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Acceglio

Coordinate: 44°29′N 6°59′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Acceglio
comune
Acceglio – Stemma
Acceglio – Bandiera
Acceglio – Veduta
Acceglio – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoGiovanni Enrico Caranzano (lista civica La rinascita di Acceglio) dall'11-6-2018 (2º mandato dal 14-5-2023)
Territorio
Coordinate44°29′N 6°59′E
Altitudine1 220 m s.l.m.
Superficie151,53 km²
Abitanti163[1] (31-7-2024)
Densità1,08 ab./km²
FrazioniBargia (1 401 m), Chialvetta (1 494 m), Chiappera (1 614 m), Colombata (1 576 m), Frere (1 196 m), Gheit (1 372 m), Lausetto (1 510 m), Ponte Maira (1 404 m), Pratorotondo (1 639 m), Saretto (1 533 m), Villaro (1 375 m), Viviere (1 713 m)
Comuni confinantiArgentera, Bellino, Canosio, Larche (FR-04), Meyronnes (FR-04), Prazzo, Saint-Paul (FR-04)
Altre informazioni
Cod. postale12021
Prefisso0171
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004001
Cod. catastaleA016
TargaCN
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 803 GG[3]
Nome abitantiaccegliesi
Patronosanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Acceglio
Acceglio
Acceglio – Mappa
Acceglio – Mappa
Posizione di Acceglio in provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Acceglio (Assèj in piemontese, Acelh in occitano[4]) è un comune italiano di 163 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte, situato in Valle Maira.

Geografia fisica

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Acceglio è l'ultimo paese della Valle Maira: è circondato da alte vette, facenti parte delle Alpi Cozie, a volte superiori a 3 000 m (come il Brec de Chambeyron), alcune poste sullo spartiacque con la confinante Francia. Il comune è situato sulle sponde del fiume da cui prende nome la valle, là dove va ampliandosi, suddividendosi in una serie di valloni circostanti.

Origini del nome

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Secondo alcuni studiosi deriverebbe dal latino ad cilium o da forme preceltiche tipo ocelum o oscelum, il cui significato è molto probabilmente "posto in alto". Per la prima volta lo troviamo menzionato con il nome di Cilio in un documento del 1028, un elenco di terre della Valle Maira donate dal marchese di Torino Olderico Manfredi II al monastero di Caramagna.

Agli inizi del XIII secolo il comune entra a far parte dei possedimenti del marchesato di Saluzzo, costituendo con i dodici comuni della valle superiore di Macra una specie di repubblica libera. Formalmente la comunità riconosceva la protezione del marchese, cui pagava i tributi, ma a essa venivano concessi le franchigie e di volta in volta confermate le libertà e i diritti che derivavano dalle buone consuetudini, di fatto consentendole una notevole indipendenza.

Nel XVI secolo il comune venne a far parte del dominio francese, assieme all'intero marchesato, divenendo uno dei centri più importanti del calvinismo. Con il pretesto del sorgere e del dilagare "dell'eresia calvinista", il duca Carlo Emanuele I di Savoia si impadronì del territorio e dopo condanne a morte da parte dell'inquisizione, assedi e sollevazioni popolari, riuscì a costringere la maggior parte della popolazione all'abiura e gli irriducibili all'esilio. Qualche anno più tardi il duca darà il borgo in contado alla famiglia Taffini di Savigliano.

Fin dai tempi più remoti la maggior parte dei rapporti avveniva con le vallate d'oltralpe. Non solo quelli, visto che l'intendente dei Savoia, nel 1753, lamentava di non poter porre fine ai "commerci in frode" esercitati dai circa 2 000 accegliesi dell'epoca "perché troppe sono le strade che conducono fuori dal paese".

Lo sviluppo e la storia del comune hanno sempre avuto un ruolo importante grazie alla sua posizione di confine, che raramente è stato considerato tale e quasi sempre in occasione di scontri militari: lo fu sia in occasione nella guerra tra Spagna e Francia che durante le campagne napoleoniche e tornò a esserlo nel 1940 quando l'artiglieria alpina salì al Colle del Maurin per contrastare le truppe francesi. Ancora nel 1944 venne superato dai partigiani italiani e dai maquis francesi che si incontrarono nella frazione di Saretto per firmare un trattato di alleanza.

Nonostante gli sconquassi e le devastazioni del passato, Acceglio ha mantenuto intatto il suo impianto medioevale: così a Chialvetta, Chiappera, Unerzio, Villaro, Ponte Maira e Saretto, si ritrovano le mura in pietra, i tetti in lose sostenuti da grosse travi in larice e case unite spesso da passaggi coperti, con soffitti in legno, che servivano a proteggere i percorsi quotidiani e offrire riparo durante il lungo periodo invernale.

Vi si possono ritrovare preziosi e antichi portali, finestre in pietra, spesso scolpite, fontane con têtes coupées[5], affreschi votivi, presenti anche nelle località più piccole ed isolate.

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Acceglio sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 dicembre 1955.[6] Lo stemma comunale si presenta troncato: il primo ritroncato, a) d'argento, alla banda d'azzurro, b) d'oro, all'aquila di nero, al volo abbassato; il secondo d'azzurro, al castello d'argento, merlato alla guelfa e munito di tre torri, quella centrale più elevata. Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il borgo e gli edifici importanti

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Il centro di Acceglio, chiamato La Villa, è il luogo che più di ogni altro nella zona ha subito nel tempo le diverse distruzioni e rimaneggiamenti e che ha conservato meno delle sue origini medioevali. Su una roccia sopra l'abitato sono individuabili i ruderi del castello quattrocentesco, detto anche "forte della torre", per via di una massiccia torre quadrata, così come di ruderi, assai pochi, del convento dei Cappuccini, fondato per combattere il dilagare del calvinismo nel borgo. L'adiacente chiesetta di San Defendente tuttora non è più officiata.

Si nota ancora la traccia di antichi e signorili palazzi con bifore e capitelli scolpiti; un edificio che è giunto fino ai giorni nostri in buon stato di conservazione è la seicentesca chiesa della Confraternita dell'Annunziata, con tutti gli arredi e paramenti sacri utilizzati nelle funzioni religiose. In una nicchia posta sotto l'altare è possibile osservare un affresco raffigurante la Pietà, la cui collocazione fa ipotizzare l'esistenza di un'antica cappella inglobata successivamente nella costruzione.

Frazione di Chiappera dall'alto
Frazione di Chiappera
Frazione di Chiappera
Frazione di Saretto
Lapide che ricorda la visita di Alberto I del Belgio

Evoluzione demografica

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Negli ultimi cento anni, dal 1921, la popolazione residente è diminuita del 90%.

Abitanti censiti[8]

All'inizio del secolo XX, a causa di un'emigrazione dapprima stagionale e successivamente definitiva, Acceglio venne ulteriormente impoverito di un'economia di montagna che già di per sé era poco florida.

  • La Misoun d'en bot (la casa di una volta)[9]
  • il Museo d'Arte Sacra dell'Alta Valle Maira[10]

Attualmente l'economia locale pone le sue basi sull'allevamento e sul commercio del bestiame, come ai tempi della grande fiera medioevale d'ottobre, e sullo sfruttamento di alcune cave di marmo nero e verde. Grazie ai paesaggi con grandi boschi di conifere, gli ampi pascoli e gli alpeggi, la ricchezza dei fiori e delle acque, questi luoghi sono diventati mete frequentate dai cultori del trekking e dell'En plein air.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 maggio 1985 27 maggio 1990 Riccardo Benvegnù DC Sindaco [11]
27 maggio 1990 24 aprile 1995 Giovanni Olivero Indipendente Sindaco [11]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giovanni Marco Baralis Indipendente Sindaco [11]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giovanni Marco Baralis Indipendente Sindaco [11]
14 giugno 2004 29 ottobre 2004 Riccardo Benvegnù Lista civica Sindaco [11]
29 ottobre 2004 13 dicembre 2004 Marinella Rancurello Comm. prefettizio [11]
13 dicembre 2004 5 aprile 2005 Marinella Rancurello Comm. straordinario [11]
5 aprile 2005 8 dicembre 2007 Giovanni Mario Olivero Lista civica Sindaco [11]
8 dicembre 2007 9 gennaio 2008 Marinella Rancurello Comm. prefettizio [11]
9 gennaio 2008 15 aprile 2008 Marinella Rancurello Comm. straordinario [11]
15 aprile 2008 10 giugno 2013 Riccardo Benvegnù Lista civica Sindaco [11]
10 giugno 2013 10 giugno 2018 Enrico Colombo Lista civica Per il futuro di Acceglio Sindaco [11]
11 giugno 2018 14 giugno 2023 Giovanni Enrico Caranzano Lista civica Un salto verso il futuro Sindaco [11]
14 giugno 2023 in carica Giovanni Enrico Caranzano Lista civica Un salto verso il futuro Sindaco [11]

Altre informazioni amministrative

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Il comune faceva parte della Comunità montana Valli Grana e Maira[12].

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Comuni della Valle Maira in occitano.
  5. ^ Letteralmente significa "teste mozzate".
  6. ^ Acceglio, decreto 1955-12-09 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, busta 274, fascicolo 4378.6. URL consultato il 28 agosto 2021.
  7. ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Acceglio, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 22 settembre 2024.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  9. ^ Comune di Acceglio | Musei | Misoun den bot, su www.comune.acceglio.cn.it. URL consultato il 16 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2016).
  10. ^ Comune di Acceglio | Musei | Museo di Arte Sacra, su www.comune.acceglio.cn.it. URL consultato il 16 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2016).
  11. ^ a b c d e f g h i j k l m n http://amministratori.interno.it/
  12. ^ Comunità Montana Valli Grana e Maira- Amministrazione - Statuto, su vallemaira.cn.it. URL consultato il 29 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2009).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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