Piritoo
Piritoo | |
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Un centauro cerca di portare via Ippodamia (sul vaso chiamata Laodamia), mentre Piritoo e Teseo resistono per difenderla, dettaglio da un cratere a kylix apulo a figure rosse, ca. 350-240 a.C., da Anzio, Londra, British Museum | |
Nome orig. | Πειρίθοος |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Professione | Re dei Lapiti |
Piritoo (in greco antico: Πειρίθοος?, Peiríthoos) è un personaggio della mitologia greca. Fu un re dei Lapiti e viveva nella città di Larissa in Tessaglia[1].
Genealogia
Figlio di Issione e di Dia[2][3][4][5].
Omero invece, nell'Iliade lo fa concepire da Zeus[6].
Fu sposo di Ippodamia e padre di Polipete.
Mitologia
Partecipò alla spedizione degli Argonauti alla ricerca del vello d'oro e fu un grande amico di Teseo.
Durante il suo matrimonio con Ippodamia, figlia di Bute, Piritoo invitò alle nozze i centauri che ubriacatisi cercarono di molestare la sposa[7].
Nella guerra che seguì fu aiutato da Teseo e dai Lapiti ed una volta vinta scaccio Euritione ed i suoi seguaci dal monte Pelio e dall'intera Tessaglia.
Dopo la morte di Ippodamia (che morì poco dopo la nascita di Polipete)[8]si recò nell'oltretomba insieme a Teseo nel tentativo di rapire Persefone ma furono catturati dal dio Ade che li fece sedere su due troni di pietra e che si rivelarono essere i seggi dell'oblio.
Quando Eracle scese negli inferi per rapire Cerbero li incontrò e liberò Teseo ma non poté fare altrettanto con Piritoo poiché la terra iniziò a tremare[9], segno che per gli dèi inferi il Lapita doveva restare nell'Ade.
Secondo Virgilio, alla morte di Teseo questi fu nuovamente condannato a sedersi sul trono dell'oblio da Ade (e stavolta per sempre), mentre Piritoo oltre a non essere stato liberato in precedenza da Eracle, rimase incollato sul seggio fino alla morte terrena e dopodiché (e sempre nel Tartaro), venne condannato a sostare sotto una rupe e dove, sulla sommità della stessa, c'era una pietra in bilico e sempre sul punto di cadergli addosso[10].
Note
- ^ Omero, Iliade 2.740 e 12.129
- ^ Pseudo-Apollodoro, Biblioteca 1.8.2
- ^ Diodoro Siculo, Bibliotheca historica IV 69 (In francese e greco)
- ^ Igino, Fabulae 14.2, 79 e 257
- ^ Ovidio, Metamorphoses 12.210
- ^ Omero, Iliade 14
- ^ Omero, Odissea XXI, 195-305
- ^ Diodoro Siculo, Bibliotheca historica IV 63.1 (In francese e greco)
- ^ Pseudo-Apollodoro, Biblioteca II, 5.12
- ^ Virgilio, Eneide 6
Bibliografia
- Omero, Odissea XXI, 295-305, XI, 631;
- Ovidio, Metamorfosi, XII
Voci correlate
- Abante (centauro), centauro che sopravvisse alla lotta e che fu costretto a fuggire.
- Cillaro, uno dei centauri morto nella famosa lotta
- Polipete
Altri progetti
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