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Rudy Gay

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Rudy Gay
Rudy Gay con la canotta dei Sacramento Kings
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Altezza203 cm
Peso113 kg
Pallacanestro
RuoloAla piccola
Termine carriera2024
Carriera
Giovanili
Archbishop Spalding High School
2004-2006UConn Huskies64 (870)
Squadre di club
2006-2013Memphis Grizzlies479 (8.562)
2013Toronto Raptors51 (993)
2013-2017Sacramento Kings223 (4.305)
2017-2021San Antonio Spurs256 (3.043)
2021-2023Utah Jazz111 (739)
Nazionale
2005Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti U-21
2010-2014Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Palmarès
 Mondiali
OroTurchia 2010
OroSpagna 2014
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 20 luglio 2023

Rudy Carlton Gay jr. (Brooklyn, 17 agosto 1986) è un ex cestista statunitense, di ruolo ala piccola, professionista nella NBA.

Caratteristiche tecniche

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Gay gioca solitamente come ala piccola, e occasionalmente come ala grande.[1] Il suo gioco principale è la fase offensiva, ciò che lo caratterizza sono proprio il suo arresto e tiro e la sua sorprendente elevazione e coordinazione che gli consentono di schiacciare nel traffico.[1]

Nonostante la sua altezza (203 cm) è in grado di eseguire un discreto ball handling smarcandosi facilmente.[1] Le sue abilità offensive non fanno di lui un marcatore eccellente ma mantiene delle medie di 20 punti a partita.[1]

Si iscrisse e giocò i primi due anni alla Baltimore County's Eastern Technical High School, nell'Essex. Nonostante la scuola frequentata fosse di ottimo livello, i suoi genitori erano molto attenti all'istruzione del figlio, così terminato il secondo anno, chiesero aiuto all'allenatore della squadra di basket affinché suggerisse loro delle scuole private dove poterlo mandare. Tra le altre, il coach propose la Archbishop Spalding High School, e proprio su questa cadde la scelta.

Gay vi restò dal 2002 al 2004, ed in questi due anni guadagnò molti premi e riconoscimenti, tra i quali i più importanti sono la convocazione al McDonald's All-American Game e l'inserimento, da parte di Parade, nel First Team All-American durante il suo ultimo anno alla Archbishop Spalding, in quanto mantenne medie di 21,2 punti, 9,2 rimbalzi e 3,7 stoppate a partita.

Terminata la high school, decise di frequentare la Università del Connecticut, nonostante un suo primo desiderio di approdare alla Università del Maryland.

Al termine della sua prima stagione al College, vinse (a pari merito con Jeff Green, della Georgetown University) il premio Big East Conference Freshman of the Year, in virtù di medie di 11,8 punti, 5,4 rimbalzi e 1,9 stoppate in 28,8 minuti di utilizzo nelle 31 partite giocate.

Nell'estate del 2005 venne selezionato per partecipare con la Nazionale Americana ai Campionati del Mondo Under-21, in cui mantenne medie di 10,5 punti e 5,5 rimbalzi per partita.

Prima dell'inizio della seconda stagione, venne nominato miglior giocatore della Preseason della Big East Conference, assieme alla stella della Syracuse University, Gerry McNamara. Concluse la stagione 2005-2006 con medie di 15,2 punti, 6,4 rimbalzi e 1,6 stoppate in 30,8 minuti di utilizzo, numeri che gli valsero l'inserimento nella graduatoria per vincere il Naismith College Player of the Year, assieme a J.J. Redick, Adam Morrison e Allan Ray. Venne inoltre inserito nel Big East's First Team. Mise a referto il suo record di punti in carriera nella seconda partita della stagione 2005-2006, contro la University of Arkansas, segnandone 28. In quella stagione condusse la squadra di basket ad un record di 30 vittorie e 3 sconfitte, risultando molto spesso il miglior realizzatore[2].

Al termine della stagione 2005-06 si dichiarò eleggibile per il draft NBA.

Memphis Grizzlies

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La notte del Draft NBA 2006 venne selezionato con la scelta assoluta numero 8 dagli Houston Rockets[3] che lo girarono subito, assieme a Stromile Swift, ai Memphis Grizzlies in cambio di Shane Battier.

Il 12 luglio 2006 firmò un contratto pluriennale con i Grizzlies. Nella sua prima stagione nella NBA mantenne medie di 10,8 punti e 4,5 rimbalzi per partita, aiutando la squadra a vincere però solo 22 partite. Guadagnò il premio di Rookie of the Month nel mese di novembre, e venne inserito, alla conclusione della stagione 2006-2007, nell'NBA All-Rookie Team. Finì terzo nella graduatoria per la conquista del premio di Rookie of the Year, dietro solo ad Andrea Bargnani e al vincitore Brandon Roy.

Nella stagione 2007-08, la seconda nell'NBA, migliorò moltissimo, raggiungendo 20,1 punti e 6,2 rimbalzi di media a partita[4]. Dopo la cessione di Pau Gasol ai Los Angeles Lakers, divenne il primo sbocco offensivo della squadra. Nonostante i netti progressi compiuti da Gay, la squadra terminò con il medesimo record perdente dell'anno precedente.

Nel 2008 partecipò all'NBA Slam Dunk Contest durante l'NBA All-Star Weekend, arrivando quarto dietro a Jamario Moon, Gerald Green e Dwight Howard, che vinse la gara. Venne invitato a partecipare alla gara anche nel 2009, ma a causa di un infortunio venne sostituito da J.R. Smith.

Il 13 dicembre 2009 stabilì il suo record in carriera di punti, realizzandone 41 nella vittoria contro i Miami Heat.

Rudy Gay con la canotta dei Toronto Raptors

Il 1º luglio 2010 firmò un'estensione del contratto con i Memphis Grizzlies, accordandosi per altri 5 anni al valore di 82 milioni di dollari[5].

Il 25 agosto 2010 venne inserito da coach Mike Krzyzewski nella lista dei 12 giocatori convocati per i Campionati mondiali in Turchia. Nella competizione, Gay mantenne medie di 7 punti, 2,9 rimbalzi e 1 palla rubata in 13,4 minuti di impiego nelle 9 partite giocate.

Il 22 marzo 2011 dovette operarsi in seguito ad un infortunio alla spalla contratto il 15 febbraio nella partita contro i Philadelphia 76ers, e terminò lì la sua stagione[6]. Fino ad allora stava mantenendo ottime medie di 19,8 punti e 6,2 rimbalzi, uniti ai career-high per quanto riguarda gli assist (2,8), palle rubate (1,7), stoppate (1,1), percentuale di canestri dal campo (47,1), percentuale di canestri da 3 punti (39,6), percentuale ai tiri liberi (80,5) e minuti giocati (39,9, il terzo nella NBA)[4].

L'operazione lo costrinse a saltare il resto della stagione, compresi i play-off, in cui i Grizzlies sconfissero al primo round i San Antonio Spurs (detentori del miglior record della Lega) prima di cedere agli Oklahoma City Thunder in sette partite.

Il 31 gennaio 2012, nella partita contro i Denver Nuggets, Gay pareggiò il record di franchigia di palle rubate (523), precedentemente appartenuto a Shane Battier.

Toronto Raptors

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Il 30 gennaio 2013 i Grizzlies cedono Gay ai Toronto Raptors in uno scambio che coinvolge anche i Detroit Pistons[7].

Sacramento Kings

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L'8 dicembre 2013, dopo meno di un anno in Canada, i Toronto Raptors cedono (in un maxi scambio) Gay, Aaron Gray e Quincy Acy ai Sacramento Kings, in cambio di Greivis Vásquez, John Salmons, Patrick Patterson e Chuck Hayes[8]. Fa il suo esordio con la nuova maglia in una sconfitta esterna contro i Phoenix Suns, nella quale ha segnato 24 punti con un 8 su 12 dal campo[9]. Il 21 gennaio 2014 ha eguagliato il suo career high di punti in una singola partita, segnando 41 punti con 16/25 dal campo in una partita vinta per 114-97 sul campo dei New Orleans Pelicans[10]. Chiude la sua prima stagione con la franchigia californiana con un totale di 55 presenze (tutte in quintetto base) a 34,4 minuti di media a partita, con medie di 20,1 punti, 5,5 rimbalzi, 3,1 assist, 1,2 palle recuperate e 0,6 stoppate di media a partita, con il 51,6% di tiro dal campo (massimi in carriera di punti, assist e percentuale dal campo).

San Antonio Spurs

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Il 7 luglio 2017 firma con i San Antonio Spurs.[11]. Il primo luglio 2019 rinnova il contratto con la franchigia texana firmando un biennale da $32 milioni.

Legenda
  PG Partite giocate   PT  Partite da titolare  MP  Minuti a partita
 TC%  Percentuale tiri dal campo a segno  3P%  Percentuale tiri da tre punti a segno  TL%  Percentuale tiri liberi a segno
 RP  Rimbalzi a partita  AP  Assist a partita  PRP  Palle rubate a partita
 SP  Stoppate a partita  PP  Punti a partita  Grassetto  Career high
Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2004-2005 UConn Huskies 31 26 28,8 46,2 46,7 70,8 5,4 1,5 0,8 1,9 11,8
2005-2006 UConn Huskies 33 33 30,8 46,1 31,8 73,2 6,4 2,1 1,8 1,6 15,2
Carriera 64 59 29,8 46 37,8 72,1 5,9 1,8 1,3 1,7 13,6

Massimi in carriera

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  • Massimo di punti: 28 vs Arkansas (21 novembre 2005)[12]
  • Massimo di rimbalzi: 13 vs Syracuse (8 febbraio 2006)
  • Massimo di assist: 8 vs Morehead State (23 dicembre 2005)
  • Massimo di palle rubate: 5 (2 volte)
  • Massimo di stoppate: 6 (2 volte)
  • Massimo di minuti giocati: 42 vs George Mason (26 marzo 2006)

Regular season

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Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2006-2007 Memphis Grizzlies 78 43 27,0 42,2 36,4 72,7 4,5 1,3 0,9 0,9 10,8
2007-2008 Memphis Grizzlies 81 81 37,0 46,1 34,6 78,5 6,2 2,0 1,4 1,0 20,1
2008-2009 Memphis Grizzlies 79 78 37,3 45,3 35,1 76,7 5,5 1,7 1,2 0,8 18,9
2009-2010 Memphis Grizzlies 80 80 39,7 46,6 32,7 75,2 5,9 1,9 1,5 0,8 19,6
2010-2011 Memphis Grizzlies 54 54 39,9 47,1 39,6 80,5 6,2 2,8 1,7 1,1 19,8
2011-2012 Memphis Grizzlies 65 65 37,3 45,5 31,2 79,1 6,4 2,3 1,5 0,8 19,0
2012-2013 Memphis Grizzlies 42 42 36,7 40,8 31,0 77,6 5,9 2,6 1,3 0,7 17,2
Toronto Raptors 33 32 34,7 42,5 33,6 85,6 6,4 2,8 1,7 0,7 19,5
2013-2014 Toronto Raptors 18 18 35,5 38,8 37,3 77,3 7,4 2,2 1,6 1,3 19,4
Sacramento Kings 55 55 34,4 48,2 31,2 83,6 5,5 3,1 1,2 0,6 20,1
2014-2015 Sacramento Kings 68 67 35,4 45,5 35,9 85,8 5,9 3,7 1,0 0,6 21,1
2015-2016 Sacramento Kings 70 70 34,0 46,3 34,4 78,0 6,5 1,7 1,4 0,7 17,2
2016-2017 Sacramento Kings 30 30 33,8 45,5 37,2 85,5 6,3 2,7 1,5 0,9 18,7
2017-2018 San Antonio Spurs 57 6 21,6 47,1 31,4 77,2 5,1 1,3 0,8 0,7 11,5
2018-2019 San Antonio Spurs 69 51 26,7 50,4 40,2 81,6 6,8 2,6 0,8 0,5 13,7
2019-2020 San Antonio Spurs 67 5 21,8 44,6 33,6 88,2 5,4 1,7 0,5 0,5 10,8
2020-2021 San Antonio Spurs 63 1 21,6 42,0 38,1 80,4 4,8 1,4 0,7 0,6 11,4
2021-2022 Utah Jazz 55 1 18,9 41,4 34,5 78,5 4,4 1,0 0,5 0,3 8,1
2022-2023 Utah Jazz 56 0 14,6 38,0 25,4 85,7 2,9 1,0 0,3 0,3 5,2
Carriera 1120 779 30,9 45,2 34,6 79,9 5,6 2,0 1,1 0,7 15,8
Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2012 Memphis Grizzlies 7 7 39,9 42,1 21,1 82,5 6,6 1,4 1,3 0,3 19,0
2018 San Antonio Spurs 5 4 32,0 40,0 22,2 55,6 5,6 2,2 1,6 0,2 12,2
2019 San Antonio Spurs 7 0 25,6 40,0 42,1 82,4 7,1 1,7 0,4 0,7 11,1
Carriera 19 11 32,5 41,0 28,6 78,8 6,5 1,7 1,1 0,4 14,3

Massimi in carriera

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  • Massimo di punti: 41 (2 volte)[13]
  • Massimo di rimbalzi: 15 (2 volte)
  • Massimo di assist: 10 vs Toronto Raptors (2 dicembre 2014)
  • Massimo di palle rubate: 6 (2 volte)
  • Massimo di stoppate: 6 (2 volte)
  • Massimo di minuti giocati: 52 vs Los Angeles Clippers (26 gennaio 2008)
  1. ^ a b c d Tom Ziller, The fundamental problem with Rudy Gay’s game, su SBNation.com, 21 settembre 2016. URL consultato il 14 aprile 2019.
  2. ^ Rudy Gay - Connecticut Huskies - College Basketball - Rivals.com.
  3. ^ NBA.com: 2006 Draft Board, su nba.com. URL consultato il 21 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2010).
  4. ^ a b Rudy Gay Career Stats Page (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2014).
  5. ^ Grizzlies, ufficiale il rinnovo di Rudy Gay[collegamento interrotto].
  6. ^ Stagione finita per Rudy Gay[collegamento interrotto].
  7. ^ Raptors-Grizzlies-Pistons, la trade è ufficiale, su sportando.net. URL consultato il 31 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2013).
  8. ^ NBA - Rudy Gay lascia Toronto e va a Sacramento (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2013). Eurosport.yahoo.com
  9. ^ Referto partita (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2013). NBA.com
  10. ^ Referto partita (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2014). NBA.com
  11. ^ Sky Sport, NBA: Rudy Gay agli Spurs, ai Kings arriva Carter, su sport.sky.it. URL consultato il 22 aprile 2019.
  12. ^ Rudy Gay - NCAA Career Bests, su basketball.realgm.com. URL consultato il 20 novembre 2020.
  13. ^ Rudy Gay - NBA Career Bests, su basketball.realgm.com. URL consultato il 20 novembre 2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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