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Oh, Pretty Woman

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Oh, Pretty Woman
singolo discografico
ArtistaRoy Orbison
Pubblicazioneagosto 1964
Durata2:55
GenereRockabilly
Rock and roll
EtichettaMonument 45-851
ProduttoreFred Foster
Formati45 giri
Certificazioni
Dischi d'oroStati Uniti (bandiera) Stati Uniti[1]
(vendite: 500 000+)
Roy Orbison - cronologia
Singolo precedente
It's Over
(1964)
Singolo successivo
Goodnight
(1965)

Oh, Pretty Woman è una canzone del 1964, successo mondiale del cantante Roy Orbison. Il brano ha ottenuto un notevole ritorno di popolarità nel 1990, in occasione dell'uscita al cinema del film Pretty Woman.

Il brano

Registrata nell'estate 1964 a Nashville, Tennessee, è stata scritta da Roy Orbison e Bill Dees. La canzone raggiunse la posizione numero uno nella Billboard Hot 100 per tre settimane,[2] nella Official Singles Chart per tre settimane,[3] in Norvegia per cinque settimane, nei Paesi Bassi per nove settimane ed in Germania per quattro settimane.[4] Il 30 ottobre 1964 è stato certificato disco d'oro negli Stati Uniti.[1]

Nello stesso anno venne approntata la versione in italiano, Sei il solo (con il testo scritto da Vito Pallavicini), incisa con successo da Eugenia Foligatti.

Classifiche

Classifica (1964) Posizione
massima
Australia[5] 1
Austria[4] 5
Belgio (Fiandre)[4] 1
Belgio (Vallonia)[4] 3
Canada[6] 1
Danimarca[7] 3
Finlandia[8] 9
Francia[9] 8
Germania[4] 1
Irlanda[10] 1
Norvegia[4] 1
Paesi Bassi[4] 1
Regno Unito[11] 1
Stati Uniti[12] 1
Svizzera[13] 1

Omaggi e riconoscimenti

Al cinema

  • La canzone di Orbison, Oh Pretty Woman, ha ispirato il titolo del film del 1990 Pretty Woman con Richard Gere e Julia Roberts. Il film utilizza la canzone nella propria colonna sonora, in quanto licenziata da Orbison in persona. Tuttavia, dato che il titolo del brano non può essere soggetto a copyright, né Orbison né i 2 Live Crew hanno potuto avanzare pretese per il titolo del film.
  • La canzone è comparsa anche nei film La donna esplosiva e Scemo & più scemo.
  • In TV, nella serie Hazzard, il cantante Roy Orbison canta la canzone nel locale Boar's Nest, al termine dell'episodio La grande rapina di Boss (21º episodio della 3ª serie).

Parodia e risvolti giuridici

Nel 1989, il gruppo 2 Live Crew registrò una parodia della canzone di Orbison, intitolandola Pretty Woman, ed inserendola nell'album Clean As They Wanna Be. I 2 Live Crew campionarono la caratteristica linea di basso della canzone di Orbison, ma il testo romantico fu sostituito dalla storia di una donna pelosa e della sua amica calva.

La casa discografica di Orbison, l'Acuff-Rose Music, ha denunciato i 2 Live Crew sulla base del fatto che la dottrina del fair use non permette l'utilizzo di materiale coperto da copyright a scopo di lucro. Il caso, Campbell v. Acuff-Rose Music, Inc. è giunto fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che si è pronunciata in favore dei 2 Live Crew, espandendo ampiamente il concetto di fair use ed estendendolo alle parodie create a scopo di lucro. Attualmente la sentenza è considerata un precedente, nel campo delle decisioni sul fair use.[14]

Note

  1. ^ a b (EN) Roy Orbison - Oh, Pretty Woman – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 9 novembre 2016.
  2. ^ (EN) Joel Whitburn, The Billboard Book of Top 40 Hits, Billboard Books, 1989, ISBN 0-85112-389-9.
  3. ^ (EN) David Roberts, British Hit Singles & Albums, 19t, London, Guinness World Records Limited, 2006, ISBN 1-904994-10-5.
  4. ^ a b c d e f g (NL) Roy Orbison - Oh, Pretty Woman, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 9 novembre 2016.
  5. ^ (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  6. ^ (EN) Top Singles - Volume 2, No. 5, September 28 1964, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 9 novembre 2016.
  7. ^ Hits of the World, in Billboard, vol. 76, n. 49, Prometheus Global Media, 5 dicembre 1964, p. 15, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP).
  8. ^ Hits of the World, in Billboard, vol. 77, n. 1, Prometheus Global Media, 2 gennaio 1965, p. 19, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP).
  9. ^ (FR) Accès direct à ces Artistes, su infodisc.fr. URL consultato il 9 novembre 2016. Selezionare "Roy ORBISON" e premere "OK".
  10. ^ (EN) Database, su irishcharts.ie, The Irish Chart. URL consultato il 9 novembre 2016.
  11. ^ (EN) Official Singles Chart Top 50: 08 October 1964 - 14 October 1964, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 9 novembre 2016.
  12. ^ (EN) Roy Orbison - Chart history, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 9 novembre 2016.
  13. ^ Hits of the World, in Billboard, vol. 77, n. 8, Prometheus Global Media, 20 febbraio 1965, p. 24, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP).
  14. ^ (EN) Matt Jackson, Commerce versus art: The transformation of fair use, in Journal of Broadcasting & Electronic Media, vol. 39, n. 2, marzo 1995, p. 190–199, DOI:10.1080/08838159509364298.

Collegamenti esterni

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