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Veicolo da combattimento della fanteria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

I veicoli da combattimento della fanteria (in inglese Infantry Fighting Vehicle, da cui l'acronimo IFV) sono i veicoli da cui la fanteria può combattere senza dover scendere a terra. Altri acronimi usati per indicare questi veicoli sono:

  • Armoured Infantry Fighting Vehicle (AIFV)
  • Veicolo da trasporto e combattimento (VTC)
  • Veicolo da combattimento corazzato (VCC) (termine usato in Italia per la serie VCC)
  • Véhicule de Combat d'Infanterie (VCI)

I veicoli da combattimento della fanteria si distinguono dai veicoli trasporto truppe perché i loro scopi fondamentali sono:

  • permettere al personale a bordo di combattere anche senza scendere a terra;
  • supportare con il proprio armamento il personale dopo che è sceso a terra.

Questo comporta:

  • una maggiore vicinanza del mezzo alla linea di fuoco (e di conseguenza la necessità di una maggiore protezione);
  • la necessità di un armamento che abbia anche funzioni offensive.

Morfologicamente i veicoli da combattimento della fanteria, considerando il maggior peso sia dell'armamento che della protezione nei confronti dei veicoli trasporto truppe, sono cingolati, tuttavia sono stati costruiti anche modelli ruotati.

L'origine

L'origine dei veicoli da combattimento della fanteria segue lo sviluppo dei veicoli trasporto truppe (VTT), iniziata nel corso della seconda guerra mondiale. Già dopo la prima guerra mondiale, con la comparsa del carro armato gli studi sulle metodologia di impiego di questo mezzo portarono, subito dopo la fine della guerra, alla constatazione che i carri non potevano operare isolatamente, ma dovevano agire coordinati con le altre armi, ed in particolare la fanteria. Da questa constatazione nascevano inizialmente i VTT. Nel corso della seconda guerra mondiale furono sviluppati in Germania un veicolo blindato semicingolato per una squadra di fanteria (SdKfz 250) ed uno per il trasporto di 12 uomini equipaggiati (SdKfz 251). Questi due veicoli, sebbene classificati come veicoli trasporto truppe, in realtà erano veicoli da combattimento della fanteria, dato che le truppe presenti a bordo potevano usare le armi individuali e di squadra senza scendere dal veicolo. Analogamente, l'US Army impiego' gli Half-track. Tuttavia, considerando che questi veicoli erano a cielo aperto, quindi non fornivano protezione alle truppe trasportate nei confronti di schegge di artiglieria o di bombe a mano, i successivi veicoli trasporto truppe furono protetti anche superiormente, impedendo quindi alle truppe trasportate di utilizzare il proprio armamento. Unico veicolo sviluppato all'epoca tenedo conto di queste lacune nel campo della protezione delle truppe trasportate, fu il canadese Kangaroo, un VTT corazzato derivato dal carro armato statunitense Sherman che pero' non vide una larga diffusione neppure nell'esercito canadese: nonostante il miglioamento ottenuto nei confronti dei vari semicingolati tedeschi e statunitensi in termini di protezione e di mobilita' (era un mezzo "tutto-cingoli" con protezione completa anche sul cielo del veicolo, oltre che molto spessa) era molto costoso (si trattava pur sempre di un mezzo derivato da un carro armato medio) e la fanteria trasportata, poco numerosa, non poteva utilizzare da bordo il proprio armamento individuale.

L'immediato dopoguerra vide la contrapposizione di due ex-alleati (USA e URSS) attorno ai quali si costituirono due alleanze (NATO e Patto di Varsavia) formate dai vari paesi che a loro erano legati per essere gia' stati alleati o rispettivamente occupati durante la Seconda Guerra Mondiale: tale caratterizzazione politica divento' la motivazione principale per lo sviluppo dei vari armamenti e delle dottrine militari adottate da parte dei paesi aderenti ai "due blocchi" da allora fino al 1989, compresi i mezzi da combattimento per la fanteria.

Cosi', inizialmente i paesi aderenti al Patto di Varsavia si adeguarono alle consuetudini sovietiche che non prevedevano l'utilizzo di mezzi particolari per la fanteria (eccetto ovviamente i normali autocarri per il trasporto), mentre i paesi aderenti alla NATO si allinearono alle metodologie americane che prevedevano l'utilizzo di half-track per i reparti di fanteria inseriti nelle divisioni corazzate per accompagnare i carri armati.

Ben presto gli half-track, distribuiti dagli americani a tutti i propri alleati anche a seguito del Piano Marshall, vennero sostituiti da veicoli piu' adeguati alla guerra di movimento. Dopo l'intermezzo costituito dal Veicolo Trasporto Truppe M59 che servi' anche da importante piattaforma di sviluppo tecnica e concettuale, gli statunitensi svilupparono un mezzo relativamente rivoluzionario: l'M113. Questo era completamente cingolato per avere una mobilita' paragonabile a quella degli MBT che dovevano accompagnare, a differenza degli half-track, le truppe trasportate erano protette anche dall'alto (se tenevano chiusi i portelloni superiori), era dotato di portellone posteriore per rapidi sbarchi/reimbarchi dei fanti, essendo un mezzo leggero (era realizzato in alluminio, compresa la corazzatura) era anfibio senza preparazione ed infine, essendo anche relativamente economico, poteva essere prodotto in grandi quantita'. Tale mezzo costitui' la dotazione standard di ogni unita' di fanteria meccanizzata di ogni paese aderente alla NATO con due eccezioni: Francia e Germania svilupparono ciascuna un proprio mezzo specifico. La Francia, per essere maggiormente autonoma, sviluppo' un mezzo derivandolo dal carro leggero AMX 13 che inizialmente chiamo' AMX-VTT, ancora piu' economico del M113 ma non anfibio: dotato di due portelli posteriori, inizialmente era equipaggiato con una mitragliatrice brandeggiabile manualmente sul cielo del mezzo (come nel caso dell'M113), poi fu dotato di torretta chiusa monoposto (inizialmente sempre con una mitragliatrice) che permetteva al capocarro/mitragliere di rimanere protetto anche utilizzando l'arma e fu ribatezzato AMX-VCI. Nel corso della guerra del Vietnam apparve chiaro che le truppe portate sui veicoli trasporto truppe (particolarmente gli M113) erano gravemente svantaggiate dal fatto di non avere la possibilità di vedere il campo di battaglia prima dello sbarco dal veicolo. Constatata questa esigenza tattica furono proposti una serie di studi per permettere alla fanteria di operare direttamente dal veicolo, quindi, all'atto dello sbarco, che resta comunque un'azione necessaria per l'occupazione fisica del terreno, avere già una chiara visione tattica del campo di battaglia.

Sviluppo dei veicoli da combattimento della fanteria

Dopo le esperienze vietnamite in Occidente iniziarono gli studi di veicoli in grado non solo di portare le fanterie sui campi di battaglia, ma anche di offrire loro la possibilità di combattere prima di scendere dal veicolo. I primi veicoli da combattimento fanteria furono sviluppati in Germania (prima il HS30 SPz-52 entrato in servizio tra il 1952 ed il 1954, poi il suo sostituto: il Marder, entrato in servizio a partire dal 1974, entrambi cingolati) ed in Francia (VCR, ruotato anfibio). I veicoli da combattimento della fanteria cingolati avevano naturalmente i vantaggi del movimento su cingoli, quindi maggiore capacità di movimento fuori strada e possibilità di trasportare un carico bellico maggiore, tuttavia i veicoli ruotati avevano costi tanto di acquisto quanto di esercizio notevolmente più bassi, quindi la Francia fu nettamente favorita nelle esportazioni, particolarmente in nazioni come quelle africane in cui i bilanci limitavano notevolmente le possibilità dei governi.

Contemporaneamente venivano effettuati studi sullo stesso problema in Unione Sovietica, e nel 1970 venne messo in servizio il veicolo BMD, aviotrasportatile, subito seguito dal BMP-1, che ha dato origine ad una serie di veicoli (BMP-2 e BMP-3) validi ancora oggi. Nel campo dei veicoli ruotati furono prodotti i BTR-40 (4x4) entrato in servizio nel 1951 e BTR-60 (8x8) entrato in servizio all'inizio degli anni sessanta, quest'ultimo con una buona profilatura balistica della blindatura.

Negli Stati Uniti lo studio dei veicoli da combattimento della fanteria, effettuato in parallelo allo studio del MBT con cui doveva cooperare fin dagli anni settanta, ha prodotto nel 1981 i veicoli M2 Bradley e M3 Bradley, questi veicoli, che si differenziano solo in particolari dovuti al fatto che il primo è impiegato dalle unità di fanteria, mentre il secondo da quelle di cavalleria, del costo di circa 500.000 $(1980)[1], cioè prossimo a quello di un carro armato dell'epoca, rappresentano i mezzi tecnologicamente più avanzati nel campo. In realtà, con la fine del rischio di una guerra fra grandi potenze, gli studi sono rimasti fermi a partire dagli ultimi anni del XX secolo, dato il costo elevato di simili veicoli.

Esempi di IFV sono :

Blindati fanteria del mondo

Le innumerevoli variazioni sul tema del trasporto della fanteria in teatri bellici, accompagnando i carri armati in maniera relativamente sicura, sono difficilmente enumerabili in un singolo contesto. In generale la differenza è soprattutto quella tra i mezzi ruotati, generalmente più adatti a percorrere zone in cui la rete viaria è meglio sviluppata, e i cingolati, che tendono ad essere meglio protetti e più mobili fuoristrada. I pesi (e la complessità) sempre maggiori, dopo un lungo periodo stabilmente attorno alle 8-10t., hanno raggiunto recentemente valori di oltre 20t. per i ruotati e 30 per i cingolati. I costi sono pure in ascesa notevole, come anche il calibro delle armi principali passate dal 12, 7 al 40mm se non oltre. Lo spazio per la squadra trasportata è diminuito notevolmente, come nel caso dell'M2 Bradley che nonostante l'aspetto imponente, lascia solo un terzo del volume alla fanteria.

Quelli che seguono sono solo alcuni esempi della categoria, tra le più notevoli e importanti, con relativi link su Commons per approfondire lo studio delle loro caratteristiche visuali. Per ogni Paese vengono portati in visione prima i ruotati, poi i cingolati, seguendo un ordine approssimativamente cronologico. I semicingolati (postbellici) sono i più antichi, e quindi vengono esposti, quando vi sono, prima in quanto archetipi della categoria.

Galleria di foto e disegni di veicoli combattimento fanteria di varie nazioni

Francia

Il primo degli innumerevoli mezzi tipo 'gippone corazzato' moderni, il VBL francese, leggermente protetto e dotato di una capacità anfibia, con peso di appena 3, 5t.
Il VAB, ruotato 4x4 o 6x6, è uno dei mezzi da combattimento principali per la fanteria costruiti dalla Francia.
L'AMX-10P, da non confondersi con la potente autoblindo AMX-10RC, era ed è a tutt'oggi, dopo circa 30 anni, il mezzo da combattimento standard per la fanteria francese. Armato con un cannone da 20mm a canna lunga, con ottime capacità anfibie e corazzatura ben inclinata ma assai leggera, esso è risultato un mezzo accettabile per il servizio di prima linea, con un valore intermedio tra quello dell'M113 e quello del Marder, sostanzialmente.

Germania

Il veicolo da combattimento Marder è un mezzo che ha fatto storia nella meccanizzazione della fanteria. Potente, ben protetto, poco armato per gli standard attuali ma il massimo tra i veicoli da fanteria occidentali all'epoca della sua adozione (1974) assieme al francese AMX 10P, esso è a tutt'oggi in servizio, con un modello simile a quello tedesco presente in Argentina, l'VCTP, assieme allo strettamente imparentato carro leggero TAM.

Giappone

Il Type 89 è stato il primo vero veicolo da combattimento giapponese per la fanteria: esso è di concezione molto moderna, ma anche notevolmente costoso.

Regno Unito

Il blindato Saxon è un mezzo ruotato, dalla sagoma alta, capace di resistere nondimeno alle munizioni da 7.62 perforanti grazie ad una blindatura di 16mm. Esso è presente nelle unità ausiliarie inglesi.
Il Warrior Inglese è stato il primo veicolo da combattimento della fanteria progettato in Gran Bretagna, e a tutt'oggi è il veicolo standard della fanteria inglese. Esso ha una serie di semplificazioni che lo rendono diverso da altri mezzi: non ha un missile controcarro, il cannone spara solo a raffiche di 3 colpi, la fanteria non ha feritoie di tiro e il mezzo non è anfibio. Nondimeno si trattava di una notevole innovazione rispetto ai precedenti veicoli trasporto truppe britannici.

Sudafrica

Il Sudafrica ha prodotto alcuni eccellenti veicoli da combattimento, tra cui la famiglia 6x6 Ratel qui con cannone da 90mm per il supporto di fuoco.

Stati Uniti d'America

L' M2 Bradley e la sua versione da cavalleria, molto meno nota, l'M3, con equipaggio ridotto e maggiore munizionamento, era stato pensato come evoluzione progressiva degli M113 dei tipi più avanzati, ma lo sviluppo diede luogo ad una macchina costosissima e pesante, che lasciava poco spazio alla fanteria. La nuova macchina arrivò in servizio, tra mille polemiche, nel 1982 e la produzione arrivò rapidamente, nonostante tutto, a 600 mezzi annui.


URSS

Il rivoluzionario BMP, poi conosciuto come BMP-1, è un mezzo da combattimento per la fanteria, che quando apparve nel 1967 suscitò molta impressione. Sebbene sopravvalutato, esso comprime in uno scafo assai angusto un armamento potente a sufficienza per distruggere un carro armato, un lanciamissili controcarro da 3km e una blindatura assai pesante, oltre, naturalmente alla squadra di fanteria.

Note

  1. ^ Ian V.Hogg, op. cit. pag 212

Riferimenti

  • AAVV - War machine - Aerospace Publishing Ltd (London UK, 1985), tradotto in italiano da Mario Bucalossi et al. col titolo Armi da Guerra per Istituto Geografico De Agostini (Novara, 1986)
  • Ian V.Hogg - I mezzi corazzati - Alberto Peruzzo Editore, manca indicazione del titolo originale e del traduttore (1984)


Voci correlate

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