovamente uno shock.
(Fare riferimento anche a pagina 4-22.)
4 Terapia
premuti fino al rilevamento del
complesso QRS successivo.
Il pulsante (o i pulsanti) SHOCK • Attendere il segnale acustico ed
sono stati premuti prima di il messaggio di testo che indicano
avere completato la carica. il completamento della carica.
Dopo il completamento • Premere il pulsante (o i pulsanti)
della carica sono trascorsi SHOCK entro 60 secondi dal
più di 60 secondi prima della completamento della carica.
pressione del pulsante (o dei
pulsanti) SHOCK. L'energia è
stata rimossa internamente.
La selezione del livello di • Premere di nuovo il pulsante
ENERGIA è stata cambiata. CARICA.
La presa di prova è collegata • Scollegare la presa di prova
al cavo terapia QUIK-COMBO. e collegare gli elettrodi al cavo
terapia QUIK-COMBO.
3 Viene visualizzato il La presa di prova è collegata • Scollegare la presa di prova
messaggio RIM. PRESA al cavo terapia QUIK-COMBO. e collegare gli elettrodi al cavo
DI PROVA. terapia QUIK-COMBO.
4 Viene visualizzato il Il cavo terapia è scollegato • Ricollegare il cavo e premere
messaggio COLLEGARE e l'energia è stata rimossa di nuovo il pulsante CARICA.
CAVO o ENERGIA NON internamente.
EROGATA.
5 Viene visualizzato Il defibrillatore non è calibrato. • Potrebbe trasferire comunque
il messaggio energia.
ERRORE CORRENTE • Rivolgersi al personale
(energia selezionata di assistenza qualificato.
e disponibile).
6 Viene visualizzato il Il pulsante di scarica non è stato • Se si desidera, ricaricare
messaggio DISARMO premuto entro 60 secondi dal il defibrillatore.
IN CORSO. completamento della carica.
L'energia è stata selezionata • Ricaricare il defibrillatore.
dopo il completamento della
carica.
Cavo terapia scollegato. • Ricollegare elettrodo/cavo.
Tabella 4-2 Suggerimenti per la risoluzione dei problemi nella defibrillazione e nella cardioversione sincronizzata (Continua)
4 Terapia
AVVERTENZE!
Possibilità di indurre fibrillazione ventricolare.
La bradicardia sinusale può essere fisiologica nei casi di ipotermia grave (ad esempio, è una
condizione che consente di mantenere un livello sufficiente di ossigenazione in condizione di
ipotermia) e in questo caso non viene solitamente indicato il trattamento tramite stimolazione
cardiaca.
Rischio di interruzione della terapia.
Sorvegliare costantemente il paziente durante la terapia di stimolazione cardiaca. La risposta
del paziente alla terapia di stimolazione (ad esempio, la soglia di cattura) potrebbe cambiare
nel tempo.
Eventuale impossibilità di eseguire la stimolazione.
L'impiego di elettrodi terapia multifinzione di altre marche con questo dispositivo potrebbe
causare una diminuzione nell'efficacia della stimolazione o l'impossibilità di eseguire la terapia
a causa della presenza di livelli di impedenza eccessivamente alti.
Possibili bruciature sulla pelle del paziente.
Una prolungata terapia di stimolazione cardiaca non invasiva può causare irritazioni cutanee
e bruciature, soprattutto a livelli elevati della corrente di stimolazione. Se insorgono bruciature
cutanee, ed è possibile utilizare una terapia alternativa per la stimolazione, sospendere
la stimolazione cardiaca non invasiva.
La modalità asincrona può essere utilizzata nelle situazioni in cui un disturbo o un artefatto
interferiscono con la corretta rilevazione dei complessi QRS. Premere il pulsante OPZIONI
per passare alla modalità asincrona. (Fare riferimento a pagina 2-7.)
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e può essere equipaggiato con un pulsossimetro integrato
che, durante l'utilizzo dello stimolatore cardiaco non invasivo, può essere usato per confermare
la cattura del ritmo. Per confermare la cattura, confrontare la frequenza del polso rilevata dal
pulsossimetro con la frequenza di stimolazione impostata nello stimolatore transtoracico.
11 Per confermare l'avvenuta cattura meccanica rilevare la frequenza del polso o la pressione
sanguigna del paziente e confrontare la frequenza del polso rilevata dal sensore della SpO2
con la frequenza di stimolazione impostata. Al bisogno, somministrare al paziente sedativi
o analgesici.
Nota: il pulsante CORRENT consente di modificare la corrente di stimolazione con step
di 10 mA; mentre la rotella di Selezione Veloce consente di modificare la corrente
di stimolazione con step di 5 mA.
Nota: per modificare la frequenza o la corrente durante la stimolazione, premere il pulsante
FREQ. o CORRENT, quindi ruotare la rotella di Selezione Veloce.
Nota: per sospendere temporaneamente la stimolazione e visualizzare il ritmo intrinseco
del paziente, premere e tenere premuto il pulsante PAUSA. In questo modo è possibile
ridurre la stimolazione al 25% della frequenza impostata. Rilasciare il pulsante PAUSA
per riprendere la stimolazione alla frequenza impostata.
12 Per interrompere la stimolazione, portare la corrente a zero o premere il pulsante STIMOLATORE.
Nota: per defibrillare ed interrompere la stimolazione non invasiva, premere il pulsante
4 Terapia
SELEZ ENERGIA o caricare il defibrillatore. La stimolazione viene interrotta automaticamente.
Procedere con la defibrillazione.
Tabella 4-3 Suggerimenti per la risoluzione di problemi nella stimolazione non invasiva (Continua)
4 Terapia
7 Viene visualizzato Cavo o elettrodo di stimolazione • Ricollegare e reimpostare
il messaggio scollegato. la corrente.
COLLEGA ELETTR. Gli elettrodi non aderiscono • Preparare la cute del paziente.
alla cute.
Gli elettrodi usati sono scaduti. • Applicare nuovi elettrodi
e reimpostare la corrente.
8 La stimolazione Rilevato errore interno. • Spegnere e poi riaccendere
si interrompe lo stimolatore per tentare
autonomamente e viene di riavviare la stimolazione
visualizzato il messaggio • Rivolgersi al personale
ERRORE STIMOLATORE. di assistenza tecnica.
9 Viene visualizzato il La presa di prova è collegata • Scollegare la presa di prova
messaggio RIM. PRESA al cavo terapia. dal cavo terapia.
DI PROVA. • Collegare gli elettrodi al cavo
terapia.
10 Complessi QRS Ampiezza ECG troppo bassa • Selezionare un'altra derivazione.
intrinseci non rilevati per essere rilevata.
durante la stimolazione. I complessi QRS intrinseci • Modificare la frequenza
cadono durante il periodo di stimolazione.
refrattario dello stimolatore.
11 La stimolazione si avvia La frequenza cardiaca del • Comportamento corretto
autonomamente. paziente è scesa al di sotto della funzione di stimolazione
della frequenza di stimolazione del paziente.
impostata.
Durante una pausa nella • Ricollegare la derivazione ECG.
stimolazione si è disconnessa
una derivazione ECG.
12 La frequenza di Rilevato errore interno. • Stampare l'ECG e calcolare
stimolazione (ppm) la frequenza cardiaca.
e la frequenza dell'ECG
sotto stimolazione non
sembrano corrispondere.
13 Rilevazione non corretta Complesso QRS troppo piccolo. • Selezionare un'altra derivazione.
(ad esempio, rilevazione Onda T troppo ampia.
su onde T).
ELETTRODI TERAPIA
I paragrafi seguenti trattano gli argomenti riportati di seguito:
• Informazioni di carattere generale sugli elettrodi terapia
• Sistemazione degli elettrodi
• Collegamento del cavo
• Monitoraggio dell'ECG e procedure terapeutiche
• Sostituzione e rimozione degli elettrodi
• Prove
• Pulizia e sterilizzazione
Le diverse tipologie di elettrodi QUIK-COMBO disponibili vengono descritte nella Tabella 5-1:
Tabella 5-1 Elettrodi QUIK-COMBO
Tipo Descrizione
Elettrodi, con cavo integrato da 60 cm, da utilizzarsi su pazienti
QUIK-COMBO
di peso uguale o superiore a 15 kg.
Elettrodi dotati di cavo integrato e parti elettrodi radiotrasparenti,
QUIK-COMBO – RTS
da utilizzarsi su pazienti di peso uguale o superiore a 15 kg.
Elettrodi, da utilizzarsi su pazienti con peso pari o superiore
QUIK-COMBO con sistema
a 15 kg che possono venire precollegati al dispositivo senza
di preconnessione REDI-PAK™
influire sulla durata a magazzino o sull'integrità.
Elettrodi progettati per pazienti con un peso inferiore
QUIK-COMBO pediatrici
o pari a 15 kg.
Gli elettrodi FASTPATCH possono essere utilizzati anche su pazienti pediatrici quando
il posizionamento è conforme ai requisiti elencati nei paragrafi seguenti. Solitamente tali
requisiti possono essere soddisfatti da pazienti con un peso pari aa 15 kg o superiore.
Connettore
del cavo terapia
Per un corretto collegamento degli elettrodi FAST-PATCH al cavo FAST-PATCH e per ottenere
una corretta erogazione dell'energia:
1 Quando è possibile, collegare il cavo agli elettrodi prima di applicarli al paziente.
2 Sostenere il bottone sugli elettrodi durante la fase di collegamento al cavo di defibrillazione
(fare riferimento alla Figura 5-4). Premere saldamente il cavo sull'elettrodo fino ad avvertire
la connessione.
3 Tirare con cautela verso l'alto il connettore per accertarsi che il cavo sia saldamente
collegato all'elettrodo.
Nota: se il cavo viene ricollegato ad un elettrodo che si trova già sul paziente, sollevare
leggermente il bordo adesivo e sorreggere con un dito il conettore sull'elettrodo.
Collegare il cavo come descritto in precedenza.
Per pazienti adulti, seguire le procedure per il monitoraggio dell'ECG, la defibrillazione in modalità
semiautomatica, la defibrillazione manuale, la cardioversione sincronizzata e la stimolazione
descritte nella Sezione 3 o nella Sezione 4.
Per pazienti pediatrici, seguire le procedure descritte per il monitoraggio dell'ECG, la defibrillazione
manuale, la cardioversione sincronizzata e la stimolazione, facendo attenzione a:
• selezionare l'energia di defibrillazione in funzione del peso del bambino, secondo le raccomandazioni
delle linee guida AHA (American Heart Association) o dei protocolli locali. Utilizzare livelli di energia
pari o superiori a 100 joule, in quanto aumenta le probabilità di causare ustioni.
• Durante la stimolazione, controllare spesso la pelle del paziente sotto l'elettrodo all'apice
per verificare la presenza di eventuali bruciature.
Nota: l'intensità di corrente di stimolazione necessaria per catturare il ritmo è paragonabile
a quella necessaria per pazienti adulti.
AVVERTENZA!
Possibile danno al cavo ed erogazione inadeguata di energia o interruzione del monitoraggio.
Se il cavo di defibrillazione non viene scollegato correttamente si possono danneggiare i fili
interni. Ciò può causare la mancata erogazione di energia o la perdita del segnale ECG durante
la terapia sul paziente. Sistemare il cavo in modo che non possa venire accidentalmente tirato
o strappato. Non scollegare i connettori a scatto del cavo di defibrillazione dai contatti a bottone
degli elettrodi o dai contatti sui simulatori paziente tirando il cavo. Scollegare il cavo tirando
ciascun connettore verso l'esterno (fare riferimento alla Figura 5-8).
Figura 5-7 Scollegamento del cavo di defibrillazione dal connettore del tester
Prove
Durante le prove periodiche del defibrillatore, verificare e testare l'integrità del cavo terapia
QUIK-COMBO oppure del cavo di defibrillazione FAST-PATCH. Le verifiche e prove quotidiane
effettuate sui cavi di defibrillazione e terapia garantiscono che essi siano in buone condizioni
e pronti per l'uso quando occorre. (Fare riferimento inoltre a "Manutenzione degli apparecchi",
pagina 7-1 e a "Lista di controllo per l'operatore sul defibrillatore/monitor LIFEPAK® 20e",
pagina D-1).
Nota: durante la prova automatica quotidiana e la prova utente, l'energia viene scaricata
attraverso il cavo terapia e viene verificata l'integrità della parte preposta alla defibrillazione
del cavo terapia. L'esecuzione della prova del cavo terapia indicata nella Lista di controllo
dell'operatore consente di verificare l'integrità della parte preposta alla rilevazione del segnale
elettrico del cavo terapia. La completa integrità del cavo terapia viene verificata solo se si
eseguono entrambi i test.
In caso emergano problemi durante le verifiche o le prove, mettere il cavo terapia fuori servizio
e segnalare immediatamente la situazione ad un tecnico qualificato.
Pulizia e sterilizzazione
Gli elettrodi QUIK-COMBO e FAST-PATCH non sono sterili o sterilizzabili; sono accessori
monouso destinati all'applicazione su un solo paziente. Non sterilizzare gli elettrodi in autoclave
o con gas, non immergerli in fluidi o pulirli con alcool o solventi.
Pulsante SHOCK
Scarica l'energia
Pulsante SHOCK di defibrillazione.
Occorre premere
Pulsante CARICA simultaneamente
Carica il defibrillatore. entrambi i pulsanti
SHOCK per erogare
l'energia.
4 La piastra pediatrica è ora visibile e pronta per l'uso (fare riferimento alla Figura 5-10).
Gruppo piastra
per adulti
Piastra
pediatrica
Figura 5-9 Estrazione della piastra pediatrica Figura 5-10 Piastra pediatrica (parte inferiore)
Piastra
pediatrica
Ogni piastra per adulti contiene un contatto a molla che permette il passaggio di energia dalla
piastra pediatrica a quella per adulti. Ispezionare regolarmente i contatti a molla e le superfici
delle piastre pediatriche per controllare che siano puliti e intatti.
Pulizia e sterilizzazione
Il prodotto viene fornito non sterile. Pulire e sterilizzare prima dell'uso. Le piastre esterne
sterilizzabili sono approvate per la sterilizzazione al plasma con perossido d'idrogeno.
Effettuare quanto segue dopo ogni utilizzo.
1 Pulire le piastre, i manici, i cavi e i connettori usando una spugna, un panno o una spazzola
inumiditi con detergente neutro e acqua o un disinfettante. Non immergere o lasciare a bagno.
2 Asciugare accuratamente.
3 Proteggere ciascuna piastra singolarmente prima e dopo la pulizia per evitare di danneggiarne
le superfici.
4 Esaminare i manici, i cavi e i connettori per escludere la presenza di eventuali segni
di danneggiamento od usura (connessioni dei cavi allentate, piedini danneggiati, fili esposti,
connettori corrosi). Verificare che sulle superfici degli elettrodi delle piastre non siano presenti
graffi, ammaccature o scalfiture. Se il componente risulta danneggiato, sostituirlo.
5 Avvolgere morbidamente il cavo, lontano dalla piastra. L'avvolgimento del cavo intorno
alla piastra potrebbe causare danni al cavo.
Il sistema STERRAD è un procedimento automatico con parametri dei cicli non regolabili.
I manici con comando di scarica sono stati progettati per essere usati solo insieme alle piastre
interne che hanno l'estremità con aggancio rapido, illustrata nella Figura 5-14. Nessun'altra
piastra è compatibile con questi manici.
Superficie
dell'elettrodo Estremità
con aggancio
rapido
Le piastre interne sono disponibili nelle dimensioni elencate nella Tabella 5-2.
Tabella 5-2 Dimensioni delle piastre interne
2 Premere e ruotare la piastra come illustrato (senso orario) fino a raggiungere un secondo fermo.
3 Rilasciare la piastra per bloccarla in posizione. Una piastra correttamente installata e bloccata
non può essere estratta in modo diretto o ruotata.
Pulizia e sterilizzazione
Il prodotto viene fornito non sterile. Pulire e sterilizzare prima dell'uso. Pulire e sterilizzare questo
accessorio seguendo le istruzioni di sterilizzazione in dotazione con l'accessorio stesso.
Prove
Eseguire una prova di defibrillazione a 20 J con analizzatore per defibrillatori almeno una
volta a trimestre o dopo di 10 cicli di sterilizzazione in relazione a quale delle due condizioni
si verifica prima.
Tipi di rapporto
I rapporti del paziente memorizzati nella cartella del paziente vengono conservati sotto forma di
Rapporto sugli eventi critici SOMMARIO EVENTI che include le informazioni sul paziente, i dati
sugli eventi e segni vitali e le forme d'onda associate agli eventi (ad esempio, la defibrillazione)
come descritto a pagina 6-5.
Capacità di memoria
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e conserva i dati per due o più pazienti quando l'alimentazione
viene spenta o le batterie vengono rimosse. Il numero di rapporti paziente che il defibrillatore
è in grado di memorizzare dipende da vari fattori, compreso il numero di forme d'onda visualizzate,
la durata di ciascun uso e il tipo di terapia. In genere, la capacità di memoria può contenere fino
a 100 rapporti a forma d'onda singola. Quando il defibrillatore raggiunge i limiti di questa capacità
di memoria, elimina un'intera Cartella del paziente seguendo come priorità l'ordine di entrata
(primo ad entrare, primo ad uscire) per consentire la memorizzazione di un nuova cartella.
Le cartelle dei pazienti eliminate non possono essere recuperate.
Preambolo
Il preambolo include le informazioni sul paziente (nome, identificazione evento, identificazione
paziente, luogo, età e sesso) e le informazioni sul dispositivo (data, ora e informazioni sulla terapia),
come illustrato nella Figura 6-1. L'identificazione dell'evento è un identificatore univoco che
il defibrillatore immette automaticamente nel campo ID di ogni cartella del paziente. Questo
identificatore comprende la data e l'ora di accensione del defibrillatore. Il campo relativo al
luogo consente di immettere un massimo di 25 caratteri alfanumerici per identificare il luogo
di utilizzo del dispositivo. È possibile collegare i dati immessi ad altre informazioni del paziente.
Gli eventi di forma d'onda sono preceduti da un'intestazione che include le informazioni seguenti:
• Dati del paziente • Segni vitali
• Nome dell'evento • Informazioni sulla configurazione del dispositivo
• Dati della terapia • Impedenza transtoracica misurata durante lo shock
(solo eventi di defibrillazione)
Formato Attributi
Il formato determina solo quali rapporti vengono stampati quando viene premuto il pulsante
SOMMARIO EVENTI. L'interruzione della stampa di un rapporto SOMMARIO EVENTI genera
la ristampa dell'intero rapporto una volta ripresa l'operazione di stampa.
FC --
SpO2 89 x1 0,05-150Hz 25mm/s 010 123 35,1 3434 LP20PRB005
Evento di defibrillazione
Evento di stimolazione
Evento SAS
FC 121
SpO2 89 x1 0,05-150Hz 25mm/s 010 123 35,1 3434 LP20PRB005
3 Se le impostazioni PAZIENTE
e RAPPORTO sono corrette,
selezionare STAMPA per eseguire
la stampa del rapporto.
Altrimenti, selezionare PAZIENTE
e passare al punto seguente.
3 Selezionare PAZIENTE.
4 Aggiungere o modificare
le informazioni desiderate
del paziente.
5 Premere SCHERMO INIZIALE
e quindi spegnere il dispositivo.
5252
3 Selezionare PAZIENTE.
0,884 m
IrDA
Adattatore/ Defibrillatore
Computer
0,884 m
È possibile avviare e controllare la trasmissione dei dati del dispositivo tramite il proprio computer
utilizzando i software LIFENET per la revisione post-evento dei dati. Questo consente anche
di immettere le informazioni relative al paziente, selezionare i rapporti da trasmettere e monitorare
lo stato della trasmissione. Per ulteriori informazioni sulla configurazione degli strumenti LIFENET
per la revisione post-evento dei dati e per istruzioni sulla raccolta dei dati del dispositivo, consultare
la documentazione e la guida in linea dei prodotti di revisione post-evento LIFENET.
Quoti- Dopo Se 6 12
Operazione
diana l'uso occorre mesi mesi
Prova automatica quotidiana: eseguita automaticamente X
dal defibrillatore.
Lista di controllo dell'operatore (fare riferimento all'Appendice D). X
Ispezione del defibrillatore. X X
Pulizia del defibrillatore. X X
Controllo della presenza di tutte le forniture e degli accessori X X
necessari (ad esempio, gel, elettrodi, carta per l'ECG, ecc.).
Eseguire la prova utente. X
Eseguire i controlli di funzionamento:
Controllo del monitoraggio con piastre standard X
Controllo della defibrillazione e della cardioversione X
sincronizzata con piastre standard durante il funzionamento
a batteria
Controllo del monitoraggio con il cavo terapia X
Quoti- Dopo Se 6 12
Operazione
diana l'uso occorre mesi mesi
Controllo della defibrillazione e della cardioversione X
sincronizzata con il cavo di terapia durante il funzionamento
a batteria
Controllo della stimolazione con il cavo terapia X
Manutenzione preventiva e prove. X
Prova utente
La prova utente del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e esegue le stesse verifiche della prova
automatica quotidiana (fare riferimento alla sezione "Prova automatica quotidiana"). Si raccomanda
di effettuare la prova utente manuale quando la prova automatica quotidiana non viene completata,
quando viene rilevato un errore durante la prova o quando gli elettrodi REDI-PAK vengono
lasciati precollegati al cavo di terapia perché il defibrillatore sia pronto all'uso. La prova utente
può essere eseguita anche in caso di necessità di verificare il funzionamento del defibrillatore
con maggiore frequenza.
Per eseguire la prova utente, le piastre standard devono essere posizionate saldamente nei
relativi scomparti oppure il cavo di terapia QUIK-COMBO deve essere collegato e connesso
alla presa di prova QUIK-COMBO (fare riferimento alla Figura 7-1). Per quanto riguarda gli
elettrodi REDI-PAK, scollegarli dal cavo terapia QUIK-COMBO, quindi collegare la presa
di prova QUIK-COMBO al cavo di terapia.
Pulizia
ATTENZIONE!
Rischio di danni all'apparecchio.
Non pulire alcuna parte di questo dispositivo o accessori con candeggina, soluzione con
candeggina o composti fenolici. Non usare agenti abrasivi o infiammabili. Non sterilizzare questo
dispositivo o gli accessori, se non viene direttamente specificato nelle relative istruzioni operative.
Pulire il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e, i cavi e gli accessori con una spugna o un panno
umidi. Usare solo gli agenti detergenti elencati qui di seguito:
• Composti ammonici quaternari
• Alcool isopropilico
• Soluzioni di acido peracetico (perossiacetico)
Controlli di funzionamento
ATTENZIONE!
Possibile danno al simulatore.
Non scaricare più di 30 shock in un'ora o di 10 shock entro un periodo di cinque minuti oppure
eseguire una stimolazione continua sui simulatori paziente Physio-Control. I simulatori potrebbero
surriscaldarsi.
AVVERTENZA!
Pericolo di scossa.
Quando viene scaricato come descritto in questa prova, il defibrillatore eroga sino a 360 J
di energia elettrica. Se non si seguono le corrette procedure descritte in questo manuale,
energia elettrica di questa intensità può causare lesioni personali o la morte. Questa prova
deve venire eseguita solo da una persona qualificata per addestramento ed esperienza
e che conosca perfettamente le presenti istruzioni per l'uso.
Apparecchiature necessarie:
• Defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e con batteria interna completamente carica
• Piastre standard
14 Premere STAMPA.
AVVERTENZA!
Rischio di danni alle piastre e di ustioni sulla pelle del paziente.
Durante la scarica, premere le piastre saldamente sulle piastre del carico di prova per impedire
che la superficie delle piastre si danneggi o che si creino vaiolature. Le piastre danneggiate
o vaiolate possono causare ustioni sulla pelle del paziente durante la defibrillazione.
15 Premere saldamente entrambe le piastre sul tester di scarica del defibrillatore e tenere
premuti simultaneamente i due pulsanti SHOCK osservando lo schermo.
16 Verificare la scarica del defibrillatore in concomitanza con il rilevamento del successivo
complesso QRS.
17 Accertarsi che il defibrillatore ritorni alla modalità asincrona (i marker di rilevamento
scompaiono e il LED del pulsante SINC si spegne).
18 Verificare che la stampante fornisca indicazioni relative a: ora, data, sinc ACCESA,
sincronizzazione dei marker di rilevamento prima dell'erogazione di energia, nessun
marker di rilevamento dopo il primo SHOCK e sinc SPENTA sullo stampato dell'ECG.
19 Collegare il defibrillatore all'alimentazione CA e spegnerlo.
Nota: il defibrillatore può essere configurato in modo da rimanere in modalità sincrona
dopo la scarica.
Nota: per eseguire un controllo della defibrillazione con le piastre standard inserite negli
appositi scomparti, procedere con la prova utente (pagina 7-4) e non con il controllo della
defibrillazione tramite piastre standard.
AVVERTENZA!
Pericolo di scossa.
Durante le prove di defibrillazione, l'energia scaricata passa attraverso i connettori del cavo.
Fissare saldamente i connettori al simulatore.
13 Dopo l'emissione del segnale acustico che indica la carica completa, premere e tenere
premuto SHOCK mentre si osserva lo schermo.
14 Verificare la scarica del defibrillatore in concomitanza con il rilevamento del successivo
complesso QRS.
15 Accertarsi che il defibrillatore ritorni alla modalità asincrona (i marker di rilevamento
scompaiono e il LED del pulsante SINC si spegne).
16 Verificare che la stampante fornisca indicazioni relative a: ora, data, sinc ACCESA,
sincronizzazione dei marker di rilevamento prima dell'erogazione di energia, nessun
marker di rilevamento dopo il primo SHOCK e sinc SPENTA sullo stampato dell'ECG.
17 Collegare il defibrillatore all'alimentazione CA e spegnerlo.
Nota: il defibrillatore può essere configurato in modo da rimanere in modalità sincrona
dopo la scarica.
ASSISTENZA E RIPARAZIONE
AVVERTENZE!
Pericolo di scossa.
Non smontare il defibrillatore. Non contiene componenti sostituibili dall'operatore ed espone
ad alte tensioni pericolose. Rivolgersi a personale di assistenza qualificato per la riparazione.
Possibile erogazione inefficace dell'energia.
La modalità di servizio è destinata solo al personale autorizzato. L'uso scorretto della modalità
di servizio potrebbe alterare negativamente la configurazione del dispositivo e potrebbe cambiare
i livelli di energia. Rivolgersi al personale di assistenza qualificato per assistenza o informazioni
sulla configurazione del dispositivo.
Se una prova, le indicazioni sulla risoluzione dei problemi o un messaggio di servizio indicano
che il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e necessita di assistenza, contattare il personale di
assistenza qualificato. Per informazioni, rivolgersi al rappresentante locale di Physio-Control.
Quando si richiede assistenza a Physio-Control, occorre identificare il numero di modello
e di serie e descrivere il problema osservato. Se l'apparecchio deve essere spedito a un centro
di servizio o alla fabbrica, imballarlo nel contenitore di spedizione originale, se possibile, oppure
usare materiale protettivo per impedire danni di spedizione.
Il Manuale di servizio per la serie di defibrillatori/monitor LIFEPAK 20e fornisce informazioni
tecniche dettagliate per la manutenzione e le riparazioni che devono essere eseguite dal personale
di assistenza qualificato.
Preparazione
Il dispositivo deve essere pulito e non contaminato per poter essere riciclato.
Materiali di imballaggio
I materiali di imballaggio devono essere riciclati secondo le norme nazionali e locali.
GARANZIA
Consultare la dichiarazione di garanzia che fa parte del kit di accessori allegato al prodotto.
Per ottenerne duplicati, rivolgersi al rappresentante locale di Physio-Control. Per informazioni,
rivolgersi al rappresentante locale di Physio-Control.
OPZIONI DI IMPOSTAZIONE
Le opzioni di impostazione consentono di definire le funzioni operative per il defibrillatore/monitor
LIFEPAK 20e, ad esempio, i numeri per l'identificazione del dispositivo e le impostazioni predefinite.
Dalla Tabella 8-1 alla Tabella 8-19 vengono elencate tutte le opzioni di impostazione, insieme
alle impostazioni predefinite di fabbrica.
AVVERTENZA!
Rischio di funzionamento inadeguato del defibrillatore.
Modificare le impostazioni predefinite di fabbrica comporta la variazione di funzionamento
del dispositivo. Le modifiche alle impostazioni predefinite devono essere apportate solo
da personale autorizzato.
AVVERTENZA!
Possibile erogazione inefficace dell'energia.
La modalità servizio è destinata all'uso esclusivamente da parte di personale tecnico autorizzato.
L'uso inappropriato della modalità servizio potrebbe alterare negativamente la configurazione del
defibrillatore e potrebbe cambiare i livelli di energia. Rivolgersi a un tecnico qualificato per ricevere
assistenza o informazioni sulla configurazione del defibrillatore.
ENERGIA 2* Seleziona livello di energia Energia totale: 100, 125, 150, 175, 200, 225,
per shock 2 250, 275, 300, 325, 360.
Pediatrica: 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 15, 20,
30, 50, 70, 100.
ENERGIA 3* Seleziona livello di energia Energia totale: 100, 125, 150, 175, 200, 225,
per shock 3 250, 275, 300, 325, 360.
Pediatrica: 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 15, 20, 30,
50, 70, 100, 125, 150.
* ENERGIA 2 non può essere inferiore a ENERGIA 1. ENERGIA 3 non può essere inferiore a ENERGIA 2.
Per attivarlo, selezionare PROTOCOLLO DI ENERGIA dal menu Valore predefinito piastre.
Se si preme il controllo SELEZ ENERGIA o si abilita o disabilita la modalità DAE durante l'uso,
le sequenze automatiche di energia si disattivano.
di impostazione
messaggio SHOCK NON CONSIGLIATO.
DOPO IL SECONDO SNC: Dopo shock
nn cons, fatta eccezione per il risultato
SNC della prima analisi.
MAI: non viene mai richiesto
il CONTROLLO POLSO.
TEMPO RCP 1 Imp intervallo RCP dopo shock 15, 30, 45, 60, 90, 120, 180 SECONDI
o 30 MINUTI
TEMPO RCP 2 Imp interv RCP dopo SHOCK NON 15, 30, 45, 60, 90, 120, 180 SECONDI
CONSIGL. o 30 MINUTI
RCP INIZ. Attiva RCP iniziale SPENTO, ANALISI PRIMA,
RCP PRIMA
DURATA RCP Imposta intervallo RCP 15, 30, 45, 60, 90, 120, 180 SECONDI
INIZIALE per RCP iniziale
RCP PRESHOCK Imposta intervallo RCP preshock SPENTO, 15, 30 SECONDI
in seguito a decisioni di shock
consigliato
PROTOC. Seleziona protocollo di energia Energia 1: 150, 175, 200, 225, 250,
PREIMPOSTATI preimpostato 275, 300, 325, 360
Energia 2: 150, 175, 200, 225, 250,
275, 300, 325, 360
Energia 3: 150, 175, 200, 225, 250,
275, 300, 325, 360
Energia 2 non può essere inferiore
a Energia 1. Energia 3 non può
essere inferiore a Energia 2.
PROTOCOLLI Ripeti energia prec. dopo ACCESO o SPENTO.
FLESSIBILI SHOCK NON CONSIGLIATO
MENU MONITORAGGIO
Usare il menu Monitoraggio per definire le impostazioni per il monitoraggio dell'ECG e dell'SpO2.
Quando si seleziona una voce del menu, viene visualizzato un messaggio di Guida. Le opzioni
sottolineate corrispondono alle impostazioni predefinite di fabbrica.
Tabella 8-9 Menu Monitoraggio
di impostazione
per Impostazione 4
IMPOSTAZIONE 5 Selez. forme d'onda del canale Fare riferimento a Tabella 8-11.
per Impostazione 5
VOLUME Imposta volume per allarmi, Selezionare il livello del volume sullo
tonalità e mess. vocali schermo a pendenza. L'impostazione
minima riduce, ma non disattiva gli allarmi.
ALLARMI Attiva gli allarmi ACCESO: attiva gli allarmi per Frequenza
all'accensione cardiaca e SpO2 ogni volta in cui si
accende il defibrillatore.
SPENTO: allarmi disponibili tramite
il pulsante ALLARMI.
ALLARME VF/VT Allarmi al rilevamento ACCESO: attiva l'allarme VF/VT ogni volta
VF o VT in cui si accende il defibrillatore.
SPENTO: allarme VF/VT disponibile tramite
il pulsante ALLARMI.
STAMPA AUTOM Specifica eventi di stampa autom Fare riferimento a Tabella 8-15.
MODALITÀ ECG Risposta di frequenza ECG MONITOR o DIAGNOSTICA.
predefinita
MODALITÀ Risposta di frequenza monitor 1–30 HZ o 0,5–40 HZ.
MONITOR predef. per stampante e display
MODALITÀ Risposta di freq. diagnostica 0,05–40 HZ o 0,05–150 HZ.
DIAGNOSTICA predef. per stampante
EVENTI DI Stampa ECG (Allarmi) ACCESO o SPENTO.
ALLARME nel SOMMARIO EVENTI
FORME D'ONDA Stampa ECG (eventi utente) ACCESO o SPENTO.
EVENTO nel SOMMARIO EVENTI
di impostazione
SAS Stampa autom eventi SAS ACCESO o SPENTO.
FUSO ORARIO Selez. fuso orario per questo NESSUNO, 74 impostazioni per il fuso orario.
dispositivo
DATA/ORA Imposta data e ora correnti La data corrente sarà attiva alla successiva
accensione del dispositivo.
MODALITÀ Ora corrente o periodo TEMPO REALE o TEMPO TRASCORSO.
OROLOGIO trascorso visualizzati
LEG Attivare regole ora legale ACCESO o SPENTO.
di impostazione
Voce del menu Messaggio della Guida Opzioni
MODALITÀ SERVIZIO
La modalità di servizio contiene prove e registri per il personale tecnico specializzato.
Per informazioni specifiche riguardanti l'accesso alla modalità servizio, consultare
il Manuale di Service per la serie di defibrillatori/monitor LIFEPAK 20e.
Appendice A
Tutte le specifiche si intendono valide a 20°C, tranne quando diversamente specificato.
INFORMAZIONI GENERALI
I defibrillatori/monitor della serie LIFEPAK 20e dispongono di sette modalità operative principali:
Modalità manuale Normale modalità di funzionamento per utenti ALS.
Modalità DAE Normale modalità di funzionamento per utenti BLS.
Modalità Archivio Permette all'operatore di stampare, modificare
o eliminare dati archiviati dei pazienti precedenti.
Impostazione, modalità Consente all'operatore di configurare le impostazioni
del dispositivo.
Modalità Servizio Consente di eseguire le prove diagnostiche e le calibrazioni
per il dispositivo.
Modalità Simulazione Permette la visualizzazione di forme d'onda simulate
a scopo dimostrativo.
Modalità Prova automatica Consente di effettuare le prove automatiche quotidiane
dei circuiti essenziali.
ALIMENTAZIONE
Alimentato a corrente 90–132 VCA 50/60 HZ, 198–264 VCA 50/60 HZ, corrente
alternata (CA) assorbita totale inferiore a 120 VA (Volt-Ampere).
Tempo d'esecuzione
Prima di esaurirsi, una batteria di backup interna completamente carica fornisce la seguente
autonomia minima:
--dopo indicatore
--totale--
di batteria scarica--
Monitoraggio ECG e SpO2 210 5
(minuti):
Defibrillazione 140 3
(scariche a 360 joule):
Monitoraggio ECG 110 2
e SpO2 e stimolazione
(minuti a 100 mA, 60 ppm):
Tempo di ricarica della batteria La batteria viene ricaricata mentre il defibrillatore
è in funzione ed è collegato all'alimentazione CA.
Tempo tipico di carica della batteria: meno di quattro
ore quando il defibrillatore viene spento e viene
collegata l'alimentazione CA.
Indicatore di batteria scarica Messaggio di batteria scarica nell'area di stato
e messaggio acustico di avviso.
Indicatore dello stato della batteria Indica la capacità della batteria ancora disponibile.
Indicatore di servizio Si accende quando viene rilevato un malfunzionamento.
CARATTERISTICHE FISICHE
Peso (max) Defibrillatore/monitor in configurazione base con piastre rigide:
6,17 kg
Defibrillatore/monitor in configurazione completa (Stimolazione,
SpO2 e sportello) senza carta né cavi: 5,58 kg
Peso del cavo QUIK-COMBO: 0,20 kg
Peso delle piastre (rigide) standard, aggiungere: 0,88 kg
Dimensioni (max)
Altezza 21,3 cm
Larghezza 26,2 cm
Profondità 26,2 cm
DISPLAY
Dimensioni (area attiva
115,18 mm di larghezza x 86,38 mm di altezza
di visualizzazione)
Tipo di display LCD 320 x 240, a colori, visualizzazione passiva
o (solo unità base) attiva
Contrasto del display LCD selezionabile dall'utente
(solo visualizzazione passiva)
Visualizza un minimo di 4 secondi di ECG e caratteri
alfanumerici per valori, istruzioni apparecchio o messaggi
Possibilità di visualizzare una forma d'onda addizionale
Velocità di scansione per la visualizzazione della forma d'onda:
25 mm/s per ECG
GESTIONE DATI
Il dispositivo registra e memorizza i dati paziente, gli eventi
(comprese forme d'onda e annotazioni) e le registrazioni
di forma d'onda ECG continue nella memoria interna
L'utente può selezionare e stampare i rapporti
Tipi di rapporto Due tipi di formati di Rapporti sugli eventi critici SOMMARIO
EVENTI (SOMMARIO EVENTI) (breve e medio)
• ECG iniziale (tranne in formato breve)
• Rilevazione automatica dei segni vitali ogni 5 minuti
Capacità di memoria Due cartelle paziente con piena capacità che includono
Rapporti SOMMARIO EVENTI sugli eventi critici – fino
a 100 eventi a forma d'onda singola
MONITOR
ECG L'ECG viene monitorato tramite la disposizione di vari cavi.
Un cavo a 3 -fili viene usato per il monitoraggio dell'ECG
a 3 derivazioni. Un cavo a 5 -fili viene usato per l'ECG
a 3 derivazioni più AVR, AVL, AVF e C. Le piastre standard
o gli elettrodi terapia (elettrodi QUIK-COMBO per stimolazione/
defibrillazione/ECG o elettrodi monouso FAST-PATCH per
defibrillazione/ECG) possono essere utilizzati per il monitoraggio
delle derivazioni Piastre. Compatibile con i cavi ECG e terapia
per LIFEPAK 12.
Appendice A
Selezione delle
Derivazioni I, II, III, (cavo ECG a 3 fili)
derivazioni
Derivazioni I, II, III, AVR, AVL e AVF e C acquisite
simultaneamente, (cavo ECG a 5 -fili)
Dimensioni ECG 4, 3, 2,5, 2, 1,5, 1, 0,5, 0,25 cm/mV
Visualizzazione
Display digitale 20–300 bpm
frequenza cardiaca
Indicazione fuori limiti: Simbolo display "---"
Il simbolo del cuore lampeggia al rilevamento di ogni
complesso QRS
In modalità DAE, mentre il sistema Shock Advisory System
Sistema di sorveglianza
non è attivo, il sistema CPSS tiene sotto controllo il paziente
continua del paziente
tramite le piastre QUIK-COMBO o la Derivazione II dell'ECG,
(CPSS):
per rilevare eventuali ritmi da trattare con shock.
Usati per avvertenze e allarmi specifici (configurazione
Messaggi vocali
acceso/spento)
Uscita ECG analogica Guadagno: 1 V/mV x 1,0; ritardo di 35 ms
Modalità di reiezione
90 dB a 50/60 Hz
comune
SpO2 Sensori Masimo®
Intervallo di saturazione Da 1 a 100%
Accuratezza saturazione 70–100% (0–69% non specificata)
Adulti/Bambini ± 2 cifre (in assenza di movimento)
± 3 cifre (in movimento)
Neonati ± 3 cifre (in assenza di movimento)
± 3 cifre (in movimento)
Barra grafica
dell'intensità dinamica
del segnale
Tonalità a impulsi
all'inizio della forma
d'onda pletismografica
Frequenza media di
4, 8, 12 o 16 secondi, selezionabile dall'utente
aggiornamento SpO2
Misurazione della SpO2 I valori della SpO2 funzionali vengono visualizzati e memorizzati
Intervallo frequenza
Da 25 a 240 bpm
del polso
Accuratezza frequenza
del polso
Adulti/Bambini/ ± 3 cifre (in assenza di movimento)
Neonati ± 5 cifre (in movimento)
Forma d'onda SpO2
con controllo automatico
del guadagno
Allarmi
Impostaz rapida Attiva gli allarmi per tutti i parametri
Allarme VF/VT Attiva il monitoraggio CPSS continuo in Modalità Manuale
STAMPANTE
Stampa in continuo dati sul paziente visualizzati
Dimensioni carta 50 mm
Velocità di stampa Velocità di stampa dell'ECG continuo: 25 mm/s ± 5% (misurata
in conformità alle norme AAMI EC-11 (1991), 4.2.5.2)
Velocità di stampa dei rapporti SOMMARIO EVENTI: 25 mm/s
Ritardo 8 secondi
Stampa automatica Gli eventi di forma d'onda vengono stampati automaticamente
(configurabile dall'utente)
RISPOSTA DI FREQUENZA
Risposta in frequenza
Da 0,05 a 150 Hz o da 0,05 a 40 Hz (configurabile dall'utente)
diagnostica
Risposta in frequenza monitor Da 0,67 a 40 Hz o da 1 a 30 Hz (configurabile dall'utente)
Risposta in frequenza piastre Da 2,5 a 30 Hz
Risposta in frequenza uscita
Da 0,67 a 32 Hz (tranne da 2,5 a 30 Hz per ECG con piastre)
ECG analogica
DEFIBRILLATORE
Manuale
Selez energia 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 15, 20, 30, 50, 70, 100, 125, 150, 175,
200, 225, 250, 275, 300, 325 e 360 J o uno dei due protocolli
formati da tre livelli sequenziali di shock, configurabili dall'utente
Intervallo completo 100–360, 100–360, 100–360 J
Pediatrica 2–100, 2–100, 2–150 J
Tempo di carica Il tempo di carica fino a 200 J è inferiore a 5 secondi con
la batteria completamente carica
Il tempo di carica fino a 360 J è inferiore a 7 secondi con
la batteria completamente carica
Il tempo di carica fino a 360 J è inferiore a 10 secondi fino
a quando non si entra in condizione di batteria con scarsa carica
Cardioversione sincrona L'erogazione di energia inizia entro 60 ms dal picco QRS
L'erogazione di energia inizia entro 25 ms dall'impulso
di sincronizzazione esterno
Impulso di sincronizzazione esterno: 0–5 V (livello TTL)
impulsi, elevato attivo, > 5 ms di durata, a una distanza
non inferiore a 200 ms e non superiore a 1 s
Forma d'onda Bifasica troncata esponenziale
Le caratteristiche seguenti sono valide solo tra 25 e 200Ω,
a meno che non sia specificato diversamente.
Accuratezza dell'energia: a 50 W: ± 1 J o 10% dell'impostazione,
il valore maggiore tra i due; per impedenze tra 25 e 100 W:
± 2 J o 15% del valore selezionato, il valore maggiore tra i due.
Appendice A
Compensazione sulla tensione: attiva quando si collegano
elettrodi terapia monouso. Uscita di energia a 50 W:
entro ± 5% o ± 1 J, il valore maggiore tra i due, limitata alla
tensione che genererebbe un'erogazione di 360 J a 50 W.
Fase 1
Fase 2
STIMOLATORE
Modalità di stimolazione Sincrona o asincrona
Impostazioni predefinite per frequenza e corrente
(configurabile dall'utente)
Frequenza di stimolazione da 40 a 170 ppm
Precisione di frequenza ± 1,5% sull'intero intervallo
Forma d'onda in uscita Monofasica, ampiezza stabile a ± 5% rispetto al valore di picco
per correnti maggiori o uguali a 40 mA, Durata 20 ± 1 ms,
tempi di salita/discesa ≤1 ms [livelli 10–90%]
Corrente in uscita Da 0 a 200 mA
Pausa La frequenza dell'impulso di stimolazione viene ridotta
ad un quarto del valore selezionato quando viene attivata
la funzione pausa
Periodo refrattario Da 200 a 300 ms ± 3% (in funzione della frequenza)
DATI AMBIENTALI
Temperatura
Da 5°C a 40°C
di funzionamento
Temperatura
Da –20°C a 60°C, esclusi gli elettrodi di terapia
di conservazione
Umidità relativa
Da 5 a 95%, senza condensa
di funzionamento
Pressione atmosferica
Da ambiente fino a 522 mmHg (da 0 a 3.048 m)
di funzionamento
Resistenza all'acqua,
in funzionamento (senza
accessori ad eccezione IPX1 (versamento) in conformità a IEC 60601-1 clausola 44.6
del cavo ECG e delle
piastre rigide)
EMC IEC 60601-1-2:2001/EN 60601-1-2:2001, Apparecchi
medicali-Requisiti generali degli standard collaterali per la
sicurezza: Compatibilità elettromagnetica-Requisiti e test.
IEC 60601-2-4:2002; clausola 36/EN 60601-2-4:2003:
clausola 36, Requisiti specifici per la sicurezza dei defibrillatori
cardiaci e i monitor dei defibrillatori cardiaci.
Urto (caduta) 1 caduta su ciascun lato da un'altezza di 45,7 cm su una
superficie di acciaio
Vibrazione MIL-STD-810E, Metodo 514.4, Cat 1
Appendice A
CARATTERISTICA
Respirazione, rilevamento La funzione derivazioni ECG staccate usa la corrente CA
derivazioni staccate, per determinare quando le derivazioni risultano staccate;
corrente di annullamento gli elettrodi di defibrillazione monouso utilizzano corrente
del rumore e tensione CA per identificare la presenza di derivazioni staccate
e le derivazioni ECG usano un segnale di annullamento
del rumore compreso tra CC e circa 5 k Hz. L'ampiezza di
questi segnali è conforme alle normative AAMI EC-11 3.2.10
e AAMI EC-13 (1992) 3.2.5.
Metodo per il calcolo Il valore medio della frequenza cardiaca viene calcolato
del valore medio della tramite una media ponderata della durata di circa 8 secondi.
frequenza cardiaca Quando la frequenza in ingresso cresce velocemente,
il misuratore della frequenza registra più rapidamente.
Fare riferimento alla sezione riguardante il tempo di risposta
della frequenza cardiaca. L'intervallo di aggiornamento
del display corrisponde a ogni battito o a ogni 2 secondi,
a seconda dell'intervallo di tempo più breve.
Tempo di risposta della Tempo di risposta del misuratore della frequenza cardiaca:
frequenza cardiaca per un cambiamento di frequenza da 80 a 120 bpm, il tempo
di risposta equivale, in media, a 5,5 secondi con una variabilità
tra 4,9 e 6,2 secondi quando sottoposto a prova secondo
la normativa AAMI EC-13 4.1.2.1 f. Per un cambiamento
di frequenza da 80 a 40 bpm, il tempo di risposta è di
5,6 secondi con una variabilità tra 5,0 e 6,4 secondi.
Frequenza cardiaca Tutti i complessi vengono rilevati. Il risultato della misura
con ritmo irregolare di frequenza può estendersi dal valore di frequenza cardiaca
associata all'intervallo R-R più breve a quello associato con
l'intervallo R-R più lungo. Quando sono presenti, gli intervalli
R-R intermedi sono favoriti come base per la frequenza.
Forma d'onda Bifasica esponenziale troncata.
CARATTERISTICA
Le caratteristiche seguenti valgono solo da 25 a 175Ω,
a meno che non sia specificato diversamente.
Accuratezza dell'energia: a 50Ω: +1 J o 10%
dell'impostazione, il valore maggiore tra i due; per impedenze
comprese tra 25–175Ω: +2 J o 15% del valore selezionato,
il del valore maggiore tra i due.
Compensazione sulla tensione: attiva quando si collegano
elettrodi di terapia monouso. Uscita di energia entro +5% o +1 J,
il valore maggiore tra i due, su impedenza di 50Ω, limitata alla
tensione che genererebbe un'erogazione di 360 J a 50Ω.
Uscita
R ate ddiEenergia
n e r g y O unominale
tp u t
375
36 0 J *
350
325 J *
325
3 00 J *
300
27 5 J *
275
E n e rg y (J
Energia (J)
250 J *
250
2 25 J *
225
200 J *
200
175 175 J *
150 J *
150
125
25 50 75 10 0 1 25 150 175
Impedenza paziente
P a tie nt Im pe da nc e ( ohm (Ω)
s)
Appendice A
CARATTERISTICA
Tempo di allarme per In cinque prove per una tachicardia da 206 bpm, 1 mV,
la frequenza cardiaca il tempo medio di rilevamento è stato 7,1 secondi. Il tempo
massimo di rilevamento è stato di 7,9 secondi. Il tempo
minimo è stato di 5,6 secondi.
Per un segnale di prova di dimensioni dimezzate, la media
è stata di 6,1 secondi, il massimo di 6,4 e il minimo di 5,7.
In questo caso, la sensibilità del dispositivo è stata aumentata
a 5 mV/cm.
Per un segnale di prova di dimensioni raddoppiate, la media
è stata di 5,7 secondi, il massimo di 6,3 e il minimo di 5,1.
In cinque prove per una tachicardia da 195 bpm, 2 mV, il tempo
medio di rilevamento è stato di 6,2 secondi. Il tempo massimo
di rilevamento è stato di 7,1 secondi. Il tempo minimo è stato
di 5,8 secondi.
Per un segnale di prova di dimensioni dimezzate, la media
è stata di 6,0 secondi, il massimo di 6,7 e il minimo di 5,4.
In questo caso, la sensibilità del dispositivo è stata aumentata
a 5 mV/cm.
Per un segnale di prova di dimensioni raddoppiate, la media
è stata di 6,0 secondi, il massimo di 6,4 e il minimo di 5,8.
Precisione della Il dispositivo utilizzato è un sistema di dati digitali campionati.
riproduzione del segnale È conforme ai requisiti per entrambi i metodi di prova per
la risposta di frequenza diagnostica descritti in EC11,
sezione 3.2.7.2.
Allarmi sonori Questo è un dispositivo autonomo. Tutti i toni di allarme
sono interni al defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e bifasico.
Le violazioni degli allarmi vengono manifestate da tonalità,
messaggi vocali e indicazioni visuali.
La manifestazione di un allarme si verifica entro 1 secondo
da quando il parametro visualizzato ha superato il limite
assegnato. L'utente può regolare il volume degli allarmi.
Questa regolazione non consente di raggiungere un livello
di volume pari a zero.
Le tonalità SAS sottolineano i messaggi SAS visualizzati
sul display del dispositivo.
CARATTERISTICA
L'elenco seguente identifica le assegnazioni di tonalità
per ogni tipo di allarme:
• Il tono di priorità 1 viene usato per avvisare l'utente della
possibilità di decesso imminente. Questa tonalità corrisponde
a un suono alternato tra 440 Hz e 880 Hz con un ciclo di
lavoro utile del 50% e una frequenza di alternanza di 4 Hz.
• Il tono di priorità 2 viene usato per avvisare l'utente della
possibilità di una condizione potenzialmente fatale. Questa
tonalità è un suono continuo da 698 Hz.
• Il tono di priorità 3 viene usato per avvisare l'utente della
possibilità di una condizione anormale. Tre segnali acustici
da 1.046 Hz della durata di 100 ms ciascuno con una pausa
di 150 ms tra il primo e il secondo e tra il secondo e il terzo,
seguiti da una pausa di 200 ms.
• I toni di priorità 3 sono di tipo singolo e ripetuto: per un tono
singolo, la sequenza di 3 segnali sonori viene emessa una
sola volta. Per un tono ripetuto, la sequenza di 3 segnali
sonori viene ripetuta ogni 20 secondi.
• Il tono di priorità 4 è un tono temporaneo compreso
tra 500 e 1.500 Hz. Caratteristiche specifiche sono:
– Tono QRS e impostazione volume – durata
di 100 ms a 1.397 Hz.
– Clic dei tasti – durata di 4 ms a 1.319 Hz.
Il tono di avviso consiste in un gruppo di due tonalità che
precedono i messaggi vocali e attirano l'attenzione al display.
Le caratteristiche specifiche sono:
• Onda quadra da 1.000 Hz, durata di 100 ms.
• Silenzio, durata di 100 ms.
• Silenzio, durata di 140 ms (quando precede un messaggio
vocale).
• Messaggio vocale, quando usato.
Allarmi visuali Gli allarmi vengono indicati visualmente nel modo seguente:
Il parametro violato lampeggia in video negativo e un
messaggio viene presentato nell'area di stato dello schermo.
Queste indicazioni visive rimangono sullo schermo fino alla
correzione dell'allarme. L'indicazione visiva degli allarmi
continua anche quando i toni non sono più udibili.
Disattivazione degli allarmi Se un parametro viene violato, il tono potrebbe essere
disattivato per due minuti tramite la pressione del pulsante
Allarmi.
Una disattivazione preventiva degli allarmi è disponibile
con impostazioni selezionabili di 2, 5, 10 e 15 minuti.
Gli allarmi visivi rimangono sempre attivi.
Appendice A
CARATTERISTICA
Allarme VF/VT Esegue il monitoraggio automatico del ritmo ECG del
paziente alla ricerca di un potenziale ritmo defibrillabile
tramite il Sistema di sorveglianza continua del paziente
(CPSS). L'allarme VF/VT richiede che l'ECG del paziente
sia monitorato sulla Derivazione II o sulla derivazione Piastre
usando gli elettrodi terapia. L'allarme VF/VT viene interrotto
all'attivazione della stimolazione o al collegamento delle
piastre standard e viene visualizzata la derivazione Piastre.
Deviazione dell'energia Quando l'ingresso delle piastre è collegato in parallelo con
un secondo defibrillatore, l'erogazione di energia al paziente
viene ridotta di meno del 10%.
Reiezione onda T alta Le onde T con un'altezza di 1 mV non sono rilevate dal
monitor quando le dimensioni dell'onda R sono di 1 mV
e la frequenza di ingresso è di 80 bpm.
SpO2 visualizzata Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e è calibrato per
la visualizzazione della saturazione funzionale che
è lo standard per l'SpO2.
Tempo di carica
Appendice B
Descrizione
La Physio-Control ha condotto uno studio clinico prospettico, cieco, multicentrico, randomizzato
degli shock bifasici troncati esponenziali (BTE) e degli shock a onda sinusoidale smorzata
monofasica (MDS) standard. In particolare, è stata valutata l'equivalenza di shock BTE
a 200 J e 130 J con shock1 MDS a 200 J.
Metodi
Si è indotta fibrillazione ventricolare in 115 pazienti durante la valutazione del funzionamento
di defibrillatori/cardioverter impiantabili e in 39 pazienti durante la valutazione elettrofisiologica
di aritmie ventricolari. Dopo 19 ± 10 secondi di fibrillazione, un defibrillatore personalizzato
ha erogato uno shock casuale automatico. L'efficacia è stata stabilita in base al buon esito
Appendice B
di questo shock. L'equivalenza fra shock di prova e shock di controllo è dimostrata dalle
percentuali 95UCLD di efficacia (95% limite superiore di confidenza della differenza fra
controllo e prova) con valori inferiori al 10%.
Risultati
Fibrillazione ventricolare
L'efficacia degli shock BTE a200 J si è dimostrata come minimo equivalente a quella degli
shock MDS a 200 J (95UCLD = 2%). La differenza fra le percentuali di successo fra gli shock
MDS a 200 J e gli shock BTE a 200 J è stata pari a –10% (ossia un intervallo di confidenza del 95%
esatto da –27% a 4%). Gli shock BTE a 130 J non si sono dimostrati equivalenti agli shock MDS
a 200 J (95UCLD=22%). Tuttavia, la relativa efficacia non si è dimostrata significativamente inferiore
a quella degli shock MDS a 200 J (il valore statistico è stato limitato dalle ridotte dimensioni dei
campioni). Per tutti i tipi di shock, i parametri emodinamici (saturazione di ossigeno e pressione
sanguigna sistolica e diastolica) erano approssimativamente pari ai livelli di pre-induzione per
30 secondi dopo gli shock con buon esito.
Fibrillazione ventricolare
Shock Intervallo di confidenza del 95%
1° shock con buon esito
200 J MDS 61/68 (90%) 80–96%
200 J BTE 39/39 (100%) 91–100%
130 J BTE 39/47 (83%) 69–92%
1
S.L. Higgins et al., "A comparison of biphasic and monophasic shocks for external defibrillation",
Prehospital Emergency Care, 2000, 4(4):305-13.
Tachicardia ventricolare
62 pazienti sono stati sottoposti a 72 episodi di tachicardia ventricolare (VT) indotta
e successivamente trattati con shock randomizzati. Con gli shock bifasici e monofasici
sono stati osservati tassi elevati di conversione. Tuttavia, i campioni erano troppo piccoli
per poter determinare statisticamente la relazione fra i tassi di successo delle forme
d'onda oggetto dello studio.
Tachicardia ventricolare
Shock Intervallo di confidenza del 95%
1° shock con buon esito
200 J MDS 26/28 (93%) 77–99%
200 J BTE 22/23 (96%) 78–100%
130 J BTE 20/21 (95%) 76–100%
Conclusioni
In questo studio in doppio cieco, l'efficacia degli shock BTE a 200 J si è dimostrata almeno
equivalente a quella degli shock MDS a 200 J per il trattamento di una fibrillazione ventricolare
di breve durata e indotta elettricamente. Tuttavia, l'efficacia degli shock bifasici a 130 J rispetto
agli shock monofasici a 200 J per la defibrillazione della VF non ha dato risultati certi. Tutte le
forme d'onda analizzate hanno fornito un'alta percentuale di risoluzione degli episodi di VT, ma
i campioni relativi alla tachicardia ventricolare erano troppo piccoli per poter determinare relazioni
statisticamente significative con i tassi di successo nel trattamento della VT delle forme d'onda
oggetto dello studio.
Dal confronto con gli shock convenzionali per il trattamento della VF, non è stato riscontrato
alcun effetto, né positivo né negativo, degli shock bifasici di defibrillazione sui parametri emodinamici.
È possibile che, rispetto agli shock monofasici a 200 J, gli shock bifasici a 200 J portino in alcuni
casi a una risoluzione più rapida della fibrillazione ventricolare. Si conclude pertanto che gli shock
bifasici per il trattamento della VF erogati ai livelli di energia convenzionali sono potenzialmente
in grado di aumentare gli esiti positivi della rianimazione di pazienti in arresto cardiaco.
Panoramica
L'efficacia della forma d'onda bifasica troncata esponenziale (BTE) di Physio-Control è stata
confrontata con quella della forma d'onda sinusoidale monofasica smorzata (MDS) standard nel
corso di uno studio clinico prospettico, internazionale, multicentrico e randomizzato su pazienti adulti
sottoposti a cardioversione elettiva della fibrillazione atriale (AF). Allo studio hanno partecipato
80 pazienti trattati con uno o più shock di prova. Il set di dati primario consisteva di 72 pazienti
arruolati con fibrillazione atriale accertata. I dati di 7 pazienti con flutter atriale sono stati analizzati
separatamente. Un paziente che non soddisfaceva tutti i criteri del protocollo è stato escluso
dall'analisi.
I soggetti sono stati scelti a caso per ricevere shock bifasici o monofasici dal defibrillatore/
monitor LIFEPAK 12. In caso di persistenza della fibrillazione atriale, sono stati erogati shock
progressivamente crescenti a 70, 100, 200 e 360 J della forma d'onda assegnata e uno shock
Appendice B
incrociato a 360 J dell'altra forma d'onda. Gli shock sono stati erogati utilizzando gli elettrodi di
stimolazione/defibrillazione/ECG EDGE System QUIK-COMBO® applicati in posizione antero-laterale
standard. L'esito positivo della cardioversione è stato definito dalla cessazione della fibrillazione
atriale dopo l'erogazione di uno shock, in base alla lettura dell'elettrocardiogramma da parte
di due cardiologi che non erano a conoscenza della forma d'onda dello shock somministrato.
I pazienti hanno stimato l'intensità del dolore alla cute in seguito alla procedura su una scala
di valori da 0 a 8.
Questo studio ha dimostrato che gli shock bifasici offrono una maggiore efficacia per la
cardioversione della fibrillazione atriale, in quanto richiedono un numero inferiore di shock,
il 65% in meno di corrente e il 65% in meno di energia. I pazienti sottoposti a cardioversione
elettiva con il protocollo bifasico, rispetto a quelli sottoposti al protocollo monofasico, hanno
riportato dolori post-procedurali di entità significativamente inferiore.
Obiettivi
L'obiettivo principale dello studio era il confronto dell'efficacia cumulativa degli shock bifasici
e monofasici di energia minore o uguale a 200 J per la cardioversione della fibrillazione atriale.
Per verificare la presenza di una differenza statisticamente significativa tra gruppi di pazienti
trattati con queste due forme d'onda, è stato utilizzato un modello sequenziale triangolare.
Gli obiettivi secondari includevano: 1) una stima della relazione tra le risposte alle dosi per
le due forme d'onda che consentirebbe ai medici di selezionare con maggiore consapevolezza
le dosi di energia necessarie per la cardioversione con shock bifasici; 2) il confronto tra i livelli
di dolore nei pazienti in seguito al trattamento con shock monofasici e bifasici.
Risultati
Tra i pazienti arruolati, 72 mostravano i sintomi di fibrillazione atriale e 7 di flutter atriale. In media,
i pazienti accusavano la fibrillazione atriale da 88 giorni, avevano 66 anni di età, pesavano 81 kg
e presentavano un'impedenza transtoracica di 72 ohm. Il 63% dei pazienti era di sesso maschile
e il 46% era stato sottoposto precedentemente a cardioversione. Non sussistevano differenze
significative nelle caratteristiche della linea di base o nelle dimensioni dell'atrio sinistro, nella
terapia cardiaca o nella diagnosi tra il gruppo di pazienti trattato con shock monofasici e quello
trattato con shock bifasici.
Tabella B-1 Percentuali di successo complessive e risultati incrociati per la cardioversione della fibrillazione atriale
Impostazione
70 J 100 J 200 J 360 J Successi incrociati a 360 J
di energia
Le percentuali cumulative dei successi per la cardioversione della fibrillazione atriale con
shock di energia inferiore o pari a 200 J, ovvero l'endpoint primario dello studio, sono state
significativamente più alte nel gruppo bifasico rispetto al gruppo monofasico (p < 0,0001).
La percentuale totale di successi osservata a 360 J è stata inoltre superiore per gli shock
bifasici rispetto agli shock monofasici, tuttavia non ha raggiunto una rilevanza statistica.
Tabella B-2 Impostazioni di energia, energia erogata e corrente di picco per gli shock somministrati ai pazienti
in fibrillazione atriale
Shock monofasici
70 J 37 73 ± 3 21,0 ± 3,5
Shock bifasici*
70 J 35 71 ± 0 11,9 ± 2,5
100%
BTE
90%
80%
70%
% di successo
60%
MDS
50%
40%
30%
20%
10%
Appendice B
0%
0 50 100 150 200 250 300 350 400
impostazione di energia (J)
Figura B-1 Percentuali di successo complessivo per la cardioversione della fibrillazione atriale in funzione
dell'energia erogata nel caso di shock monofasici (MDS) e bifasici (BTE): Percentuali osservate (n) rappresentate
con le curve di risposta alle dosi stimate
Rispetto agli shock monofasici, gli shock bifasici consentono la cardioversione della fibrillazione
atriale con una corrente di picco inferiore (14 ± 4,3 e 39,5 ± 11,2 A, p < 0,0001), minore energia
(97 ± 47 e 278 ± 120 J, p < 0,0001), un numero inferiore di shock (1,7 e 3,5 shock, p < 0,0001)
e minore energia totale (146 ± 116 e 546 ± 265 J, p < 0,0001). I pazienti trattati con il protocollo
bifasico, hanno riscontrato immediatamente dopo (0,4 ± 0,9 e 2,5 ± 2,2, p < 0,0001) e 24 ore
dopo il trattamento (0,2 ± 0,4 e 1,6 ± 2, p < 0,0001) dolore post-procedurale notevolmente
inferiore rispetto a quelli trattati con il protocollo monofasico.
Tutti i pazienti con flutter atriale sono stati sottoposti a cardioversione con il primo shock (70 J),
sia monofasico (n=4) che bifasico (n=3).
Gli elettrodi sono stati collocati in posizione antero-laterale per il trattamento della maggior
parte (96%) dei pazienti studiati. Studi pubblicati non concordano sulla maggiore efficacia
degli shock con elettrodi applicati in posizione antero-posteriore rispetto a quella antero-laterale.
Se sussistessero vantaggi clinico-terapeutici nelposizionamento antero-posteriore degli elettrodi,
si potrebbero ottenere percentuali di successo lievemente superiori nella cardioversione con
entrambe le forme d'onda rispetto a quelle riscontrate in questo studio. Tuttavia, è improbabile
che la posizione influenzi la relazione osservata tra l'efficacia delle forme d'onda monofasica
e bifasica.
Conclusioni
I dati dimostrano che, nella cardioversione della fibrillazione atriale, la forma d'onda bifasica di
Physio-Control risulta clinicamente superiore alla forma d'onda sinusoidale smorzata monofasica
standard. In particolare, rispetto agli shock monofasici, gli shock bifasici hanno determinato la
cardioversione della fibrillazione atriale con una corrente di picco, un'energia, un numero di shock
e un'energia cumulativa inferiori. I pazienti sottoposti a cardioversione elettiva con il protocollo
bifasico, rispetto a quelli sottoposti al protocollo monofasico, hanno riscontrato livelli di dolore
post-procedurale notevolmente inferiori, immediatamente dopo e nelle 24 ore successive al
trattamento. Ciò può essere dovuto alla minore quantità di shock richiesti, energia complessiva
e corrente di picco erogata oppure a caratteristiche proprie della forma d'onda bifasica.
1
Koster R, Dorian P., et al. A randomized trial comparing monophasic and biphasic waveform shocks for external
cardioversion of atrial fibrillation. American Heart Journal, 2004;147(5):K1-K7.
Panoramica
L'efficacia della forma d'onda bifasica troncata esponenziale (BTE) di Physio-Control nella
defibrillazione è stata confrontata con quella della forma d'onda sinusoidale monofasica smorzata
(MDS) standard in uno studio clinico prospettico, multicentrico e randomizzato su pazienti sottoposti
a defibrillazione intraoperatoria diretta per il trattamento della fibrillazione ventricolare (FV).
Nello studio sono stati inclusi 251 pazienti adulti; 98 di essi hanno sviluppato una VF trattata
con uno o più shock. Sette pazienti che non soddisfacevano tutti i criteri del protocollo sono
stati esclusi dall'analisi.
I soggetti sono stati randomizzati a ricevere shock BTE o MDS dal defibrillatore/monitor LIFEPAK 12.
Coloro che hanno sviluppato fibrillazione ventricolare dopo la rimozione di un clamp aortico hanno
ricevuto shock di intensità crescente a 2, 5, 7, 10 e 20 joule (J) tramite l'applicazione di piastre
da 2 cm fino al raggiungimento della defibrillazione. In caso di persistenza della fibrillazione
Appendice B
ventricolare, è stato erogato uno shock incrociato a 20 J dell'altra forma d'onda.
Questo studio ha dimostrato la maggiore efficacia degli shock bifasici nella defibrillazione;
tale efficacia è correlata alla necessità di una quantità inferiore di shock, energia di soglia
ed energia cumulativa rispetto agli shock sinusoidali smorzati monofasici.
Obiettivi
L'obiettivo principale dello studio era il confronto dell'efficacia cumulativa degli shock BTE
con quella degli shock MDS a livelli di energia minori o uguali a 5 J. Per verificare la differenza
tra i gruppi di forme d'onda è stato utilizzato un modello sequenziale triangolare.
L'obiettivo secondario era quello di fornire una stima della relazione tra le risposte alle dosi
per le due forme d'onda per consentire ai medici di selezionare con maggiore consapevolezza
le dosi di energia necessarie per la defibrillazione intraoperatoria con shock bifasici.
Risultati
34 uomini e 15 donne sono stati inseriti casualmente nel gruppo BTE, mentre 34 uomini
e 7 donne sono stati inseriti nel gruppo MDS. L'età media era rispettivamente di 66 e 68 anni.
Non sono state riscontrate differenze significative tra i gruppi di trattamento BTE e MDS in
relazione all'eziologia cardiaca, alla cronologia delle aritmie, alle terapie cardiache correnti,
alla classe di rischio ASA (American Society of Anesthesiology), allo spessore della parete
ventricolare sinistra, alla durata del by-pass cardiopolmonare, alla temperatura interna
o ai valori ematochimici al momento della rimozione del clamp aortico.
L'esito positivo complessivo della defibrillazione con shock di energia inferiore o pari a 5 J,
ovvero l'endpoint primario dello studio, è risultato significativamente più alto nel gruppo BTE
rispetto al gruppo MDS (p=0,011). Non è stato possibile includere in analisi successive più
complete 2 dei 91 pazienti coinvolti nell'endpoint primario dello studio, a causa di variazioni
del protocollo che si sono verificate nella sequenza di shock dopo quello a 5 J. Le percentuali
complessive di successo cumulativo per la defibrillazione intraoperatoria nei rimanenti 89 pazienti
sono riportati nella Tabella B-3 e nella Figura B-2. Tali dati rappresentano una stima ragionevole
della probabilità di successo della defibrillazione per un singolo shock a un determinato livello
di energia nell'intervallo studiato.
Rispetto al gruppo MDS, il gruppo BTE ha richiesto in media un numero di shock inferiore
(2,5 contro 3,5: p=0,002), un'energia di soglia minore (6,8 J contro 11 J: p=0,003) e un'energia
cumulativa minore (12,6 J contro 23,4 J: p=0,002). Non sono state rilevate differenze
significative tra le percentuali di successo degli shock incrociati BTE e MDS.
Tabella B-3 Percentuali complessive di successo degli shock ed esiti degli shock incrociati per la defibrillazione
intraoperatoria
Impostazione
2J 5J 7J 10 J 20 J Esiti incrociati a 360 J
di energia
100%
90%
BTE
80%
70%
% di successo
MDS
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
0 5 10 15 20
impostazione di energia (J)
Figura B-2 Percentuali disuccesso complessivo per la defibrillazione intraoperatoria in funzione dell'energia
erogata, nel caso di shock monofasici (MDS) e bifasici (BTE): Percentuali osservate (n) rappresentate con
le curve di risposta alle dosi stimate
Conclusioni
I dati dimostrano che, nella defibrillazione interna intraoperatoria della fibrillazione ventricolare,
la forma d'onda bifasica di Physio-Control risulta clinicamente superiore alla forma d'onda
sinusoidale smorzata monofasica standard. In particolare, dimostrano la maggiore efficacia
degli shock bifasici nella defibrillazione; tale efficacia è correlata alla necessità di una quantità
inferiore di shock, energia di soglia ed energia cumulativa rispetto agli shock sinusoidali smorzati
monofasici. Non sono stati registrati risultati rischiosi o eventi avversi dovuti all'utilizzo della
forma d'onda bifasica.
Appendice B
shock MDS, sarebbe appropriato utilizzare un livello di energia BTE corrispondente alla metà
dell'energia selezionata per gli shock MDS (ad esempio, BTE a 10 J invece di MDS a 20 J).
Ognuna di queste strategie deve assicurare una terapia di defibrillazione efficace riducendo
significativamente la quantità di corrente di picco alla quale è esposto il cuore.
La fibrillazione può persistere per cause diverse non correlate al tipo di forma d'onda utilizzata
per la defibrillazione. Nei casi di fibrillazione persistente, i medici potranno scegliere se aumentare
l'intensità dello shock o passare a piastre di dimensioni superiori. È noto che piastre più grandi
richiedano minore energia per il buon esito della defibrillazione.2
1
B. Schwarz et al., Biphasic shocks compared with monophasic damped sine wave shocks for direct ventricular
defibrillation during open heart surgery. Anestesiologia. 2003;98(5):1063-1069.
2
Y. Zhang et al., "Open chest defibrillation: biphasic versus monophasic waveform shocks", J Am Coll Cardiol,
2001, 37(2 supplement A):320A.
Appendice C
Messaggio Descrizione
Appendice C
COLLEGARE Questo messaggio appare se è stata selezionata la modalità
ALL'ALIMENTAZIONE CA Sinc remota e il dispositivo non è collegato all'alimentazione CA.
COLLEGA CAVO SINC Questo messaggio appare se è stata selezionata la modalità
A MONITOR REMOTO Sinc remota e il dispositivo non è collegato ad un monitor esterno.
COLLEGA ELETTR Il defibrillatore ha rilevato che gli elettrodi terapia sono scollegati.
COLLEGARE CAVO Questo messaggio appare in modalità Manuale se il cavo terapia
non è collegato quando si preme CARICA. Questo messaggio
appare in modalità Stimolazione se il cavo QUIK-COMBO non
è collegato quando si incrementa la corrente. Questo messaggio
appare in modalità Analisi segnale del DAE se il cavo
QUIK-COMBO non è collegato quando si preme ANALIZZA.
CONTROLLARE PAZIENTE! Questo messaggio appare se viene rilevato un ritmo
potenzialmente defibrillabile e l'allarme FV/TV è attivo.
CONTROLLARE POLSO Messaggio del DAE visualizzato dopo ogni sequenza standard
di 3-shock o dopo un messaggio SHOCK NON CONSIGLIATO.
Messaggio Descrizione
Messaggio Descrizione
Appendice C
RA DERIVAZIONI STACCATE L'elettrodo RA ECG è scollegato.
R DERIVAZIONI STACCATE L'elettrodo R ECG è scollegato.
RICERCA SEGNALE È stata selezionata la sincronizzazione remota e il dispositivo
sta individuando il segnale in ingresso.
RILEVATO MOVIMENTO!/ Il defibrillatore rileva movimento durante l'analisi dell'ECG,
FERMARE MOVIMENTO! interrompendo di conseguenza l'analisi.
RIM. PRESA DI PROVA La presa di prova QUIK-COMBO è collegata al cavo terapia
QUIK-COMBO.
RL DERIVAZIONI STACCATE L'elettrodo RL ECG è scollegato.
N DERIVAZIONI STACCATE L'elettrodo N ECG è scollegato.
SE SENZA POLSO, Questo messaggio segnala all'operatore di dare inizio alla terapia
INIZIARE RCP di RCP in caso di assenza di polso e di continuare con la RCP
fino al segnale sonoro di fine.
SE SENZA POLSO, Questo messaggio appare dopo un intervallo di RCP
PREM. ANALIZZA (se è stato attivato in configurazione impostazioni).
Messaggio Descrizione
SE SI È STATI TESTIMONI Messaggio RCP iniz. che segue la richiesta INIZIARE RCP
DELL'ARRESTO, per ricordare all'utente di erogare immediatamente uno shock,
PREM. ANALIZZA nel caso in cui abbia assistito all'arresto.
SELEZ ENERGIA/XXX J Il messaggio appare quando si preme il pulsante SELEZ ENERGIA
sul pannello frontale o sulle piastre standard.
SHOCK CONSIGLIATO! Il defibrillatore rileva la presenza di un ritmo defibrillabile.
SHOCK NON CONSIGLIATO Il defibrillatore non rileva un ritmo trattabile.
SINCRONA Il messaggio appare quando lo stimolatore è in modalità Sincrona.
SPO2: BASSA PERFUSIONE Il paziente ha un polso flebile.
SPO2: CONTROLLARE Questo messaggio appare quando il sensore SpO2 viene
SENSORE disconnesso per qualsiasi ragione dal paziente dopo avere
ottenuto la misurazione.
SPO2: NESSUN SENSORE Indica che un sensore è stato scollegato dal monitor.
RILEVATO
Dose Data
Istruzione
consigliata Iniziali
Inserire un ✔ nella casella dopo aver completato l'istruzione.
1 Verificare il risultato della prova automatica quotidiana delle ore 3.00 riportato sullo stampato (se non sono stati
stampati i risultati dei test automatici, fare riferimento alla fase 10). Se:
TEST AUTOMATICI NON RIUSCITI Rivolgersi al personale qualificato di assistenza
tecnica.
TEST AUTOMATICI NON COMPLETATI – Collegare la presa di prova o riporre le piastre rigide
COLLEGARE LA PRESA DI PROVA nei relativi scomparti, poi avviare manualmente
la prova utente. Se viene visualizzato il messaggio
COLLEGARE LA PRESA DI PROVA, rivolgersi
al personale qualificato di assistenza tecnica.
2 Verificare le condizioni fisiche per rilevare eventuali:
Sostanze estranee Pulire il defibrillatore.
Danni o fessurazioni. Rivolgersi al personale qualificato di assistenza
tecnica.
3 Ispezionare la sorgente di alimentazione per verificare le seguenti condizioni:
Connettore di alimentazione CA collegato Se il LED Alimentazione CA non è acceso,
al dispositivo e alla sorgente di alimentazione contattare il personale qualificato di assistenza
CA; LED Alimentazione CA acceso tecnica.
Cavo di alimentazione rotto, allentato o usurato Sostituire le parti danneggiate o rotte.
4 Verificare quanto segue per elettrodi terapia e ECG:
Data di scadenza Sostituire se è stata superata la data di scadenza.
Disponibilità elettrodi di ricambio Procurarsi gli elettrodi di ricambio.
5 Ispezionare i cavi degli accessori per rilevare eventuali:
Fessurazioni, danni, parti o pin rotti o piegati Sostituire le parti danneggiate o rotte.
e ammaccature della superficie delle piastre.
6 Scollegare il defibrillatore dall'alimentazione CA, attendere 2 secondi, premere ACCESO e verificare quanto segue:
Comparsa temporanea dei messaggi Se non si verificano, rivolgersi al personale
di TEST AUTOMATICO e illuminazione di qualificato di assistenza tecnica.
temporanea dei LED
Il LED Servizio rimane acceso Se è acceso, spegnere il dispositivo, quindi
riaccenderlo.
Se il LED Servizio rimane ancora acceso, contattare
il personale qualificato di assistenza tecnica.
7 Verificare quanto segue per la stampante ECG:
Rifornimento adeguato di carta Aggiungere se occorre.
Capacità di stampa Se non funziona, rivolgersi al personale qualificato
di assistenza tecnica.
8 Verificare che il cavo terapia sia collegato al defibrillatore ed eseguire un controllo del cavo:
Se il cavo di terapia QUIK-COMBO® è collegato:
• Verificare che la presa di prova sia collegata al cavo terapia.
• Premere il pulsante ANALIZZA.
• Verificare che dopo il messaggio Se viene visualizzato il messaggio COLLEGARE
di ANALISI venga visualizzato il CAVO o COLLEGA ELETTR, rivolgersi al
messaggio RIM. PRESA DI PROVA. personale qualificato di assistenza tecnica.
Se sono collegate le PIASTRE RIGIDE:
• Verificare che le piastre siano state correttamente inserite negli appositi scomparti.
• Selezionare 10 J e premere il pulsante Se viene visualizzato il messaggio COLLEGARE
CARICA. CAVO o COLLEGA ELETTR, rivolgersi al
personale qualificato di assistenza tecnica.
• Una volta completata la carica, premere il Se non viene erogata energia e il segnale
pulsante SHOCK sulle piastre e controllare acustico dello shock continua, premere il pulsante
che venga visualizzato il messaggio Selezione veloce per disarmare e rivolgersi
ENERGIA EROGATA. al personale qualificato di assistenza tecnica.
9 Ricollegare all'alimentazione CA e spegnere il dispositivo
10 * Eseguire manualmente la prova utente nei seguenti casi: Prova utente eseguita
• Il protocollo ospedaliero richiede di eseguire Se la prova utente non viene completata
la prova del dispositivo con una frequenza correttamente, rivolgersi al personale qualificato
maggiore rispetto a quella della prova di assistenza tecnica
automatica quotidiana
• La prova automatica quotidiana non è stata
completata o stampata
• Gli elettrodi REDI-PAK™ erano precollegati Nota: dopo il completamento della prova utente,
al cavo terapia collegare nuovamente gli elettrodi al cavo terapia.
APPENDICE E
SHOCK ADVISORY SYSTEM
Appendice E
Questa appendice descrive le funzioni di base del sistema SAS (Shock Advisory System).
Appendice E
il monitoraggio.
Tabella E-2 Prestazioni del sistema SAS della serie LIFEPAK 20e in base alla categoria di ritmo
Tabella E-2 Prestazioni del sistema SAS della serie LIFEPAK 20e in base alla categoria di ritmo (Continued)
Appendice E
3
Automatic External Defibrillators for Public Access Defibrillation: Recommendations for Specifying and
Reporting Arrhythmia Analysis Algorithm Performance, Incorporating New Waveforms, and Enhancing Safety.
American Heart Association (AHA) Task Force on Automatic External Defibrillation, Subcommittee on AED Safety
and Efficacy. Circulation. 1997: Vol. 95: 1677-1682.
FV = fibrillazione ventricolare
TV = tachicardia ventricolare
RSN = ritmo sinusale normale
Rilevazione movimento
Il sistema SAS rileva il movimento del paziente indipendentemente dall'analisi ECG.
Nel defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e è incorporato un rilevatore di movimento. La funzione
di RILEVAZIONE DEL MOVIMENTO può essere configurata nelle impostazioni su ACCESO
o SPENTO.
Il movimento può essere indotto dalla RCP, dal movimento del soccorritore, del paziente, da alcuni
pacemaker interni o da altre cause. Se le variazioni del segnale di impedenza transtoracica
superano un limite massimo, il sistema SAS determina che è presente un movimento di qualche
natura del paziente. Se viene rilevato movimento, l'analisi ECG viene interrotta. L'operatore viene
avvisato da un messaggio sullo schermo, da un messaggio vocale e da un segnale acustico.
Dopo 10 secondi, se il movimento è ancora presente, l'avviso cessa e l'analisi riprende comunque
fino al completamento. Viene così ridotto il ritardo di somministrazione della terapia in situazioni
in cui non è possibile bloccare il movimento. Il soccorritore deve in ogni caso eliminare la causa
del movimento ogni volta che è possibile, per ridurre al minimo l'interferenza di eventuali artefatti
nell'ECG.
Ci sono due motivazioni per cui l'analisi ECG si interrompe quando viene rilevato movimento
e per cui il soccorritore deve rimuovere, se possibile, la causa del movimento:
1 Il movimento può provocare artefatti nel segnale ECG. L'artefatto potrebbe anche presentare
un ritmo ECG defibrillabile come un ritmo non defibrillabile. Ad esempio, le compressioni
toraciche durante l'asistolia potrebbero apparire come tachicardia ventricolare defibrillabile.
L'artefatto potrebbe anche presentare un ritmo ECG defibrillabile come un ritmo non
defibrillabile. Ad esempio, le compressioni toraciche durante la fibrillazione ventricolare
potrebbero apparire come un ritmo organizzato non defibrillabile.
2 Il movimento può essere causato dalle manovre di un soccorritore. Per ridurre il rischio
di erogare inavvertitamente una scarica elettrica a un soccorritore, l'avviso di rilevazione
del movimento invita il soccorritore ad allontanarsi dal paziente. Ciò elimina il movimento
e l'analisi ECG riprende.
La funzione di rilevazione movimento può essere impostata su Spento. Se l'opzione non è attiva,
l'ECG procede senza interruzioni anche in presenza di movimento e in questo caso possono
essere provocati o meno artefatti nell'ECG, come descritto in precedenza. Gli artefatti nell'ECG
possono a volte provocare un'erronea segnalazione sulla necessità di erogare lo shock da parte
del sistema.
Ne consegue che, prima di decidere di disattivare la funzione di rilevazione del movimento, occorre
valutare attentamente il livello di competenza ed esperienza dei soccorritori. È opportuno considerare
la velocità di reazione dei soccorritori al messaggio vocale dell'AED e se, ad esempio, la RCP viene
immediatamente interrotta quando viene emesso il messaggio ANALISI -- ALLONTANARSI?
Appendice F
Appendice F
• Tempo RCP 1 e 2: 120 SECONDI
• Serie Shock: SPENTO
• Controllo polso: MAI
Le opzioni indicate in precedenza sono impostazioni predefinite in fabbrica per la tecnologia
cprMAX. Deve essere stabilito all'interno delle proprie procedure ospedaliere se modificare
o meno l'impostazione delle opzioni e fornire agli operatori un training adeguato.
Viene fornita l'etichetta che riporta i valori di energia raccomandati per il trattamento
della FV su pazienti adulti.3 4 Per le dosi raccomandate, fare riferimento all'etichetta
,
1 2005 American Heart Association Guidelines for Cardiopulmonary Resuscitation and Emergency Cardiovascular Care.
Circulation 2005;112 (Supplement IV).
2 European Resuscitation Council Guidelines for Resuscitation 2005. J. Resuscitation 2005; 67 (Supplement 1).
3 2005 AHA Guidelines, IV-40.
4 ERC Guidelines 2005, S31.
RCP iniz.
L'opzione RCP INIZ. richiede all'utente l'esecuzione di un periodo di RCP iniziale precedente
il primo shock. Le scelte disponibili sono: SPENTO, ANALISI PRIMA e RCP PRIMA. L'impostazione
predefinita in fabbrica è SPENTO.
• L'impostazione SPENTO non prevede la richiesta di un periodo di RCP iniziale.
• L'impostazione ANALISI PRIMA richiede all'utente di eseguire la prima analisi e successivamente
il periodo di RCP iniziale. Se la prima analisi rileva la necessità di erogare uno shock, il DAE
emette il messaggio SE SI È STATI TESTIMONI DELL'ARRESTO, PREM. ANALIZZA consentendo
così di terminare precocemente la RCP e di procedere direttamente all'erogazione dello shock
in caso di arresto testimoniato.
• L'impostazione RCP PRIMA richiede all'utente di eseguire un periodo di RCP immediatamente
dopo l'accensione del defibrillatore. Verrà inoltre visualizzato il messaggio SE SI È STATI
TESTIMONI DELL'ARRESTO, PREM. ANALIZZA, con il quale il DAE consente di terminare
in anticipo la RCP e di procedere direttamente all'analisi in caso di arresto testimoniato.
Le strutture ospedaliere che intendono implementare questa opzione devono mettere a punto
un apposito protocollo e fornire un adeguato addestramento al personale, in modo da istruirlo
relativamente al momento in cui è opportuno terminare anticipatamente l'intervallo RCP iniziale.
Tra le situazioni che possono richiedere l'istruzione dei soccorritori per l'interruzione anticipata
della RCP sono incluse le seguenti:
• Il soccorritore assiste al collasso del paziente.
• Il soccorritore sa con certezza che dal collasso del paziente sono passati meno di quattro
o cinque minuti.
• Il paziente presenta respirazione agonica, il che indica un breve periodo di arresto.
• Il soccorritore ha verificato che è stata già effettuata una RCP di qualità e durata adeguate
prima del collegamento degli elettrodi del DAE.
Fare riferimento a Sistema di sorveglianza continua del paziente per una descrizione più dettagliata
della sequenza di messaggi del DAE per ciascuna opzione di RCP INIZ.
Serie Shock
Se impostata su SPENTO, l'opzione SERIE SHOCK permette di visualizzare la richiesta di
RCP dopo l'erogazione di ogni singolo shock. Questo disattiva l'utilizzo della serie dei tre shock
consecutivi. La richiesta di effettuare la RCP viene visualizzata dopo lo shock, indipendentemente
dal ritmo ECG presente. Il tempo di RCP che segue lo shock viene stabilito dal valore impostato
sul TEMPO RCP 1. Le impostazioni per l'opzione SERIE SHOCK sono ACCESO o SPENTO.
L'impostazione predefinita è SPENTO.
Se l'opzione è impostata su ACCESO, il defibrillatore segue il vecchio protocollo tradizionale
che prevedeva la serie di shock erogando fino a tre shock consecutivi, in base alla necessità,
senza richiedere di effettuare la RCP tra uno shock e l'altro.
Controllo polso
Appendice F
L'opzione CONTROLLO POLSO consente di visualizzare una richiesta di controllo del polso
o di controllo del paziente, a seconda dell'impostazione selezionata. Le impostazioni disponibili
per l'opzione CONTROLLO POLSO sono: SEMPRE, DOPO SHOCK NN CONS, DOPO IL SECONDO
SNC e MAI. L'impostazione predefinita è MAI.
Appendice G
BASE DI FISSAGGIO DEL DEFIBRILLATORE/MONITOR LIFEPAK 20E
La base di fissaggio del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e permette di fissare il defibrillatore
a un carrello di emergenza o ad un'altra superficie piana. La base di fissaggio consente una
rotazione del dispositivo a 360 gradi per assicurare la visibilità del display del defibrillatore/monitor
LIFEPAK 20e da ogni angolazione.
Per inserire il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e nella base di fissaggio:
1 Tenendo la maniglia il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e, posizionarlo al di sopra la base
di fissaggio (fare riferimento alla Figura G-1, freccia 1).
2 Inclinare il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e all'indietro nella base di fissaggio, allineando
le fessure presenti sul retro del defibrillatore alle rotelle della base di fissaggio (fare riferimento
alla Figura G-1, freccia 2).
3 Allineare la rientranza presente nella parte bassa del pannello frontale del defibrillatore/monitor
LIFEPAK 20e alla rotella frontale della base di fissaggio ed esercitare una pressione sulla parte
frontale del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e fino ad avvertire uno scatto (fare riferimento
alla Figura G-1, freccia 3).
4 Verificare che il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e sia fissato saldamente in sede.
Per ruotare il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e quando è inserito nella base di fissaggio:
1 Afferrare il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e dalla maniglia o dai lati.
2 Girarlo in posizione corretta. Quando il defibrillatore si blocca in sede, si avvertono alcuni scatti.
3
1 2
Appendice H
Tabella 1
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e è idoneo per l'utilizzo nei contesti elettromagnetici specificati di seguito.
L'acquirente o l'operatore del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e deve assicurarsi che il defibrillatore/monitor
venga utilizzato in tali contesti.
Appendice H
Emissioni armoniche Classe A eroga la fornitura elettrica per scopi domestici.
CEI 61000-3-2
Prestazioni essenziali
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e conserva inalterata l'efficacia e la sicurezza delle prestazioni
riguardanti le funzioni di terapia di defibrillazione e monitoraggio del paziente, quando impiegato
nel contesto elettromagnetico specificato dalla tabella 2 alla tabella 4.
Tabella 2
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e è idoneo per l'utilizzo nei contesti elettromagnetici specificati di seguito.
L'acquirente o l'operatore del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e deve assicurarsi che il defibrillatore/monitor
venga utilizzato in tali contesti.
Livello di prova
Prova di immunità Livello di conformità Contesto elettromagnetico – Indicazioni
CEI 60601
Treno di segnali ± 2 kV per le linee ± 2 kV per le linee La qualità della tensione di rete deve
elettrici veloci/transitori di alimentazione di alimentazione essere quella di un tipico ambiente
CEI 61000-4-4 ± 1 kV per linee ± 1 kV per linee ospedaliero o commerciale.
di ingresso/uscita di ingresso/uscita
Cali di tensione, brevi < 5% UT < 5% UT La qualità della tensione di rete deve
interruzioni e variazioni (calo > 95% in UT) (calo > 95% in UT) essere quella di un tipico ambiente
di tensione sulle per 0,5 cicli per 0,5 cicli ospedaliero o commerciale.
linee di ingresso Se l'operatore del defibrillatore/monitor
dell'alimentazione 40% UT 40% UT LIFEPAK 20e vuole assicurare la
(calo del 60% in UT) (calo del 60% in UT) continuità del funzionamento anche
CEI 61000-4-11
per 5 cicli per 5 cicli durante un'eventuale interruzione di
70% UT 70% UT corrente sulla rete elettrica, si consiglia
di alimentare il defibrillatore/monitor
(calo del 30% in UT) (calo del 30% in UT)
LIFEPAK 20e sotto gruppo di continuità
per 25 cicli per 25 cicli
(UPS) o con una batteria.
< 5% UT < 5% UT
(calo > 95% in UT) (calo > 95% in UT)
per 5 sec per 5 sec
Tabella 3
Indicazioni e Dichiarazione del fabbricante – Immunità elettromagnetica
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e è idoneo per l'utilizzo nei contesti elettromagnetici specificati di seguito.
L'acquirente o l'operatore del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e deve assicurarsi che il defibrillatore/monitor
venga utilizzato in tali contesti elettromagnetici.
Prova di Livello di prova Livello di
Contesto elettromagnetico – Indicazioni
immunità CEI 60601 conformità
Le apparecchiature di comunicazione a RF, portatili
e mobili, devono essere utilizzate a distanza superiore
rispetto a quella di separazione, calcolata mediante
l'equazione applicabile alla frequenza del trasmettitore,
da qualsiasi componente del defibrillatore/monitor
LIFEPAK 20e (cavi inclusi).
Distanza di separazione consigliata
Appendice H
RF condotta 3 Vrms 3 Vrms d = 1,2√ P
CEI 61000-4-6 Da 150 kHz a 80 MHz
oltre le bande di
frequenza ISM1
10 Vrms 10 Vrms d = 1,2√ P
Da 150 kHz a 80 MHz
entro le bande di
frequenza ISM1
RF irradiata 10 V/m 10 V/m d = 1,2√ P da 80 MHz a 800 MHz
CEI 61000-4-3 Da 80 MHz a 2,5 GHz
d = 2,3√ P da 800 MHz a 2,5 GHz
Dove P è la potenza massima nominale in uscita del
trasmettitore, in watt (W), secondo la dichiarazione del
produttore del trasmettitore e d rappresenta la distanza
di separazione consigliata in metri (m).2
Le intensità di campo dei trasmettitori a RF fissi,
rilevate mediante indagine elettromagnetica del luogo3,
devono essere inferiori al livello di conformità in ogni
intervallo di frequenza.4
È possibile che si verifichino interferenze in prossimità di
apparecchiature contrassegnate con il seguente simbolo:
Tabella 4
Il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e è stato progettato per un utilizzo in un contesto elettromagnetico all'interno
del quale i disturbi RF irradiati siano sotto controllo. L'acquirente o l'operatore del defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e
può contribuire a prevenire le interferenze elettromagnetiche mantenendo una distanza minima tra gli apparecchi
di comunicazione mobili e portatili RF (trasmettitori) e il defibrillatore/monitor LIFEPAK 20e, come indicato di seguito,
in base alla potenza in uscita massima degli apparecchi di radiocomunicazione.
100 12 12 12 23
Per i trasmettitori con potenza nominale di uscita massima non in elenco, la distanza di separazione consigliata
d in metri (m) può essere calcolata con l'equazione applicabile alla frequenza del trasmettitore, dove P è la potenza
nominale di uscita massima del trasmettitore in watt (W), secondo quanto dichiarato dal produttore del trasmettitore.
Nota 1: a 80 MHz e 800 MHz si applica la distanza di separazione per l'intervallo di frequenza più alto.
Nota 2: le bande di frequenza ISM (industriali, scientifiche e medicali) comprese tra 150 kHz e 80 MHz vanno
da 6,765 MHz a 6,795 MHz; da 13,553 MHz a 13,567 MHz; da 26,957 MHz a 27,283 MHz e da 40,66 MHz
a 40,70 MHz.
Nota 3: un ulteriore fattore di 10/3 viene impiegato per il calcolo della distanza di separazione consigliata per
i trasmettitori negli intervalli di frequenza ISM da 150 kHz a 80 MHz e nell'intervallo di frequenza da 80 MHz
a 2,5 GHz, allo scopo di diminuire la probabilità che un apparecchio di comunicazione mobile/portatile possa
produrre interferenze se viene inavvertitamente portato nell'area in cui si trova il paziente.
Nota 4: le presenti linee guida non sono applicabili a tutte le situazioni. La propagazione di radiazioni
elettromagnetiche viene influenzata dall'assorbimento e dalla riflessione causate da strutture, oggetti e persone.
Indice analitico
di addestramento 7-15 3-4, 4-3, 4-19 CARICA, posizione del pulsante 2-5
Adattatore IrDA 6-11 Antero-posteriore, posizionamento Caricamento della carta
Allarme VF/VT 4-3, 4-20 da 50 mm 2-12
attivazione e disattivazione 2-16 Applicazione degli elettrodi ECG 3-6 Carta da 50 mm, caricamento 2-12
su schermo 2-10 Area di monitoraggio Cavo a 3 derivazioni 3-5
Allarmi frequenza cardiaca 2-10 Cavo a 5 fili 3-5
Allarme VF/VT 2-15 frequenza del polso 2-11 CODE-STAT Suite 6-11
gestione 2-17 Schermo 2-10 Codice accesso
impostazione 2-15 SpO2 (pulsossimetro) 2-11 impostato per la modalità
impostazione rapida 2-15 Assistenza e riparazione 7-13 di impostazione 8-13
limiti 2-15 modalità manuale 4-14
limiti ampi o stretti 2-15 B Codice accesso per modalità
menu Impostazione 8-10 Batteria di impostazione 8-13
regolazione volume area di monitoraggio Codice di accesso
in OPZIONI 2-7 dello stato 2-10 Impostazione, modalità 8-2
sospensione 2-15 controllo 2-19, 7-7, 7-9 Codifica di colore per le derivazioni
sospensione preventiva 2-17 descrizione 2-18 dell’ECG 3-7
ALLARMI, posizione indicatore dello stato 2-19 Collegamenti trasmissione
del pulsante 2-6 indicatore di stato 1-5, 2-10 (versione internazionale)
Altoparlante, posizione 2-8 Bradicardia x F-1, G-1
Indice analitico
Orologio 8-12 a Modalità Manuale 4-14 Rianimazione (vedere RCP)
Menu di impostazione Ripristina PAUSA, posizione del pulsante 2-5 Rianimazione cardiopolmonare
val. predef 8-12 Pazienti portatori di defibrillatori (vedere RCP)
Messaggi di stato (schermo) 2-10 impiantabili, 3-4 Riciclaggio 7-14
Modalità Analisi del segnale Piastre esterne sterilizzabili Rilevazione movimento E-3
(fare riferimento a DAE) Informazioni 5-9
Modalità DAE (vedere DAE) Piastre pediatriche 5-1, 5-7 S
MODALITÀ DAE, indicatore 2-5 defibrillazione, procedura 4-20 SAS
Modalità di funzionamento posizionamento 4-19 attivazione con il pulsante
impostazione, modalità 8-3 Rimozione 5-7, 5-8 ANALIZZA 2-5
Modalità Manuale 4-14 Piastre per defibrillazione interna Evento 6-6
Modalità di servizio Gestione e trasporto 5-13 funzionamento del SAS E-1
modalità Servizio 8-14 Piastre standard Impedenza contatto elettrodi E-1
Modalità Manuale funzioni 5-7 panoramica E-1
Defibrillazione, procedura 4-16 posizionamento 3-4, 4-3 quando lo shock è consigliato E-1
modalità manuale prova utente 7-4 Schermo
immissione codice accesso 4-14 Porta IrDA Allarmi 2-10
menu Impostazione 8-5 Posizionamento 6-11 allarmi di monitoraggio 2-10
passaggio da Modalità DAE 4-14 Trasferimento dei rapporti 6-11 Area canali per forma d'onda 2-10
Suggerimenti per la risoluzione ubicazione 2-8 area messaggi di stato 2-10
dei problemi 4-21 Preambolo, SOMMARIO Aree canale forma d'onda 2-11
EVENTI 6-4 batteria, carica 2-10