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Alfa-metiltriptamina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Alfa-metiltriptamina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC11H14N2
Numero CAS299-26-3
Numero EINECS206-073-7
PubChem9287
DrugBankDBDB01446
SMILES
CC(CC1=CNC2=CC=CC=C21)N
Indicazioni di sicurezza

L'α-metiltriptamina (alpha-Methyltryptamine o abbreviato come αMT e AMT) è una sostanza che produce effetti psichedelici, stimolanti e entactogeni, facente parte della classe delle triptammine.[1][2]

È stata originariamente sviluppato come antidepressivo dalla Upjohn nel 1960,[3] ed è stato usato per un breve periodo di tempo come farmaco in Russia con il nome commerciale di Indopan prima di esserne interrotta la vendita legale.[4][5][6]

Caratteristiche chimiche

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L'AMT è triptammina con un sostituente metilico al carbonio-α. Questa sostituzione lo rende un substrato relativamente povero per la monoammino ossidasi A, il che, prolungando l'emivita di αMT, gli permette di raggiungere il cervello ed entrare nel sistema nervoso centrale.

La sua relazione chimica con la triptammina è di fatto analoga a quella tra anfetamina e feniletilammina. L'αMT è strettamente correlata al neurotrasmettitore serotonina (5-idrossitriptamina) che spiega in parte il suo meccanismo d'azione.

La sintesi di αMT può essere effettuata attraverso diverse vie, le due più conosciute sono la condensazione nitroaldolica tra indolo-3-carbossaldeide e nitroetano catalizzata di acetato di ammonio e la condensazione tra indolo-3-acetone e idrossilammina seguita da una riduzione della chetossima con litio alluminio idruro.[7]

  1. ^ Erowid Online Books : "TIHKAL" - #48 a-MT, su erowid.org. URL consultato il 10 novembre 2018.
  2. ^ Erowid AMT (alpha-methyltryptamine) Vault, su erowid.org. URL consultato il 10 novembre 2018.
  3. ^ Method of treating mental depression, 29 gennaio 1964. URL consultato il 10 novembre 2018.
  4. ^ (EN) Donald G. Barceloux, Medical Toxicology of Drug Abuse: Synthesized Chemicals and Psychoactive Plants, John Wiley & Sons, 20 marzo 2012, ISBN 978-0-471-72760-6. URL consultato il 10 novembre 2018.
  5. ^ (EN) Leslie Iversen, Handbook of Psychopharmacology: Volume 14 Affective Disorders: Drug Actions in Animals and Man, Springer Science & Business Media, 11 novembre 2013, ISBN 978-1-4613-4045-4. URL consultato il 10 novembre 2018.
  6. ^ (EN) Biological Research on Addiction: Comprehensive Addictive Behaviors and Disorders, Academic Press, 17 maggio 2013, ISBN 978-0-12-398360-2. URL consultato il 10 novembre 2018.
  7. ^ Alexander Shulgin, TIHKAL, su erowid.org. URL consultato il 18 maggio 2018.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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