Bracca
Bracca comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Bergamo |
Amministrazione | |
Sindaco | Giacomo Gentili (lista civica Bracca Viva) dal 26-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°49′N 9°43′E |
Altitudine | 720 m s.l.m. |
Superficie | 5,47 km² |
Abitanti | 714[1] (29-2-2024) |
Densità | 130,53 ab./km² |
Frazioni | Bruga, Cornalta, Fieno, Follo, Fonte Bracca, Galleria, Molino Zocchi Canarino, Ponte Merlo, Pozze, Pregaroldi, Sottoripa Usdè, Staviglio, Truchel, Zubioni |
Comuni confinanti | Algua, Costa Serina, San Pellegrino Terme, Zogno |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24010 |
Prefisso | 0345 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016035 |
Cod. catastale | B112 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 890 GG[3] |
Nome abitanti | bracchesi |
Patrono | sant'Andrea Apostolo |
Giorno festivo | 30 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Bracca nella provincia di Bergamo | |
Sito istituzionale | |
Bracca (Braca in dialetto bergamasco[4]) è un comune italiano di 714 abitanti[1] della provincia di Bergamo in Lombardia.
Situato al termine della Val Serina, laterale della Val Brembana, dista circa 25 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità montana della Valle Brembana.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini del paese sembrano risalire al I secolo a.C., ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. Anche l'origine etimologica del toponimo sembrerebbe risalire a quel periodo: pare difatti che in questi territori avesse un ruolo importante un tale chiamato Braccus.[senza fonte]
In epoca medievale il paese non risentì di particolari scontri tra guelfi e ghibellini, ma venne comunque dotato, probabilmente a scopo preventivo, di torri e fortificazioni, di cui restano alcuni ruderi in località Botta. Difatti il paese è il primo borgo che si incontra salendo la val Serina dalla val Brembana, ed era posto sulla via che si collegava alla via Mercatorum, situazione commercialmente favorevole che avrebbe potuto rendere il paese soggetto ad assalti esterni. Soltanto con la costruzione della strada sul fondovalle, lungo il torrente serina, il paese perse la sua vocazione commerciale, costringendo gli abitanti a dedicarsi ad altre attività, quali l'agricoltura e la manifattura laniera.
Ma il motivo per cui il paese è conosciuto e rinomato, anche al di fuori dai confini provinciali, sono le innumerevoli fonti d'acqua minerale presenti sul proprio territorio. Sfruttate a livello commerciale fin dall'inizio del XIX secolo grazie anche a Leopoldo Gentili che diede un significativo impulso, sono particolarmente indicate per la cura delle malattie all'apparato digerente, tanto da annoverare illustri personaggi (in primis papa Giovanni XXIII) tra i fruitori.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Bracca sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 ottobre 1983.[5]
«Troncato: nel primo, d'azzurro, alla montagna al naturale, caricata del tralcio di vite posto in palo, pampinoso di sei di verde, fruttifero di due grappoli di nero; nel secondo, d'argento, alla fonte zampillante al naturale. Sotto lo scudo, il motto, su lista bifida e ondulante d'argento, Fons Aquae Salutis, in caratteri lapidari romani di nero.»
Il tralcio di vite di uva nera rappresenta la caratteristica produzione agricola del luogo, mentre la fonte ricorda l'importante presenza, sottolineata anche dal motto, della sorgente di acqua minerale conosciuta come Fonte Bracca.[6]
Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea. Edificata nel 1857 e consacrata nel 1872 in luogo di un edificio religioso che risulta fosse già presente nel 1360, fu infatti inserito nel documento Nota ecclesiarum civitati et episcopatus Bergomi del 1360.[7] Conserva al proprio interno un calice d'argento di pregio, risalente al XV secolo
- Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo nella frazione Cornalta. Costruita nel XVII secolo, conserva opere pittoriche di buon pregio, tra cui spicca un dipinto di Carlo Ceresa.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]La principale attrazione è l'industria delle acque minerali, di cui è possibile ammirare un albergo in stile Liberty.
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]Il percorso della strada di fondovalle che, costeggiata dal torrente Ambria, è inserita in un contesto naturalistico mozzafiato. Gli orridi, scavati dall'erosione del torrente, calano a strapiombo sulla strada e, durante il periodo invernale, permettono la formazione di stalattiti di ghiaccio.
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Frazione Cornalta
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Frazione Bruga
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Padiglione idropinico sorgenti
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Antica Osteria di Bracca
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Antica Osteria di Bracca
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[8]
Tradizioni e folclore
[modifica | modifica wikitesto]Molto interessante è la kermesse folkloristica, che si svolge al termine della stagione estiva, denominata Festa della castagna, rinomata al punto da far accorrere persone da tutta la provincia.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
- ^ Bracca di Costa Serina ora Bracca, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, busta 221, fascicolo 3259.6. URL consultato il 25 aprile 2021.
- ^ Bracca, su Stemmi dei comuni bergamaschi. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ Luigi Chiodi, Nota Ecclesiarum Civitatis et Episcopatus Bergomi 1360, Bolis, 1957.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Chiara Paratico, La bottega dei Marinoni, pittori di Desenzano al Serio, sec. XV-XVI, Bolis, 2008, ISBN 978-88-7827-168-5.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bracca
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.bracca.bg.it.