Dopoguerra Italiano e Ascesa Del Fascismo - 3L
Dopoguerra Italiano e Ascesa Del Fascismo - 3L
Dopoguerra Italiano e Ascesa Del Fascismo - 3L
1915 18,3 80
1916 27,3 82
1917 33,1 96
1918 33,1 99
RICONVERSIONE INFLAZIONE
DALL’INDUSTRIA DI GUERRA
ALL’INDUSTRIA DI PACE
disoccupazione
VERSO VERSO
TOTALE
L’EUROPA L’AMERICA
© Bettmann/Corbis
ingresso in guerra
al fianco dell’Intesa
1919
Trattati di pace
di Versailles
insoddisfazione
italiana e
occupazione
della città di
Fiume da parte
di D’ANNUNZIO
Dopoguerra italiano e ascesa del fascismo 4 © Pearson Italia spa
IL BIENNIO ROSSO
crisi economica e
sociale del primo
dopoguerra
dopoguerra
CRISI CONFLITTUALITÀ
ECONOMICA SINDACALE E POLITICA
* Veterani e ex militari
della grande guerra
Marzo 1919
FASCI DI
COMBATTIMENTO
squadrismo
novembre 1921
PARTITO
NAZIONALE
FASCISTA
programma nazionalista e conservatore
«Mi sono rifiutato di stravincere e potevo stravincere. Mi sono imposto dei limiti. Mi sono detto che la migliore
saggezza è quella che non vi abbandona dopo la vittoria. Con 300.000 giovani armati di tutto punto, decisi a
tutto e quasi misticamente pronti a un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e
tentato di infangare il Fascismo. Potevo fare di quest’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli*; potevo
sprangare il Parlamento e costruire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo; ma non ho, almeno in
questo primo tempo voluto. […] Ho costituito un governo di coalizione e non già con l’intento di avere una
maggioranza parlamentare, della quale oggi posso fare benissimo a meno, ma per raccogliere in aiuto della
nazione boccheggiante quanti, al di sopra delle sfumature dei partiti, la stessa nazione vogliono salvare. Io
non voglio, finché mi sarà possibile, governare contro la Camera;
ma la Camera deve sentire la sua particolare posizione che la rende passibile di scioglimento fra due giorni o
fra due anni.» B. Mussolini